Cristianesimo e filosofia

Documenti analoghi
PENSIERO FILOSOFICO E PENSIERO BIBLICO: RECIPROCHE INFLUENZE

R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^

Competenze disciplinari

CLASSE PRIMA MACRO ARGOMENTO CONOSCENZE ABILITÀ TEMPI COMPETENZE 1 2 3

CRISTIANESIMO E FILOSOFIA

I.C. CIRIE' 1 - SCUOLA PRIMARIA - CURRICOLI IRC

Programmazione di Circolo RELIGIONE CATTOLICA. Anno Scolastico

indice 1.1 Religione: di che cosa si tratta? Configurazioni della religione 15

RELIGIONE IRC Monoennio. Competenza 1. - DIO E L UOMO Scoprire che per la religione Dio è Creatore e Padre.

PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2014/2015 INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

Sia la religione ebraica sia quella cristiana sono religioni rivelate, cioè religioni che trovano il loro fondamento nel fatto che Dio si è

Istituto Statale Liceo Scientifico G. Galilei. Insegnamento della religione a.s

Prof. Monti a.s

Indice. Sommario dell opera 5. Premessa 9

RELIGIONE CATTOLICA. Curricolo di base per la classe prima del Primo Ciclo di istruzione

PROGRAMMA SCOLASTICO DI FILOSOFIA. ANNO SCOLASTICO 2015/16 - Classe 4 SEZ. B

A SCUOLA CON LE RELIGIONI L insegnamento della religione in prospettiva interculturale alla Scuola Primaria

RELIGIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELL IRC

RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE ANNUALE

RELIGIONE: TERZO BIENNIO. classe V scuola primaria e classe I scuola secondaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE

Il Presidente della Repubblica

RELIGIONE CATTOLICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Studio Biblico. La Croce di Cristo

Dagli OSA agli OBIETTIVI FORMATIVI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I

Curricolo per Competenze: RELIGIONE

RELIGIONE: PRIMO BIENNIO CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A. Scuola Primaria Classe 4^ - sez.

INDICE GENERALE. Introduzione parte prima L ANTROPOLOGIA TRA LA MODERNITÀ E LA POSTMODERNITÀ

Dio e l uomo OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DI IRELIGIONE CATTOLICA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI CLASSE PRIME CLASSI SECONDE CLASSE TERZA

La trasformazione della filosofia dopo l avvento del cristianesimo

III CIRCOLO DIDATTICO DI COLLEGNO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI CIRCOLO - IRC - ANNO SCOLASTICO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

RELIGIONE CATTOLICA NEL PROFESSIONALE GRAFICO AMMINISTRATIVO

3.11. Religione Scuola Primaria

Programma di Filosofia Classe 4, sez. B I.I.S. "Croce-Aleramo" Roma anno scolastico

Programma svolto Anno scolastico 2012/2013

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

DISCIPLINA: Religione Cattolica

Curriculo religione CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

Programmazione annuale di Religione cattolica

Sacra Scrittura e Simbolo

RELIGIONE SCUOLA INFANZIA

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

LE ORIGINI DEL PENSIERO FILOSOFICO

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI

UMBERTO MURATORE CONOSCERE ROSMINI. Vita, pensiero, spiritualità EDIZIONI ROSMINIANE - STRESA

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Al termine della scuola primaria L alunno: 1.1 Scoprire che la vita, la natura, il. di Gesù: far conoscere il Padre

ISTITUTO COMPRENSIVO BRA

RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE CHIAVE:

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA CONOSCENZE (I SAPERI) ABILITA' (SAPER FARE) DIO E L'UOMO DI COMPETENZA

COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL PRIMO BIENNIO (primo anno)

Competenza chiave europea: comunicazione nella madrelingua, competenza digitale, imparare ad imparare,competenze sociali e civiche.

caratteristiche principali dell IRC e ne sa cogliere la valenza. che l uomo si pone e dare risposte motivate

importanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali.

COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL TRIENNIO

I.C. don Milani- Vimercate

nuclei fondanti indicatori descrittori valutazione riconoscimento -presenza di Dio -aspetti dell ambiente di vita del Figlio di Dio

ISTITUTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ALBERGHIERO DI ROVERETO E LEVICO TERME

RELIGIONE Classe I sez. B Programma effettivamente svolto dal docente Maurizio Ormas

CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA

CLASSE QUINTA. 1^ Unità di apprendimento: Apostoli in viaggio. Attività Verifiche Valutazione. Conoscenze ( Contenuti)

L indagine sulla natura: il pensiero presocratico

CONTENUTI. (Conoscenze)

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI

1. L esistenza del magistero della Chiesa Le radici del ministero apostolico La Scrittura...131

U.D.1: il sacro e le sue espressioni spazio-temporali. U.D.2: le feste, i riti e i luoghi del calendario ebraico, di quello cristiano e musulmano.

RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE CHIAVE: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA, COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE, CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

A. Volta PROGRAMMA SVOLTO Di religione

PROGRAMMA SVOLTO. CLASSE: 4 A CLASSICO MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA DOCENTE: SILVIA MANUNTA Anno Scolastico 2011/2012

Istituto Comprensivo

PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2015/16

La potenza del negativo le filosofie del dubbio e gli scetticismi. 1. Lo Scetticismo antico. Lezioni d'autore

Liceo G. Galilei Trento

LO SVILUPPO DELLA DIMENSIONE RELIGIOSA

PROGRAMMAZIONE RELIGIONE CATTOLICA

ISTITUTO TECNICO STATALE GRAZIA DELEDDA - MAX FABIANI Chimica, Materiali e Biotecnologie Costruzioni, Ambiente e Territorio Grafica e Comunicazione

REL. 1. A 1 Riflettere su Dio Padre e Creatore, intuendo il creato e la vita come doni di Dio

NUCLEI FONDANTI 1 DIO E L UOMO 2 LA BIBBIA E LE FONTI 3 IL LINGUAGGIO RELIGIOSO 4 I VALORI ETICI E RELIGIOSI

La catechesi va ripensata oggi al servizio di questo nuovo orientamento pastorale

ANTICO TESTAMENTO CRISTIANO

il commento di p. Maggi al vangelo di natale

RELIGIONE - CLASSE PRIMA

RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA DELL INFANZIA RELIGIONE

Rubrica valutativa di religione classi I/II/III

CURRICOLO DI RELIGIONE

Classe Prima. Competenze. Apprezza e tratta le persone e le cose attorno a sé con cura e attenzione.

La spiritualità dell animatore. Giacomo Prati

CURRICOLO DI RELIGIONE

Tommaso d Aquino > NOTE INTRODUTTIVE <

PROGRAMMA SVOLTO. CLASSE: 4 Alfa Classico - 4 Beta Classico MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA DOCENTE: SILVIA MANUNTA Anno Scolastico 2010/2011

CURRICOLO D ISTITUTO

Prima primo biennio secondo biennio COMPETENZE ABILITA' CONOSCENZE ABILITA' CONOSCENZE ABILITA' CONOSCENZE

Q U E S T I O N E P R E V I A

CURRICOLO DI RELIGIONE

CURRICOLO VERTICALE RELIGIONE CATTOLICA - SCUOLA DELL INFANZIA - ISTITUTO COMPRENSIVO I.COCCHI LICCIANA NARDI

Transcript:

Cristianesimo e filosofia 1. PRIME NOTE 1.1 una enorme novità 1.2 la ricerca ha un nuovo senso Non mi soffermo qui sulla nascita, lo sviluppo e la progressiva imposizione del Cristianesimo, né su suoi rapporti con la più antica tradizione ebraica. La religione cristiana al di là del nostro essere credenti o non credenti questo non riguarda minimamente i nostri studi costituì una novità radicale e potentissima. Potete immaginare l imporsi del cristianesimo nell Occidente come l apparire, prima timido e periferico, poi sempre più netto e vigoroso, di una nuova forza, in precedenza sconosciuta, ma capace di influenzare e modificare profondamente tutti gli aspetti della vita dell uomo. Se questo è vero, non deve stupire il fatto che anche sulla filosofia il prevalere del cristianesimo nel mondo occidentale esercitò un influenza enorme, determinandone un nuovo corso. La religione cristiana è intesa, lo sapete bene, come frutto di una RIVELAZIONE da parte di Dio e non di una ricerca razionale da parte dell uomo. La religione cristiana parrebbe, in questo modo, eliminare per principio la necessità della ricerca e, anzi, sembra consistere proprio nell atteggiamento opposto: l accettazione acritica di una Verità che, appunto, in quanto di origine divina, escluderebbe l idea stessa di ricerca. Ecco che, in questo senso, tra filosofia e cristianesimo parrebbe non poter esistere nulla in comune. Tuttavia, non appena l uomo si chiede quale sia il significato di tale Verità rivelata, come sia giusto intenderla, come incarnarla nella propria vita concreta, ecco che l esigenza della ricerca, e dunque della speculazione filosofica, rinasce. Nasce in questo modo quella che potremmo chiamare, in termini assai generali, filosofia cristiana: essa si assume il compito di condurre l uomo alla comprensione della Verità rivelata da Cristo, in modo da poterne realizzare in pieno il senso. Gli strumenti indispensabili per questo compito, la filosofia cristiana li assunse proprio dal pensiero greco: esso, in particolare alcune parti di esso, venne recuperato e anche modificato in modo tale da rispondere a una nuova funzione. Ricordate che, di fatto, con la sua predicazione Cristo non propose una dottrina dotata di capisaldi teorici ben strutturati. Egli non era un intellettuale e non elaborò alcuna teoria: la sua figura non può e non deve essere intesa, quindi, come quella di un filosofo in senso stretto. Ciò che possiamo definire dottrina cristiana è stato realizzato successivamente alla sua morte, a partire da cosiddetti Padri della Chiesa. 1

Il compito di intendere e di realizzare il messaggio di Cristo fu fatto proprio alle comunità cristiane sviluppatesi nei secoli successivi alla vita di Gesù. La filosofia cristiana non poteva, beninteso, avere il compito di scoprire nuove verità, né di approfondire l originale Verità portata da Cristo, ma solo di fornirne la miglior via di comprensione (teorica) e di attuazione (pratica). In altre parole: la filosofia cristiana si trova assegnati, in anticipo, dei limiti entro i quali muoversi. Anche solo da queste scarne note risulta evidente, credo, il profondo scarto compiuto rispetto alla tradizione filosofica precedente. 2. CENNI SU FILONE DI ALESSANDRIA Affrontiamo Filone di Alessandria (15-10 a.c. prima metà I secolo d.c.) solo per brevissimi cenni. Pensatore ebreo, fu un po un precursore di quella che sarà chiamata Patristica : egli fu infatti il primo a tentare una mediazione fra la filosofia greca e la Bibbia, dando vita a quella che egli stesso chiamò filosofia mosaica. 2.1 garantire la trascendenza La filosofia mosaica si avvale, come strumento, dell allegoria: Filone cioè non si ferma al senso letterale dei Sacri testi, ma ritiene di poter rinvenire in essi profondi concetti filosofici (espressi, appunto, per via allegorica, cioè tramite immagini che rimandano a un senso più profondo). L allegoria è proprio la figura retorica per cui un concetto viene espresso non in modo diretto, quindi letterale, ma attraverso un immagine. Come nella metafora, vi è la sostituzione di un oggetto ad un altro ma, a differenza di quella, non si basa su un piano sensibile-emotivo, bensì richiede un interpretazione razionale di ciò che sottintende. Facciamo solo un esempio del modo di operare di Filone. Sappiamo che, in accordo con la Bibbia, Dio creò il mondo tramite la parola (logos). Filone fa della parola di Dio, il Logos creatore, una ipostasi, chiamandola Dio secondo, Immagine di Dio. Ma a che scopo vedere la parola divina come entità ( ipostasi, appunto) a se stante? Normalmente non riteniamo che la parola di qualcuno, chiunque esso sia, possa godere di una qualche forma di indipendenza rispetto al suo autore, rispetto cioè a chi la proferisce. Con questa operazione, Filone mostra una preoccupazione che sarà sempre caratteristica del cristianesimo, quella di garantire la trascendenza divina. DEFINIZIONE Il termine trascendenza (trans + scandere = oltre + salire), antitetico al concetto di immanenza (in + manere = dentro + restare), indica in filosofia e in teologia il carattere di una realtà concepita come ulteriore, situata al di là, oltre questo mondo, in una visione che potremmo definire dualistica. Torneremo a parlare di entrambi questi fondamentali concetti. 2

3. LA PATRISTICA 3.1 la necessità della difesa I primi cristiani dovettero da una parte difendersi dagli attacchi polemici e dalle persecuzioni e, dall altra, garantire la propria unità contro errori e false interpretazioni nati all interno del cristianesimo stesso (le cosiddette gnosi ). Accedendo al terreno della filosofia, il cristianesimo cercò per lo più di affermare la propria continuità con il pensiero greco, ponendosi anzi come la più compiuta e ultima manifestazione di esso. Questa continuità veniva giustificata con l idea dell unità della ragione, cioè l unità del Logos, che Dio ha creato identico negli uomini di ogni tempo. In questo senso, per i primi scrittori cristiani, l unità di ragione e fede spesso non solo non è un problema, ma viene riguardata come un dato di fatto, un presupposto che guida la loro ricerca. Nella loro opera di conciliazione fra filosofia e religione, i Padri della Chiesa (chiamati Padri, da cui Patristica, perché danno origine e fondamento alla dottrina cristiana) si ispirarono spesso alle grandi scuole filosofiche pagane, attingendo in modo particolare dagli Stoici. La Patristica è, di fatto, il periodo storico in cui si svolge la prima e più intensa elaborazione dottrinale del cristianesimo. I cosiddetti PADRI APOLOGISTI danno avvio, nel II secolo dc, all attività filosofica cristiana. Sono così chiamati perché scrivono in difesa apologia, appunto del Cristianesimo: ciò è necessario perché, in questo primo periodo, i cristiani sono osteggiati tanto dagli ebrei quanto dai pagani. Spesso, come sapete bene, vengono fatti oggetto di persecuzioni violente. I padri apologisti sono piuttosto numerosi: noi ci soffermiamo qui su un solo esempio, significativo perché in controcorrente rispetto agli altri. 3.2 cenni su Tertulliano Tertulliano evitò di insistere sulla continuità fra Cristianesimo e filosofia greca, presentando quindi la fede in Cristo come vera filosofia, ma tese a rivendicare l originalità e la discontinuità del Cristianesimo rispetto a quanto lo aveva preceduto. Nato intorno al 160 d.c. a Cartagine da genitori pagani, ebbe un ottima educazione ed esercitò a Roma la professione di avvocato. Qui si convertì e divenne sacerdote, anche se più avanti fondò una sua sètta, detta dei tertullianisti. La sua opera letteraria fu vastissima: noi ci limitiamo a brevi cenni su specifiche dottrine. Tertulliano, senza mezzi termini, condanna la filosofia, cioè il pensiero razionale: essa è fonte di errori ed eresie, mentre la verità si trova solo nella rivelazione e nella tradizione ecclesiastica. La ricerca ha senso solo fino a che si sia trovata la dottrina di Cristo: la fede in essa pone naturalmente termine a ogni ulteriore ricerca. Continuare a cercare, una volta raggiunta la fede, significa precipitare nell eresia. 3

Il Figlio di Dio fu crocefisso: non è vergognoso perché potrebbe esserlo. Il Figlio di Dio è morto: è credibile perché è inconcepibile. Sepolto resuscitò: è certo perché è impossibile. Queste affermazioni dall apparenza contraddittoria esprimono molto bene lo spirito inquieto, anche se estremamente forte e deciso, di Tertulliano. Ma cosa testimonia in favore della fede, oltre ogni ragionevolezza? Solo la tradizione della Chiesa? Tertulliano ritiene che un altra valida testimonianza sia fornita direttamente dall anima: questa non è, come sarà per Agostino, interiorità, ma è la voce del senso comune. Le credenze semplici dell uomo della strada sono assai significative, convinzioni volgari perché comuni, comuni perché naturali, naturali perché divine. 4. SVILUPPI DELLA PATRISTICA L elaborazione dottrinale del cristianesimo, come abbiamo visto, ebbe inizio anche sulla scorta di motivazioni pratiche, segnatamente la difesa (apologia) dei cristiani nei confronti di pagani ed ebrei, oltre che per motivazioni teoriche. Con il trascorrere del tempo e il progressivo affermarsi della nuova religione in ampi strati della società, i motivi di tipo polemico/apologetico cominciano ad avere minore importanza a favore di una precisa necessità: costruire la dottrina ecclesiastica come un organismo unico e coerente, fondato su una solida base logica. La continuità che alcuni apologisti avevano stabilito fra la filosofia e il cristianesimo si approfondisce: sempre più il cristianesimo presenta se stesso come la filosofia autentica e definitiva, che assorbe e porta a compimento il sapere antico, certamente valido, ma parziale. Il periodo che va dal 200 d.c. al 450 d.c. circa è quello decisivo per la costruzione della dottrina cristiana. Le speranze escatologiche relative ad un imminente ritorno del Cristo progressivamente vengono meno: la Chiesa sente quindi la necessità di organizzarsi stabilmente, fondando la sua unità e solidità nella storia. Il primo impulso a tale ricerca venne dalla scuola catechetica di Alessandria la quale, a partire dallo scolarca Panteno (180 dc), assunse i tratti di una accademia cristiana nella quale l intera sapienza greca veniva utilizzata e interpretata in chiave religiosa. I maggiori esponenti di questa scuola furono Clemente Alessandrino e Origene. 4

BREVE BIBLIOGRAFIA (ordine sparso) - Nicola Abbagnano / Giovanni Fornero, Filosofi e filosofie nella storia (vol.1), Paravia, Torino 1986 - Nicola Abbagnano / Giovanni Fornero, Con-Filosofare (vol.1b), Paravia, Torino 2016 - Nicola Abbagnano, La filosofia medievale, TEA, Milano 1995 - Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri / Massimo Parodi, Storia della filosofia medievale, Laterza, Bari 1996 - Sergio Moravia, Filosofia (vol.1), Le Monnier, Milano 1989 5