Quaderni dei Musei Civici

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Quaderni dei Musei Civici Rapporto sui visitatori 1990 / 1999

Città di Torino Assessorato per la Cultura Assessore Ugo Perone Divisione Servizi Culturali Direttore Fausto Sorba Settore Musei Dirigente Daniele Lupo Jallà Vincenzo Simone Claudio Zanco Graphic Design Daniele Arnaldi Stampa Stampart Fotografie Bruna Biamino, Marco Saroldi Si ringraziano per la collaborazione: Guido Amoretti, Paolo Denicolai, Enrica Pagella, Carlo Viano, l Associazione Torino Città Capitale Europea, l Osservatorio Culturale del Piemonte Città di Torino, settembre 2000

I dati sui visitatori dei Musei Civici torinesi relativi al decennio 1990-1999 di cui questo Quaderno presenta una prima sintesi consentono di tracciare un parziale, ma significativo bilancio delle politiche e delle azioni poste in atto dalla Città di Torino in campo museale. 1 Anche se il numero dei visitatori è soltanto uno dei molti indicatori di rendimento di un museo, esso rappresenta comunque un dato tra i più significativi, in quanto dà una misura oggettiva del successo delle attività rivolte al pubblico e del consenso accordatovi. Per questo e da questo punto di vista il bilancio è non solo positivo, ma molto positivo: tra il 1990 e il 1999 il pubblico dei visitatori si è quasi quadruplicato, a un ritmo crescente soprattutto nella seconda metà del decennio e con un andamento omogeneo, ma decisamente superiore a quello riscontrabile a livello nazionale e locale. A questo risultato guardiamo con soddisfazione, poiché se le sue premesse possono in parte essere contenute nell azione delle precedenti Amministrazioni, crediamo anche che esso sia ascrivibile soprattutto all attenzione e agli interventi attuati dall Amministrazione in carica a partire dal 1993, nel quadro di una politica culturale che ha prestato molta attenzione non solo ai propri musei, ma alla costruzione e allo sviluppo del sistema museale metropolitano nel suo complesso. Buona parte delle azioni che sono alla base del risultato complessivo conseguito, la cui diversa incidenza viene analizzata in questo Quaderno, hanno costituito elementi cardine dell azione di questa Amministrazione, che tra le sue prime iniziative può vantare di aver realizzato un ampliamento dell orario e del calendario di apertura dei Musei Civici. Esso venne attuato non senza difficoltà e resistenze, ma gli effetti ottenuti ci consentono di affermare che si trattò di una scelta giusta e opportuna, tanto da essere presto estesa agli altri musei che nelle festività sono oggi tutti aperti. E anche assai più frequentati di allora. La lettura dei dati consente ora non solo di tracciare un bilancio articolato del rapporto che i Musei Civici hanno stabilito con il pubblico, ma permette di trarre indicazioni di carattere più generale e di individuare le linee su cui orientare la futura attività. È soprattutto a questo scopo che viene pubblicato questo primo Quaderno e che i dati sull affluenza sono stati raccolti sistematicamente nel corso degli anni, portando a un monitoraggio permanente sul pubblico dei Musei Civici, a una rilevazione sempre più affinata nel metodo e alla realizzazione di diverse indagini qualitative (che saranno presentate in un prossimo Quaderno). La recente costituzione di un Osservatorio Culturale regionale, che ha esteso tematicamente e territorialmente il campo d indagine all insieme delle attività culturali, costituisce a sua volta un indiretto risultato di un metodo di lavoro che non solo ha costantemente cercato di fondare politiche e attività su dati oggettivi e su una verifica costante del rapporto con il pubblico e con la cittadinanza nel suo complesso, ma ha anche sempre inteso operare secondo una logica di sistema e di collaborazione interistituzionale. Ugo Perone Assessore per la Cultura della Città di Torino

I Musei Civici di Torino 2 Il Museo Civico di Torino fu istituito nel 1863 con sede in via Gaudenzio Ferrari 1. Un primo riordino del patrimonio civico e la separazione definitiva di alcuni tra i nuclei collezionistici avvenne nel 1891, quando le raccolte archeologiche furono cedute al Museo di Antichità. Quattro anni più tardi le collezioni di arte italiana moderna e contemporanea trovarono sede in un padiglione costruito per la IV Gli anni Ottanta corrispondono ad una fase di particolare difficoltà legata innanzitutto alle necessità di adeguamento delle sedi museali. Nel 1981 fu chiusa al pubblico la Galleria d Arte Moderna per dar luogo ai lavori di restauro terminati nel 1993. Nel 1988 chiuse anche il Museo d Arte Antica e fu avviato il restauro e l adeguamento tecnologico ristrutturazione di Palazzo Madama. Parallelamente apriva al pubblico il Museo Esposizione Nazionale delle Belle Arti, nello stesso luogo dove sorge, oggi, la Galleria d Arte Moderna. Trasformati nel 1924 in Musei Civici, mantennero tuttavia una direzione unitaria affidata, a partire dal 1930, a Vittorio Viale. A lui si deve il trasferimento del Museo d Arte Antica presso la nuova sede di Palazzo Madama (1934), la creazione di una biblioteca e di un archivio fotografico specializzati e, dopo la guerra, la costruzione della nuova Galleria d Arte Moderna, aperta al pubblico nel 1959. Nel 1942 passarono sotto la responsabilità dei Musei Civici anche il Borgo Medioevale e la Mole Antonelliana. Negli anni Cinquanta nacque la Sezione di Arte Orientale e nel 1961, infine, entrò a far parte del sistema dei Musei Civici anche il Museo Pietro Micca e dell Assedio di Torino del 1706. di Numismatica, Etnografia e Arti Orientali inaugurato il 20 maggio del 1989. Questo dunque il panorama che si presenta nel 1990, anno da cui prende le mosse questo Quaderno sui visitatori. Nel 1995 la Direzione dei Musei Civici, temporaneamente riunificata sotto la guida di un Comitato Direttivo, assunse le competenze di gestione del Museo Nazionale del Risorgimento e, dal 1996, quelle del Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi. Il riassetto dei Musei Civici ha infine compiuto una svolta decisiva con la trasformazione della Galleria d Arte Moderna e del Museo d Arte Antica in Istituzioni dotate di autonomia gestionale. Sono parte integrante del sistema dei musei della Città anche la Biblioteca d Arte, la Fototeca e l Archivio Storico dei Musei Civici.

I visitatori dei Musei Civici (1990-1999) Tra il 1990 e il 1999 il pubblico dei Musei Civici è cresciuto del 372 per cento, passando dai 50.926 visitatori del 90 ai 189.346 del 99 (tabella 1). I totali annuali comprendono il pubblico delle mostre realizzate all interno della Galleria d Arte Moderna, ma non i 53.000 visitatori della mostra Il tesoro della città" che nel 1996 ha presentato una scelta delle opere del Museo d Arte Antica presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi. 3 Tabella 1 Musei Civici Visitatori 1990-1999 Museo chiuso Chiusura parziale Galleria Borgo Museo Museo Totale 1990=100 d Arte e Rocca Pietro Numismatico Moderna Medioevale Micca 1990-41.228 8.872 826 50.926 100 1991-39.179 8.150 1.034 48.363 95 1992-32.287 7.745 1.642 41.674 82 1993 34.328 30.572 9.339 3.553 77.792 153 1994 34.651 32.610 14.708 9.100 91.069 179 1995 59.302 2.472 17.794 3.113 82.681 162 1996 50.025 36.843 17.166 2.979 107.013 210 1997 91.299 52.669 15.411 2.356 161.735 318 1998 98.457 54.259 20.302 2.146 175.164 344 1999 110.780 53.066 23.983 1.517 189.346 372 Nel corso del decennio si assiste dapprima a una fase di calo dei visitatori in costante decremento, non solo nei Musei Civici, già a partire dalla metà degli anni Ottanta che ha il suo apice negativo nel 1992, quando viene registrata l affluenza più bassa. Segue una progressiva ripresa, che i dati relativi al primo semestre del 2000 confermano tuttora in atto, con un tasso di crescita pari a quello dell ultimo biennio. La tendenza positiva ha inizio nel 1993, anno in cui nel mese di luglio riapre la Galleria d Arte Moderna, dopo 12 anni di chiusura per lavori di restauro architettonico e di adeguamento tecnologico, si accentua tra il 1996 e il 1997 e si stabilizza in seguito su valori tra il 7 e il 9 per cento l anno (grafico 1). Si tratta di un andamento tanto più significativo se confrontato con quello registrato, nello stesso periodo, su scala cittadina e nazionale, Grafico 1 Musei Civici Andamento dei visitatori 1990-1999 200.000 180.000 160.000 140.000 1 100.000 80.000 60.000 40.000 Totale 1990=100 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 50.926 48.363 41.674 77.792 91.069 82.681 107.013 161.735 175.164 189.346 100 95 82 153 179 162 210 318 344 372

4 soprattutto a partire dal 1995, quando l aumento annuale dei visitatori dei Musei Civici inizia ad essere doppio rispetto a quello del complesso dei musei torinesi, crescendo mediamente del 24 per cento l anno (grafico 2). Le ragioni che hanno portato a un risultato così lusinghiero diventano evidenti analizzando l andamento del pubblico museo per museo (grafici 3, 4, 5, 6) che consente infatti di far emergere quattro principali fattori di crescita dei visitatori: le attività espositive, i cui effetti sull affluenza sono facilmente rilevabili nelle fluttuazioni di pubblico della Galleria d Arte Moderna e Contemporanea (grafico 3) che, nel 1994, esaurita la fase propulsiva collegata alla sua riapertura, in assenza di mostre di richiamo, registra in un anno un affluenza più o meno pari a quella del secondo semestre del 1993, passando l anno successivo a 59.302 visitatori (con una forte concentrazione di pubblico nel periodo di apertura della mostra dedicata a Man Ray), per scendere ai 50.025 visitatori del 1996. Il salto ai 91.299 visitatori del 1997 va quasi interamente ricondotto al successo di due mostre, rispettivamente dedicate ad Antonio Fontanesi 1818-1882, tra giugno e ottobre, e a Chagall e il suo ambiente. Gli anni russi, che si apre a fine novembre e i cui effetti si prolungano nei primi tre mesi del 1998, anno che si chiude con 98.457 visitatori. Nel 1999 infine il pubblico raggiunge la quota più alta dalla riapertura, sfiorando i 111.000 visitatori, con un risultato nuovamente interpretabile alla luce dell accoglienza riservata alle attività espositive realizzate dalla GAM, al cui interno spicca quella dedicata a Giuseppe Pellizza da Volpedo. L influenza dell attività espositiva è evidente anche nel caso del Museo di Numismatica, Etnografia e Arti Orientali (grafico 6), il cui picco di 9.100 visitatori del 1994 è da porre in diretta correlazione con la mostra Aromatica, di buon successo; la riapertura e/o il riallestimento di musei, palese oltre che nel caso della Galleria d Arte Moderna per la Rocca del Borgo Medioevale (grafico 4) che, chiusa per lavori per la maggior parte del 1995 è stata riaperta a fine giugno 1996 con il contemporaneo rinnovamento del percorso museale, che si avvale ora di un impianto multimediale di avanguardia. Grafico 2 Musei Civici e Sistema Museale Metropolitano Visitatori 1990-1999. Confronto fra i tassi di crescita 400 350 300 250 200 150 100 50 0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 Civici Totale Civici SMM Totale SMM 100 95 82 153 179 162 210 318 344 372 50.926 48.363 41.674 77.792 91.069 82.681 107.013 161.735 175.164 189.346 100 104 117 115 129 159 160 160 205 210 639.385 664.321 745.849 733.864 826.094 1.018.127 1.024.360 1.022.129 1.309.196 1.340.851 I dati relativi al Sistema Museale Metropolitano comprendono i visitatori dei seguenti musei: Museo di Antichità (chiuso nel 1990), Armeria Reale, Museo Storico Nazionale dell Artiglieria (aperto solo nel 1990,1991,1995 e 1999), Museo Nazionale dell Automobile Carlo Biscaretti di Ruffia, Castello Ducale di Agliè, Galleria Sabauda, GAM (chiusa sino al 1993), Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi, Museo Egizio, Museo di Numismatica, Etnografia ed Arti Orientali, Palazzo Barolo (chiuso sino al 1993), Palazzo Bricherasio (aperto nel1995), Palazzo Reale, Museo Civico Pietro Micca e dell Assedio di Torino del 1706, Pinacoteca dell Accademia Albertina di Belle Arti (chiusa sino al 1996), Castello di Racconigi, Reggia di Venaria Reale, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Castello di Rivoli Museo d Arte Contemporanea, Rocca del Borgo Medioevale, Museo Regionale di Scienze Naturali (chiuso nel 1990 e nel 1991 dati non disponibili 1993 e 1994), Palazzina di Caccia di Stupinigi.

1 100.000 80.000 60.000 40.000 Grafico 3 Galleria d Arte Moderna e Contemporanea Andamento dei visitatori 1993-1999 La GAM, chiusa dal 1981, riapre il 7 luglio 1993. Dal 1997 è Istituzione, dotata di autonomia gestionale. 5 Totale 1993=100 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 34.328 34.651 59.302 50.025 91.299 98.457 110.780 100 101 173 146 266 287 323 60.000 50.000 40.000 30.000 Totale 1993=100 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 41.228 39.179 32.287 30.572 32.610 2.472 36.843 52.669 54.259 53.066 135 128 106 100 107 9 121 172 177 174 Grafico 4 Borgo e Rocca Medioevale Andamento dei visitatori 1990-1999 Nel 1995, da gennaio a fine marzo, la Rocca del Borgo è aperta solo il sabato e la domenica. Chiusa nell aprile 1995, riapre il 26 giugno 1996. I dati di affluenza si riferiscono alla Rocca e non al Borgo Medioevale, a ingresso libero e frequentato da decine di migliaia di visitatori l anno. 30.000 25.000 15.000 5.000 Totale 1993=100 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 8.872 8.150 7.745 9.339 14.708 17.794 17.166 15.411 20.302 23.983 95 87 83 100 157 191 184 165 217 257 Grafico 5 Museo Pietro Micca e dell Assedio di Torino del 1706 Andamento dei visitatori 1990-1999 Nel 1995 il Museo raddoppia l orario che passa, come gli altri Musei Civici, aperti dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19, a 10 ore di apertura/giorno. Nello stesso anno con l apertura in occasione di cinque festività si estende il calendario dei Musei Civici che passa a 308 giorni/anno. 8.000 6.000 4.000 2.000 Totale 1993=100 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 826 1.034 1.642 3.553 9.100 3.113 2.979 2.356 2.146 1.517 23 29 46 100 256 88 84 66 60 43 Grafico 6 Museo di Numismatica. Etnografia ed Arti Orientali Andamento dei visitatori 1990-1999 Il picco del 1994 è attribuibile alla mostra Aromatica. Dal 1990 al 1992 il museo è in controtendenza positiva rispetto all andamento generale dei Musei Civici e del Sistema Museale Metropolitano. Negli anni 1995-1999 ha invece inizio una fase di progressiva diminuzione del pubblico.

Nei primi sei mesi di apertura è stato visitata da 36.843 persone nel 1996, da 52.669 nel 1997, attestandosi successivamente su valori oscillanti fra i 53-54.000 visitatori/anno, molto superiori alla media di 35.000 registrati nel decennio antecedente; 6 Grafico 7 Musei Civici Andamento dei visitatori per titolo d ingresso 1990-1999 Per paganti si intende la somma degli ingressi interi, ridotti e con abbonamento. Sino al 1994 tra i visitatori non paganti sono compresi anche i gruppi scolastici. Dal 1995 è iniziata la rilevazione separata degli ingressi gratuiti e delle scuole. le attività educative e didattiche, cui si deve il forte incremento del pubblico scolastico (grafico 7) passato dal 10,5 per cento del pubblico totale del 1995, al 26,8 per cento del 1996, al 27,4 per cento del 1997, al 30,3 per cento nel 1998 e al 32,5 per cento nel 1999. La crescente affluenza delle scuole va posta in relazione alla predisposizione di materiali e percorsi didattici, all offerta di attività di laboratorio in particolare presso la GAM e il Borgo Medioevale alla realizzazione di corsi di formazione per docenti, a una comunicazione mirata e, dal 1999, all istituzione del numero verde La Città per la Scuola che fornisce informazioni e orientamenti sulle attività didattiche promosse dai musei su scala metropolitana; il potenziamento della comunicazione e specifiche campagne e iniziative promozionali rispetto a cui sono da porre in relazione alcuni risultati ottenuti dal complesso dei Musei Civici che, nel corso dell ultimo quinquennio, hanno visto aumentare il pubblico nel periodo estivo, non solo per una relativa crescita dei turisti in visita alla città, ma anche (e forse soprattutto) per effetto di iniziative come Torino Musei Aperti. Scoprili d estate che ha coinvolto tra il 1995 e il 1997 il complesso dei musei dell area metropolitana e come Porte aperte nei Musei Civici, realizzata successivamente in occasione del Ferragosto dai Musei Civici, con la partecipazione, crescente, degli altri musei torinesi. Un caso di particolare efficacia dell attività promozionale è anche proposto dalla crescita dei visitatori del Museo Pietro Micca e dell Assedio di Torino del 1706 (grafico 5) a seguito della campagna promozionale attuata nell autunno del 1997, in risposta a una relativa flessione della domanda, che ha portato a un aumento di circa 5.000 visitatori nel 1998 e, nell ultimo anno, alle aperture serali inserite nel percorso di Torino sotterranea cui si deve quasi interamente l aumento fra il pubblico del 1999 e quello del 1998. 200.000 180.000 Totale 160.000 140.000 1 100.000 80.000 60.000 40.000 Paganti Scuole Non paganti 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 Paganti Non paganti Scuole % scuole TOTALE 37.493 36.431 30.570 63.278 70.132 56.280 64.075 89.060 95.265 104.545 13.433 11.932 11.104 14.514 20.937 17.733 14.228 28.302 26.786 23.338 8.668 28.710 44.373 53.113 61.463 10,48% 26,83% 27,44% 30,32% 32,46% 50.926 48.363 41.674 77.792 91.069 82.681 107.013 161.735 175.164 189.346

Dovendo spiegare le ragioni che avevano principalmente inciso sull incremento dei visitatori, i direttori dei musei della Germania Federale, nel 1995, hanno unanimemente individuato quattro principali fattori: le grandi mostre di livello internazionale o nazionale le pubbliche relazioni o le attività educative l apertura o la riapertura di musei (Fonte: Institut für Museumskunde di Berlino, 1996) Sono gli stessi fattori che ritroviamo alla base della crescita del pubblico dei Musei Civici: essa appare strettamente collegata a un 7 8.000 6.000 4.000 2.000 Ingressi con abbonamento Totale ingressi % 1994 1995 1996 1997 1998 1999 938 142 1.585 4.742 7.724 7.720 91.069 82.681 107.013 161.735 175.164 189.346 1,03% 0,17% 1,48% 2,93% 4,41% 4,08% Grafico 8 Musei Civici Andamento degli ingressi con abbonamento Tra i Musei Civici gli abbonati dimostrano una netta preferenza per la Galleria d Arte Moderna, dove si registra il numero più alto di ingressi con abbonamento (6.903 nel 1999, pari al 6,26% del totale degli ingressi al Museo). Se si considera la percentuale di ingresso con abbonamento rispetto al totale (14,26% nel 1998, 12,33% nel 1999), la formula dell abbonamento premia invece in misura maggiore il Museo di Numismatica, Etnografia ed Arti Orientali. miglioramento complessivo della qualità dell'offerta che ha portato tanto al riallestimento dei musei, quanto a un intensa attività espositiva temporanea, al potenziamento dei servizi al pubblico più direttamente connessi alla missione istituzionale di un museo, quali le attività educative e didattiche, a un costante monitoraggio del pubblico e alla realizzazione, sulla base dei dati raccolti, di iniziative e attività promozionali mirate. In una città ancora caratterizzata da flussi turistici relativamente deboli, sebbene in rapida crescita, il miglioramento dei servizi e della comunicazione è stato attuato pensando innanzitutto a un pubblico di prossimità culturale e territoriale e si è operato tanto per allargarlo, coinvolgendo settori potenzialmente disponibili, ma relativamente poco presenti nei musei, quanto per attuare una crescente fidelizzazione dei visitatori. L obiettivo di incentivare la visita dei musei della propria città, ma soprattutto le occasioni di ritorno dei visitatori ha portato a definire programmi differenziati di attività: dalle visite guidate ai concerti nei musei; dalle mostre a cicli di manifestazioni come Estate al Borgo, che vede ogni estate alternarsi concerti, spettacoli teatrali, animazioni e feste; dalle aperture gratuite straordinarie a iniziative come Il popolo della notte illumina l arte che, nel 1999, ha visto migliaia di giovani affollare la GAM aperta per l intera notte o Felicittà, giornata di festa nazionale dei Musei Civici, in cui è stata anche realizzata l apertura straordinaria delle sei chiese comunali. Si inscrive infine in un progetto di fidelizzazione del pubblico anche la proposta di Abbonamento ai musei, realizzata inizialmente all interno dei Musei Civici e successivamente estesa su scala metropolitana, cui è dedicato uno specifico Quaderno: i 5.734 abbonati del 1999 hanno effettuato 22.625 visite nei musei dell area metropolitana, di cui 7.720 nei soli Musei Civici, concentrate in particolar modo nella GAM che risulta essere il museo più frequentato dagli abbonati. Gli effetti combinati dell impatto sull affluenza delle attività espositive e culturali e di una comunicazione mirata sono leggibili confrontando i grafici relativi all andamento mensile delle visite ai Musei Civici in tre diversi periodi del decennio 1990-1999: il primo (grafico 9) evidenzia un andamento tipico in assenza di mostre o di interventi di comunicazione: il pubblico si concentra prevalentemente nei mesi primaverili (periodo di intensa frequentazione dei musei da parte

8 delle scuole) con una ripresa nel periodo estivo, meno accentuato tuttavia rispetto ai grandi centri turistici. Nel 1994 il picco primaverile è sensibilmente più elevato per la presenza della mostra Aromatica, aperta a fine dicembre 1993 e chiusa a fine maggio 1994, fortemente visitata dalle scuole. Nel secondo (grafico 10) sono palesi gli effetti delle riaperture della GAM nel 1993 e della Rocca nel 1996 con un picco di visite nel periodo immediatamente successivo all inaugurazione, quanto l influenza delle mostre visibile nell aumento autunnale del 1995, coincidente con la mostra Man Ray. La costruzione dei sensi. Il terzo grafico (grafico 11), infine, pone in luce i correttivi apportati tanto dalle attività espositive, che riducono l incidenza del picco primaverile attraverso un incremento delle affluenze in altri periodi dell anno, precedentemente caratterizzati da una debole presenza di pubblico, quanto gli effetti delle attività promozionali che, a partire dal 1995, elevano ad esempio la frequentazione nel periodo estivo, portando il mese di agosto a valori addirittura superiori a quelli dei mesi di aprilemaggio. Il picco più alto dell intero periodo 1990-1999, corrispondente al mese di febbraio 1998, coincide con il periodo finale della mostra Chagall e il suo ambiente. Gli anni russi alla Galleria d Arte Moderna. Grafico 9 Musei Civici Andamento stagionale. Confronto fra gli anni 1990-91-92-94 1990 1991 1992 1994 18.000 16.000 14.000 12.000 8.000 6.000 4.000 2.000 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic Grafico 10 Musei Civici. Andamento stagionale. Confronto fra gli anni 1993-95-96 1993 1995 1996 18.000 16.000 14.000 12.000 8.000 6.000 4.000 2.000 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic Grafico 11 Musei Civici. Andamento stagionale. Confronto fra gli anni 1997-98-99 1997 1998 1999 30.000 28.000 26.000 24.000 22.000 18.000 16.000 14.000 12.000 8.000 6.000 4.000 2.000 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic