Criteri di ripartizione del carico tributario



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Criteri di ripartizione del carico tributario La ripartizione del carico tributario dipende: - dalle finalità che si assegnano all imposta - dalla concezione di equità cui si aderisce

Due principi Beneficio (o controprestazione) Capacità contributiva

Principio del beneficio (o della controprestazione) L imposta deve essere commisurata al beneficio che il contribuente riceve dai beni e servizi pubblici di cui fa liberamente domanda e ne costituisce il prezzo

Principio del beneficio La finalità dell imposta è finanziare l offerta di servizi e beni pubblici (non sono contemplate finalità redistributive). Il principio garantisce che vi sia equità nello scambio: ciò che si paga corrisponde al beneficio che si riceve

Principio del beneficio: problemi applicativi free riding nel caso di beni non rivali e non escludibili l offerta dei beni e servizi può avvenire in una logica diversa da quella dello scambio volontario (beni meritevoli, esternalità) non è possibile avere un prelievo personalizzato per ogni individuo non sono sempre disponibili indicatori di beneficio pertinenti

Principio del beneficio: vantaggi Collegamento fra decisioni di spesa e decisioni di entrata: - trasparenza delle decisioni pubbliche - responsabilizzazione di chi decide le spese rispetto a chi ne sopporta il costo

Principio del beneficio nel decentramento fiscale - Nel caso dei servizi pubblici locali è più facile individuare i beneficiari e valutare il beneficio sulla base di appropriati indicatori - La funzione redistributiva non viene generalmente considerata fra quelle che è opportuno decentrare

Principio della capacità contributiva L imposta deve essere commisurata alla capacità contributiva dei soggetti e cioè alla loro capacità di pagarla

Principio della capacità contributiva La finalità dell imposta non è solo il finanziamento dell offerta di beni e servizi pubblici, ma anche il finanziamento di politiche redistributive. L equità del prelievo si ottiene mediante l esclusivo riferimento alla capacità contributiva del soggetto.

Si parla in particolare di: 1. Equità orizzontale: a uguale capacità deve corrispondere uguale imposta 2. Equità verticale: a maggiore capacità deve corrispondere maggiore imposta 3. Le imposte non devono alterare la scala distributiva (sono precluse t m >100%)

Principio della capacità contributiva: problemi applicativi 1. Individuare un corretto indicatore di capacità contributiva 2. Individuare criteri di ripartizione dell onere di imposta in relazione alla capacità contributiva così individuata

Principi del sacrificio 1. Nella tradizione utilitaristica l indicatore di capacità contribuiva maggiormente utilizzato è il reddito. La rinuncia a reddito per pagare le imposte determina una perdita di utilità (sacrificio). 2. L onere deve essere ripartito in modo da uguagliare il sacrificio che deve essere sopportato dai contribuenti.

Fig. 3.2 Misure del sacrificio U M U M E K G D G K E D 0 C P F Y 1 0 F P C Y 2 a) Contribuente povero b) Contribuente ricco

Principi del sacrificio e progressività In un ampia gamma di ipotesi i principi del sacrificio richiedono imposte progressive

I principi del sacrificio si basano su assunzioni non realistiche fra cui: - Sacrificio di utilità misurabile e confrontabile interpersonalmente - Reddito pre-imposta dato

Occorre rinunciare a riconoscere un fondamento utilitarista al criterio della capacità contributiva (e all equità delle imposte progressive) che riceve invece un suo contenuto concreto ad opera delle valutazioni politiche degli enti impositivi

Principio del sacrificio marginale uguale La perdita collettiva di utilità è minima se si preleva prima al ricco e poi solo se il reddito di questo scende fino a quello del povero, anche al povero. Effetto fortemente redistributivo, livellatore dei redditi. Lo stesso Edgeworth, che lo propose,sottolineò il possibile trade off tra equità ed efficienza