Casal di Principe, terremoto in Comune: arrestati 19 persone tra cui sei impiegati dell ufficio tecnico comu

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Casal di Principe terremoto in Comune: arrestati 19 persone tra cui sei impiegati dell ufficio tecnico comu CASAL DI PRINCIPE (Caserta) - Nelle prime ore della mattinata odierna nell'ambito di un'articolata indagine coordinata da questa Procura della Repubblica i Carabinieri del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito un'ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di sei indagati e degli arresti domiciliari nei confronti di altri sette tutti ritenuti responsabili a vario titolo di estorsione concussione ille cita concorrenza con violenza o minaccia calunnia favoreggiamento personale riciclaggio con l 'aggravante del metodo mafioso. Le persone tratte in arresto si identificano in Cosentino Giovanni Cosentino Nicola Cosentino Antonio Falconetti Vincenzo Letizia Giacomo Schiavone Vincenzo tutti funzionari dell'ufficio Tecnico del Comune di Casal di Principe Letizia Luigi funzionario della Regione Campania Adamiano Giovanni Sorrentino Bruno dipendenti della Kuwait Petroleum Italia Zagaria Pasquale Zagaria Antonio Sagliocchi Michele Patrizio. 1 / 6

Casal di Principe terremoto in Comune: arrestati 19 persone tra cui sei impiegati dell ufficio tecnico comu L'indagine svolta dal 2011 ad oggi ha consentito di ricostruire l'illecita attività di gestione di imp ianti di distribuzione carburanti svolta dalle società "Aversana Petroli" "Aversana Gas" e "IP Service " cui sono interessati Antonio Giovanni e Nicola Cosentino. Gli indagati con il concorso di dirigenti pubblici funzionari Regionali e del Comune di Casal di Principe nonché con la complicità di funzionari della società petrolifera Kuwait Petroleum Italia (Q8) due dei quali destinatari del provvedimento cautelare si assicuravano il rapido rilascio di permessi e licenze per la costruzione degli impianti anche in presenza di cause ostative. Gli stessi attraverso un sistema di coercizioni in danno di amministratori e funzionari pubblici locali costringevano le Pubbliche Amministrazioni competenti (Comune di Casal di Principe e Regione Campania) ad adottare atti amministrativi illegittimi per impedire o rallentare la creazione di altri impianti da parte di società concorrenti. Di estrema importanza al fine della compiuta ricostruzione dei fatti è stata la collaborazione della parte offesa Luigi Gallo titolare di una stazione di servizio in corso di costruzione in Villa di Briano le cui dichiarazioni accusatorie hanno trovato ampi e significativi riscontri nelle investigazioni svolte dalla polizia giudiziaria. La vicenda tuttavia ha formato oggetto anche di dichiarazioni di collaboratori di giustizia l'approfondimento delle quali ha richiesto accertamenti particolarmente complessi che partendo dall'acquisizione della copiosa documentazione riguardante l'apertura di due impianti di distribuzione sia presso il Comune di Casal di Principe (per quanto attiene i Cosentino) che presso il Comune di Villa di Briano (per quanto riguarda il Gallo) sono proseguiti con attività d'intercettazione e di escussione sia della parte offesa che di coloro che a vario titolo avevano preso parte alle attività istruttorie relative al rilascio delle autorizzazioni richieste dal Gallo e dai Cosentino. Il nucleo essenziale della vicenda (integrante delitti di estorsione e di concorrenza illecita) ruota intorno alla pratica di autorizzazione ottenuta da Gallo Luigi dal Comune di Villa di Briano alla apertura di un impianto di carburanti autorizzazione che di fatto paralizzava la possibilità per i fratelli Cosentino di averne una analoga dal confinante Comune di Casal di Principe per ragioni legate alla mancanza della distanza minima di 5 km richiesta dalla normativa dell'epoca. Antonio Giovanni e Nicola Cosentino istigavano allora Falconetti 2 / 6

Casal di Principe terremoto in Comune: arrestati 19 persone tra cui sei impiegati dell ufficio tecnico comu Vincenzo e Schiavone Vincenzo dirigenti dell'utc di Casal di Principe a rilasciare comunque ed illecitamente all Agip Petroli (società partner dei Cosentino ai quali in seguito avrebbe ceduto l'impianto e volturato le licenze) un'autorizzazione edilizia (le successive varianti in corso d'opera e l'autorizzazione all'esercizio dell'impianto) con palesi vizi di legittimità ed in mancanza dei principali pareri previsti dalla legge (VV.FF. ANAS) al fine di indurre il Gallo a recedere dalla sua iniziativa imprenditoriale. Le minacce nei confronti della persona offesa sono state reiterate nel tempo anche dopo l'entrata in vigore della legge numero 133/2008 con cui il settore della distribuzione di carburanti era stato liberalizzato sicché la apertura di nuovi impianti non poteva più essere bloccata per via amministrativa attraverso il meccanismo del rispetto delle distanze minime fra impianti. Cosentino Giovanni e Nicola attraverso minacce dirette nei confronti del Gallo ed indirettamente attraverso l'utilizzazione strumentale del rapporto preferenziale - e di sostanziale assoggettamento - da essi instaurato con l Adamiano e il Sorrentino funzionari e rappresentanti di zona della Kuwait Petroleum Italia in più occasioni minacciavano e intimidivano il Gallo condizionandolo nella realizzazione della propria attività economica. Le indagini hanno consentito di accertare l'esistenza di analoghi episodi così da evidenziare un vero e proprio 'sistema' criminoso capace di incidere profondamente sul regolare andamento del mercato ed hanno soprattutto evidenziato una illecita posizione di vantaggio in cui si trovavano ad operare le ditte riconducibili alla famiglia Cosentino derivanti da tre diversi e convergenti fattori: - in primo luogo dal 'canale privilegiato' di cui questa poteva godere nella interlocuzione con le pubbliche amministrazioni preposte al rilascio delle licenze edilizie e amministrative; si è infatti accertato che gli interessi della Aversana Petroli e delle imprese collegate sono stati tutelati attraverso l'espletamento di pratiche amministrative sempre veloci e prive degli ostacoli burocratici generalmente frapposti ai concorrenti sfociando in alcuni casi nell'omissione della verifica della regolarità delle stesse. In questo ambito si è rivelato decisivo il potere politico di Nicola Cosentino e quello criminale promanante dal rapporto stabile che l'ex parlamentare ha potuto vantare con il clan dei casalesi. in secondo luogo dalla possibilità di poter negoziare con le società petrolifere operanti su scala internazionale specie la Kuwait Petroleum Italia (Q8) in posizione analogamente privilegiata sia per la notevole potenza economica di cui sono capaci le società dei Cosentino sia per l'influenza politica e criminale della famiglia che consente al colosso dei petroli di fare affidamento su gestori che garantiscono al massimo grado il buon andamento degli esercizi di distribuzione del carburante pur in una zona controllata dalla criminalità organizzata. Con ciò determinandosi di conseguenza una situazione di notevole svantaggio per le iniziative private provenienti da altri imprenditori del settore i quali o sono stati costretti a rinunciare alla propria 3 / 6

Casal di Principe terremoto in Comune: arrestati 19 persone tra cui sei impiegati dell ufficio tecnico comu impresa {come nel caso di Gallo Luigi) o sono stati costretti a realizzarla in partnership con gli stessi Cosentino {come nel caso di Vozza Francesco o di Amodio Piero gestori di impianti in Casagiove). in terzo luogo dallo stabile rapporto di cointeressenza di Nicola Cosentino - ed in misura minore anche del fratello Giovanni - con esponenti del clan dei casalesi con alcuni dei quali fra l'altro sussistono rapporti di parentela e/o affinità - documentata dalle ordinanze di custodia cautelare già contestate all'ex parlamentare per gravissimi reati e dalla contestazione operata in questa sede in danno di Giovanni Cosentino di riciclaggio del denaro del clan attraverso il sistema del cambio assegni. Dall'indagine è emerso che i vertici del clan avevano imposto agli affiliati il divieto di operare estorsioni ai danni degli impianti riconducibili ai Cosentino {così ad esempio l'impianto gestito dal c. di g. Amodio in Casagiove l'impianto gestito da Piccolo Giuseppe in San Cipriano d'aversa) a differenza di quanto avveniva per i loro concorrenti. In atti è infatti documentata una estorsione di notevole entità operata dal clan Zagaria nei confronti di Gallo Luigi. La contestazione prende in esame una serie di condotte tenute dagli indagati anche in tempi diversi. In particolare Cosentino Nicola e Stasi Maria Elena convocavano il sindaco di Villa di Briano Zippo Raffaele nell'ufficio del Prefetto di Caserta al fine di intimargli di provvedere alla rimozione dall'incarico del tecnico comunale geom. Nicola Magliulo colpevole sia di avere contribuito al rilascio della autorizzazione al Gallo che di avere resistito alle incessanti pressioni esercitate dai Cosentino e da Letizia Luigi per revocarla pena azioni ritorsive del Cosentino e della stessa Prefettura contro l'amministrazione comunale di Villa di Briano. Antonio e Giovanni Cosentino unitamente a Letizia Luigi esercitavano in modo coordinato con l'azione posta in essere da Nicola Cosentino e dal funzionario prefettizio Stasi indebite ed illecite pressioni sia sul Sindaco che su tutti gli addetti dell'utc di Villa di Briano {Tornincasa e Magliulo) affinché si addivenisse alla revoca - sospensione dell'autorizzazione edilizia del Gallo; Antonio Cosentino inoltre presentava una denuncia strumentale presso la A.G. di S. Maria C.V. nella quale venivano evidenziati presunti ab usi dell'amministrazione Comunale di Villa di Briano atti a favorire il Gallo nel rilascio di licenze relative al suo distributore denuncia che seppure in seguito archiviata nell'immediato determinava un pronto accesso della PG presso gli Uffici del Comune di Villa di Briano per acquisire atti ed informazioni relativi alla pratica di Gallo con conseguente ulteriore rafforzamento dello stato di soggezione indotto nella PA di Villa di Briano. Dalle indagine è emersa dunque la spregiudicatezza dei fratelli Cosentino nelle gestione del 4 / 6

Casal di Principe terremoto in Comune: arrestati 19 persone tra cui sei impiegati dell ufficio tecnico comu loro potere economico e l'asservimento a tale scopo del concorrente potere politico accumulato da Nicola Cosentino e del rapporto di scambievole interesse con esponenti del clan dei casalesi. Quanto alle esigenze cautelari il g.i.p. ha ritenuto significativo il fatto che Nicola Cosentino si sia attivamente interessato per l'andamento degli affari delle imprese di famiglia circostanza finora sempre negata dallo stesso indagato e l'ulteriore circostanza costituita dalle risultanze dell'analisi di alcuni recenti tabulati telefonici che danno atto dei frequenti contatti del Cosentino anche nel periodo in cui era agli arresti domiciliari con importanti esponenti della politica e delle istituzioni locali e nazionali comprovandosi in tal modo il persistente svolgimento da parte dello stesso di attività politica. Determinante è stata altresì considerata l'attività di inquinamento probatorio posta in essere da Giovanni Cosentino in concorso con Reccia Enrico concretizzatasi nella presentazione di una querela da parte del primo fondata sulla registrazione di un colloquio eseguita dal secondo in maniera preordinata e su istigazione dello stesso Cosentino volta a screditare il Gallo. Il g.i.p. ha espressamente escluso qualsivoglia volontà diffamatoria e calunniatoria da parte di quest'ultimo. Al Cosentino Giovanni è stata poi contestata una continuata attività di riciclaggio in favore del clan dei casalesi svolta attraverso il meccanismo del cambio degli assegni di provenienza illecita con denaro contante. In sostanza così come è emerso da plurime e convergenti dichiarazioni esponenti di primo piano del clan casalese incassati - a seguito di attività illecite (per lo più estorsive ed usurarie) - titoli ed assegni (talora post-datati) direttamente o attraverso loro incaricati hanno consegnato gli stessi al Cosentino ricevendone in cambio nel giro di pochi giorni moneta contante di valore corrispondente. Si è trattato di un sistema attraverso cui il Cosentino stabilmente ha agevolato il sodalizio casalese che è stato rifornito di denaro sicuro ed immediatamente utilizzabile. A Pasquale e Antonio Zagaria ed a Sagliocchi Michele Patrizio (nolo imprenditore di Villa Literno) sono state contestate due ipotesi estorsive la prima relativa ad una tangente di dieci milioni di lire ed all'imposizione dell'affidamento dei lavori di scavo e realizzazione nel sito destinato ad ospitare 1' impianto di carburanti del Gallo alle imprese gestite di fatto dai fratelli Zagaria Pasquale ed Antonio con il pagamento di una somma complessiva di circa centomila euro; la seconda legata al tentativo di costringere Gallo Luigi a mantenere la società che aveva iniziato con Sagliocchi Michele Patrizio e che invece il Gallo aveva deciso di sciogliere proprio a seguito dei contrasti sorti in relazione alle richieste estorsive formulate dagli esponenti del clan Zagaria. Durante l'esecuzione dei provvedimenti sono state eseguite anche perquisizioni a soggetti coinvolti nella presente vicenda investigativa ma non destinatarie di misura cautelare attraverso cui è stato possibile rinvenire documenti utili al proseguo delle indagini. Dei 13 provvedimenti di Custodia Cautelare 2 saranno notificati a Zagaria Antonio e Pasquale (fratelli del più noto Michele) già detenuti per altra causa. Questo l elenco delle persone sottoposte a misura cautelare in carcere: 5 / 6

Casal di Principe terremoto in Comune: arrestati 19 persone tra cui sei impiegati dell ufficio tecnico comu 1. COSENTINO Antonio nato a Casal di Principe (CE) il 19.01.1969; 2. COSENTINO Giovanni nato a Casal di Principe (CE) il 20.11.1954 ; 3. COSENTINO Nicola nato a Casal di Principe (CE) il 02.01.1959; 4. SAGLIOCCHI Michele Patrizio nato a Villa Literno (CE) il 17.03.1949. 5. ZAGARIA Pasquale nato a San Cipriano d'aversa (CE) il 05.01.1960; 6. ZAGARIA Antonio nato a San Cipriano d'aversa (CE) il 29.06.1962; agli arresti domiciliari: 7. ADAMIANO Giovanni nato a Napoli il 07.03.1955 8. FALCONETTI Vincenzo nato a Casal di Principe (CE) il 21.11.1949 9 LETIZIA Giacomo nato a Casal di Principe (CE) il 21.03.1951; 10 LETIZIA Luigi nato a Casal di Principe (CE) il 13.11.1950; 11 SCHIAVONE Vincenzo nato a Casal di Principe (CE) il 12.08.1954; 12 SORRENTINO Bruno nato a Portici (NA) il 18.10.1957; 13 RECCIA Enrico nato a Capua (CE) il 10.11.1963 6 / 6