Università degli studi di Bari Aldo Moro Anno accademico 2014-2015 Corso di laurea magistrale in Consulenza professionale per le aziende Corso di laurea magistrale in Economia e management Economia dei tributi Modulo La politica di bilancio nel quadro dei vincoli e delle regole dell Unione Europea Prof. Ernesto Longobardi 1
Lezione n. 7 5 maggio 2015 La stima del Pil potenziale e dell output gap 2
Avvertenza Questa lezione fa un ampio uso dei seguenti rapporti: Dipartimento del Tesoro (MEF), Il calcolo del Pil potenziale e del saldo di bilancio corretto per il ciclo, Analisi e programmazione economico finanziaria, aprile 2013. Ufficio parlamentare di bilancio, La stima del PIL potenziale e dell output gap: alcune criticità, di Mauro Fioramanti, Flavio Padrini e Corrado Pollastri, Nota di lavoro n. 1, gennaio 2015 Rimane del docente la responsabilità per ogni eventuale errore. 3
Il saldo di bilancio strutturale si ottiene correggendo il saldo nominale per: la componente ciclica; le misure di bilancio una tantum. La componente ciclica misura l operare degli stabilizzatori automatici, vale a dire la variazione automatica delle entrate fiscali e delle spese per ammortizzatori sociali in seguito a fluttuazioni congiunturali. componente ciclica = output gap x sensitività del saldo di bilancio alle variazioni del Pil output gap = (Pil effettivo Pil potenziale)/pil potenziale 4
La metodologia per il calcolo del prodotto potenziale e dell output gap usata dalla Commissione Europea è concordata nel Gruppo di lavoro sugli output gap (Output Gap Working Groups - OGWG), costituito nell ambito del Comitato di politica economica (Economic and Policy Committee - EPC) del Consiglio Europeo. 5
L ipotesi di base per il calcolo del Pil potenziale è una funzione di produzione a rendimenti di scala costanti del capitale e del lavoro (la Cobb- Douglas): Y = L! K!!! TFP dove: Y = Pil in termini reali; L = lavoro (unità fisiche); K = capitale (unità fisiche); α = elasticità del prodotto rispetto al fattore lavoro; TFP = Total Factor Productivity (produttività totale dei fattori); 6
Ipotesi di rendimenti costanti di scala e concorrenza perfetta α = quota dei salari sul Pil (wage share) viene assunto pari al valore medio osservato nell Unione Europea (circa 0,65) stimato sulla base dei dati disponibili dal 1960 al 2003. TFP componente che non è spiegata né dalla crescita del fattore lavoro né dalla crescita del fattore capitale = progresso tecnologico. Dipende dall efficienza dei fattori (E) e dal loro grado di utilizzazione (U): TPF = E!! E!!!! U!! U!!!! 7
Il prodotto potenziale (YP) è dato da: YP = LP! K!!! TFP! dove LP è il lavoro potenziale e TFP T è la componente di trend della TFP. 8
Le serie storiche utilizzate per la stima di YP coprono il periodo dal 1960 fino all ultimo anno dell orizzonte previsivo considerato. Attraverso metodi statistici (filtro di Hodrick e Prescott, HP) viene isolata la componente di trend relativa al fattore lavoro e alla TFP, mentre per quanto riguarda il capitale si prendono i valori effettivi. Per limitare l effetto end point bias, ossia la sovrastima del peso delle osservazioni che si trovano all inizio e alla fine del campione, la metodologia prevede che le singole serie vengano estrapolate per un periodo di 6 anni. 9
Analiticamente, la stima del lavoro potenziale (LP) è data da: LP = PARTS T POPW HOURS T (1- NAWRU) dove: PARTS T = tasso di partecipazione alla forza lavoro (componente di trend); POPW = popolazione in età lavorativa; HOURS T = numero delle ore lavorate per lavoratore (componente di trend); NAWRU = Non- Accelerating Wage Rate of Unemployment, tasso di disoccupazione al quale si ha un tasso di aumento del salario stabile. 10
La stima del NAWRU si basa sulla curva di Phillips, che esprime la relazione tra crescita dei salari e disoccupazione. Δπ!! = γ NAWRU! u! + altre variabili Dove:! π! è il tasso di variazione dei salari nel periodo t; Δπ!! = π!! π!!!! è la variazione del tasso di variazione dei salari tra il periodo t- 1 e t; u! è il tasso di disoccupazione In assenza di variazioni delle altre variabili, la definizione del NAWRU implica che: NAWRU = u! Δπ!! = 0; π!!! = π!!! 11
L output gap è lo scostamento tra il PIL effettivo e quello potenziale in percentuale di quest ultimo: OG = Y YP 1 100 Il saldo strutturale di bilancio (SB t ) è dato da: SB = CAB - oneoffs dove CAB = saldo di bilancio corretto per il ciclo; oneoffs = misure temporanee e una tantum in percentuale del PIL. 12
Il saldo di bilancio corretto per il ciclo (CAB t ) si ottiene sottraendo dal saldo nominale in percentuale del PIL (d t ) la componente ciclica (ε OG t ): CAB! = d! ε OG! il parametro ε esprime la sensibilità del saldo di bilancio rispetto alle variazioni congiunturali dell economia. 13
Si considerano le semi- elasticità di alcune voci di entrata e di spesa del bilancio: semi- elasticità = variazione percentuale di una voce di entrata o di spesa/variazione del tasso di crescita del Pil si considera una sola voce di spesa 1. i sussidi di disoccupazione) e quattro tipologie di entrata: 1. tassazione personale del reddito; 2. contributi sociali; 3. tassazione delle imprese; 4. tassazione indiretta. 14
Le singole (semi- )elasticità vengono aggregate in un unico indicatore, in base ai pesi delle associati alle singole categorie di entrata e di spesa. Per l Italia: ε = 0,55 15
Il saldo di bilancio strutturale è ottenuto sottraendo dal CAB t le misure una tantum (oneoffs): si tratta di misure con effetto transitorio che non comportano un cambiamento della posizione intertemporale di bilancio. Non esiste una metodologia precisa per identificarle valutazione caso per caso sulla base dei regolamenti e delle raccomandazioni di Eurostat. Alcune misure che generalmente vengono considerate come una tantum: condoni fiscali; vendita di attività non finanziarie, tipicamente immobili, licenze e concessioni pubbliche; modifiche legislative (temporanee o permanenti) con effetti temporanei sulle entrate; entrate straordinarie delle imprese pubbliche. 16
La metodologia alternativa dell'ocse Anche l'ocse calcola il Pil potenziale in base ad una funzione di produzione Cobb- Douglas, introducendo il capitale umano come ulteriore fattore produttivo: YP = (H! LP E!! )! K!!! dove: H T capitale umano (componente di trend), derivato da stime dei rendimenti degli anni di istruzione. 17
Il fattore lavoro viene misurato attraverso il numero di occupati e la sua componente di trend è ottenuta dalla relazione: LP = POPW PARTS! (1 NAIRU) dove: P0PW popolazione in età lavorativa (15-74 anni) PARTS T tasso di partecipazione (componente di trend); NAIRU tasso di disoccupazione compatibile con un tasso di crescita dei prezzi costante. 18
La stima del NAWRU/NAIRU è quella che presenta le differenze metodologiche più rilevanti tra la Commissione e l'ocse. NAIRU (Ocse) = tasso di disoccupazione di equilibrio, inteso come il valore coerente con un'inflazione stabile e uguale all'obiettivo ufficiale delle autorità monetarie. Per esempio, il tasso di disoccupazione di equilibrio per l'italia viene ottenuto incorporando nella curva di Phillips un'aspettativa d'inflazione "ancorata" all'obiettivo di medio termine della BCE (2%). 19
La curva di Phillips utilizzata dall OCSE è la seguente: Δπ!!! = μ βπ!!! + γ NAIRU u! + altre variabili dove π p è il tasso di crescita dei prezzi al consumo. Le altre variabili sono: il tasso di crescita dei prezzi del petrolio; il tasso di crescita relativo dei prezzi all'importazione; le variazioni delle imposte indirette. 20
Assumendo che le altre variabili siano stabili, quando il tasso di disoccupazione è pari al NAIRU: NAIRU = u! il tasso di inflazione è stabile e pari a μ/β Δπ!! = 0; π!!! = π!!! = μ β μ/β viene imposto uguale all'obiettivo della BCE. 21
In periodi di crescita della disoccupazione più rapida rispetto alla riduzione del tasso di inflazione (come quello che ha caratterizzato gli anni passati), la metodologia utilizzata dall'ocse implica un NAIRU significativamente più basso rispetto a quello stimato dalla Commissione. il declino meno rapido dell'inflazione rispetto alla crescita della disoccupazione viene interpretato dal modello dell'ocse come l'effetto dello stretto legame delle aspettative d'inflazione all'obiettivo della BCE. Al contrario, il modello della Commissione interpreta tali andamenti come un segnale che, per effetto di isteresi, il NAWRU è cresciuto in modo rilevante e il suo valore è vicino a quello del tasso di disoccupazione effettivo. 22
Conclusioni: elevato grado di arbitrarietà nella scelta dei parametri e delle variabili da considerare per la stima del tasso di disoccupazione naturale (NAWRU/NAIRU); in particolare, nell approccio della Commissione, il NAWRU risulta molto sensibile all andamento più recente del tasso di disoccupazione effettivo; rientra così dalla finestra la pro- ciclicità che si voleva evitare col ricorso al saldo strutturale in luogo di quello nominale; circolo vizioso: politiche di austerity aumento della disoccupazione aumento del Nawru (riduzione del Pil potenziale) aumento dell aggiustamento richiesto ulteriori politiche fiscali restrittive. 23