Esercizi di Geometria e Algebra

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Esercizi di Geometria e Algebra Per i corsi di Informatica, Ingegneria dell Informazione e delle Comunicazioni e Ingegneria dell Informazione e Organizzazione d impresa Gianluca Occhetta

Ultimo aggiornamento: 30 gennaio 208

Indice Rette e piani nello spazio.................................... 5 2 Sistemi lineari.............................................. 3 3 Matrici..................................................... 9 4 Lo spazio Rn................................................ 25 5 Spazi vettoriali.............................................. 3 6 Determinante.............................................. 37 7 Basi........................................................ 43 8 Funzioni lineari............................................. 49 9 Spazi vettoriali euclidei..................................... 59 0 Diagonalizzazione.......................................... 65

. Rette e piani nello spazio Esercizi. Si trovino equazioni per la retta r, passante per P = (0, 2, ), perpendicolare e incidente alla retta s di equazioni 2x y + 3 = 0, x + z 2 = 0. 2. Sia ` la retta di equazioni cartesiane x z + = 0, y + 2z = 0, e sia P il punto di coordinate (0, 2, ). i. Si trovi un equazione cartesiana del piano π, ortogonale ad ` e passante per P. ii. Si trovino equazioni parametriche della retta r, passante per P, contenuta in π e incidente ad `. iii. Si trovi un equazione cartesiana del piano π 0 che contiene ` e P. 3. Si considerino i piani π, π2, π3 di equazioni π : z 4 = 0 π2 : x + y + 2 = 0 π3 : 4x + 4y z + 2 = 0 e la retta r = π π2. i. Si stabilisca se il piano π3 contiene r. ii. Si trovi un equazione cartesiana del piano π4 passante per l origine e contenente r. iii. Si trovi la proiezione ortogonale dell origine sul piano π2. 4. Siano P il punto di coordinate (0,, ), π il piano di equazione y z = 0 e r la retta di equazioni ( x y+z = 2x z =0 i. Sia Q il punto di intersezione di r e π. Si trovi la distanza di P da Q. ii. Si trovino equazioni cartesiane per la retta r0, parallela ad r e passante per P. iii. Si trovi un equazione cartesiana del piano π 0 che contiene r e P.

6 Capitolo. Rette e piani nello spazio 5. Sia r la retta di equazioni x y = 0, y z =, e sia s la retta passante per i punti (2,0,) e (3,0,0). Siano inoltre π il piano perpendicolare a r passante per (,0,0) e P il punto di intersezione di r e π. i. Si trovi la distanza di P da s. 6. Siano r la retta passante per A(,,2) e B(0, 2,3) ed r la retta di equazioni x y z = t = 2 + 3t = t i. ii. iii. Si mostri che r ed r sono rette sghembe. Si trovi il piano π contenente r e parallelo ad r. Si trovi la distanza di r ed r. Risposte Esercizio Esercizio 2 i. x 2y + z = 3 x = 3 2 t y = 2 2t z = 5 2 t x = s ii. y = 2 s iii. x z + = 0 z = s Esercizio 3 i. Sì. ii. 2x + 2y + z = 0 iii. (,, 0) Esercizio 4 i. 3 ii. 3x y + = 2x z + = 0 iii. x + y 2z + = 0 Esercizio 5 i. d(p,s) = 2 2 Esercizio 6 i. Si veda lo svolgimento. ii. x + y + 2z = 0 d(r,r ) = 2 iii. 6 3

Svolgimento degli esercizi Esercizio Possiamo trovare la retta cercata in due modi diversi, ma per entrambi è prima necessario scrivere la retta s in forma parametrica. Ponendo z = t troviamo x = 2 t y = 7 2t z = t Primo metodo: Per essere incidente alla retta s, la retta r dovrà passare per un punto di essa, cioè per Q(t) = (2 t,7 2t,t) per qualche valore di t. Il valore cercato di t si trova imponendo che il vettore geometrico individuato da QP e il vettore v che dà la direzione di s siano ortogonali. Nel nostro caso QP = 0 (2 t) 2 (7 2t) t e quindi il loro prodotto scalare è = t 2 9 + 2t t v = QP v = 2 t + 8 4t + t = 6t + 2, che si annulla per t = 7/2. Sostituendo tale valore in QP troviamo la direzione della retta r cercata: 3/2 w = 2 5/2 La retta r ha quindi equazioni parametriche x = 3 2 t y = 2 2t z = 5 2 t Secondo metodo: Troviamo il piano π perpendicolare ad s e passante per P; la sua direzione normale è data dal vettore v che dà la direzione di s. Si tratta quindi di un piano della forma x 2y + z + d = 0; imponendo il passaggio per P troviamo che d = 5. Troviamo ora il punto Q, intersezione di π e s. Sostituendo nell equazione di π le equazioni parametriche di s: 2 t 2(2t 9) + t 5 = 0 troviamo t = 7/2. Il punto Q ha quindi coordinate ( 3/2,0,7/2), e il vettore geometrico individuato da QP è dunque 3 2 QP = 2 5 2 2

8 Capitolo. Rette e piani nello spazio La retta r è la retta passante per P e Q, ed ha quindi equazioni parametriche x = 3 2 t y = 2 2t z = 5 2 t Esercizio 2 Dalle equazioni cartesiane di l ricaviamo equazioni parametriche: x = +t y = 2t z = t Un vettore che dà la direzione di l è, ad esempio, (, 2,). I piani ortogonali ad l hanno quindi equazioni cartesiane del tipo x 2y + z + d = 0. Imponendo il passaggio per P troviamo e quindi π ha equazione 0 4 + + d = 0, x 2y + z + 3 = 0. La retta r passa per P e per il punto Q di intersezione di l e π. Troviamo tale punto, sostituendo le equazioni parametriche di l nell equazione cartesiana di π. +t 2( 2t) +t + 3 = 0, trovando t = 0. Il punto Q ha quindi coordinate (,,0), e possiamo quindi scrivere equazioni parametriche per r, come retta passante per P e di direzione PQ = (,, ): x = s y = 2 s z = s Consideriamo infine il fascio di piani di sostegno l, dato da λ(x z + ) + µ(y + 2z ) = 0, ed imponiamo il passaggio per il punto P, ottenendo 3µ = 0. Il piano cercato è quindi x z + = 0. Esercizio 3 Una retta è contenuta in un piano se e solo se due suoi punti sono contenuti nel piano. Possiamo scrivere equazioni parametriche di r come x = 2 t y = t z = 4

e trovare due suoi punti scegliendo due valori di t, ad esempio t = 0, che dà il punto A = ( 2,0,4) e t =, che dà il punto B = ( 3,,4). Sostituendo le coordinate di A e du B nell equazione di π 3 vediamo che entrambi i punti sono contenuti in π 3, e quindi anche la retta r è contenuta in π 3. Consideriamo il fascio di rette che ha come sostegno la retta r: λ(z 4) + µ(x + y + 2) = 0 e imponiamo il passaggio per l origine, ottenendo 4λ + 2µ = 0, cioè µ = 2λ. Ponendo λ = troviamo un equazione cartesiana di π 4 : 2x + 2y + z = 0. Per trovare la proiezione ortogonale dell origine sul piano π 2 dobbiamo trovare il punto di intersezione tra π 2 e la retta r ad esso ortogonale che passa per l origine. Un vettore che dà la direzione di tale retta è (,,0), e quindi possiamo scrivere equazioni parametriche per r : x = s y = s z = 0 Sostituiamo nell equazione di π 2 per trovare il punto di intersezione, ottenendo s + s + 2 = 0, e quindi s =. Il punto cercato è quindi (,,0). Esercizio 4 Le coordinate del punto Q di intersezione di r e π sono le soluzioni del sistema x y + z = 2x z = 0, y z = 0 cioè x =, y = 2, z = 2; il punto Q ha quindi coordinate (, 2, 2). La distanza di P da Q si calcola ora con la formula della distanza di due punti, ottenendo d(p,q) = ( 0) 2 + (2 ) 2 + (2 ) 2 = 3. Per trovare la retta r dobbiamo scrivere la retta r in forma parametrica, per trovare un vettore che ne dà la direzione. Ponendo x = t troviamo le seguenti equazioni parametriche per r x = t r : y = + 3t z = 2t e vediamo che la direzione di r è data da v = (,3,2). Possiamo quindi trovare equazioni parametriche per r : x = s r : y = + 3s z = + 2s ed, eliminando il parametro s, equazioni cartesiane: { r y = + 3x : z = + 2x 9

0 Capitolo. Rette e piani nello spazio Infine, per trovare il piano π, consideriamo il fascio di piani di sostegno la retta r: λ(x y + z ) + µ(2x z) = 0, e imponiamo il passaggio per P: λ µ = 0, da cui λ = µ; scegliendo µ = troviamo un equazione cartesiana del piano π : π : x + y 2z + = 0. Esercizio 5 Scriviamo le rette date in forma parametrica: x = + λ r : y = + λ z = λ x = 2 +t s : y = 0 z = t Il piano π ha come direzione normale quella del vettore geometrico di componenti (,,) e passa per (,0,0) e ha quindi equazione π : x + y + z + = 0. Il punto di intersezione tra r e π si ottiene sostituendo le equazioni parametriche di r nell equazione di π: ( + λ) + ( + λ) + λ + = 0, da cui λ =, che individua il punto P = (0,0, ). Sia Q(t) il generico punto di s. Allora PQ = (2 +t,0,2 t). Imponendo l ortogonalità con w 0 = PQ w = 2 +t 2 +t, da cui si ricava t = 0. La distanza di P da s è uguale al modulo di PQ(0), cioè a 2 2 + 0 2 + 2 2 = 2 2. Il punto ii) può essere svolto in modo alternativo, considerando il piano π ortogonale ad s e passante per P; essendo ortogonale ad s il piano π si scrive come x z + d = 0 e, imponendo il passaggio per il punto si ottiene x z = 0. L intersezione di π con la retta s è il punto Q = (2,0,) e la distanza di P e Q è 2 2 + 0 2 + 2 2 = 2 2.

Esercizio 6 Scriviamo innanzitutto equazioni parametriche per la retta r (usiamo un parametro diverso da quello usato per la retta r!): x = s y = s z = 2 + s La direzione di r è data da v = (,3, ), quella di r da w = (,,). I due vettori geometrici non sono proporzionali, quindi le rette non sono parallele. Per verificare che sono sghembe è quindi sufficiente mostrare che non hanno punti in comune. Uguagliando le equazioni parametriche troviamo t = s t + s = 2 + 3t = s 3t + s = 3 t = 2 + s t s = 3 Dalla prima equazione ricaviamo s = +t, e, sostituendo nelle altre equazioni troviamo { 4t = 4 Tale sistema non ha evidentemente soluzioni. 2t = 4 Per trovare il piano π scriviamo innanzitutto equazioni cartesiane per r, eliminando il parametro: { 3x + y = 2 x z = Possiamo quindi scrivere l equazione del fascio di piani che contiene r come λ(3x + y 2) + µ(x z ) = 0 x(3λ + µ) + λy µz 2λ µ = 0 La direzione normale al generico piano del fascio è quindi N = (3λ + µ,λ, µ). Per trovare il piano parallelo ad r dobbiamo imporre che N sia ortogonale a w: 0 = N w = (3λ + µ,λ, µ) (,,) = 3λ µ λ µ da cui ricaviamo µ = 2λ; per λ = otteniamo x + y + 2z = 0 Per trovare la distanza delle due rette è ora sufficiente trovare la distanza da π di un qualsiasi punto di r, ad esempio A(,,2): d(a,π) = + 4 + + 4 = 4 6 = 2 3 6

2. Sistemi lineari Esercizi. Si consideri il sistema lineare y + z = k x + ky + kz = k kx + y + z = k i. ( ) Si studi la risolubilita del sistema lineare al variare del parametro reale k. ii. Posto k =, si descriva l insieme delle soluzioni del sistema lineare omogeneo associato al sistema ( ). 2. Si consideri il seguente sistema lineare, in dipendenza dal parametro reale k: 2x y (k + )z = 7 2x (k + 7)z = 9 x + y 3z = 2 x + y (k + 0)z = 7 i. Si stabilisca per quali valori di k il sistema ammette un unica soluzione e per quali valori ha infinite soluzioni. ii. Si trovino esplicitamente le soluzioni del sistema per k =. 3. Si stabilisca, al variare del parametro reale k, se il sistema x + y = kx + y + z = k y + ( k)z = e compatibile. Per i valori di k per cui il sistema e compatibile se ne trovino le soluzioni.

4 Capitolo 2. Sistemi lineari 4. Si consideri il sistema lineare x x 2 + x 3 = kx 2 + 2x 3 = k + 2 x 2x 2 = 2x 3x 2 + x 3 = 0 ( ) con k parametro reale. i. Si trovino tutte le soluzioni del sistema al variare del parametro k. ii. Per ogni valore di k, si trovino le soluzioni del sistema omogeneo associato al sistema ( ). Risposte Esercizio i. Sistema compatibile per k = 0,. ii. {(0, z,z)} Esercizio 2 i. Soluzione unica per k. ii. x = 5/2,y =,z = /2 Infinite soluzioni: nessun valore di k. Esercizio 3 i. Il sistema è compatibile per k 2. ii. Per k = 0 infinite soluzioni, dipendenti da iii. Per k 0,2 un unica soluzione: ( k k 2, 2k 3 k 2, k 2 ). Esercizio 4 una variabile libera: (z, z +, z). i. Se k 2 x = x 2 = x 3 = ii. Se k 2 solo la soluzione nulla. x = 2x 3 + 3 Se k = 2 x 3 ( 2,,) Se k = 2 x 2 = x 3 + 2

Svolgimento degli esercizi Esercizio Consideriamo la matrice completa del sistema, e riduciamola in forma a scalini. 0 k k k k k k k S 2 0 k k k k E 3 ( k) 0 k k k k k 0 k 2 k 2 k k 2 E 32 (k 2 ) k k k 0 k 0 0 0 k 3 k 2 Per il Teorema di Rouché-Capelli il sistema è risolubile se e solo se k 3 k 2 = 0, cioè se e solo se k = 0,. Il sistema omogeneo associato a ( ) è quallo che si ottiene sostituendo ai termini noti una colonna di zeri. Nel caso k = la matrice associata al sistema è dunque 0 0 0 0 Portiamo questa matrice in forma a scalini ridotta per righe per trovare le soluzioni: 0 0 0 S 0 0 0 0 0 2 0 0 E 3 ( ) 0 0 E 2 ( ) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Le soluzioni, che dipendono dalla variabile libera z sono pertanto x = 0,y = z. Esercizio 2 Consideriamo la matrice completa associata al sistema e cerchiamone una forma a scalini. Scambiamo la prima e la terza riga, per usare nel primo passaggio della riduzione una riga che non contiene il parametro: 2 (k + ) 7 2 0 (k + 7) 9 3 2 (k + 0) 7 E 2 (2) E 3 (2) E 4 () S 3 3 2 2 0 (k + 7) 9 2 (k + ) 7 (k + 0) 7 3 2 0 2 k 3 5 0 k 7 3 0 2 k 3 5 La seconda riga è uguale all ultima, quindi possiamo eliminare l ultima 3 2 3 2 0 2 k 3 5 E 32 ( /2) 0 2 k 3 5 0 k 7 3 0 0 k/2 /2 /2 Se k il rango della matrice dei coefficienti e della matrice completa sono uguali e uguali a tre, quindi il sistema ha un unica soluzione. Se k = invece, i due ranghi sono diversi e il

6 Capitolo 2. Sistemi lineari sistema non è compatibile. In particolare non ci sono valori di k per cui il sistema ha infinite soluzioni. Troviamo ora l unica soluzione del sistema per k = mediante riduzione all indietro. 3 2 0 2 4 5 0 0 /2 E 23 (7) E 3 ( 3) 0 7/2 0 0 0 0 /2 D ( ) D 2 ( /2) D 3 ( ) E 2 () L unica soluzione, per k = è dunque x = 5/2,y =,z = /2. Esercizio 3 3 2 0 7 5/2 0 0 /2 0 0 5/2 0 0 0 0 /2 Consideriamo la matrice completa associata al sistema e cerchiamone una forma a scalini. 0 k k 0 E 2 ( k) 0 k 2k 0 k 0 k Scambiamo ora la seconda e la terza riga, perché l elemento k di posto (2,2) non è sempre diverso da zero. In alternativa potremmo dividere lo svolgimento in due casi; il caso k = e il caso k. S 23 0 0 k 0 k 2k E 32 (k ) 0 0 k 0 0 2k k 2 k Ora è necessario distinguere cosa accade in dipendenza dai valori di k; considereremo separatamente il caso in cui 2k k 2 0 e i casi in cui tale quantità si annulla, cioè k = 0 e k = 2. 2k k 2 0 In questo caso 2k k 2 è un pivot, quindi rg(a) = rg(a b) = 3 e il sistema è compatibile; poichè il sistema ha tre incognite, allora esiste una sola soluzione. Risolviamo il sistema portando la matrice nella forma a scalini ridotta per righe. 0 0 k 0 0 2k k 2 k 0 E 23 (k ) 2k 3 0 0 k 2 0 0 k 2 D 3 (/(2k k 2 )) E 2 ( ) L unica soluzione del sistema è quindi x = k k 2, y = 2k 3 k 2, z = k 2. k = 0 La matrice del sistema è la seguente 0 0 0 0 0 0 0 0 k 0 0 k 2 0 0 k k 2 0 0 2k 3 k 2 0 0 k 2

In questo caso rg(a) = rg(a b) = 2 e il sistema è compatibile; poichè il sistema ha tre incognite, allora esistono infinite soluzioni che dipendono dalla variabile libera z. Portiamo la matrice in forma a scalini ridotta per righe 0 0 0 0 0 0 E 2 ( ) 0 0 0 0 0 0 0 e troviamo le soluzioni, che sono date da x = z e y = z +. Prendendo z come variabile libera scriviamo le soluzioni come (z, z +,z). k = 2 La matrice del sistema è la seguente 0 0 0 0 0 2 In questo caso rg(a) = 2 e rg(a b) = 3, quindi il sistema non è compatibile. Esercizio 4 Consideriamo la matrice completa del sistema lineare 0 k 2 k + 2 2 0 2 3 0 e riduciamola a gradini 0 k 2 k + 2 2 0 2 3 0 E 3 ( ) E 4 ( 2) 0 k 2 k + 2 0 2 0 2 E 32 (k) 0 2 0 0 2 k 2 k 0 0 0 0 S 23 E 43 ( ) 0 2 0 k 2 k + 2 0 0 0 0 Vediamo quindi, utilizzando il Teorema di Rouché-Capelli, che il sistema ha un unica soluzione se k 2, mentre ne ha infinite che dipendono da una variabile libera se k = 2. Troviamo ora le soluzioni, come richiesto, utilizzando la riduzione all indietro. k 2 0 2 0 0 2 k 2 k D 2 ( ) D 3 (/(2 k)) E 2 () 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 E 23 ( ) E 3 ( ) 0 0 0 0 0 0 7

8 Capitolo 2. Sistemi lineari L unica soluzione del sistema è quindi x = x 2 = x 3 =. k = 2 [ 0 2 ] D 2 ( ) [ 0 2 ] [ 0 2 3 E 2 () 0 2 ] Le soluzioni del sistema sono quindi { x = 2x 3 + 3 x 2 = x 3 + 2 Il sistema omogeneo associato è il sistema x x 2 + x 3 = 0 kx 2 + 2x 3 = 0 La matrice ridotta a scalini del sistema è x 2x 2 = 0 2x 3x 2 + x 3 = 0 Per k 2 il sistema ha solo la soluzione nulla. 0 0 0 0 0 2 k 0 0 0 0 0 Invece, per k = 2 le soluzioni del sistema sono date da { x = 2x 3 x 2 = x 3 cioè dalle terne del tipo ( 2x 3, x 3,x 3 ) = x 3 ( 2,,).

3. Matrici Esercizi. Si consideri la matrice Ak, dipendente dal parametro reale k, cosı definita: 2 3 Ak = 2k 3 /4 /2 k i. Si trovino i valori di k per i quali Ak e invertibile. ii. Si calcoli, se esiste, la matrice inversa di A0. iii. Sia b = (k, 0, k), e x = (x, x2, x3 ). Si trovino i valori di k per i quali l insieme delle soluzioni del sistema lineare Ak x = b e chiuso rispetto alla somma e al prodotto per uno scalare. 2. Si consideri in dipendenza dal parametro reale k, la matrice 0 3 Ak = k + 0 k 4 i. Si determinino i valori di k per i quali la matrice e invertibile. ii. Si calcoli l inversa per k =. 3. Siano A e B le matrici 0 A =, 0 i. Si calcoli la matrice B A. 3 2 5 B = 2 2. 2 2 3

20 Capitolo 3. Matrici 4. Sia A la matrice 3 k 4 + k k 2 3k 2 i. ii. iii. Si trovino i valori del parametro reale k per i quali A è invertibile. Si trovi l inversa per k =. Si trovino, se possibile, le soluzioni del sistema 3 0 3 2 x y z = 2 2 Risposte Esercizio i. Per k, 3/4 ii. A 0 = 4 /2 /2 0 /3 0 4/3 iii. Per k = 0 Esercizio 2 i. Per k,3 ii. A = 3/2 0 /2 3/2 /2 /2 0 /2 Esercizio 3 B A i. = 2 0 0 /2 0 0 Esercizio 4 i. iii. Per k,2 x 5 y = z ii. 3 5/2 3/2 0 /2 /2

Svolgimento degli esercizi Esercizio 2 3 2 3 A k = 2k 3 E 2 () 0 2( k) 0 E 3 ( /4) /4 /2 k 0 0 k + 3/4 Dunque A k ha rango 3, ed è quindi invertibile, per k, 3/4. Posto k = 0, si ha (A 0 I 3 ) = 2 3 0 0 0 3 0 0 /4 /2 0 0 0 2 3 0 0 0 0 /2 /2 0 0 0 /3 0 4/3 E 2 () E 3 ( /4) E 2 ( 2) 0 0 4 0 0 /2 /2 0 0 0 /3 0 4/3 2 3 0 0 0 2 0 0 0 0 3/4 /4 0 0 3 0 0 0 0 /2 /2 0 0 0 /3 0 4/3 D 2 (/2) D 3 (4/3) E 3 (3) Dunque l inversa A 0 è A 0 = 4 /2 /2 0 /3 0 4/3 Le soluzioni di un sistema lineare sono un insieme chiuso rispetto alla somma e al prodotto per uno scalare se e solo se il sistema è omogeneo, quindi se e solo se k = 0. Esercizio 2 Consideriamo la matrice ottenuta accostando ad A la matrice identica di ordine 3, e troviamone una forma a scalini 0 0 0 k + 3 0 0 0 k 4 0 0 E 2 () E 3 () 0 0 0 0 k + 4 0 0 0 k 3 0 Il rango della matrice è tre, e quindi la matrice è invertibile se e solo se k,3. Poniamo ora k = e procediamo con il calcolo dell inversa. 0 0 0 0 2 4 0 0 0 2 0 D 2 (/2) D 3 ( /2) 0 0 0 0 2 /2 /2 0 0 0 /2 0 /2 0 0 3/2 0 /2 0 0 3/2 /2 0 0 /2 0 /2 E 23 ( 2) E 3 ( )

22 Capitolo 3. Matrici Dunque l inversa per k = è 3/2 0 /2 3/2 /2 /2 0 /2 Esercizio 3 Ricordando che (AB) = B A osserviamo che, per risolvere l esercizio, è possibile trovare prima il prodotto AB, e quindi l inversa di tale matrice. Questo procedimento ha il vantaggio di dover calcolare solo una matrice inversa, invece che due. Svolgiamo quindi prima il prodotto righe per colonne AB = 0 0 3 2 5 2 2 2 2 3 = 0 0 2 0 0 2 e andiamo quindi a calcolare l inversa della matrice ottenuta 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 E 3 ( ) 0 2 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 D 2 (/2) 0 0 0 0 0 0 /2 0 0 0 0 Possiamo quindi concludere che B A = E 3 ( ) 2 0 0 /2 0 0 0 0 2 0 0 0 0 /2 0 0 0 0 Alternativamente sarebbe stato possibile calcolare B e A e poi moltiplicarle, pervenendo allo stesso risultato. 2 3 2 B = /2 /2 /2 A = 0 2 Esercizio 4 Riduciamo a scalini la matrice A: 3 k 4 + k E 2 () E k 2 3k 2 3 ( k) 3 0 2 k + k 0 2 k 2 E 32 ( ) La matrice ha rango massimo, ed è quindi invertibile per k,2. Calcoliamo l inversa per k = : 3 0 0 0 3 0 0 2 0 0 E 2 () E 3 ( ) 3 0 0 0 0 0 0 2 0 3 0 2 k + k 0 0 k

E 32 ( ) E 3 ( 3) La matrice inversa è quindi 3 0 0 0 0 0 0 0 2 2 0 2 3/2 3/2 0 0 0 0 0 /2 /2 D 3 ( /2) E 2 ( ) 3 5/2 3/2 0 /2 /2 3 0 0 0 0 0 0 0 /2 /2 0 0 3 5/2 3/2 0 0 0 0 0 /2 /2 La matrice dei coefficienti del sistema è la matrice A per k =, quindi l unica soluzione del sistema può essere trovata moltiplicando la sua inversa per la matrice colonna dei coefficienti: x y z = 3 5/2 3/2 0 /2 /2 2 2 = 5 23

4. Lo spazio Rn Esercizi Determinare per quali valori del parametro reale k il seguente insieme di vettori di. i. 3 R e un sistema di generatori: v = (, 0, ), v2 = (2,, ), v3 = (3,, k), v4 = (k 2,, ) ii. Esiste qualche valore di k per il quale i vettori dati costituiscono un insieme linearmente indipendente? iii. Per k = 2 si scriva il sottospazio generato dai vettori v, v2, v3, v4 come insieme delle soluzioni di un sistema omogeneo. Determinare per quali valori del parametro reale k il seguente insieme di vettori di 2. i. 5 R e linearmente dipendente: v = (0,,, 0, ), ii. v2 = (, 2, 3, 0, 0), v3 = (, 0,, 0, k). Esistono valori di k per i quali i vettori dati sono un sistema di generatori di R5? iii. Si scriva il sottospazio generato dai vettori v, v2, v3 come insieme delle soluzioni di un sistema omogeneo, in dipendenza del parametro k. 3. Si considerino in R4 v = (,,, 0), v2 = (, 0,, ), v3 = (2,,, 2) i. Si provi che {v, v2, v3 } e un insieme linearmente indipendente. ii. Si trovi il valore di k per il quale v4 = (0, k,, 0) appartiene al sottospazio generato da v, v2 e v3 e, per tale valore, si scriva v4 come combinazione lineare di v, v2, v3.

26 Capitolo 4. Lo spazio R n 4. Si considerino i vettori di R 4 v = 0 0 k, v 2 = k 0, v 3 = i. Si trovino i valori del parametro reale k per i quali {v,v 2,v 3 } è un insieme indipendente. ii. Fissato k =, si scriva il sottospazio v,v 2,v 3 come insieme delle soluzioni di un sistema omogeneo. 2 Esercizio i. Per k 2 ii. No iii. x 3 x x 2 = 0 Esercizio 2 i. Per k = 2 ii. No Esercizio 3 iii. 2x + x 2 x 5 = 0 x x 2 x 3 = 0 x 4 = 0 i. Si veda lo svolgimento. ii. k =, v 4 = 4/3v 2/3v 2 /3v 3. Esercizio 4 i. Per tutti i valori di k. ii. y z w = 0.

Svolgimento degli esercizi Esercizio Consideriamo la matrice A che ha sulle colonne i vettori v,v 2,v 3 e riduciamola in forma a scala: 2 3 k 2 2 3 k 2 A = 0 E 3 ( ) 0 k 0 k 3 k 2 3 k 2 E 32 ( ) 0 0 0 k 2 2 k Se k 2 la matrice ha rango 3 e i vettori sono un sistema di generatori, se invece k = 2 la matrice ha rango 2 e i vettori non sono un sistema di generatori. I vettori non possono essere un insieme linearmente indipendente, perché ogni insieme linearmente indipendente di R 3 contiene al più 3 vettori. Sia x = (x,x 2,x 3 ); consideriamo la matrice (A x), per k = 2 e riduciamola a scalini 2 3 0 x 2 3 0 x A = 0 x 2 E 3 ( ) 0 x 2 2 x 3 0 x 3 x 2 3 0 x E 32 ( ) 0 x 2 0 0 0 0 x 3 x x 2 La condizione da imporre è che rg(a) = rg(a x) e quindi otteniamo x 3 x x 2 = 0 Esercizio 2 Consideriamo la matrice A che ha sulle colonne i vettori v,v 2,v 3 e riduciamola in forma a scala: 0 2 0 2 0 2 0 S 0 2 E 3 () 0 A = 3 3 0 S 0 0 0 45 E 0 k 4 ( ) 0 2 k 0 k 0 0 0 0 0 0 E 32 ( ) E 42 ( 2) 2 0 0 0 0 0 0 0 k 2 0 0 0 S 34 2 0 0 0 0 k 2 0 0 0 0 0 0

28 Capitolo 4. Lo spazio R n Se k 2 la matrice ha rango 3 e i vettori sono linearmente indipendenti, se invece k = 2 la matrice ha rango 2 e i vettori sono linearmente dipendenti. I vettori non possono essere un sistema di generatori, perché ogni sistema di generatori di R 5 contiene almeno 5 vettori. Sia x = (x,x 2,...,x 5 ); consideriamo la matrice (A x) e riduciamola a scalini A = 0 x 2 0 x 2 3 x 3 0 0 0 x 4 0 k x 5 E 32 ( ) E 42 ( 2) S 2 S 45 2 0 x 2 0 x 3 x 3 0 k x 5 0 0 0 x 4 2 0 x 2 0 x 0 0 0 x 2 + x 3 x 0 0 k 2 x 5 x 2 2x 0 0 0 x 4 S 34 E 3 () E 4 ( ) 2 0 x 2 0 x 0 x 2 + x 3 0 2 k x 5 x 2 0 0 0 x 4 2 0 x 2 0 x 0 0 k 2 x 5 x 2 2x 0 0 0 x 2 + x 3 x 0 0 0 x 4 La condizione da imporre è che rg(a) = rg(a x), e quindi, per k 2 otteniamo x x 2 x 3 = 0 x 4 = 0 mentre, per k = 2 otteniamo 2x + x 2 x 5 = 0 x x 2 x 3 = 0 x 4 = 0 Esercizio 3 Consideriamo la matrice A che abbia sulle colonne i vettori considerati e riduciamola a scalini 2 2 2 2 0 E 2 ( ) 0 0 0 E 42 ( ) E 43 ( ) E 3 () 0 0 3 0 0 3 0 0 3 0 2 0 2 0 0 3 0 0 0 Il rango della matrice è uguale al numero delle colonne, quindi l insieme è linearmente indipendente. Per rispondere alla seconda domanda, dobbiamo trovare i k per i quali la matrice che ha sulle colonne v,...,v 4 ha rango tre. 2 0 0 k 0 2 0 E 2 ( ) E 3 () 2 0 0 k 0 0 3 0 2 0

2 0 2 0 0 k 0 k E 42 ( ) E 43 ( ) 0 0 3 0 0 3 0 0 3 k 0 0 0 k + Vediamo dunque che la matrice ha rango tre se e solo se k =. Per tale valore di k riduciamo all indietro, per trovare i coefficienti della combinazione lineare. 2 0 2 0 0 D 2 ( ) 0 0 0 3 D 3 /3 0 0 /3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2/3 0 0 4/3 E 23 ( ) 0 0 2/3 0 0 2/3 E 2 ( ) E 3 ( 2) 0 0 /3 0 0 /3 0 0 0 0 Abbaimo quindi trovato che v 4 = 4/3v 2/3v 2 /3v 3. 0 0 0 0 29 Esercizio 4 Consideriamo una matrice che abbia sulle colonne i vettori considerati e riduciamola a scalini: 0 k 0 0 0 0 2 S 2 0 k 0 2 E 4 ( k) 0 k 0 2 k k 0 k 0 0 S 23 0 2 E 32 ( k) 0 2 0 k E 42 () 0 0 2k 0 k 0 0 k I vettori sono indipendenti se e solo se la matrice ha rango massimo, e ciò accade per ogni valore di k, visto che 2k e k non sono entrambi nulli per nessun valore di k. Poniamo ora k =, costruiamo la matrice che ha sulle prime tre colonne v,v 2 e v 3 e sull ultima colonna le incognite e riduciamola a scalini. 0 x 0 y 0 y 0 2 z S 2 0 x 0 2 z w w E 32 ( ) E 42 () 0 y 0 x 0 0 z x 0 0 w y + x E 4 ( ) E 43 () 0 y 0 x 0 2 z 0 2 w y 0 y 0 x 0 0 z x 0 0 0 w y + z Il sottospazio v,v 2,v 3 è dunque descritto dall equazione y z w = 0.

5. Spazi vettoriali Esercizi. Nello spazio vettoriale M2 (R) si consideri la matrice " # S=, 2 2 e, indicata con 0 la matrice nulla, sia i. U = {A M2 (R) SA = 0}. Si mostri che U e un sottospazio di M2 (R). ii. La matrice S appartiene ad U? iii. Esiste una matrice invertibile che appartiene ad U? 2. Nello spazio vettoriale M2 (R) Si considerino le matrici " # " # " # 0 0 k k A=, B= C= k 0 2 0 Si dica per quali valori del parametro reale k l insieme {A, B,C} e linearmente indipendente. 3. Si considerino i polinomi p (x) = x2 +, p2 (x) = 2x2 x + 3, p3 (x) = x2 + 2x 3, p4 (x) = 3x 4. i. Scrivere, se possibile, p3 (x) come combinazione lineari di p (x) e p2 (x). ii. Ripetere l esercizio con p4 (x) al posto di p3 (x).

32 Capitolo 5. Spazi vettoriali Risposte Esercizio i. Si veda lo svolgimento. ii. No. iii. No. Esercizio 2 i. Per k 0. Esercizio 3 i. p 3 (x) = 3p (x) 2p 2 (x) ii. Non è possibile

Svolgimento degli esercizi Esercizio Siano A e B due matrici che appartengono ad U, tali cioè che SA = 0 e SB = 0. Allora quindi U è chiuso rispetto alla somma. Inoltre, dato λ R e A U si ha S(A + B) = SA + SB = 0 + 0 = 0, S(λA) = λ(sa) = λ0 = 0, e quindi U è chiuso rispetto al prodotto per uno scalare. Per verificare se S appartiene ad U è sufficiente calcolare il prodotto SS: quindi S non appartiene ad U. [ ] [ ] [ ] [ ] 3 3 0 0 SS = =, 2 2 2 2 4 4 0 0 Per rispondere alla terza domanda possiamo osservare che, se A fosse una matrice invertibile, e A appartenesse ad U si avrebbe, moltiplicando a destra l uguaglianza SA = 0 per la matrice inversa di A: (SA)A = 0 S = 0, un evidente assurdo, quindi non ci sono matrici invertibili che appartengono ad U. In alternativa, possiamo trovare la generica matrice di U: da [ ] [ ] [ ] a b 0 0 =, 2 2 c d 0 0 troviamo e quindi la generica matrice di U è del tipo [ a a c = 0 b d = 0 2a + 2c = 0 2b + 2d = 0 a e una tale matrice non può avere rango due, ed essere quindi invertibile. Infatti, se a = 0 la ] b, b matrice ha una colonna di zeri mentre, se a 0, riducendo a scalini troviamo [ ] [ ] a b a b E 2 ( ). a b 0 0

34 Capitolo 5. Spazi vettoriali Esercizio 2 L insieme {A,B,C} è linearmente indipendente se e solo se l unica combinazione lineare delle tre matrice che produce la matrice nulla è quella i cui coefficienti sono tutti nulli. Scriviamo quindi una tale combinazione e uguagliamola alla matrice nulla: [ ] [ ] [ ] [ ] 0 0 k k 0 0 λ + λ 2 + λ 3 = k 0 2 0 0 0 da cui [ ] [ ] λ 2 + kλ 3 kλ 2 + λ 3 0 0 = kλ 2λ 2 λ 3 λ 3 0 0 che corrisponde al sistema lineare omogeneo di matrice 0 k 0 k k 2 0 0 Il sistema omogeneo ha solo la soluzione nulla se la matrice ha rango massimo, cioè tre, quindi è chiaramente necessario che k sia diverso da zero. Supponiamo quindi k 0 e procediamo S 3 k 2 k 2 0 k 0 k E 32 ( k) 0 k 0 0 k 2 0 0 0 0 S 34 k 2 0 k 0 0 0 0 k 2 k 2 E 43 (k 2 0 k ) 0 0 Concludiamo quindi che, per tutti i valori di k 0 l insieme è linearmente indipendente. 0 0 0 Esercizio 3 Dobbiamo stabilire se esistono numeri reali λ e λ 2 tali che λ p (x) + λ 2 p 2 (x) = p 3 (x), uguaglianza che, inserendo i polinomi dati, diventa λ (x 2 + ) + λ 2 (2x 2 x + 3) = x 2 + 2x 3 (λ + 2λ 2 )x 2 λ 2 x + λ + 3λ 2 = x 2 + 2x 3. Uguagliando i coefficienti dei monomi che hanno lo stesso grado troviamo λ + 2λ 2 = λ 2 = 2 λ + 3λ 2 = 3

35 mediante il consueto procedimento: 2 2 2 0 2 E 3 ( ) 0 2 E 32 () 0 2 3 3 0 2 0 0 0 2 0 3 D 2 ( ) 0 2 E 2 ( 2) 0 2 0 0 0 0 0 0 Abbiamo trovato la soluzione λ = 3,λ 2 = 2, quindi possiamo scrivere p 3 (x) = 3p (x) 2p 2 (x). Ripetendo l esercizio con p 4 (x), con analogo procedimento troviamo il sistema λ + 2λ 2 = 0 λ 2 = 3 λ + 3λ 2 = 4 Procedendo con la riduzione troviamo 2 0 0 3 E 3 ( ) 3 4 2 0 0 3 0 4 E 32 () 2 0 0 3 0 0 Questo sistema non è compatibile, quindi p 4 (x) non è combinazione lineare di p (x) e p 2 (x).

6. Determinante Esercizi. Si calcoli il determinante della seguente matrice con il metodo di Gauss: A= 2 0 3 0 2 2 2. Si considerino le rette r di equazione cartesiana x + 2y =, z y = ed s passante per i punti A = (,, ) e B = (, k +, 0). i. Si trovino i valori di k per i quali tali rette sono complanari. ii. Per il valore ottenuto, trovare un equazione cartesiana del piano π che le contiene. 3. Calcolare l area del triangolo i cui vertici sono A = (,, ), B = (, 3, ), C = (, 0, 0). 4. Calcolare l inversa della matrice 2 2 2 0 3 utilizzando il metodo dei cofattori.

Risposte Esercizio Il determinante di A è 4. Esercizio 2 i. Le rette sono complanari per k =. ii. Il piano π ha equazione x + 2y =. Esercizio 3 L area del triangolo è 5. Esercizio 4 A = 5 2 5 7 5 2 5 5 5 5 4 5 5

Svolgimento degli esercizi Esercizio Per svolgere l esercizio dobbiamo ridurre a scalini la matrice data, utilizzando solo operazioni del tipo S i j e E i j (µ), e tenendo il conto del numero di operazioni di tipo S i j effettuate. 2 0 3 0 2 2 2 0 0 4 5 E 42 ( /4) 0 0 2 0 E 2 ( ) 0 0 E 3 ( 3) 0 4 5 E 4 ( ) 0 0 2 0 0 5/4 9/4 S 23 2 0 0 4 5 0 0 0 0 2 2 0 0 4 5 E 43 (5/4) 0 0 0 0 0 7/2 Il determinante della matrice a scalini è il prodotto degli elementi della diagonale principale, cioè 4. Nella riduzione abbiamo operato uno scambio, quindi il determinante della matrice A è det A = 4. Esercizio 2 Posto y = t, troviamo per la retta r le seguenti equazioni parametriche x = 2t y = t z = +t e quindi la direzione di r è data dal vettore v = ( 2,,). Il vettore che dà la direzione della retta s è invece w = AB = (2,k,). Scegliamo ora due punti qualsiasi uno su r ed uno su s, ad esempio C = (,0, ) r e D = (,, ) s e consideriamo il vettore CD = ( 2,,0). Come abbiamo visto in precedenza, la condizione di complanari delle due rette è equivalente alla condizione di dipendenza lineare dei vettori v,w e CD, cioè all annullarsi del determinante della matrice che ha sulle colonne le componenti di tali vettori. Andiamo quindi a calcolare 2 2 2 [ ] [ ] 2 2 2 2 det k = 3R det det = k 0 2 + 2k Concludiamo quindi che le rette sono complanari per k =. Per trovare il piano richiesto possiamo ora costruire il fascio di piani contenente la retta r ed imporre il passaggio per un punto della retta s, come visto nel capitolo uno. Proponiamo di seguito un metodo alternativo, che utilizza il determinante.

40 Capitolo 6. Determinante Osserviamo che le rette r ed s (per k = ) non sono parallele, in quanto v e w non sono proporzionali, quindi, fissato un punto P del piano (ad esempio P = A = (,, )) un punto Q = (x,y,z) sta sul piano se e solo se esistono due numeri reali t ed s tali che PQ = tv + sw, cioè se e solo se i vettori PQ, v e w sono linearmente dipendenti. Tale condizione può essere espressa dall annullarsi del determinante della matrice x x P v w x + 2 2 y y P v 2 w 2 = y. z z P v 3 w 3 z + Svolgendo il calcolo del determinante troviamo x + 2 2 [ ] [ ] [ ] det y C 2 2 2 2 = (x + )det (y )det + (z + )det = z + 2(x + ) (y )( 4) = 4y 4z 8 = 2x + 4y 2 Un equazione cartesiana del piano cercato è quindi x + 2y = Esercizio 3 Consideriamo i vettori v = AB = (0,2,0) e u = AC = ( 2,, ). L area del triangolo cercato è metà dell area del parallelogramma individuato da v e u, che sappiamo essere il modulo del prodotto vettoriale di v e u. Quindi calcoliamo L area del triangolo è quindi i j k v u = det 0 2 0 = 2i + 4k 2 2 v u = 2 2i + 4k 2 ( 2,0,4) = 4 + 6 = 5. 2 Esercizio 4 Dobbiamo innanzitutto calcolare il determinante della matrice: 2 [ ] [ ] 2 2 det 2 = 3R 2det + 3det = 6 + 9 = 5. 2 2 0 3

4 Calcoliamo ora i cofattori: [ ] a = det 2 0 3 [ ] a 2 = det 2 0 3 [ ] a 3 = det 2 2 [ ] a 2 = det 2 2 3 [ ] a 22 = det 2 3 [ ] a 32 = det 2 [ ] a 3 = det 2 0 [ ] a 23 = det 2 2 0 [ ] a 33 = det 2 Svolgendo a = 3 a 2 = 7 a 3 = 2 a 2 = 6 a 22 = a 23 = 4 a 3 = 3 a 32 = 3 a 33 = 3 Dobbiamo ora considerare la trasposta della matrice dei cofattori: e dividerla per il determinante di A, ottenendo T 3 7 2 3 6 3 6 4 = 7 3 3 3 3 2 4 3 A = 5 2 5 7 5 2 5 5 5 5 4 5 5

7. Basi Esercizi. Sia U R5 il sottospazio delle soluzioni del sistema omogeneo 2x x + x x =0 2 3 4 x 2x3 2x4 + 2x5 = 0 i. Si trovi una base di U. ii. Si stabilisca se, unendo alla base trovata i vettori e = (, 0, 0, 0, 0) e e2 = (0,, 0, 0, 0) si ottiene una base di R5. 2. Sia R3 [x] lo spazio vettoriale dei polinomi a coefficienti reali nella variabile x, di grado minore o uguale a 3. i. Si mostri che U = {p(x) R3 [x] p() = p( ) = 0} e un sottospazio vettoriale di R3 [x] e se ne trovi una base. ii. Si completi la base trovata al punto precedente ad una base di R3 [x]. 3. Sia M2,2 (R) lo spazio vettoriale delle matrici quadrate 2 2, a coefficienti reali, e " # S= 0 i. Si mostri che U = {A M2,2 (R) AS = SA} e un sottospazio vettoriale di M2,2 (R) e se ne trovi una base. ii. Si completi la base trovata al punto precedente ad una base di M2,2 (R).

44 Capitolo 7. Basi 4. Si considerino i tre elementi A,B,C dello spazio di matrici M 2,2 (R): [ ] [ ] [ ] 2 0 2 2 2k A =, B =, C =. k k 0 2k k i. Stabilire per quali valori del parametro reale k le tre matrici sono linearmente indipendenti. ii. Fissato il valore k = 0, trovare una quarta matrice D tale che l insieme {A,B,C,D} formi una base dello spazio vettoriale M 2,2 (R). Risposte Esercizio i. ii. Base di U: {( 2, 3,,0,0),( 2, 5,0,,0),(2,4,0,0,)} Sì Esercizio 2 i. Base di U: { x 3 + x, x 2 + } ii. Base di R 3 [x]: { x 3 + x, x 2 +,x 3,x 2 } Esercizio 3 i. Base di U: {[ ] 0, 0 [ ]} 0 0 0 ii. Base di M 2 (R): {[ ] 0, 0 [ ] 0, 0 0 [ ] 0, 0 0 [ ]} 0 0 0 Esercizio 2 i. Per k. ii. Ad esempiod = [ ] 0 0 0

Svolgimento degli esercizi Esercizio Per trovare una base di U dobbiamo esplicitare le soluzioni del sistema; scriviamone quindi la matrice e portiamola in forma a scalini ridotta per righe. [ ] [ ] 2 0 2 0 E 2 (/2) 0 2 2 2 0 /2 3/2 5/2 2 [ ] [ ] D (/2) /2 /2 /2 0 0 2 2 2 E 2 (/2) D 2 ( 2) 0 3 5 4 0 3 5 4 Il sistema ha quindi infinite soluzioni che dipendono da tre variabili libere: x = 2x 3 2x 4 + 2x 5 x 2 = 3x 3 5x 4 + 4x 5 Possiamo riscrivere le soluzioni come 2x 3 2x 4 + 2x 5 2 2 2 3x 3 5x 4 + 4x 5 3 5 4 x 3 = x 3 + x 4 0 + x 5 0 x 4 0 0 x 5 0 0 Una base di U è quindi costituita da b = ( 2, 3,,0,0),b 2 = ( 2, 5,0,,0),b 3 = (2,4,0,0,). Per stabilire se {b,b 2,b 3,e,e 2 } è una base di R 5, consideriamo la matrice che ha sulle colonne le componenti di tali vettori e ne calcoliamo il determinante: 2 2 2 0 2 2 2 3 5 4 0 5C det 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4C = det = det 0 0 = 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Poiché il determinante è diverso da zero, i vettori considerati formano una base di R 5. Esercizio 2 Per mostrare che U è un sottospazio dobbiamo mostrare che λ p(x)+ µq(x) U per ogni scelta di p(x),q(x) U e per ogni λ,µ R. Ciò è immediato, essendo (λ p(x) + µq(x))() = λ p() + µq() = 0 (λ p(x) + µq(x))( ) = λ p( ) + µq( ) = 0

46 Capitolo 7. Basi Sia ax 3 + bx 2 + cx + d il generico polinomio in R 3 [x]; i coefficienti (a,b,c,d) sono le componenti del polinomio sulla base B = {x 3,x 2,x,} imponendo l appartenenza ad U otteniamo a + b + c + d = 0 a + b c + d = 0 Consideriamo la matrice associata a tale sistema e riduciamola a scalini: [ ] [ ] [ ] [ ] E 2 () D 2 ( 0 0 / 2 ) E 2 ( ) 0 2 0 2 0 0 0 0 Il sistema dato è quindi equivalente al sistema a b = c = d Le soluzioni di tale sistema si possono scrivere come c 0 d c = c 0 + d 0 d 0 Una base per lo spazio delle soluzioni è quindi data da (,0,,0) e (0,,0,), che corrispondono ai polinomi x 3 + x e x 2 +, che costituiscono quindi una base di U. Per completare la base appena trovata ad una base di R 3 [x] utilizziamo ancora le coordinate: consideriamo la matrice che ha sulle prime due colonne le componenti di x 3 + x e x 2 + sulla base B e sulle restanti colonne le componenti degli elementi della base B sulla base stessa. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 E 3 () 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 E 32 () 0 0 0 0 0 0 0 0 S 34 S 34 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Vediamo quindi che, per ottenere una base di R 3 [x] dobbiamo aggiungere alla base di U il primo e il secondo elemento della base B. La base cercata sarà quindi { x 3 + x, x 2 +,x 3,x 2 }. Esercizio 3 Per mostrare che U è un sottospazio dobbiamo mostrare che λa + µb U per ogni scelta di A,B U e per ogni λ,µ R. Ciò è immediato, essendo (λa + µb)s = λas + µbs = λsa + µsb = S(λA + µb).

47 Consideriamo la base B costituita dalle matrici [ ] [ ] [ ] [ ] E = 0 0 0 0 0 0, E 2 =, E 3 =, E 4 = 0 0 0 0 0 0 La generica matrice di M 2,2 (R) [ ] x y z w può essere scritta come xe +ye 2 +ze 3 +we 4. Le condizioni di appartenenza ad U si scrivono imponendo che [ ][ ] [ ][ ] x y x y = z w 0 0 z w, cioè che [ ] [ ] x x + y x + z y + w = z z + w z w Da cui otteniamo z = 0 e x = w. Il generico elemento di U sarà quindi [ ] [ ] [ ] x y 0 0 = x + y 0 x 0 0 0 Una base di U è quindi costituita da { [ ] [ ]} A = A = 0 0, A 2 = 0 0 0 Per completare la base appena trovata ad una base di M 2,2 (R) utilizziamo le coordinate: consideriamo la matrice che ha sulle prime due colonne le componenti di A e A 2 sulla base B e sulle restanti colonne le componenti degli elementi della base B sulla base stessa e riduciamola a scalini: 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 E 4 ( ) S 34 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Vediamo quindi che, per ottenere una base di M 2,2 (R) dobbiamo aggiungere alla base di U il primo e il terzo elemento della base B. La base cercata sarà quindi {A,A 2,E,E 3 }. Esercizio 4 Scegliamo come base dello spazio vettoriale M 2,2 (R) la base [ ] [ ] [ ] [ ] 0 0 0 0 0 0 E =, E 2 =, E 3 =, E 4 = 0 0 0 0 0 0 Le componenti delle matrici A,B,C rispetto a tale base sono date dalle quaterne a = (2,0,,k), b = (2,,k,0), c = ( 2, 2k, 2k,k). Per trovare i valori del parametro richiesti sarà ora

48 Capitolo 7. Basi sufficiente considerare una matrice che abbia sulle colonne le componenti di a,b e c e trovarne il rango. 2 2 2 0 2k k 2k k 0 k E 3 ( /2) E 4 ( k/2) 2 2 2 0 2k 0 k 2 2k 0 k 2k E 32 ( k) E 42 (k) 2 2 2 0 2k 0 0 2( k) 2 0 0 2k( k) Vediamo dunque che, per k = la matrice ha rango 2, e quindi i vettori sono dipendenti, mentre, per ogni k la matrice ha rango tre, e quindi i tre vettori sono linearmente indipendenti. Per k = 0 dobbiamo completare il sistema di vettori ad una base: 2 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 S 23 2 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 2 2 0 0 0 0 2 0 /2 0 0 E 2 ( /2) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Il vettore da aggiungere è quindi (0,0,0,), che corrisponde alla matrice [ ] 0 0 D = 0

8. Funzioni lineari Esercizi. Sia TA : R4 R5 la funzione lineare definita dalla matrice 0 0 0 2 A= 0 0 3 0 0 2 i. Trovare una base di Ker(TA ) e una base di Im(TA ). ii. Dire se TA e iniettiva e/o suriettiva. iii. Per quali valori di k R il vettore vk = (k, 2, k, 4, 2) appartiene a Im(TA )? 2. Sia TA : R3 R3 la funzione lineare definita dalla matrice 3 A= 0 2 2 Si trovino nucleo e immagine di TA TA. 3. Verificare che le relazioni f (,, ) = (, 2), f (0,, ) = (0, 4), f (,, 0) = (2, ) definiscono un unica applicazione lineare f : R3 R2 e scrivere la matrice rappresentativa di f rispetto alla basi canoniche.

50 Capitolo 8. Funzioni lineari 4. Sia T : R 3 R 4 la funzione lineare definita ponendo T (x,y,z) = (x + y + 3z,x + 2y + 4z, x y 5z,y z). i. ii. T. Si trovi il nucleo di T. Si trovino i valori di k per i quali il vettore (0,0,k,) appartiene all immagine di iii. Sia B la base di R 3 formata dai vettori (,0,),(0,,),(,,0), e sia C la base canonica di R 4. Si trovi la matrice rappresentativa MB C (T ). 5. Sia V = R 2 [x]; sia B la base di V formata dai polinomi p (x) = x +, p 2 (x) = x 2 + 2x +, p 3 (x) = x 2 + x. Si determini la matrice di transizione MA B, ove A = {,x,x2 } e la si utilizzi per trovare le componenti del polinomio q(x) = 3x 2 x + 2 sulla base B. 6. Sia T : R 4 R 4 la funzione lineare definita ponendo T (x,x 2,x 3,x 4 ) = (x + 2x 2 + kx 3 x 4,x 2 + x 4, x + 2x 3 + kx 4,x 3 ). i. ii. Stabilire per quali valori del parametro reale k la funzione T è invertibile. Posto k =, calcolare la matrice M B (T ) rappresentativa di T rispetto alla base B = {(,,,),(0,,,),(0,0,,),(0,0,0,)}.

Risposte Esercizio i. Base di Ker(T A ): {(,,0,)}. Base di Im(T A ): {(,,0,0, ),(,,,, ),(0,0,0,3,0)} ii. iii. Non iniettiva, non suriettiva. Per k = 0 Esercizio 2 i. dimim(t A 2) = ; base: {( 2, 2,0)}. ii. dimker(t A 2) = 2; base: {(3,,0),(,0,)} Esercizio 3 i. Le relazioni proposte definiscono un unica funzione lineare perché l insieme {(,,),(0,,),(,,0)} è una base di R 3. ii. La matrice rappresentativa richiesta è [ - 3-3 -2 3 ] Esercizio 4 i. Ker(T ): {(0,0,0)}. ii. Per k =. iii. 4 4 2 5 6 3 6 6 2 0 Esercizio 5 i. 3 MA B = /2 ii. (2,0, 3) Esercizio 6 i. k 3 ii. 3 2 0 0 2 0 2 0 2 2

Svolgimento degli esercizi Esercizio Per trovare il nucleo di T A dobbiamo risolvere il sistema lineare Ax = 0, mentre per trovare una base di Im(T A ) dobbiamo trovare una base dello spazio delle colonne C(A). Cominciamo dunque col ridurre la matrice a scalini. 0 0 0 0 0 0 0 2 0 2 0 2 E 0 0 E 2 ( ) 32 ( /2) 0 2 0 2 E 5 () 0 0 E 42 ( /2) 0 0 0 0 0 3 0 3 E 52 () 0 0 3 0 0 2 0 2 0 2 0 0 0 0 S 34 0 0 0 2 0 2 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Il rango di A è 3, e i pivot sono nelle prime tre colonne; pertanto una base dell immagine è costituita dai vettori corrispondenti alle prime tre colonne di A, cioè l insieme {(,,0,0, ),(,,,, ),(0,0,0,3,0)} è una base per Im(T A ); l immagine ha quindi dimensione 3, e f A non è suriettiva. Per trovare il nucleo di T A continuiamo con la riduzione all indietro. D 2 (/2) D 3 (/3) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 E 2 () 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Le soluzioni di Ax = 0 sono quindi x x 2 x 3 x 4 x 4 = x 4 0 x 4 = x 4 0 Una base del nucleo è quindi data da {(,,0,)}. In particolare la funzione non è iniettiva. Chiedere se il vettore v k = (k,2, k,4, 2) appartiene a Im(T A ) equivale a chiedere se il sistema lineare Ax = v k è compatibile; costruiamo quindi la matrice completa e riduciamola a scalini.

0 0 k 0 0 k 0 2 2 0 2 0 2 2 k 0 0 k E 2 ( ) E 5 () 0 0 k 0 3 4 0 3 4 0 2 2 0 2 0 2 k 2 0 0 k 0 0 k E 32 ( /2) 0 2 0 2 2 k 0 2 0 2 2 k E 42 ( /2) 0 0 0 0 k/2 S 34 0 0 3 0 3 + k/2 E 52 () 0 0 3 0 3 + k/2 0 0 0 0 k/2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Vediamo quindi che, se k 0 si ha 3 = rg(a) rg(a v k ) = 4 e il sistema non è compatibile mentre, se k = 0 si ha 3 = rg(a) = rg(a v 0 ) = 3. Concludiamo quindi che v k Im(T A ) se e solo se k = 0. 53 Esercizio 2 La composizione di T A e T A è la funzione lineare T A 2, associata alla matrice A 2. Calcoliamo dunque tale matrice: 3 3 2 6 2 0 2 2 0 2 2 = 2 6 2 0 0 0 La riduzione in forma ridotta per righe di tale matrice è immediata: 3 0 0 0 0 0 0 La matrice ha rango, e il pivot sta nella prima colonna, quindi dimim(t A 2) = e una base per Im(T A 2) è data da {( 2, 2,0)} (cioè la prima colonna nella matrice originaria). Il nucleo è dato dalle soluzioni del sistema omogeneo A 2 x = 0, e quindi dai vettori della forma (3y + z,y,z) = y(3,,0) + z(,0,). Pertanto dimker(t A 2) = 2 e una base per Ker(T A 2) è data da {(3,,0),(,0,)}. Esercizio 3 Se i vettori v = (,,),v 2 = (0,,),v 3 = (,,0) costituiscono una base di R 3, allora le relazioni date definiscono un unica funzione lineare f : R 3 R 2. Per verificarlo consideriamo la matrice che ha sulle colonne le componenti dei vettori v,v 2 e v 3 e calcoliamone il determinante. 0 [ ] [ ] det = R det + det = 0 0 0

54 Capitolo 8. Funzioni lineari Chiamiamo A la base canonica di R 3, B la base costituita dai vettori v,v 2 e v 3, e C la base canonica di R 2. Per come è definita f è immediato vedere che la matrice rappresentativa di f rispetto a B e C è data da [ ] MB C ( f ) = 0 2 2 4 Per trovare la matrice rappresentativa di f rispetto a A e C dobbiamo moltiplicare a destra la matrice trovata per la matrice di transizione M B A. Tale matrice è l inversa della matrice MA B, che ha sulle colonne le componenti dei vettori di B sulla base canonica A : 0 MB A = 0 Troviamo l inversa di tale matrice, di cui abbiamo già calcolato il determinante, con il metodo dei cofattori: [ ] a = det 0 [ ] a 2 = det 0 0 [ ] a 3 = det 0 [ ] a 2 = det 0 [ ] a 22 = det 0 [ ] a 32 = det [ ] a 3 = det [ ] a 23 = det 0 [ ] a 33 = det 0 Svolgendo a = a 2 = a 3 = 0 a 2 = a 22 = a 23 = a 3 = a 32 = 0 a 33 = Dobbiamo ora considerare la trasposta della matrice dei cofattori: T 0 = 0 0 0 e dividerla per il determinante, ottenendo MA B = 0 0 La matrice M C A ( f ) è quindi M C A ( f ) = [ - 0 2 2 4 ] - - 0 0 - = [ ] - 3-3 -2 3

55 Esercizio 4 Scriviamo la matrice rappresentativa di T rispetto alle basi canoniche e riduciamola per righe 3 2 4 5 0 E 2 ( ) E 3 () 3 3 3 0 0 0 E 42 ( ) E 43 ( ) 0 0 2 0 0 2 0 0 2 0 0 0 2 Il rango della matrice è 3, e quindi il nucleo è costituito dal solo vettore nullo. Il vettore (0,0,k,) appartiene all immagine se e solo se il sistema lineare di matrice ammette una soluzione 3 0 2 4 0 5 k 0 E 2 ( ) E 3 () 3 0 2 4 0 5 k 0 0 0 0 3 0 3 0 0 0 0 0 E 42 ( ) 0 0 2 k 0 0 2 k 0 3 0 0 0 E 43 ( ) 0 0 2 k 0 0 0 k Per il Teorema di Rouchè-Capelli ciò accade se e so se k =. 0 0 2 La matrice rappresentativa MB C (T ) ha sulle colonne le componenti delle immagini dei vettori della base B sulla base canonica di R 4, ed è quindi: 4 4 2 5 6 3 6 6 2 0 Esercizio 5 Poiché A è la base canonica, è immediato trovare la matrice M A B : 0 MB A = 2 0

56 Capitolo 8. Funzioni lineari Per trovare la matrice M B A calcoliamo l inversa di MA B : 0 0 0 0 0 0 2 0 0 E 2 ( ) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 E 32 ( ) 0 0 D 2 ( /2) 0 0 0 0 2 0 0 /2 /2 /2 0 0 0 0 0 3/2 /2 /2 E 23 ( ) 0 0 /2 /2 /2 E 2 ( ) 0 0 /2 /2 /2. 0 0 /2 /2 /2 0 0 /2 /2 /2 La matrice M B A è quindi 3/2 /2 /2 3 /2 /2 /2 = /2 /2 /2 /2 Per trovare le componenti di q(x) sulla base B è ora sufficiente moltiplicare la matrice trovata per il vettore delle coordinate di q(x) sulla base A : 3 2 4 2 /2 = /2 0 = 0 3 6 3 Esercizio 6 La matrice rappresentativa di T rispetto alla base canonica di R 4 è 2 k 0 0 0 2 k. 0 0 0 Calcoliamo il suo determinante: 2 k 0 0 2 ( [ ] [ ]) 4R 2 2 det = det 0 = 3R det + k det = 0 2 k 0 0 k 0 0 0 ( 3 + k) = k + 3 La funzione è invertibile se e solo se il determinante della matrice rappresentativa è diverso da zero, quindi per k 3.

57 Detta C la base canonica di R 4, è immediato costruire la matrice di passaggio M C B : Per trovare la matrice M B C 0 0 0 MB C = 0 0 0 calcoliamo la sua inversa: 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 E 2 ( ) 0 0 0 0 0 E 32 ( ) E 0 0 0 0 3 ( ) 0 0 0 0 E 42 ( ) E 4 ( ) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 E 43 ( ) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Abbiamo trovato che 0 0 0 0 0 0 0 MC B = 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 La matrice cercata si ottiene come prodotto M B (T ) = MC BM C (T )MB C 0 0 0 2 0 0 0 3 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 = 0 2 0 2 0 0 0 0 0 0 2 2

9. Spazi vettoriali euclidei Esercizi. Sia V = M2 (R). Si verifichi che, indicata con Tr la traccia di una matrice, cioe la somma degli elementi della diagonale principale A B = Tr(BT A) e un prodotto scalare su V. 2. Sia U R4 il sottospazio vettoriale generato dai vettori v = (0,,, 0), v2 = (, 0,, 0), v3 = (0,, 0, ), v4 = (2, 3, 0, ) Si trovi una base ortonormale di U. 3. Nello spazio vettoriale euclideo R3, sia dato il sottospazio vettoriale U di equazione cartesiana x y = 0. Si determini una base ortonormale A di R3 i cui primi due elementi appartengano al sottospazio U. 4. Sia U R4 il sottospazio vettoriale generato dai vettori u = (2,, 3, 0), u2 = (, 2, 0, ), u3 = (0, 3, 3, 2) e sia W R4 il suo complemento ortogonale (cioe l insieme dei vettori di R4 ortogonali a tutti i vettori di U. i. Si trovi una base di U. ii. Si trovi una base di W. iii. Si completi la base di U trovata ad una base di R4.

Risposte Esercizio Si veda lo svolgimento. Esercizio 2 { } i. 2 (0,,,0), (2,,,0), 6 2 3 (,,,3). Esercizio 3 { } i. 2 (,,0),(0,0,), (,,0). 2 Esercizio 4 i. {(2,,3,0),(, 2,0,)} ii. {( 2,,,0),(/3,2/3,0,)} iii. {(2,,3,0),(, 2,0,),( 2,,,0),(/3,2/3,0,)}.

Svolgimento degli esercizi Esercizio Consideriamo due generiche matrici 2 2: [ ] a a 2 A = a 2 a 22 [ b b 2 B = b 2 b 22 ] Calcoliamo A B; svolgiamo innanzitutto il prodotto B T A: [ ] [ ] [ B T b b 2 a a 2 b a + b 2 a 2 b a 2 + b 2 a 22 A = = b 2 b 22 a 2 a 22 b 2 a + b 22 a 2 b 2 a 2 + b 22 a 22 ] Calcolando la traccia otteniamo: A B = b a + b 2 a 2 + b 2 a 2 + b 22 a 22. Allo stesso modo B A = a b + a 2 b 2 + a 2 b 2 + a 22 b 22. e quindi A B = B A. In modo analogo verifichiamo che (λa) B = λ(b a + b 2 a 2 + b 2 a 2 + b 22 a 22 ) = λa B. e la proprietà distributiva. Per finire A A = a 2 + a 2 2 + a 2 2 + a 2 22 0 ed uguale a zero se e solo se a = a 2 = a 2 = a 22 = 0, cioè se e solo se A è la matrice nulla. Esercizio 2 Cominciamo a ridurre a scala la matrice che ha sulle colonne i generatori di U, per trovare una sua base 0 0 2 0 3 0 0 0 0 S 3 0 0 0 0 0 3 0 3 E 2 ( ) 0 0 2 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 3 E 32 () E 43 ( ) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

62 Capitolo 9. Spazi vettoriali euclidei Una base per U è dunque costituita dai vettori che stanno nelle prime tre colonne della matrice: v = (0,,,0),v 2 = (,0,,0),v 3 = (0,,0,). Per trovare una base ortonormale applichiamo a tali vettori il procedimento di Gram-Schmidt: a = v = (0,,,0) a 2 = v 2 v 2 a a 2 a = = (,0,,0) 2 (0,,,0) = 2 (2,,,0) a 3 = v 3 v 3 a a 2 a v 3 a 2 a 2 2 a 2 = = (0,,0,) 2 (0,,,0) + 6 (2,,,0) = 3 (,,,3) La base ortonormale cercata si trova ora normalizzando i vettori : a = a a = 2 (0,,,0) a 2 = a 2 a 2 = 6 (2,,,0) a 3 = a 3 a 3 = 2 3 (,,,3) Esercizio 3 E immediato constatare, risolvendo il sistema lineare x y = 0, che il sottospazio U è generato da u = (,,0) e u 2 = (0,0,). Completiamo tale sistema ad una base di R 3 aggiungendo un vettore che sia ortogonale a u e u 2. Imponendo l ortogonalità troviamo x + y = 0 e z = 0, quindi possiamo prendere, ad esempio u 3 = (,,0). I vettori u,u 2 e u 3 formano una base ortogonale di R 3. Normalizzandoli troviamo la base ortonormale cercata: a = u u = 2 (,,0) a 2 = u 2 u 2 = (0,0,) a 3 = u 2 u 2 = 2 (,,0) Esercizio 4 Per trovare una base di U consideriamo la matrice che ha sulle colonne i generatori di U e riduciamola in forma a scalini: 2 0 2 0 2 3 E 2 (/2) 0 3/2 3 3 0 3 E 3 ( 3/2) 0 3/2 3 0 2 0 2 E 32 ( ) E 42 (2/3) 2 0 0 3/2 3 0 0 0 0 0 0

La matrice ha rango due ed i pivot sono nelle prime due colonne, quindi una base di U è costituita da u e u 2. I vettori di W sono i vettori di R 4 ortogonali ai vettori della base trovata, quindi sono i vettori w = (x,y,z,t) tali che u w = 0 e u 2 w = 0. Esplicitando le due condizioni troviamo 2x y + 3z = 0 x 2y + w = 0 Risolviamo il sistema omogeneo per trovare una base di W [ ] [ ] 2 3 0 2 3 0 E 2 ( /2) 2 0 0 3/2 3/2 [ ] [ ] D (/2) /2 3/2 0 0 2 /3 E 2 (/2) D 2 ( 2/3) 0 2/3 0 2/3 Le soluzioni dipendono dalle due variabili libere z,w, e si scrivono come 2z + w/3 2z w/3 2 /3 z + 2w/3 z = z z + 2w/3 0 = z + w 2/3 0 w Una base per W è quindi {( 2,,, 0),(/3, 2/3, 0, )}. 0 Essendo W il complemento ortogonale di U, possiamo completare la base di U aggiungendo i vettori della base di W, e quindi trovare la base di R 4 data da B = {(2,,3,0),(, 2,0,),( 2,,,0),(/3,2/3,0,)}. In alternativa è possibile procedere come di consueto, costruendo la matrice che ha sulle colonne i vettori u,u 2 e i vettori della base canonica, riducendola a scalini, e aggiungendo a u e u 2 i vettori della base canonica che si trovano nelle colonne corrispondenti ai pivot. w 0 63

0. Diagonalizzazione Esercizi. Sia f : R3 R3 la funzione lineare definita ponendo f (x, y, z) = (x + z, y + z, x + y), si provi che f e diagonalizzabile e si trovi una base di R3 formata da autovettori di f. Sia A la matrice rappresentativa di f rispetto alla base canonica di R3. Si calcoli A5. 2. Per quali valori del parametro reale k la funzione lineare fk : R4 R4 la cui matrice rappresentativa rispetto alla base canonica e 2 0 0 0 k 0 k 0 0 4 4 e diagonalizzabile? 3. Sia V = R2 [x] lo spazio vettoriale dei polinomi in x a coefficienti reali e grado al piu due. Sia f : V V l applicazione lineare tale che f (x2 ) = x2 + x f (x) = x2 + 2x f () = x + Si provi che f e diagonalizzabile e si trovi una base di V formata da autovettori di f.