Prodotto scalare e ortogonalità

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Prodotto scalare e ortogonalità"

Transcript

1 Prodotto scalare e ortogonalità 12 Novembre 1 Il prodotto scalare 1.1 Definizione Possiamo estendere la definizione di prodotto scalare, già data per i vettori del piano, ai vettori dello spazio. Siano v, w vettori non nulli dello spazio applicati in uno stesso punto. Definiamo: v w = v w cos θ, dove θ è l angolo convesso (cioè 0 θ π) definito da v e w. Se uno dei due vettori è nullo poniamo semplicemente v w = 0. Abbiamo immediatamente: Proposizione a) Due vettori sono ortogonali se e solo se il loro prodotto scalare è nullo. b) Si ha v = v v. (Per convenzione, il vettore nullo è ortogonale a tutti i vettori). Dunque il prodotto scalare permette di misurare il modulo (lunghezza) di un vettore, e l angolo fra due vettori. Le proprietà del prodotto scalare nel piano si estendono inalterate al prodotto scalare nello spazio. 1.2 Calcolo in un riferimento cartesiano Ricordiamo che assegnare un riferimento cartesiano equivale a fissare un origine O e una base ortonormale di VO 3, diciamo ( e 1, e 2, e 3 ). Ricordiamo che una base ortonormale è formata da vettori a due a due ortogonali e di modulo 1. Dunque: { 1 se i = j e i e j = 0 se i j. 1

2 Ora ogni vettore si esprime v = OP = x e1 + y e 2 + z e 3, la coppia (x, y, z) dà luogo alle coordinate di v nel riferimento scelto, e scriveremo v = (x, y, z). Per definizione, le coordinate di un punto P sono uguali a quelle del vettore OP. Conoscendo le coordinate dei vettori, possiamo calcolare il prodotto scalare con facilità. Proposizione Siano v = (x, y, z) e w = (x, y, z ) vettori applicati nell origine. Allora In particolare, v = x 2 + y 2 + z 2. v w = xx + yy + zz. Esempio Calcolare il prodotto scalare tra v = 3 e 1 e e 3 e w = e e 2. Soluzione. Si ha v = (3, 1, 4), w = ( 1, 5, 0) quindi v w = 8. Ricordiamo che, dato un vettore v = AB dello spazio applicato in un qualunque punto A, le coordinate di v sono per definizione le coordinate del vettore v 0 = OB OA, traslato di v nell origine, e sono date dalla terna B A. Dunque: Due vettori sono equipollenti se e solo se hanno le stesse coordinate. Un vettore è identificato dal suo punto di applicazione e dalle sue coordinate: la scrittura AB = (l, m, n) indica l unico vettore di coordinate (l, m, n) applicato in A: esso unisce il punto di applicazione A = (x 0, y 0, z 0 ) con il punto B = (x 0 + l, y 0 + m, z 0 + n). Poiche la traslazione di due vettori mantiene inalterati sia i moduli che l angolo compreso, il prodotto scalare fra v e w è uguale al prodotto scalare dei rispettivi vettori traslati v 0 e w 0. Dunque abbiamo Proposizione Siano v e w vettori dello spazio applicati in un qualunque punto A del piano, di coordinate rispettive (x, y, z) e (x, y, z ). Allora: In particolare, v = x 2 + y 2 + z 2. 2 Distanze, angoli, aree 2.1 Formula della distanza v w = xx + yy + zz. Se A = (x 1, y 1, z 1 ) e B = (x 2, y 2, z 2 ) sono due punti dello spazio, allora la distanza di A da B è data dalla formula: d(a, B) = (x 2 x 1 ) 2 + (y 2 y 1 ) 2 + (z 2 z 1 ) 2 2

3 Infatti, la distanza di A da B uguaglia il modulo del vettore v = AB che ha coordinate B A = (x 2 x 1, y 2 y 1, z 2 z 1 ), e quindi l asserzione scende dalla proposizione precedente. 2.2 Angoli Dalla formula che definisce il prodotto scalare, vediamo subito che il coseno dell angolo compreso fra i vettori v e w è dato da: v w cos θ = v w. 2.3 Area di un parallelogramma Dati due vettori non nulli v, w, l area A del parallelogramma definito dai due vettori è data dalla formula: v v v w A = v w w w. Esempio È dato il triangolo T di vertici A = (1, 0, 0), B = (0, 2, 0), C = (0, 0, 3). Calcolare: a) Il perimetro di T. b) Il coseno di ciascuno degli angoli interni di T. c) L area di T. Soluzione. a) Abbiamo AB = ( 1, 2, 0), AC = ( 1, 0, 3), BC = (0, 2, 3). Dunque il perimetro vale AB + AC + BC = b) Sia θ A l angolo in A. Dalla formula abbiamo: cos θ A = AB AC = 1. AB AC 50 Analogamente otteniamo cos θ B = 4 65, cos θ C = c) Consideriamo i vettori v = AB = ( 1, 2, 0) e w = AC = ( 1, 0, 3). L area del parallelo- 3

4 gramma su v e w vale: A = = 7, dunque l area del triangolo T (che è la metà dell area del parallelogramma) vale 7 2. Esempio Sono dati i vettori v 1 = (1, 1, 1) e v 2 = (2, 0, 1), applicati in un punto fissato dello spazio. a) Descrivere l insieme dei vettori w ortogonali sia a v 1 che a v 2. b) Trovare tutti i vettori u ortogonali sia a v 1 che a v 2 e aventi modulo 1. Soluzione. a) Poniamo w = (x, y, z). Allora w è ortogonale a v 1 se e solo se w v 1 = 0 dunque se e solo se x + y z = 0. Analogamente, w è ortogonale a v 2 se e solo se w v 2 = 0, cioè se e solo se 2x + z = 0. In conclusione, le coordinate di w sono le soluzioni del sistema lineare omogeneo { x + y z = 0. La matrice dei coefficienti A = e un calcolo mostra che ( x + z = 0 ) ha rango 2; dunque il sistema ammette 1 soluzioni Sol(S) = {t(1, 3, 2) : t R}. Dunque i vettori w ortogonali sia a v 1 che a v 2 sono tutti e soli i vettori di coordinate: dove t R. w = (t, 3t, 2t), b) Imponiamo ora che il vettore w abbia modulo 1. Si ha: w 2 = 14t 2, e dunque 14t 2 = 1 cioè t = 1 14, t = Otteniamo due vettori: l uno opposto dell altro. u 1 = 1 14 (1, 3, 2), u 2 = 1 14 (1, 3, 2), 4

5 3 Il prodotto vettoriale Premettiamo la seguente osservazione. Consideriamo un sistema lineare omogeneo di due equazioni in tre incognite: { ax + by + cz = 0 S : a x + b y + c z = 0 e supponiamo che la sua matrice dei coefficienti abbia rango massimo (quindi due): ( ) a b c rk a b c = 2. Proposizione Nelle ipotesi precedenti, il sistema S ammette 1 soluzioni: Sol(S) = {t(α, β, γ) : t R}, dove α = b c b c, β = a c a c, γ = a b a b. Notiamo che α, β, γ sono i minori di ordine due della matrice dei coefficienti, presi a segni alterni. Poiché la matrice ha rango due, si ha (α, β, γ) (0, 0, 0). Dimostrazione. Dal teorema di Rouché-Capelli sappiamo che S ammette 1 soluzioni. Dunque basta verificare che la terna (α, β, γ) è una soluzione di S (abbiamo già osservato che (α, β, γ) è non nulla). Ora consideriamo la seguente identità, ottenuta sviluppando il determinante lungo la prima riga: a b c aα + bβ + cγ = a b c a b c, e allora aα+bβ +cγ = 0 poiché la matrice a secondo membro ha due righe uguali. Analogamente si dimostra che a α + b β + c γ = 0. Applichiamo le considerazioni precedenti alla seguente situazione. Supponiamo di avere due vettori dello spazio applicati in uno stesso punto, diciamo v = (a, b, c), w = (a, b, c ). Definiamo prodotto vettoriale di v = (a, b, c) e w = (a, b, c ) il vettore di coordinate v w = (α, β, γ), dove α = b c b c, β = a c a c, γ = a b a b sono i minori di ordine due della matrice ( ) a b c a b c, presi a segni alterni. 5

6 Dunque, il prodotto vettoriale associa a due vettori dello spazio un terzo vettore. Questa operazione ha proprietà notevoli. Proposizione Dati due vettori dello spazio v, w, si ha: a) v, w sono allineati (paralleli) se e solo se v w = O. b) v w è un vettore ortogonale sia a v che a w. c) Il modulo del prodotto vettoriale v w uguaglia l area del parallelogramma definito da v e w. ( ) a b c Dimostrazione. a) I vettori v, w sono allineati se e solo se rk a b c = 1 e questo è vero se e solo se i tre minori di ordine due hanno determinante nullo, cioè (α, β, γ) = (0, 0, 0). b) Dalla proposizione precedente, abbiamo che la terna (α, β, γ) è una soluzione del sistema S, cioè: { aα + bβ + cγ = 0 a α + b β + c γ = 0. Ma questo significa che il prodotto scalare di v w con v e con w è nullo. Dunque v w è ortogonale sia a v che a w. c) Si ha v w 2 = α 2 + β 2 + γ 2. Un calcolo esplicito mostra che α 2 + β 2 + γ 2 = v v v w v w w w, e l espressione a secondo membro è il quadrato dell area del parallelogramma definito da v e w (vedi sezione 2.3). Esempio Dati i vettori v = (1, 1, 1), w = (2, 0, 1) si ha v w = (1, 3, 2), che è ortogonale sia v che a w (vedi esempio nella sezione 2.3). L area del parallelogramma su v e w vale dunque v w = 14. Esempio Calcolare l area del triangolo di vertici A = (1, 0, 0), B = (0, 2, 0), C = (0, 0, 3). Soluzione. Consideriamo v = AB = ( 1, 2, 0) e w = AC = ( 1, 0, 3). L area del triangolo cercato sarà la metà dell area del parallelogramma P definito da v e w. Ora v w = (6, 3, 2); l area di P è v w = 7 e quindi l area del triangolo è

7 4 Perpendicolarità di rette Due rette r, r si dicono ortogonali (o perpendicolari) se hanno vettori direttori ortogonali. In modo equivalente, r r se e solo se il prodotto scalare dei vettori direttori di r e r è nullo. Otteniamo la seguente: Proposizione Due rette di parametri direttori (l, m, n), (l, m, n ) sono ortogonali se e solo se ll + mm + nn = 0. Occorre notare che due rette possono essere ortogonali fra loro senza necessariamente incontrarsi in un punto; in particolare, esistono rette sghembe ortogonali fra loro. { { y = 0 x = 0 Esempio L asse x, di equazioni, e la retta z = 0 z = 1 sono sghembe e ortogonali. Diremo che le rette r, r sono ortogonali e incidenti, se sono ortogonali fra loro e si incontrano in un punto. Osserviamo che due rette r, s non parallele determinano una unica direzione ortogonale a entrambe, data dal prodotto vettoriale dei vettori direttori di r e s. Esempio Determinare equazioni parametriche della retta passante per l origine e ortogonale a x = 1 + 2t { x y = 0 entrambe le rette r : y = t e s : y z = 0. z = 3t Soluzione. Un vettore direttore di r è v = (2, 1, 3) mentre un vettore direttore di s è w = (1, 1, 1). La retta cercata avra vettore direttore ortogonale sia a v che a w. Dunque possiamo prendere come vettore direttore della retta cercata il prodotto vettoriale v w = (4, 5, 1). x = 4t Equazioni parametriche: y = 5t. z = t 5 Interpretazione geometrica dei parametri di giacitura Dato il piano ax+by+cz+d = 0, possiamo considerare il vettore di coordinate (a, b, c), applicato in un punto P 0 del piano. Quale proprietà geometrica ha? Innanzitutto, un definizione. 7

8 Fissato un piano π e un qualunque punto P 0 π, diremo che il vettore n è ortogonale a π se è ortogonale a tutti i vettori applicati in P 0 e contenuti in π. Proposizione Dato il piano ax + by + cz + d = 0, il vettore di coordinate (a, b, c) è ortogonale al piano. In altre parole, i parametri di giacitura di un piano rappresentano le coordinate di un vettore ortogonale al piano. Dimostrazione. Fissiamo un punto P 0 = (x 0, y 0, z 0 ) del piano. Allora l equazione del piano π si scrive: a(x x 0 ) + b(y y 0 ) + c(z z 0 ) = 0. Consideriamo il vettore n = (a, b, c) applicato in P 0 e un vettore arbitrario contenuto nel piano, P 0 P. Se P = (x, y, z) π allora P 0 P ha coordinate (x x 0, y y 0, z z 0 ). Il prodotto scalare: n P 0 P = a(x x 0 ) + b(y y 0 ) + c(z z 0 ) = 0, dunque n è ortogonale a P 0 P e poiche P π è arbitrario, n è ortogonale a tutti i vettori di π. 6 Perpendicolarità fra retta e piano Con l interpretazione geometrica dei parametri di giacitura data in precedenza abbiamo la Proposizione La retta di parametri direttori (l, m, n) è ortogonale al piano di parametri di giacitura (a, b, c) se e solo se ( ) a b c rk = 1, l m n vale a dire, se e solo se i parametri direttori della retta sono proporzionali ai parametri di giacitura del piano. Esempio Determinare equazioni parametriche della retta passante per P 0 = (1, 2, 3) e ortogonale al piano x y + 2z = 0. Soluzione. Ci sono infinite rette (precisamente, 2 rette) ortogonali ad un piano dato. Fra tutte queste ce ne una sola passante per P 0. I suoi parametri direttori dovranno essere proporzionali alla terna (1, 1, 2): li prendiamo uguali a tale terna. Dunque la retta ha equazioni parametriche x = 1 + t y = 2 t. z = 3 + 2t 8

9 6.1 Distanza di un punto da un piano Dato un piano π e un punto P 0 dello spazio, definiamo distanza di P 0 da π come la distanza minima di P 0 da un punto del piano. Un facile argomento mostra che la distanza di P 0 da π uguaglia la distanza di P 0 dal piede della perpendicolare, diciamo H, condotta da P 0 al piano: d(p 0, π) = d(p 0, H). Dunque, per trovare la distanza d(p 0, π), occorre: Trovare la retta r passante per P 0 e ortogonale al piano π. Calcolare il punto d intersezione H = r π. Calcolare la distanza di P 0 da H. Il punto H è detto la proiezione ortogonale del punto P 0 sul piano π. Esso è il punto di π piú vicino a P 0. Esempio Calcolare la distanza del punto P 0 = (1, 1, 3) dal piano x y + 2z = 0. Determinare inoltre le coordinate del punto di π piu vicino a P 0. Soluzione. La retta per P 0 ortogonale al piano ha equazioni parametriche: x = 1 + t r : y = 1 t. z = 3 + 2t Il punto H, piede della perpendicolare, si ottiene come intersezione H = π r. Sostituendo le equazioni parametriche nell equazione del piano, otteniamo t = 1 e il punto H = (0, 2, 1), che è il punto di π piu vicino a P 0. Si ha infine: d(p 0, π) = d(p 0, H) = Formula della distanza di un punto da un piano C è una formula esplicita per il calcolo della distanza di un punto da un piano. Proposizione Dati il piano di equazione π : ax + by + cz + d = 0 e il punto P 0 = (x 0, y 0, z 0 ) si ha: d(p 0, π) = ax 0 + by 0 + cz 0 + d. a 2 + b 2 + c 2 Dimostrazione. Omessa. 9

10 Esempio Siano P 0 = (1, 1, 3) e π : x y + 2z = 0. Allora d(p 0, π) = = 6 6 = Distanza di un punto da una retta La distanza del punto P dalla retta r è definita, nel solito modo, come la distanza minima di P da un punto di r. Il punto di distanza minima H si ottiene come intersezione di r con il piano per P ortogonale a r (H è detto anche proiezione ortogonale di P su r). La distanza minima sarà quindi la distanza del punto dalla sua proiezione ortogonale. x = 1 t Esempio Calcolare la distanza minima dell origine dalla retta r : y = 2t. z = 5 t Soluzione. Il piano per l origine perpendicolare a r ha equazione π : x + 2y z = 0 e quindi r π si ottiene (1 t) + 4t (5 t) = 0, che dà t = 1. Il punto di distanza minima è (0, 2, 4) e la distanza minima vale 20. In modo alternativo, il punto mobile su r ha coordinate P = (1 t, 2t, 5 t). La sua distanza dall origine, elevata al quadrato, è: f(t) = (t 1) 2 + 4t 2 + (5 t) 2 = 6t 2 12t Cerchiamo il valore di t che rende minima la distanza f(t): tale valore va cercato fra i valori di t che annullano la derivata di f(t). Troviamo il solo valore t = 1 che dà il risultato trovato in precedenza. 7 Ortogonalità di due piani Abbiamo visto che ogni piano determina una direzione ad esso ortogonale, data dai parametri di giacitura. Se il piano ha equazione ax + by + cz + d = 0 allora il vettore n = (a, b, c) è ortogonale al piano. Dunque un piano individua una direzione ad esso ortogonale. Diremo che due piani sono ortogonali se i rispettivi vettori normali sono ortogonali. In conclusione, il piano ax + by + cz + d = 0 è ortogonale al piano a x + b y + c z + d = 0 se e solo se: aa + bb + cc = 0. Dato un piano π e un punto P esistono infiniti piani passanti per P e ortogonali al piano π. 10

11 Dato un piano π e una retta r esiste sempre un piano π perpendicolare a π e contenente r. Se la retta r non è ortogonale a π, tale piano è unico. Esempio Sia π : 3x y 2z = 0 e r : perpendicolare a π. { x y = 0 x + 2z = 0. Determinare il piano π contenente r e Soluzione. Fascio (ridotto) di piani di asse r ha equazione x y + k(x + 2z) = 0 ovvero: (k + 1)x y + 2kz = 0. Imponiamo la perpendicolarità a π e otteniamo: ovvero k = 4. Il piano è π : 5x y + 8z = 0. 3(k + 1) + 1 4k = 0, Metodo alternativo: n = (3, 1, 2) è un vettore ortogonale a π, mentre v = (2, 2, 1) è un vettore direttore di r. Un vettore n ortogonale a π dovra essere ortogonale a n (poiche π π) e dovra essere ortogonale anche a v poiche π contiene r. Dunque possiamo prendere n = n v = (5, 1, 8) che dà i parametri di giacitura di π. Ora l origine è un punto di r, dunque anche di π, e l equazione di π è: π : 5x y + 8z = Proiezione ortogonale di una retta su un piano Data una retta r e un piano π, consideriamo l insieme dei punti che si ottengono proiettando tutti i punti di r sul piano. Si ottiene cosi una retta (contenuta in π) detta proiezione ortogonale di r su π. La proiezione ortogonale di r su π è la retta r intersezione di π con il piano π contenente r e perpendicolare a π: r = π π. Esempio Calcoliamo la retta proiezione ortogonale della retta r : 3x y 2z = 0 (vedi esempio precedente). { x y = 0 x + 2z = 0 sul piano π : Soluzione. Il piano π contenente r e perpendicolare a π è π : 5x y + 8z = 0. Dunque { 3x y 2z = 0 r : 5x y + 8z = 0. 11

12 8 Distanza di due rette sghembe Date due rette sghembe r, r la distanza di r da r è come al solito definita come la distanza minima di un punto di r da un punto di r. Tale distanza si puo calcolare cosi : Sia π il piano contenente r e parallelo a r. Sia π il piano contenente r e parallelo a r. I piani π e π sono fra loro paralleli. La distanza di r da r uguaglia la distanza di π da π. { { x y = 0 x z = 0 Esempio Calcolare la distanza minima delle due rette r : z 2 = 0, r : y 1 = 0. Soluzione. Notiamo che i parametri direttori di r sono (1, 1, 0) e quelli di r sono (1, 0, 1). Infatti le equazioni parametriche sono: x = t x = s r : y = t, r : y = 1. z = 2 z = s Fascio di piani di asse r ha equazione x y + kz 2k = 0; imponiamo il parallelismo con r e otteniamo k = 1. Dunque: π : x y z + 2 = 0. Fascio di piani di asse r ha equazione x z + k(y 1) = 0 ovvero x + ky z k = 0; imponiamo il parallelismo con r e otteniamo k = 1. Dunque: π : x y z + 1 = 0. Notiamo che in effetti i due piani sono paralleli. La loro distanza è d = d(r, r ) = d(π, π ) = 1 3. Risolveremo il problema in modo alternativo, utilizzando il seguente fatto generale (che per il momento non dimostriamo): Date due rette sghembe r, r esiste una e una sola retta ρ perpendicolare e incidente a entrambe le rette. Ora, la distanza minima fra r e r si ottiene precisamente come distanza fra i punti di intersezione r ρ, r ρ. Per trovare esplicitamente tale retta ρ procediamo come segue. Il 12

13 punto mobile su r ha coordinate P = (t, t, 2) mentre quello su r ha coordinate P = (s, 1, s). Consideriamo il vettore P P = (s t, 1 t, s 2). È evidente che la retta cercata unira quei punti P e P tali che P P sia perpendicolare sia a r che a r. Utilizzando il prodotto scalare, dobbiamo quindi imporre che (s t, 1 t, s 2) abbia prodotto scalare nullo sia con (1, 1, 0) che con (1, 0, 1). Otteniamo il sistema: { s 2t + 1 = 0 2s t 2 = 0 che dà l unica soluzione t = 4 3, s = 5 3. Dunque ρ è la retta per i punti e la distanza minima di r da r vale P = ( 4 3, 4 3, 2), P = ( 5 3, 1, 5 3 ), d(r, r ) = d(p, P ) =

Parte 11. Geometria dello spazio II

Parte 11. Geometria dello spazio II Parte 11. Geometria dello spazio II A. Savo Appunti del Corso di Geometria 2010-11 Indice delle sezioni 1 Il prodotto scalare, 1 2 Distanze, angoli, aree, 4 3 Il prodotto vettoriale, 6 4 Condizioni di

Dettagli

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 10: soluzioni

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 10: soluzioni Corso di Geometria 2010-11 BIAR, BSIR Esercizi 10: soluzioni 1 Geometria dello spazio Esercizio 1. Dato il punto P 0 = ( 1, 0, 1) e il piano π : x + y + z 2 = 0, determinare: a) Le equazioni parametriche

Dettagli

Parte 10. Geometria dello spazio I

Parte 10. Geometria dello spazio I Parte 10. Geometria dello spazio I A. Savo Appunti del Corso di Geometria 2013-14 Indice delle sezioni 1 Lo spazio vettoriale V 3 O, 1 2 Dipendenza e indipendenza lineare in V 3 O, 2 3 Sistema di riferimento

Dettagli

= (cioè le due terne di numeri direttori ( devono essere ) proporzionali). Tale uguaglianza non è verificata, poiché risulta ρ

= (cioè le due terne di numeri direttori ( devono essere ) proporzionali). Tale uguaglianza non è verificata, poiché risulta ρ Alcuni esercizi sullo spazio euclideo R Nel seguito R indicherà lo spazio euclideo tridimensionale standard, dotato del riferimento cartesiano naturale (pag 56-57 del libro Nota: gli esercizi proposti

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 12 Adolfo Scimone

Geometria analitica del piano pag 12 Adolfo Scimone Geometria analitica del piano pag 12 Adolfo Scimone Fasci di rette Siano r e r' due rette distinte di equazioni r: ax + by + c r': a' x + b' y + c' Consideriamo la retta combinazione lineare delle due

Dettagli

Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio

Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio Marco Robutti Facoltà di ingegneria Università degli studi di Pavia Tutorato di geometria e algebra lineare Anno accademico 2014-2015 Definizione (Vettore

Dettagli

Geometria Analitica nello Spazio

Geometria Analitica nello Spazio Geometria Analitica nello Spazio Andrea Damiani 4 marzo 2015 Equazione della retta - forma parametrica Se sono dati il punto A(x 0, y 0, z 0 ) e il vettore v (v x, v y, v z ), il generico punto P (x, y,

Dettagli

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x 2 + 1 = 0.

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x 2 + 1 = 0. . Rette in R ; circonferenze. In questo paragrafo studiamo le rette e le circonferenze in R. Ci sono due modi per descrivere una retta in R : mediante una equazione cartesiana oppure mediante una equazione

Dettagli

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x 4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto

Dettagli

RETTE E PIANI. ove h R. Determinare i valori di h per cui (1) r h e α sono incidenti ed, in tal caso, determinare l angolo ϑ h da essi formato;

RETTE E PIANI. ove h R. Determinare i valori di h per cui (1) r h e α sono incidenti ed, in tal caso, determinare l angolo ϑ h da essi formato; RETTE E PIANI Esercizi Esercizio 1. Nello spazio con riferimento cartesiano ortogonale Oxyz si considerino la retta r h ed il piano α rispettivamente di equazioni x = 1 + t r h : y = 1 t α : x + y + z

Dettagli

x 1 Fig.1 Il punto P = P =

x 1 Fig.1 Il punto P = P = Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi

Dettagli

Geometria BATR-BCVR Esercizi 9

Geometria BATR-BCVR Esercizi 9 Geometria BATR-BCVR 2015-16 Esercizi 9 Esercizio 1. Per ognuna delle matrici A i si trovi una matrice ortogonale M i tale che Mi ta im sia diagonale. ( ) 1 1 2 3 2 A 1 = A 2 1 2 = 1 1 0 2 0 1 Esercizio

Dettagli

RETTE E PIANI NELLO SPAZIO

RETTE E PIANI NELLO SPAZIO VETTORI E GEOMETRIA ANALITICA 1 RETTE E PIANI NELLO SPAZIO Rette e piani in forma cartesiana e parametrica. Parallelismo e perpendicolarità, posizioni reciproche tra rette e piani, distanze. Esercizio

Dettagli

Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25

Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Sistemi di riferimento in R 3 e vettori 2 / 25 In fisica, grandezze fondamentali come forze, velocità, campi elettrici e magnetici vengono convenientemente descritte

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI SU: GEOMETRIA TRIDIMENSIONALE. 2. Fissato un sistema di riferimento cartesiano dello spazio euclideo O, i, j, k,

ESERCIZI SVOLTI SU: GEOMETRIA TRIDIMENSIONALE. 2. Fissato un sistema di riferimento cartesiano dello spazio euclideo O, i, j, k, ESERCIZI SVOLTI SU: GEOMETRIA TRIDIMENSIONALE 1. Fissato un sistema di riferimento cartesiano dello spazio euclideo O, i, j, k, determinare un equazione omogenea del piano parallelo al vettore v = i+j,

Dettagli

(x B x A, y B y A ) = (4, 2) ha modulo

(x B x A, y B y A ) = (4, 2) ha modulo GEOMETRIA PIANA 1. Esercizi Esercizio 1. Dati i punti A(0, 4), e B(4, ) trovarne la distanza e trovare poi i punti C allineati con A e con B che verificano: (1) AC = CB (punto medio del segmento AB); ()

Dettagli

Circonferenze del piano

Circonferenze del piano Circonferenze del piano 1 novembre 1 Circonferenze del piano 1.1 Definizione Una circonferenza è il luogo dei punti equidistanti da un punto fisso, detto centro. La distanza di un qualunque punto della

Dettagli

Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Rette

Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Rette Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Rette Annalisa Amadori e Benedetta Pellacci amadori@uniparthenope.it pellacci@uniparthenope.it Università di Napoli Parthenope Contenuti Nel Piano

Dettagli

Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test 1: soluzioni

Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test 1: soluzioni Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test : soluzioni k Esercizio Data la matrice A = k dipendente dal parametro k, si consideri il k sistema lineare omogeneo AX =, con X = x x. Determinare

Dettagli

GEOMETRIA /2009 II

GEOMETRIA /2009 II Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA Edile e Edile-Architettura - a.a. 008/009 II Emisemestre - Settimana - Foglio 0 Docente: Prof. F. Flamini - Tutore:

Dettagli

( ) e B( x 2. ( ) 2 + ( y 2. ( ), B( x 2

( ) e B( x 2. ( ) 2 + ( y 2. ( ), B( x 2 1 Il punto in R 3 La geometria analitica nello spazio: punti, vettori, rette e piani sintesi e integrazione prof D Benetti Un punto P nello spazio è associato a una terna ordinata di numeri reali numero

Dettagli

x1 + 2x 2 + 3x 3 = 0 nelle tre incognite x 1, x 2, x 3. Possiamo risolvere l equazione ricavando l incognita x 1 x 1 = 2x 2 3x 3 2r 1 3r 2 x 2 x 3

x1 + 2x 2 + 3x 3 = 0 nelle tre incognite x 1, x 2, x 3. Possiamo risolvere l equazione ricavando l incognita x 1 x 1 = 2x 2 3x 3 2r 1 3r 2 x 2 x 3 Matematica II -..9 Spazio delle soluzioni di un sistema lineare omogeneo.. Consideriamo l equazione lineare omogenea nelle tre incognite x, x, x 3. x + x + 3x 3 = Possiamo risolvere l equazione ricavando

Dettagli

Ingegneria Gestionale - Corso di Algebra lineare e Analisi II anno accademico 2009/2010 ESERCITAZIONE 4.4

Ingegneria Gestionale - Corso di Algebra lineare e Analisi II anno accademico 2009/2010 ESERCITAZIONE 4.4 Ingegneria Gestionale - Corso di Algebra lineare e Analisi II anno accademico 9/ ESERCITAZIONE. (Cognome) (Nome) (Numero di matricola) Proposizione Vera Falsa Per due punti distinti di R passa un unica

Dettagli

1 Ampliamento del piano e coordinate omogenee

1 Ampliamento del piano e coordinate omogenee 1 Ampliamento del piano e coordinate omogenee Vogliamo dare una idea, senza molte pretese, dei concetti che stanno alla base di alcuni calcoli svolti nella classificazione delle coniche. Supponiamo di

Dettagli

1 Equazioni parametriche e cartesiane di sottospazi affini di R n

1 Equazioni parametriche e cartesiane di sottospazi affini di R n 2 Trapani Dispensa di Geometria, Equazioni parametriche e cartesiane di sottospazi affini di R n Un sottospazio affine Σ di R n e il traslato di un sottospazio vettoriale. Cioe esiste un sottospazio vettoriale

Dettagli

GEOMETRIA PIANA. 1) sia verificata l uguaglianza di segmenti AC = CB (ossia C è punto medio del segmento AB);

GEOMETRIA PIANA. 1) sia verificata l uguaglianza di segmenti AC = CB (ossia C è punto medio del segmento AB); VETTORI E GEOMETRIA ANALITICA 1 GEOMETRIA PIANA Segmenti e distanza tra punti. Rette in forma cartesiana e parametrica. Posizioni reciproche di due rette, parallelismo e perpendicolarità. Angoli e distanze.

Dettagli

LEZIONE 9. Figura 9.1.1

LEZIONE 9. Figura 9.1.1 LEZIONE 9 9.1. Equazioni cartesiane di piani. Abbiamo visto come rappresentare parametricamente un piano. Un altro interessante metodo di rappresentazione di un piano nello spazio è tramite la sua equazione

Dettagli

Esercizi di Geometria Affine

Esercizi di Geometria Affine Esercizi di Geometria Affine Sansonetto Nicola dicembre 01 Geometria Affine nel Piano Esercizio 1. Nel piano affine standard A (R) dotato del riferimento canonico, si consideri la retta τ di equazione

Dettagli

10 dicembre Soluzione esame di geometria - Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

10 dicembre Soluzione esame di geometria - Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... 10 dicembre 003 - Soluzione esame di geometria - Ingegneria gestionale - a.a. 003-004 COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura 3 ore. ISTRUZIONI

Dettagli

EQUAZIONE DELLA RETTA

EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale

Dettagli

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Cognome Nome Matricola FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Ciarellotto, Esposito, Garuti Prova del 21 settembre 2013 Dire se è vero o falso (giustificare le risposte. Bisogna necessariamente rispondere

Dettagli

LEZIONE 8. k e w = wx ı + w y j + w z. k di R 3 definiamo prodotto scalare di v e w il numero

LEZIONE 8. k e w = wx ı + w y j + w z. k di R 3 definiamo prodotto scalare di v e w il numero LEZINE 8 8.1. Prodotto scalare. Dati i vettori geometrici v = v x ı + v y j + v z k e w = wx ı + j + k di R 3 definiamo prodotto scalare di v e w il numero v, w = ( v x v y v z ) w x = v x + v y + v z.

Dettagli

Soluzione. a) Per la bilinearità e la simmetria del prodotto scalare, b) Si sfruttano la bilinearità e la simmetria del prodotto scalare.

Soluzione. a) Per la bilinearità e la simmetria del prodotto scalare, b) Si sfruttano la bilinearità e la simmetria del prodotto scalare. Esercizi svolti 4 Problemi guida 117 IL PRODOTTO SCALARE Problema 41 a) Dimostra che (v + w) (v w) = v 2 w 2 b) Dimostra che v w = 1 4 [ v + w 2 v w 2 ] Soluzione a) Per la bilinearità e la simmetria del

Dettagli

Esercizi svolti. Geometria analitica: rette e piani

Esercizi svolti. Geometria analitica: rette e piani Esercizi svolti. Sistemi di riferimento e vettori. Dati i vettori v = i + j k, u =i + j + k determinare:. il vettore v + u ;. gli angoli formati da v e u;. i vettore paralleli alle bisettrici di tali angoli;

Dettagli

Argomenti Capitolo 1 Richiami

Argomenti Capitolo 1 Richiami Argomenti Capitolo 1 Richiami L insieme dei numeri reali R si rappresenta geometricamente con l insieme dei punti di una retta orientata su cui sia stato fissato un punto 0 e un segmento unitario. L insieme

Dettagli

Coordiante omogenee e proiezioni

Coordiante omogenee e proiezioni CAPITOLO 15 Coordiante omogenee e proiezioni Esercizio 15.1. Utilizzando le coordinate omogenee, determinare l equazione della retta r passante per i punti A(2,) e B( 1,0) e della retta s passante per

Dettagli

Appunti di Algebra Lineare. Distanze

Appunti di Algebra Lineare. Distanze Appunti di Algebra Lineare Distanze 1 Indice 1 Distanze nel piano 1.1 Distanza punto-punto................................... 1. Distanza punto-retta.................................... 3 1.3 Distanza

Dettagli

La retta nel piano cartesiano

La retta nel piano cartesiano La retta nel piano cartesiano Se proviamo a disporre, sul piano cartesiano, una retta vediamo che le sue possibili posizioni sono sei: a) Coincidente con l asse delle y; b) Coincidente con l asse delle

Dettagli

Prodotto scalare e prodotto vettoriale. Elisabetta Colombo

Prodotto scalare e prodotto vettoriale. Elisabetta Colombo Corso di Approfondimenti di Matematica Biotecnologie, Anno Accademico 2010-2011, http://users.mat.unimi.it/users/colombo/programmabio.html Vettori Vettori 1 2 3 4 di di Ricordiamo il in R n Dati a = (a

Dettagli

GEOMETRIA LINEARE E CONICHE - GIUGNO 2002. 1. Nello spazio ordinario, assegnato un riferimento ortonormale si considerino le rette: x = z 2 y = z

GEOMETRIA LINEARE E CONICHE - GIUGNO 2002. 1. Nello spazio ordinario, assegnato un riferimento ortonormale si considerino le rette: x = z 2 y = z GEOMETRIA LINEARE E CONICHE - GIUGNO 2002 1. Nello spazio ordinario, assegnato un riferimento ortonormale si considerino le rette: r : x = z y = 0 x = z 2, s : y = z. Dopo aver provato che r ed s sono

Dettagli

Esercitazione di Analisi Matematica II

Esercitazione di Analisi Matematica II Esercitazione di Analisi Matematica II Barbara Balossi 06/04/2017 Esercizi di ripasso Esercizio 1 Sia data l applicazione lineare f : R 3 R 3 definita come f(x, y, z) = ( 2x + y z, x 2y + z, x y). a) Calcolare

Dettagli

Francesco Zumbo

Francesco Zumbo La retta - Teorema di Talete - Equazione della retta: passante per due punti, implicita, esplicita - Parallele e Perpendicolari - Fascio Propio e improprio - Intersezione tra rette Francesco Zumbo www.francescozumbo.it

Dettagli

Note di geometria analitica nel piano

Note di geometria analitica nel piano Note di geometria analitica nel piano e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Versione provvisoria. Novembre 2015. 1 Indice 1 Punti e vettori spiccati dall origine 3 1.1 Coordinate......................................

Dettagli

1. LA GEOMETRIA ANALITICA

1. LA GEOMETRIA ANALITICA LA GEOMETRIA ANALITICA IL PIANO CARTESIANO Coordinate cartesiane Due rette orientate nel piano perpendicolari tra loro, aventi come punto d intersezione il punto O, costituiscono un sistema di riferimento

Dettagli

Algebra lineare Geometria 1 11 luglio 2008

Algebra lineare Geometria 1 11 luglio 2008 Algebra lineare Geometria 1 11 luglio 2008 Esercizio 1. Si considerino la funzione: { R f : 3 R 3 (α, β, γ) ( 2β α γ, (k 1)β + (1 k)γ α, 3β + (k 2)γ ) dove k è un parametro reale, e il sottospazio U =

Dettagli

I. Foglio di esercizi su vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. , v 2 = α v 1 + β v 2 + γ v 3. α v 1 + β v 2 + γ v 3 = 0. + γ.

I. Foglio di esercizi su vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. , v 2 = α v 1 + β v 2 + γ v 3. α v 1 + β v 2 + γ v 3 = 0. + γ. ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA LINEARE (Sono svolti alcune degli esercizi proposti nei fogli di esercizi su vettori linearmente dipendenti e vettori linearmente indipendenti e su sistemi lineari ) I. Foglio

Dettagli

Vettori e loro applicazioni

Vettori e loro applicazioni Argomento 11 Vettori e loro applicazioni Parte B - Applicazioni geometriche Utilizzando la nozione di vettore si possono agevolmente rappresentare analiticamente distanze, rette e piani nello spazio Supponiamo

Dettagli

Esercizi Riepilogativi Svolti. = 1 = Or(v, w)

Esercizi Riepilogativi Svolti. = 1 = Or(v, w) Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA (Edile-Architettura e dell Edilizia FORMULE DI GEOMETRIA IN R TRASFORMAZIONI DI R CIRCONFERENZE Docente: Prof F Flamini

Dettagli

1 SIGNIFICATO DEL DETERMINANTE

1 SIGNIFICATO DEL DETERMINANTE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA - Facoltà di Farmacia e Medicina - Corso di Laurea in CTF 1 SIGNIFICATO DEL DETERMINANTE Consideriamo il seguente problema: trovare l area del parallelogramma

Dettagli

Liceo Scientifico Cassini Esercizi di matematica, classe 5F, foglio3, soluzioni. normale parallelo a quello direzionale della retta sarà quindi

Liceo Scientifico Cassini Esercizi di matematica, classe 5F, foglio3, soluzioni. normale parallelo a quello direzionale della retta sarà quindi Liceo Scientifico Cassini Esercizi di matematica, classe 5F, foglio3, soluzioni Problema1 x = y Dato il punto P(0,1,2), la retta r: y = z 2 ed il piano α: x 3y + z = 0 a) Trova il piano passante per P

Dettagli

Prodotto scalare. Piani e rette nello spazio. Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1

Prodotto scalare. Piani e rette nello spazio. Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Federico Lastaria federico.lastaria@polimi.it Prodotto scalare in n. Piani e rette nello spazio. 17 Gennaio 2016 Indice 1 Prodotto scalare nello spazio

Dettagli

Dipartimento di Matematica Corso di laurea in Matematica Compiti di Geometria II assegnati da dicembre 2000 a dicembre 2003

Dipartimento di Matematica Corso di laurea in Matematica Compiti di Geometria II assegnati da dicembre 2000 a dicembre 2003 Dipartimento di Matematica Corso di laurea in Matematica Compiti di Geometria assegnati da dicembre 2000 a dicembre 2003 11/12/2000 n R 4 sono assegnati i punti A(3, 0, 1, 0), B(0, 0, 1, 0), C(2, 1, 0,

Dettagli

1 Coniche. s (x, y, t ) (1) 1 (x, y, t )F r 2

1 Coniche. s (x, y, t ) (1) 1 (x, y, t )F r 2 1 Coniche Studieremo le curve nel piano euclideo, cioè nel piano con un sistema di riferimento cartesiano ortogonale fissato, oppure nel completamento proiettivo di questo piano, ottenuto con l introduzione

Dettagli

Esercizi di ripasso: geometria e algebra lineare.

Esercizi di ripasso: geometria e algebra lineare. Esercizi di ripasso: geometria e algebra lineare. Esercizio. Sia r la retta passante per i punti A(2,, 3) e B(,, 2) in R 3. a. Scrivere l equazione cartesiana del piano Π passante per A e perpendicolare

Dettagli

Dipendenza e indipendenza lineare (senza il concetto di rango)

Dipendenza e indipendenza lineare (senza il concetto di rango) CAPITOLO 5 Dipendenza e indipendenza lineare (senza il concetto di rango) Esercizio 5.1. Scrivere un vettore w R 3 linearmente dipendente dal vettore v ( 1, 9, 0). Esercizio 5.2. Stabilire se i vettori

Dettagli

Piano cartesiano e retta

Piano cartesiano e retta Piano cartesiano e retta Il punto, la retta e il piano sono concetti primitivi di cui non si da una definizione rigorosa, essi sono i tre enti geometrici fondamentali della geometria euclidea. Osservazione

Dettagli

Punti nel piano cartesiano

Punti nel piano cartesiano Punti nel piano cartesiano In un piano consideriamo due rette perpendicolari che chiamiamo x e. Solitamente, disegniamo la retta x (ascisse) orizzontalmente e orientata da sinistra a destra, la retta e

Dettagli

LA RETTA NEL PIANO CARTESIANO

LA RETTA NEL PIANO CARTESIANO LA RETTA NEL PIANO CARTESIANO LE COORDINATE CARTESIANE Quando si vuole fissare un sistema di coordinate cartesiane su una retta r, è necessario considerare: un punto O detto origine; un verso di percorrenza;

Dettagli

Esercitazione di Geometria I 13 dicembre Esercizio 1. Esercizio 2. Esercizio 3

Esercitazione di Geometria I 13 dicembre Esercizio 1. Esercizio 2. Esercizio 3 Esercitazione di Geometria I 13 dicembre 2008 a. Completa la seguente definizione: i vettori v 1, v 2,..., v n del K-spazio vettoriale V si dicono linearmente dipendenti se... b. Siano w 1, w 2, w 3 vettori

Dettagli

Esercizi sui sistemi di equazioni lineari.

Esercizi sui sistemi di equazioni lineari. Esercizi sui sistemi di equazioni lineari Risolvere il sistema di equazioni lineari x y + z 6 x + y z x y z Si tratta di un sistema di tre equazioni lineari nelle tre incognite x, y e z Poichè m n, la

Dettagli

Ricordiamo. 1. Tra le equazioni delle seguenti rette individua e disegna quelle parallele all asse delle ascisse:

Ricordiamo. 1. Tra le equazioni delle seguenti rette individua e disegna quelle parallele all asse delle ascisse: La retta Retta e le sue equazioni Equazioni di rette come luogo geometrico y = h h R equazione di una retta parallela all asse delle ascisse x = 0 equazione dell asse delle ordinate y = h h R equazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI LA SAPIENZA DI ROMA POLO DI RIETI FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA DELL AMBIENTE E DEL TERRITORIO

UNIVERSITA DEGLI STUDI LA SAPIENZA DI ROMA POLO DI RIETI FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA DELL AMBIENTE E DEL TERRITORIO UNIVERSITA DEGLI STUDI LA SAPIENZA DI ROMA POLO DI RIETI FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA DELL AMBIENTE E DEL TERRITORIO Geometria III esonero pariale A.A. 6 Cognome Nome Matricola Codice

Dettagli

Esercizi di Geometria Affine ed Euclidea del Piano e dello Spazio

Esercizi di Geometria Affine ed Euclidea del Piano e dello Spazio Esercizi di Geometria Affine ed Euclidea del Piano e dello Spazio Sansonetto Nicola 15 aprile 2016 Geometria Affine nel Piano Esercizio 1. Nel piano affine standard A 2 (R) dotato del riferimento canonico,

Dettagli

Fasci di Coniche. Salvino Giuffrida. 2. Determinare e studiare il fascio Φ delle coniche che passano per A (1, 0) con tangente

Fasci di Coniche. Salvino Giuffrida. 2. Determinare e studiare il fascio Φ delle coniche che passano per A (1, 0) con tangente 1 Fasci di Coniche Salvino Giuffrida 1. Determinare e studiare il fascio Φ delle coniche che passano per O = (0, 0), con tangente l asse y, e per i punti (1, 0), (1, ). Determinare vertice e asse della

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone CAMBIAMENTI DI SISTEMA DI RIFERIMENTO Consideriamo il piano cartesiano R 2 con un sistema di riferimento (O,U). Se introduciamo in R 2 un secondo sistema

Dettagli

La retta nel piano. Supponiamo che la retta r sia assegnata attraverso un suo punto P 0 (x 0, y 0 ) e un vettore v (l, m) che ne indichi la direzione.

La retta nel piano. Supponiamo che la retta r sia assegnata attraverso un suo punto P 0 (x 0, y 0 ) e un vettore v (l, m) che ne indichi la direzione. La retta nel piano Equazioni vettoriale e parametriche di una retta Supponiamo che la retta r sia assegnata attraverso un suo punto P 0 (x 0, y 0 ) e un vettore v (l, m) che ne indichi la direzione. Condizione

Dettagli

Esercizi di Matematica di Base Scienze biologiche e Scienze e Tecnologie dell Ambiente

Esercizi di Matematica di Base Scienze biologiche e Scienze e Tecnologie dell Ambiente Esercizi di Matematica di Base Scienze biologiche e Scienze e Tecnologie dell Ambiente Dati i vettori di R (i) Calcolare il prodotto scalare v w, (ii) Stabilire se v e w sono ortogonali, (ii) Stabilire

Dettagli

Prodotto interno (prodotto scalare definito positivo)

Prodotto interno (prodotto scalare definito positivo) Contenuto Prodotto scalare. Lunghezza, ortogonalità. Sistemi e basi ortonormali. Somma diretta: V = U U. Proiezioni. Teorema di Pitagora, disuguaglianza di Cauchy-Schwarz. Angoli. Federico Lastaria. Analisi

Dettagli

Esercizi su esponenziali, coni, cilindri, superfici di rotazione

Esercizi su esponenziali, coni, cilindri, superfici di rotazione Esercizi su esponenziali, coni, cilindri, superfici di rotazione Esercizio 1. Risolvere exp (exp (z)) = i. Esercizio. Risolvere i exp(z)z 4 + i exp(z)(1 + i) z 4 i 1 = 0. Esercizio. Risolvere exp(z) =

Dettagli

Geometria BIAR Esercizi 2

Geometria BIAR Esercizi 2 Geometria BIAR 0- Esercizi Esercizio. a Si consideri il generico vettore v b R c (a) Si trovi un vettore riga x (x, y, z) tale che x v a (b) Si trovi un vettore riga x (x, y, z) tale che x v kb (c) Si

Dettagli

Corso di Laurea in Fisica. Geometria. a.a Canale 3 Prof. P. Piazza Magiche notazioni

Corso di Laurea in Fisica. Geometria. a.a Canale 3 Prof. P. Piazza Magiche notazioni Corso di Laurea in Fisica. Geometria. a.a. 23-4. Canale 3 Prof. P. Piazza Magiche notazioni Siano V e W due spazi vettoriali e sia T : V W un applicazione lineare. Fissiamo una base B per V ed una base

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme

Dettagli

SISTEMI LINEARI MATRICI E SISTEMI 1

SISTEMI LINEARI MATRICI E SISTEMI 1 MATRICI E SISTEMI SISTEMI LINEARI Sistemi lineari e forma matriciale (definizioni e risoluzione). Teorema di Rouché-Capelli. Sistemi lineari parametrici. Esercizio Risolvere il sistema omogeneo la cui

Dettagli

LEZIONE 10. S(C,ρ) Figura 10.1

LEZIONE 10. S(C,ρ) Figura 10.1 LEZIONE 10 10.1. Sfere nello spazio. In questa lezione studieremo alcuni oggetti geometrici non lineari, circonferenze e sfere nello spazio A 3. Poiché le proprietà delle circonferenze nel piano sono del

Dettagli

Ingegneria Meccanica; Algebra lineare e Geometria 2008/2009

Ingegneria Meccanica; Algebra lineare e Geometria 2008/2009 Capitolo Ingegneria Meccanica; Algebra lineare e Geometria 8/9. Esercii svolti su rette e piani Eserciio. Stabilire se le due rette r e s sono coincidenti oppure no: ( ( ( ( ( ( 7 r : = + t ; s : = + t

Dettagli

La lunghezza dei vettori e legata alle operazioni sui vettori nel modo seguente: Consideriamo due vettori v, w e il vettore v + w loro somma.

La lunghezza dei vettori e legata alle operazioni sui vettori nel modo seguente: Consideriamo due vettori v, w e il vettore v + w loro somma. Matematica II, 20.2.. Lunghezza di un vettore nel piano Consideriamo il piano vettoriale geometrico P O. Scelto un segmento come unita, possiamo parlare di lunghezza di un vettore v P O rispetto a tale

Dettagli

DERIVATE E LORO APPLICAZIONE

DERIVATE E LORO APPLICAZIONE DERIVATE E LORO APPLICAZIONE SIMONE ALGHISI 1. Applicazione del calcolo differenziale 1 Abbiamo visto a lezione che esiste un importante legame tra la continuità di una funzione y = f(x) in un punto x

Dettagli

Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016

Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016 Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016 Prodotti scalari e forme bilineari simmetriche (1) Sia F : R 2 R 2 R un applicazione definita da F (x, y) = x 1 y 1 + 3x 1 y 2 5x 2 y 1 + 2x 2

Dettagli

LEZIONE 9. k, tenendo conto delle formule che permettono di calcolare il prodotto scalare ed il prodotto vettoriale, otteniamo

LEZIONE 9. k, tenendo conto delle formule che permettono di calcolare il prodotto scalare ed il prodotto vettoriale, otteniamo LEZIONE 9 9.1. Prodotto misto. Siano dati i tre vettori geometrici u, v, w V 3 (O) definiamo prodotto misto di u, v e w il numero u, v w. Fissiamo un sistema di riferimento O ı j k in S 3. Se u = u x ı

Dettagli

Condizione di allineamento di tre punti

Condizione di allineamento di tre punti LA RETTA L equazione lineare in x e y L equazione: 0 con,,, e non contemporaneamente nulli, si dice equazione lineare nelle due variabili e. Ogni coppia ; tale che: 0 si dice soluzione dell equazione.

Dettagli

Parte 12a. Trasformazioni del piano. Forme quadratiche

Parte 12a. Trasformazioni del piano. Forme quadratiche Parte 12a Trasformazioni del piano Forme quadratiche A Savo Appunti del Corso di Geometria 2013-14 Indice delle sezioni 1 Trasformazioni del piano, 1 2 Cambiamento di coordinate, 8 3 Forme quadratiche,

Dettagli

PIANI E RETTE NELLO SPAZIO / ESERCIZI SVOLTI

PIANI E RETTE NELLO SPAZIO / ESERCIZI SVOLTI M.GUIDA, S.ROLANDO, 01 1 PIANI E RETTE NELLO SPAZIO / ESERCIZI SVOLTI L asterisco contrassegna gli esercizi meno basilari (perché più difficili o di approfondimento). Sarà sempre sottinteso che nello spazio

Dettagli

Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG)

Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG) Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG) II foglio di esercizi ESERCIZIO 1. Per ciascuna funzione f(, ) calcolare le derivate parziali f (, ) e f (, ) e determinare il relativo dominio di definizione.

Dettagli

Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite

Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite 3 Sistemi lineari 3 Generalità Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite ovvero, in forma matriciale, a x + a 2 x 2 + + a n x n = b a 2 x + a 22 x 2 + + a 2n x

Dettagli

SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI

SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI SISTEMI LINEARI: APPROFONDIMENTI ED ESEMPI Appunti presi dalle lezioni del prof. Nedo Checcaglini Liceo Scientifico di Castiglion Fiorentino (Classe 4B) January 17, 005 1 SISTEMI LINEARI Se a ik, b i R,

Dettagli

CAPITOLO 14. Quadriche. Alcuni esercizi di questo capitolo sono ripetuti in quanto risolti in maniera differente.

CAPITOLO 14. Quadriche. Alcuni esercizi di questo capitolo sono ripetuti in quanto risolti in maniera differente. CAPITOLO 4 Quadriche Alcuni esercizi di questo capitolo sono ripetuti in quanto risolti in maniera differente. Esercizio 4.. Stabilire il tipo di quadrica corrispondente alle seguenti equazioni. Se si

Dettagli

15 luglio Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... ISTRUZIONI

15 luglio Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... ISTRUZIONI 15 luglio 01 - Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a. 01-01 COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono

Dettagli

Teorema delle Funzioni Implicite

Teorema delle Funzioni Implicite Teorema delle Funzioni Implicite Sia F una funzione di due variabili definita in un opportuno dominio D di R 2. Consideriamo l equazione F (x, y) = 0, questa avrà come soluzioni coppie di valori (x, y)

Dettagli

Esercitazione n 6. Esercizio 1: Determinare i punti di massimo e minimo relativo delle seguenti funzioni: (b)f(x, y) = 4y 4 16x 2 y + x

Esercitazione n 6. Esercizio 1: Determinare i punti di massimo e minimo relativo delle seguenti funzioni: (b)f(x, y) = 4y 4 16x 2 y + x Esercitazione n 6 1 Massimi e minimi di funzioni di più variabili Esercizio 1: Determinare i punti di massimo e minimo relativo delle seguenti funzioni: (a)f(x, y) = x 3 + y 3 + xy (b)f(x, y) = 4y 4 16x

Dettagli

COMPLEMENTI DEL CORSO DI MATEMATICA Anno Accademico 2012/2013 Prof. Francesca Visentin

COMPLEMENTI DEL CORSO DI MATEMATICA Anno Accademico 2012/2013 Prof. Francesca Visentin COMPLEMENTI DEL CORSO DI MATEMATICA Anno Accademico 0/03 Prof. Francesca Visentin CAPITOLO V ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA Riprendiamo alcune nozioni già date nel Capitolo II.. Coordinate cartesiane

Dettagli

Distanza tra punti e punto medio di un segmento. x1 + x 2

Distanza tra punti e punto medio di un segmento. x1 + x 2 Distanza tra punti e punto medio di un segmento Siano P = (x 1, y 1 ) e Q = (x 2, y 2 ) due punti del piano cartesiano. La distanza di P da Q vale: P Q = (x 1 x 2 ) 2 + (y 1 y 2 ) 2 (si utilizza il Teorema

Dettagli

Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva

Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva Filippo F. Favale 8 aprile 014 Esercizio 1 Si consideri E dotato di un riferimento cartesiano ortonormale di coordinate (x, y) e origine O. Si

Dettagli

Equazione della circonferenza di centro e raggio assegnati

Equazione della circonferenza di centro e raggio assegnati Distanza fra due punti Dati due punti AHxA ya L e BHxB yb L la distanza fra di essi è uguale alla lunghezza del segmento AB che è a sua volta uguale al modulo del vettore vhxb - xa yb - ya L ed è dato

Dettagli

La retta nel piano cartesiano

La retta nel piano cartesiano La retta nel piano cartesiano Abbiamo visto come, fissato un sistema di riferimento, a ciascun punto sia possibile associare una coppia ordinata di numeri reali (le sue coordinate). Se adesso consideriamo

Dettagli

Prodotto scalare e norma

Prodotto scalare e norma Capitolo 7 Prodotto scalare e norma Riprendiamo ora lo studio dei vettori da un punto di vista più geometrico. È noto, per esempio dalla Fisica, che spesso è comodo visualizzare un vettore del piano o

Dettagli

Appunti sul corso di Complementi di Matematica (modulo Analisi)

Appunti sul corso di Complementi di Matematica (modulo Analisi) Appunti sul corso di Complementi di Matematica (modulo Analisi) prof. B.Bacchelli. 04 - Vettori topologia in R n : Riferimenti: R.Adams, Calcolo Differenziale 2. Cap. 1.2: In R n : vettori, somma, prodotto

Dettagli

0.1 Coordinate in uno spazio vettoriale

0.1 Coordinate in uno spazio vettoriale .1. COORDINATE IN UNO SPAZIO VETTORIALE 1.1 Coordinate in uno spazio vettoriale Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita n costruito sul campo K. D ora in poi, ogni volta che sia fissata una base

Dettagli

Esercizi 2. Soluzioni. 1. Siano dati i vettori 1 1, 1 R 3.

Esercizi 2. Soluzioni. 1. Siano dati i vettori 1 1, 1 R 3. Esercizi. Soluzioni.. Siano dati i vettori,, R. (i) Far vedere che formano una base di R. (ii) Ortonormalizzarla col metodo di Gram-Schmidt. (iii) Calcolare le coordinate del vettore X = 5 Sol. (i) Usiamo

Dettagli

1 Nozioni utili sul piano cartesiano

1 Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Il piano cartesiano è un sistema di riferimento costituito da due rette perpendicolari (una orizzontale detta asse delle ascisse x

Dettagli

Geometria Analitica Domande e Risposte

Geometria Analitica Domande e Risposte Geometria Analitica Domande e Risposte A. Il Piano Cartesiano. Qual è la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano? Per calcolare la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano

Dettagli