Sportello d'ascolto per le famiglie e per il personale scolastico

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Transcript:

Sportello d'ascolto per le famiglie e per il personale scolastico Contesto e rilevazione del bisogno L opera nella direzione della valorizzazione e della promozione umana e sociale delle persone con disabilità e delle loro famiglie, nonché nel campo della tutela dei rispettivi diritti civili, perseguendo esclusivamente finalità di solidarietà sociale, in piena collaborazione e sintonia con l Istituto di Neuropsichiatria Infantile Dosso Verde di Pavia di cui condivide l opera e lo spirito animatore. L istituto Dosso Verde è un centro di riabilitazione neuropsichiatrica e di psicoterapia dell età evolutiva (0-15 anni), è una realtà molto conosciuta sul territorio pavese e rappresenta un riferimento importante anche per la Provincia di Milano, di Bergamo, di Lodi e di Monza-Brianza. Contesto pavese rispetto alla situazione scolastica in casi di disabilità: la scuola rappresenta il primo approdo significativo che l individuo compie nel suo viaggio verso l età adulta, un primo lido che permette di confrontarsi con il proprio divenire soggetto in mezzo ad altri, una prima significativa esperienza di legame sociale condotta al di fuori del proprio nucleo famigliare. Secondo i dati del database 2016\2017 UST Pavia, si stima che siano presenti nelle nostre scuole: 1396 bambini con disabilità suddivisi tra la scuola dell infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado 1320 DSA nella scuola primaria e secondaria 1755 BES nella scuola primaria e secondaria Secondo un'indagine statistica Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, riferita a.s 2014\2015 viene reso noto che gli alunni disabili inseriti nella scuola Italiana sono il 2,7% del numero complessivo degli alunni frequentanti, il 40% in più rispetto a 10 anni fa.

La circolare ministeriale n 8 del 6 marzo 2013 de Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ricorda che ogni alunno,con continuità e per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi speciali: o per motivi fisici, biologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Capita allora che il ruolo degli insegnanti diventi non solo prezioso ponte tra minore e famiglia ma anche elettiva prima forma di intervento sul campo, un quotidiano confrontarsi con diverse problematicità che sarebbe importante potessero a loro volta beneficiare di sostegno, formazione e orientamento. Alla luce dei progetti finiti o in atto, e dopo un attenta osservazione maturata grazie alle attività seguite e ai rapporti attivati con le famiglie dell'associazione, si sono quindi individuati i seguenti bisogni: - necessità di sostegno al ruolo genitoriale nei compiti educativi in rivolti ad un figlio con disabilità - necessario abbandono dei modelli passivo-assistenziali e successiva riatrribuzione di dignità alla genitorialità in caso di disabilità del figlio - necessario aumento di operatori volontari all'interno delle associazioni - necessità di un orientamento più consapevole nei servizi del territorio - necessità di una maggiore preparazione del personale scolastico rispetto alla presa in carico educativa dei minori affetti da disabilità psichica - necessario aumento di comunicazione fra la famiglia, la scuola e gli altri operatori socio sanitari o assistenziali e volontari - necessario aumento delle competenze rispetto agli ambiti emotivi/comportamentali degli utenti da parte del personale scolastico - necessario sostegno al personale scolastico durante i periodi di frustrazione delle aspettative e speranze nutrite in merito al lavoro da svolgere con il disabile e che spesso non corrispondono alla realtà - necessario potenziamento della relazione fra la famiglia e la scuola e degli ambiti associativi di volontariato.

Il servizio in generale Per il territorio pavese questa proposta si sviluppa attraverso l'organizzazione di uno sportello d'ascolto psicologico per le famiglie di minori disabili o in fase di diagnosi e per il personale scolastico coinvolto nei progetti educativi dedicati a minori disabili. Per i genitori ha l'obiettivo di diventare uno spazio volto ad accogliere emozioni, pensieri, preoccupazioni, idee e vissuti che tutti i genitori coinvolti si trovano ad affrontare. Si pone anche come uno spazio di confronto precedente alla eventuale diagnosi, cioè in quel momento in cui i genitori colgono alcuni segnali difficilmente comprensibili e necessitano di un professionista per sciogliere eventuali dubbi o tracciare un percorso pensato sulle loro esigenze individuali. Inoltre prevede una parte di confronto, in casi specifici, con una logopedista e con una neuropsicomotricista. Per gli insegnanti e gli educatori, si propone, invece, come vero e proprio momento di consulenza psico/pedagogica, logopedica e di psicomotricità sui casi seguiti, con la finalità di offrire indicazioni e strumenti che permettano una migliore presa in carico dell'utente anche nel contesto scolastico in cui esso vive quotidianamente parte della sua giornata. Per il personale scolastico è prevista anche una consulenza sui servizi del territorio da poter utilizzare e trasmettere alle famiglie con cui la scuola si confronta. Il servizio proposto all'istituto Comprensivo di Via Angelini di Pavia Per l'istituto Comprensivo di via Angelini, a fronte del successo del convegno organizzato in data 5 maggio 2017 e dei successivi contatti con i docenti e la Dirigenza Scolastica, si propone di calendarizzare 4 giornate da settembre a dicembre 2017 in cui verrà garantita gratuitamente la presenza di uno dei nostri specialisti a scuola per offrire il servizio di consulenza sopra descritto sia ai docenti sia alle famiglie, in affiancamento e in stretta collaborazione allo sportello autismo già presente all'interno dell'istituto. Obiettivi specifici: la costruzione di uno spazio fisico e mentale in cui i genitori possano confrontarsi con uno specialista sulle difficoltà collegate al momento della diagnosi; la costruzione di uno spazio fisico e mentale in cui i genitori possano confrontarsi con uno specialista sulle difficoltà collegate ai momenti in cui si rilevano delle difficoltà o un disagio nel figlio che non si riesce a decodificare o a interpretare;

la costruzione di uno spazio fisico e mentale in cui il personale docente ed educativo possa confrontarsi con uno specialista sulle difficoltà collegate ai momenti in cui si rilevano delle difficoltà o un disagio nell'alunno che non si riesce a decodificare o a interpretare; l' offerta di una consulenza sui servizi del territorio, specifici per ogni area clinica, e sulle procedure da seguire per le varie agevolazioni e i vari contributi potenzialmente richiedibili in caso di disabilità sia per le famiglie sia per il personale scolastico Obiettivi generali: la diminuzione dell isolamento e del disorientamento che la famiglia vive quotidianamente legate alla disabilità del figlio la diminuzione delle difficoltà del confronto quotidiano con il minore disabile grazie alla condivisione di strumenti teorici e pratici legati all accudimento e all educazione del figlio l'aumento della qualità della vita del minore disabile e della famiglia l'aumento della qualità del lavoro del personale docente e educativo l'abbandono dei modelli passivo/assistenziali la creazione di una cultura volta alla collaborazione tra enti con la finalità di offrire, sul territorio, servizi sempre più completi e di rete l'aumento della comunicazione e della collaborazione fra l Associazione e le famiglie così da creare un confronto produttivo e poter agire sempre più consapevolmente con gli utenti di nostra competenza l'aumento della comunicazione e della collaborazione fra l Associazione e l'istituto Comprensivo così da creare un confronto produttivo e poter agire sempre più consapevolmente con gli utenti di nostra competenza Risultati attesi: la creazione e l'incentivazione di una cultura volta a un modello attivo di cura e sostegno del disabile l'aumento della comunicazione e del confronto con altri genitori di figli disabili l'aumento della comunicazione e del confronto fra docenti, genitori e altre figure coinvolte nella presa in carico del disabile la creazione di una nuova rete di lavoro fra l Associazione e tutti gli altri enti che hanno in carico i minori in modo da realizzare una nuova realtà sul territorio che rappresenti un riferimento per tutte le famiglie e il personale coinvolto dell'istituto Comprensivo

la sensibilizzazione della popolazione e del territorio sul tema della genitorialità in situazioni di disabilità psichica la sensibilizzazione della popolazione e del territorio sul tema dell'inclusione scolastica Responsabile del progetto: Dott. ssa Martina Garzoglio mobile: 3407517011 m.garzoglio@hotmail.it Per informazioni sull'associazione: www.genitoridossoverde.it info@genitoridossoverde.it