Aspetti giuridici della tutela: la nomina e le funzioni del tutore

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Intervengono: Aspetti giuridici della tutela: la nomina e le funzioni del tutore Corso di formazione per tutori di minori di età 11 Novembre 2014 Sala Rosa Palazzo della Regione Piazza Dante n. 16 38122 TRENTO Dott.ssa Camilla GATTIBONI Magistrato tribunale per i Minorenni Dott.ssa Consuelo PASQUALI Magistrato -Tribunale di Rovereto 1

2 Indice Nozione e funzione della tutela L apertura della tutela: presupposti soggetti richiedenti soggetti istituzionali coinvolti luogo di apertura Il Giudice tutelare La nomina del tutore La scelta I compiti La diligenza e la responsabilità La gratuità La cessazione Il protutore

Nozione e funzione della tutela L apertura della tutela I casi in cui si procede all apertura della tutela (art. 343 c.c.) I soggetti che devono promuovere la tutela (art. 345 c.c.) La costituzione della tutela e il luogo di apertura (art. 346 c.c.) 3

L organo pubblico della tutela: il Giudice Tutelare (art. 344 c.c.) sovrintende alle tutele e alle curatele ed esercita le altre funzioni affidategli dalla legge può chiedere l assistenza degli organi della Pubblica Amministrazione e di tutti gli enti i cui scopi corrispondano alle sue funzioni 4

Il Giudice Tutelare ha l ufficio presso il Tribunale Ordinario ed è organo monocratico. Provvede con decreto Reclamabilità del decreto (art. 45 disp. att. c.c.) 5

L attività del giudice tutelare/1 soprintende alle tutele e curatele (344 c.c.) nomina tutore e protutore (346 c.c.), ne riceve il giuramento, decide sull istanza di dispensa (353 c.c.) dà i provvedimenti urgenti sul patrimonio, prima che tutore e protutore abbiano assunto le funzioni (361 c.c.) designa l istituto di credito presso cui depositare valori e titoli (369 c.c.) 6

L attività del giudice tutelare/2 delibera sul luogo in cui il minore deve essere allevato, sul suo avviamento agli studi all esercizio di un arte o mestiere (371 n. 1 c.c.) delibera la spesa annua per il mantenimento del minore (371 n. 2 c.c.) delibera sulla convenienza a continuare o alienare o liquidare aziende commerciali che siano nel patrimonio del minore (371, n. 3 c.c.) 7

L attività del giudice tutelare/3 autorizza l investimento di capitali (372 c.c.) autorizza gli atti di straordinaria amministrazione ex art. 374 c.c. esprime parere, quando l autorizzazione dev essere concessa dal tribunale in composizione collegiale ex art. 375 c.c. autorizzare il reimpiego del prezzo riscosso dalla vendita, se non ha disposto il tribunale (376 c.c.) 8

L attività del giudice tutelare/4 liquida un equa indennità al tutore (379 c.c.) approva il conto annuale della tutela (380 c.c.) può imporre cauzione al tutore o liberarlo dalla cauzione prestata (381 c.c.) può esonerare il tutore, rimuoverlo o sospenderlo (383 e 384 c.c.) riceve e approva il conto finale della tutela (385 c.c.) 9

L attività del giudice tutelare/5 Altre competenze speciali in materia di affidamento familiare Trattamenti sanitari Autorizzazione ad interrompere la gravidanza Nulla osta in materia di passaporti 10

La nomina del tutore/1 Organo competente Persone che possono essere scelte come tutore (348) Persone fisiche Enti di assistenza e Enti locali L audizione del minore 11

La nomina del tutore/2 Natura dell incarico Casi particolari: Incapacità Dispensa Esonero Rimozione e sospensione 12

Compiti del tutore Sono compiti del tutore: curare la persona del minore, rappresentarlo in tutti gli atti civili, amministrarne i beni, procedere alla formazione dell inventario iniziale dei beni del minore, tenere regolare contabilità e annualmente rendere il conto al GT 13

Principali incombenti: prestare giuramento di esercitare l ufficio con fedeltà e diligenza (art. 349 c.c.) predisporre l inventario (363) può essere tenuto a prestare cauzione (381) procedere a proporre al giudice i provvedimenti circa l educazione (luogo, studi, mestiere) e l amministrazione del patrimonio (371) deve esprimere il consenso informato ai trattamenti sanitari 14

chiedere le autorizzazioni prescritte dalla legge (artt. 372-376 c.c.) relativamente a specifici, ma fondamentali o importanti aspetti della gestione patrimoniale, per i quali il tutore deve chiedere autorizzazione al GT o al tribunale deve presentare il rendiconto finale quando cessa dalle funzioni (385 ss.) deve tenere regolare contabilità e predisporre rendiconto annuale (380) 15

Diligenza e responsabilità del tutore deve avere la diligenza del buon padre di famiglia (art. 382 c.c.) disciplina particolare: atti compiuti senza osservare le norme autorizzative (art. 376 c.c.) atti vietati al tutore e al protutore (art. 377) Divieto di convenzioni con il minore (art. 388) non deve agire in conflitto d interessi con il minore 16

Gratuità della tutela E prevista la possibilità che sia liquidato un rimborso spese e un equa indennità (art. 379 c.c.) 17

La cessazione della tutela Cessazione della tutela Cessazione dall incarico 18

Il protutore Duplicità delle funzioni (art. 366 c.c.): Ausiliarie del tutore (inventario, rendiconto annuale, rendiconto finale) Vicarie (impedimento, conflitto d interessi) 19

Il consenso informato ai trattamenti sanitari Minorenne in affidamento, in comunità o in istituto penale Minorenne che vive in strada senza reperibilità dei genitori o minore straniero non accompagnato per cui non c è ancora tutela Minorenne che ha un tutore Consenso del tutore e volontà del minore Casi in cui decide il minore (anche senza informare il tutore) 20

21 Grazie per l attenzione