Bollettino agroclimatico mensile Agosto 2018 Servizio Idro-Meteo-Clima Temperature solo lievemente superiori alla norma recente (+0,9 C); piogge nel complesso simili alle medie degli ultimi anni, ma con distribuzione disomogenea a seguito dei frequenti fenomeni temporaleschi (descrizione degli eventi meteo significativi) che hanno caratterizzato tutto il mese a cadenza pressoché settimanale. Le precipitazioni sono state inferiori alle attese nella pianura dal parmense al modenese, sui rilievi della Romagna e del parmense, superiori nel settore centroorientale (Bolognese, Ravennate e in parte del Ferrarese) e sul Piacentino (figura in basso). Calcolando dal 1 gennaio alla fine di Agosto si stima, nel complesso dell intera Regione, un surplus pluviometrico, rispetto al 2001-2015, di circa 100 mm in più pari ad un + 21 %. Temperature: nel complesso solo lievemente superiori alla norma, (+0,9 C su 2001-2015). Precipitazioni: nel complesso prossime alle attese (+2 mm pari a +7 %), ma con distribuzione non omogenea sul territorio. Evapotraspirazione: nella norma del clima recente, in pianura cumulata mensile tra 140 e 160 mm. Acqua nel terreno: a fine mese valori in generale prossimi alla norma, inferiori alle attese solo in aree della bassa pianura dal parmense al modenese. Fenologia: mais e sorgo in raccolta. Agosto 2018: Nella settimana dal 30 luglio al 5 agosto hanno prevalso condizioni di tempo stabile con media delle massime oltre 34 C (circa 3 C oltre i valori medi 2001-2015) e massime assolute in pianura tra 36 e 37 C. In pianura osservato un solo evento temporalesco (Giovedì 2 agosto sulla provincia di Ferrara), sui rilievi registrate precipitazioni sparse nei primi tre giorni di agosto. La settimana dal 6 al 12 ha avuto tempo in generale debolmente perturbato con precipitazioni in quasi tutti i giorni della settimana, i primi tre giorni hanno visto piogge isolate o sparse solo sui rilevi mentre giovedì 9 le piogge hanno interessato vaste aree le aree di pianura, particolarmente bolognese ferrarese e piacentino; altre precipitazioni sparse si sono registrate domenica 12. Le precipitazioni della settimana sono state nel complesso prossime alla norma, ma concentrate in aree del bolognese ferrarese e piacentino e sui rilievi del settore centrale e occidentale, lasciando tutto il resto del territorio in deficit puliviometrico. Le temperature sono state notevolmente superiori alla norma, mediamente tra 2 e 3 C superiori alle media 2001-2015 La settimana dal 13 al 19 agosto ha visto, nei primi tre giorni, da lunedì 13 al a mercoledì 15, condizioni di instabilità con rovesci e temporali che hanno interessato prevalentemente le aree orientali (Ravennate, Ferrarese, rilievi del bolognese e fascia costiera) e la fascia collinare dal parmense al modenese. Le precipitazioni cumulate dei tre giorni hanno raggiunto e localmente superato valori di 60 mm; la settimana ha avuto nel complesso precipitazioni molto superiori a quelle attese (2001-2015) mentre le temperature sono state prossime alla norma. La settimana dal 20 al 26 agosto è stata caratterizzata, nella seconda metà, da precipitazioni con locali rovesci e temporali. Da giovedì 23 a domenica 26 si sono registrate precipitazioni, inizialmente locali o sparse, poi più diffuse nei giorni di sabato 25 e domenica 26, con i valori più elevati e locali grandinate localizzate sul bolognese. Altre precipitazioni si sono verificate negli ultimi due giorni del mese con valori consistenti sul Piacentino (fino a 50 mm). 1
PRECIPITAZIONI del mese Le precipitazioni cumulate mensili in pianura oscillano tra i valori minimi, (anche inferiori ai 20 mm) registrati nella pianura dal Parmense al Reggiano e Modenese (aree in giallo) a quelli massimi ( tra 80-100 mm ) registrati nelle aree centro orientali (bolognese e ferrarese) e nel piacentino. Confronto con il clima (mm) (2001-2015) Le precipitazioni del mese sono state nel complesso molto simili alla norma, (stimati mediamente 49 mm rispetto ai 47 mm della media 2001-2015) ma con distribuzione disomogenea a seguito delle caratteristiche convettive dei fenomeni di precipitazione. Le anomalie negative più elevate (generalmente tra 20 e 30 mm) si calcolano nella pianura centrooccidentale, sui rilievi della Romagna e del parmense. Confronto con il clima (%) (2001-2015) I Maggiori deficit percentuali negativi rispetto alle attese (calcolati al 50% e oltre) si calcolano in aree della pianura centro-occidentale, sui rilievi della Romagna e del parmense. 2
PRECIPITAZIONI da gennaio Le precipitazioni cumulate da gennaio 2017 oscillano, in pianura, generalmente tra 400 mm e 600 mm. Confronto con il clima (mm) (2001-2015) Le precipitazioni da gennaio 2017 risultano nel complesso superiori a quelle medie del periodo di riferimento (circa + 100 mm), con anomalie negative limitate alla bassa pianura del parmense, ad aree del ferrarese prossime al corso del Po. Confronto con il clima (%) (2001-2015) Rispetto alle attese climatiche (2001-2015) le piogge da inizio anno sono state nel complesso superiori alle attese con scostamento positivo medio di circa + 21%; le anomalie negative, limitate generalmente entro un 10% si localizzano in aree della bassa pianura parmense, reggiana, modenese e ferrarese. 3
TEMPERATURE Le minime I valori medi mensili sono stati, in generale, lievemente superiori alla norma. Le massime I valori medi mensili sono stati nel complesso lievemente superiori alla norma. 4
Evapotraspirazione potenziale (ETP) In pianura i valori cumulati di ETP sono stimati in generale tra 140 e 160 mm. Nel complesso si stimano uscite evapotraspirative prossime alle medie 2001-2015. L evapotraspirazione è l effetto cumulato dell evaporazione dalla superficie del terreno e della traspirazione dell acqua dalle piante. In condizioni di disponibilità idrica non limitante, l evapotraspirazione da un terreno ricoperto di vegetazione bassa, omogenea, in buono stato vegetativo ed esente da infezioni e malattie è determinata solo dalle condizioni meteorologiche; in queste condizioni standard l evapotraspirazione prende il nome di evapotraspirazione potenziale (ETP). 5
Bilancio idroclimatico (BIC) il BIC risulta ovunque negativo in pianura con i deficit in generale compreso tra 80 e 140 mm (valore medio regionale prossimo a 90 mm) Rispetto ai valori medi degli anni 2001-2015, il bilancio di Agosto 2018 risulta nel complesso della Regione prossimo alle medie di riferimento con estremi negativi, (tra 30 e 40 mm) nell area di pianura dal parmense al piacentino, sui rilievi della Romagna e in quelli più elevati del parmense. Bilancio Idroclimatico (BIC): rappresenta la differenza tra le precipitazioni e l evapotraspirazione potenziale (ETP). Il BIC è un primo indice per la valutazione del contenuto idrico dei suoli. Nelle carte del bilancio idrico climatico i valori positivi indicano condizioni di surplus idrico mentre quelli negativi rappresentano condizioni di deficit idrico. 6
L acqua nel suolo in pianura Deficit rispetto alla cc A fine mese i valori di deficit in pianura sono stimati compresi tra 100 e 200 mm. La mappa è stata realizzata col modello geografico di bilancio idrico CRITERIA per lo strato di terreno compreso tra 0 e 1 m; la carta dei suoli è quella RER 1:50.000 in pianura e 1:250.000 sui rilievi; la simulazione si riferisce a un prato di graminacee. Acqua disponibile In pianura si stimano valori di contenuto idrico in generale inferiori ai 15 mm con valori superiori solo sul settore centro-orientale. L acqua disponibile (Umidità meno Punto di Appassimento) rappresenta, espressa in mm, tutta l acqua che le colture possono assorbire dal terreno fino a raggiungere il punto di appassimento. Il valore dipende dalle caratteristiche del terreno e dalla coltura. Percentile acqua disponibile Confrontando i valori del contenuto idrico dei terreni stimati nella giornata del 26 Agosto con quelli dello stesso giorno nei 16 anni precedenti mediante il calcolo dei percentili, si osserva che in pianura è presente una situazione di sostanziale normalità (aree dal giallo al verde all azzurro) con valori di contenuto idrico inferiori alle attese (aree dal marrone al rosso) solo in zone della pianura reggiana, parmense e modenese, e più localizzate, in zone della pedecollina piacentina e dei rilievi più elevati del parmense e della Romagna. 7
Sommatorie termiche Soglia 0 C in pianura le sommatorie termiche con soglia 0 C risultano in generale superiori a 750 D. Soglia 5 C le sommatorie termiche con soglia 5 C risultano in generale comprese tra 600 e 650 Soglia 10 C Le temperature del mese, in pianura, hanno hanno prodotto sommatorie superiori a 450 D. 8
Sommatorie termiche: anomalia rispetto al clima (2001-2015) Soglia 0 C Dal confronto tra le sommatorie termiche del mese con soglia 0 C e quelle del periodo di riferimento si può notare che le sommatorie del mese risultano lievemente superiori alla norma in gran parte della regione. Soglia 5 C Dal confronto tra le sommatorie termiche del mese con soglia 5 C e quelle del periodo di riferimento si può notare che le sommatorie del mese risultano lievemente superiori alla norma in gran parte della regione. Soglia 10 C Dal confronto tra le sommatorie termiche del mese con soglia 10 C e quelle del periodo di riferimento si può notare che le sommatorie del mese risultano lievemente superiori alla norma in gran parte della regione. a sommatoria gradigiorno è utilizzata per quantificare l accumulo termico necessario allo sviluppo degli organismi vegetali. Nel calcolo vengono considerate solo le temperature superiori a determinate soglie, caratteristiche delle diverse specie e fasi fenologiche (es. 0, 5, 10 C). D = simbolo di grado giorno. 9