Il mercato della frutta in Italia Nelle ultime settimane il mercato della frutta è stato contraddistinto dai prodotti tipici del periodo autunnale ed in particolare da mele, pere, kiwi ed uve da tavola. L indice dei prezzi all origine di Ismea è utile per tracciare un quadro dell andamento di mercato del paniere di prodotti frutticoli. A partire da luglio, l indice ha mostrato una ripresa e si è portato su valori superiori a quelli del 2014, ma senza arrivare a quelli più elevati del 2013. In ottobre la spinta al rialzo si è arrestata e l indice ha assunto valori molto simili a quelli del mese precedente. La tendenza positiva è da ricondurre prevalentemente alle quotazioni di mele e pere che sono state nettamente superiori a quelle del 2014. Frutta: Indice dei prezzi all origine (2010=100) Mele La campagna 2015/16 delle mele è caratterizzata da un offerta leggermente più contenuta rispetto all anno precedente. La flessione della produzione è stata del 5% sia a livello europeo, sia a livello italiano. La flessione della produzione si è ripercossa sui mercati all origine determinando una rivalutazione dei listini rispetto alle quotazioni dell anno precedente. Fin dalle prime battute, il mercato estero è risultato più fluido rispetto al mercato interno. Negli areali produttivi di pianura, come ad esempio in Emilia Romagna, il mercato è più lento rispetto alle piazze del Trentino Alto Adige. Qui di seguito si riportano le quotazioni franco magazzino, medie settimanali, di alcuni prodotti particolari. Per le mele Golden delicious calibro 80-85, sulla piazza di Trento, la quotazione media di ottobre ed inizio novembre è stata di 0,60 /kg con una variazione del 4% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Mele (var. Golden Delicious): prezzi all origine su Trento, f.co magazzino Cat. I Cal. 80-85 - ( /kg) 0,61 0,60 0,60 0,59 0,59 0,58 0,58 0,57 0,57 0,56 Week 5 2014 2015 Per le mele Fuji calibro 80-90, sulla piazza di Bolzano abbiamo una quotazione media di 0,90 /kg, con una variazione positiva sia rispetto allo stesso periodo del 2014 (+28%) sia rispetto al 2013 (+5%). Mele (var. Fuji): prezzi all origine su Bolzano, f.co magazzino Cat. I Cal. 80-90 - ( /kg) 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00 Week 5 2013 2014 2015 Per quanto concerne le esportazioni, il consuntivo della campagna 2014/15 evidenzia risultati record sia in termini di quantità esportate (arrivate a quota 1.130.000 tonnellate), con un incremento del 27% su base annua, sia in termini di introiti (che hanno raggiunto 806 milioni di euro), con un incremento del 12%, nonostante la flessione di pari entità del prezzo medio all export.
Mele: export mensile dell Italia (in tonnellate) 140.000 130.000 120.000 110.000 100.000 90.000 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 - ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug 2012/13 2013/14 2014/15 Pere L offerta europea di pere, nella campagna 2015, è stimata in circa 2,3 milioni di tonnellate (dati Wapa), con una flessione del 3% rispetto al 2014. In Italia la situazione è analoga a quella europea con una produzione inizialmente stimata in 723mila tonnellate (-2% rispetto al 2014), aggiustata poi al ribasso in seguito alle rovinose grandinate del settembre scorso. Tra gli altri importanti produttori europei, cala la produzione di Belgio (-7%) e Paesi Bassi (-6%). Per quanto riguarda il mercato, al momento le vendite sono concentrate sul fronte interno. Nei prossimi mesi, i principali mercati di consumo europei termineranno le scorte di prodotto nazionale e di conseguenza le esportazioni dell Italia prenderanno quota. Qui di seguito si riportano le quotazioni franco magazzino, medie settimanali, delle pere Abate Fetel calibro 75-80 sulla piazza di Modena. In queste ultime settimane il prezzo è stabile sui valori di esordio, 1,05 /kg con una variazione del 24% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Pere (Var. Abate Fetel): prezzo all origine su Modena f.co magazzino Cat. I Cal. 75-80 ( /kg) Kiwi Per quanto concerne il kiwi, in queste settimane è iniziata la commercializzazione del prodotto italiano. Le stime di produzione del Cso evidenziano un incremento della produzione del 9% rispetto al 2014, tale percentuale scende all 8% se si considera esclusivamente il prodotto commercializzabile, al netto di quello destinato all industria. La qualità del prodotto è buona anche se il calibro dei frutti è per lo più medio-piccolo. Il dato nazionale nasconde forti differenze delle produzioni delle diverse regioni. In Lazio è attesa un offerta in crescita del 25%. In Piemonte, le aspettative sono positive anche se l entità dell aumento è molto inferiore rispetto al Lazio, con una stima prossima al +3%. In Emilia Romagna, la produzione è attesa in lieve flessione; mentre in Veneto la contrazione produttiva è prevista severa (-25%). In questa fase iniziale la commercializzazione è concentrata oltre che sul mercato interno, anche sulle spedizioni per le Americhe. In queste prime battute il mercato è condizionato dalla presenza di prodotto cileno e neozelandese che ancora persiste sui mercati europei determinando problemi di collocamento al prodotto italiano. Per il momento, le quotazioni nella fase di origine si sono posizionate su livelli intermedi a quelli delle due ultime campagne: più in basso rispetto al 2014 ma superiore al 2013. In prospettiva desta non poca preoccupazione la disponibilità della Grecia di 170mila tonnellate di prodotto commercializzabile, dato in crescita dell 11% rispetto al 2014.
Kiwi (Var. Hayward): prezzi all origine su Ravenna f.co magazzino - Cat. I Cal. 90+ ( /kg) Uve da tavola Per quanto riguarda il mercato delle uve da tavola, in Puglia i produttori stanno vivendo una campagna avara di soddisfazioni, in particolare per la varietà Italia. La produzione che in termini di quantità si presentava nella media degli ultimi anni è stata penalizzata da problemi di cracking, ossia la spaccatura dell acino. A ciò si sono aggiunti problemi di muffe a causa delle abbondanti piogge che hanno interessato i principali areali produttivi. Solo le quote di prodotto di qualità superiore riescono a spuntare quotazioni migliori. Un discorso diverso va fatto per le varietà apirene e per la Red Globe che spuntano quotazioni più alte, soprattutto per la buona richiesta del mercato estero. Uve da tavola (Var. Italia): prezzi all origine su Bari f.co azienda agricola prodotto massa ( /kg)
Uve da tavola (Var. Red Globe): prezzi all origine su Bari f.co azienda agricola prodotto massa ( /kg)
La bilancia commerciale della frutta fresca dell Italia Gli scambi con l estero Nei primi sette mesi del 2015 la bilancia commerciale della frutta fresca ha registrato un saldo attivo di circa 424 milioni di euro, in flessione del 4% rispetto allo stesso periodo del 2014. Tale risultato è frutto dell incremento dell esborso sostenuto per le importazioni che è cresciuto del 15%, mentre gli introiti generati dalle esportazioni sono cresciuti soltanto dell 8%. In termini di volumi scambiati, le importazioni sono cresciute (+2%) a fronte di un sostanzioso incremento dei listini medi, mentre le esportazioni sono cresciute dell 11% a fronte di un lieve calo dei listini medi all export. I prodotti maggiormente esportati sono: mele, con una quota del 50% sul totale, kiwi (15%), angurie (10%), pesche e nettarine (9%) e pere (5%). I prodotti maggiormente importati invece sono: banane con una quota del 46%, ananas (9%), pere (8%), pesche e nettarine (8%). Rispetto ai primi sette mesi del 2014, sono cresciute le importazioni di pesche e nettarine, kiwi, meloni, mango e datteri. Sul fronte dell export si segnala l ottima performance delle mele (+28%). Import, export e saldo per la frutta in valore (dati cumulati gen-lug) Fonte: ISMEA Direzione Servizi per il Mercato Redazione a cura di: Mario Schiano lo Moriello e-mail: m.schiano@ismea.it www.ismeaservizi.it www.ismea.it