AGGIORNAMENTO TECNICO BIO N 15 AVVERSITA DEL MOMENTO MELO - Ticchiolatura: in previsione delle prossime piogge rinnovare la copertura! - Carpocapsa: presenza delle larve di I GEN in tutte le zone - Afide lanigero: si segnala la risalita dell afide in chioma - Cemiostoma: osservata la schiusura delle prime uova PERO - Ticchiolatura/Maculatura bruna: vedi melo - Carpocapsa: vedi melo - Psilla: presenza delle prime neanidi di II GEN PESCO - Monilia: attendere le prossime indicazioni - Cydia molesta: presenza dei primi adulti di II GEN nelle zone più anticipate (Nizza Monferrato ecc) SUSINO - Monilia: attendere le prossime indicazioni - Cydia funebrana: presenza delle larve di I GEN in tutte le zone ACTINIDIA - Pseudomonas syringae pv. actinidiae: pratiche agronomiche consigliate in prefioritura - 17 maggio 2012 1 Consorzio di Ricerca Sperimentazione e Divulgazione per l Ortofrutticoltura Piemontese
DIFESA POMACEE MELO ingrossamento frutto (J) Ticchiolatura Le previsioni meteo indicano un marcato peggioramento nel fine settimana con piogge significative nella giornata di domenica. In ragione di queste previsioni si consiglia di rinnovare la copertura con polisolfuro di calcio (1 1.2 kg/hl) o con zolfo (Thiopron, Heliosoufre S ecc: 300 400 cc/hl) prima dell inizio delle piogge. Carpocapsa Il modello matematico (SFR Regione Piemonte) indica la presenza delle larve (I GEN) in tutte le zone, comprese quelle più posticipate (Busca, Caraglio ecc). Le catture nelle trappole a cairomone, a seguito del caldo della scorsa settimana, sono in ascesa. Modello previsionale Fcp-Dss (SFR Piemonte) aggiornato al 16/05/2012 UOVA UOVA LARVE LARVE Gen. Pre. Gen. Pre. Asti I 48 I 11 Barge I 44 I 5 Busca I 30 I 1 Canelli I 47 I 29 Caraglio I 30 I 1 Castellar I 43 I 5 Cavour I 49 I 11 Centallo I 31 I 1 Costigliole di Saluzzo I 32 I 1 Guarene I 38 I 48 Falicetto_Zona Varaita I 46 I 8 Fossano_Maddalene I 47 I 10 Lagnasco I 36 I 2 Manta I 32 I 1 Nizza Monferrato I 39 I 46 Revello I 31 I 1 Saluzzo I 49 I 23 San Marzano I 49 I 12 Savigliano_Rigrasso I 40 I 3 Villafalletto_Monsola I 17 SV 0 UOVA Pre = percentuale di uova deposte e non ancora schiuse Gen = generazione in cui si trovano le uova in quel momento (si riferisce a cum) LARVE Pre = percentuale delle larve nate e non ancora incrisalidate Gen = generazione in cui si trovano le larve in quel momento (si riferisce a cum) Strategia di Difesa La linea da seguire si differenzia a seconda della zona considerata: Nelle zone anticipate (Nizza Monferrato, Saluzzo reg Bronda, Asti ecc) trattamenti consigliati nei precedenti avvisi. Nelle zone intermedie (Lagnasco, Manta ecc), dove il modello segnala l inizio della fase larvale è ancora possibile intervenire con prodotti a base di virus della granulosi. Nelle zone posticipate (Busca, Caraglio ecc) sarà possibile intervenire con prodotti a base di virus della granulosi (Madex 100 ecc) dalla prossima settimana. Di seguito si riportano le caratteristiche dei formulati a base di granulosi virus in commercio e le loro modalità di applicazione: MADEX 100 (Intrachem BIO Italia) Dose 80-120 ml ad ettaro oppure 8 12 ml/hl. interventi: il primo a dose piena (120 ml, durata 8 giorni di pieno sole, se la giornata è nuvolosa conta solo 1/2 giornata), seguito da due interventi a dose dimezzata (60 80 ml, durata 6 giorni di pieno sole). In tal modo è possibile garantire una copertura complessiva di 20 gg. E sufficiente per buona parte della I generazione; nell applicazione sulla II generazione sarà necessario aggiungervi olio bianco o meglio olio di pinolene o acidi umici come protettivi (non necessario per il primo ciclo di interventi). Trattare su pianta asciutta, nelle ore fresche, acidificare l'acqua se il ph è superiore a 7.5. Non miscelare con Rame o prodotti a reazione Stopit - Cloruro di Ca). Conservazione: diversi anni se congelato in freezer, un anno se conservato in frigorifero a 4-5 C, 4-5 settimane a temperatura ambiente. CARPOVIRUSINE PLUS (Scam) Dose 80-100 ml/hl impiegare comunque una dose non inferiore a 1 l ad ettaro. interventi a dose piena. Non è necessario aggiungere zucchero o protettivi perché già contenuti nella formulazione. Non miscelare con Rame o prodotti a reazione Stopit - Cloruro di Ca). Conservazione: evitare l'esposizione diretta ai raggi solari. In frigorifero (non oltre 5 C) si conserva per 8 mesi, a temperatura ambiente (18-20 C) va impiegato entro 1 mese. CARPOSTOP (Sipcam) o VIRGO (Sipcam) Dose 30 50 ml/hl impiegare comunque una dose non inferiore ai 350 ml/ha. Si consiglia di effettuare un ciclo di 2-3 trattamenti a dose piena ogni 7-10 giorni. Non miscelare con Rame o prodotti a reazione Stopit Cloruro di Ca). Conservazione: va conservato in frigorifero a +4/5 C ed è stabile almeno per 1 anno, a temperatura ambiente (18-20 C) ha una stabilità di 4 mesi. In congelatore (- 20 C) per oltre 6 anni. CDY-X (Certis Europe) Dose 80-120 ml/ha oppure 8-12 ml/hl interventi a dose piena 2
Preparare la poltiglia immediatamente prima del suo impiego; non miscelare con prodotti a base di rame ed a reazione alcalina. Conservazione: Si consiglia la conservazione in frigorifero (4-5 C). In tali condizioni il prodotto può essere conservato senza conseguenze sulla qualità per 24 mesi. NOTA BENE: E assolutamente fondamentale rispettare le dosi segnalate sopra per ogni prodotto al fine di garantire l efficacia del trattamento. Nell'approvvigionamento del prodotto assicurarsi che il rivenditore l'abbia conservato correttamente (controllare sulla confezione l'anno di produzione ma soprattutto che sia stato tenuto in freezer), in quanto il prodotto è composto da organismi viventi e quindi risulta totalmente inefficace se non ben conservato. Cemiostoma Il monitoraggio eseguito sulle uova deposte sulla pagina inferiore delle foglie ha messo in evidenza sia la schiusura delle prime uova del fillominatore sia la presenza delle primissime mine. Normalmente, nella coltivazione biologica, le larve di questo lepidottero sono parassitizzati da alcuni imenotteri Calcidoidei e Braconidi. A sinistra uovo appena deposto, A destra uovo maturo prima della schiusura Afide lanigero Le colonie segnalate la scorsa settimana stanno completando la risalita in chioma. PERO ingrossamento frutto (J) Ticchiolatura/Maculatura bruna Vedi melo Carpocapsa Vedi melo Psilla Si segnala la presenza delle prime uova gialle in campo e delle prime neanidi. Laddove sono presenti infestazioni procedere con un ciclo di lavaggi. DIFESA DRUPACEE PESCO frutto giovane (I) Monilia In questa fase, come consuetudine, non sono necessari trattamenti specifici. Tuttavia, dato il periodo umido in corso sarà necessario programmare un intervento con prodotti a base di zolfo a seguito delle piogge previste nei prossimi giorni. Infatti, oltre alle piogge settimanali di questo ultimo mese, il monitoraggio eseguito nel trascorso inverno, in collaborazione con l Università di Torino (Agroinnova) e il Settore Fitosanitario regionale, sulle mummie in chioma ha messo in evidenza la presenza a larga scala di Monilia fructicola: patogeno di quarantena. Questa specie di monilia, segnalata per la prima volta in Piemonte nel 2009 (Pellegrino C. et al) ha un comportamento diverso dalla M. laxa e M. fructigena da sempre isolate nel nostro territorio. Infatti, oltre alla possibilità di moltiplicarsi per via asessuata (conidi) questa specie di Monilia si riproduce anche per via asessuata (spore). Frutto colpito da M. fructicola La M. fructicola, a differenza di M. laxa e M. fructigena, colpisce i frutti anche nella fase di accrescimento data la sua capacità di essere patogena anche con temperature basse (15 C), oltre che un umidità relativa superiore all 80 % per più ore. La sintomatologia osservata in campo lo scorso anno si è manifestata con la mummificazione di frutti in fase di maturazione e con il disseccamento d intere branche fruttifere. La sua aggressività è risultata maggiore rispetto alle altre 2 monilinie già conosciute. Per quanto riguarda l attività dei diversi fungicidi a disposizione il CReSO con l l Università di Torino (Agroinnova) e il Settore Fitosanitario regionale stanno conducendo prove sia in campo sia in laboratorio. Branca colpita da M. fructicola Cydia molesta Il modello matematico (SFR Piemonte) conferma la fase larvale di prima generazione in tutte le zone e segnala la presenza dei primi adulti di seconda generazione nelle 3
zone più anticipate (Nizza Monferrato, Canelli ecc). Non sono necessari trattamenti specifici in questo periodo. SUSINO frutto giovane (I) Monilia Vedi pesco. Cydia funebrana Continua la fase larvale di prima generazione. I trattamenti larvicidi, laddove necessari, sono stati consigliati nei precedenti avvisi. ACTINIDIA foglie distese infiorescenze separate GESTIONE DELLE PIANTE DI KIWI NELLA FASE PREFIORALE Purtroppo la situazione di criticità in cui versano molti actinidieti dopo il gelo invernale e la diffusione del PSA sul territorio impongono una modifica nell abituale gestione dell impianto. Infatti, risulta ancora prematuro effettuare ora un intervento di rimondatura dei tralci danneggiati dal gelo (vedi immagini sotto) ed è preferibile attendere a dopo la fioritura in modo da poter meglio valutare il punto di ricaccio sulla pianta in quanto in molte zone l emissione di nuove formazioni è avvenuta solo in questi ultimi giorni. Inoltre, effettuare tagli in questo periodo, di grande sensibilità al batterio, non farebbe altro che agevolare un ulteriore diffusione nella pianta. Anche la pratica ormai usuale di eliminare in prefioritura i giovani succhioni posti sul cordone costituisce un operazione ad elevato rischio e va abolita! ATTENZIONE AL POLLINE! Poiché da alcuni rilievi effettuati risulta ormai certa la presenza del batterio nel polline, si raccomanda di utilizzare esclusivamente polline di provenienza certa escludendo quello da impianti già infetti anche se da piante apparentemente sane in quanto, anche se asintomatiche, potrebbero già ospitare il batterio. Piante colpite da gelo con emissione tardiva di nuovi ricacci Pianta mediamente colpita da gelo 4
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