BOLLETTINO UFFICIALE



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Anno XXIX - N. 105 Spedizione in abb. post. art. 2, comma 20/c - Legge 662/96 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA MILANO - GIOVEDÌ, 29 APRILE 1999 2º SUPPLEMENTO STRAORDINARIO AL N. 17 SOMMARIO Decreto direttore generale Giunta regionale 9 aprile 1999 - n. 26273 [4.3.0] Direzione Generale Agricoltura - Approvazione dello schema di circolare concernente «Modalità di applicazione del decreto di lotta obbligatoria al cancro colorato e misure di salvaguardia del platano in Lombardia»........................... 3 Circolare regionale 15 aprile 1999 - n. 27 [4.3.0] Direzione Generale Agricoltura - «Modalità di applicazione del decreto di lotta obbligatoria al cancro colorato e misure di salvaguardia del platano in Lombardia»............ 3 4.3.0 SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura

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[BUR1998031] [4.3.0] D.d.g. 9 aprile 1999 - n. 26273 Direzione Generale Agricoltura - Approvazione dello schema di circolare concernente «Modalità di applicazione del decreto di lotta obbligatoria al cancro colorato e misure di salvaguardia del platano in Lombardia» IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE AGRICOLTURA Visto il decreto del Ministero per le Politiche agricole 17 aprile 1998 inerente «Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il cancro colorato del platano Ceratocystis fimbriata» e la relativa circolare applicativa concernente le note tecniche per la salvaguardia del platano dal «cancro colorato»; Visto il d.lgs. del 30 dicembre 1992, n. 536 «Attuazione della direttiva 91/683/CEE concernente le misure di protezione contro l introduzione negli Stati membri di organismi nocivi ai vegetali e ai prodotti vegetali» che, all art. 5, definisce le funzioni dei servizi fitosanitari regionali, espletate, nella Regione Lombardia, dall Ufficio Fitosanitario, Innovazione e Ricerca della Direzione Generale Agricoltura (di seguito indicato con Ufficio Fitosanitario); Visto il decreto del Ministero per le Politiche agricole 31 gennaio 1996 riguardante «Misure di protezione contro l introduzione e la diffusione nel territorio della Repubblica italiana di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali» e successive modifiche; Considerato dal dirigente del Servizio di Sviluppo delle Imprese agricole e dei Servizi di supporto che nel territorio della Regione Lombardia la malattia denominata «cancro colorato del platano» risulta in forte espansione; Considerata dal dirigente del Servizio proponente la necessità di salvaguardare il patrimonio platanicolo della regione; Attesa dal dirigente del Servizio proponente la necessità di definire e rendere pubbliche le procedure inerenti gli obblighi derivanti dalla presenza di focolai di infezione della malattia citata; Ritenuto pertanto di approvare l unito schema di circolare concernente «Modalità di applicazione del decreto di lotta obbligatoria al cancro colorato e misure di salvaguardia del platano in Lombardia» disponendone la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; Atteso che con d.g.r. 8 maggio 1998, n. 36010 è stato affidato l incarico di Direttore Generale della Direzione Generale Agricoltura al dr. Paolo Baccolo; Dato atto che il presente provvedimento non è soggetto a controllo ai sensi e per gli effetti di cui all art. 17, comma 32, legge 15 maggio 1997, n. 127; DECRETA 1) di approvare l unito schema di circolare e relativi allegati, composto da n. 9 pagine, «Modalità di applicazione del decreto di lotta obbligatoria al cancro colorato e misure di salvaguardia del platano in Lombardia», che forma parte integrante del presente atto; 2) di stabilire che la circolare di cui al punto precedente venga pubblicata sul primo numero utile del Bollettino Ufficiale della Regione, ai sensi della legge 241/90. Il direttore generale: Paolo Baccolo [BUR1998032] [4.3.0] Circ.r. 15 aprile 1999 - n. 27 Direzione Generale Agricoltura - «Modalità di applicazione del decreto di lotta obbligatoria al cancro colorato e misure di salvaguardia del platano in Lombardia» Premessa La malattia nota come «cancro colorato del platano» è causata dal fungo ascomicete Ceratocystis fimbriata f. sp. platani e ha come ospiti piante appartenenti al genere Platanus. Tale microrganismo può diffondersi, mediante le spore, da una pianta infetta ad altre sane, penetrando all interno dei tessuti vegetali attraverso ferite (tagli di potatura, lesioni accidentali, ecc.) o con il micelio tramite anastomosi radicale (fusione di radici di alberi vicini). Una volta insediatosi, il patogeno colonizza rapidamente i tessuti circostanti necrotizzandoli e originando il cancro, rappresentato da una lesione depressa, con corteccia che assume colorazione anomala e che spesso si fessura. Il legno sottostante assume una colorazione marrone scuro. Le conseguenze dell attacco di questo fungo sono rappresentate da dissecamenti totali o parziali della pianta, associati spesso a riscoppi vegetativi basali. La malattia provoca la morte delle piante colpite nel volgere di una o più stagioni vegetative. Con la presente circolare vengono precisati i criteri da adottare nel caso di rinvenimento di focolai di «cancro colorato» e, in generale, nella gestione delle alberate di platano al fine di limitare la diffusione di Ceratocystis fimbriata. Controlli La lotta contro il «cancro colorato del platano» è obbligatoria su tutto il territorio nazionale. In Regione Lombardia gli accertamenti per verificare la presenza della malattia vengono effettuati dal personale incaricato dall Ufficio Fitosanitario su iniziativa propria o a seguito di una specifica richiesta da parte di Enti pubblici, Enti privati o privati cittadini. Ogni richiesta di sopralluogo deve pervenire in forma scritta, specificando nominativo, indirizzo e recapito telefonico del referente, al seguente indirizzo: Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Servizio di Sviluppo delle Imprese agricole e dei Servizi di supporto Ufficio Fitosanitario, Innovazione e Ricerca Piazza IV Novembre, 5 20124 MILANO Tel. 02-67658015 - telefax 02-67658019 I sopralluoghi vengono svolti entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta. Al fine di una migliore individuazione delle piante oggetto di sopralluogo è necessario fornire all Ufficio Fitosanitario la planimetria della zona interessata. In caso di necessità è fatto obbligo ai proprietari delle piante di fornire adeguati mezzi al fine di consentire l osservazione di eventuali sintomi sospetti in porzioni della pianta non raggiungibili da terra. Abbattimenti Nel caso di rinvenimento di focolai della malattia, l Ufficio Fitosanitario provvede ad emanare l ordinanza di abbattimento delle piante infette e di quelle immediatamente a- diacenti, ai sensi dell art. 4 del d.m. 17 aprile 1998, inviandola ai proprietari delle piante tramite raccomandata a/r. Gli abbattimenti devono essere condotti secondo le norme tecniche redatte dall Ufficio Fitosanitario, sulla base di quelle emanate dal Ministero per le Politiche Agricole. Tali norme sono elencate nell allegato 1 alla presente circolare e sono integrate da alcune misure di tipo preventivo da applicare in caso di intervento di qualsiasi natura eseguito sulle piante. Tutte le operazioni di abbattimento devono essere effettuate in assenza di pioggia e vento, nel periodo più freddo e asciutto dell anno (1º dicembre-28 febbraio) e, comunque, 3

entro e non oltre l inverno immediatamente successivo al sopralluogo. È facoltà dell Ufficio Fitosanitario concedere deroghe relative al periodo in cui effettuare gli abbattimenti. La richiesta di deroga deve, in ogni caso, pervenire in forma scritta all indirizzo di cui sopra e deve essere motivata. È compito dell Ufficio Fitosanitario valutare la necessità di concedere la deroga comunicandone l esito al richiedente tramite telefax e raccomandata a/r. Le operazioni di abbattimento sono tutte a carico ed a spese dei proprietari delle piante, i quali devono comunicare all Ufficio Fitosanitario a mezzo fax o tramite servizio postale, l inizio dei lavori, il nominativo della ditta incaricata di effettuare le operazioni e le modalità di eliminazione del materiale di risulta. Tale comunicazione deve pervenire a detto Ufficio con almeno 2 giorni lavorativi di anticipo, utilizzando l apposito modulo (allegato 2). La sorveglianza sulla corretta applicazione del d.m. 17 aprile 1998, ai sensi dell art. 6, può venire attuata dall Ufficio Fitosanitario anche presenziando alle operazioni di abbattimento. Gli inadempienti sono denunciati all autorità giudiziaria ai sensi dell art. 500 del codice penale. Smaltimento del legname infetto Tutte le operazioni di smaltimento del legname derivante dagli abbattimenti sono a carico dei proprietari delle piante. Essi devono comunicare all Ufficio Fitosanitario mediante lo stesso modulo utilizzato per la comunicazione dell inizio dei lavori di abbattimento (allegato 2): a) il luogo di destinazione del materiale derivante dagli abbattimenti; b) le modalità di smaltimento del legname; c) il trattamento al quale verrà sottoposto il materiale minuto di risulta (ramaglia e segatura); d) il peso complessivo del materiale da smaltire. Il trasporto e l eliminazione del materiale abbattuto deve avvenire entro e non oltre le 48 ore successive al taglio secondo modalità esplicate nelle note tecniche (allegato 1). I proprietari o i conduttori a vario titolo delle piante devono fornire al trasportatore l autorizzazione allo spostamento locale del legname infetto, così come prescritto dall art. 15 del d.m. 31 gennaio 1996: tale autorizzazione è individuata nell ordinanza di abbattimento o dalla sua copia fotostatica. Interventi manutentori In base all art. 5 del d.m. 17 aprile 1998, i proprietari dei platani che intendono effettuare sulle piante interventi manutentori di qualsiasi natura, coinvolgenti sia l apparato aereo che quello radicale, devono richiedere all Ufficio Fitosanitario l autorizzazione all effettuazione dei lavori mediante comunicazione scritta inviata a mezzo posta o tramite fax. L Ufficio Fitosanitario ha tempo 30 giorni per rilasciare o negare tale autorizzazione. Essa ha la validità di 12 mesi a partire dalla data di emissione. Nel caso non vi fosse risposta da parte dell Ufficio Fitosanitario, viene applicata la norma del silenzio assenso. In tal caso i lavori possono essere effettuati nell arco dei 12 mesi seguenti il 30º giorno successivo alla data della richiesta di autorizzazione. In ogni caso i proprietari delle piante sottoposte ad intervento manutentorio sono tenuti a comunicare all Ufficio Fitosanitario, utilizzando l apposita modulistica (allegato 3): a) il tipo di intervento da effettuare (potatura, abbattimento o altro); b) il giorno e l ora dell inizio dell effettuazione dei lavori; c) il nome della ditta che effettua i lavori; d) il peso complessivo del materiale da smaltire; e) le modalità di smaltimento del legname. Le potature ed ogni altro intervento manutentorio devono essere effettuati nel periodo 1º dicembre-28 febbraio, in assenza di pioggia e vento, attenendosi alle norme tecniche allegate alla presente circolare. In presenza di cancro colorato, tali operazioni sono subordinate al preventivo abbattimento delle piante infette. Salvo i casi espressamente autorizzati, deve trascorrere almeno 1 anno a partire dalla completa eliminazione dei focolai di infezione prima di svolgere qualsiasi intervento di manutenzione. L Ufficio Fitosanitario provvede a rilasciare l autorizzazione allo spostamento locale del legname di risulta dal luogo di origine a quello di destinazione, in base all art. 11 del d.m. 31 gennaio 1996. Allegato 1 NOTE TECNICHE PER LA SALVAGUARDIA DEL PLATANO DAL CANCRO COLORATO Ai sensi del Decreto ministeriale 17 aprile 1998, che impone la lotta obbligatoria al cancro colorato del platano provocato da Ceratocystis fimbriata f. sp. platani, e della relativa circolare applicativa concernente le note tecniche per la salvaguardia del platano, vengono fornite le seguenti indicazioni volte alla tutela delle piante. A) Abbattimento dei platani infetti L abbattimento dei platani infetti da Ceratocystis fimbriata e dei loro contermini deve avvenire con modalità atte a ridurre i rischi di contagio agli altri platani presenti. Si considera contermine quell esemplare che, per dimensioni e distanza dalla pianta diagnosticata infetta, possa far presumere un estensione radicale tale da poter venire a contatto con le radici della pianta infetta. Nel caso in cui, in sede di cantiere di abbattimento, una pianta contermine asintomatica riveli, dalla sezione di taglio, sintomi di cancro colorato, questa deve essere considerata infetta. Deve pertanto venire disposto l abbattimento della pianta successiva se ricade nella casistica precedentemente illustrata. In particolare si devono rispettare le seguenti norme: I. effettuare gli abbattimenti in assenza di pioggia e vento, nei periodi più freddi e asciutti dell anno (dicembre-febbraio); II. prima di procedere agli abbattimenti è opportuno chiudere al traffico veicolare la zona interessata; III. è opportuno garantire la costante sorveglianza del cantiere; IV. ricoprire il terreno circostante le piante con robusti teli in plastica, allo scopo di raccogliere la segatura e il materiale di risulta, riservando alle operazioni di abbattimento tutta la superficie necessaria a contenere la ricaduta della segatura. Ove possibile sarebbe buona norma utilizzare un aspiratore. Al termine delle operazioni di abbattimento i teli utilizzati devono essere smaltiti in discarica; V. evitare la dispersione di segatura, effettuando il minor numero possibile di tagli, soprattutto nelle parti infette delle piante. Ove possibile utilizzare motoseghe attrezzate per il recupero della segatura; VI. gli abbattimenti devono essere eseguiti partendo dalle piante considerate contermini, procedendo verso i soggetti malati o morti; VII. dopo il taglio dei soggetti infetti procedere all estirpazione delle ceppaie tramite cavaceppi o ruspe e disinfettare le buche con calce viva. Qualora tale operazione non fosse possibile per la presenza di manufatti, si deve procedere secondo una delle seguenti possibilità: A. taglio del ceppo e di tutte le radici affioranti ad almeno 20 cm sotto il livello del suolo e copertura della parte residua con calce viva; B. devitalizzazione delle ceppaie mediante l utilizzo di diserbanti chimici (es.: gliphosate; picloram); VIII. al termine delle operazioni tutta la zona interessata dalla caduta di segatura e di materiale legnoso deve essere disinfettata con sali quaternari di ammonio o fungicidi benzimidazolici registrati. Analogamente 4

vanno disinfettati con sali quaternari di ammonio all 1%, alcol etilico al 75% o ipoclorito di sodio al 2% tutti gli attrezzi utilizzati per l esecuzione dei tagli. I platani colpiti da cancro colorato devono comunque essere abbattuti, anche se tutelati da altre norme legislative, trasmettendone comunicazione agli uffici competenti. L Ufficio Fitosanitario si riserva la possibilità di concedere deroghe relativamente all abbattimento delle piante adiacenti a quelle infette di rilevante interesse paesaggistico. In tal caso devono essere realizzati degli scavi a trincea sufficientemente profondi da impedire il contatto con gli apparati radicali delle piante vicine. B) Trasporto del legname infetto Qualora il materiale di risulta derivante dagli abbattimenti non venga distrutto sul posto, il trasporto del legname deve avvenire entro un giorno dal taglio delle piante, adottando le seguenti precauzioni volte ad evitare la disseminazione del patogeno: 1. trattamento di tutto il materiale con soluzioni di sali quaternari di ammonio al 1%; 2. copertura del carico con teloni oppure utilizzazione di un camion telonato. I mezzi che effettuano lo spostamento del legname devono essere muniti di apposita autorizzazione allo spostamento locale rilasciata dall Ufficio Fitosanitario, secondo quanto previsto dall art. 15 del d.m. 31 gennaio 1996. Tale autorizzazione è costituita dall ordinanza di abbattimento o dalla sua copia fotostatica. C) Smaltimento del legname infetto Lo smaltimento del materiale infetto deve essere necessariamente effettuato scegliendo tra le seguenti modalità: 1. distruzione tramite il fuoco sul luogo dell abbattimento, nel caso non siano presenti altri platani, oppure in un area appositamente individuata nei pressi del luogo di abbattimento ma sufficientemente lontana da altri platani; 2. incenerimento mediante combustione in impianti quali inceneritori dei rifiuti o centrali termiche. Copia della dichiarazione di avvenuta distruzione deve essere consegnata all Ufficio Fitosanitario; 3. smaltimento in discarica, assicurandone l immediata copertura. Copia della bolla di conferimento deve essere consegnata all Ufficio Fitosanitario; 4. conferimento all industria per la trasformazione in carta/cartone, pannelli truciolari trinciati o sfogliati dopo adeguato trattamento termico. Copia della dichiarazione di avvenuto trattamento termico deve essere consegnata all Ufficio Fitosanitario; 5. conferimento all industria per il trattamento Kiln Dried (KD): essiccazione a caldo, in forno, fino al raggiungimento di un tenore di umidità inferiore al 20%, e- spresso in percentuale di materia secca al momento in cui l operazione è compiuta, secondo un adeguato schema tempo/temperatura. Copia della dichiarazione di avvenuto trattamento termico deve essere consegnata all Ufficio Fitosanitario. Nel caso in cui la sosta del legname si protagga per più di un giorno questo dove essere conservato in ambiente riparato o coperto con teli di plastica. È facoltà dell Ufficio Fitosanitario concedere deroghe all immediato smaltimento del legname infetto. In tal caso il materiale deve essere accumulato in aree appositamente individuate e lontane da siti ove siano presenti piante di platano e irrorato con fungicidi benzimidazolici autorizzati. In ogni caso tale materiale deve essere smaltito non appena possibile. D) Potature platani In aree ove sono presenti focolai di cancro colorato: 1. è vietata la potatura dei platani fino alla completa eliminazione dei focolai di infezione. Tale pratica è consentita solo nei casi in cui le piante risultino pericolose per la pubblica incolumità e deve essere eseguita sotto il controllo dell Ufficio Fitosanitario (oppure di personale da esso delegato) e previa autorizzazione dello stesso; 2. nel caso di cui sopra, devono essere disinfettate le superfici di taglio con fungicidi benzimidazolici. Le superfici con diametro pari o superiore a 10 cm devono inoltre essere ricoperte con prodotti ad azione cicatrizzante e fungistatica (es. colle viniliche + benzimidazolici al 2%); 3. nel passaggio da una pianta all altra, gli attrezzi di taglio vanno disinfettati con sali quaternari di ammonio all 1%, ipoclorito di sodio al 2% o alcol etilico al 75%. In aree esenti da cancro colorato: 1. tutte le operazioni devono essere limitate ai casi di effettiva necessità ed eseguite durante il riposo vegetativo, evitando comunque i periodi di gelo; 2. devono essere disinfettate le superfici di taglio con fungicidi benzimidazolici. Le superfici con diametro pari o superiore a 10 cm devono inoltre essere ricoperte con prodotti ad azione cicatrizzante e fungistatica (es. colle viniliche + benzimidazolici al 2%); 3. nel passaggio da una pianta all altra, gli attrezzi di taglio vanno disinfettati con sali quaternari di ammonio all 1%, ipoclorito di sodio al 2% o alcol etilico al 75%; 4. il legname derivante dalle potature o dall abbattimento di piante sane può essere normalmente conferito alle industrie di trasformazione, bruciato oppure smaltito in discarica. E) Reimpianti Sono vietati reimpianti di platano nei siti ove sono stati effettuati abbattimenti di piante affette da Ceratocystis fimbriata f. sp. platani per un periodo pari a 24 mesi qualora siano state estirpate le ceppaie. Se viceversa le ceppaie non fossero state eliminate il divieto al reimpianto viene protratto a 36 mesi. Sono possibili deroghe al reimpianto di platani prima dello scadere dei 24 mesi, in presenza di alberature di particolare pregio o soggette a vincoli. In tal caso è necessario procedere alla ripiantumazione delle piante lungo l asse dell alberatura in buche di nuova formazione, riportando terreno vergine, rispettando la distanza di almeno 12 metri dalla pianta più vicina. In caso di nuovi impianti di platano, onde evitare la necessità di procedere a successivi interventi di contenimento della chioma e garantire uno sviluppo adeguato della pianta, è consigliabile attenersi alle seguenti indicazioni: distanza tra le piante non inferiore a 12 metri; distanza di almeno 6 metri dal fronte dei fabbricati; utilizzo delle più corrette tecniche agronomiche al fine di consentire le migliori condizioni di vita per le piante (aerazione del suolo, adeguate concimazioni, irrigazioni, ecc.). F) Ulteriori norme, comportamentali per la salvaguardia delle alberature di platano 1. Devono essere limitate al minimo indispensabile le o- perazioni di scavo in prossimità dei platani e devono essere osservate tutte le cautele necessarie al fine di evitare ferite alle radici principali, al colletto e al tronco; 2. in caso di ferite o recisione delle radici principali, queste devono essere rifilate e trattate con fungicidi benzimidazolici; 3. nei nuovi impianti, onde evitare lesioni alla parte basale del tronco e alle radici, si deve predisporre, attorno alla base delle piante, cordoli o altri manufatti di protezione, che consentano comunque lo sviluppo diametrale del tronco; 4. evitare l apposizione di oggetti nei tronchi e nelle branche, sì da non provocare ferite ai platani. Eliminare, inoltre, i manufatti (es. fili di ferro, paline segnaletiche, cartelli pubblicitari, ecc.) che, per la loro posizione immediatamente a contatto con il tronco, potrebbero col tempo causare danni ai tronchi stessi a seguito della crescita delle piante. 5

Allegato 2 DA INVIARE A: Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura Servizio di Sviluppo delle Imprese Agricole e dei Servizi di Supporto Ufficio Fitosanitario, Innovazione e Ricerca (servizio fitosanitario regionale) Piazza IV Novembre, 5 20124 MILANO tel. 02/67658015 - fax 02/67658019 Oggetto: D.m. 17 aprile 1998: disposizioni sulla lotta obbligatoria al cancro colorato del platano (Ceratocystis fimbriata f. sp. platani). Abbattimento platani infetti. Il sottoscritto... in qualità di... comunica che l abbattimento di n.... platani infetti da Ceratocystis fimbriata f. sp. platani e di n.... platani contermini, segnalati da codesto Ufficio con raccomandata del.../.../..., prot. n...., e siti nel comune di... (prov....), fraz./località..., via..., verrà effettuato il giorno.../.../..., alle ore... da parte della Ditta......, secondo quanto stabilito dal d.m. 17 aprile 1998 e dalle norme tecniche fornite dall Ufficio Fitosanitario. Il sottoscritto dichiara inoltre che il legname infetto, pari a circa... q.li, verrà trasportato presso (1)..., sita in comune di... (prov....), via..., ove si procederà a (2)... Il trasporto e l eliminazione del legname infetto verranno effettuati entro e non oltre le 48 ore successive al taglio, adottando le necessarie precauzioni onde evitare la dispersione del materiale infetto (copertura del carico con teloni o utilizzo di camion telonati). Il sottoscritto dichiara infine che il materiale minuto (ramaglia, segatura) verrà sottoposto a (3)... (data)...,.../.../... (Firma)... (1) Nome della ditta, discarica, ecc. incaricata dello smaltimento del legname (2) Incenerimento - trasformazione previo trattamento termico di inattivazione del patogeno - interramento - trattamento Kiln Dried (3) Bruciatura - conferimento in discarica 6

Allegato 3 DA INVIARE A: Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura Servizio di Sviluppo delle Imprese Agricole e dei Servizi di Supporto Ufficio Fitosanitario, Innovazione e Ricerca (servizio fitosanitario regionale) Piazza IV Novembre, 5 20124 MILANO tel. 02/67658015 - fax 02/67658019 Oggetto: D.m. 17 aprile 1998: disposizioni sulla lotta obbligatoria al cancro colorato del platano (Ceratocystis fimbriata f. sp. platani). Interventi di potatura e altri interventi manutentori. Il sottoscritto... in qualità di... comunica che l intervento di... (1) dei platani dichiarati indenni da Ceratocystis fimbriata f. sp. platani (come da vostra nota del.../.../... prot. n...., e siti nel comune di...... (prov....), fraz./località..., via..., verrà effettuato il giorno.../.../..., alle ore... da parte della Ditta......, secondo quanto stabilito dall art. 5 del d.m. 17 aprile 1998, e dalle norme tecniche fornite dall Ufficio Fitosanitario. Il sottoscritto dichiara inoltre che il legname di risulta, pari a circa... q.li, verrà trasportato presso (2)..., sita in comune di... (prov....), via..., (data)...,.../.../... (Firma)... (1) Indicare il tipo di intervento: potatura, abbattimento, altro (specificare) (2) Nome della ditta, discarica, ecc. incaricata dello smaltimento del legname 7

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