ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO DISTRETTO SCOLASTICO N.10 66043 CASOLI (CHIETI) Via San Nicola, 34 0872/981187 Fax 0872993450 Cod.Fiscale 81002140697 Cod.Mecc. CHIC80600P e-mail chic80600p@istruzione.it web www.istitutocomprensivocasoli.it PROGETTO INCLUSIVO A.S. 2014/2015 IO MI ACCETTO SE TU MI ACCETTI In questo anno scolastico nelle nostre classi, IV A e B della Scuola Primaria di Altino, abbiamo attivato un progetto inclusivo che ha visto protagonisti gli alunni in attività svolte attraverso modalità laboratoriali di gestione dei processi di apprendimento. Gli alunni hanno approfondito i temi del rispetto, dell amicizia e della diversità come valori e ricchezza, presupposti imprescindibili su cui si fonda la società. Nei rapporti tra i pari, nelle situazioni di convivenza, si è messo in evidenza l importanza della responsabilità reciproca.
Nei vari brainstorming gli alunni hanno spesso collocato le persone in schemi di significato; le hanno etichettate giudicate, in base a mappe che noi usiamo per inserirle in una scala sociale, frutto della nostra storia, percezione ed esperienza di vita. Abbiamo scelto di trattare questo argomento a seguito di un episodio poco piacevole accaduto ad un alunno immigrato che è stato oggetto di atti di bullismo da parte di alcuni alunni autoctoni. Questo accadimento ci ha indotto ad affrontare il problema attraverso la conoscenza del termine RAZZISMO con tutto ciò che esso comporta. Abbiamo analizzato diversi articoli della Convenzione dei diritti dell infanzia e partecipato all evento organizzato nel WEB da Amnesty International Festeggiamo i diritti dei bambini e delle bambine con lettura e rappresentazione grafico pittorica del libro Il cammino dei diritti Andrea Rivola e Janna Carioli - nella giornata del 25 anniversario della pubblicazione della convenzione sui diritti dell infanzia.
RAZZISMO Siamo poi passati alla lettura del libro di Fred Uhlman L amico ritrovato con l obiettivo di far comprendere agli studenti: a) Cosa accadde agli ebrei in Germania nel periodo hitleriano. b) I pericoli insiti nelle misure che privano gradualmente le minoranze dei loro diritti c) L importanza della Dichiarazione dei diritti dell Uomo alla luce delle restrizioni imposte agli ebrei nel periodo nazista. FASE 1: abbiamo mostrato agli studenti documentari sulla graduale distruzione dei diritti umani nella Germania hitleriana. In questa fase di apprendimento passivo gli alunni sono stati colpiti dal numero delle restrizioni imposte. FASE 2: abbiamo diviso gli alunni in gruppi distribuendo ruoli all interno di essi e consegnando una stampa delle misure restrittive imposte agli ebrei in modo da far approfondire la conoscenza del contenuto delle stesse. FASE 3: ogni gruppo ha scelto una misura restrittiva selezionando quella che, a suo avviso, ha avuto un maggiore impatto sulla vita di bambini di quel periodo. Ogni gruppo ha socializzato i risultati della discussione alla classe. FASE 4: ogni gruppo ha poi ricevuto una copia della Dichiarazione Universale dei Diritti dell uomo, insieme ad una serie di schede sulle quali erano riprodotti gli articoli della dichiarazione.
Utilizzando queste informazioni, gli alunni hanno discusso le restrizioni imposte agli ebrei e li hanno comparati agli articoli della Dichiarazione dei Diritti dell Uomo che proteggono gli individui dal tipo di abusi inflitti agli ebrei nel periodo nazista. La classe ha discusso di situazioni attuali nelle quali, nonostante l esistenza della Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo, individui e gruppi hanno subito discriminazioni. Infine abbiamo invitato a discutere quali possono essere delle possibili soluzioni a questi problemi.
Un alunno ha prodotto una lettera dedicata alla madre:
Nell ambito musicale abbiamo ascoltato le seguenti canzoni: - Guccini Auschwitz - Marco Mengoni Esseri umani - Povia L amicizia analizzandone il testo.
I ragazzi hanno elaborato le tavole dei geroglifici dell amicizia e alcuni prodotti multimediali dimostrando di aver compreso quali sono le conseguenze di questo fenomeno negativo.
INTERCULTURA Abbiamo partecipato all attività proposta dal MIUR Mettiti nei miei panni mettendoci nei panni di una nostra compagna di classe di provenienza bulgara. Nel raccontare le storie è emerso che la storia di ognuno non è mai il prodotto di un atto individuale, egocentrico, ma è sempre il risultato di tutti gli incontri vissuti nel corso dell esistenza, il sé si costruisce attraverso il racconto: noi siamo i nostri racconti e quando noi pensiamo ad un amico pensiamo anche alla sua storia, a quello che ci ha o non ci ha raccontato. Ciò ha implicato anche un cambiamento di metodo e strumenti da parte di noi docenti: abbiamo chiesto ai ragazzi di raccontarsi anche attraverso le immagini, il movimento del corpo dando la possibilità ad ognuno di loro di esprimersi attraverso modalità comunicative a loro più congeniali. Abbiamo aperto una finestra sulla loro interiorità, una co-costruzione di narrazione, derivata dal rispecchiamento che ciascuno di loro ha tradotto rispetto all ambiente di provenienza
Gli alunni si sono confrontati scoprendo differenze e analogie tra i compagni e punti di vista diversi attraverso l'analisi e la de-costruzione degli stereotipi e dei pregiudizi e la consapevolezza delle diverse "etichette" e rappresentazioni. Attraverso l'incontro e lo scambio: - hanno iniziato a gestire i conflitti e a negoziare; - si è accresciuta la dimensione affettiva e lo "star bene insieme e con le proprie differenze ; - attraverso il role play hanno provato a mettersi nei panni degli altri; - hanno dato significato a fatti e comportamenti, nostri e altrui.
BULLISMO Attraverso la ricerca di informazioni ricavate dai mass media (giornali, tg..), gli alunni hanno analizzato forme di prevaricazione tipiche del bullismo, che possono manifestarsi direttamente quando perpetrate attraverso offese, minacce, calci, danneggiamenti e sottrazioni di beni personali; oppure indirettamente, se poste in essere attraverso l isolamento, l esclusione dal gruppo, la diffusione di calunnie, dicerie e pettegolezzi che conducono all isolamento. Abbiamo cercato di promuovere una reale cultura dell inclusione attraverso i valori della solidarietà, dell accoglienza reciproca e del rispetto delle diversità, dei diritti e doveri del buon amico. Dopo una ricerca di informazioni e materiali hanno prodotto dei video attraverso un lavoro di gruppo dimostrando di aver compreso quali sono gli atteggiamenti positivi da adottare l altro.
DIFFERENZA DI GENERE Attraverso alcune domande stimolo sono emerse le rappresentazioni che gli alunni hanno dei coetanei del proprio genere e dell altro, delle idealizzazioni e delle aspettative legate a tali rappresentazioni, anche influenzate dagli stereotipi e dai pregiudizi interiorizzati dal soggetto. E stato fondamentale il coinvolgimento dei genitori come parte attiva di questo progetto. Abbiamo affrontato il tema della diversità di genere attraverso la sensibilizzazione su argomenti quali: - l identità di genere (il concetto di genere, la propria appartenenza), -i condizionamenti a cui uomini e donne sono soggetti (comprensione e consapevolezza dei condizionamenti e degli stereotipi), -i ruoli in famiglia (confronto con gli adulti: quali lavori, i carichi di lavoro, la loro distribuzione, riflessione sulla conciliazione), - la conoscenza del diritto (la costituzione, la cittadinanza)
IL PICCOLO PRINCIPE Abbiamo trattato il tema della diversità da un punto di vista narrativo attraverso la lettura, analisi rielaborazione e drammatizzazione del libro il Piccolo Principe. Abbiamo presentato agli alunni il libro per condurli alla riflessione sui valori cui il Piccolo Principe fa riferimento: l impegno, l amicizia, il senso di responsabilità ; affinché imparino a vedere col cuore, cioè a privilegiare le cose che veramente contano, guardando oltre la superficie; imparino ad avere maggior rispetto e maggiore cura per l ambiente; imparino a lavorare insieme per uno scopo comune. Abbiamo parlato loro di Inclusione spiegando prima il significato del termine: CHIUDERE, SERRARE, contrario di ESCLUDERE, ma non era semplice da comprendere Gli alunni hanno sperimentato, l INCLUSIONE attraverso i lavori di lettura, analisi testuale, rielaborazione, drammatizzazione. Attraverso il lavoro fatto in classe sono stati protagonisti tutti, senza escludere nessuno, si sono confrontati l un l altro, hanno imparato ad accettare ed apprezzare la diversità. Si sono guardati ed osservati ed hanno scoperto che ognuno è diverso dall altro: chi è moro, chi è biondo, chi è magro, chi più robusto, chi è alto, chi lo è meno; si sono raccontati: da dove veniamo, i nostri gusti sul cibo, sullo sport che ci piace, su come passiamo il tempo libero, su cosa vorremmo fare da grandi. Hanno scoperto che ognuno è bravo a fare qualcosa, c è chi legge benissimo ma non sa disegnare, c è chi scrive molto bene, ma è una schiappa col computer, c è chi ha la voce di un usignolo ma non sa le tabelline e così via. Allora hanno pensato di lavorare insieme per aiutarsi e supportarsi e per imparare senza tanto sforzo! Ma soprattutto hanno imparato a rispettarsi, a volersi bene, ad essere un vero gruppo- classe.
Gli esiti raggiunti dagli alunni attraverso questo progetto sono stati di gran lunga superiori alle aspettative, essi hanno rafforzato la capacità di rispettare l altro riconoscendo la diversità di ognuno di noi. Nei rapporti tra i pari e nelle situazioni di convivenza hanno compreso l importanza della responsabilità reciproca.
CORRISPONDENZA TRA LE COMPETENZE PROGRAMMATE NELLE UDA E IL PROGETTO INCLUSIVO Il progetto inclusivo ha contribuito a sviluppare negli alunni le competenze, le abilità e le conoscenze previste nella progettazione annuale della varie UDA per le classi IV. Competenze mirate(competenze chiave e loro competenze specifiche) : COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA -Padroneggia gli strumenti espressivi. -Produce testi di vario tipo. COMPETENZE DIGITALI - utilizza semplici tecnologie della comunicazione. IMPARARE AD IMPARARE - Organizza il proprio apprendimento individuando, scegliendo, utilizzando le varie forme di comunicazione. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE - A partire dall ambiente scolastico, assume responsabilmente atteggiamenti, ruoli e sviluppa comportamenti di partecipazione attiva. PROGETTARE -Definisce le fasi di esecuzione di un compito assegnato. -Individua, seleziona ed organizza materiali e strumenti in funzione dell attività da svolgere. COMUNICARE -Si pone in modo attivo durante l ascolto. AGIRE IN MODO AUTONOMO - Utilizza conoscenze disciplinari e linguaggi diversi per esprimere se stesso e il proprio vissuto e /o a supporto del proprio lavoro. -Ascolta e comprende messaggi e informazioni trasmessi utilizzando linguaggi diversi. ACQUISIRE E INTERPRETARE L INFORMAZIONE - Individua ed estrapola semplici informazioni da varie tipologie testuali e le riutilizza in diversi contesti/ ambiti. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E INFORMAZIONI - Individua e rappresenta collegamenti e relazioni tra fenomeni, fatti ed eventi collocandoli nello spazio e nel tempo. COLLABORARE E PARTECIPARE -Interagisce con gli altri mettendo in atto comportamenti collaborativi rispettando i diversi punti di vista. -Contribuisce alla costruzione di regole condivise e si impegna a rispettarle. - Assume incarichi di responsabilità. Casoli, lì 30/05/2015 CLASSI IV A /B SCUOLA PRIMARIA DI ALTINO (CH)