Il futuro degli screening: dalle politiche agli strumenti, ai compagni di strada Una simbiosi più serrata è possibile?

Documenti analoghi
La rete per la promozione della salute in Lombardia

Lega Tumori. Prevenzione e Sensibilizzazione dei giovani nella Lotta ai Tumori, lo Screening della popolazione, la Ricerca. Presentazione della LILT 1

Programmazione territoriale per il benessere e la salute: quale ruolo per il consultorio

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

Camera dei Deputati 5 Senato della Repubblica PREFAZIONE

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Cooperazione sanitaria internazionale e salute dei migranti: l impegno della Regione Toscana per la salute globale

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti

Grazie dell attenzione

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013

CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE

giovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;

Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori

Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL

Salute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore

La genomica in una prospettiva di Sanità Pubblica Dr.ssa Annamaria Del Sole Medico Dirigente Azienda Ulss 19 Adria

l esperienza degli artigiani

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale

Protocollo d Intesa. tra

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

DIRITTI E DELLE RESPONSABILITÀ

Competenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

RISULTATI DELLE ATTIVITA DI PREVENZIONE COLLETTIVA E DI PROMOZIONE DELLA SALUTE Anno 2009

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Milano, 9 novembre Vincenzo Saturni

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre Tiziana Sabetta

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING

La mediazione familiare nel contesto dei servizi consultoriali

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

Sostegno e Accompagnamento Educativo

I Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale

Ruolo della famiglia nella gestione della disabilità

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

La prevenzione del tumore al seno nelle giovani donne

SENATO DELLE REPUBBLICA

HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE?

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PRESENTAZIONE PROGETTO

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

Welfare pubblico - privato Proposte di integrazione per il Piemonte. Torino Incontra 13 dicembre 2013 Dott.Emiliano Mazzoli LegaCoop

Il Comune per le demenze: che cosa fa

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Art. 1. Finalità. Art. 2. Obiettivi prioritari

LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)

Premessa alle Raccomandazioni e direttrici sperimentali per i servizi di consulenza psicologica nelle Farmacie del FVG

RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo che riconoscono alla scuola

L Assessorato alla Sanità della regione Marche ed il Coordinamento Regionale del Tribunale per la Tutela dei diritti del Malato CONVENGONO E STIPULANO

Famiglie di soggetti autistici. Bisogni reali e azioni possibili

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE GRIMOLDI, MERONI, CONSIGLIO, CAVALLOTTO. Riconoscimento dell osteopatia come professione sanitaria primaria

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

Allegato C REQUISITI ALTRI SERVIZI ALLA PERSONA. Requisiti Altri servizi alla persona

Monitoraggio sanitario dei volontari di protezione civile

Progetto nazionale di promozione dell attività fisica e gruppi di cammino

Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale

nuovo progetto in franchising

Programmazione Pubblica/Mercato

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

Comune di Abbiategrasso. Abbiategrasso, idee e azioni per essere slow: il progetto CRESCO

Creare valore dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO

Il Protocollo per l accoglienza sanitaria dei minori adottati all estero

Area per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

POLITICA DI COESIONE

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Storie di migranti a fumetti.

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista

Acqua e solidarietà: Dai rifiuti acqua

PROGETTO PIUMA (PROGETTO INTEGRATO UNITÀ MULTIDISCIPLINARE ABUSO) Formazione di base per gli operatori dell area socio-sanitaria-giudiziaria-educativa

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

PROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale

IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Proposte per una legge che tuteli le donne affette da endometriosi Associazione Italiana Endometriosi Onlus

La tua serenità, il nostro obiettivo.

meditel Centro Medico Polispecialistico

master mi Scenari e posizionamento strategico nel territorio Sistemi gestionali avanzati per territori complessi Sergio Zucchetti

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE VENETO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

Le linee direttrici del SOS

Transcript:

CONVEGNO NAZIONALE GISMA 2015 Reggio Emilia 7-8 maggio Il futuro degli screening: dalle politiche agli strumenti, ai compagni di strada Una simbiosi più serrata è possibile? IL CONTRIBUTO DI EUROPA DONNA ITALIA Il Movimento che rappresenta i diritti delle Donne nella prevenzione e nella cura del tumore al seno presso le Istituzioni pubbliche nazionali e territoriali

I PUNTI FERMI DI UNA SOLIDA ALLEANZA La collaborazione tra Gisma ed Europa Donna si basa sulla condivisione di tre principali goals: Offrire pari opportunità di salute alle donne di tutte le Regioni Italiane, con focus sull eliminazione del divario tra Nord, Sud e Centro. Il tumore al seno è sempre più controllabile grazie ai nuovi metodi di diagnosi e di prevenzione, contribuendo così a un migliore impiego dell economia della sanità. Salvaguardare l economia del benessere considerando la salute della donna è chiave nella complessità del suo ruolo sociale e privato (dal lavoro alla cura di figli, parenti e anziani).

LA SOLIDA ALLEANZA E compagna di strada di E parte attiva del tavolo di lavoro di E riconosciuta come interlocutore privilegiato da Rappresenta le Associazioni care-giver sul territorio + di 70 Associazioni pazienti E interlocutore rappresentativo del e dei singoli Assessorati

GLI OBIETTIVI OPERATIVI Completare la copertura del territorio nazionale con i programmi di screening colmando le disparità tra Nord e Sud. Assicurare alle giovani donne con familiarità e predisposizione genetica un percorso di screening adeguato. Personalizzare i programmi di screening in base alla valutazione dei fattori di rischio individuale. Migliorare la comunicazione alle donne.

1. LA QUESTIONE NORD-SUD Completare la copertura del territorio nazionale con i programmi di screening, colmando le disparità tra Nord e Sud, è l obiettivo prioritario della collaborazione tra Europa Donna e Gisma. Europa Donna ha una rete di Associazioni affiliate che copre la maggioranza delle Regioni, costituisce un punto di osservazione privilegiato sugli ostacoli che incontrano ancora le donne in tante zone del nostro Paese. 1 3 3 14 1 6 2 5 3 6 1 12 2 E uno degli interlocutori laici più accreditati presso le Istituzioni per quanto riguarda le problematiche relative al tumore al seno. Nel suo percorso nelle Regioni italiane a difesa della qualità della prevenzione e della cura, può svolgere un ruolo importante di sensibilizzazione e pressione presso gli Assessorati. 6

1. LA QUESTIONE NORD-SUD Proposta di intervento con Gisma Partire dalle Regioni con la più bassa risposta allo screening (Italia insulare e meridionale). Individuare insieme gli attori incaricati di attuare la sensibilizzazione sul territorio: AUSL, Associazioni, Assessorato alla salute, medici di famiglia. Coinvolgere gli attori - focalizzando la loro attenzione sul problema (carenza di adesioni allo screening) - inducendo l analisi e la motivazione della situazione Prevedere ampia flessibilità operativa, con la possibilità di modificare, integrare, correggere qualunque scelta effettuata in fasi precedenti, amalgamandosi in maniera dinamica al territorio.

Si determina così una simbiosi umana più serrata e una sintonia di pensiero orientata verso l adesione allo screening mammografico

2. FAMILIARITÀ E PREDISPOSIZIONE GENETICA Le giovani donne con familiarità e predisposizione genetica devono essere consapevoli della propria condizione di aumentato rischio di malattia poter accedere gratuitamente a programmi specifici di anticipazione diagnostica e insieme possono Lanciare una campagna di informazione e sensibilizzazione specifica per le donne giovani. Agire presso le Autorità regionali perché le giovani donne a rischio ottengano l esenzione del ticket per i controlli di diagnosi precoce.

3. LO SCREENING PERSONALIZZATO Per aumentare l efficacia dello screening occorre che sia personalizzato in base al rischio individuale di contrarre il tumore. Tale rischio deve essere valutato tenendo conto di diversi parametri (biomarcatori, vita riproduttiva, stili di vita, sindrome metabolica ecc.) Sono in corso studi clinici finalizzati alla valutazione del rischio individuale. Sulla base degli esiti di questi studi sarà possibile mettere a punto un invito personalizzato allo screening. Ricerca fondi per approfondire l impatto e il rapporto costo/efficacia (sovradiagnosi, sovratrattamento...) dello screening personalizzato

4. IL MIGLIORAMENTO DELLA COMUNICAZIONE L invito alla donna a sottoporsi allo screening in molti casi risulta ancora inefficace. Ne abbiamo parlato a Salerno del bisogno di migliorare la comunicazione (layout grafici e completezza e onestà delle informazioni). Occorrerà tenere conto di diversi fattori: l'eterogeneità della popolazione bersaglio la diversa health literacy delle donne invitate le ristrettezze economiche di molte Asl

Grazie! 11