DECRETO LEGISLATIVO 231/2007

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29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 1 DECRETO LEGISLATIVO 231/2007 Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 2 Art. 2. Definizioni di riciclaggio (autonome rispetto agli artt. 648bis e 648 ter c.p.) Ai soli fini del presente decreto, le seguenti azioni costituiscono riciclaggio: A) la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che essi provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione ad essa, allo scopo di occultarne o dissimularne l'origine illecita; D) la partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti ( ), il fatto di aiutare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolarne l'esecuzione.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 3 Vi rientra anche l autoriciclaggio: l uso ed il reimpiego di proventi delittuosi effettuato dallo stesso soggetto che ha commesso il reato presupposto.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 4 AUTORICICLAGGIO ORA REATO AUTONOMO L. 186/2014 ha introdotto l art. 648-ter.1 c.p.: Si applica la pena della reclusione da 2 a 8 anni e della multa da 5.000 a 25.000 a chiunque, avendo commesso un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce in attività economiche o finanziarie, il denaro, i beni o altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da ostacolare l identificazione della loro provenienza delittuosa. ( )

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 5 INTERFERENZA ANTIRICICLAGGIO - REATI TRIBUTARI Sottile linea di confine AR e lotta all evasione fiscale. Art. 36, 6 c.: I dati e le informazioni registrate ai sensi delle norme di cui al presente Capo sono utilizzabili ai fini fiscali secondo le disposizioni vigenti. Delitti tributari (D.lgs. 74/2000) si possono porre quale reato presupposto del riciclaggio Studio n. 261-2013/B: REATI FISCALI E NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO: I CONFINI DELL OBBLIGO DI SEGNALAZIONE A CARICO DEI NOTAI

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 6 Marco Krogh: contaminazione del sistema normativo antiriciclaggio con il sistema normativo antievasione dubbi, più volte espressi dai professionisti, che l assolvimento degli obblighi antiriciclaggio (raccolta dati ed informazioni) possano essere utilizzati per finalità diverse da quelle espresse nella legge delega che ha dato vita all attuale sistema normativo antiriciclaggio. Si teme che strumenti eccezionali, che provocano un vulnus nel rapporto fiduciario cliente-professionista, imponendo deroghe al segreto professionale, siano machiavellicamente utilizzati per fini ulteriori e diversi da quelli di contrasto al riciclaggio

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 7 Nelle ultime raccomandazioni del GAFI (Gruppo di azione finanziaria internazionale) emerge una maggiore attenzione al reato fiscale come reato presupposto.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 8 MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE - Comitato di Sicurezza Finanziaria - Analisi nazionale dei rischi di riciclaggio 2014 (Analisi delle condotte che producono proventi da riciclare) Molto significativi sono valutati l evasione e i reati tributari, considerata anche la stretta connessione tra evasione e riciclaggio nelle modalità operative utilizzate per occultare, trasferire o reimpiegare nell economia legale le disponibilità illecite ( ) Con esclusione dell evasione fiscale, la quasi totalità delle condotte criminali è per larghissima parte e, in talune ipotesi, esclusivamente, riconducibile al crimine organizzato (es. narcotraffico, estorsione, gioco d azzardo, traffico illecito dei rifiuti, contrabbando e contraffazione).

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 9 Art. 3. Principi generali Le misure AR si fondano anche sulla collaborazione attiva da parte dei destinatari delle disposizioni, i quali adottano idonei e appropriati sistemi e procedure in materia di obblighi di adeguata verifica della clientela, di segnalazione delle operazioni sospette, di conservazione dei documenti, di controllo interno, di valutazione e di gestione del rischio ( )

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 10 Art. 12. Professionisti Ai fini del presente decreto per professionisti si intendono: ( ) c) i notai quando, per conto dei propri clienti, compiono qualsiasi operazione di natura finanziaria o immobiliare e quando assistono i propri clienti nella predisposizione o nella realizzazione di operazioni riguardanti: il trasferimento a qualsiasi titolo di diritti reali su beni immobili o attività economiche; la gestione di denaro, strumenti finanziari o altri beni; l'organizzazione degli apporti necessari alla costituzione, alla gestione o all'amministrazione di società; la costituzione, la gestione o l'amministrazione di società, enti, trust o soggetti giuridici analoghi.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 11 Gli obblighi di cui al Titolo II, Capi I e II, non sussistono in relazione allo svolgimento della mera attività di redazione e/o di trasmissione delle dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali. Dichiarazioni di successione NO OBBLIGO DI ADEGUATA VERIFICA E REGISTRAZIONE DEL CLIENTE SI OBBLIGO DI SEGNALAZIONE

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 12 Art. 16. Obblighi di adeguata verifica della clientela I professionisti osservano gli obblighi di AV nello svolgimento della propria attività professionale nei seguenti casi: quando la prestazione professionale ha ad oggetto mezzi di pagamento od utilità di valore pari o superiore a 15.000 euro; tutte le volte che l'operazione sia di valore indeterminato o non determinabile; la costituzione, gestione o amministrazione di società, enti, trust integra in ogni caso un'operazione di valore non determinabile; quando vi è sospetto di riciclaggio, indipendentemente da qualsiasi deroga, esenzione o soglia applicabile.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 13 Art. 18. Contenuto degli obblighi di adeguata verifica della clientela Gli obblighi di adeguata verifica della clientela consistono: nell identificare il cliente e verificarne l'identità sulla base di documenti, dati o informazioni ottenuti da una fonte affidabile e indipendente; nell identificare l'eventuale titolare effettivo e verificarne l'identità; nell ottenere informazioni sullo scopo e sulla natura della prestazione professionale.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 14 «cliente»: il soggetto al quale il notaio rende una prestazione professionale in seguito al conferimento di un incarico. sono clienti tutte le parti in senso sostanziale dell'atto; procura: cliente è il mandante (e non il titolare effettivo), ma occorre valutare anche il procuratore nei verbali è la società; società fiduciarie: il fiduciante è cliente o titolare effettivo?

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 15 «titolare effettivo»: la persona fisica per conto della quale è realizzata un'operazione, ovvero, nel caso di entità giuridica, la persona o le persone fisiche che, in ultima istanza, la possiedono o controllano, ovvero ne risultano beneficiari Con quale sistema identifico il titolare effettivo? Con una dichiarazione responsabile del cliente, o, autonomamente, mediante la consultazione di pubblici registri ovvero con altra modalità idonea.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 16 Titolare effettivo di società: la persona/e fisica/che che, in ultima istanza, la possiedano o la controllino attraverso il possesso-controllo diretto-indiretto di una percentuale sufficiente delle partecipazioni sociali o dei diritti di voto, purché non si tratti di una società quotata; tale criterio si ritiene soddisfatto ove la percentuale corrisponda al 25% più uno di partecipazione al capitale sociale; la persona fisica o le persone fisiche che esercitano in altro modo il controllo sulla sua direzione.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 17 b) in caso di fondazioni e trust: se i futuri beneficiari sono già stati determinati, la persona/e fisica/che beneficiarie del 25% o più del patrimonio di un'entità giuridica; se le persone beneficiarie non sono ancora state determinate, la categoria di persone nel cui interesse principale è istituita o agisce l'entità giuridica; la persona fisica o le persone fisiche che esercitano un controllo sul 25% o più del patrimonio di un'entità giuridica.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 18 Art. 19. Modalità di adempimento degli obblighi L'identificazione del cliente e del titolare effettivo è svolta, in presenza del cliente,, mediante un documento d'identità non scaduto ( ) Qualora il cliente sia una società o un ente è verificata l'effettiva esistenza del potere di rappresentanza e sono acquisite le informazioni necessarie per individuare e verificare l'identità dei relativi rappresentanti delegati alla firma per l'operazione da svolgere.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 19 b) l'identificazione e la verifica dell'identità del titolare effettivo ( ) impone, per le persone giuridiche, i trust e soggetti giuridici analoghi, di comprendere la struttura di proprietà e di controllo del cliente. Per identificare e verificare l'identità del titolare effettivo i professionisti possono decidere di fare ricorso a pubblici registri ( ) e chiedere ai propri clienti i dati pertinenti, ovvero ottenere le informazioni in altro modo.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 20 Art. 20. Approccio basato sul rischio Gli obblighi di AV sono assolti commisurandoli al rischio associato al tipo di cliente ( ). ( ) i professionisti devono essere in grado di dimostrare alle autorità competenti che la portata delle misure adottate è adeguata all'entità del rischio di riciclaggio.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 21 Art. 20. Approccio basato sul rischio Criteri generali nella valutazione del rischio: a) con riferimento al cliente: natura giuridica - prevalente attività svolta comportamento tenuto al compimento dell'operazione - area geografica di residenza o sede del cliente o della controparte; b) con riferimento all'operazione: tipologia e modalità di svolgimento dell'operazione - ammontare - frequenza delle operazioni - ragionevolezza dell'operazione in rapporto all'attività svolta dal cliente - area geografica di destinazione del prodotto, oggetto dell'operazione.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 22 Art. 21. Obblighi del cliente I clienti forniscono, sotto la propria responsabilità, tutte le informazioni necessarie e aggiornate per consentire ai notai di adempiere agli obblighi di adeguata verifica. Ai fini dell'identificazione del titolare effettivo, i clienti forniscono per iscritto, sotto la propria responsabilità, tutte le informazioni necessarie e aggiornate delle quali siano a conoscenza.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 23 Art. 23. Obbligo di astensione Quando i professionisti non sono in grado di rispettare gli obblighi di adeguata verifica della clientela non possono ( ) eseguire prestazioni professionali ( ) e valutano se effettuare una segnalazione alla UIF. Nei casi in cui l'astensione non sia possibile in quanto sussiste un obbligo di legge di ricevere l'atto ( ) permane l'obbligo di immediata segnalazione di operazione sospetta.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 24 Art. 25. Obblighi semplificati Il notaio non è soggetto agli obblighi di AV se il cliente è: banca, Poste Italiane, SIM, SGR, SICAV, assicurazioni, società fiduciarie, altro intermediario finanziario ex 106 TUB; banca comunitaria soggetta alla direttiva; banca extracomunitaria con obblighi AR equivalenti a quelli previsti dalla direttiva; società quotata in uno o più Stati membri; ufficio della pubblica amministrazione; un istituzione/organismo comunitario che svolge funzioni pubbliche (agenzia europea).

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 25 Art. 28. Obblighi rafforzati in presenza di un rischio più elevato di riciclaggio e, comunque, in caso di ( ) operazioni con persone politicamente esposte residenti in un altro Stato comunitario o in un Stato extracomunitario il notaio deve ( ) adottare ogni misura adeguata per stabilire l'origine del patrimonio e dei fondi impiegati nell'operazione. 7-bis. ( ), il MEF individua con decreto una lista di Paesi in ragione del rischio di riciclaggio ovvero della mancanza di un adeguato scambio di informazioni anche in materia fiscale (black list anche fiscali)

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 26 Allegato tecnico - Art. 1. Persone politicamente esposte P. fisiche che occupano o hanno occupato importanti cariche pubbliche: capi di Stato o di Governo, Ministri e Vice Ministri o Sottosegretari; parlamentari; membri delle corti supreme e dei consigli di amministrazione delle banche centrali; ambasciatori, ufficiali di alto livello delle forze armate; membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza delle imprese possedute dallo Stato; Non vi rientrano i funzionari di livello medio o inferiore. Familiari diretti: coniuge, figli e loro coniugi, convivente nell'ultimo quinquennio, genitori. Cessato la carica da almeno un anno, i professionisti non sono tenuti a considerare la persona come politicamente esposta.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 27 MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE - Comitato di Sicurezza Finanziaria - Analisi nazionale dei rischi di riciclaggio 2014 (Analisi delle condotte che producono proventi da riciclare) (Reati «presupposto»): la corruzione è un fenomeno criminale di assoluta rilevanza. La stima finanziaria, pari a 50/60 miliardi di euro annui, è ritenuta non sufficientemente attendibile ( ) Anche con riferimento alla corruzione, l infiltrazione criminale nella politica ovvero nei contratti di appalto, ha un ruolo fondamentale.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 28 Art. 36. Obblighi di registrazione Il notaio conserva i documenti e registra le informazioni che ha acquisito per assolvere gli obblighi di AV affinché possano essere utilizzati per qualsiasi indagine su eventuali operazioni di riciclaggio. Conserva: copia dei documenti richiesti, i dati identificativi, unitamente alle generalità dei delegati a operare per conto del titolare del rapporto, le scritture e registrazioni, documenti originali. Conservazione per un periodo di dieci anni.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 29 Con riferimento a tutte le operazioni di importo pari o superiore a 15.000 euro: la data, la causale, l'importo, la tipologia dell'operazione, i mezzi di pagamento e i dati identificativi del soggetto che effettua l'operazione e del soggetto per conto del quale eventualmente opera.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 30 Art. 38. Modalità di registrazione per i professionisti Ai fini del rispetto degli obblighi di registrazione ( ). 6. La custodia dei documenti, delle attestazioni e degli atti presso il notaio e la tenuta dei repertori notarili, a norma di legge e la descrizione dei mezzi di pagamento ai sensi dell'articolo 35 d.l. 223/2006, costituiscono idonea modalità di registrazione dei dati e delle informazioni.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 31 ART. 38, 3 C.: PER ATTIVITA EXTRA NOTARILE CONSULENZIALE I notai istituiscono un archivio formato e gestito a mezzo di strumenti informatici. In alternativa, è istituito un registro della clientela (CARTACEO) nel quale conservano i dati identificativi del cliente: numerato progressivamente, siglato in ogni pagina a cura del notaio o di un suo collaboratore delegato per iscritto; con l'indicazione alla fine dell'ultimo foglio del numero delle pagine di cui è composto e firmato; tenuto in maniera ordinata, senza spazi bianchi e abrasioni.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 32 Art. 41. Segnalazione di operazioni sospette I notai inviano alla UIF una SOS quando sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso operazioni di riciclaggio. Sospetto desunto dalle caratteristiche, entità, natura dell'operazione o da qualsivoglia altra circostanza conosciuta in ragione delle funzioni esercitate, tenuto conto della capacità economica e dell'attività svolta dal soggetto cui è riferita, in base agli elementi acquisiti nell'ambito dell'attività svolta. Al fine di agevolare l'individuazione delle OS, il Min. della giustizia emana gli indicatori di anomalia.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 33 4. Le segnalazioni sono effettuate senza ritardo (3 giorni dall atto), ove possibile prima di eseguire l'operazione, appena il soggetto tenuto alla segnalazione viene a conoscenza degli elementi di sospetto. 6. Le segnalazioni non costituiscono violazione del segreto professionale e, se poste in essere per le finalità ivi previste e in buona fede, non comportano responsabilità di alcun tipo.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 34 Art. 43. Modalità di segnalazione I professionisti trasmettono la segnalazione direttamente alla UIF ovvero agli ordini professionali di competenza (CNN) Il CNN che ha ricevuto la segnalazione provvede senza ritardo a trasmetterla integralmente alla UIF priva del nominativo del segnalante.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 35 Art. 45. Tutela della riservatezza Gli ordini professionali (CNN) adottano adeguate misure per assicurare la massima riservatezza dell'identità del segnalante. UIF, GdF e DIA possono richiedere ulteriori informazioni ai fini dell'analisi o dell'approfondimento investigativo; adottano adeguate misure per assicurare la massima riservatezza dell identità del segnalante. L'identità del s. può essere rivelata solo quando l'autorità giudiziaria, con decreto motivato, lo ritenga indispensabile ai fini dell'accertamento dei reati per i quali si procede.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 36 Art. 46. Divieto di comunicazione 1. E' fatto divieto ai segnalanti di dare comunicazione dell'avvenuta segnalazione fuori dai casi previsti dal presente decreto. 3. I segnalatori non possono comunicare al soggetto interessato o a terzi l'avvenuta segnalazione. 5. Il divieto non impedisce la comunicazione tra soggetti svolgenti la propria prestazione professionale in forma associata. 7. Il tentativo del professionista di dissuadere il cliente dal porre in atto un'attività illegale non concretizza la comunicazione vietata dal comma precedente.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 37 Art. 47. Analisi della segnalazione La UIF: effettua approfondimenti sotto il profilo finanziario, anche coinvolgono altre autorità di vigilanza; archivia le segnalazioni che ritiene infondate, mantenendone evidenza per 10 anni; trasmette senza indugio le segnalazioni, corredate da una relazione tecnica, alla DIA e al Nucleo speciale di polizia valutaria della GdF, che ne informano il Procuratore nazionale antimafia, qualora siano attinenti alla criminalità organizzata.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 38 Art. 48. Flusso di ritorno delle informazioni 1. L avvenuta archiviazione della segnalazione è comunicata dalla UIF al segnalante direttamente, ovvero tramite gli ordini professionali. 2. Gli organi investigativi informano la UIF delle segnalazioni di operazioni sospette non aventi ulteriore corso investigativo.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 39 Art. 49. Limitazioni all'uso del contante E' vietato il trasferimento di denaro contante ( ), effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento, è complessivamente pari o superiore a euro mille. Il trasferimento è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti inferiori alla soglia che appaiono artificiosamente frazionati.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 40 Art. 51. Obbligo di comunicazione al MEF I notai che hanno notizia di infrazioni alle disposizioni di cui all'articolo 49 ne riferiscono entro trenta giorni al MEF e per la immediata comunicazione della infrazione anche alla Guardia di finanza la quale, ove ravvisi l'utilizzabilità di elementi ai fini dell'attività di accertamento, ne dà tempestiva comunicazione all'agenzia delle entrate. Qualora oggetto dell'infrazione sia un'operazione segnalata ex art. 41, il segnalante non è tenuto alla comunicazione di cui al comma 1.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 41 Art. 53. Controlli ( ) 3. Gli ordini professionali svolgono l'attività ivi prevista sui professionisti, fermo restando il potere di eseguire controlli da parte del Nucleo speciale di polizia valutaria della GdF. 5. Le autorità di vigilanza, il Nucleo speciale di polizia valutaria della GdF possono effettuare ispezioni e richiedere l'esibizione o la trasmissione di documenti, atti, nonché di ogni altra informazione utile.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 42 Art. 54. Formazione del personale I professionisti e gli ordini professionali adottano misure di adeguata formazione del personale e dei collaboratori al fine della corretta applicazione del presente decreto. Le modalità attuative delle suddette misure sono individuate dagli ordini professionali. 2. Le misure comprendono programmi di formazione finalizzati a riconoscere attività potenzialmente connesse al riciclaggio. 3. ( ) la UIF, la Guardia di finanza e la DIA forniscono indicazioni aggiornate circa le prassi seguite dai riciclatori e dai finanziatori del terrorismo.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 43 FORMAZIONE (allegato 2 al DM Giustizia 16 aprile 2010) I professionisti adottano misure di formazione del personale ai fini della corretta individuazione degli elementi di sospetto. La formazione deve avere carattere di continuità e sistematicità, nonché tenere conto dell evoluzione della normativa in materia. A tal fine, gli ordini professionali contribuiscono alla diffusione della conoscenza della normativa e veicolano indicazioni di nuove strategie e prassi applicative di riciclaggio dalla UIF ai propri iscritti. UIF, GdF e DIA forniscono indicazioni aggiornate circa le prassi seguite dai riciclatori ( )

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 44 Art. 55 - Sanzioni penali Omissione degli obblighi di adeguata verifica e registrazione informazioni e conservazione documenti: multa da 2.600 a 13.000

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 45 Art. 57. Violazioni (sanz. amministrative) 3. L'omessa istituzione del registro della clientela è punita con una sanzione pecuniaria da 5.000 a 50.000. 4. Salvo che il fatto costituisca reato, l'omessa SOS è punita con una sanzione pecuniaria dall'1 al 40% dell'importo dell'operazione non segnalata. Nei casi più gravi: pubblicazione per estratto del decreto sanzionatorio su almeno 2 quotidiani nazionali, di cui uno economico, a cura e spese del sanzionato. 5. Le violazioni degli obblighi informativi nei confronti della UIF sono punite con una sanzione pecuniaria da 5.000 a 50.000.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 46 Art. 58. Violazioni del Titolo III ( ) 7. La violazione dell'obbligo di cui all'articolo 51, comma 1, è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria dal 3 al 30% dell'importo dell'operazione, del saldo del libretto ovvero del conto. La sanzione amministrativa pecuniaria non può comunque essere inferiore nel minimo all'importo di 3.000 euro.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 47 Art. 60. Procedure LA UIF, la GdF e la DIA accertano, nei limiti delle loro attribuzioni, le violazioni indicate agli artt. 57 e 58 e provvedono alla contestazione. 2. All'irrogazione delle sanzioni provvede, con proprio decreto, il Ministero dell'economia e delle finanze. 2-bis. Avverso il decreto del MEF può essere proposta opposizione (ricorso) entro 30 gg. dalla notificazione del decreto. È competente in via esclusiva il Tribunale di Roma.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 48 5. Le informazioni e i dati relativi ai soggetti nei cui confronti sia stato emanato provvedimento sanzionatorio definitivo sono conservati nel sistema informativo della UIF per un periodo di dieci anni. 6. I provvedimenti con i quali sono state irrogate le sanzioni amministrative pecuniarie sono comunicati ( ) agli ordini professionali per le iniziative di rispettiva competenza.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 49 MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DECR. 16 APRILE 2010 A COSA SERVONO GLI INDICATORI DI ANOMALIA? Sono lo strumento operativo per la valutazione della sussistenza di un operazione sospetta: agevolano l attività di valutazione in ordine agli eventuali profili di sospetto delle operazioni di riciclaggio; riducono i margini di incertezza connessi con valutazioni soggettive o con comportamenti discrezionali; sono improntati all esigenza di contribuire al corretto e omogeneo adempimento degli obblighi di SOS.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 50 L elencazione degli IDA non è esaustiva anche in considerazione della continua evoluzione delle modalità di svolgimento delle operazioni di riciclaggio. L impossibilità di ricondurre comportamenti della clientela ad uno o più degli IDA può non essere sufficiente ad escludere che l operazione sia sospetta. I professionisti valutano con la massima attenzione ulteriori comportamenti e caratteristiche dell operazione che, sebbene non descritti negli indicatori, rilevino in concreto profili di sospetto.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 51 La mera ricorrenza di comportamenti descritti negli IDA non è motivo di per sé sufficiente per una SOS, per la quale è necessario valutare in concreto la rilevanza dei comportamenti della clientela. I professionisti si avvalgono degli indicatori al fine di effettuare, sulla base di tutte le altre informazioni disponibili, una valutazione complessiva dell operazione.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 52 L ANALISI DELLE OPERAZIONI DA SEGNALARE La SOS si fonda su una compiuta e globale valutazione delle informazioni raccolte, sulla base di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi conosciuti, e sull individuazione di eventuali incongruenze rispetto alla capacità economica del cliente, agli strumenti utilizzati, alle finalità perseguite.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 53 LA PROCEDURA DI SEGNALAZIONE Per una più efficace rilevazione e valutazione delle operazioni, può essere opportuno che i professionisti - in particolare se operanti nell ambito di strutture associate - si avvalgano di procedure interne che prevedano una regolamentazione dell iter valutativo seguito. Procedure: garantiscono omogeneità di comportamenti; assicurano, la pronta favoriscono la conoscenza dei presupposti e della procedura di SOS tra i propri dipendenti e collaboratori ( formazione del personale )

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 54 ALCUNI INDICATORI DI ANOMALIA IL CLIENTE: 1 fornisce informazioni palesemente inesatte o incomplete ovvero false riguardo la propria identità e quella dell eventuale titolare effettivo, lo scopo e natura della prestazione, l attività esercitata ovvero la sua situazione finanziaria, economico-patrimoniale. 1.1. utilizza documenti identificativi che sembrano contraffatti. 2. si mostra riluttante a fornire ovvero rifiuta di fornire informazioni. 2.2. rifiuta di fornire indicazioni sulle modalità di pagamento.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 55 4. dimostra di non avere adeguata conoscenza della natura, dell oggetto o dello scopo della prestazione professionale richiesta, suscitando il dubbio che egli possa occultare di agire con finalità illecite per conto di un terzo. 4.1. è accompagnato da altre persone - il cui ruolo non è stato accertato in occasione di contatti con il professionista - che sembrano avere un interesse diretto in merito alle modalità di esecuzione della prestazione. 8. Richiesta del compimento di operazioni aventi oggetto ovvero scopo non compatibile con il profilo economicopatrimoniale o con l attività del cliente.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 56 8.2. Prestazioni richieste da organismi non lucrativi per finalità non compatibili con quelle dichiarate o comunque proprie dell ente. 8.4 Acquisto di disponibilità a diverso titolo di beni, anche di lusso, di elevato valore, a fronte di un patrimonio, anche di gruppo, di importo ridotto. 8.5. Frequenti operazioni di acquisizione di partecipazioni o di aziende non giustificate dal profilo economico-patrimoniale o dall attività del cliente o da altri ragionevoli motivi. 9.3. Frequente rilascio da parte di persone fisiche di deleghe o procure al fine di evitare contatti diretti con il professionista.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 57 11. Proposta di regolare i pagamenti mediante strumenti del tutto incoerenti rispetto alla prassi corrente, in assenza di ragionevoli motivi legati al tipo di attività esercitata, o a particolari condizioni adeguatamente documentate. 14. Pagamento delle prestazioni mediante mezzi provenienti, a diverso titolo, da soggetti terzi estranei al rapporto negoziale e non riconducibili al gruppo di appartenenza del cliente, o comunque non collegati con il cliente, in assenza di ragionevoli motivi.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 58 15.1. Frequenti e ingiustificati cambiamenti nella titolarità o nella denominazione di società e aziende. 15.2. Costituzione e/o impiego di trust, nel caso in cui si applichi una normativa propria di Paesi con regime antiriciclaggio non equivalente a quello dei paesi della Comunità europea. 15.4. ( ) Conferimento di incarichi di responsabilità in società o enti a persone palesemente sprovviste delle necessarie capacità. 15.5. Rilascio di procure ad amministrare o cedere beni, soprattutto se in un momento immediatamente successivo all acquisto del bene ovvero a favore di persone apparentemente non collegate al delegante.

29 aprile 2015 ANTIRICICLAGGIO NOTAIO G. BONITO 59 16. Conferimenti o apporti di capitale in società mediante beni in natura per importi palesemente sproporzionati a quelli di mercato. 17. Acquisto di beni ad un prezzo molto elevato rispetto al profilo economico-patrimoniale del cliente o del gruppo di appartenenza, in assenza di ragionevoli motivi o di specifiche esigenze. 18. Acquisto o vendita di beni a un prezzo palesemente sproporzionato rispetto al valore di mercato degli stessi, in assenza di ragionevoli motivi o di specifiche esigenze.