CAP. VI STORIA DELLA DIFFUSIONE DELLE DROGHE IN ITALIA VETTORATO G. PSICOSOCIOLOGIA DELLA TOSSICODIPENDENZA



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CAP. VI STORIA DELLA DIFFUSIONE DELLE DROGHE IN ITALIA VETTORATO G. PSICOSOCIOLOGIA DELLA TOSSICODIPENDENZA

ANNI 50 60: GLI INIZI DELLA DIFFUSIONE DELLE DROGHE Anni 50 non diffuse Elite Anni 60 diffusione tra i giovani contestatori Cambiare la società proponendo nuovi stili di vita (=droga) Giovani americani contro guerra Vietnam («Fare l amore non la guerra»), freaks (LSD, Marijuana)

ANNI 70 80 DA SIMBOLO DI CONTROCULTURA A SINTOMO DI DISAGIO E DI EMARGINAZIONE Frattura nel movimento giovanile Frangia militarizzata ideologica e politica («Brigate Rosse») Droga = contestazione Ritiro nel privato («riflusso») Droga = Fuga dalla realtà (non ci si riconosce nella realtà sociale e politica) Da droghe «leggere» a «pesanti» (eroina): anestetizzano il dolore Consumatori sempre più comuni ed emarginati: tossicodipendente=eroinomane=emarginato Mercato della droga in mano alla criminalità organizzata (Narcomafie).

ANNI 80-90 NORMALIZZAZIONE DELL USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI Condanna sociale delle droghe ( eroina ) HIV/AIDS Morte per TD Conseguenze sociali della TD Consumatori «normali» Uso ricreativo di sostanze psicotrope varie Gestirsi: unire piaceri droga con vita socialmente sana e normale Diffusione nuove droghe: Ecstasy, Amfetamine, Poliassunzione (meno eroina)

ANNI 90 2000 CAPILLARE DIFFUSIONE E NORMALIZZAZIONE DELLE DROGHE New drugs: Cocaina, droghe sintetiche, ecc. Droghe pulite: non infezione HIV/AIDS, epatite (per via orale o nasale) Molto diffuse tra i giovani e non giovani Sostanze che stimolano il sistema nervoso centrale Immagine positiva di chi le assume: vivo, attivo, prestante, «performance» Non calcolo dei rischi: guida, lavoro, studio, salute, ecc. Aumento del potere dei narcotrafficanti

2012-2013 INDAGINE ESPAD/CNR E DPA I risultati dell 'indagine Espad-Italia 2013 condotta dall'istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa evidenziano dati inquietanti: crescono i consumi giovanili di sostanze stupefacenti ed è sempre più bassa l età del primo approccio. E allarme per l eroina, provata da oltre 36mila studenti I dati 2012 e 2013 resi noti dal DPA (=Dipartimento politiche antidroga) successivamente a quelli pubblicati dal Cnr. Aumento generalizzato dei consumi per tutte le sostanze. Più coinvolti i giovani tra i 15 e i 34 anni

CONFRONTO DATI CNR - DPA CNR - Riprendono a crescere i consumi giovanili di droga, non solo l'uso occasionale ma anche quello frequente. Circa 45mila i ragazzi coinvolti nello studio, appartenenti a 516 scuole secondarie superiori su tutto il territorio nazionale. Dallo studio si osserva che "non solo crescono i consumi occasionali (uso una o più volte l'anno) di Cannabis (dal 21,5% del 2011 al 25% del 2013) e stimolanti (dal 2,4% al 2,8%), ma cresce anche la quota di studenti che fa un uso frequente. In particolar modo aumentano i consumatori frequenti di cannabis (da 2,5% del 2011 a 3,2% nell'ultimo anno), e allucinogeni (da 0,6% a 0,8%), ma anche di cocaina (dal 0,6% del 2011 a 0,8% dell'ultimo anno) ed eroina (da 0,5% a 0,7%)". DPA - Consumi in crescita ma sotto la media europea Lo studio 2013 condotto dal Dpa sul consumo di sostanze psicotrope tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (su un campione di 34.385 soggetti di età compresa tra 15-19 anni) evidenzia un aumento dei consumi (una o più volte negli ultimi 12 mesi) delle principali sostanze psicotrope: cannabis (19.1 nel 2012 contro 21.5% nel 2013), cocaina (1,86% nel 2012 contro 2,05% nel 2013), ecstasy (0.82% nel 2012 contro 0.97% nel 2013), amfetamine (0.58% nel 2012 contro 0.75% nel 2013) e allucinogeni (1.72% nel 2012 contro 2.13% nel 2013). Stabile la prevalenza di consumatori di eroina (0.32% nel 2012 contro 0.36% nel 2013) e di alcol (76.9% nel 2012 contro 76.4% nel 2013)

CANNABIS CNR Dopo un andamento tendenzialmente in discesa fino al 2006, si osserva una ripresa dei consumi tra il 2012 ed il 2013. I giovani che l'hanno sperimentata almeno una volta nella vita sono 3 su 10, il consumo nell'ultimo anno riguarda il 25%, nei 30 giorni precedenti alla ricerca il 16% e, fra questi, 1 su 5 poco più di 75.000 ragazzi) consuma cannabis quasi quotidianamente (20 o più volte al mese). La maggior parte dei giovani la fuma occasionalmente, non più di 10 volte durante l'anno (61%), mentre il 27% la consuma più assiduamente, 20 o più volte durante l'anno. L'84% non ha usato anche altre sostanze illegali, preferendo utilizzare quelle legali: il 62% ha fumato quotidianamente, l'11% ha bevuto alcolici quasi tutti i giorni e il 14% ha utilizzato psicofarmaci senza ricetta. DPA Nel 2012 precisa il Dpa - la cannabis resta (alcol a parte) la sostanza psicoattiva più diffusa in Italia e in Europa, seguita dalla cocaina. Sono alcuni dati dello studio GPS- DPA (General Population Survey), condotto proprio dal Dpa. Il nostro Paese registra livelli di consumo inferiori però alla media europea. Circa 12 milioni di europei, il 3,6% dei 15-64enni, hanno fatto uso di cannabis nell`ultimo mese e circa 22,5 milioni nell`ultimo anno, pari al 6,7%. L`Italia resta sotto la media: nel 2012 sono circa 700 mila (1,8%) coloro che ne hanno assunta nell`ultimo mese e oltre 1,5 milioni (4%) nell`anno. Dalla fine degli anni `90". La fascia di popolazione italiana più coinvolta è quella dei giovani, i 15-34enni, sempre nel 2012.

COCAINA CNR Dopo anni di crescita fino al 2007, si è assistito a un graduale declino fino al 2012 per riprendere nell'ultimo anno e raggiungere il 4,1% per quanto riguarda la sperimentazione e il 2,8% il consumo nell'anno. Nel complesso, pur diminuendo il contingente dei giovanissimi che si avvicina alla cocaina, si allarga invece quello di chi la utilizza assiduamente: nel 2013 si raggiunge la prevalenza massima, pari allo 0,8%. E' nelle regioni settentrionali, eccetto Liguria ed Emilia-Romagna, e in Campania che si registrano le prevalenze inferiori alla media nazionale: nel corso degli anni le regioni del nord hanno ceduto il primato a quelle meridionali e adriatiche. Nel Centro le prevalenze si sono mantenute superiori alla media nazionale. DPA Per quanto riguarda la cocaina, in Europa, ne hanno fatto uso nel corso dell`anno quasi 4 milioni di cittadini (circa 1,2%) e l`italia, anche in questo caso, riporta livelli di consumo lo 0,6% della popolazione (circa 200mila persone) - inferiori alla media europea.

EROINA CNR Sono circa 36 mila gli studenti che nel corso della vita hanno provato eroina o altri oppiacei (l'1,5%) e poco più di 28 mila l'hanno utilizzata nell'ultimo anno (1,2%). Quasi 23 mila studenti l'hanno utilizzata nell'ultimo mese (1%) e per poco di 15 mila ragazzi (0,7%) il consumo è stato frequente. E' dal 2009 che si assiste a una leggera ripresa dei consumi, specialmente di quelli frequenti, che proprio nel 2013 raggiungono la quota massima. Si sta inoltre abbassando l'età del primo approccio: se nel 2009 avveniva mediamente a 15 anni, oggi si è spostata a 14 anni. Ciò potrebbe dipendere, secondo i ricercatori, dalle nuove modalità di assunzione dell'eroina, fumata anzichè iniettata. DPA Per quanto riguarda l eroina, i consumi nell ultimo anno decrescono leggermente (come peraltro già dagli anni precedenti) e riguardano in Italia circa 50 mila persone (0,12%).

DROGHE SINTETICHE CNR Sono il 4% gli studenti che le hanno provate almeno una volta e poco meno del 3% nell'ultimo anno. Se amfetamine ed ecstasy sono consumate all'incirca dallo stesso numero di giovani, spesso scambiandole l'una con l'altra, cosi' come per Lsd e funghi allucinogeni, più raramente provano il Ghb (droga 'dello stupro') e la Ketamina, sperimentati dall'1% e dal 2%. La maggior parte (60%) fa un uso occasionale di queste sostanze, anche se quasi 1 consumatore su 3 le ha utilizzate 20 volte o anche più durante l'anno. DPA Sono circa 40 mila gli italiani di 15-64 anni che hanno fatto uso di anfetamine nell`anno (0,1%), altrettanti hanno assunto ecstasy. I consumi di allucinogeni nell ultimo anno restano stabili e riguardano in Italia circa 80 mila persone (0,2%). In totale in Europa lo stesso fenomeno riguarda circa 2 milioni di persone per le amfetamine (0,5%) e 2,5 milioni per l`ecstasy (0,7%).

PSICOFARMACI CNR Uso di psicofarmaci non prescritti dal medico:17% degli studenti almeno una volta nella vita e il 9% durante l'anno, soprattutto quelli per dormire. L'uso concomitante di psicofarmaci e droghe, oltre che di alcol, è però una delle nuove tendenze: mixare le sostanze per potenziarne gli effetti o per superare la fase down, conseguente all'utilizzo delle droghe. Nel consumo di psicofarmaci le ragazze hanno conquistato il primato, con prevalenze che risultano di gran lunga superiori a quelle dei coetanei (12% contro il 6%). DPA Tra gli psicofarmaci, i tranquillanti e sedativi sono i più diffusi: 1,5 milioni gli italiani che nel 2012 ne hanno fatto ricorso (4%) e di questi la maggior parte sono donne. Tutte le tipologie di farmaci oggetto della ricerca (tranquillanti e sedativi, barbiturici, benzodiazepine) risultano assunti maggiormente dalle donne di 18-64 anni. Tutte le tipologie di farmaci oggetto della ricerca (tranquillanti e sedativi, barbiturici, benzodiazepine) risultano assunti maggiormente dalle donne di 18-64 anni.

ALTRI DATI A conferma della contrazione dei consumi di sostanze psicotrope nella popolazione generale (15-64 anni) emerse dagli studi epidemiologici, vengono riportati i risultati dello studio multicentrico nazionale (Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri) sulle concentrazioni di metaboliti rilevati nelle acque reflue nel periodo 2010-2012, evidenziano una riduzione dei consumi di cannabis (34,2 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 28,8 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012), cocaina (7,6 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 7,2 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012), eroina (3,2 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 2,0 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012), metamfetamine (3,3 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 0,3 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012), amfetamine (1,1 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 0,1 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012). Stabili i consumi di ecstasy (0,03 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 0,05 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012).

IL GIOCO D`AZZARDO Federserd Azzardo patologico, quadruplicati gli utenti nei SerT: È come per l'eroina 28 febbraio 2014-12:32 - In tre anni si è passati da 2 mila a oltre 7 mila persone in cura, ma sono 200 mila quelli bisognosi di cure. L allarme del portavoce di Federserd, Lucchini. In 5 anni arriveremo a quota 50 mila. Servono 80 milioni per potenziare i servizi DAP Sempre su base dati 2012, a creare una vera e propria emergenza socio-sanitaria, infine, il gioco d`azzardo. In Italia, più della metà (68%) della popolazione tra 18 e 64 anni, oltre 26 milioni di persone, nel 2012 ha giocato almeno una volta.

CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE (ESPAD CNR) Sono pochi i ragazzi che non hanno bevuto durante l'anno (11%), anche tra i 15-17enni, per i quali sarebbe vietata sia la somministrazione che la vendita di alcolici. Per le sostanze alcoliche si registra un primato tutto italiano: nel 2012 il consumo nella vita interessa l'88,6% del campione, quello nell'ultimo anno l'81,1% e il 64,7% degli intervistati ha bevuto nell'ultimo mese (Sabrina Molinaro, Pisa). Ben il 5% degli studenti beve alcolici quasi tutti i giorni, preferendo la birra. Il binge drinking (5 o più bicchieri uno di seguito all'altro in un paio d'ore) riguarda il 35% dei ragazzi almeno una volta nell'ultimo mese, circa 820 mila studenti, e di questi il 14% l'ha fatto 6 o più volte nell'ultimo mese. In crescita tra i giovanissimi di 14-17 anni (64% ragazzi): il 60% dei maschi e il 68% delle femmine riferisce uno o due episodi al mese e più di un quinto da tre a cinque volte. Il dato sull'ubriacatura resta comunque inferiore a quello della media europea. Secondo i dati riportati nello studio DPA 2012, sono oltre 25 milioni (66%) gli italiani di 18-64 anni che hanno bevuto almeno una bevanda alcolica nell`anno e 20 milioni (53%) lo hanno fatto recentemente. Il consumo di tabacco, invece, nel nostro Paese è in diminuzione con riferimento agli ultimi 30 giorni ma ancora diffuso: sono 11 milioni (28,2%) coloro che non hanno rinunciato alla sigaretta nel 2012, mentre sono 9 milioni (23,6%) che hanno fumato sigarette negli ultimi 30 giorni.

OGGI DIFFERENTI STILI DI CONSUMO OCCASIONALE PROBLEMATICO DIPENDENZA Consumo saltuario, per curiosità, controllato, Consumo abituale, con conseguente rischio di una futura dipendenza, Consumo abituale, prolungato nel tempo, giornaliero (cronico) Target tutti gli strati sociali, tutte Target giovani, con scolarità medio alta, Target poveri, disagiati, le classi di età, entrambi i sessi, VI SONO lavoratori DIFFERENTI STILI DI CONSUMO emarginato lavoratori e studenti, vivono in famiglia, conducono una vita normale ben inserita a livello sociale Il target occasionale può essere presente anche negli altri target Conseguenze rischio della sottovalutazione degli effetti delle sostanze assunte Conseguenze futura dipendenza, ricoveri, overdose, problemi con la giustizia, economici e sanitari Conseguenze ricoveri, overdose, problemi con la giustizia, economici e sanitari, emarginazione sociale, perdita di contatto con la realtà circostante