INDAGINE SUI COMPORTAMENTI A RISCHIO DEGLI ADOLESCENTI
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- Irma Filippi
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1 Indagine sui comportamenti a rischio degli adolescenti INDAGINE SUI COMPORTAMENTI A RISCHIO DEGLI ADOLESCENTI di Luigi Minerba, Paolo Contu, Carlo Pintor In questo articolo vengono presentati alcuni risultati preliminari dell indagine sui comportamenti a rischio dei ragazzi che frequentano le Scuole superiori della Provincia di Cagliari effettuata durante l anno scolastico , promossa dall Assessorato Pubblica Istruzione della Provincia di Cagliari e condotta dai Ricercatori della Sezione 1 a Clinica Pediatrica del Dipartimento di Scienze Pediatriche e Medicina Clinica. E in corso l elaborazione dei dati a cura dei ricercatori del Dipartimento di Sanità Pubblica. IL DISEGNO DELL INDAGINE Metodologia Come strumento d indagine è stato usato un questionario anonimo autosomministrato preparato dai ricercatori sulla base di strumenti già testati a livello internazionale. Il questionario ha preso in esame i comportamenti a rischio degli studenti delle Scuole superiori della Provincia di Cagliari. Sono stati inclusi i comportamenti che sono più comuni nei giovani e rappresentano le cause principali di morbosità e mortalità per questa fascia d età: -uso di alcol, tabacco, marijuana e altre droghe; -comportamenti sessuali che causano gravidanze indesiderate; -comportamenti legati alla sicurezza e alla violenza che possano causare incidenti volontari o involontari; -comportamenti alimentari scorretti e assenza d attività fisica. E inoltre presente una sezione di domande sulla partecipazione ad attività di educazione sanitaria e sessuale. Sono state inoltre indagate alcune problematiche relative all ambiente scolastico ed all attività scolastica esplorando il rapporto con gli insegnanti. Il questionario includeva anche una sezione riguardo il tempo libero ed il rapporto con i genitori. L indagine si è svolta nell arco di 5 settimane con il coinvolgimento dei docenti con i quali sono stati concordati tempi e modalità di conduzione. Stabilita la data dell intervento, un intervistatore è entrato in ogni classe prescelta ed ha presentato e spiegato le finalità della ricerca usando un protocollo standardizzato che includeva i seguenti punti: -gli obiettivi dell indagine -la natura anonima e volontaria dell indagine -istruzioni su come compilare il questionario. Procedure di analisi dei dati Prima dell introduzione dei dati, è stata verificata la completezza di compilazione dei questionari. La quota dei questionari risultata incompleta o incomprensibile non ha alterato il rapporto percentuale delle risposte. Ai questionari è stato dato un numero di identificazione e le risposte sono state introdotte in un foglio elettronico Excel. La verifica è stata eseguita esaminando l insieme dei dati per la plausibilità delle risposte e un campione casuale, comprendente il 10% dei questionari, come controllo. 27
2 Epidemiologia in Sardegna n.5 L universo degli intervistati In tabella 1 è riportata la distribuzione degli intervistati per sesso e classe frequentata al momento dell intervista. TAB. 1 DISTRIBUZIONE DEGLI INTERVISTATI PER CLASSE DI APPARTENENZA E PER SESSO Classi Maschi Femmine Totale 1 a ,3% ,8% 2 a ,4% ,4% 3 a ,3% ,9% 4 a ,2% ,3% 5 a ,9% ,6% Per garantire consistenza statistica, l analisi è stata condotta suddividendo la popolazione esaminata per sesso e raggruppamento di classi frequentate come riportato nella tabella 2. TAB. 2 DISTRIBUZIONE DEGLI INTERVISTATI PER GRUPPI DI CLASSE E SESSO Valori assoluti Raggruppamenti Maschi FemmineTotale 1 a e 2 a a, 4 a e 5 a Totale ,9% 52,1% Percentuale 1 a e 2 a 53,7% 51,2% 52,4% 3 a, 4 a e 5 a 46,3% 48,8% 47,6% Le percentuali presentate si riferiscono a tutti gli studenti che hanno partecipato all indagine, salvo diversa specificazione. L indagine comprendeva domande atte a valutare i comportamenti sia nell intero arco di vita degli intervistati che al momento attuale. RISULTATI In questo articolo sono riportati alcuni dati che delineano il profilo epidemiologico dei giovani secondo gli obiettivi iniziali finalizzati a determinare quali comportamenti a rischio sono presenti tra gli studenti e ad esaminare le differenze nei comportamenti a rischio secondo le variabili demografiche, con riferimento specifico ai comportamenti riguardo l uso di tabacco, il consumo di bevande alcoliche e l uso di droghe. Uso di tabacco L uso di tabacco è la principale causa prevenibile di morte in Italia; in Italia, con dodici milioni e mezzo di persone, i fumatori rappresentano il 26,4% della popolazione di età superiore ai 15 anni, il 35,4% tra i maschi e il 18,1% tra le femmine. Benché l incidenza del fumo sia leggermente diminuita negli ultimi anni, l ISTAT ha calcolato che ogni anno è sempre maggiore il numero di giovani che iniziano a fumare. L Italia ha la più alta incidenza di malattie correlate all uso del tabacco rispetto a tutti i Paesi dell Unione Europea. Nel 1990 ci sono stati in Italia casi di tumore ai polmoni e dati recenti hanno mostrato che questo numero aumenta ogni anno dello 0,5%. E stato stimato che il fumo causa l 84% dei tumori ai bronchi negli uomini ed il 46% nelle donne. Risultati Nell indagine è stato chiesto agli studenti di riferire sull uso del tabacco sia nell intero arco della loro vita che attualmente, sull età di inizio e sui loro tentativi di smettere di fumare e sulla frequenza. Nella tabella 3 sono riportate le distribuzioni percentuali per sesso e gruppi di classi delle risposte alle domande riguardanti l abitudine al fumo. In sintesi : 28
3 Indagine sui comportamenti a rischio degli adolescenti Oltre due terzi degli studenti (74,4%) hanno provato a fumare, il 28,0% non ha mai fumato una sigaretta intera. Uno studente su cinque (21,8%) ha fumato una sigaretta intera prima dei 12 anni. Il 61,6% degli studenti attualmente fumano Tre studenti su dieci (30,3%) fumano tutti i giorni Il 26,7% degli attuali fumatori (11,9% sul totale degli intervistati) riferiscono di fumare più di mezzo pacchetto di sigarette nei giorni in cui fumano. Tre studenti su dieci (il 30,4% degli intervistati) fuma spesso o sempre dentro l edificio scolastico. Il 36,9% degli studenti hanno provato a smettere di fumare. Non sembrano esserci differenze tra i sessi riguardo l abitudine al fumo. L età di inizio è più precoce tra i maschi, e la quantità e frequenza d uso attuali lievemente maggiori. Le differenze di età non sono molto rilevanti se si considera il fumo durante la vita o l uso quotidiano. Sebbene il dato non sia statisticamente significativo, i maschi e le femmine più giovani sono attuali fumatori in misura maggiore rispetto agli appartenenti alla fascia di età superiore. Inoltre, sia i maschi che le femmine di età maggiore riferiscono di aver fumato più di mezzo pacchetto di sigarette al giorno e di fumarlo quotidianamente rispetto agli appartenenti alla fascia di età inferiore. Uso dell alcol L uso dell alcol è un fattore che contribuisce alla morbosità ed alla mortalità. L uso pesante e l uso in associazione con altri comportamenti quali la guida e l attività sessuale non protetta aumentano il rischio di malattie e incidenti. E stato stimato che tre italiani su quattro di età superiore ai 14 anni consumino bevande alcoliche. Nel 1994, oltre decessi sono stati causati dall abuso di alcol. All alcol va attribuito il 48% dei decessi per cirrosi epatica ed il 40% di tutti i morti in incidenti stradali. I costi economici legati all alcolismo ammontano a miliardi di lire per quanto riguarda i costi diretti ed a miliardi di lire per quanto riguarda i costi totali. Il Piano Sanitario Nazionale prevede come obiettivo una riduzione del 30% dell uso di alcol fuori dai pasti. Nell indagine è stato chiesto agli studenti di riferire le loro abitudini relative al consumo di alcol. Agli studenti sono state poste domane riguardo al bere pesante, intendendo con questa definizione il bere 5 o più bicchieri in un lasso di tempo di un paio d ore. Nella tabella 4 sono riportate le distribuzioni percentuali per sesso e gruppi di classi delle risposte alle domande riguardanti il consumo di bevande alcoliche. In sintesi : Il 22,9% degli intervistati non ha mai consumato per intero una bevanda alcolica. In misura maggiore le femmine e gli studenti più giovani. Il 62,5% degli studenti ha fatto uso di alcol nel mese precedente l intervista. Quasi uno studente su quattro (27,1%) ha riferito che nell ultimo mese almeno una volta ha bevuto pesantemente (5 o più bicchieri in un paio d ore). I maschi riferiscono più frequentemente delle femmine di aver fatto uso di alcolici nell arco della propria vita, di berne attualmente anche in modo pesante. L età di inizio è stata più precoce. L 84,8% dei maschi riferisce di aver bevuto alcolici nel corso della loro vita contro il 70,3% della femmine. I maschi che hanno fatto uso di alcolici entro i 12 anni sono circa due volte e mezzo più delle femmine (34,3% contro 14,9%). Il 73,8% dei maschi ha bevuto alcolici nei tren- 29
4 Epidemiologia in Sardegna n.5 ta giorni precedenti l indagine contro il 47,2% delle femmine. Il 40,7% dei maschi nel corso dell ultimo mese ha bevuto almeno una volta in modo pesante (5 o più bicchieri in un paio d ore) contro il 14,6% delle femmine. I maschi bevono anche con maggiore frequenza delle femmine: il 29,9% riferisce di aver bevuto alcolici 6 o più volte nell ultimo mese contro il 9,5% delle femmine. Non ci sono differenze significative per gruppi di età per quanto riguarda l uso di alcolici durante l arco della vita e l età di inizio. USO DI MARIJUANA E DROGHE ILLEGALI L abuso di droghe illegali è associato con incidenti, violenza, problemi scolastici e malattie sessualmente trasmesse, incluso l HIV. Esistono pochi dati nella letteratura scientifica dell uso generale di droghe illegali fra la popolazione italiana. Comunque nel 1995 quasi persone risultano iscritte nei servizi pubblici per tossicodipendenti, di con più di da Sardegna. Nei programmi a livello nazionale ci sono 5 maschi per ogni femmina, in Sardegna 7 per ogni femmina. Mentre la prima droga d abuso fra i tossicodipendenti è l eroina (come sostanza secondaria, il 19% usa marijuana e il 14% cocaina). Comunque questo gruppo non rappresenta la popolazione generale e gli esperti suggeriscono che la droga più diffusa sia la marijuana mentre tra i giovani sta aumentando l uso di ecstasy nella cultura della discoteca. Nell indagine sono state incluse domande su uso di marijuana (o hascisc) durante la vita e nell ultimo mese e uso nell intero corso della vita di cocaina, ecstasy o altre sostanze allucinogene (LSD o acido) e se hanno fatto uso di siringhe per iniettarsi droghe o sostanze psicoattive. Nella tabella 5 sono riportate le distribuzioni percentuali per sesso e gruppi di classi delle risposte alle domande riguardanti l uso di marijuana ed altre droghe illegali. In sintesi: Il 41,1% degli studenti ha fatto uso di marijuana, l 8,8% di cocaina, il 7,0% di ecstasy o altre sostanze allucinogene, almeno una volta nell arco della vita Uno studente su otto (12,3%) riferisce di aver fumato marijuana 40 o più volte nell arco della vita. Uno studente su cinque (20,4%) ha fumato marijuana prima dei 15 anni Il 22,6% degli studenti riferiscono di fare uso attualmente di marijuana, cioè l hanno fumata durante il mese precedente l intervista. Di quelli che fumano marijuana correntemente, più di un quarto (27,8%) riferiscono di averla fumata nell ultimo mese almeno 20 volte. Il 4,1% ha fatto uso di cocaina il mese precedente l intervista almeno una volta Il 4,6% ha fatto uso di ecstasy, pasticche o altre sostanze eccitantidurante gli ultimi 30 giorni L 1,8% ha fatto uso di una siringa per iniettarsi una droga o una sostanza psicoattiva nel corpo durante l arco della vita Quasi meta dei maschi (47,2%) e poco più di un terzo delle femmine (34,9%) delle femmine, riferiscono di aver fatto uso di marijuana nell arco della loro vita. Il 17,4% dei maschi hanno fumato marijuana almeno 40 volte contro il 7,7% delle femmine. I maschi hanno fumato marijuana prima dei 14 anni in misura circa doppia rispetto alle femmine (26,3% contro 14,8%). Il 29% dei maschi ha fumato marijuana almeno una volta nel mese precedente l intervista contro il 16,8% delle femmine Il 9,7% dei maschi ed il 4,5% delle femmine ha provato nell arco della vita ecstasy, pasticche o altre sostanze eccitanti Il 5,4% dei maschi ha usato ecstasy almeno una volta nell ultimo mese contro il 3,8% delle femmine. 30
5 Indagine sui comportamenti a rischio degli adolescenti CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Una prima considerazione riguarda proprio l utilità di tali indagini che consentono il monitoraggio costante dei comportamenti a rischio dei giovani e degli adolescenti. Sarebbe opportuno predisporre, con opportuna metodologia standardizzata, un sistema continuo e non occasionale di rilevazione di tali informazioni orientanti la progettazione di specifici interventi preventivi. Dai dati illustrati, l immagine parziale che ne deriva risulta piuttosto preoccupante: l uso di tabacco, il consumo di bevande alcoliche e l uso di droghe illegali, sono comportamenti sempre più presenti tra i giovani e gli adolescenti. Luigi Minerba, Paolo Contu Dipartimento di Sanità Pubblica, Università degli Studi di Cagliari Carlo Pintor Dipartimento di Scienze Pediatriche e Medicina Clinica, Università degli Studi di Cagliari 31
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10 HEALTH 21 - LA STRATEGIA DELLA SALUTE PER TUTTI NELLA REGIONE EUROPEA DELL'O.M.S OBIETTIVI PER IL 21 SECOLO Obiettivo 12 Ridurre i danni causati dall alcol, dalle droghe e dal tabacco Il fumo costituisce la più grande minaccia per la salute nella Regione Europea e la Carta di Madrid contro il tabacco del 1988 ha affermato i diritti di tutti i cittadini ad ambienti liberi dal fumo e dall inquinamento ed ha individuato dieci strategie per arrivare ad una Europa libera dal tabacco. Queste strategie comprendono, fra l altro, lo stabilire in legge il diritto di disporre di ambienti comuni liberi dal fumo, la messa al bando della pubblicità a favore dei prodotti del tabacco e delle sponsorizzazioni da parte di marche che producono sigarette, nonché l aiuto ai fumatori che desiderino smettere. Tutti gli Stati Membri dovrebbero offrire la garanzia che, in applicazione del Piano d Azione europeo per una Europa libera dal tabacco queste dieci strategie vengano fortemente sostenute da leggi e programmi nazionali. L alcolismo e gli incidenti legati al consumo di alcol rappresentano, in Europa, un problema di vasta portata. Le esperienze degli Stati Europei, Membri dell Organizzazione Mondiale della Sanità, dimostrano in modo evidente che realizzando azioni programmate nei confronti del consumo di alcol si raggiungono significativi benefici in termini di salute ed economici. La carta europea sull alcol (Parigi 1995) e il Piano Europeo di azione contro l alcol definiscono le principali strategie di promozione della salute e di cura. Esse includono la tassazione delle bevande alcoliche, il controllo della pubblicità diretta e indiretta, nonché il trattamento degli alcolisti. Tutti gli Stati Membri dovrebbero assicurare che le loro politiche e i loro programmi siano pienamente in linea con le strategie della Carta Europea. Il numero di forti consumatori di droghe nella Regione Europea è stimato fra 1,5 e 2 milioni. Oltre agli effetti diretti sulla salute, l abuso di droghe contribuisce alla massiccia diffusione dell infezione da HIV e dell epatite, specialmente nelle parti meridionali e orientali della Regione Europea. Gli sforzi per il trattamento e la prevenzione sono diventati, nel tempo, più sofisticati, con una maggiore accettazione dei trattamenti sostitutivi da parte dei dipendenti dagli oppiacei. L evidenza dimostra che le società che sono in grado di attuare approcci estensivi e innovativi nei confronti dei servizi per i tossicodipendenti riescono ad ottenere notevoli successi nel ridurre i comportamenti dannosi per la salute così come nella limitazione delle attività antisociali e criminali da parte dei tossicodipendenti. 36
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