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ISTITUTO C. FACCHINETTI di Castellanza IST 6.1: PROCEDURA SISTEMA QUALITA FASI REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE FUNZIONI RGQ DS DS DATE 4.10.2011 4.10.2011 4.10.2011 NOMINATIVO ANNA BRESSAN CARLO FAMOSO CARLO FAMOSO FIRME Questa Istruzione del Sistema Qualità è emessa con distribuzione riservata e non può essere riprodotta senza il benestare scritto del Dirigente Scolastico. COPIA N COPIA X Controllata 1

MODIFICHE AL DOCUMENTO Rev. Capitolo/Paragrafo Modificato 00 tutti Prima stesura del documento Descrizione Modifica Indice: 1. Orario del servizio del Docente 2. Esercizio di attività incompatibili con la funzione docente 3. Permessi brevi del Docente 4. Congedi parentali, ferie, permessi, assenze 5. Presenza in servizio 6. Responsabilità connesse alla funzione docente; delega alla giustificazione delle assenze e dei ritardi 7. Valutazione degli allievi 8. Tenuta del giornale di classe e personale 9. Provvedimenti disciplinari agli allievi 10. Divieto di fumo 11. Modalità di trasmissione degli ordini di servizio e delle circolari 12. Controllo e mantenimento dell igiene dei locali 13. Normativa di sicurezza 2

Gentili Professoresse, Egregi Professori, per un corretto espletamento del Vostro lavoro e per il buon funzionamento didattico-disciplinare della scuola trasmetto la IST. 6.1 che contiene il riepilogo di alcuni elementi, sia di tipo organizzativo, sia di tipo normativo che costituiscono un utile base di informazione. 1. Orario di Servizio del Docente L orario di servizio del docente di scuola secondaria superiore é di 18 ore settimanali. Il Docente il cui orario cattedra è inferiore alle 18 ore settimanali completa il proprio orario di insegnamento secondo le modalità previste dal comma 5 dell art. 28 del CCNL, quadriennio normativo 2006-2009. Nel caso di cattedra inferiore alle 18 ore il completamento di orario sarà dalla Dirigenza calendarizzata. La scelta operata è valida per l intero anno scolastico. La verifica del rispetto dell orario di servizio viene attuata tramite la firma (leggibile) del giornale di classe, che deve essere firmato anche dal codocente in caso di compresenza. Si raccomanda la puntualità, soprattutto all inizio delle lezioni e si ricorda che, per assicurare l accoglienza e la vigilanza degli alunni, il docente è tenuto a trovarsi in classe cinque minuti prima dell inizio delle lezioni e ad assistere all uscita degli alunni medesimi (art.29 comma 5 CCNL 2006-2009). Nell ipotesi di comprovato impedimento, il docente deve dare tempestiva comunicazione all Istituto del mancato arrivo in tempo utile. 2. Esercizio delle attività incompatibili con la funzione docente L esercizio delle attività incompatibili con la funzione docente è regolato dall art. 508 del D.L.vo n. 297/94. In particolare il comma 10 prescrive quanto segue: Il personale di cui al Presente titolo non può esercitare attività commerciale,industriale e professionale, né può assumere o mantenere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società od enti per i quali la nomina è riservata allo Stato e sia intervenuta l autorizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione. Tale divieto non si applica nel caso di personale nei cui confronti sia stata disposta la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale, con una prestazione lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno (Dlgs 165/2001) 3

Tale personale è tuttavia tenuto a comunicare lo svolgimento dell attività aggiuntiva, a pena di decadenza dall impiego, secondo quanto previsto dall art. 1, comma 61, della legge n.662 del 23.12.1996 (finanziaria 1997). Al personale docente è consentito, a seguito della richiesta dell interessato, previa autorizzazione del dirigente scolastico, l esercizio della libera professione a condizione che non sia di pregiudizio all ordinato e completo assolvimento della attività inerenti alla funzione docente e che risulti,comunque, coerente con l insegnamento impartito. 3. Permessi brevi del Docente Compatibilmente con le esigenze di servizio, al personale docente, previa richiesta scritta al Dirigente Scolastico, sono concessi brevi permessi di durata non superiore alla metà dell orario giornaliero, comunque fino ad un massimo di due ore. Entro i due mesi lavorativi successivi a quello della fruizione del permesso, il docente è tenuto a recuperare le ore non lavorate in una o più soluzioni in relazione alle esigenze di servizio. Nei casi in cui non sia possibile il recupero per fatto imputabile al dipendente, l Amministrazione provvede a trattenere una somma pari alla retribuzione spettante al dipendente stesso per il numero di ore non recuperate. In caso di necessità di allontanamento per motivi di salute, deve essere tassativamente informato l ufficio della Dirigenza che ha l obbligo di attivare un eventuale assistenza sanitaria e provvedere alla sostituzione. 4. Congedi parentali ferie permessi assenze per malattia Si rimanda a quanto stabilito dall art.12 del CCNL quadriennio normativo 2006-2009. In merito alla assenza per malattia, il dipendente deve darne comunicazione all Istituto Scolastico entro le 7.50 e deve attenersi scrupolosamente a quanto prescritto dai commi 10, 11, 13, 14, 15, 16 dell art. 17 del CCNL quadriennio normativo 2006-2009. Il dipendente ha diritto, a domanda, nell anno scolastico, a tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari documentati anche mediante autocertificazione. Per gli stessi motivi e con le stesse modalità sono fruiti sei giorni di ferie durante i periodi di attività didattica di cui 4

all art.13, comma 9, CCNL 2006-2009, prescindendo dalle condizioni previste in tale norma. E opportuno che la domanda per permessi e ferie pervenga al Dirigente Scolastico in tempo utile per motivi organizzativi. 5. Presenza in servizio L effettuazione del servizio per le attività curriculari viene verificato come previsto al punto 1, mentre per le attività extracurriculari e per quelle collegiali viene verificata dal controllo: del foglio firma, di volta in volta predisposto del verbale delle riunioni collegiali. 6. Responsabilità connesse alla funzione docente; delega alla giustificazione delle assenze e dei ritardi La vigilanza sugli allievi minorenni rientra, con l attività didattica e valutativa, fra i compiti fondamentali del Docente ma è quella più delicata per gli aspetti di responsabilità civile e penale connessi. A tale scopo si raccomanda, a tutela dei Docenti, oltre che degli allievi, puntualità della presenza in classe, rapidità nei trasferimenti al cambio dell ora, decisione nell azione preventiva e, se necessario, di censura e ufficializzazione nel giornale di classe dei comportamenti degli studenti che possono creare danno a se stessi o ai loro compagni e/o di quanto, a giudizio del Docente, deve essere oggetto di valutazioni disciplinari. Il Docente che deve lasciare la classe per motivi personali, chiede espressamente al Collaboratore Scolastico la collaborazione nella vigilanza della classe. Al Docente non è consentito, escluso i casi personali, lasciare la classe anche se in compresenza. Si puntualizza che, secondo la normativa vigente (art. 61 legge 312/80), il docente incorre in responsabilità di tipo amministrativo (patrimoniale) solo nei casi di dolo o colpa grave (es.: mancata presenza in caso di danno procurato all allievo). In merito alla gestione delle giustificazioni, il docente della 1^ ora è delegato a giustificare gli allievi assenti, compresi quelli che, in via eccezionale sono stati ammessi alle lezioni del giorno precedente senza giustificazione. Il docente in servizio all inizio della seconda ora è delegato ad ammettere lo 5

studente ritardatario (non per motivi di trasporto, in tal caso lo studente entra anche durante la prima ora) riportando sul giornale di classe gli estremi della giustificazione, se l allievo ne è provvisto, oppure annotando che : lo studente. entra alle ore.. e deve giustificare il ritardo. Qualora lo studente risulti, anche due giorni dopo il rientro, sprovvisto di giustificazione il docente comunica alla Presidenza o alla segreteria didattica il nominativo dello studente per l informazione alla famiglia. Il Coordinatore di Classe comunica settimanalmente al dirigente i nominativi dei ritardatari. Al suono dell intervallo il Docente che è in classe è tenuto a vigilare sugli allievi restando in aula o nelle immediate vicinanze fino all inizio dell ora successiva, soprattutto se si tratta di minorenni. Con l entrata in vigore dell orario definitivo sarà predisposto un piano di vigilanza. Durante il trasferimento in palestra o nei laboratori e viceversa la classe deve essere sempre accompagnata dal/dai docente/i in servizio. 7. Valutazione degli allievi La normativa relativa alla valutazione e i recenti aggiornamenti della stessa attribuiscono a questa attività fondamentale della funzione docente una importanza crescente sia per gli aspetti diagnostici e formativi relativi agli allievi, sia come strumento di programmazione del Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti. E indispensabile quindi che i Docenti adeguino la loro attività valutativa alle prescrizioni della normativa, alle deliberazioni del CdD e a quelle concordate nei Consigli di Classe. Il numero delle verifiche, la loro distribuzione nel tempo e la trasparenza totale dei criteri applicativi, dovranno essere adeguatamente illustrati agli allievi nella fase di inizio d anno comunque non oltre la predisposizione del Piano del Consiglio di Classe. Ogni Docente è tenuto a fornire tutte le indicazioni previste relativamente agli obiettivi/competenze da raggiungere nella disciplina di insegnamento ed alle modalità di verifica del raggiungimento degli stessi. Spetta al Dirigente Scolastico l incarico di vigilanza sulla puntuale applicazione della normativa e di quanto deliberato nelle sedi competenti (Collegio dei Docenti, Consiglio di Classe) ferme restando tutte le operazioni 6

di audit interno. Si raccomanda il rispetto temporale dell inserimento dei voti nel registro elettronico. 8. Tenuta giornale di classe e personale Si ricorda che sui giornali di classe e personali e sui registri dei verbali non è possibile: - scrivere a matita; - cancellare con gomma, e utilizzare correttori ecc.; - usare i simboli per i quali non sia presente una legenda esplicativa; - cancellare coprendo le scritte sottostanti. E possibile, per annullare una scritta racchiuderla in un rettangolo che lasci leggibile il testo, con firma di convalida a fianco. Per una miglior organizzazione ogni giornale di classe è corredato di una busta in cui vanno custodite tutte le circolari della classe. 9. Provvedimenti disciplinari agli allievi Il docente deve instaurare un rapporto fiduciario con la classe, tale da non richiedere mai interventi di tipo sanzionatorio, in ogni caso il riferimento è il Regolamento di applicazione dello statuto delle Studentesse e degli Studenti. Nel caso di infrazione disciplinare ritenuta grave, il docente deve immediatamente verbalizzare sul giornale di classe i fatti accaduti. Il coordinatore di classe informerà il Capo di Istituto per l attivazione delle procedure disciplinari previste. 10. Divieto di fumo Si ricorda a tutto il personale che, ai sensi della legge 584 dell 11/11/1975, è vietato fumare nei luoghi pubblici. Pertanto in tutti i locali della scuola è vietato fumare. A norma del DPR 303/56 e successive integrazioni il Dirigente Scolastico ha responsabilità penali in ordine alla salute dei lavoratori e alle condizioni degli ambienti di lavoro. Secondo la normative vigente, il personale preposto all osservanza del divieto di fumo è autorizzato a procedere alla contestazione delle infrazioni verbalizzate e a notificare al trasgressore la sanzione per illecito amministrativo. 7

11. Modalità di trasmissione degli ordini di servizio e delle circolari Tutte le comunicazioni relative agli impegni previsti nel PAA avverranno attraverso la pubblicazione su Pitagora. Quelle relative a indizione di scioperi o assemblee, o comunque comunicazioni di carattere personale saranno pubblicate su materiale cartaceo E compito di ciascun Docente controllare le circolari pubblicate e/o esposte per firma di presa visione. 12. Controllo e mantenimento dell igiene dei locali I Docenti sono tenuti a controllare che l aula loro assegnata sia mantenuta in condizioni di pulizia e decoro. L applicazione del DPR 303/56 e s.m.i. attribuisce precise responsabilità in materia ai preposti. In caso di condizioni igieniche non accettabili deve essere immediatamente avvertita la Presidenza. 13. Normativa di sicurezza Tutti gli insegnanti devono conoscere la Normativa di Sicurezza relativa agli aspetti generali e a quelli specifici della loro attività. I docenti che accedono per la prima volta in istituto hanno l obbligo di prendere atto del piano di sicurezza/evacuazione dell istituto nonché di tutta la normativa vigente in tema di sicurezza. Il RSPP organizza in tal senso l informazione ad hoc. In particolare i docenti della materia dell area di indirizzo devono vigilare affinché nei laboratori gli studenti osservino le norme antinfortunistiche. I docenti devono segnalare qualunque comportamento non conforme alla normativa e qualora dovessero notare l esistenza di guasti nei presidi antinfortunistici devono immediatamente sospendere l attività pratica ed avvertire subito il Dirigente Scolastico mediante nota scritta. Chiunque dovesse rilevare situazioni di pericolo nelle strutture dell edificio deve avvertire il preside che provvederà a segnalare agli organi competenti qualunque evento difforme alle norme. Le porte di sicurezza devono restare chiuse e non devono essere usate se non in condizioni di emergenza. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Carlo Famoso) 8