DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (D.S.A.) Note di approfondimento Con D.S.A. ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche, in particolare a DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA, DISCALCULIA. I D.S.A. sono specifici nel senso che colpiscono in modo a volte significativo, ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Per arrivare ad una diagnosi di D.S.A. si devono prima essere escluse con sicurezza gravi menomazioni sensoriali, neurologiche, disturbi della sfera emotiva, situazioni ambientali di svantaggio socio-culturale che possono aver interferito con un istruzione adeguata. Il disturbo deve avere inoltre un impatto negativo per l adattamento scolastico e/o per le attività di vita quotidiana. I D.S.A. si presentano quasi costantemente associati, tra di loro e/o ad altri disturbi, che generalmente sono la conseguenza dei D.S.A.: disturbi del comportamento deficit di attenzione ed iperattività, stati di ansia atteggiamenti di disinteresse per tutto ciò che può richiedere impegno chiusura in se stessi evitamento delle consegne scolastiche che creano difficoltà apatia ecc. Tutto ciò ha ripercussioni negative sull autostima del bambino o ragazzo e in genere sulla formazione della sua personalità. La casistica è quanto mai variegata, e può dipendere dal soggetto stesso, dall ambiente di provenienza, dalla tempestività della rilevazione del disturbo e del trattamento ecc. Le manifestazioni dei D.S.A. si modificano nel tempo. Possono migliorare, ma non scompariranno. Ad oggi si stima che il valore medio della prevalenza di bambini e ragazzi con D.S.A. vari dal 3 al 4%, ciò significa circa uno in ogni classe. 1
Disturbo specifico di lettura: Dislessia evolutiva E un disturbo che si manifesta apertamente nel momento in cui il bambino comincia a imparare a leggere e a scrivere. Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica. La dislessia riguarda i disturbi di decodifica del testo scritto. Proviamo a decodificare il testo qui sotto: lo sforzo che ci richiede può essere paragonabile a quello che incontra un ragazzo dislessico ogni volta che deve affrontare un testo scritto: prodaqi nlente risute r pivvicile gere puetse qoce rige. Palcuno sia dd elerà algi erori pi standa. Ev et tinf anem ete appiano sotsiito duaicele tera, noeso palcosa, agiutno atlro e su vo palche palaro. inraltà tsate drofando artivicialnete bu el o ce aqituanlente drovano i ragazi qisl esici nl lerege. G. Stella 1 e vediamo come aumentano ulteriormente le difficoltà se usiamo un corsivo, pur aumentando ora le dimensioni del carattere: prodaqi nlente risute r pivvicile gere puetse qoce rige. Palcuno sia dd elerà algi erori pi standa. Ev et tinfanemete appiano sotsiito duaicele tera, noeso palcosa, agiutno atlro e su vo palche palaro. inraltà tsate drofando artivicialnete bu el o ce aqituanlente drovano i ragazi qisl esici nl lerege. La decifrazione dei grafemi assorbe le energie del dislessico in modo tale da poter precludere la comprensione dei testi scritti, e di conseguenza la possibilità di ricordarli, riassumerli o usarli in altri modi. Il ragazzo dislessico è un cattivo lettore, cioè non conosce e non sa applicare le varie strategie di lettura, che i ragazzi senza D.S.A. imparano automaticamente. Per es. un libro di testo scolastico non si legge come uno scontrino, o come l elenco del telefono. Le strategie gli devono essere insegnate. Tra le caratteristiche che possono far sospettare la presenza di questo problema, vi è la sostituzione in lettura di lettere o numeri con grafia simile, es.: 1 probabilmente risulterà difficile leggere queste poche righe. Qualcuno si appellerà agli errori di stampa. Effettivamente abbiamo sostituito qualche lettera, omesso qualcosa, aggiunto altro e??? qualche parola. In realtà state provando artificialmente quello che abitualmente provano i ragazzi dislessici nel leggere. (transcodifica di M.S.) 2
p, b, d, g, q a/o - e/a 6/9 o suoni simili: t/d r/l d/b v/f e altre non prevedibili. Altre caratteristiche che possono essere presenti: - inversione dell ordine di lettere e numeri (es. 12/21) - salto di lettere e riga - aggiunta di lettere che non ci sono - difficoltà ad imparare informazioni in sequenza come l alfabeto, i giorni della settimana, i mesi - non riuscire ad imparare le tabelline - non comprendere il testo dei problemi di matematica - ecc. Nell'espressione anche verbale del pensiero, possono avere un lessico povero e non memorizzano i termini specifici. I dislessici hanno difficoltà ad apprendere le lingue straniere in forma scritta; la difficoltà maggiore è rappresentata dalla lingua inglese a causa delle differenze accentuate tra la scrittura e la pronuncia delle lettere, ma tutte le lingue straniere presentano problemi, incluse il latino e il greco. Presentano difficoltà nei rapporti spaziali e temporali. Spesso il bambino dislessico appare disorganizzato nelle sue attività sia a casa sia a scuola, può perdere fiducia in se stesso e provare un senso di frustrazione e sofferenza. 3
Disturbi specifici di scrittura: disortografia e disgrafia Nei disturbi di scrittura vi è una componente di natura linguistica (disortografia, deficit nei processi di cifratura) e una componente di natura motoria (disgrafia deficit nei processi di realizzazione grafica). Non sono necessariamente abbinati. I disturbi specifici di scrittura raramente si presentano in isolamento, più spesso in associazione con altri D.S.A., in particolare con la dislessia evolutiva. Disortografia Il bambino che presenta Disortografia Evolutiva commette numerosi errori nella scrittura delle parole, delle frasi, del periodo. Nella scrittura di parole ritroviamo elisioni, sostituzioni, inversioni, assenza di doppie; nella frase e nel periodo, alterazioni della struttura sintattica, cattivo uso dei funzionali, dei tempi e dei modi dei verbi, elisione di parole, disordine temporale nella descrizione degli eventi. Il bambino, a volte, non separa le parole ed usa in maniera errata la punteggiatura. La classificazione degli errori di scrittura prevede la seguente distinzione: Errori fonologici Sono gli errori in cui non è rispettato il rapporto tra fonemi e grafemi: Scambio di grafemi (brina per prima, folpe per volpe) Omissione e aggiunta di lettere e di sillabe (taolo per tavolo, tavolovo per tavolo) Inversioni (li per il, bamlabo per bambola) Grafema inesatto (pese per pesce, agi per aghi) Errori non fonologi Sono gli errori nella rappresentazione ortografica (visiva) delle parole senza commettere errori fonologici: Separazioni illegali (par lo per parlo, in sieme per insieme, l'avato per lavato) Fusioni illegali (nonevero per non è vero, lacqua per l'acqua, ilcane per il cane) Scambio grafema omofono (squola per scuola, qucina per cucina) Altri errori Omissione e aggiunta di accenti (perche per perché) Omissione e aggiunta di doppia (pala per palla) 4
L alunno disortografico ha difficoltà nel tradurre i suoni nei segni grafici corrispondenti, pur possedendo un linguaggio adeguato sul piano della pronuncia lessicale e delle capacità espressive. Sinteticamente e a grandi linee, presenta in scrittura le caratteristiche descritte per la lettura nei soggetti dislessici. Alcuni ragazzi riescono ad autocorreggersi, se viene fatto loro notare l errore. Disgrafia L alunno disgrafico ha difficoltà nel riprodurre i segni alfabetici e quelli numerici. La disgrafia non riguarda l ortografia o la sintassi. Si manifesta, tra l altro, con ridotta capacità dell uso dello spazio del foglio, direzionalità del segno inadeguata o invertita, difficoltà di riprodurre figure geometriche, alternanza di microscrittura e macroscrittura, pressione della mano troppo debole o troppo forte. Generalmente il disgrafico non riesce a rileggere ciò che ha scritto e quindi non riesce ad autocorreggersi. La disgrafia deve essere trattata da uno specialista. 5
Disturbi specifici del calcolo: Discalculia Il bambino/ragazzo con Discalculia Evolutiva può avere difficoltà relative ai numeri e ai simboli matematici (lettura, scrittura e ripetizione, conteggio seriale, identificazione degli ordini di grandezza) e nella loro manipolazione (apprendimento delle tabelline, calcolo mente e calcolo scritto). Può avere difficoltà nella organizzazione visuo-spaziale e anche nelle prassie (movimenti). Ci possono essere due diversi tipi di profilo: 1. evidenzia debolezza nelle strutture di cognizione numerica (es. quantificazione, comparazione, seriazione, strategie di calcolo a mente) 2. coinvolge le procedure esecutive (lettura, scrittura e messa in colonna dei numeri) e il calcolo (recupero dei fatti numerici, e algoritmi del calcolo scritto). Le difficoltà di soluzione dei problemi matematici non sono inclusi in questa diagnosi. Infatti il ragionamento logico non è coinvolto nella discalculia. Può però intervenire la difficoltà di decodifica del testo scritto dovuta alla dislessia, qualora presente. La discalculia si manifesta in isolamento o, più tipicamente, in associazione con altri D.S.A.. Si riportano qui di seguito alcune delle difficoltà riscontrate nei bambini/ragazzi che presentano discalculia evolutiva: 1) difficoltà nel leggere e scrivere numeri complessi (come quelli che contengono lo zero) o lunghi (come quelli composti da molte cifre); 2) difficoltà nella lettura e scrittura dei simboli matematici 3) difficoltà nell'esecuzione delle quattro operazioni scritte, dovuta al mancato rispetto delle regole procedurali degli algoritmi; 4) difficoltà nel memorizzare e ripetere la maggior parte delle tabelline; 5) difficoltà nel ricordare i prestiti, i riporti 6) difficoltà in compiti relativi all'automatizzazione delle procedure di conteggio, come ad esempio nel contare a salti, o contare all'indietro ; 6
Secondo le indicazioni ministeriali per gli alunni che presentano Disturbi Specifici dell Apprendimento si devono attuare, a seconda delle problematiche presentate, una serie di interventi compensativi o dispensativi, come quelli riportati nella tabella seguente: Peculiarità dei processi cognitivi Interventi compensativi / dispensativi Lentezza ed errori nella lettura, cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo. Difficoltà nei processi di automatizzazione della letto-scrittura che rende difficile o impossibile eseguire contemporaneamente due procedimenti (ascoltare e scrivere, ascoltare e seguire un testo). evitare l'uso del corsivo, es. scrivere alla lavagna in stampato maiuscolo. evitare di far leggere a voce alta incentivare a casa e in classe l utilizzo di computer con sintesi vocale, di cassette con testi registrati, di dizionari digitalizzati sintetizzare concetti con l'uso di mappe concettuali leggere le consegne degli esercizi e/o fornire durante le verifiche prove su supporto digitalizzato. nelle verifiche ridurre il numero degli esercizi o semplificarli, senza modificare gli obiettivi. privilegiare le verifiche orali consentendo l uso di mappe durante l interrogazione. Limitare o evitare di far prendere appunti, ricopiare testi o espressioni matematiche, ecc. in caso di necessità di integrazione dei libri di testo, fornire appunti su supporto digitalizzato o cartaceo stampato (preferibilmente Arial 12-14) consentire l uso del registratore. evitare la scrittura sotto dettatura. modificare opportunamente le prove di ascolto delle lingue straniere (es. non richiedere ascolto e lettura contemporaneamente). Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni, i nomi dei tempi verbali, delle strutture grammaticali italiane e straniere, dei complementi. favorire l uso di schemi, o tabelle riassuntive privilegiare l'utilizzo corretto delle forme grammaticali sulle acquisizioni teoriche delle stesse. utilizzare per le verifiche domande a scelta multipla. Incentivare l utilizzo di mappe e schemi durante l'interrogazione, anche eventualmente su supporto digitalizzato, come previsto anche nel colloquio per l'esame di Stato, per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l'espressione verbale che tende ad essere scarna. 7
Discalculia, difficoltà nel memorizzare tabelline, formule, sequenze e procedure, forme grammaticali e nel recuperare rapidamente nella memoria nozioni già acquisite e comprese cui consegue difficoltà e lentezza nell esposizione durante le interrogazioni. Evitare di richiedere lo studio mnemonico e nozionistico in genere, tenere presente che vi è una notevole difficoltà nel ricordare nomi, termini tecnici e definizioni (es.: materie scientifiche, diritto). Consentire nella misura necessaria l uso di calcolatrice, tavole, tabelle e formulari delle varie discipline scientifiche durante le verifiche, mappe nelle interrogazioni. Utilizzare prove a scelta multipla. Difficoltà nell'espressione della lingua scritta Favorire l'uso di schemi testuali. Favorire l'utilizzo di programmi di videoscrittura con correttore ortografico e/o predittore per l'italiano e le lingue straniere. Favorire l utilizzo di altri linguaggi e tecniche (es. il linguaggio iconico) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi) Facile stancabilità e lunghezza dei tempi di recupero. Fissare interrogazioni e compiti programmati evitando di spostare le date. Evitare la sovrapposizione di compiti e interrogazioni delle varie materie evitando possibilmente di richiedere prestazioni nelle ultime ore. Elasticità nella richiesta di esecuzione dei compiti a casa per i quali è necessario istituire un produttivo rapporto scuolafamiglia/tutor. Favorire situazioni di apprendimento cooperativo anche con diversi ruoli Difficoltà nella lingua straniera Privilegiare la forma orale, utilizzare prove a scelta multipla. Affiancamento di un tutor o un compagno, o del docente stesso, che scriva ciò che il ragazzo dice (ricordare che all'esame di Stato il ragazzo non potrà essere dispensato dalla prova scritta di lingua straniera) Fornire tabelle della memoria (es. i mesi, i giorni della settimana ecc.) Controllo della gestione del diario (può non ricordare i giorni della settimana). Fornire testi scritti il più possibili puliti senza sfondi colorati o disegnati che possono complicare la decodificazione. 8
ESEMPI DI STRUMENTI COMPENSATIVI tabella dei mesi, tabella dell alfabeto e dei vari caratteri (maiuscolo stampato, corsivo ecc.), tavola pitagorica, tabella delle misure, tabelle delle formule, tabelle mnemoniche calcolatrice, registratore, cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, commisurati al singolo caso, da usare anche in classe per il normale lavoro scolastico cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi), libri di testo in CD, dizionari di lingua straniera computerizzati, traduttori. ESEMPI DI INTERVENTI DISPENSATIVI evitare lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne, ricerche nel vocabolario, studio mnemonico delle tabelline; riduzione o, ove necessario, dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti; organizzazione di interrogazioni programmate; assegnazione di compiti a casa in misura adeguata alle effettive possibilità dell'allievo; possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine QUADRO NORMATIVO Nota Ministeriale prot. n. 4099/A/4 del 5/10/2004 Nota Ministeriale prot n. 26/A 4 del 5/1/2005 Nota Ministeriale prot. 1787 uff.vii del 1/3/2005 Nota Ministeriale prot. n 47987 A4a del 27/7/2005 Nota Ministeriale prot.n 4674 del 10/5/2007 Nota Ministeriale prot 4600 dei 10/5/2007 C.M. 28 del 15 marzo 2007 O.M. n. 26 del 15 marzo 2007 OM n.30 Prot.2724 del 2008 9