Collegio Docen+ del CTP, APE e IPM

Documenti analoghi
SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

Progetti assistiti a livello nazionale e regionale (art.11, comma 1 del D.P.R. 263/12) IL PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALL AVVIO DEI CPIA

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA. Anno scolastico 2008/09

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

RELAZIONE INIZIALE A.S. 2014/2015

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado

La scelta del profilo da raggiungere presuppone da parte del partecipante:

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E ACCOMPAGNAMENTO PER ALUNNI STRANIERI

ISTRUZIONE OPERATIVA CORSI DI RECUPERO

Ist. Sup. Verona Trento. Centro Territoriale Permanente n.2 MESSINA

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

MEDIATORE INTERCULTURALE

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI DI LINGUA NON ITALIANA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

LICEO ARTISTICO DI VERONA CORSO SERALE

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

Doveri della famiglia

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA «S. BIVONA» Prot. n.7951/a6 Circolare n.18/sp Menfi, 09/11/2013

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PROVAGLIO D ISEO (BS) PROGETTO INTERCULTURA DEL IC DON RAFFELLI

Istituto comprensivo Arbe Zara

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c.

PARTE PRIMA. REGOLAMENTO REGIONALE 19 gennaio 2015, n. 1

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

D. Leg. 286/1998 T.U. delle disposizioni concernenti la disciplina dell immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. Legge 94/2009 Art.

(Collegio Docenti del / /2012)

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

IL PORTAFOGLIO EUROPASS PER LA TRASPARENZA E LA MOBILITÀ. Luogo Presentazione: Verona Autore: Silvia Lotito Data: 27 novembre 2015

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE A FAVORE DEI MINORI DI ORIGINE STRANIERA. Anno scolastico

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo

1.3. In questa scuola i laboratori sono usati

Programmazione Biennio e Triennio serale

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ALLEGATO B. D.I. n. 436/2000 artt. 1 e 4 I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI

Controlli Automatici e Videosorveglianza: una collaborazione scuola-azienda

P.TOSCANELLI OSTIA LIDO ROMA CORSO SERALE. L Istituto P.TOSCANELLI vanta una esperienza ultraventennale nell ambito della promozione degli adulti.

Istituto di Istruzione Superiore Pudente-Pantini Vasto (CH)

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe

SCEGLIERE I NUOVI LICEI

Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Gestione Progetto Organizzazione d'impresa Classi QUINTE A.S

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di I grado I. Nievo Comuni di Cinto Caomaggiore Gruaro - Pramaggiore

I nuovi orizzonti per l'istruzione degli Adulti. Bologna, 18 febbraio 2014

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA

Visita il sito

ACCORDO DI RETE FRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE DEL COMUNE DI MAZARA DEL VALLO

I docenti di italiano L2 di «Certifica il tuo italiano». Gli esiti del monitoraggio

Il Ministero non ha ancora fissato una data. Per consentire la formazione delle classi sarebbe

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di aggregazione giovani)

EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

Tavola rotonda Le competenze e la didattica laboratoriale dalla Scuola di base all Università: esempi di orientamento formativo.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.


UNITA DI APPRENDIMENTO 3 Istruzione Professionale Indirizzo Servizi Commerciali. Restituzione dell esperienza di stage

Transcript:

Collegio Docen+ del CTP, APE e IPM

Inizio a6vità dida6che proge=o Area Penale Esterna Il proge&o APE: Area Penale Esterna promuove la realizzazione di interven+ educa+vi per il recupero di persone sogge=e a provvedimen+ dell Autorità Giudiziaria, con l obie6vo generale di prevenire la recidiva a=raverso a6vità di cara=ere socio- educa+vo. PROTOCOLLO DI INTESA TRA! IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA CENTRO PER LA GIUSTIZIA MINORILE PER LA SICILIA- PALERMO! IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE- DIREZIONE GENERALE- UFFICIO VII! ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MANZONI IMPASTATO! COMUNE DI PALERMO AREA DELLA CITTADINANZA SOCIALE- SETTORE SERVIZI SOCIO- ASSISTENZIALI

ORGANIZZAZIONE DI LAVORO IN PICCOLI GRUPPI La suddivisione in piccoli gruppi è volta a migliorare l ascolto e l osservazione degli alunni ed a realizzare interven+ educa+vi che rispondano più dire=amente ai bisogni degli alunni. Inoltre il piccolo gruppo, perme=e di verificare la corrispondenza del pa=o forma+vo alle reali esigenze ed il livello di adesione allo stesso raggiunto dall alunno. La suddivisione in piccoli gruppi dovrà contrastare leadership nega+ve e di sopraffazione. Per ogni alunno verrà individuata una figura di riferimento stabile, un tutor.

IMPORTANZA DEL CLIMA RELAZIONALE I Docen+ e tu6 gli operatori, dovranno condividere una strategia di intervento volte a promuovere un buon clima relazionale, la messa in pra+ca di buoni esempi e di modelli adul+ autorevoli di riferimento. PROGETTO- PATTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Per ogni alunno verrà creato un dossier con le competenze formali e non formali e verrà stabilito un pa=o individualizzato che conterrà diri6 e doveri e finalità da raggiungere perseguibili a breve termine ed a medio termine.

SICUREZZA E SORVEGLIANZA E indispensabile uno stre=o raccordo tra la ges+one della sicurezza e la ges+one dei confli6, rela+vi all ambito psico- pedagico. La vigilanza deve essere realizzata nell o6ca della prevenzione delle situazioni a rischio, delle relazioni confli=uali. Occorre prevedere misure sanzionatorie, come per qualunque ordine di scuola, ma è indispensabile l azione di prevenzione e di controllo da parte dei docen+, che devono me=ere tu=o il loro impegno professionale per mediare i confli6, mediare a=raverso colloqui, con l alunno problema+co e con il gruppo.

PROGETTO APE percorso di I livello, I periodo dida6co, finalizzato al conseguimento del +tolo di licenza media inferiore ar+colato in: un minimo di 400 ore di frequenza, di cui 40 di accoglienza, un percorso di alfabe+zzazione L1 di 100 ore, comprensivo di 20 ore di accoglienza, un eventuale percorso di alfabe+zzazione per alunni stranieri L2 di 200 ore, comprensivo di 20 ore di accoglienza. E tra l altro previsto un con+ngente di ore di formazione a distanza, inerente a tu6 i percorsi suindica+; inoltre per ogni alunno si prevede l elaborazione e il monitoraggio del Piano Dida6co Individualizzato (PDI) e la validazione delle competenze cer+ficabili in relazione al libre=o forma+vo individualizzato.

CPIA PROGETTO NAZIONALE ASSISTITO A6vità a.s. 2014/2015 A decorrere dal 1 se=embre 2015 tu=e le sedi dei CTP saranno unificate nei CPIA ai sensi del DPR 263/12. I corsi di istruzione di secondo livello (ex corsi serali) rimarranno incardinah nelle stru&ure scolashche in cui operano. In applicazione del DPR 263/12, per accompagnare il passaggio, il MIUR dall a.s. 2013/2014 ha avviato Proge6 assis++ a livello nazionale, che hanno visto la realizzazione anche in Sicilia. (Unico Proge=o Assis+to realizzato in Sicilia a Palermo con scuola capofila IC Manzoni Impastato (DS Silvia Schiraldi e Coordinamento DS Fiorella Palumbo). Nell a.s. 2014/2015 l USR Sicilia con+nua il percorso di accompagnamento, estendendo il proge=o a tu6 i ctp della Regione Sicilia.

PROGETTO NAZIONALE ASSISTITO Nell a.s. 2014/2015 l IC Manzoni Impastato si conferma scuole capofila del Proge=o assis+to. Provincia Agrigento Enna/Caltanisse=a Catania Catania (Paternò) Messina Palermo Palermo (Bagheria) Ragusa Siragusa Trapani Scuola capofila IC Quasimodo IC Lombardo Radice IC Malerba CD Giovanni XXIII ITI Verona Trento IC Manzoni Impastato IC I. Bu6=a IC Vannantò IC K. Wojtyla IC Ciaccio Montalto

PROGETTO NAZIONALE ASSISTITO Il Proge=o per l a.s. 2014/2015 prevede che ogni scuola capofila: Ges+sca la rete territoriale cos+tuendo CONSIGLIO DI RETE e COLLEGIO DI RETE Organizzi TAVOLI TECNICI cos+tui+ da docen+. I tavoli tecnici predisporranno: 1. Tu=e le a6vità necessarie per l avvio della Commissione Pa=o Forma+vo (da formare già dall a.s. 2014/2015 in ogni CTP e le a6vità per la definizione della Commissio Pa=o forma+vo dei CPIA per l a.s. 2015/2016. 2. Gli strumen+ di rilevazione delle Competenze Formali, Informali e Non Formali, il LIBRETTO DEL LAVORATORE, Il PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE, e il PIANO INDIVIDUALE DELLO STUDENTE. 3. Organizzeranno l OFFERTA FORMATIVA per i percorsi di Primo Livello(! periodo dida6co, 2 periodo dida6co, alfabe+zzazione) per UDA e per percorsi per gruppi di livello. 4. Predisporranno un MODELLO DI VALUTAZIONE coerente a quanto a quanto previsto nel Piano delle Indicazioni Nazionali per il I ciclo e dalla Circolare N 94 del 24/10/2011 D.L. n.167 e del T.U. dell apprendistato a norma dell Art. 1, comma 30. della Legge 24/12/2007 n 247.

PROGETTO NAZIONALE ASSISTITO Compi+ dei docen+ dei CTP della rete: 1. Partecipare agli incontri del COLLEGIO DI RETE 2. Partecipare ai lavori dei Tavoli Tecnici 3. Partecipare alla realizzazione delle a6vità previste 4. Parteciparea lle A6vità di Formazione realizzate ad hoc dal FORMEZ

CPIA DA ATTIVARE IN SICILIA A decorrere dall a.s. 2015/2016, saranno a6va+ 10 Is+tuzioni Scolas+che autonome CPIA ai sensi del DPR 263/12 e is+tuite con D.A. 303 del 6/4/2009 PROVINCIA Agrigento Enna/Caltanisse=a Catania Messina Palermo Ragusa Siragusa Trapani Numero CPIA 1 1 2 1 2 1 1 1 Totale CPIA 10

Libre&o FormaHvo del ci&adino Il Libre=o Forma+vo del Ci=adino è uno strumento pensato per raccogliere, sinte+zzare e documentare le diverse esperienze di apprendimento dei ci=adini lavoratori nonchè le competenze da essi comunque acquisite: nella scuola, nella formazione, nel lavoro, nella vita quo+diana. Ciò al fine di migliorare la leggibilità e la spendibilità delle competenze e l occupabilità delle persone. Il Formato del Libre=o forma+vo è ogge=o di un Decreto interministeriale del 2005 e, a par+re dal 2006, è stato ado=ato (in via sperimentale o regime) in numerose Regioni con modalità differenziate e a favore di diverse popolazioni di beneficiari: lavoratori in crisi occupazionale, apprendis+, lavoratori immigra+, personale delle forze armate in fase di congedo, volontari.

Libre&o FormaHvo del ci&adino Per una informazione generale sul Libre=o si possono scaricare i seguen+ Documen+: Decreto Interministeriale del 10 o=obre 2005:"Approvazione del modello di libre=o forma+vo del ci=adino " Formato del Libre=o Forma+vo Linee Guida per la compilazione del Libre=o Forma+vo Unità Capitalizzabili delle competenze per l'assistenza alla compilazione del Libre=o Forma+vo Volume ISFOL (a cura di Di Francesco G. e Perulli E.), Il Libre=o Forma+vo del Ci=adino: dal Decreto del 2005 alla sperimentazione, Collana Isfol Temi e Strumen+, 2008. Il Rapporto Finale della sperimentazione nelle Regioni 2006/2008

SupporH metodologici per la compilazione del Libre&o FormaHvo del ci&adino I SupporH metodologici PROCESSO DI ACCOMPAGNAMENTO E SUPPORTO ALLA COMPILAZIONE DEL LIBRETTO FORMATIVO Il processo è diviso in 4 fasi opera+ve: per ogni fase opera+va è disponibile un kit di documen+ e strumen+ a supporto agli operatori

SupporH metodologici per la compilazione del Libre&o FormaHvo del ci&adino: 4 fasi operahve!

Orario definihvo del CTP 1 e del CTP 2 dal mese di novembre e offerta formahva di ore 20 se6manali Orario arhcolato in 18 h se6manali per docente e 20 h se6manali di lezioni Orario arhcolato in 11 ore (Impastato) + 11 ore ( Manzoni) di alfabehzzazione livello 0

L ORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI DI LIVELLO RICHIEDE MODELLI APERTI E FLESSIBILI 1) tenere conto di tu=e le competenze, conoscenze e abilità previste per il periodo di riferimento indicando quelle funzionali al raggiungimento dei singoli risulta+ di apprendimento; 2) stabilire la quota oraria rela+va a ciascuna competenza (quota parte del monte ore complessivo previsto per ciascun periodo); 3) individuare la competenza o le competenze da poter acquisire a=raverso modalità di fruizione a distanza - in tu=o o in parte - in misura di regola non superiore al 20% del monte ore complessivo del periodo di riferimento.

QUADRI ORARIO ASSI ORE CLASSI CONCORSO LINGUISTICO STORICO- GEO MATEMATICO TECNOL/SCIEN 198 66 66 66 396 ORE +4 APPROFOND DI CUI 40 ACCOGL.

LIVELLO A1 ASCOLTO LETTURA INTERAZIONE ORALE E SCRITTA PRODUZIONE ORALE PRODUZIONE SCRITTA LIVELLO A2 ASCOLTO LETTURA INTERAZIONE ORALE E SCRITTA PRODUZIONE ORALE PRODUZIONE SCRITTA MONTE ORE 20 20 20 20 20 100 TOTALE MONTE ORE 15 15 20 15 15 80 TOTALE 20 ACCOGLIENZA 200

a) L utente si rivolge al tutor che opera presso una qualsiasi sede di erogazione del servizio. b) Il tutor è un docente del CTP o dell APE/IPM che: - accoglie il candidato e lo orienta verso il percorso formahvo emerso sulla base dei bisogni espressi - aiuta il candidato nel processo di composizione e redazione del dossier - cura la somministrazione di test/prove prahche per accertare eventuali competenze pregresse - presenta alla Commissione il dossier del candidato c) Il risultato del lavoro svolto dal tutor assieme all utente è il Dossier del candidato. È sulla base del dossier che la Commissione effe&uerà le proprie analisi e valutazioni e procederà all assegnazione dei credih e alla successiva definizione del Pa&o formahvo individuale. L evidenziazione delle competenze avviene a&raverso prove documentali (Htoli di studio posseduh; cerhficazioni finali di percorsi svolh; a&estazioni di frequenza, anche parziale, di moduli formahvi

Organo Collegiali dei Centri Consiglio di classe composto da docen+ del gruppo di livello rela+vo al periodo dida6co e da tre studen+, ele6 dal rela+vo gruppo Collegio dei docen- che può essere ar+colato per sezioni e può avvalersi di tavoli tecnici

L adulto al termine dei percorsi di primo livello è in grado di: Asse dei linguaggi esprimere e interpretare in lingua italiana conce4, pensieri, sen-men-, fa4 e opinioni in forma sia orale sia scri7a; interagire adeguatamente e in modo crea-vo sul piano linguis-co in un intera gamma di contes- culturali e sociali,quali istruzione e formazione, lavoro, vita domes-ca e tempo libero per avere relazione con gli altri; far crescere laconsapevolezza di sé e della realtà, esercitare pienamente la ci7adinanza; comprendere, esprimere e interpretare in lingua inglese conce4, pensieri, sen-men-, fa4 e opinioni in forma sia orale sia scri7a in una gamma appropriata di contes- sociali e culturali, quali istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero, a seconda dei desideri o delle esigenze individuali per facilitare, in contes- mul-culturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture, le relazioni interpersonali, la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro; avere consapevolezza dell importanza dell espressione crea-va di idee, esperienze ed emozioni in un ampia varietà di mezzi di comunicazione, anche perampliare la gamma di percezione e comunicazione; col-vare, a7raverso un accresciuta capacità este-ca, forme di espressione crea-va e fruire del patrimonio ar-s-co e culturale, con a7enzione per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni ar-s-ci ed ambientali; u-lizzare con dimes-chezza e spirito cri-co le tecnologie della società dell informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione anche per arricchire le possibilità di accesso ai saperi; consen-re la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento; favorire la comunicazione intera4va e personale, l espressione crea-va e l opportunità di ricerca a4va del lavoro.

Asse storico- sociale cogliere nel presente, a par-re dalla valorizzazione delle proprie esperienze e storie di vita, le radici e i diversi appor- del passato; interpretare le realtà territoriali a7raverso il confronto fra aree geografiche, economiche e culturali diverse; individuare le strategie per orientarsi nel sistema socio- economico e per assumere responsabilmente comportamen- a tutela della persona, della colle4vità e dell ambiente; partecipare in modo efficace e costru4vo alla vita sociale e lavora-va, in par-colare alla vita in società sempre diversificate; risolvere i confli4 ove ciò sia necessario; partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei conce4 e delle stru7ure sociopoli-che e all impegno a una partecipazione a4va e democra-ca; interagire efficacemente con le dinamiche del mercato del lavoro materiale e immateriale; valorizzare la mobilità per tradurre in azione la proge7ualità individuale e la disposizione a pianificare il futuro.

Asse matemahco sviluppare ed applicare il pensiero matema-co per risolvere una serie di problemi in situazioni quo-diane; usare modelli matema-ci di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costru4, grafici, carte) anche per sviluppare strategie a7e ad analizzare più efficacemente i da- del reale; interagire in modo adeguato nei contes- sociali e lavora-vi, anche per migliorare il livello culturale personale e per accedere a nuove modalità di conoscenza e, quindi, a nuovi saperi; applicare, anche mediante l u-lizzo di sussidi appropria-, i principi e i processi propri della matema-ca; seguire e vagliare le concatenazioni degli argomen-; cogliere le prove di certezza e validità e orientarsi nel panorama della ricerca scien-fica e tecnologica; leggere, interpretare e organizzare in modo personale i molteplici da- a4nen- ai diversi se7ori della vita sociale ed economica, applicando le regole proprie di un se7ore della matema-ca (la sta-s-ca) ampiamente u-lizzato nella comunicazione quo-diana e dai diversi media.

Asse scienhfico- tecnologico usare l'insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo iden-ficare le problema-che e traendo conclusioni che siano basate su fa4 comprova-; applicare le conoscenze in campo tecnologico e la rela-va metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avver-- dagli esseri umani; comprendere i cambiamen- determina- dall a4vità umana e accrescere la consapevolezza della responsabilità di ciascun ci7adino; acquisire a7eggiamen-, metodi e tecniche indispensabili alla modellizzazione ed alla comprensione della realtà intesa nel suo significato più lato di molteplicità, complessità, trasformabilità; ado7are strategie di indagine, procedure sperimentali e linguaggi specifici anche al fine di valutare l impa7o sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche.

F.A.D. Fruizione a distanza La fruizione a distanza rappresenta una delle principali innovazioni dei nuovi asse6 organizza+vi e dida6ci delinea+ nel REGOLAMENTO (LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012) Il nuovo sistema di istruzione degli adul+ prevede che l adulto possa fruire a distanza un parte del periodo dida6co del percorso richiesto all a=o dell iscrizione, in misura di regola non superiore al 20% del monte ore complessivo del periodo dida6co medesimo

Verifica delle ore di accoglienza già effe=uate dai corsis+ Entro lunedi 10 novembre da consegnare in Presidenza insieme all associazione corsista tutor

A6vità della commissione Pa=o Forma+vo Individuale e materiale rela+vo al riconoscimento dei credi+ nell ambito delle competenze formali, informali e non formali possedute in ingresso dai corsis+ Il pa=o forma+vo viene definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, non formali ed informali possedu+ dall adulto, secondo i criteri generali e le modalità stabilite nelle linee guida di cui all ar+colo 11, comma 10 del D.P.R. 263/2012. PERCORSO DEL PATTO FORMATIVO ISCRIZIONE AL CENTRO DI ISTRUZIONE PER GLI ADULTI ACCOGLIENZA/ORIENTAMENTO PERCORSO PROPEDEUTICO LABORATORIO METACOGNITIVO ANALISI DELLE EVIDENZE E PATTO FORMATIVO NEGOZIAZIONE E CONDIVISIONE/ACCETTAZIONE DEL PATTO FORMATIVO AGGIORNAMENTO E RINEGOZIAZIONE DEL PATTO FORMATIVO

Sviluppo e proge=azione delle Unità di apprendimento (UDA delle varie discipline dei corsi del CTP (primo periodo primo livello e alfabe+zzazione per stranieri) e delle classi IPM e Proge=o APE secondo quanto previsto dalle linee guida del DPR Ogni UDA deve contenere la quan+ficazione delle ore necessarie al raggiungimento delle competenze Presentare per ogni asse il piano delle uda rela+ve alle competenze da acquisire ad esito del PSP, con l indicazione di quelle da fruire a distanza e la +pologia di prove di verifica ai fini della valutazione

Le UDA per l alfabehzzazione devono essere costruite collegialmente e condivise in modo da rendere il lavoro interscambiabile tra i docen+ Prossimi consigli per gruppi di livello : Ore 14.30 16.00 alfabe+zzazione A0 ( Picone- Pirrone- Macaluso- Massimino- Lucchese - Campisi) Ore 14.30 16.00 alfabe+zzazione A1 ( Palmeri- Tornabene- Tumminia- Borino- Parisi) Ore 14.30 16.00 alfabe+zzazione A2 (Chiaramonte- Pulviren+- Capotummino- Tinnirello- Cangelosi)

Scheda per la proge=azione di un unità di apprendimento da fruire a distanza CODICE UDA:... PERIODO DIDATTICO: TITOLO UDA:... ORE EQUIVALENTI:... ASSE CULTURALE :... (LinguisHco, Storico- Sociale, MatemaHco- ScienHfico, Tecnologico) COMPETENZA DA ACQUISIRE: PREREQUISITI NECESSARI: possedere le competenze informa+che necessarie per fruire dell UDA...

Scheda per la proge=azione di un unità di apprendimento da fruire a distanza ABILITA :... CONOSCENZE:... (MODALITA VERIFICA FINALE (in presenza oppure on line con iden+ficazione della presenza):.. SOFTWARE PREVISTI (preferibilmente open source):.

Il Pa=o con+ene i seguen+ elemen+ minimi: 1) i da+ anagrafici; 2) il periodo dida6co del percorso al quale è iscri=o l adulto; 3) l elenco delle competenze riconosciute come credi+ ad esito della procedura di individuazione, valutazione e a=estazione; 4) il monte ore complessivo del PSP ( pari al monte ore complessivo del periodo dida6co al quale è iscri=o l adulto so=ra=a la quota oraria u+lizzata per le a6vità di accoglienza e orientamento pari a non più del 10% del monte ore medesimo - e quella derivante dal riconoscimento dei credi+, pari comunque ad una misura non superiore a quella stabilita dalla Commissione); 5)il quadro orario ar+colato per singole competenze con le rela+ve quote orario; 6) il piano delle uda rela+ve alle competenze da acquisire ad esito del PSP, con l indicazione di quelle da fruire a distanza e la +pologia di prove di verifica ai fini della valutazione; 7) l indicazione della durata della fruizione del PSP (uno o due anni scolas+ci); 8) la firma della Commissione, del dirigente scolas+co del CPIA e dell adulto; la data e il numero di registrazione.

Il gruppo di lavoro Commissione Pa=o forma+vo per interven+ di accoglienza e di orientamento Le commissioni sono composte dai docen- dei periodi dida4ci di cui alla le7era d) e, per gli adul- stranieri, eventualmente integrate da esper- e/o mediatori linguis-ci in relazione alla -pologia di uten- e di percorsi. La partecipazione alle sudde7e commissioni cos-tuisce obbligo di servizio per il personale docente L ammissione al livello successivo è subordinata al possesso della cer-ficazione rela-va al livello precedente. Le commissioni di cui al comma 2 possono so7oporre l adulto interessato, sulla base dei -toli e delle cer-ficazioni prodo7e, a eventuali prove per accertare il livello delle conoscenze, abilità e competenze possedute, ferma restando la necessità di valorizzare il patrimonio culturale e professionale della persona a par7re dalla ricostruzione della sua storia individuale. (art. 5, comma 3, D.P.R. 263/12) Il pa=o forma+vo viene definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, non formali ed informali possedu+ dall adulto, secondo i criteri generali e le modalità stabilite nelle linee guida di cui all ar+colo 11, comma 10 del D.P.R. 263/2012. PERCORSO DEL PATTO FORMATIVO ISCRIZIONE AL CENTRO DI ISTRUZIONE PER GLI ADULTI ACCOGLIENZA/ORIENTAMENTO PERCORSO PROPEDEUTICO LABORATORIO METACOGNITIVO ANALISI DELLE EVIDENZE E PATTO FORMATIVO NEGOZIAZIONE E CONDIVISIONE/ACCETTAZIONE DEL PATTO FORMATIVO AGGIORNAMENTO E RINEGOZIAZIONE DEL PATTO FORMATIVO