SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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Transcript:

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: O.N.M.I.C. - Opera Nazionale Mutilati Invalidi Civili- 2) Codice di accreditamento: NZ01189 3) Albo e classe di iscrizione: NAZIONALE II CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto DISABILITÀ 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3); SETTORE: Assistenza (A) AREA D INTERVENTO: Disabili (06)

Obiettivo generale il seguente progetto persegue l obiettivo generale di costruire reti di sostegno che leghino le famiglie, la comunità locale e tutti i soggetti presenti attorno ad un progetto di realizzazione esistenziale della persona che vada a colmare vuoti relazionali e interstizi strutturali in cui spesso si inserisce il disagio. Intervenendo così ad un miglioramento della qualità della vita e della condizione socio-sanitaria e socio-lavorativa dei disabili contribuendo ad una loro autonomia ed indipendenza e favorendo allo stesso tempo la promozione sul territorio di giovani competenze che sappiano accrescere, nella collettività, la capacità e le risorse per affrontare la problematica della disabilità in tutte le sue sfaccettature. Ci si prefigge di dare un valido contributo al raggiungimento dell obiettivo generale attraverso la realizzazione dei seguenti obiettivi progettuali specifici: Potenziamento dell integrazione tra i soggetti che intervengono a favore del soggetto disabile; Incremento del numero richieste di assistenza evase; Potenziamento dell inclusione sociale dei disabili orientamento lavorativo; Potenziare l autonomia CRITICITA' INDIVIDUATE A. Scarsa integrazione tra i soggetti che intervengono a favore del soggetto disabile B. Elevato numero di richieste relative a bisogni specifici espressi dall utenza. c. scarso inserimento delle persone disabili nella realtà occupazionale/lavorativa/formativa D. difficoltà nello sviluppo delle competenze personali nella gestione delle attività quotidiane, abbinando lo sviluppo delle autonomie possibili OBIETTIVI specifici - potenziamento dell integrazione tra i soggetti che intervengono a favore del soggetto disabile - incremento numero richieste di assistenza evase INDICATORI n. 6 incontri Equipe funzionale multidisciplinare e rete territoriale entro i primi sei mesi del 2015 - Aumento del 30% delle ore di servizi assistenza e orientamento - incremento del 40% del n. assistiti - potenziamento - incremento del 30% dell inclusione delle ore di servizi sociale dei assistenza e disabili orientamento lavorativo potenziare l autonomia orientamento - incremento del 40% del n. assistiti nel serv. Orientamento - numero degli utenti che, proseguendo percorsi di autonomia, dalla loro efficienza ed efficacia nel rispondere in maniera flessibile ai nuovi bisogni.

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Le attività progettuali previste per i volontari del servizio civile e per gli operatori interni si realizzeranno attraverso tre fasi che chiameremo: OBIETTIVO FASE ATTIVITA' A) Potenziamento dell integrazione tra i soggetti che intervengono a favore del soggetto disabile FASE A: Attività di startup del progetto FASE B: Attività di promozione e pubblicizzazion e del progetto: Attività A.1.1: - bando di selezione dei volontari; - costituzione Equipe funzionale multidisciplinare per coordinare ruoli e funzioni, sulla base delle competenze di tutte le risorse operanti all interno del progetto, al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il tutto attraverso riunioni periodiche di coordinamento programmatico, con iniziative di raccordo anche con le altre realtà (istituzioni e non) presenti sul territorio e potenzialmente afferenti l area di intervento. Attività B.2.1:. - Realizzazione e divulgazione del materiale pubblicitario.(quest azione si esaurirà nel primo mese di servizio) prevedendo la predisposizione e realizzazione del materiale cartaceo pubblicitario ed informativo (volantini, brochures, manifesti); successivamente per la durata di 50 ore, si prevede la realizzazione di uno spot da trasmettere sul web per informare e illustrare l obiettivo del progetto. - Contatto e partenariato con

altre realtà che operano nel contesto territoriale che intendono relazionarsi con l iniziativa (centri d ascolto, parrocchie, ). - Contatto con le Istituzioni locali ed il partenariato in relazione al progetto. - Mappatura dei servizi sociali presenti sul territorio. - Preparazione del materiale informativo (locandine e brochure). - Contatto con gli esperti per la realizzazione eventi di promozione. - Organizzazione della logistica afferente gli eventi specifici relativi alla Campagna comunicativa ad hoc ( attraverso i comunicati stampa) per promuovere iniziative di sensibilizzare dell opinione pubblica nei confronti del tema specifico trattato e sul SCN. B) Incremento numero richieste di assistenza evase C) Potenziamento dell inserimento delle persone disabili nella realtà occupazionale/lavorativa/for mativa FASE C: Attività di assistenza: tutela, inclusione sociale - Attività di orientamento al lavoro e formazione professionale (front-office e back. office) Attività C.2.1: - Accoglienza della domanda, nell ascolto dei bisogni espressi dall utenza e nell individuazione della strategia di intervento da attuare per rispondere ad essi. Si accoglieranno e soddisferanno le richieste di assistenza e di consulenza specialistica. - interventi di potenziamento dell autonomia con progetti individualizzati. AttivitàC.2.2: - interventi per favorire l inserimento delle persone disabili nella realtà occupazionale/lavorativa/formati va attraverso percorsi personalizzati e mirati con l apporto dell equipe multidisciplinare di esperti dell ente. Questo servizio, ha l intento di creare un unico

contenitore nel quale ricondurre tutte le azioni e le iniziative che riguardano l integrazione sociolavorativa nelle sue varie forme: inserimenti socio-assistenziali, socio-terapeutici, sociolavorativi, e orientamento e/o accompagnamento nei circuiti di accesso a queste opportunità. - Interventi di orientamento al lavoro e formazione professionale (front-office e back. office). - ciontatto con le aziende del territorio per l attivazione di almo due inserimento lavorativi Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 6 Il numero di volontari previsto è stato attentamente misurato alle reali esigenze delle sedi di attuazione, alla tipologia di attività previste, ai dati relativi al territorio, all utenza interessata o potenzialmente interessata. Numero posti con vitto e alloggio: 0 Numero posti senza vitto e alloggio: 0 Numero posti con solo vitto: 6 Sono previsti: colazione, pranzo e cena da consumare sia in strutture proprie dell ente, adeguatamente attrezzate, che nei luoghi in cui viene prestato il servizio. L esigenza del vitto è giustificata dalle caratteristiche del progetto che richiedono, come modalità di servizio, la costante presenza dei volontari per il sostegno ai disabili. La loro assistenza necessita innanzitutto di una continuità temporale nell esplicazione del servizio, che potrebbe non consentire ai volontari, a causa dell orario giornaliero, di provvedere altrimenti al vitto. A ciò si aggiunge la possibilità che i volontari impiegati non siano residenti nei comuni di realizzazione e la conseguente difficoltà nell autonoma somministrazione dei pasti. Numero dei posti con solo vitto per ogni singola sede di attuazione: Numero dei posti con solo vitto per ogni singola sede di attuazione: 30

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6): 6

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO Eventuali tirocini riconosciuti : NO Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: In merito all acquisizione delle competenze e professionalità da parte dei volontari, l ONMIC, Ente titolato ai sensi del D.lgs. n.13 del 16/01/2013 alla certificazione delle competenze non formali (accreditato dalla Regione Campania con D.R. 221 del 21/12/2012 per i servizi alla formazione e al lavoro), rilascerà al termine del periodo di servizio civile la CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NON FORMALI ACQUISITE DAI VOLONTARI DURANTE IL PERCORSO FORMATIVO SPECIFICO, valida ai fini del curriculum vitae. In particolare saranno riconosciute: 1) COMPETENZE DI BASE: - capacità e competenze relazionali (Ad es. vivere e lavorare con altre persone, in ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in squadra, ecc.) 2) COMPETENZE TRASVERSALI: - capacità e competenze organizzative (Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato, a casa, ecc.) 3) COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI: - capacità e competenze professionali e/o tecniche con computer, attrezzature specifiche, macchinari, ecc. (Ad es. uso dei piani di intervento personalizzato e dei rispettivi programmi informatici; uso computer e internet per aggiornamento data base, sito, ricerche a diverso tema per iniziative presenti sul territorio, mappatura risorse sul territorio, etc.; uso strumenti tecnici durante le attività laboratoriali, etc.). Inoltre, nella certificazione delle competenze, saranno indicate le attività svolte dai singoli volontari nel progetto di servizio civile e le modalità di valutazione delle competenze acquisite attraverso gli strumenti indicati nel piano di monitoraggio interno della formazione. Formazione generale dei volontari Sede di realizzazione: Centro di formazione (accreditato Regione Campania) - Via Aurofino, 25-84128 Salerno.

Modalità di attuazione: La formazione verrà effettuata in proprio presso l ente dai suoi formatori. Per le lezioni frontali i formatori si avvarranno di esperti e consulenti specifici per la trattazione delle materie. Per la formazione saranno applicate le nuove "Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale" approvate con Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale n. 160/2013 prot. 13749/1.2.2 del 19/07/2013. Le nuove linee guida sono state recepite dal nostro ente con grande interesse e apprezzamento: esse costituiscono una conferma della unità di intenti e comunanza nel modo di intendere lo spirito del servizio civile tra l UNSC e l ONMIC. Si concorda in particolare sul ruolo e sugli obiettivi affidati alla formazione. Essi sono: fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l esperienza del servizio civile; sviluppare all interno degli Enti la cultura del servizio civile; assicurare il carattere unitario, nazionale del servizio civile; promuovere i valori ed i diritti universali dell uomo. Il primo obiettivo fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l esperienza del servizio civile può essere declinato anche come mettere in atto strumenti e modalità che permettano di assicurare la conoscenza dei diritti e doveri, nonché del ruolo del giovane in servizio civile, in modo tale che egli impari a riconoscere il senso della sua esperienza e l importanza dell educazione alla responsabilità, al senso civico e alla pace. Il secondo obiettivo sviluppare all interno degli Enti la cultura del servizio civile è perseguito attraverso il continuo coinvolgimento degli OLP e dei Responsabili dell Associazione nella progettazione e organizzazione della formazione generale e specifica rivolta ai volontari. Pertanto gli OLP e i Responsabili dell Associazione sono, nell ambito dell ONMIC, fruitori della formazione a loro dedicata. Ogni anno si terranno: seminari dedicati; giornate di formazione per Operatori locali di progetto. Il terzo obiettivo assicurare il carattere unitario, nazionale del servizio civile viene perseguito anche attraverso la particolare modalità di attuazione prescelta. Infatti lo staff formativo, composto da tutti i formatori del Centro impegnati sul Servizio civile e da esperti docenti provenienti dal mondo universitario, si riunisce frequentemente per la progettazione e la valutazione congiunta dell attività formativa alla presenza del responsabile di ente accreditato per il servizio civile, del responsabile legale del Centro e di consulenti specifici. Il quarto obiettivo promuovere i valori ed i diritti universali dell uomo è perseguito attraverso la naturale esplicazione del percorso formativo volto all educazione e alla formazione civica e sociale del cittadino. Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione verrà effettuata in proprio presso l ente dai suoi formatori utilizzando due delle metodologie previste dalle nuove "Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale" approvate con

Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale n. 160/2013 prot. 13749/1.2.2 del 19/07/2013: 1. Lezione frontale: per la durata di 30 ore (pari al 60% del monte ore complessivo). 2. dinamiche non formali: per la durata di 20 ore (pari al 40% del monte ore complessivo). La formazione verrà effettuata in proprio presso l ente dai suoi formatori utilizzando due metodologie: 1. lezione frontale 2. dinamiche non formali Per le lezioni frontali, verranno utilizzati tramite questo strumento tradizionale di insegnamento e di trasmissione di contenuti didattici dei metodi di apprendimento personalizzati per ogni singolo volontario. Si terrà conto delle inclinazioni e delle predisposizioni di ognuno e si affronteranno le tematiche prescelte soffermandosi sull analisi cognitiva. Affinché la lezione frontale sia finalizzata alla promozione di processi di apprendimento e non limitata alla mera illustrazione di contenuti, verrà resa più interattiva, integrandola con momenti di confronto e di discussione tra i partecipanti. Per ogni tematica trattata, quindi, ci dovrà essere un momento di concentrazione e di riflessione dei partecipanti sui contenuti proposti, con conseguenti dibattiti con i relatori, nei quali dare ampio spazio a domande, chiarimenti e riflessioni. Ai volontari, infine, saranno fornite alcune dispense relative al percorso formativo. Per la situazione formativa che fa riferimento alle dinamiche di un gruppo non formali, saranno utilizzate delle tecniche formative che, stimolando le dinamiche di gruppo, facilitano la percezione e l utilizzo delle risorse interne ad esso, costituite dall esperienza e dal patrimonio culturale di ciascun volontario, sia come individuo che come parte di una comunità. Tali tecniche comprenderanno in maniera ampia, la sinottica e il metodo dei casi, il T-group e l esercitazione, i giochi di ruolo e l outdoor training. Nel complesso si utilizzeranno sia le tecniche di apprendimento che i tipi di esperienze riconducibili alla formazione alle relazioni in gruppo e di gruppo. La metodologia utilizzata per il percorso formativo, quindi, sarà propria dei gruppi d animazione sociale, dei training formativi. Si prediligerà così, l utilizzo del materiale esperenziale di ciascuno privilegiando l aspetto relazionale piuttosto che quello cognitivo. Si cercherà di superare una logica lineare, la cui meccanicità non consente di vedere la complessità delle relazioni, per dare invece spazio alla logica della circolarità nella quale sono tenuti insieme aspetti contrastanti. Saranno previsti momenti elaborativi realizzati attraverso l uso di strumenti quali tecniche ludiche, narrative, di drammatizzazione, audiovisive, simulazione e giochi di cooperazione. Queste risorse, integrate da quelle messe a disposizione dalla struttura formativa, faciliteranno i processi di apprendimento, in quanto le conoscenze non sono calate dall alto, ma partono dai saperi dei singoli individui e dal gruppo nel suo complesso per diventare patrimonio comune di tutti i componenti. Se nella lezione frontale la relazione tra formatore/docente e discente è ancora di tipo verticale, con l utilizzo delle dinamiche non formali si struttura una relazione orizzontale, di tipo interattivo, in cui i discenti ed il formatore sviluppano insieme conoscenze e competenze. Tramite queste tecniche l apprendimento è organizzato come un duplice processo in cui le persone, attraverso la partecipazione diretta, lo scambio di esperienze e l interazione, imparano le une dalle altre (apprendimento reciproco). L ONMIC adotterà qualsivoglia materiale didattico e dispensa predisposti dall Ufficio Nazionale, anche eventualmente potendolo autonomamente

integrare e arricchire. Sono comunque già predisposti quali materiali formativi-informativi per i volontari in servizio civile presso l Associazione: un volantino illustrativo distribuito prima della presa servizio; una cartella completa che viene consegnata e illustrata al momento della presa servizio da parte dell Olp. Tale cartella contiene materiali utili e obbligatori per la presa servizio e materiali utili anche per la formazione. Tale cartella contiene, fra l altro: documentazione sull Ufficio Nazionale per il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; legge 6 marzo 2001 n.64; carta etica del servizio civile nazionale; documentazione sul Centro e sui suoi i principali servizi/settori; dispense e articoli su volontariato e SCV; modulistica per l avvio al servizio; materiale di documentazione sulla relazione di aiuto, tutela, invalidità civile, diritto previdenziale, assistenza, diritto del lavoro, mercato del lavoro; guida all utilizzo della rete telematica e alla posta elettronica; questionari per la verifica dell apprendimento; cartellina con blocco notes; materiali per le esercitazioni pratiche. Le attrezzature utilizzate sono: lavagna luminosa; lavagne a fogli mobili; per le lezioni frontali, pc e videoproiettore per la proiezione di slide e quanto altro, postazioni multimediali con collegamento internet in caso di necessità. Contenuti della formazione: La formazione generale prevista dal progetto si articola nei seguenti moduli previsti dalle nuove linee guida per la formazione generale dei volontari: MACROAREA Valori e identità del SCN 1.1 MODULO L identità del gruppo in formazione e patto formativo Modalità didattica: dinamica non formale Durata: 10 ore 1.2 MODULO Dall obiezione di coscienza al servizio civile nazionale Durata: 3 ore 1.3 TERZO MODULO Il dovere di difesa della Patria La difesa civile non armata e non violenta Durata: 12 ore 1.4 MODULO La normativa vigente e la carta d impegno etico Durata: 2 ore MACROAREA La cittadinanza attiva 2.1 MODULO La formazione civica Durata: 3 ore

2.2 MODULO Le forme di cittadinanza Modalità didattica: dinamica non formale Durata: 2 ore 2.3 MODULO La protezione civile /formazione a distanza Durata: 3 ore 2.4 MODULO La rappresentanza dei volontari nel servizio civile Durata: 1 ore MACROAREA Il giovane volontario nel sistema del servizio civile 3.1 MODULO Presentazione dell Ente Durata: 2 ore 3.2 MODULO Il lavoro per progetti Modalità didattica: dinamica non formale Durata: 5 ore 3.3 MODULO L Organizzazione del servizio civile e le sue figure Modalità didattica: lezioni frontali Durata: 1 ore 3.4 MODULO Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale Durata: 1 ore 3.5 MODULO Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Modalità didattica: dinamica non formale Durata: 5 ore Durata: La formazione avrà una durata di 150 ore di cui 50 destinate alla formazione generale. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Sede di realizzazione: La formazione sarà realizzata presso le singole Sedi di attuazione del progetto.

Modalità di attuazione: La formazione verrà effettuata in proprio presso l ente dai suoi formatori. Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione verrà effettuata in proprio presso l ente dai suoi formatori utilizzando due metodologie: 1. lezione frontale 2. dinamiche non formali Per le lezioni frontali, verranno utilizzati tramite questo strumento tradizionale di insegnamento e di trasmissione di contenuti didattici dei metodi di apprendimento personalizzati per ogni singolo volontario. Si terrà conto delle inclinazioni e delle predisposizioni di ognuno e si affronteranno le tematiche prescelte soffermandosi sull analisi cognitiva. Affinché la lezione frontale sia finalizzata alla promozione di processi di apprendimento e non limitata alla mera illustrazione di contenuti, verrà resa più interattiva, integrandola con momenti di confronto e di discussione tra i partecipanti. Per ogni tematica trattata, quindi, ci dovrà essere un momento di concentrazione e di riflessione dei partecipanti sui contenuti proposti, con conseguenti dibattiti con i relatori, nei quali dare ampio spazio a domande, chiarimenti e riflessioni. Ai volontari, infine, saranno fornite alcune dispense relative al percorso formativo. Per la situazione formativa che fa riferimento alle dinamiche di un gruppo non formali, saranno utilizzate delle tecniche formative che, stimolando le dinamiche di gruppo, facilitano la percezione e l utilizzo delle risorse interne ad esso, costituite dall esperienza e dal patrimonio culturale di ciascun volontario, sia come individuo che come parte di una comunità. Tali tecniche comprenderanno in maniera ampia, la sinottica e il metodo dei casi, il T-group e l esercitazione, i giochi di ruolo e l outdoor training. Nel complesso si utilizzeranno sia le tecniche di apprendimento che i tipi di esperienze riconducibili alla formazione alle relazioni in gruppo e di gruppo. La metodologia utilizzata per il percorso formativo, quindi, sarà propria dei gruppi d animazione sociale, dei training formativi. Si prediligerà così, l utilizzo del materiale esperenziale di ciascuno privilegiando l aspetto relazionale piuttosto che quello cognitivo. Si cercherà di superare una logica lineare, la cui meccanicità non consente di vedere la complessità delle relazioni, per dare invece spazio alla logica della circolarità nella quale sono tenuti insieme aspetti contrastanti. Saranno previsti momenti elaborativi realizzati attraverso l uso di strumenti quali tecniche ludiche, narrative, di drammatizzazione, audiovisive, simulazione e giochi di cooperazione. Queste risorse, integrate da quelle messe a disposizione dalla struttura formativa, faciliteranno i processi di apprendimento, in quanto le conoscenze non sono calate dall alto, ma partono dai saperi dei singoli individui e dal gruppo nel suo complesso per diventare patrimonio comune di tutti i componenti. Se nella lezione frontale la relazione tra formatore/docente e discente è ancora di tipo verticale, con l utilizzo delle dinamiche non formali si struttura una relazione orizzontale, di tipo interattivo, in cui i discenti ed il formatore sviluppano insieme conoscenze e competenze. Tramite queste tecniche l apprendimento è organizzato come un duplice processo in cui le persone, attraverso la partecipazione diretta, lo scambio di esperienze e l interazione, imparano le une dalle altre (apprendimento reciproco). Sarà in ogni caso a cura dei formatori tarare e personalizzare il percorso formativo in aggiunta e coerentemente con i contenuti previsti dalla macro area di riferimento

tenendo ben presenti: - le capacità ricettive dei singoli volontari; - le necessità dell ente; - gli obiettivi finali previsti dallo specifico progetto. Contenuti della formazione: La formazione specifica prevista dal progetto si articola nei seguenti moduli previsti dalle nuove linee guida per la formazione dei volontari: 1. MODULO: Introduzione alla comunicazione con persone con difficoltà cognitive o comunicative. /dinamica non formale. Durata: 20 ore 2.MODULO: Lavorare in team. /dinamica non formale. Durata: 10 ore. 3. MODULO: Lavorare con i disabili. /dinamica non formale. Durata: 10 ore 4. MODULO Assistenza: sistemi integrati, prevenzione e reinserimento sociale. /dinamica non formale. Durata: 30 ore 5. MODULO Formazione e informazione sui rischi connessi all impiego dei volontari nei progetti di servizio civile. /dinamica non formale. Durata: 10 ore 6. MODULO - Acquisizione di profili professionali e di competenze in ambito lavorativo volte al raggiungimento dell auto-imprenditorialità. /dinamica non formale. Durata: 10 ore. Durata: La formazione specifica avrà una durata di 100 ore e avverràentro i primi tre mesi di realizzazione del progetto.