Trust e tutela delle dimore storiche. Avv. Francesca Romana Lupoi

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Transcript:

Trust e tutela delle dimore storiche Avv. Francesca Romana Lupoi Padova, 23 gennaio 2019

Manifestazioni dell interesse per i trust L esigenza di proteggere i beni personali: per soggetti che svolgono libere professioni, imprenditori, ruoli di controllo (es. membri collegio sindacale), famiglie che vogliono preservare i valori familiari -economici e morali -nel tempo La giurisprudenza (oltre 1000 decisioni negli ultimi 19 anni, di rara uniformità interpretativa) La percezione del trust quale soluzione: l avvicinamento dei professionisti ai trust

Il trust: per programmare il Dopo di Noi a vantaggio dei soggetti deboli (Legge n.112/2016) per garantire le obbligazioni di un coniuge in caso di crisi del matrimonio per trasmettere e preservare la ricchezza finanziaria di una famiglia per pianificare il passaggio generazionale e trasmettere la governance aziendale e quella familiare ai discendenti a tutela di dimore storiche e opere d arte per preservare nel tempo e mantenere unito un patrimonio familiare

IL FONDAMENTO NORMATIVO Convenzione de L Aja del 1º luglio 1985, sulla legge applicabile ai trust ed al loro riconoscimento (resa esecutiva con legge 16 ottobre 1989 n. 364) La Convenzione è in vigore dall 1.1.1992 per Italia, Regno Unito (+ colonie e territori), Australia, Canada, Malta, Paesi Bassi, Lussemburgo, San Marino (2006),Svizzera (2007), Principiato di Monaco (2008).

Convenzione de L Aja Ai sensi dell art. 2 della Convenzione il trust presenta le seguenti caratteristiche: a) i beni del trust costituiscono una massa distinta e non fanno parte del patrimonio del trustee; (SEGREGAZIONE) b) i beni del trust sono intestati a nome del trustee o di un altra persona per conto del trustee; (RAPPORTO DI APPARTENENZA) c) il trustee è investito del potere e onerato dell obbligo, di cui deve rendere conto, di amministrare, gestire o disporre beni secondo i termini del trust e le norme particolari impostegli dalla legge. (OBBLIGAZIONI FIDIUCIARIE)

Art 2 Convenzione «. Ai fini della Convenzione, per Trust si intendono i rapporti giuridici istituiti da una persona, il disponente..qualora dei beni siano posti sotto il controllo di un Trustee nell interesse di un beneficiario o per un fine determinato.il fatto che il disponente conservi alcuni diritti e facoltà.non è necessariamente incompatibile con l esistenza di un trust»

La legge regolatrice Art. 6 della Convenzione de l Aja del 20 ottobre 1984 «Il trust è regolato dalla legge scelta dal disponente: La scelta deve essere espressa oppure risultare dalle disposizioni dell atto che istituisce il trust o ne fornisce la prova»

Le parti, trust negozio unilaterale Unica parte necessaria: il Disponente o i Disponenti Accettazione Trustee contestuale o successiva (anche con comportamento concludente per leggi straniere) Presenza obbligata del Trustee quando è contestuale il negozio dispositivo: trasferimento di beni o diritti

CONENUTO ATTO ISTITUTIVO: LE TRE CERTEZZE the three certainties 1) La volontà del Disponente di istituire un trust 2) il fondo in trust 3) i beneficiari ( o lo scopo)

La figura del Disponente La prima certezza affinchè ci sia il trust è la valutazione della volontà del Disponete di istituirlo: valutazione in concreto, caso per caso; Non c è trust se egli intende utilizzare lo strumento per far apparentemente ricorso al Trust ma in effetti mantenere il controllo attraverso un Trustee snaturato dei suoi poteri; Il Trustee non può non avere autonomia nell attuazione del compito affidatogli; La figura del Disponente e del Trustee possono coincidere: trust autodichiarato, valutazione dell opportunità di ogni singola situazione

la chiave di comprensione dei trust è nella attribuzioni dei poteri la ritenzione da parte del Disponente la attribuzione di poteri a soggetti diversi dal Trustee (es. Guardiano, Collegio dei Beneficiari) Poteri: verso il fondo in trust, ma anche verso i soggetti del rapporto Es. non si può parlare semplicemente di «Disponente» o «Trustee» o «Beneficiario» ma in ciascun caso occorre vedere quali siano i poteri spettanti a ciascuno di questi soggetti e dal RAPPORTO fra di essi emergerà la configurazione dello specifico TRUST!

Approfondiano la comprensione dei trust La seconda certezza: il fondo in trust, in assenza di fondo non sorge alcuna obbligazione a carico del Trustee, il suo compito è inattuabile Il trust come rapporto di proprietà, di appartenenza segregato e finalizzato (negozio programmatico) la posizione soggettiva in trust appartiene al Trustee: è segregata nel suo patrimonio, insensibile alle sue vicende personali (separazione, creditori, successione) La segregazione nel trust è «trilaterale»

Gli effetti della segregrazione Beni in trust Producono redditi che gestisce il Trustee secondo regole atto trust/anticipazioni

DISPONENTE/I 2. ne affida il compito al TRUSTEE, che acquista proprietà formale fondo e si obbliga a gestirlo nell esclusivo interesse dei Beneficiari secondo regole Atto istitutivo di trust GUARDIANO/I (FIGURA EVENTUALE) 1.destina beni per uno scopo/per soddisfare bisogni di terzi BENEFICIARIO/I:soggetti ai quali il Trustee può far ottenere vantaggi economici secondo regole atto trust, possono agire contro Trustee/terzi PATRIMONIO SEPARATO BENEFICIARIO/I DEL REDDITO/CAPITALE

Il Guardiano Il Guardiano non è figura obbligatoria, in genere e i suoi poteri saranno determinati dal Disponente nell atto ( es.revoca e nomina del Trustee) Il Guardiano è obbligatorio nei trust di scopo e quindi senza beneficiari, viene denominato «enforcer» perché in assenza dei Beneficiari ha azione contro il Trustee in caso di inadempimento e vi deve essere per tutta la durata del Trust

La durata (massima)del Trust Trust con Beneficiari: lo decide la legge regolatrice es: San Marino: 100 anni Jersey: a meno che l atto non preveda diversamente, periodo illimitato Malta: 100 anni Trust di scopo: senza termine finale di durata e quindi fino a che lo scopo può essere perseguito

Trust con Beneficiari Trust per uno Scopo Charitable Trust o per uno scopo di solidarietà sociale, il trust onlus ( ETS) Trust misti: mescolanza di trust per beneficiari e per uno scopo (Star Trust, Cayman Islands, Special Trusts (Alternative Regime) Law 1997, ora in Trusts Law (2009 Revision), non applicabile ai trust per uno scopo di pubblico interesse che devono mantenere esclusivo lo scopo benefico

la comprensione del trust La terza certezza: i Beneficiarî (la certezza nella individuazione) Coloro ai quali il Trustee può o deve fare ottenere vantaggi economici sono detti genericamente: Beneficiari del trust Il termine «Beneficiario» include una vasta serie di posizioni soggettive : - dal diritto di ottenere il fondo in trust - alla mera aspettativa di essere prescelto all interno di una ampia categoria per ricevere: - reddito: Beneficiari del Reddito -o capitale: Beneficiari Finali o del Fondo

.continua la comprensione dei trust Ci sono infinite tipologie di trust. Cosa hanno in comune? 1) L affidamento da parte del disponente di che cosa? Qualsiasi bene o diritto a chi? Ad un terzo, il Trustee perché? Per una finalità lecita e meritevole di tutela 2) La segregazione (effetto reale) quale mezzo per tutelare interessi meritevoli perché essa è essenziale per realizzare l affidamento 3) Le obbligazioni fiduciarie del Trustee fiduciarie verso chi? I Beneficiari - fiduciarie, perchè? Perché devono essere esercitate nell esclusivo interesse dei Beneficiari, il Trustee non può trarre alcun vantaggio dal Trust: deve esercitare sue obbligazioni in assenza conflitto di interesse e in buona fede

Trust e beni culturali- inquadramento normativo D.Lgs.42/2004 Codice Beni Culturali e Paesaggio Circolazione dei beni culturali di proprietà privata: Art.59 Denuncia di trasferimento del bene per gli atti che «trasferiscono a qualsiasi titolo la proprietà o la detenzione di beni culturali» sono denunciati al Ministero, entro 30 gg dall atto; La denuncia è uno strumento di controllo sulle vicende circolatorie dei beni culturali e storici, la conoscenza della identità dei soggetti titolari di diritti sugli stessi; Art.60 Acquisto in via di prelazione per i beni culturali alienati a titolo oneroso o conferiti in società: esistenza di un corrispettivo in denaro o comunque di un corrispettivo diverso dal denaro, anche permuta, quindi ogni volta che vi sia un sacrificio reciproco patrimoniale fra le parti.

Notariato..scrive nel 2009 al Ministero beni culturali Conferimento in trust di beni culturali: Valutare la causa concreta caso per caso, atteso che il Trust si risolve in una costituzione di un patrimonio separato affidato in gestione ad un trustee per l interesse di beneficiari o per uno scopo specifico. Pertanto occorre esaminare: se sia portatore di interessi meritevoli di tutela ( in generale ) MA non fermarsi allo scopo enunciato ed estendere l analisi al programma voluto dal Disponente quando ha dato vita al trust

è opportuno che negli atti di trust siano sempre chiare le ragioni e le finalità, trasparenza degli obiettivi esercizio della prelazione solo quando con il Trust, (direttamente o indirettamente), si persegua un fine traslativo a titolo oneroso mentre sussistenza sempre dell obbligo di denuncia per il Disponente controllo da parte dei Notai che, in sede di denuncia ex art.59 alla Soprintendenza, siano state fornite adeguate indicazioni che hanno condotto il Notaio rogante ad accertare il titolo non oneroso del conferimento in trust del bene

Ed allora il trust per dimore storiche! 1. Finalità del trust: Mantenere un patrimonio storico unito nel tempo Il trust può avere durata illimitata evitando: La perdita di un bene che storicamente appartiene da «sempre» alla famiglia; La dispersione della proprietà fra i discendenti che nel tempo aumentano.. e ai quali si uniscono i coniugi.. i figli, ecc; Un attacco della quota di comproprietà da parte dei creditori degli stessi, una insensibilità generale della proprietà alle vicende personali in genere dei comproprietari ( separazioni, errori professionali, successione mortis causa, ecc); Conflitti fra i comproprietari per: una vendita della quota, facendo subentrare terzi nel patrimonio familiare; una amministrazione trasparente ed efficace del bene perché concentrata in unica persona, il Trustee, diretta alla manutenzione, conservazione del bene ed ai suoi impieghi

Una finalità concreta di un principe: un trust di un castello a Bolzano.. «L istante intende vincolare l utilizzo di (tali) immobili nel tempo per la particolare funzione storico-culturale che essi rivestono e intende mantenere unita e salda la proprietà dell immobile nelle prossime generazioni, dopo la sua morte e ritiene che nella fattispecie concreta possa trovare applicazione l istituzione di un trust..» (Ag. Entrate Bolzano, 27.1.2005)

..il Trust.. Il bene storico mantiene le sue caratteristiche e privilegi fiscali Essendovi un unico proprietario potrebbe essere più agevole ricevere finanziamenti, trattare con il Fisco, ecc.. Il bene non cade in successione ( si dispone in vita per mezzo del trust): spesso è un bene indivisibile e comunque la divisione ereditaria porterebbe un deprezzamento del valore della quota del singolo erede o innanzi alla richiesta di divisione o liquidazione quota se gli altri coeredi non hanno la possibilità di liquidare la quota, sarebbero costretti a svendere il bene

Il trust 2. la Durata del Trust: termine lungo, lunghissimo ma direi senza termine finale di durata es. Art.15 Legge di Jersey Termine che, se previsto nell atto istitutivo di trust, può essere abbreviato: ad esempio, in caso di necessità finanziarie sopravvenute, dei Beneficiari

Il trust.. 3. I Beneficiari I Beneficiari, durante la vita del trust: Beni che producono redditi: i Beneficiari percepiscono i redditi secondo i criteri stabiliti dal Disponente nell atto istitutivo di trust ( ad esempio, chi si occupa del bene potrebbe ricevere maggiori redditi..) Beni che non producono redditi: i Beneficiari godono dei beni in trust si pensa a titolo gratuito, ma comunque secondo le regole dell atto istitutivo di trust I Beneficiari alla (eventuale) fine del trust: individuazione secondo criteri di discendenza per stirpi (es: particolari benefici per i discendenti maschi..)

Il trust 4. Il Trustee Il Trustee: chi può esserlo? rinvio alla successiva relazione 5. Il Guardiano Il Guardiano: figura non obbligatoria, se si sceglie un Trustee professionale è consigliabile un collegio di Guardiani composto dai membri della famiglia, ad esempio il figlio/a maggiore di ciascuna stirpe

Perché il Trust? Il Trust è una grande opportunità! Va valutato caso per caso, ogni famiglia è un mondo a parte.. L atto istitutivo di trust deve essere impostato dal professionista esperto insieme con la famiglia rispondendo alle specifiche circostanze ed alle esigenzeattuali e future- di quest ultima

Grazie per l attenzione Avv. Francesca Romana Lupoi frl@lupoilex.it www.francescaromanalupoi.com