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DICHIARAZIONE IVA 2015: LE NOVITÀ di Stefano Setti Abstract L Agenzia delle Entrate con il Provvedimento direttoriale del 15 gennaio 2015 (Prot. 2015/4774) ha approvato le istruzioni ed i modelli di dichiarazione IVA 2015 e IVA base 2015. Così come accadeva per gli altri anni, all interno di tutti i modelli di dichiarazione gli importi dovranno essere riportati in unità di euro con arrotondamento per eccesso se la frazione decimale è pari o superiore a 50 centesimi di euro ovvero per difetto se inferiore a detto limite. MODELLO IVA BASE 2015: AMBITO SOGGETTIVO DI APPLICAZIONE E NOVITÀ Soggetti che possono utilizzare il modello IVA base - Soggetti IVA, sia persone fisiche che soggetti diversi dalle persone fisiche, che nel corso dell anno: - hanno determinato l imposta dovuta o l imposta ammessa in detrazione secondo le regole generali previste dalla disciplina Iva e, pertanto, non hanno applicato gli specifici criteri dettati dai regimi speciali Iva quali, ad esempio, quelli previsti dall articolo 34 per gli agricoltori o dall articolo 74- ter per le agenzie di viaggio; - hanno effettuato in via occasionale cessioni di beni usati e/o operazioni per le quali è stato applicato il regime per le attività agricole connesse di cui all articolo 34-bis; - non hanno effettuato operazioni con l estero (cessioni ed acquisti intracomunitari, cessioni all esportazione ed importazioni, eccetera); - non hanno effettuato acquisti ed importazioni senza applicazione dell imposta avvalendosi dell istituto del plafond di cui all articolo 2, comma 2, della legge n. 28 del 1997; - non hanno partecipato ad operazioni straordinarie o trasformazioni sostanziali soggettive. Soggetti che non possono utilizzare il modello IVA base - Soggetti non residenti che hanno istituito nel territorio dello Stato una stabile organizzazione ovvero che si avvalgono dell istituto della rappresentanza fiscale o dell identificazione diretta; - società di gestione del risparmio che gestiscono fondi immobiliari chiusi; - soggetti tenuti ad utilizzare il modello F24 auto UE; - curatori fallimentari e dai commissari liquidatori tenuti a presentare la dichiarazione annuale per conto dei soggetti IVA sottoposti a procedura concorsuale; - società che hanno partecipato ad una procedura di liquidazione dell Iva di gruppo di cui all articolo 73. Pagina 4 di 22

Quadro/rigo Novità modello IVA base 2015 VA14 I contribuenti che dal 1 gennaio 2015 si avvalgono del nuovo regime forfetario devono barrare la casella VA14 indicando in tal modo che si tratta dell ultima dichiarazione annuale IVA. NB: nel rigo VF56 va ricompresa l eventuale imposta dovuta per effetto della rettifica della detrazione. VX Il campo 6 è riservato ai contribuenti che non sono tenuti alla presentazione della garanzia. La casella deve essere compilata indicando il codice: 1, se presente il visto di conformità o la sottoscrizione dell organo di controllo e della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà; 2, se il rimborso è richiesto dai curatori fallimentari e dai commissari liquidatori; 3, se il rimborso è richiesto dalle società di gestione del risparmio. La sezione Attestazione condizioni patrimoniali e versamento contributi del rigo VX4 deve essere compilata da parte dei contribuenti che richiedono rimborsi di importo superiore a 15mila euro, senza prestazione della garanzia (si tratta della dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà richiesta dal nuovo articolo 38 bis del DPR n. 633/1972). In questi casi la dichiarazione annuale deve essere munita anche del visto di conformità o della sottoscrizione alternativa da parte dell organo di controllo VE e VF Sono stati soppressi i righi per l indicazione delle operazioni con aliquota al 21%. Conseguentemente i righi della sezione 1 e della sezione 2 sono stati rinumerati. Con conseguente rinumerazione dei righi. Modello ordinario Dichiarazione IVA 2015: novità Il modello ordinario IVA 2015 presenta le seguenti novità: I soggetti che dal 1 gennaio 2015 utilizzano il nuovo regime forfetario di cui alla Legge n. 190/2014 dovranno comunicare nel quadro VA (rigo VA14) che si tratta dell ultima dichiarazione annuale IVA, inoltre, nel rigo VF56 va ricompresa l eventuale imposta dovuta per effetto della rettifica della detrazione; A. in materia di rimborsi IVA, il quadro VX è stato modificato per recepire le nuove modalità di esecuzione introdotte dal Decreto semplificazioni (D.lgs. N. 175/2014). Non sono, quindi, più previsti i campi per i contribuenti virtuosi, ma una sola casella per individuare i contribuenti esonerati dalla prestazione delle garanzie. Il provvedimento ha infatti previsto l innalzamento da 5 a 15mila euro del limite entro il quale è possibile richiedere i rimborsi senza necessità di prestare alcuna garanzia; B. con riferimento, invece, agli esportatori abituali gli stessi dovranno indicare nel rigo VE 30 gli stessi dati contenuti nel nuovo modello di lettera d intento (approvato con provvedimento del 12 dicembre 2014 e poi modificato dal provvedimento direttoriale dell 11 febbraio 2015). Si ricorda che, con il Decreto semplificazioni, l obbligo di comunicare all Agenzia i dati contenuti nelle dichiarazioni d intento è passato dal fornitore all esportatore abituale. In sede di dichiarazione Iva annuale, il fornitore è tenuto a riepilogare le lettere d intento ricevute; C. nel quadro VO, infine, sono state introdotte le caselle relative alle opzioni per la determinazione forfetaria del reddito delle società agricole. Pagina 5 di 22

Le novità dei quadri/righi del modello di dichiarazione IVA 2015 Quadro VX Il campo 6 è riservato ai contribuenti che non sono tenuti alla presentazione della garanzia. La casella deve essere compilata indicando il codice: 1, se presente il visto di conformità o la sottoscrizione dell organo di controllo e della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà; 2, se il rimborso è richiesto dai curatori fallimentari e dai commissari liquidatori; 3, se il rimborso è richiesto dalle società di gestione del risparmio; la sezione Attestazione condizioni patrimoniali e versamento contributi del rigo VX4 deve essere compilata da parte dei contribuenti che richiedono rimborsi di importo superiore a 15mila euro, senza prestazione della garanzia (si tratta della dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà richiesta dal nuovo articolo 38 bis del DPR n. 633/72). In questi casi la dichiarazione annuale deve essere munita anche del visto di conformità o della sottoscrizione alternativa da parte dell organo di controllo. Quadro VO Nei righi VO23 e VO24 sono state reintrodotte le caselle relative all opzione di società di persone, società a responsabilità limitata e società cooperative, che rivestono la qualifica di società agricola, che intendono comunicare l opzione per la determinazione del reddito ai sensi dell articolo 32 del Tuir. Queste possibilità sono state (dapprima) abrogate dalla legge di Stabilità 2013 (commi 513-514, articolo 1 della legge 228/12), e poi riattivate con la Legge di Stabilità 2014 (articolo 1, comma 36 della legge 147/13) Quadro VE Nella sezione 2 è stato soppresso il rigo per l indicazione delle operazioni con aliquota al 21 per cento. Pagina 6 di 22

Conseguentemente i righi della sezione 3 sono stati rinumerati Nella sezione 4 il rigo VE30 è stato implementato con l introduzione del nuovo campo 5 denominato Operazioni assimilate alle cessioni all esportazione, di cui all articolo 8 bis del DPR n. 633/1972. Infatti, analogamente a quanto previsto dal quadro A della nuova dichiarazione d intento da comunicare alle Entrate, gli esportatori abituali devono indicare in dichiarazione quali sono le operazioni che hanno concorso alla formazione del plafond. In aggiunta alle cessioni all esportazione, a quelle intracomunitarie e alle vendite a San Marino, già previste in passato, il campo 5 del rigo VE30 dovrà riportare anche le operazioni assimilate alle cessioni all esportazione. Poiché le istruzioni precisano che l importo complessivo di cui al campo 1 di tale rigo, relativo al totale delle operazioni rilevanti per il plafond, deve essere ripartito nei successivi campi da 2 a 5, se non vi saranno chiarimenti di segno contrario potrebbe ritenersi che il riferimento non vada inteso in senso letterale alle sole cessioni e prestazioni di cui all articolo 8 bis del DPR n. 633/1972, bensì anche a tutte le altre operazioni che rilevano ai fini del plafond (servizi internazionali ex articolo 9, per esempio), consentendo così la quadratura con i dati forniti nelle dichiarazioni d intento. Il rigo VE34 da quest anno è denominato Operazioni non soggette all imposta ai sensi degli articoli da 7 a 7- septies. Si tratta delle operazioni che lo scorso anno erano indicate nel rigo VE39. I righi successivi sono stati rinumerati. Quadro VF Nella sezione 1 è stato soppresso il rigo per l indicazione delle operazioni con aliquota al 21%. Conseguentemente i righi della sezione 1 e della sezione 2 sono stati rinumerati. Pagina 7 di 22

Nella sezione 3-A il rigo VF34 è stato implementato con l introduzione del campo 8 denominato Operazioni di cui agli articoli da 7 a 7-septies senza diritto alla detrazione. Il nuovo campo è stato previsto per tenere conto in sede di determinazione del pro-rata di detrazione delle operazioni non soggette, già comprese nel rigo VE34, che non danno diritto alla detrazione. Pagina 8 di 22

NOVITA SULLE AUTOVETTURE AZIENDALI di Massimiliano Lorenzetti Abstract - I veicoli possono essere concessi ai dipendenti, ad uso esclusivamente privato, ad uso sia aziendale che privato (uso promiscuo) e ad uso esclusivamente aziendale. Ogni assegnazione ha un trattamento fiscale diverso, sia ai fini delle imposte dei redditi che ai fini IVA. Peraltro da quest anno sono previsti nuovi obblighi di registrazione in Motorizzazione che intervengono a complicare ulteriormente gli adempimenti connessi alla gestione delle auto aziendali. INTRODUZIONE L auto aziendale può essere assegnata al dipendente: 1. a uso esclusivamente privato; 2. a uso sia aziendale che privato (uso promiscuo); 3. a uso esclusivamente aziendale. Le tre tipologie rilevano in modo diverso ai fini del trattamento delle imposte dei redditi sia sul datore di lavoro che sul dipendente. Il quadro si complica se si considera non solo il trattamento iva ma anche i nuovi obblighi di registrazione in Motorizzazione, che rendono particolarmente complessa la gestione delle auto aziendali da parte delle imprese. IMPOSTE DIRETTE nel caso di assegnazione per uso privato Si tratta di una casistica abbastanza rara, dal momento che il trattamento fiscale non è particolarmente favorevole. Tanto si dice: 1) sia per i limiti alla deducibilità di tali costi per l impresa, che è riconosciuta nel limite del minore tra due importi: a. il valore normale del fringe benefit ; b. le spese effettivamente sostenute dall impresa. 2) sia per l imponibilità del benefit in capo al dipendente, dal momento che si tratta di benefit che ricade nell art. 95, TUIR relativo alla deducibilità delle spese per prestazioni di lavoro. Si dà un esempio Alfa spa concede al dipendente Rossi un autovettura del valore di 32.500 euro. I costi sostenuti da Alfa (ammortamenti, spese di assicurazione, manutenzione) sono pari a 60.000 euro. 1) Trattamento fiscale in capo ad Alfa. Dal confronto del valore del fringe benefit con i costi realmente sostenuti da Alfa, emerge che la deducibilità per Alfa è limitata a 32.500 euro. Gli altri 22.500 euro saranno indeducibili e condurranno ad una ripresa in aumento. 2) Trattamento fiscale sul sig. Rossi. Trattandosi di veicolo assegnato per uso esclusivamente personale si devono applicare gli artt. 51, comma 1, e 9, comma 3, TUIR, che stabiliscono la tassazione del fringe benefit, in misura pari al valore in natura, del bene o servizio corrisposto dal datore di lavoro in relazione al rapporto di lavoro. Dunque il sig. Rossi sarà tassato per intero sul valore di 32.500 euro. nel caso di assegnazione per uso promiscuo Si tratta della casistica più frequente, dato il trattamento fiscale vantaggioso per il datore di lavoro, in termini di deduzione dei costi sostenuti per l acquisto del veicolo. Ai sensi dell art. 164, comma 1, lett. b-bis ), TUIR, infatti, il datore di lavoro può dedurre il 70% del costo degli autoveicoli concessi in uso promiscuo. La deduzione è subordinata alla ricorrenza di alcuni requisiti: 1) l auto deve essere utilizzata nell ambito delle mansioni caratteristiche attribuite al lavoratore subordinato; 2) sussistenza di un atto formale di assegnazione del veicolo, in cui siano determinati anche gli obblighi e le condizioni di utilizzo del mezzo, oltre che l attribuzione (e/o discarico di responsabilità civile o penale) in caso di incidente; 3) continuità dell uso dell auto, per la maggior parte del periodo di imposta. La circ. n. 48/1998, ha chiarito che tale requisito si intende soddisfatto quando l assegnazione del veicolo da parte del dipendente sia pari almeno alla metà più uno dei giorni che compongono il periodo d imposta del datore di lavoro. Pertanto ai fini del calcolo, nei periodi di imposta con esercizio pari all intero anno, la condizione temporale è soddisfatta ove l utilizzo promiscuo del veicolo sia Pagina 9 di 22

uguale o superiore ai 184 giorni (ovvero alla metà di un anno (365 giorni) +1). Inoltre laddove si verificasse il caso del possesso del veicolo per un tempo inferiore al periodo di imposta, in quanto acquistato o ceduto in corso d anno, bisognerebbe effettuare la verifica della prevalenza esclusivamente sul periodo nel quale l azienda è stata titolare del veicolo. L importo tassato come fringe benefit in capo al dipendente è deducibile integralmente dal datore di lavoro, ai sensi dell art. 95, comma 1, TUIR, seppure fino a concorrenza delle spese dallo stesso sostenute. Ne deriva che il limite di cui all art. 164, comma 1, lett. b-bis ), TUIR (70% per i veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d imposta), vale solo sull eccedenza dei costi rispetto al fringe benefit. Si dà un esempio Alfa spa concede al dipendente Rossi un autovettura. I costi sostenuti da Alfa ammontano a 15.000 euro. Ipotizzando che il valore del fringe benefit sia pari a 6.000 euro si ha che: - i 6.000 euro sono integralmente deducibili ex art. 95, comma 1, TUIR, in quanto fringe benefit ; - i rimanenti 9.000 euro invece sono soggetti alla limitazione del 70% ex art. 164, comma 1, lett. b-bis ), La deducibilità totale, dunque, sarà pari a 12.300 euro (dati dalla somma di 6.000 con il 70% di 9.000). Per il dipendente il compenso in natura derivante dall uso promiscuo dei veicoli confluisce nell imponibile fiscale: 1) nella misura del 30% dell importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 Km, calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle ACI; 2) al netto delle somme trattenute al dipendente a titolo di riaddebito oppure corrisposte dallo stesso al fine di poter usare il veicolo anche per scopi personali. Ai fini della determinazione del compenso si deve pertanto fare riferimento: 1) alle tabelle annualmente pubblicate entro il 31.12 in Gazzetta Ufficiale su elaborazione dell ACI; 2) ove le tabelle non ricomprendano il modello della vettura, bisogna prendere il valore stabilito per il veicolo le cui caratteristiche sono più simili a quello utilizzato. Si dà un esempio Alfa S.p.A. concede al dipendente sig. Rossi, un autoveicolo in uso promiscuo per l intero anno. Il sig. Rossi calcolerà il fringe benefit come segue: Periodo di utilizzo: 365 giorni Costo Km secondo le tabelle ACI: 0,452192 Percentuale applicabile: 30% Fringe benefit = 30% (0,452192 15.000) = 2.034,86 euro Ne consegue che Alfa deve aumentare gli elementi retributivi di tale importo annuo (2.034,86 euro), da evidenziare nel cedolino dello stipendio. Ai fini del riaddebito dei costi al dipendente bisogna tenere conto di due indicazioni: 1) indeducibilità dei costi sostenuti dal dipendente dal fringe benefit, anche nel caso in cui siano già calcolati nelle tabelle ACI; 2) deducibilità degli eventuali canoni corrisposti dal dipendente (in forma di trattenute o pagamenti effettuati separatamente) per l utilizzo dell auto. Si dà un esempio Alfa S.p.A. concede al dipendente sig. Rossi, un autoveicolo in uso promiscuo per l intero anno. Il sig. Rossi calcolerà il fringe benefit come segue: Periodo di utilizzo: 365 giorni Costo Km secondo le tabelle ACI: 0,624535 Percentuale applicabile: 30% Corrispettivi trattenuti al sig. Rossi: 2.000 euro (IVA inclusa) Fringe benefit tassabile in capo al sig. Rossi = (0,624535 4.500) 2.000 = 810,41 euro nel caso di assegnazione per uso esclusivamente aziendale Pagina 10 di 22

Anche per il caso dei veicoli assegnati per uso esclusivamente aziendale valgono, per il datore di lavoro, le regole poste dall art. 164, TUIR, che riguardano la deduzione del 70% del costo degli autoveicoli concessi in uso. Nulla invece si segnala con riferimento al dipendente, il quale non riceve alcun fringe benefit e dunque non deve subire alcuna tassazione. IL TRATTAMENTO FISCALE AI FINI IVA L articolo 14, comma 3, D.P.R. 633/1972, come modificato dall art. 24, comma 4, lett. c ), della legge Comunitaria 2008 (legge 88/2009) rinvia alla normativa secondaria il compito di individuare i criteri per calcolare il valore normale veicoli stradali a motore, nonché dei telefonini mobili e connesse spese di gestione, messi a disposizione da parte del datore di lavoro nei confronti del proprio personale dipendente. In assenza del decreto attuativo, vale la previgente disciplina per cui bisogna distinguere tra: 1) il caso di assegnazione a titolo oneroso, vale a dire di messa a disposizione di veicoli stradali a motore, da parte del datore di lavoro nei confronti di lavoratori dipendenti a fronte di un corrispettivo. In tal caso la base imponibile IVA non può essere inferiore al valore normale del bene stesso: ove il corrispettivo fosse inferiore a tale valore, si dovrebbe comunque prendere a riferimento il valore normale, che è misurato in base agli stessi parametri utilizzati ai fini delle imposte dirette: il 30% dell ammontare corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 Km calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalla tabelle nazionali ACI, al netto dell IVA nello stesso inclusa. Dal momento che i veicoli messi a disposizione dei dipendenti, sono comunque da considerarsi utilizzati totalmente per l effettuazione di operazioni poste in essere nell ambito dell attività d impresa, l imposta afferente l acquisto dei veicoli stessi è integralmente detraibile per il datore di lavoro. Per quanto concerne la base imponibile, il valore di riferimento è il valore normale, o, se superiore, il corrispettivo versato dal dipendente. 2) il caso di assegnazione gratuita, vale a dire di messa a disposizione di una vettura per cui sia stata effettuata la detrazione IVA forfetaria del 40% sugli acquisti a monte, relativi ai veicoli stradali a motore. In tal caso non vale la regola generale per le assegnazioni di beni a privati, e ci si trova dinanzi ad un operazione fuori campo iva. GLI OBBLIGHI DI REGISTRAZIONE IN MOTORIZZAZIONE Al fine di monitorare i casi in cui l utilizzatore del veicolo a diverso titolo (comodato, locazione, disponibilità del bene) sia un soggetto diverso dall intestatario del veicolo stesso, con l art. 94, comma 4- bis, Codice della Strada (C.d.S.) e l art. 247- bis, D.P.R. 49, 16 dicembre 1992sono stati introdotti alcuni obblighi di comunicazione, che riguardano la richiesta di aggiornamento dell archivio nazionale dei veicoli e della carta di circolazione. La disciplina, riguarda solo gli atti posti in essere, anche in forma orale, dal 3 novembre 2014, mentre le sanzioni possono essere irrogate solo a partire dal 4 dicembre 2014 (infatti è consentito all utilizzatore di provvedere alla richiesta di annotazione entro trenta giorni dall atto o fatto da cui deriva l utilizzo stesso). Ai fini dell obbligo di comunicazione devono ricorrere due condizioni: 1) I mezzi oggetto degli obblighi di comunicazione devono essere autoveicoli, motoveicoli e rimorchi ; 2) I messi devono essere intestati ad altro soggetto dei quali si abbia la temporanea disponibilità, per periodi superiori a 30 giorni. Inoltre deve trattarsi di una delle tre seguenti tipologie: A. Comodato (e affidamento in custodia giudiziale) per cui è richiesto l aggiornamento della carta di circolazione, dal quale sono esentati i componenti del nucleo familiare, purché conviventi. Per il caso di comodato di auto aziendali, vanno operati dei distinguo: 1) i veicoli aziendali concessi a titolo di fringe benefit sono esclusi dalla disciplina e dai relativi obblighi di comunicazione, in quanto, trattandosi di compensi in natura derivanti dall assegnazione del veicolo sia per esigenze di lavoro che private, manca il requisito della gratuità; 2) i veicoli aziendali concessi in uso promiscuo non presentano le caratteristiche dell uso esclusivo e personale del veicolo, tuttavia sono riconducibile alla categoria del fringe benefit; Pagina 11 di 22

3) i veicoli di servizio, ossia i veicoli utilizzati da più dipendenti andrebbero esclusi in quanto mancano dei requisiti di esclusività e personalità dell utilizzo del veicolo aziendale oltre che della continuità temporale dello stesso. Se poi il mezzo è utilizzato dall imprenditore, vanno operati altri due distinguo: 1) il bene costituisce bene strumentale dell impresa: dal suo comodato consegue soltanto l obbligo di effettuare l aggiornamento dei dati d Archivio e non anche della carta di circolazione; 2) il bene costituisce un bene personale dell imprenditore: il comodato fa sorgere l obbligo di aggiornare sia i dati di Archivio sia la carta di circolazione. B. Locazione senza conducente, per cui è richiesto solo l aggiornamento dell archivio nazionale dei veicoli e non della carta di circolazione. Si ricorda che in tal caso nessuna violazione è contestabile al conducente, per mancanza a bordo della documentazione attestante l effettuazione della comunicazione in esame. E possibile, peraltro: 1) comprovare la delega dell avente causa (locatario) in favore del dante causa (società di noleggio) a mezzo di dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà resa dal locatore con specifica indicazione della sede o ufficio dell impresa presso la quale la delega originale è depositata. 2) la comunicazione esclusiva da parte del locatore proprietario, su delega del locatario finale, nel caso di sublocazione (escludendo tutti i passaggi intermedi). C. Disponibilità (fattispecie residuale) per cui è richiesto l aggiornamento della carta di circolazione Ai fini dell individuazione delle fattispecie assoggettate agli obblighi predetti, si distingue tra : 1) il dante causa o intestatario, che è: a. il proprietario del veicolo, ivi compreso il trustee ; b. il locatore o sublocatore, nel caso di locazione senza conducente; c. il nudo proprietario, nel caso di usufrutto; d. l acquirente, nel caso di acquisto con patto di riservato dominio; e. il locatario, nel caso del leasing ; f. l usufruttuario 2) l avente causa obbligato agli adempimenti, che è: a. il comodatario; b. l affidatario, nel caso della custodia giudiziale; c. il locatario o il sublocatario, in caso di locazione senza conducente; d. l erede, nel caso di utilizzo di veicolo intestato al de cuius ; e. l utilizzatore, nel caso di contratto Rent to buy. L obbligo di annotazione è comunque dovuto solo se, contemporaneamente, sono verificate le seguenti condizioni : a. - il veicolo è concesso a uso personale ed esclusivo; b. - per un periodo continuativo di 30 giorni. Tale periodo: i. va computato in giorni naturali e consecutivi ; ii. non tiene conto dell eventualità che si esaurisca nell arco di un unico anno solare ovvero si protragga a cavallo di due o più anni solari successivi; iii. presenta diversi termini a quo: 1. la data di stipula del contratto nel caso di comodato; 2. la data di stipulazione del contratto ovvero la data di immatricolazione del veicolo se successiva alla stipulazione del contratto nel caso di locazione senza conducente, 3. la data del decesso, nel caso di veicolo intestato al de cuius; 4. la data di stipula del contratto nel caso di contratto rent to buy; 5. la data in cui l atto che ha dato luogo alla variazione ha cominciato a produrre i propri effetti nel caso di variazione della denominazione o della ragione sociale dell ente intestatario della carta di circolazione. Pagina 12 di 22

Sono esclusi dagli obblighi di comunicazione, ancorchè utilizzino veicoli intestati a terzi, i soggetti che effettuano attività di autotrasporto sulla base di: iscrizione al REN o all Albo autotrasportatori; licenza di trasporto di cose in conto proprio; autorizzazione al trasporto di persone mediante autobus in uso proprio o mediante autovetture in uso di terzi (taxi e NCC). Gli obblighi di comunicazione hanno ad oggetto l annotazione, sulla carta di circolazione: 1) del nominativo dell utilizzatore; 2) della scadenza del relativo contratto. Per la violazione di tali disposizioni, è prevista: La violazione degli obblighi in esame: 1) dà luogo ad una multa da 705 fino a 3.526 euro e con il ritiro della carta di circolazione; 2) è contestabile solo all avente causa (per esempio comodatario) e non automaticamente al conducente se i due soggetti non coincidono; 3) non può essere applicata al conducente per mancanza di documentazione a bordo attestante l avvenuta comunicazione. Pagina 13 di 22