RELAZIONE SCIENTIFICA CONCLUSIVA DEL PROGETTO LI.DA.CI.PO:

Documenti analoghi
3. Non spuntare mai il ramo di un anno!! Rami di età differente

Prove sulla potatura del pioppo

IPP. Problematiche fitosanitarie del castagno: criteri per interventi di difesa T. TURCHETTI

DIFESA DEL VERDE URBANO: COME, QUANDO, PERCHE

Potatura dei fruttiferi

ELETTRODOTTO A 380 KV IN DOPPIA TERNA VILLANOVA GISSI ED OPERE CONNESSE

Metodologia per il rilevamento dei castagneti da frutto IGP

POTATURA POST GRANDINE SU ACTINIDIA

Sinergie e innovazioni nell orto-floricoltura SINEFLOR

Cenni sulle principali operazioni di potatura di alcune piante da frutto. 1 febbraio 2014

ASSESSORATO AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI Dipartimento agricoltura, risorse naturali e Corpo forestale Corpo forestale della Valle d Aosta

STIMA DEL VALORE ORNAMENTALE DI PIANTE ABBATTUTE e/o DANNEGGIATE

P o t a t u r a d e l l ' o l i v o

Tab.1 - Nuclei di popolamenti a prevalenza di castagno riportati da Foggi et al. (2006).

CORSO DI FRUTTICOLTURA

La potatura delle latifoglie di pregio. Paolo Mori

Potatura Abate Fétel. Cordone Vert. Fusetto

Tavola rotonda. Bosco ceduo : un governo per le risorse del territorio. Selvicoltura dei boschi cedui: principi e innovazioni

COMUNE DI COLLE DI VAL D ELSA Provincia di SIENA

Nota tecnica N 1: La potatura del pero

VALUTAZIONE DEL VALORE ORNAMENTALE PER DANNI ARRECATI AD ESEMPLARI ARBOREI DI PROPRIETÀ COMUNALE.

Operazioni della potatura

Biologia, danni e controllo. A cura di: Dr.ssa Vincenzina Scalzo ARSAC - Centro Divulgazione Agricola (Ce.D.A.) n 23 Decollatura (CZ)

Le indagini hanno interessato un totale di 68 alberi così suddivisi:

Bando multimisura per PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA PSR della Regione Toscana Periodo di riferimento SOGGETTO CAPOFILA

Bilanci di CO 2 nella gestione delle foreste piemontesi. Franco Molteni

avere delle informazioni aggiuntive sulle condizioni ecologiche della pianta

CINIPIDE GALLIGENO DEL CASTAGNO

Ricerca e valutazione degli effetti della cura dei castagneti da frutto elbani

COSTO ANNUO COSTO 24 MESI ATTIVITA' MANUTENZIONE ARBUSTI, SIEPI, AIUOLE - POTATURA E MANUTENZIONE ALBERATURE , ,17

CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10

Protocollo 020. AXS M31 di Zambanini Silvana bio-formulazione avanzata per l agricoltura. Azienda Agricola MARTIN SILVANO

COMUNE DI GALLIERA VENETA CONDIZIONI ESECUTIVE LAVORI DI POTATURA DELLE PIANTE VIALE MONTE GRAPPA

I tagli successivi. Tagli successivi

ECOFISIOLOGIA DELLA PRODUZIONE E TECNOLOGIA DI PROGRAMMAZIONE DELLA ROSA IN COLTURA SENZA SUOLO

Il cinipide galligeno del castagno L esperienza del Piemonte

APPUNTAMENTI ESTIVI PER I FRUTTICOLTORI

CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10

GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEI CERVIDI

POTATURA. Obiettivo principale:

La gestione biologica del castagno da frutto I S U P P L E M E N T I D I

Gestione del verde arboreo

Potatura. Auxina: ormone della crescita dominanza apicale sviluppo gemme a fiore

Parole chiave. Luce Aria Rapporto foglie legno Rapporto foglie radici

PIANTE ARBOREE: ORGANOGRAFIA DELLA PARTE EPIGEA

Noce. Non richiede una potatura regolare Non sopporta tagli di grandi dimensioni Potatura: eliminazione succhioni, rami secchi, mal posizionati

CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10

Il progetto di ricerca nazionale Ri.Selv.Italia sottoprogetto 2.1. Enrico Buresti Lattes

Vivaistica innovativa per piantagioni specializzate di qualità Risultati della sperimentazione AALSEA

Rivista di Agraria.org Rivista online di agricoltura, zootecnia, ambiente

Primi risultati di una prova sperimentale sulla risposta al diradamento di un popolamento forestale in fase di deperimento da stress idrico.

Tecniche di produzione dell olivo. Dott. Agronomo Ercole Aloe

Verbale di controllo Agricoltori IGP Marrone di Roccadaspide

SAGGI DI EFFICACIA DI IDRORETENTORI OTTO OASE PER SUOLI E SUBSTRATI

Il cancro batterico dell actinidia in Veneto

Lo stato dell arte del controllo del Cinipide galligeno del castagno in Calabria

TECNICHE DI ALLEVAMENTO E DI POTATURA. Pergine

Il Piano del Settore Castanicolo e la sua attuazione da parte delle Regioni

COMUNE DI MILANO - ATM Valutazioni fitostatiche olmi di Viale Mac Mahon Specie Ulmus pumila

Populus nigra L. I. ALBERI ADULTI IN NATURA. 1. Forma dell albero alberi isolati di forma imponente,

Esperienze di potatura del noccioleto e recupero delle biomasse in Piemonte. Claudio Sonnati - Caprarola (VT), 23-02

Sede Legale: Presidente Associazione Coordinatore Tecnico

La raccolta dei RESIDUI DI POTATURA e del materiale ottenuto dagli ESPIANTI dei frutteti: quantitativi raccoglibili e loro caratteristiche

LA LOTTA BIOLOGICA: UNA REALTÀ PER IL CONTROLLO DEL CINIPIDE E UNA BASE PER LA GESTIONE CON METODI SOSTENIBILI

Innovazioni nei sistemi di allevamento e della tecnica colturale per la produzione di ciliegie di qualità

23 luglio. 9 luglio. 27 settembre. 27 agosto. 6 agosto

CASTAGNO DA FRUTTO. A cura di: Valerio Cristofori

Tirocinio. Tecniche di coltura di tessuti vegetali in vitro per la conservazione del germoplasma

Cinipide del Castagno in Campania

Responsabile di progetto Cognome e Nome

COMUNE DI MANZIANA PROVINCIA DI ROMA

CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10

TARTUFICOLTURA: COGLI E COLTIVA l OPPORTUNITA`

Propagazione e programmazione della fioritura nelle peonie erbacee

Le gemme sono piccoli nuclei meristematici subconici o emisferici che si formano all ascella delle foglie disposte lungo l asse dei germogli La loro

Il cinipide galligeno del castagno Dryocosmus kuriphilusyasumatsu

BOLLETTINO DIFESA INTEGRATA DI BASE

Architettura idraulica

Quadro di riferimento per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell esame di Stato ISTITUTI TECNICI SETTORE TECNOLOGICO

Regione Siciliana ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI DIPARTIMENTO REGIONALE DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI PER L AGRICOLTURA

TARTUFICOLTURA: COGLI E COLTIVA L OPPORTUNITA

La potatura degli agrumi

Pomodori e Peperoni: grandi, colorati, saporiti e senza spaccature

Esperienze con Ethephon su alcune cultivar di melo. Josef Vigl, Centro di Sperimentazione Laimburg, Frutticoltura,

Il pero è una specie assurgente; produce molti succhioni e rami verticali. Le forme che meglio si addicono sono: 3 Palmetta 3 Fusetto 3 Doppio asse

Figura 1: Pianta del piano terra e sezione dell edificio.

Coltivazione biologica e trasformazione del pomodoro da industria: effetti su qualità e caratteristiche nutrizionali dei prodotti BioPomNutri

IL MATERIALE VIVAISTICO. Paolo Camerano IPLA S.p.A Piero Belletti UniTO

AGRIFORM ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI IN AGRICOLTURA 2^ ANNUALITA DD 40/I/2003 LISTA DELLE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI DEL SETTORE OLIVICOLO

Sistemi di telerilevamento nel monitoraggio e la gestione sostenibile dei sistemi colturali erbacei

GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEL CAPRIOLO (Capreolus capreolus) RELAZIONE CONSUNTIVA STAGIONE VENATORIA 2014/2015

Recinzioni elettrificate per la difesa dei vigneti dagli ungulati

I PRINCIPI DI REVISIONE FINALIZZATI ALL ATTESTAZIONE DEL PIANO

Sinergie e innovazioni nell orto-floricoltura SINEFLOR

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI ARBORICOLTURA, BOTANICA E PATOLOGIA VEGETALE FACOLTA DI AGRARIA PORTICI

NOTA TECNICA N 06 VALUTAZIONE DEL DANNO DA GELO INVERNALE 2012 SU PESCHE E NETTARINE

Crescita - Ramificazione - Vigoria

PAOLO ALLEVA AGRONOMO PAESAGGISTA

Transcript:

RELAZIONE SCIENTIFICA CONCLUSIVA DEL PROGETTO LI.DA.CI.PO: Le attività del GESAAF (partner P3) si sono svolte secondo le fasi e il calendario come da progetto. Fra gli strutturati del GESAAF hanno partecipato alle attività del progetto il Prof. Andrea Tani, il Dott. Alberto Maltoni (responsabile scientifico), il sig. Fabio Bandini (tecnico) e il sig. Stefano Teri (tecnico) Fase 1 - Avvio di progetto Azioni: 1.1 Costituzione della ATS La Associazione Temporanea di Scopo è stata realizzata con delega del Rettore al Responsabile scientifico del progetto prima di procedere all espletamento delle successive fasi. 1.3 Azioni di coordinamento tecnico-scientifico del progetto Per il coordinamento tecnico-scientifico del progetto è stata indetta una selezione con la quale è stato assegnato un incarico professionale al Dott. Giovanni Alessandri. Le attività del Dott. Giovanni Alessandri sono state svolte come da programma del bando e hanno riguardato il coordinamento di tutte le attività di campo che prevedevano interazioni fra il soggetto scientifico, gli IAP proprietari dei castagneti da frutto in cui sono state realizzate le prove e i potatori che hanno eseguito materialmente gli interventi di potatura. Il coordinatore ha svolto la sua mansione Dott. Alberto Maltoni Via S. Bonaventura, 13 50145 Firenze ufficio +39 055 3288647 e-mail: alberto.maltoni@unifi.it posta certificata: gesaaf@pec.unifi.it P.IVA Cod. Fis. 01279680480

anche durante le attività del personale a contratto incaricato dal soggetto scientifico GESAAF. La competenza tecnica dell incaricato derivatagli dal suo percorso formativo e professionale hanno implementato le attività del progetto e favorito il raggiungimento degli obiettivi prefissati. 1.4 Scelta delle aree e delle piante per tipologie diverse A seguito di sopralluoghi in campo assieme agli IAP, le aree scelte sono state 2, una per ognuno degli IAP coinvolti: castagneto da frutto in loc. Acque Arbore e Castagneto da frutto in loc. Le Coste. Si tratta di 2 castagneti attivamente coltivati e che quindi rispondevano alle finalità del progetto; in entrambi i soprassuoli i precedenti interventi di potatura risalivano al 2009 quindi a 3 anni prima dell intervento poi realizzato nelle diverse epoche della stagione vegetativa 2012. In entrambi i castagneti il cinipide era ed è presente. Un fattore colturale che differenzia i 2 castagneti, e che si è ritenuto utile per l applicazione della metodologia innovativa oggetto di LIDACIPO, è dato dalla possibilità di ricorrere a irrigazioni di soccorso nell area di Acque Arbore. Le diverse tipologie di piante dal punto di vista della struttura architettonica delle chiome è stata individuata a livello delle diverse cultivar presenti come carattere specifico delle diverse entità genetiche; in particolare la cultivar Cecio presenta un maggior sviluppo vegetativo e un portamento più assurgente rispetto alle altre presenti nei 2 soprassuoli (Bastarda Rossa, Marrone e Federico). Per questo motivo nelle successive fasi le diverse cultivar hanno rappresentato fonti di variabilità messe a confronto.

In ogni castagneto e per ogni epoca di realizzazione della potatura sono state scelte 10 piante su cui eseguire i rilievi scientifici. Sono state pertanto individuate un totale di 110 piante così suddivise: 50 ad Acque Arbore equamente ripartite per gli interventi di Potatura verde fine giugno 2011 Potatura invernale 2011-12 (testimone tecnica tradizionale) Potatura verde metà maggio 2012 Potatura verde inizio giugno 2012 Potatura verde fine giugno 2012 50 a Le Coste per interventi con la stessa cadenza temporale 10 in un castagneto confinante con quello Le Coste per avere un testimone non trattato con potature da almeno 5 anni Per queste piante, identificate con un cartellino numerato e di colore differenze a seconda delle diverse epoche di intervento da saggiare, sono stati effettuati i rilievi strutturali di: - circonferenza a 1,30 m di altezza - altezza - altezza di inserzione della chioma - raggio della chioma in 4 direzioni corrispondenti ai punti cardinali 1.5 Definizione del modello di potatura sulla base delle tipologie di pianta Il GESAAF sulla base delle precedenti esperienze maturate nell applicazione delle potature in castagneti secolari attivamente curati e in stato di abbandono e delle prove

sperimentali realizzate con la potatura verde hanno definito il modello di potatura che si prefiggeva i seguenti obiettivi: - rinvigorimento delle branche rilasciate - evitare che la pianta risponda all intervento censorio in maniera disordinata con l emissione di rami epicormici o comunque con l attivazione di gemme dormienti dato che queste rappresentano un importante patrimonio per il futuro sviluppo della pianta e che saranno utili nel momento in cui l infestazione di cinipide sarà ridotta grazie ai risultati della lotta biologica e dall intervento di antagonisti già presenti nell ecosistema - limitare le perdite di superficie fogliare e quindi la riduzione di fotosintesi che si traduce poi in produzione - mantenere un buono stato vegetativo e contemporaneamente un buon livello produttivo. Il modello di potatura definito a priori è quindi stato così caratterizzato: - ricorso alla tecnica del taglio di ritorno con accorciamento delle branche; solo in casi particolari ricorso alla tecnica del diradamento dei rami che prevede la completa eliminazione di una branca a partire dall inserzione sul fusto - esecuzione di tagli di diametro ridotto: prevalentemente sotto i 15 cm - intervento su porzioni di branche che ombreggiano porzioni di chioma produttive sottostanti. Fase 2 Applicazione del modello di potatura Azioni:

2.5 Addestramento dei potatori tree-climber Il personale GESAAF e quello incaricato ha collegialmente provveduto ad una giornata di addestramento dei potatori a cui sono state illustrate le modalità definite a priori. Il trasferimento delle nozioni tecniche è risultato facilitato dal fatto che i potatori erano intervenuti a titolo personale alla manifestazione CastagnoOra durante la quale il GESAAF aveva presentato il progetto e i presupposti scientifici che avevano portato alla sua presentazione. Tutti i criteri sono stati illustrati e motivati scientificamente e tecnicamente ed è stata inoltre posta particolare attenzione alle conseguenze in termini di economicità dell intervento comunque nel rispetto del mantenimento della multifunzionalità del castagneto I potatori sono poi stati attivamente seguiti durante la prima giornata di lavoro sulle piante; inoltre, data la contemporanea esecuzione dei rilievi sulle branche asportate, in caso di dubbi sulle modalità di realizzazione dei tagli i potatori hanno sempre potuto contare su un indicazione tecnica. Fase 3 - Monitoraggio periodico e finale dei risultati dell intervento sulle piante Azioni: 3.1 Addestramento dei rilevatori (tree-climber e a terra) Il personale GESAAF ha provveduto ad addestrare al rilievo fitosanitario e di sviluppo vegetativo sia i tree-climber sia il personale esterno. Per il rilievo dell attacco di cinipide sulle piante prima dell intervento di potatura è stata utilizzata la classificazione messa a punto dal gruppo di lavoro GESAAF

DANNI ALLE FOGLIE F0 La galla è posizionata sulla nervatura centrale della foglia e la lamina fogliare è riuscita ad espandersi totalmente o quasi. F1 F2 St0: La galla è posizionata sulla nervatura centrale della foglia e la lamina fogliare è deformata e solo parzialmente espansa con una superficie pari almeno ad un terzo di quella che presumibilmente avrebbe in assenza della galla. La galla è posizionata sulla nervatura centrale della foglia e la lamina fogliare è completamente deformata (con una forma a cresta di gallo) e la sua superficie è molto ridotta e poco efficiente nei confronti della luce. La galla si trova su una stipola che assume la forma di un piccolo palloncino DANNI AI NUOVI GETTI G0 G1 La galla o le galle si trovano sull asse del getto o su foglie vicine (in questo caso si tratta di foglie accartocciate come descritto per F2). Lo sviluppo del getto è però praticamente normale, senza ginocchiature pronunciate e senza brusca riduzione di diametro al di sopra delle galle. La galla o le galle si trovano sull asse del getto o su foglie vicine (in questo caso si tratta di foglie accartocciate come descritto per F2). Lo sviluppo del getto è però anormale e ridotto: è presente una ginocchiatura pronunciata e il diametro si riduce bruscamente al di sopra delle galle. Al di sopra delle galle sono comunque presenti foglie che hanno all ascella del picciolo gemme che vegeteranno l anno successivo.

G2 La galla o le galle provocano l aborto dl getto o un suo sviluppo fortemente ridotto: al di sopra delle galle non si ha allungamento del getto (sono presenti solo alcuni abbozzi di foglie con lamina fogliare sempre piuttosto ridotta) e pertanto mancano le gemme che avrebbero vegetato l anno successivo. DORMANT BUD DAMAGES D2 La galla si sviluppa a forma di palloncino a partire da una gemma dormiente (piccolo gemme presenti alla base dl ramo di 1 anno Ai potatori è stato inoltre chiesto di contrassegnare con un cartellino numerato ogni taglio effettuato 3.2 e 3.3 Rilievo stato fitosanitario e rilievo periodico sulle piante della risposta all intervento Prima dell intervento di potatura la chioma di ogni pianta è stata fotografata con una fotocamera digitale (4 immagini, 1 per punto cardinale). Il personale addestrato ha provveduto a caratterizzare l intervento effettuato analizzando ogni parte asportata e identificata dal numero di pianta e dal numero di taglio prendendo in considerazione i seguenti caratteri: - lunghezza della porzione asportata - diametro della superficie di taglio -età della porzione (con conta degli anelli o stima dei flussi di crescita)

- grado di articolazione in rametti di ordine successivo - sviluppo dell apice nella stagione vegetativa precedente Contemporaneamente è stato eseguita la conta delle galle classificandole per tipo di danno arrecato. Inoltre ogni 15 giorni sono stati eseguiti i rilievi sulla risposta all intervento concentrandosi sulla risposta in termini vegetativi da parte delle piante. È stato rilevato il numero di nuovi getti emessi ed è stata stimata la loro lunghezza. Quando i rilievi si sono svolti in concomitanza con le potature i tree climber hanno provveduto a verificare in pianta il grado di attendibilità della stima. Alle operazioni di rilievo ha provveduto il personale a contratto che è stato talvolta affiancato dagli strutturati del GESAAF 3.4 Rilievo finale (a fine stagione vegetativa), comprendente rilievo su superficie fotosintetizzante e fruttificazione A fine stagione vegetativa sono stati eseguiti i rilievi sulla risposta all intervento concentrandosi sulla risposta in termini vegetativi da parte delle piante. È stato rilevato il numero di nuovi getti emessi ed è stata stimata la loro lunghezza. Il rilievo della superficie fotosintetizzante, intesa come copertura al suolo, è stato effettuato con l acquisizione di immagini digitali in corrispondenza di quelle ottenute prima dell intervento di potatura e confrontando quantitativamente, al computer, le 2 immagini corrispondenti grazie al programma ImageTool per Windows distribuito gratuitamente in rete dall Università UTHSCSA di San Antonio, Texas (USA). Nei 2 castagneti è stato inoltre condotto un rilievo sulla fruttificazione: per quanto

riguarda gli aspetti quantitativi si è fatto riferimento ai dati delle precedenti annate forniti dai castanicoltori IAP e per quanto riguarda quello quantitativo con il prelievo di un campione di 400 castagne su cui è stata valutata la pezzatura. Sono stati inoltre effettuate stime su caratteri inerenti la multifunzionalità del sistema castagneto in particolare per quanto riguarda le eventuali modificazioni per quanto riguarda gli aspetti paesaggistici, estetici e ricreativi. Fase 4 Elaborazione dei dati e interpretazione dei risultati Azioni: 4.1 Elaborazione dei dati e interpretazione dei risultati I dati raccolti sono stati digitalizzati ed elaborati dal personale a contratto coinvolto nel progetto. I principali risultati per quanto riguarda la caratterizzazione dell intervento di potatura, con i valori medi, possono così essere sintetizzati: varietà N Ø taglio Lungh. Età Ordine Inc tagli Cm cm anni ramif. Acque Arbore Cecio 13,3 10,6 383,7 7,1 3,9 38,7 Bastarda rossa 8,5 8,7 256,8 6,5 3,5 24,2 Marrone 7,2 8,4 180,4 5,8 3,7 18,5 Federico 12,1 9,4 234,7 6,8 3,7 23,0 Le Coste Cecio 12,8 10,2 299,7 6,9 3,6 35,8 Bastarda rossa 7,5 8,2 247,8 5,8 3,5 22,1 Marrone 7,5 7,1 179,5 6,2 3,5 18,1

Lo risposta vegetativa e lo stato fitosanitario rilevati nella stagione successiva all intervento possono così essere riassunti, nei valori medi. varietà epoca Nuovi getti inc Attacco % Danni G. % Acque Arbore Cecio 06/11 0,6 38,7 24,7 20,3 Inv 11 12,3 35,2 43,5 62,5 05/11 0,9 43,6 32,4 20,5 06/11 0,8 41,6 32,0 27,5 06/11 0 35,8 36,1 33,1 Bastarda rossa 06/11 0 27,1 40,5 40,1 Inv 11 9,1 18,6 53,5 65,9 05/11 0 23,7 42,8 37,5 06/11 0 21,5 40,6 36,5 06/11 0 19,8 46,5 38,9 Marrone 06/11 0 22,1 26,1 38,1 Inv 11 9,3 16,4 50,7 60,4 05/11 0 24,9 42,8 36,6 06/11 0 23,3 41,8 34,3 06/11 0 20,2 40,9 35,1 Federico 06/11 0 21,4 28,6 26,5 Inv 11 8,7 19,7 49,5 58,3 05/11 0 23,4 41,4 28,4 06/11 0 22,8 39,6 28,9 06/11 0 23,1 39,8 32,3

varietà epoca Nuovi getti inc Attacco % Danni G. % Le Coste Cecio 06/11 1,2 32,5 25,9 20,8 Inv 11 104 30,1 49,1 63,1 05/11 0,9 38,6 38,3 22,1 06/11 0,8 37,5 36,7 22,5 06/11 0 34,6 36,9 28,1 Bastarda rossa 06/11 0 24,9 39,5 41,4 Inv 11 8,3 19,5 63,9 63,8 05/11 0 22,4 40,6 37,5 06/11 0 19,8 40,7 33,4 06/11 0 20,2 41,9 36,1 Marrone 06/11 0 20,0 29,9 35,9 Inv 11 7,6 16,2 55,2 58,9 05/11 0 22,6 46,1 33,2 06/11 0 21,0 40,8 32,9 06/11 0 20,3 41,1 33,1 Testimone non potato 25,6 8,7 65,8 85,1 Complessivamente i risultati attesi dall applicazione della potatura verde al fine di attenuare i danni da cinipide hanno fornito risultati soddisfacenti sotto tutti i punti di vista. Le piante hanno risposto con un incremento nell allungamento dei rami favoriti dall intervento e questo ha portato ad un minor grado di attacco e alla manifestazione di danni meno rilevanti nella stagione successiva (2013).

Le piante potate a maggio e nella prima parte di giugno hanno mantenuto i livelli produttivi in termini quantitativi e hanno migliorato quelli quantitativi favorendo la produzione di frutti di maggiore pezzatura. Da un punto di vista economico hanno quindi accresciuto la produzione nel suo valore. La potatura verde ha limitato fino quasi ad azzerare l attivazione di gemme dormienti e latenti in modo da mantenere intatta questa riserva per lo sviluppo futuro della pianta. L intervento secondo il modello prefissato si è dimostrato sostenibile, per i castanicoltori, economicamente (senza aumentare l onerosità delle operazioni di potatura rispetto a quelle tradizionali) e, per la pianta, da un punto di vista fisiologico (non apportando riduzione al grado di copertura delle chiome e conseguentemente alla fruttificazione); inoltre non sono state osservate controindicazioni dal punto di vista di una valutazione in ottica multifunzionale Fase 5 - Divulgazione dei risultati acquisiti e diffusione dell innovazione Azioni: 5.1 - Pubblicazioni scientifico-divulgative Le attività hanno portato a risultati riportati in un articolo sulla rivista tecnica Sherwood e su una pubblicazione di prossima uscita, in lingua inglese, sugli Atti del II Congresso Europeo sul Castagno che si terrà a Debrecen dal 9 al 13 ottobre 2013 5.5 - Giornata di studio, con visita in campo, allargata al tema più generale della

castanicoltura nell area GAL FAR Maremma in collaborazione con l Associazione per la Valorizzazione della Castagna del Monte Amiata IGP Come momento conclusivo del progetto si è svolta una giornata di studio con visita in campo finalizzata alla diffusione dei risultati ottenuti e più in generale delle più recenti informazioni tecnico-scientifiche sul cinipide. Nella prima parte della giornata, dopo una serie di interventi tecnico-scientifici da parte di ricercatori entomologi e dal GAL, i risultati di LIDACIPO sono stati illustrati dal GESAAF grazie alla proiezione di una presentazione Power Point e dagli IAP che hanno riportato le loro impressioni e commenti sull esperienza rappresentata dal progetto. Alle presentazioni è seguito un dibattito con i castanicoltori intervenuti nel corso del quale sono stati chiariti alcuni dei presupposti scientifici che hanno portato alla realizzazione di potature innovative e in particolare sono state messe in luce le possibilità offerte dalla potatura verde e puntualizzate le corrette modalità di applicazione. Successivamente la giornata è proseguita con la parte di campo che si è svolta nel castagneto Acque Arboree. Dopo il bouffet si è proceduto ad un intervento esemplificativo su una pianta a lato dell area interessata dalle prove del 2011 e 2012. La prova pratica di campo ha permesso di illustrare dal vivo le diverse tipologie di danno arrecato dalle galle di cinipide, di evidenziare la loro distribuzione e frequenza su rami di diverso vigore; il contributo dell entomologo Dott. Pennacchio (CRA Firenze) ha sicuramente contribuito a ciò. Sono stati poi illustrati i criteri della potatura e dei singoli tagli ponendo l attenzione sull importanza di epoca di realizzazione della potatura. La visione della pianta prima e dopo la potatura ha avuto