La metrologia ed il controllo di qualità



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ACCREDIA L ente italiano di accreditamento La metrologia ed il controllo di qualità Torino, martedì 21 Gennaio 2014 Funzionario Tecnico di ACCREDIA DT Rosalba Mugno 1-36

Perché è importante la Riferibilità Quando un qualsiasi prodotto subisce un processo di trasformazione, specialmente se è oggetto di transazione commerciale, deve essere misurato. Le misure eseguite sia in uno stesso laboratorio (in senso lato) che in laboratori differenti devono essere tra loro comparabili per poter essere correttamente utilizzati nelle successive trasformazioni. Questa necessità è esprimibile mediante il concetto di riferibilità. La strumentazione e i processi di misurazione devono potersi confrontare con un comune riferimento di più alto livello e meglio noto, che permetta di giudicarli conformi per l utilizzo previsto. 2-36

Dove nasce l esigenza di Riferibilità laddove vi sono delle imposizioni di legge (per esempio sicurezza e salute) ; laddove vi è una disposizione volontaria verso l affidabilità dei processi (certificazione o meno); laddove si devono accogliere requisiti di accreditamento per i propri laboratori; laddove si devono realizzare processi produttivi dislocati su più siti; laddove si eseguono transazioni commerciali basate su dichiarazioni di conformità a specifica. 3-36

Organizzazione della Riferibilità Livello internazionale La Convenzione del Metro è il trattato, cui aderiscono i Paesi più industrializzati, che definisce il Sistema Internazionale di Unità di Misura (SI). La responsabilità delle attività di mantenimento e aggiornamento delle Unità SI è assegnata al CGPM, (Conférence Générale des Poids et Mesures) mediante il proprio organismo tecnico CIPM (Comité International des Poids et Mesures). L attuale Sistema SI fu approvato per la prima volta dalla 11ª Conferenza Generale CGPM, nel 1960, e viene costantemente aggiornato e integrato. Livello nazionale Ciascuno Stato membro provvede alla realizzazione, al mantenimento e alla disseminazione delle Unità SI a livello nazionale. In Italia tale ruolo è svolto dagli Istituti Metrologici Primari (IMP), ossia dall INRIM (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica) e INMRI (Istituto Nazionale di Metrologia delle Radiazioni Ionizzanti ). 4-36

Organizzazione della Riferibilità Disseminazione Fino agli anni 70 gli Istituti Primari gestivano direttamente nei propri laboratori la taratura della strumentazione industriale. In seguito a livello europeo, si creò l esigenza di riconoscere organismi che rispondessero alla crescente domanda di taratura e che fossero controllati dagli IMP per assicurare attività omogenee, affidabili e confrontabili. Venne quindi sancito che l attività di controllo dei laboratori di taratura fosse affidata agli IMP. Per l Italia, in particolare, fu emanata la legge 11/08/1991 n. 273 che istituisce il Servizio Nazionale di Taratura. 5-36

Organizzazione della Riferibilità Disseminazione A partire dal 1979 gli Istituti metrologici primari IMGC/CNR, IEN e INMRI/ENEA, per mezzo delle loro Strutture di Accreditamento, coordinate dalla Segreteria Centrale del SIT, hanno effettuato l'accreditamento dei Laboratori metrologici secondari, detti Centri di taratura, costituendo così il "SIT - SERVIZIO DI TARATURA IN ITALIA". Il 1 gennaio 2006, diventato operativo l INRIM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, che ha unificato IEN e IMGC/CNR, il SIT acquisisce autonomia organizzativa e funzionale, per mantenere lo stato di firmatario degli accordi di mutuo riconoscimento (MLA). 6-36

Organizzazione della Riferibilità Disseminazione Il 20 marzo 2009 viene costituita la Società Consortile a responsabilità limitata denominata "Consorzio Pubblico per l'accreditamento (COPA SCrl) per assicurare al SIT la rispondenza ai requisiti previsti dalla normativa internazionale e dal Regolamento europeo 765/2008. In ottemperanza a tale Regolamento, il Parlamento Italiano approva la legge 99/2009, e il 22 dicembre 2009 il Ministero per lo Sviluppo Economico, di concerto con gli altri Ministeri interessati, designa ACCREDIA unico Organismo di accreditamento nazionale italiano. Dal 1 luglio 2010 l attività di accreditamento dei laboratori di taratura viene effettuata da parte del Dipartimento laboratori di taratura di ACCREDIA-DT. 7-36

Organizzazione della Riferibilità Disseminazione La procedura di accreditamento si conclude con l emissione di un Certificato di accreditamento, in cui si attesta la competenza del Laboratorio ad effettuare tarature che assicurano nel tempo la riferibilità metrologica ai campioni nazionali o internazionali. Il Laboratorio accreditato entra a far parte del Sistema Nazionale di Taratura istituito dalla legge 273/91 e diventa Centro di taratura. Il Centro è autorizzato ad emettere certificati di taratura che, avendo la stessa validità tecnica di quelli rilasciati dagli Istituti metrologici primari, garantiscono la riferibilità metrologica. I certificati sono riconosciuti validi a livello nazionale e internazionale, grazie agli accordi di mutuo riconoscimento tra ACCREDIA e gli analoghi Organismi di accreditamento di Paesi diversi firmatari degli accordi di mutuo riconoscimento (MLA). 8-36

Riferibilità (Definizione 2.41) Riferibilità Metrologica proprietà di un risultato di misura secondo cui esso è posto in relazione a un riferimento attraverso una documentata catena ininterrotta di tarature, ciascuna delle quali contribuisce alla incertezza di misura. Matrological Traceability property of a measurement result whereby the result can be related to a reference through a documented unbroken chain of calibrations, each contributing to the measurement uncertainty UNI CEI 70099 (2008): Vocabolario Internazionale di Metrologia. Concetti fondamentali e generali e termini correlati (VIM). 9-36

Riferibilità La riferibilità è la proprietà del risultato misurazione consistente nel poterlo riferire a campioni appropriati, generalmente nazionali od internazionali, attraverso una catena ininterrotta di confronti, tutti con incertezza determinata. La riferibilità è una caratteristica che viene acquisita attraverso l'operazione di taratura. La riferibilità implica che sia stata definita una gerarchia di campioni materiali e di strumenti di misura dal campione primario ai dispositivi di misura. Essi sono caratterizzati da un'incertezza intrinseca crescente, dal momento che la catena di confronti aggiunge in ogni passaggio nuovi contributi d'incertezza. 10-36

Taratura (Definizione - 2.3.9) Operazione eseguita in condizioni specificate, che in una prima fase stabilisce una relazione tra i valori di una grandezza, con le rispettive incertezze di misura, forniti da campioni di misura, e le corrispondenti indicazioni, comprensive delle incertezze di misura associate, e in una seconda fase usa queste informazioni per stabilire una relazione che consente di ottenere un risultato di misura a partire da un indicazione. Calibrazione deriva dall inglese calibration e NON DEVE essere usato. L operazione di taratura consente di impostare le opportune relazioni con i valori noti della grandezza d uscita della strumentazione che garantiscono la riferibilità. UNI CEI 70099 (2008): Vocabolario Internazionale di Metrologia. Concetti fondamentali e generali e termini correlati (VIM). 11-36

Incertezza di misura (Definizione - 2.2.4) Un parametro, associato al risultato di una misurazione, che caratterizza la dispersione dei valori che possano ragionevolmente essere attribuiti al misurando. La parola "incertezza" significa dubbio, e pertanto "incertezza di misura, significa dubbio circa la validità del risultato di una misurazione. Essa pertanto esprime il concetto generale. Le specifiche grandezze che forniscono misure quantitative di tale concetto, sono espresse con la stessa parola seguita da un aggettivo. UNI CEI ENV 13005 (2000), Guida all espressione dell incertezza di misura 12-36

Incertezza estesa (Definizione - 2.3.5) grandezza che definisce, intorno al risultato di una misurazione, un intervallo che ci si aspetta comprendere una frazione rilevante della distribuzione di valori ragionevolmente attribuibili al misurando. Nota 1 La frazione può essere interpretata come la probabilità di copertura o livello di fiducia dell'intervallo. Nota 2 Per poter associare uno specifico livello di fiducia all'intervallo definito dall'incertezza estesa è necessario fare ipotesi,, sulla distribuzione di probabilità caratterizzata dal risultato della misurazione. Il livello di fiducia che può essere attribuito a questo intervallo può essere conosciuto solo nei limiti entro i quali quelle ipotesi siano giustificate. UNI CEI ENV 13005 (2000), Guida all espressione dell incertezza di misura 13-36

Come si garantisce la Riferibilità Rivolgendosi ad Laboratorio accreditato Un certificato di taratura che riporta il logo dell organismo di accreditamento emesso da un laboratorio di taratura accreditato secondo la norma internazionale UNI EN ISO 17025 (2005), per la taratura, costituisce un evidenza sufficiente della riferibilità dei dati di taratura riportati. L organismo di Accreditamento, quindi ACCREDIA, mediante l accreditamento, garantisce: la competenza del laboratorio; la riferibilità dei risultati delle tarature (anche per legge 273/91). 14-36

Come si garantisce la Riferibilità Mediante un proprio Sistema di Gestione Mantenendo attivo un proprio sistema di gestione della strumentazione e del processo impostato sui seguenti elementi: catena ininterrotta di confronti che parte da campioni/strumenti essi stessi riferibili; catena ininterrotta di tarature o confronti che può realizzarsi in più fasi effettuati da differenti laboratori ; ciascun gradino della catena ha associata l opportuna e corretta incertezza; 15-36

Come si garantisce la Riferibilità l incertezza del risultato della misurazione tiene conto delle incertezze dei singoli componenti e li combina correttamente; le operazioni sono rintracciabili mediante registrazioni; le operazioni sono eseguite mediante procedure validate; è dimostrabile la competenza nell esecuzione della misurazione; è dimostrabile l affidabilità di campioni e strumenti, ossia è opportunamente gestito un sistema di conferma metrologica della strumentazione. 16-36

Come si garantisce la Riferibilità Implementando un sistema di gestione della strumentazione e del processo di misurazione secondo i requisiti della norma UNI EN ISO 17025 (2005): Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura In particolare il paragrafo 5.6 Convegno AEIT e 17-36 AICQ 17 di 26

Come si garantisce la Riferibilità Citando il 5.6.1 Generalità Tutte le apparecchiature utilizzate, comprese le apparecchiature per misurazioni ausiliarie (per esempio per le condizioni ambientali) che hanno un influenza significativa sull accuratezza o sulla validità del risultato, devono essere tarate prima di essere messe in servizio. Il laboratorio deve stabilire un programma ed una procedura per la taratura delle proprie apparecchiature. Citando il 5.6.2.1.1 Requisiti specifici Il programma di taratura delle apparecchiature deve essere concepito ed attivato in modo da assicurare che le tarature e le misurazioni eseguite siano riferibili al Sistema Internazionale delle Unità (SI). 18 di 26 18-36

Come si garantisce la Riferibilità Citando il 5.6.2.1.1 Requisiti specifici Tarature interne La riferibilità dei propri campioni di misura e degli strumenti per misurazione, relativi al sistema SI, si ottiene a mezzo di una catena ininterrotta di tarature e confronti che li collegano ai relativi campioni primari delle unità di misura SI. Tarature esterne Quando si utilizzano servizi di taratura esterna, la riferibilità delle misure deve essere assicurata dall impiego di servizi di laboratori di taratura che possano dimostrare competenza e capacità nell eseguire misurazioni ed assicurare la riferibilità. I certificati di taratura emessi da questi laboratori devono contenere i risultati delle misurazioni, comprese l incertezza di misura. 19-36

Come si garantisce la Riferibilità Una taratura accreditata è garanzia di riferibilità. Una taratura fuori accreditamento non necessariamente non offre tale garanzia. Questa seppure venga eseguita mediante un sistema (magari conforme alla stessa norma), ma non è sottoposta alle stesse valutazioni di conformità (tra queste quella particolare di confrontarsi con riferimenti indipendenti che ne confermano la validità). Di conseguenza per avere la garanzia è necessaria una valutazione diretta da parte dell utilizzatore. 20-36

Perché è importante l Incertezza Quando si vuole provare la conformità o non conformità rispetto a una specifica si deve tenere conto del valore stimato dell incertezza di misura. UNI EN ISO 14253-1 (2001): Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) Verifica mediante misurazione dei pezzi e delle apparecchiature per misurazioni Regole decisionali per provare la conformità o non conformità rispetto alle specifiche La norma illustra come trattare le specifiche in relazione all incertezza di misura e definisce le regole decisionali per provare la conformità o non conformità rispetto alle specifiche.. 21-36

Perché è importante l Incertezza La UNI EN ISO 14253-1 stabilisce le regole per determinare se: le caratteristiche di un particolare pezzo lavorato sono conformi o non conformi rispetto a una data tolleranza, tenuto conto dell incertezza di misura le caratteristiche di una apparecchiatura di misurazione sono conformi o non conformi rispetto ai limiti di errore massimo ammesso, tenuto conto dell incertezza di misura. Specifica 22-36

Tolleranza (Definizioni 1.4.4 e 1.4.3 ) Differenza tra i limiti di tolleranza superiore e inferiore. Valori specificati della caratteristica, che definiscono i confini superiore e/o inferiore del valore ammesso (ISO 3534-2 (1993): Statistics - Vocabulary and symbols -Statistical quality control.) ISO 3534-2 (2006): Vocabulary and symbols part 2: Applied statistics Massimo Errore Ammesso (Definizioni 4.26) Valore estremo dell errore di misura, rispetto a un valore di riferimento noto, consentito da specifiche tecniche o regolamenti fissati, per una misurazione, uno strumento di misura o un sistema di misura. UNI CEI 70099 (2008): Vocabolario Internazionale di Metrologia. Concetti fondamentali e generali e termini correlati (VIM). 23-36

Perché è importante l Incertezza 1 Zona di Specifica - Valori variabili della caratteristica del pezzo lavorato e della caratteristica dell apparecchiatura per misurazione compresi tra i limiti di specifica, estremi inclusi. 2 Zona di conformità - Zona di specifica diminuita dell incertezza estesa di misura, U. 3 Zona di non conformità Zona al di fuori della zona di specifica aumentata dell incertezza estesa di misura, U. 4 Zona di ambiguità Intervalli in prossimità del limite di specifica nel quale non è possibile provare la conformità o la non conformità, a causa dell incertezza di misura, U. 4 4 3 U U U U 3 2 1 24-36

Perché è importante l Incertezza Ai fini della UNI EN ISO 14253, l incertezza di misura deve essere stimata e calcolata secondo quanto indicato nella GUM; pertanto l incertezza di misura è espressa in termini di incertezza estesa, U, avendo convenzionalmente assunto per il fattore di copertura il valore k = 2. 25-36

Perché è importante l Incertezza UNI EN ISO 14253-2 (2011): Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) Verifica mediante misurazione dei pezzi lavorati e delle apparecchiature di misura Parte 2: Guida per la stima dell incertezza nelle misurazioni GPS, nella taratura delle apparecchiature di misura e nella verifica dei prodotti. UNI EN ISO 14253-3 (2011): Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) Verifica mediante misurazione dei pezzi lavorati e delle apparecchiature di misura Parte 3: Linee guida per raggiungere accordi circa dichiarazioni sull incertezza di misura. Convegno AEIT e 26-36 AICQ 26 di 26

Perché è importante l Incertezza La norma 14253-2 Il metodo PUMA Le slide che seguono sono estratte dal corso pratico sull incertezza organizzato dal CMM Club Italia il 3 e 4 dicembre 2012. L intervento realizzato dal collega Ing. Alberto Zaffagnini che ringrazio per aver reso disponibile il materiale, ha titolo : Caso pratico 1: calcolo dell incertezza di misure di lunghezza con strumentazione da banco 27-36

Metodo PUMA Procedure of Uncertainty MAnagement Concetti fondamentali: 1. Deve essere nota l incertezza di misura necessaria, che definiremo incertezza obiettivo. 2. Deve essere effettuata una stima pessimistica dell incertezza e confrontato il suo risultato con l incertezza necessaria stabilita a priori. 28-36

Metodo PUMA Procedure of Uncertainty MAnagement Presupposti: L obiettivo della misura è propriamente definito. Il principio ed il metodo di misura sono definiti e noti. La procedura di misurazione, inclusa la scelta della strumentazione di misura e delle apparecchiature ausiliarie, è delineata nella sua struttura essenziale. Le condizioni di misura sono definite e note, almeno in linea di massima. 29-36

Metodo PUMA Procedure of Uncertainty MAnagement Cause d errore Fonti di incertezza Convegno AEIT e AICQ 30-36 di

Procedure of Uncertainty MAnagement odo PUMA Procedimento iterativo di applicazione del metodo 1. Definire univocamente il misurando. 2. Identificare tutti i contributi di incertezza. 3. Decidere quali correzioni, delle possibili, devono essere applicate. 4. Valutare in termini di scarto tipo u ci l influenza di ciascun contributo sull incertezza del risultato della misurazione. 5. Procedere ad una prima iterazione secondo lo schema logico descritto nella flow chart precedente. 6. Calcolare l effetto totale di tutti i contributi (chiamata incertezza tipo combinata). 31-36

Procedure of Uncertainty MAnagement odo PUMA Procedimento iterativo di applicazione del metodo 7. Confrontare l incertezza estesa risultante, pari a due volte l incertezza tipo composta, con l incertezza necessaria definita inizialmente verificando che risulti minore od uguale a quest ultima. 8. Affinare, se necessario, la valutazione e ripetere l iterazione. 32-36

Metodo PUMA Obiettivo della misurazione. Definizione dell incertezza obiettivo U T Principio della misurazione Metodo e procedura di misurazione Condizioni di misurazione Bilancio dell incertezza Assunti, conoscenz e, ecc. Definizione delle componenti di incertezza U EN =k u A U EN < U T NO Sì Adeguata procedura di misurazione Modifica: assunti e delle conoscenze Sì B Possibile e necessario cambiare U EN Modifica: condizioni e/o procedure e/o metodo Sì C Possibile e necessario cambiare U EN Modifica: principio di misurazione Sì D Possibile e necessario cambiare U EN Modifica: obiettivo della misurazione (incertezza obiettivo) Sì E Possibile e necessario cambiare U EN No Nessuna procedura di misurazione adeguata è disponibile 33-36

Metodo PUMA Modello della misurazione: M = P + Cp + C1 + C2 + C3 + C4 + C5 + C6 + C7 + C8 + C9 + C10 M è il risultato della misurazione; P è il valore proposto dallo strumento (il valore di lettura); Cp è l eventuale correzione nota di tale proposta; C1,, C10 sono le eventuali correzioni dovute alle dieci sorgenti di errore. 34-36

Metodo PUMA Bilancio di incertezza: u^2(m) = u^2(cp) + u^2(c1) +u^2(c2) + u^2(c3) + u^2(c4) + u^2(c5) + u^2(c6) +. + u^2(c10) u(m) incertezza del risultato della misurazione; u(cp) è l eventuale contributo di incertezza dellacorrezione nota del valore letto; u(c1),, u(c10) sono gli eventuali contributi di incertezza delle correzioni dovute alle dieci sorgenti di errore. 35-36

ACCREDIA L ente italiano di accreditamento La metrologia ed il controllo di qualità Torino, martedì 21 Gennaio 2014 Grazie per l attenzione! 36-36