ITALIA OBIETTIVO 2035 - BENCHMARK MACROECONOMICI PER IL PAESE ITALIA PIANO SISTEMICO NAZIONALE QUADRO



Documenti analoghi
16ª TAPPA CONVEGNO NAZIONALE Regione Veneto - Città di Venezia. ITALIA OBIETTIVO 2035 Benchmark Macroeconomici per il Paese Italia

Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015

RELAZIONI SUL VII PROGRAMMA QUADRO PRESENTATE AL CONSIGLIO SCIENTIFICO GENERALE DEL CNR (BRUXELLES, 27/28 febbraio 2007)

RELAZIONE PROGRAMMATICA ANNO 2010

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51

Relazione Annuale. Presentata all'assemblea Ordinaria dei Partecipanti Roma, 31 maggio anno 2011 centodiciottesimo esercizio.

2.3 Il tramonto della Costituzione europea e il Trattato di Lisbona

L impatto della Pianificazione Strategica nell Ente Locale. Dal Programma di mandato alle azioni operative

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

La programmazione europea potenzialità ed elementi di attenzione per le amministrazioni pubbliche

Azioni e strumenti per lo sviluppo delle imprese e dei territori

Formazione Immigrazione

Economia sociale e impresa sociale

La voce amministrativa in periodo di Spending Review. Anna Flavia d Amelio Einaudi 10 giugno 2015

Programmi di investimento di almeno finalizzati ad uno dei seguenti obiettivi:

PIANO DEGLI INTERVENTI

Il PON Ricerca e Competitività Ricerca Ricerca, impresa e innovazione per far crescere l intero Paese

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti

Fare Impresa. Ecco l alternativa. Massimo Calzoni Finanza e Impresa Promozione, Sviluppo e Marketing Roma, 06 marzo 2012

DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive. Giovanni Principe General Director ISFOL

DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo.

Rilancimpresa FVG convergenza e sinergia di misure legislative con le misure nazionali per le PMI. Convegno

FORMULARIO DI PRESENTAZIONE PROGETTO

Crescita dell occupazione in un economia sostenibile Ruolo della PA

Primo Congresso Nazionale UESB

Come diventare imprenditore

Criteri per il riparto, anno 2000, delle risorse relative agli incentivi alle imprese (art. 19, c.8, d.lgs. n. 112/98)

Funzionario Servizio Artigianato Regione Campania. Assessore allo Sviluppo Economico Regione Campania.

TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"

Le infrastrutture strategiche per lo sviluppo nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione

GOVERNANCE. Obiettivo Convergenza (FESR) crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE

Il contratto di Rete

FINANZIAMENTI EUROPEI STEP I

Ipoteche residenziali BSI

Le nuove prospettive della Previdenza Complementare

NOTE ILLUSTRATIVE ALLETO { :.::!bera n._ 3

» 1 1. Premessa 2. Il punto di vista degli autori» 2 3. L organizzazione del volume» 7. Parte prima Economia internazionale e globalizzazione

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL REGIONE BASILICATA. Crediti di conduzione nel settore agricolo

PROSPETTO DELLE SPESE DI BILANCIO PER MISSIONI, PROGRAMMI E MACROAGGREGATI SPESE CORRENTI - PREVISIONI DI COMPETENZA Esercizio finanziario 2013

C.R.I.A.S. Le richieste possono essere presentate direttamente presso le sedi C.R.I.A.S. oppure presso le banche convenzionate con quest'ultima.

Comune di Livorno. D.U.P. Bilancio di Previsione 2015/2017

Entro il è possibile domandare finanziamenti a tassi agevolati a favore delle imprese femminili e delle lavoratrici autonome

Approfondimenti: Provincia di Cuneo

CONTRIBUTI PER PROGETTI IMPRENDITORIALI IN AREE DI DEGRADO URBANO PROGETTO FINANZIAMENTI ALLE PICCOLE IMPRESE IN PERIFERIA 2012

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

L EDILIZIA IN VENETO

La mia pensione sarà adeguata?

Improving Effectiveness in Social Security. Prof. Gennaro Olivieri. IESS Intermediate Workshop Rome - 27 th of November, 2015

BILANCIO DI PREVISIONE ARMONIZZATO

I CONTI DEL MINISTRO SACCOMANNI CONTINUANO A NON QUADRARE

Padova st innovazione. Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova IMPOSTAZIONE METODOLOGICA

La redazione del bilancio preventivo. Determinazione del fabbisogno finanziario, scelte di copertura e sintesi dei risultati

CONCESSIONE CONTRIBUTI ALLE NUOVE IMPRESE

Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI ( ) (COSME)

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A.

. C U R R I C U L U M V I T A E

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE

Fondo Strutturale: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR 2007/2013) Programma Operativo Regionale: Regione Piemonte (POR FESR

COMPETENZE DEI SERVIZI Servizio Pianificazione strategica e Comunicazione (DL 21)

Studio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l. Stipulato il protocollo d intesa per i finanziamenti rosa

METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito

Le politiche della Regione Toscana per l internazionalizzazione delle imprese

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

Circolare N. 90 del 17 Giugno 2015

Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni

Promuovere gli investimenti per la crescita e l occupazione

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015

SOMMARIO. TITOLO TESI: e- GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE

I MARTEDI DELL ECONOMIA II LEZIONE

sul tema ricerca scientifica e innovazione tecnoloe:ica tra

CITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA

LE PREVISIONI ECONOMICO-FINANZIARIE Nuovi progetti imprenditoriali

Contabilità e fiscalità pubblica

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013

SVILUPPO DELLA NUOVA IMPRESA FEMMINILE

SCHEDA TECNICA DI PROGETTO

DEF Il programma di stabilità e il programma nazionale di riforma. Governo Italiano. 18 Aprile 2012

Milano, 30 marzo 2004

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga

JESSICA. Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas

L ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

REGIONE CALABRIA Dipartimento Attività Produttive CALABRIA

MODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA Elenco delle informazioni di riferimento

CATALOGO PRODOTTI E SERVIZI SEGMENTO SMALL

WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

Lezione 9 Macroeconomia: Le

LA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA

UNIONE SEGRETARI COMUNALI TICINESI

Banca europea per gli investimenti


Master MaRSS Management delle Reti per lo Sviluppo Sociale

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013

Dossier Casa. A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi

Transcript:

Unione Nazionale Imprese per lo Sviluppo Economico Sostenibile www.unises.org Sede Legale: Via del Tritone n. 102-00187 Roma (RM) info@unises.org Codice Fiscale: 97727750586 Tel. 06 67487540 - Fax 06 67487541 Uffici Segreteria Generale: Via Kennedy, 1-06089 Torgiano (PG) Tel. 075 9888297 - Fax 075 9888232 8ª TAPPA CONVEGNO NAZIONALE - Regione VENETO - Città di Verona ITALIA OBIETTIVO 2035 Benchmark Macroeconomici per il Paese Italia PIANO NAZIONALE DI AMMODERNAMENTO URBANISTICO Effetti sullo sviluppo e sull occupazione nel Paese Italia 1 PIANO SISTEMICO NAZIONALE 29 OTTOBRE 2014 - ORE 14,30 CTC BEST WESTERN HOTEL San Giovanni Lupatoto (VR) ISCRIZIONE GRATUITA BREVE DESCRIZIONE DELL INIZIATIVA CULTURALE PROGRAMMA DEL CONVEGNO 14,30 Registrazione partecipanti 15,00 Apertura dei Lavori / Saluti Istituzionali Moderatore Davide Caporali (Economista - Centro Studi Tecnico-Economico-Giuridico UNISES) Esponente Provincia di Verona Esponente Regione Veneto 15,15 IL CONTESTO E LE RAGIONI DEI PIANI SISTEMICI NAZIONALI PER UNO SVILUPPO ECONOMICO DIMOSTRABILE, RIPETIBILE E SOSTENIBILE Relatore Luca Fondacci (Ph. D. Università degli Studi di Ferrara)

15,30 ITALIA OBIETTIVO 2035 - BENCHMARK MACROECONOMICI PER IL PAESE ITALIA LE CAUSE DELLA CRISI ECONOMICA FINANZIARIA COME USCIRE DALLA TRAPPOLA DELLA CRISI MEDIANTE UN NUOVO MODELLO STRUTTURALE DI SVILUPPO ECONOMICO SOVRAPPOSTO A 4 MACRO-RIFORME STRUTTURALI: - 1 riforma strutturale: modernizzazione assetto istituzionale - 2 seconda riforma strutturale: semplificazione impianto normativo - 3 terza riforma strutturale: adozione di strumenti di stimolo dell economia reale a medio-lungo termine PIANI SISTEMICI NAZIONALI (definizione, ruolo sistemico e relativo inquadramento normativo) - 4 quarta riforma strutturale: adozione di politiche per sostenere finanziariamente l economia reale FONDI STRUTTURALI DEDICATI (definizione, ruolo sistemico, ipotesi d implementazione, inquadramento normativo, inquadramento rispetto al ruolo della BCE) TRASMIGRAZIONE DALL ATTUALE MODELLO AL NUOVO MODELLO STRUTTURALE DI SVILUPPO ECONOMICO - Gantt delle 4 macro-riforme strutturali - Priorità attuative: binomio PIANI SISTEMICI NAZIONALI e FONDI STRUTTURALI DEDICATI - Co-conduzione dei due MODELLI STRUTTURALI DI SVILUPPO ECONOMICO nell ambito dei relativi processi di trasmigrazione ITALIA OBIETTIVO 2035 - BENCHMARK MACROECONOMICI PER IL PAESE ITALIA ITALIA OBIETTIVO 2035 Strumento, rispetto a cicli economici quinquennali (medio termine) ed al macro-ciclo 2015-2035, di: 1) ANALISI e PROGRAMMAZIONE ECONOMICA SOSTENIBILE 2) definizione dei principali BENCHMARK MACROECONOMICI STRUTTURALI per il paese Italia 3) stimolo in INVESTIMENTI IN CAPITALE FISSO per il potenziamento e la rigenerazione strutturale del sistema economico ANALISI ECONOMETRICHE INTEGRATE FINALIZZATE ALLA RICERCA DI EQUILIBRI DI SOSTENIBILITÀ PER LO SVILUPPO ECONOMICO DEL PAESE INVESTIMENTI IN CAPITALE FISSO - crescita PIL ante e post moltiplicatore in relazione agli stimoli per INVESTIMENTI IN CAPITALE FISSO su settori macroeconomici strategici non delocalizzabili RIDUZIONE PRESSIONE FISCALE - pianificazione riduzione PRESSIONE FISCALE (oneri sociali, dirette, indirette) - crescita del PIL post riduzione PRESSIONE FISCALE STIMOLI OCCUPAZIONALI - effetti sull OCCUPAZIONE per investimenti in CAPITALE FISSO - effetti sull OCCUPAZIONE per riduzione PRESSIONE FISCALE - effetti combinati sull OCCUPAZIONE per investimenti in CAPITALE FISSO e per riduzione PRESSIONE FISCALE SOSTENIBILITA SPESA PUBBLICA - evolutiva 2011-2035 distribuzione gaussiana popolazione residente per cluster di ETA - welfare SPESA SANITA - welfare SPESA PENSIONI - sostenibilità SPESA PUBBLICA - pianificazione spending review PROIEZIONI EQUILIBRI DI SOSTENIBILITÀ NEL LUNGO TERMINE - sostenibilità rapporto DEBITO PUBBLICO/PIL - sostenibilità rapporto DEBITO PRIVATO (FAMIGLIE+IMPRESE)/PIL - sostenibilità rapporto DEBITO [PUBBLICO+PRIVATO (FAMIGLIE+IMPRESE)]/PIL - fabbisogno e sostenibilità finanziaria del - relazione tra SOFFERENZE DEL SISTEMA BANCARIO e TASSO DI DISOCCUPAZIONE periodo 2007-2014 - effetti prodotti dal PIANO NAZIONALE QUADRO sul CONTO ECONOMICO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A LEGISLAZIONE VIGENTE nel medio termine (proiezione ciclo economico quinquennale) PROIEZIONI IN ASSENZA DI STIMOLI SULL ECONOMIA REALE - scenari in assenza di un PIANO NAZIONALE QUADRO - relazione tra DEBITO PUBBLICO e prestiti della BCE al sistema bancario italiano nel periodo 2008-2014

17,00 PIANO NAZIONALE DI AMMODERNAMENTO URBANISTICO EFFETTI SULLO SVILUPPO ECONOMICO E SULL OCCUPAZIONE 1 PIANO SISTEMICO NAZIONALE PRESUPPOSTI ATTUATIVI - Nuovi indirizzi giuridico-urbanistici per il XXI secolo: nuovo T.U. Urbanistico sovrapposto alla rigenerazione e non più all espansione urbana - Inquadramento normativo per stimolare la rigenerazione urbana: obbligo e utilità sociale - Le principali criticità del patrimonio immobiliare nazionale quali presupposti attuativi della rigenerazione urbana - Rigenerazione urbana - indirizzi Unione Europea settennato 2014-2020 ANALISI ECONOMETRICHE - Stima interventi appalti edili previsti dal PIANO NAZIONALE - Stima interventi appalti edili previsti per la Regione Veneto - Stima interventi appalti edili previsti per la Provincia di Verona - Stima interventi appalti edili previsti per il Comune di Verona - PIL prodotto dal PIANO NAZIONALE ante e post MOLTIPLICATORE nelle principali filiere - OCCUPAZIONE stimolata dal PIANO NAZIONALE nelle principali filiere SCENARI MACROECONOMICI A BREVE TERMINE - confronto DEF 20.09.13 Letta-Saccomanni con DEF UNISES 07.11.2013 - confronto DEF 08.04.14 Renzi-Padoan con DEF UNISES 07.11.2013 SCENARI MACROECONOMICI A MEDIO TERMINE - Scenario in assenza di stimoli sull economia reale: confronto di medio termine DEF 08.04.14 Renzi-Padoan con DEF UNISES 07.11.2013 - Scenario in costanza attuativa del PIANO NAZIONALE DI AMMODERNAMENTO URBANISTICO: confronto di medio termine DEF 08.04.14 Renzi-Padoan con DEF UNISES 07.11.2013 SCENARI MACROECONOMICI A LUNGO TERMINE - Parallelismo tra le proiezioni dei piani: ITALIA OBIETTIVO 2035 e PIANO NAZIONALE DI AMMODERNAMENTO URBANISTICO rispetto a: - crescita PIL in relazione a stimoli per INVESTIMENTI IN CAPITALE FISSO - stimoli occupazionali per INVESTIMENTI IN CAPITALE FISSO - stimoli occupazionali: effetto combinato per INVESTIMENTI IN CAPITALE FISSO e riduzione pressione fiscale - rapporto DEBITO PUBBLICO/PIL - rapporto DEBITO PRIVATO (FAMIGLIE+IMPRESE)/PIL - rapporto DEBITO [PUBBLICO+PRIVATO (FAMIGLIE+IMPRESE)]/PIL - fabbisogno e sostenibilità finanziaria del PIANO NAZIONALE DI AMMODERNAMENTO URBANISTICO - Sostenibilità piano di ammortamento DEBITO PRIVATO erogato per INVESTIMENTI IN CAPITALE FISSO correlati al PIANO NAZIONALE DI AMMODERNAMENTO URBANISTICO 17,45 CONCLUSIONI PROGETTO UNISES UNISES: Centro Studi Tecnico-Economico- Giuridica Progetto di ECONOMIA POLITICO-SOCIALE e di COOPERAZIONE con ORDINI PROFESSIONALI e CATEGORIE PRODUTTIVE per uscire dalla crisi e sostenere costantemente lo sviluppo economico del paese Italia ATTUAZIONE PROGETTO ITALIA OBIETTIVO 2035 I due percorsi costituzionali

18,00 INTERVENTI E COMMENTI ESPONENTI ORDINI/COLLEGI PROFESSIONALI Moderatore Davide Caporali (Economista - Centro Studi Tecnico-Economico-Giuridico UNISES) Interventi di Esponenti Ordini e Collegi Professionali della Provincia di Verona co-promotori del Convegno: - Esponente Consiglio Ordine degli Architetti di Verona - Esponente Consiglio Ordine dei Geometri di Verona - Esponente Consiglio Collegio dei Periti Industriali di Verona - Esponente Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Verona - Esponente Consiglio Collegio dei Periti Agrari di Verona - Esponente Consiglio Notarile di Verona - Esponente Consiglio Ordine degli Avvocati di Verona Dibattito finale 18,45 Saluti finali/ringraziamenti Davide Caporali (Economista - Centro Studi Tecnico-Economico-Giuridico UNISES) FINALITA 1) L obiettivo del CONVEGNO è quello di condividere tra soggetti professionalmente qualificati gli effetti sul sistema paese Italia del PIANO SISTEMICO NAZIONALE DI AMMODERNAMENTO URBANISTICO, intendendo: - per PIANO SISTEMICO un progetto funzionale allo Sviluppo Economico Sostenibile del paese Italia dall adozione e per lungo termine; - per AMMODERNAMENTO URBANISTICO interventi di rigenerazione del patrimonio immobiliare esistente. 2) UNISES quale ente specialistico di ricerca macroeconomica e tutti gli Ordini Professionali aderenti SOLO INSIEME - possono promuovere un azione di alto profilo e di pressing presso gli Enti Governativi Nazionali, esercitando proposte di RIFORME STRUTTURALI dedicate prioritariamente a PROGETTI che abbiamo concreti effetti in termini di SVILUPPO ECONOMICO e OCCUPAZIONE. PATROCINI ISTITUZIONALI REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA