Conviene ancora investire in Oro? Il rallentamento cinese, la crisi in Europa, la forza del dollaro e, da ultimo, le recenti affermazioni del Governatore americano hanno contribuito alla progressiva diminuzione delle quotazioni dell Oro sotto i $1.250 all'oncia troy, per la prima volta dal 2010, continuando la discesa già in essere dall'inizio dell'anno (-25%, discesa alla quale hanno contribuito i deflussi degli ETF sull'oro pari a complessive 520,7 tonnellate, ovvero circa 21,6 miliardi di $). A questo punto, sorgono spontanee alcune domande: conviene ancora investire in Oro? Le quotazioni attuali sono corrette? È la fine di una bolla speculativa iniziata nel 2010? Conviene ancora investire in Oro? Le quotazioni, negli ultimi giorni, sono scese sotto i $ 1.250 all'oncia troy, soglia che ha scatenato vendite (e posizioni ribassiste) fino a $ 1.223, per poi risalire quasi a $ 1.250. Soglia ($ 1.250) che i più ritengono sia il livello minimo di economicità per l'estrazione di Oro; in altri termini, sotto tale valore, il costo sopportato dalle miniere per la produzione dell'oro è mediamente superiore alla quotazione del metallo giallo. Sembrerebbe, pertanto, che le quotazioni dell'oro, se non in grado di coprire neppure i costi di produzione, siano da ritenere a sconto e, pertanto, potrebbero suggerire l'investimento in Oro. A supporto di tale posizione va ricordato che alcuni gestori, anche agli attuali prezzi (anche tenuto conto della fase ribassista), ritengono che una diversificazione del patrimonio in Oro sia ancora opportuna (almeno un 5% del patrimonio detenuto). Ben più rilevante sembra però, sempre in merito all'opportunità di investire in Oro, la notizia recentemente pubblicata da Il Sole 24 Ore secondo cui le Banche centrali di Russia e Kazakhstan, date le statistiche pubblicate dal Fondo monetario internazionale, hanno nuovamente aumentato le riserve auree in maggio, acquistando rispettivamente 6,2 e 4 tonnellate del metallo prezioso. Trend seguito anche dalle Banche centrali di altri Paesi (Azerbaijan, Kyrgyzstan, Nepal e Brunei, ma anche Turchia, Bielorussia e Grecia) e in controtendenza rispetto alle vendite di Messico e di Repubblica Ceca. Invero, da tempo si assiste al ritorno degli investimenti in Oro delle Banche centrali dei principali Paesi in via di sviluppo. A ciò si aggiunga che, a maggio, le domande di Oro fisico in Cina hanno raggiunto un nuovo massimo storico (circa 108 tonnellate, secondo solo alle 125 tonnellate di marzo 2013). Non va poi trascurato che il governo indiano è dovuto intervenire per l'ennesima volta per arginare le importazioni di Oro, dopo il boom di maggio, elevando i dazi dal 6% all 8% (per contenere il disavanzo commerciale). In particolare, il governo di Nuova Delhi si è concentrato sulle banche rurali, presso le quali transita circa il 60% della domanda di Oro del Paese, estendendo il divieto già in vigore per i Pagina 1 di 5
maggiori istituti di prestare denaro a fronte della consegna di gioielli, monete o addirittura ETF sull'oro. Quindi, per trarre una prima conclusione, si può affermare che: a) l Oro è scambiato a quotazioni inferiori al costo di produzione b) i gestori continuano a suggerire di diversificare parte del patrimonio nel metallo giallo c) le Banche centrali e gli investitori dei Paesi in via di sviluppo continuano ad accumulare Oro per tesaurizzare le proprie riserve Se questo è vero, viene da chiedere: perché le quotazioni continuano a scendere? I motivi sono molteplici. Solo per citarne alcuni: a) a partire da aprile 2013, si è assistito ad operazioni speculative al ribasso (il 12 aprile c è stata ordine di vendita allo scoperto di Oro finanziario, non fisico, per 500 tonnellate, pari al 19% circa della produzione mondiale annua di Oro) sia per scopo di lucro sia per consentire ad alcuni players (che avevano posizioni da chiudere con consegna di Oro non in loro possesso) di acquistare Oro fisico a quotazioni convenienti; b) i grandi investitori hanno sistemi automatici di gestione del portafoglio: in caso di riduzione delle quotazioni al di sotto di alcune soglie ( supporti come, ad esempio, i $1.250 all oncia troy), i programmi di gestione lanciano ordini automatici di vendita; poiché i supporti sono comuni, a valle di un ordine allo scoperto, tutti i calcolatori impartiscono ordini di vendita ( stop loss ) moltiplicando gli effetti delle posizioni ribassiste, prescindendo dall effettiva bontà della quotazione dell Oro; c) alcuni player stanno vendendo Oro per, da una parte, realizzare plusvalenze per coprire perdite subite in altre attività (in primis l attività bancaria) e, d altra parte, incassare mezzi finanziari con cui coprire posizioni in Borse (che, in questo periodo, sono particolarmente volatili); d) le Banche centrali dei Paesi in via di Sviluppo (su tutti i c.d. BRICS), che hanno dichiarato a più riprese di volere accrescere le loro riserve auree, hanno interesse a mantenere basse le quotazioni per acquistare, a parità di investimento, quantità maggiori di Oro. Va inoltre osservato che le principali banche d affari (Goldman Sachs, UBS, Morgan Stanley e Credit Suisse) hanno rivisto al ribasso le previsioni del prezzo dell Oro, iniziando dopo che la Germania ha richiesto agli Stati Uniti di America di restituire 800 delle 1.500 tonnellate in deposito e il Governo americano ha risposto che ci vorranno circa 8 anni per restituire l Oro in deposito Tornando quindi al tema Conviene ancora investire in Oro oggi? Va intanto ricordato, ai fini della valutazione sull investimento, che l Oro fisico (per sua natura) è innanzitutto un investimento a medio/lungo termine (3/5 anni) Va poi ricordato il recente articolo "Il lingotto non è traditore, guai a escluderlo dai portafogli", sia per l'autore (Roberto Ruozi è stato Rettore dell'università Bocconi, ove ha insegnato economia dei mercati mobiliari, e ricopre cariche sociali in prestigiose società) sia per il messaggio ivi contenuto. Rimandando alla lettura integrale del contributo, un passaggio fondamentale è il seguente: "Mi limito tuttavia a Pagina 2 di 5
qualche considerazione che è più il frutto del buon senso che quello di analisi tecniche più o meno sofisticate. La prima è che il ribasso attuale è effettivamente da intendere come una naturale (e salutare) battuta d arresto di uno sviluppo eccezionale che non poteva durare all infinito. La seconda riguarda il fatto che la lunga storia dell oro dimostra come i cicli più interessanti e più solidi dei prezzi del metallo non sono quelli di breve o di brevissimo periodo, ma quelli di lungo termine. Mentre per gli speculatori, i cui comportamenti non sono tuttavia dettati tanto da leggi generali quanto piuttosto da considerazioni immediate e contingenti, gli investitori hanno mediamente una visione di lungo periodo. È in questi termini che l oro non ha mai tradito e che mantiene, nonostante i cali attuali, una sua funzione di elemento non determinante ma comunque utile nella diversificazione dei portafogli delle persone e delle istituzioni". D altro canto, l'oro fisico, l'unica asset class che ha queste caratteristiche: Valuta di riserva mondiale Quotazione ufficiale continua Tangibilità e fungibilità Mobilità e facilità di trasferimento Non ha rischio di controparte: non è associato ad alcuna obbligazione, a nessun debito e a nessuna promessa di terzi Bene rifugio per eccellenza da sempre, in tutte le epoche, in tutte le civiltà, da millenni Si pone a metà tra gli immobili e gli asset finanziari, avendo la caratteristica concretezza dei primi e la liquidità dei secondi È esente da IVA (a differenza di altri metalli, es. argento, e diamanti) È difficilmente aggredibile da terzi ( si pensi alla difficoltà di pignoramento rispetto a conti correnti o dossier titoli) Per questi motivi, non si può non ritenere che l investimento in Oro sia valido (e se possibile, oggi, ancor di più). Non va trascurato, a supporto di quanto sostenuto, che, come già accennato, la domanda di Oro fisico è in continuo aumento, specie alle quotazioni degli ultimi mesi. Ciò che ci si deve aspettare è una maggiore volatilità delle quotazioni rispetto al passato. Elemento questo che, in caso di bassa propensione al rischio, può essere contrastato con un programma frazionato di acquisti di Oro, come nel caso del PROgrammo, il primo piano di accumulo in Oro fisico in Italia, ideato da BMPI. Alle considerazioni che precedono, va inoltre aggiunto che nel biennio 74-76, l Oro, dopo un precedente rialzo di circa il 450%, perse il -47% in un anno e 7 mesi. Pagina 3 di 5
Tale storno fu la base per un successivo rialzo del 720%. Tale ciclo appare simile a quello attuale in cui le quotazioni dell Oro, dopo aver registrato per ben 12 anni consecutivi di crescita, sono poi calate di circa il 35%. Una nuova conferma della teoria dei cicli e dei ricicli di Gianbattista Vico? Difficile dirlo anche se le premesse sono singolarmente simili. In conclusione, tenuto conto delle caratteristiche uniche dell Oro, dell andamento dell economia reale e delle sue prospettive nel medio termine (specie in termini di possibile iperinflazione), parafrasando il celebre slogan coniato dal Governo britannico durante la seconda guerra mondiale, possiamo affermare, senza remora alcuna, Pagina 4 di 5
KEEP CALM AND BUY GOLD Besana in Brianza, luglio 2013 UFFICIO STUDI BMPI Pagina 5 di 5