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flavio verona tecnico della prevenzione flavio.verona@gmail.com tel. 328.71.39.432 USL 12 Viareggio / INAIL Lucca 24.2.2012 mobilizzazione ospiti nelle RSA l RLS e le strategie per la gestione dei rischi «discendere dalle scimmie? oh caro, speriamo che non sia vero. ma se lo è, allora preghiamo che non si sappia in giro» moglie del vescovo di Worchester, commentando le teorie di Darwin, appena divulgate 1

«dove gli altri vedono una difficoltà, io vedo un opportunità» Alfred BLALOCK, chirurgo, il primo a operare nel neonato il morbo blu, nel 1944 2

il cambiamento 1980-1990 1990-2000 2000-oggi legislativo, tecnologico, culturale, economico, previdenziale, anziano assiste grande vecchio Australia 1970 2001 Danimarca 3

1. in ambito RSA: << autosufficienti; >> patologie severe e multiple 2.<< budget, < organici 3.>> comparsa dei lavoratori atipici (cooperative/ etnie) 4.comparsa sul mercato italiano delle tecnologie per la MMP, valutazione di rischio, indici di valutazione 4

aumento dell età anagrafica: 1996-2000 età media dipendenti 35-38 anni oggi ~ 45 anni e 22/16 anni anzianità di servizio+ coop./etnie 5

Art. 168 /TU81. - Obblighi del datore di lavoro 1.Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie e ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la MMC Art. 48 /626 - Obblighi del datore di lavoro 1. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarieo ricorre ai mezzi appropriati 6

ausiliazione? nuova dir. macchine: attrezzatura deve essere adeguata a uso. cioè devo conoscere luoghi, peso/altezza pazienti, dipendenza motoria/cognitiva 7

la MMP: spazio fisico + tempo + forza + abilità + esperienza apparato scheletrico (forza resistente) + apparato muscolare (forza attiva) quali variabili posso modificare? si modifica una variabile rispetto alle altre che cambiano? che cosa cambia? che cosa è più semplice modificare? che cosa non potremo (mai?) modificare? 8

1980/2000: 350, 650 biomeccanica statica 2000/2010 forze di taglio antero 100 posteriori e latero mediali biomeccanica dinamica il carico accumulato: danno/tempo 9

650 Kg dati per pop. < 40, non differenziando femmine/maschi/etnie 40/50 550 50/60 400 > 60 <400 ma (con limiti di azione ~ 200: la metà) Marras/2008; Granata 2006 10

i 275, per le femmine e i 400 per i maschi limiti individuati per i traumi cumulativi corrispondono grosso modo ai limiti NIOSH 350, 650 11

se alle forze compressive aggiungo le forze di flessione già per valori compresi fra 110 e 370 Kg si possono avere microfessurazioni nella zona posteriore dell anulus f. 12

13

se questo è l andamento dobbiamo ipotizzare una tolleranza << con l età che avanza 14

Fonte: Verga e Fiorio ULSS 20 VR indagine 2005_2007 l idoneità degli operatori sanitari dic 2007 15

limitaz. A MMP su tot addetti alla MMP RSA 120 pl addetti MMP limitaz/ prescriz % rep 1 15 5,5 36,7 rep 2 13,5 4,5 33,3 rep 3 16,3 5 30,7 rep 4 14,5 3 20,7 rep 5 11 3 27,3 rep 5 13,6 3,5 25,7 16

1. in ambito RSA: >> n. di persone con limitazioni prescrizioni, ~ 20%? 2.80% delle limitazioni prescrizioni riguardano la MMP 3.insostenibilità economico/gestionale 4.denunce m. professionali 5.nuovi obiettivi di bonifica 17

1. necessità di strumenti agili e credibili per governare rischio MMP 2.necessità di adeguare il metodo al tipo di assistenza e al rischio (aumento delle patologie da MMP ma indici nel verde) 3.necessità di adottare protocolli di applicazione del metodo 18

1. presenza di ausili maggiori (non sempre adeguatamente utilizzati) 2.scarsa presenza di ausili minori 3.ancora più scarso utilizzo degli ausili minori 19

1. Quale l oggetto delle attività: persone dipendenti 2. Qual gli elementi che aumentano il sovraccarico biomeccanico specie l.s.: l organizzazione del lavoro, le attrezzature, l ambiente 20

MAPO new MAPO

MAPO new, le variabili del metodo: 1. valutazione nel tempo 2.formazione permanente 3.verifica delle attrezzature e del loro effettivo utilizzo 4.valutazione di settori diversi in ambito ospedaliero e RSA 22

determinanti di rischio OP NC-PC n operatori addetti tipologia dei pazienti (grado di collaborazione/ dipendenza cioè quantità assistenza necessaria) Fsoll-FA presenza e tipo di ausili FC-Famb caratteristiche ambientali FF livello di formazione del personale, cioè conoscenza/ addestramento all USO) 23

formula di calcolo (NC/OPxFSoll + PC/OPxFA) + FCxFambxFF con: OP lavoratori NC pazienti dipendenti PC pazienti parzialmente dipendenti Fsoll sollevatori (ausili maggiori) FA ausili minori FC carrozzine Famb ambiente (bagni, stanze ecc) FF formazione 24

il risultato dell equazione viene interpretato in funzione dei limiti di accettabilità: MAPO 1,5 MAPO < 1,5 < 5 MAPO > 5 fascia verde rischio trascurabile fascia gialla azioni da programmare fascia rossa interventi immediati 25

la formula invariata ma: OP cambia modalità calcolo n medio dei lavoratori addetti alla MMP sui 3 turni secondo effettivo tempo di esposizione e reale contributo alla MMP 1 a chi è presente tutto turno, valore frazionario altri: così si arriva al n degli addetti alla MMP 26

NC PC resta invariata la classificazione ma si sottolinea l importanza di distinguerli in relazione alle manovre reali (problema delle persone con dipendenza cognitiva, e dei pazienti con dipendenza intermittente -oppositivi) 27

Fsoll sufficienti e adeguati (almeno 90% sollevamenti totali sia NC che PC) = i valori ma i criteri di assegnazione Fsoll = 4 sollevatori assenti o insuff. e inadeg. Fsoll = 2 insuff. o inadeg. Fsoll = 0,5 presenti, suff., adeg. 28

FAminori come prima 2 requisiti ma con differenze: sufficienti/ adeguati sufficienti se: tavola o teli + 2 altri tipi tavola o teli + 100% letti ergonomici adeguati se: ausiliano almeno il 90% spostam. parziali (sia NC PC) FA= 1 se insuff. o inadeg. FA = 0,5 se suff. e adeg. 29

FC come prima le carrozzine: sufficienti in numero (50% o 80% del n dei NC) adeguate: ingombro schienale > 70 cm larghezza; o presa > 90 cm di altezza; non ben frenabili; assenza poggiapiedi; braccioli fissi su questa base si ricava il punteggio medio carrozzine PMcarr (che dà il FC) e se: segue 30

FC : 0,5 Pmcarr 1,33 + suff numerica FC = 0,75 0,5 Pmcarr 1,33 +insuff numerica FC = 1 1,34 Pmcarr 2,66 + suff numerica FC = 1,12 1,34 Pmcarr 2,66 + insuff numerica FC = 1,5 2,67 Pmcarr 4 + suff numerica FC = 1,5 2,67 Pmcarr 4 + insuff numerica FC = 2 31

FAmb resta, sulla base del Pmamb come somma punteggi medi: camere di degenza, bagni a uso igiene (attrezzati), e a uso WC se inadeguati. PMC le camere: fondo letto < 120 cm tra letti o letto/parete < 90 cm presenza di ingombri poltrone per paz.ti di h < 50 cm spazio letto pavimento < 15 cm segue 32

FAmb PMB bagni a uso igiene (attrezzati) se presenti: ingombri fissi non rimovibili spazio inadeguati alla movimentazione degli ausili porte larghezza < 85 cm segue 33

FAmb PMW bagni a uso wc valutati se: h wc < 50 cm porta larghezza < 85 cm maniglioni assenti o inadeguati segue 34

FAmb 1,5 PMAmb 5,8 FAmb = 0,75 5,9 PMAmb 11,5 FAmb = 1,25 11,6 PMAmb 17,5 FAmb = 1,5 35

FF come prima il corso è adeguato se 6 ore, mirato a MMP, prove pratiche, addestram. uso ausili cambiano modalità attribuzione valori al FF che dipende fortemente da: frequenza della formazione (formazione permanente) percentuale di formati presenza/ assenza di sistemi di verifica dell efficacia segue 36

FF se: corso adeguato, non più 2 anni da VdR, almeno 75% lavoratori FF = 0,75 corso adeguato, oltre 2 anni da VdR, almeno 75% lavoratori, ma verifica efficacia FF = 0,75 corso adeguato, non più 2 anni da VdR, > 50% <75% lavoratori FF = 1 solo addestram. (o info) almeno 90% lavoratori FF = 1,5 non ricorre nessun caso FF = 2 37

la nuova valutazione dei rischi diventa allora fase 1 fase 2 individuare quanto valgono i determinanti di rischio NC, PC, OP individuare le principali attività di movimentazione (e le altre se vengono fatte): rotazioni nel letto; spostamenti letto carrozzina e letto barella; riposizionamenti -cuscino e carrozzina, trasferimenti carrozzina WC; cambio pannolone; igiene; vestizione salme; altre movimentazioni significative segue fase 2 38

fase 2 descrivere e valutare le movimentazioni manuali (numero medio di azioni eseguite sui tre turni) distinguere: A) sollevamenti non ausiliati: STM n tipo di sollevamento totale ancora manuale SPM n tipo di sollevamento parziale ancora manuale 39

fase 2 descrivere e valutare le movimentazioni manuali (numero medio di azioni eseguite sui tre turni) distinguere: B) sollevamenti ausiliati: STA n tipo di sollevamento totale ausiliato SPA n tipo di sollevamento totale ausiliato 40

fase 3 calcolare la % di ausiliazione delle manovre di sollevamento totale e parziale con la relazione: % STA = STA/(STA+ STM) x 100 % SPA = SPA/(SPA+ SPM) x 100 segue 41

fase 4 raccogliere e valutare dotazioni e presidi (ausili maggiori e minori, camere, bagni attrezzati e bagni WC, carrozzine, poltrone ecc) con i criteri che abbiamo visto in precedenza segue 42

fase 5 assegnare il valore appropriato, ai fattori di moltiplicazione (o demoltiplicazione) Fsoll, FA, FC, Famb, FF, ALTRI FATTORI 43

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in conclusione 1. screening persone con WMSDs 2. misura quantità di rischio task analisys 3. scelta ausili (mag., min.) 4. formazione nel tempo 5. bonifica attuata 6. recupero espulsi dal ciclo assistenz. 45

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