Movimentazione Manuale Pazienti

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1 Movimentazione Manuale Pazienti Corso di formazione R.S.A. FONDAZIONE G.SCOLA ONLUS Dr. Ft. Marco Bottai R.S.P.P. Geom. Lorenzo Laterza M.M.P. Obiettivi del corso: Fornire nozioni teorico pratiche per lo sviluppo e la gestione della M.M.P. Struttura del corso: Periodo di riferimento: 2 semestre del 2016 Gruppi di operatori (infermieri, a.s.a., o.s.s.) con giudizio di idoneità senza limitazioni. N 3 ore teoria (Legislazione 81/08, descrizione della valutazione MAPO in riferimento alla Fondazione G.Scola, Epidemiologia dei DMS, Chinesiologia, MMC, MMP) sviluppate in aula con supporto informatico e relativa dispensa. N 3 ore pratica (Laboratorio di movimento, dimostrazione MMP su ospiti, pratica tra i discenti) sviluppate tra la palestra e i reparti dell RSA. 1

2 Premesse alla M.M.P. L approccio classico alla m.m.p. è di tipo meccanicistico e cioè prende in considerazione prevalentemente il punto di vista dell operatore con riduzione dei rischi di intervento manuale e aumento della ausiliazione. Esistono metodiche sviluppate (Igiea; Dotte; Kinaesthetics) che richiamano il punto di vista del paziente con la valorizzazione delle sue capacità. Valutazioni riferite alla corretta movimentazione manuale suggeriscono che si ottenga soltanto un decremento delle forze di compressione del 10-20%, evidentemente non sufficiente a ridurre il rischio di danno alla colonna, mentre l uso del sollevatore abbatte drasticamente il carico. Le domande del fisioterapista 1. In che modo il "fattore formazione" del MAPO riduce il rischio da movimentazione? 2. Cosa si intende per "corretta movimentazione"? 2

3 Chinesiologia Secondo alcuni autori, i Disturbi Muscolo Scheletrici possono essere gestiti considerando le DISFUNZIONI DI MOVIMENTO e il relativo sistema di sottoclassificazione. Statica e dinamica posturale scorrette Apprendimento motorio di pattern scorretti (Disfunzioni di movimento) DMS M.M.C. considerazioni 1 - Non esiste tecnica di sollevamento considerata sicura per ciascuna persona. Mantenere la lordosi lombare neutra è il metodo più efficace e pratico per ridurre le forze di compressione alla colonna richiesta muscolare. 3

4 M.M.C. considerazioni 2 - Neumann Esempio classico di m.m.c.: Le manovre più utilizzate sono quelle rappresentate in figura. Classicamente si considera più corretta la manovra "squat" per alcune particolarità: la schiena può rimanere in posizione corretta più facilmente; il carico può rimanere più vicino al tronco. M.M.C. considerazioni 3 - La "squat" presenta all osservazione clinica frequenti disfunzioni di anca e ginocchio, lavoro a maggior dispendio energetico ( 30%), maggior gestione dell equilibrio Si può quindi sostenere che una metodica di sollevamento dovrebbe essere la sintesi di buona tecnica, buona pratica e comfort personale. 4

5 M.M.P. Raccomandazioni Dare priorità alla propria capacità (dell operatore) di mantenere posture corrette Utilizzare il proprio corpo come contrappeso Vicariare e aiutare solo in caso di necessità. Prestarsi soprattutto come "base stabile" per il paziente Controllare sempre la posizione di partenza del paziente, che deve favorire le manovre (per esempio attivazione di riflessi sinergici o leve articolari privilegiate) Laboratorio di movimento 1. Percezione della posizione neutra (colonna lombare) 2. Sperimentazione delle attivazioni muscolari in rapporto all equilibrio e alle sue variazioni (dondolo anteroposteriore e latero-laterale con reclutamento degli AA.II e SS.) 3. Sperimentazione dei pattern di movimento corretti di colonna e arto inferiore. 5

6 Dimostrazione pratica di M.M.P. 1. Movimentazione con sollevatore e relative manovre di imbrago di ospite dipendente e non collaborante (rotolamento e scivolamento) 2. Passaggi posturali supino-seduto-eretto e viceversa con ospite parzialmente dipendente/collaborante 3. Conduzione al cammino ospite parzialmente dipendente e collaborante (prevalentemente con disturbi dell equilibrio) Esercitazione Pratica Sviluppo a gruppi di 3 delle manovre principali con e senza uso di ausili minori e maggiori Manovre principali descritte: 1. Verso la testata 2. Supino-laterale 3. Laterale-seduto 4. Seduto-eretto 5. Rassetto da seduto 6. Conduzione al cammino 6

7 RAFFRONTO INDICI MAPO Valutazione del Rischio a novembre 2015 e novembre 2016 (a seguito formazione) REPARTO Nucleo Alzheimer B 1 BC 2 BC 3 A 0/ 1 A 2/ 3 MANSIONE INDICE MAPO (Valut. Rischio 11/ 2015) INDICE MAPO (Valut. Rischio 11/ 2016) INFERMIERE INFERMIERE INFERMIERE INFERMIERE INFERMIERE INFERMIERE INDICE MAPO > 5 Rischio praticamente trascurabile Rischio non Rischio rilevante significativo Esposizione Esposizione tanto che può più significativa comportare quanto più il un aumento valore dell'indice delle aumenta patologie a carico del rachide lombosacrale Conclusioni 1. Rispondendo parzialmente alla prima domanda iniziale, e cioè se la variazione positiva dell indice MAPO sia dovuta alla correzione del "fattore formazione, non sappiamo se ciò permetterà di ottenere una riduzione dei casi di DMS (vero obiettivo del MAPO), verosimilmente perché i concetti legati a una formazione specifica, oltre che capiti, occorre siano "metabolizzati". 2. Rispetto alla corretta movimentazione si ritiene che la soluzione risieda in una formazione continua, con predisposizione di gruppi di laboratorio di movimento e/o gestione individualizzata dei suddetti DMS. 7

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