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Associazione di Promozione Sociale CASA di STEVEN Comunità Familiare Via 4 Novembre 6/b 21048 SOLBIATE ARNO (VA) TEL. 329.4957351 0331.1810864 1. STORIA DELL ASSOCIAZIONE La comunità Casa di Steven per donne in difficoltà, mamme con bambini, ragazze giovani in attesa, è stata aperta nel maggio 2013 per offrire una possibilità di vita più serena alle donne in situazioni difficili, affiancandosi ad esse in un cammino educativo per porre delle mete di crescita e di autonomia. È stata fondata da un gruppo di amici che credono nel diritto alla vita e nel desiderio di aiutare l altro. TIPOLOGIA UTENTI La Casa accoglie in modo residenziale donne con figli inviate dai servizi sociali di riferimento, garantendo un ospitalità temporanea nel tempo necessario per raggiungere l autonomia lavorativa e riabilitativa, secondo il progetto educativo personalizzato. Età: dai 18 anni in su Sesso: femminile Penale: no Nazionalità: varie TIPOLOGIA STRUTTURA 1 Ubicazione: in Solbiate Arno, via 4 Novembre 6/b - porzione indipendente di cascinale - periferia (a 25 min da stazione FS e a 10 min dal centro paese) capienza: 1 posto adulto con neonato pronto intervento: si descrizione spazi abitativi: - cucina attrezzata per la preparazione dei pasti per 1 persone con neonato - camera - n 2 servizi igienici e doccia All esterno: cortile. 2 Ubicazione: in Solbiate Arno, via Monte Grappa 12

- Appartamento - periferia (a 25 min da stazione FS e a 10 min dal centro paese) capienza: max 3 posti descrizione spazi abitativi: - cucina attrezzata per la preparazione dei pasti pasti per 3 persone - Camera grande - soggiorno - Servizio igienico e doccia All esterno: giardino, parcheggio, cortile. 3 Ubicazione: in Solbiate Arno, via Silvio Pellico -Appartamento - periferia (a 25 min da stazione FS e a 10 min dal centro paese) Capienza: max 2 posti descrizione spazi abitativi: - cucina attrezzata per preparazione pasti per 2 persone - Camera - Servizio igienico e vasca All esterno: cortile. 4 Ubicazione: in Solbiate Arno via Molinello 1 -Villa suddivisa in due appartamenti periferia (a 25 min da stazione FS e a 10 min dal centro paese) - 1 appartameno Capienza: max 4 posti Descrizione spazi abitativi : - cucina attrezzata per preparazione pasti per 4 persone - piccola sala da pranzo - Camera con tre letti - Camera con un letto - Servizio igienico e doccia All esterno: cortile, giardino, parcheggio 5 Ubicazione: in Albizzate Via Mazzini 1 (a 5 minuti dalla stazione Fs) -appartamento Capienza: max 4 posti Descrizione spazi abitativi: -cucina atrezzata per preparazione pasti per 4 persone -Camera con tre letti -Camera con un letto -Servizio igenico con doccia All esterno posto auto 2. PROGETTAZIONE INTEGRATA La Comunità tiene un articolata collaborazione con gli Enti invianti; la progettazione si caratterizza per l unità di intervento sul contesto del nucleo mamma bambino I servizi invianti e la Comunità sono impegnati, ognuno con le proprie competenze, all attivazione di un percorso che porti alla soluzione migliore per il nucleo accolto. Alle donne e ai minori è garantita l assistenza socio-sanitaria.

Il progetto viene realizzato in accordo con i servizi invianti e prevede momenti di verifica e ri-progettazione comune del percorso in divenire. La definizione di un percorso educativo personalizzato permette un accordo il più possibile condiviso che prevede l esplicitazione di una domanda, una negoziazione e una meta da Raggiungere con obiettivi a media e lunga scadenza. 3. PROGETTO DEL SERVIZIO a. obiettivi dell attività 1. la tutela sociale della maternità attraverso l accoglienza residenziale di donne in difficoltà, maggiorenni o prossime alla maggiore età, con particolare attenzione per le donne in gravidanza, senza alcuna distinzione di razza, nazionalità e religione in totale rispetto delle convinzioni etiche, morale, religiose delle stesse. 2. La protezione della madre e del minore in caso di maltrattamenti, trascuratezza, deprivazione socio culturale e assenza di risorse 3. Residenzialità in pronto intervento in caso di grave urgenza 4. Verifica e supporto delle capacità genitoriale con l invio di relazioni a scadenza concordata con i servizi invianti 5. Percorso di autonomia personale della donna e della coppia madre bambino attraverso l acquisizione della consapevolezza del ruolo materno e l educazione sul piano psico-affettivo delle persone accolte. La donna in situazione di disagio viene considerata come protagonista attiva e aiutata a sviluppare la capacità critica per una corretta ri-socializzazione in vista di una progettazione futura e del reinserimento sociale. b. fonti valoriali e riferimenti educativi La Comunità ha un suo stile di vita ed educativo basato sulla condivisione. Si segue un modello di tipo famigliare in cui gli operatori affiancano le persone accolte per far emergere le loro potenzialità e per accudirle quando è necessario, sempre in un ottica migliorativa. Vogliamo dare dignità e accompagnamento proponendo uno stile di vita essenziale, poiché spesso le ospiti (straniere e non) sono attratte da uno stile consumistico che rischia di mascherare e confondere i reali bisogni. Viene tenuta in considerazione la possibilità di esprimere la propria dimensione spirituale. A livello educativo si imposta una metodologia preventiva e informativa basata sulla comunicazione, ci si impegna a crescere nel rispetto e nella stima reciproca allo scopo di diffondere una pacifica e fraterna coesistenza anche tra persone di diversi gruppi etnici, di diverse culture e religioni per riconoscere le differenze come ricchezza. c. processi di ammissione e dimissione Tempi e modalità di inserimento: la richiesta di inserimento viene avanzata, normalmente, dai Servizi Sociali territoriali di zona, dopo incontri informativi e l invio di una dettagliata relazione scritta sulla situazione famigliare. L equipe, dopo aver letto attentamente la relazione, convoca gli operatori dei Servizi per la presentazione del progetto con lo scopo di valutare a grandi linee la

possibilità dell inserimento in base alle caratteristiche e alla necessità dell ospite e della comunità. Permanenza: La durata complessiva della permanenza in Comunità varia a seconda dellasituazione e del piano educativo individualizzato di ciascun ospite, i tempi del progetto vanno stabiliti in accordo con i Servizi Sociali. Tra le norme che regolano questo impegno interessa rilevare: - l accoglienza deve esser compatibile con le caratteristiche della Comunità - l autorità competente dovrà produrre una lettera di accompagnamento, assumendosi l onere della retta, e di eventuali interventi specialistici e medici non previsti dal servizio sanitario nazionale. - la Comunità si impegna a prestare assistenza morale, educativa e materiale per il periodo di permanenza. Dimissioni: All interno della Comunità, nel caso di completamento del progetto o al termine del periodo concordato, la dimissione viene definita da tutta l equipe, e dai Servizi sociali di appartenenza. In casi eccezionali, a qualora non venissero rispettati gli accordi presi all inizio del percorso, le dimissioni possono essere anticipate rispetto ai tempi stabiliti. In alcuni situazioni, come: - fuga dalla comunità - non accettazione delle regole della comunità - gesti che mettono a repentaglio l incolumità propria o altrui - l emergere di disturbi della personalità che condizionano pesantemente la vita in comunità - delegittimazione degli operatori. d) processi di verifica e valutazione dell attività I processi di verifica e valutazione dell attività si attuano su tutte le fasi del progetto concordato con i servizi invianti e prevedono: - una riunione settimanale con gli operatori sulla gestione globale degli ospiti - una riunione quindicinale di supervisione con tutti gli operatori interessati ai percorsi educativi - riunioni e valutazioni del progetto con i servizi invianti e l ospite secondo i tempi concordati - valutazione dell educatore con ogni singolo ospite circa il raggiungimento degli obiettivi individuali sul progetto. 4. PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO La Comunità si propone di aiutare le donne a recuperare quella serenità di fondo che permetta loro di avere progettualità, di assumere un ruolo genitoriale consapevole e adeguato per garantire una continuità di vita insieme ai ropri figli. Si pone quindi come un supporto di tipo relazionale ed educativo, di accompagnamento e di sostegno dell autostima. La Comunità costruita sul modello famigliare permette la dimensione della quotidianità che diventa metodologia e strumento dell agire educativo. Essa è valorizzata attraverso: - La convivenza e la condivisione

- La collaborazione e l empatia - Le abitudini e le norme trasmesse soprattutto attraverso l esempio - Accompagnamento nelle prime cure genitoriali - Accompagnamento nell accudimento del bambino rispetto alla cura (cibo, calore, pulizia, salute, contenimento) e protezione (prevenzione dei pericoli), - Attività formative con proposte di cultura generale, igiene e salute, dimensione corporea e affettiva, ecc.. - Attività ludiche e ricreative (laboratori di arte terapia, di cucina, di teatro, feste a tema ecc) - Attività lavorative all esterno della Comunità - Offerta di colloqui individuali con personale specializzato (psicologa) - Opportunità di avere reti relazionali utili nel periodo del reinserimento. a) tipologia di utenza - Accoglienza di donne in stato di gravidanza per poter proseguire una maternità serena ed assistita. - Accoglienza di mammee bambini con richiesta di sostegno pedagogico e psicologico oltre che di valutazione della relazione madre figlio - Accoglienza di donne in situazione di disagio 5. ORGANIGRAMMA La Comunità svolge la sua attività con personale regolarmente assunto e con personale volontario. figure professionali: - coordinatore n. 1 - responsabile struttura n. 1 - educatori n. 7 - supervisore (psicologa) n. 1 - volontari n. 4 -mediatore culturale d inglese e francese. Lo stile operativo - il responsabile: è una persona che intende esprimere la propria professionalità e competenza in campo educativo nell accoglienza delle richieste in accordo con l Ente Pubblico. Con una forte carica umana e una convinta disponibilità all accoglienza dell altro, è il riferimento per l equipe. - il coordinatore: è tutta l equipe compreso il responsabile che, oltre a sperimentare capacità organizzative, favoriscano l empatia e la cooperazione con tutti gli attori partecipanti al progetto: la direzione, il personale, le diverse figure professionali, l utenza, i famigliari, gli operatori dei Servizi pubblici, le amministrazioni - gli educatori: sono persone con il titolo di studio adeguato (oppure in formazione) con provata esperienza e maturità personale. Condividono lo spirito e le finalità della Comunità. - la supervisione: momento importante e qualificato di progettazione e di verifica per l equipe educativa, coordinato da un professionista esterno per un punto di vista maggiormente obbiettivo e meno coinvolto. 6. MODALITA DI RAPPORTO CON IL TERRITORIO La Comunità lavora in rete e collabora con:

- servizi sociali - enti locali - tribunale per i minori - associazioni di volontariato - parrocchia (caritas ) - scuole ed asili - questura 7. DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA COMUNITA CASA di STEVEN (autorizzazione CPE protocollata il 20 maggio2013) natura giuridica: Associazione promozione sociale (APS) telefono cell: 329 49 57 351 fisso: 0331 1810864 mail: casadisteven@libero.it sito: www.casadisteven.org 8. RETTA La retta comprende: - vitto e alloggio - prodotti per l igiene personale - abbigliamento - visite, cure mediche, farmaci con il servizio sanitario nazionale - tasse scolastiche, materiale scolastico, buoni pasto - accompagnamento psicologico - mancia per le esigenze personali delle ospiti Questo anche per verificare la capacità di gestione dei soldi. La retta non comprende spese particolari quali prestazioni dentistiche, prescrizioni di lenti costose, cure mediche particolari, rette scuola materna e nido, intervento mediatore culturale. Tali costi vanno concordati con i servizi invianti. Retta giornaliera per l anno 2018: Euro 85,00 per ogni adulto euro 50,00 per ogni minore, totalmente a carico dell Ente Pubblico (la componente economica può essere rivalutata in funzione delle necessità e della complessità di ogni singolo progetto). 10. SELEZIONE DEL PERSONALE Il personale viene scelto tramite colloqui, un periodo di prova affiancato dal personale già operante, presenza dei tirocinanti (facoltà scienze dell educazione, psicologia) è concordata e monitorata dal responsabile della comunità. Ass. CASA di STEVEN - Via IV Novembre 6/B - SOLBIATE ARNO (VA) C.F. 91062590129