Vivere. Piemonte. Guida ai servizi per i cittadini stranieri ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI



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Vivere in Piemonte Guida ai servizi per i cittadini stranieri ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI

Vivere in Piemonte guida ai servizi per cittadini stranieri

Pubblicazione a cura di Francesca Prunotto Carla Martoglio Hanno collaborato alla redazione dei testi Annamaria Avonto - ASL 21 di Casale Monferrato Daniela Baradel - INPS Angelo Calà - Direzione Didattica Fontana Flavio Campagna - ASGI: Associazione Studi Giuridici sull Immigrazione Maria Elena Coffano - Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte Mariella Console - ASGI : Associazione Studi Giuridici sull Immigrazione Alessia Crotta - Osservatorio Regionale sull Immigrazione in Piemonte (IRES) Marta Guerra - Ufficio Stranieri del Comune di Torino Massimo Pastore - ASGI: Associazione Studi Giuridici sull Immigrazione Caterina Pomo - UTG: Ufficio Territoriale del Governo di Torino Manuela Spadaro - ASGI: Associazione Studi Giuridici sull Immigrazione Antonella Sterchele - Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale della Provincia di Torino. Segreteria Manuela Dotto Maria Musacchio Progetto grafico Carlo Gaffoglio Design Stampa Ages Arti Grafiche Traduzioni Centro Linguistico Interfacoltà per le Facoltà Umanistiche (CLIFU) dell Università di Torino. Coordinazione: prof. Marie-Berthe Vittoz. Kolici Sabina (Albanese); Hamdi Rachida (Arabo); Pecorale Roberto, NI Tianxiu (Cinese); Rigat Françoise, Caron Anne-Catherine (Francese); Spencer Alice, Ouroussoff Tatiana (Inglese); Ileana Bunget, Vorotic Roxana, Ghiurca Clara (Rumeno); Bolchakova Eugenia (Russo); Bermejo Calleja Felisa, Villen Peñalver Francisca (Spagnolo). Si ringraziano Giorgio Albertino - EPACA: Patronato Coldiretti per i servizi alle persone Enrico Allasino - Osservatorio Regionale sull Immigrazione in Piemonte (IRES) Massimo Bocci - EPACA: Patronato Coldiretti per i servizi alle persone Antonietta Ragone - INPS Mario Carzana - Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte Rosanna Lavezzaro - Questura di Torino Giovanna Vilasi - Ufficio Territoriale del Governo di Torino Giovanna Zincone - Università di Torino CIDISS: Centro Informazione Documentazione Inserimento Scolastico Stranieri Un particolare ringraziamento alle Province Piemontesi che hanno curato la stesura dell indirizzario e la diffusione della guida. Direzione Regionale Politiche Sociali Direttore Attilio Miglio Settore Programmazione e Promozione Interventi Socio-Assistenziali Tutti i diritti riservati, riproduzione vietata.

La guida Vivere in Piemonte è stata realizzata dall Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Piemonte, nell ambito di un Accordo di Programma che quest ultima ha sottoscritto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, finalizzato all attivazione e realizzazione di progetti che mirano ad individuare un modello di buone pratiche per l integrazione sociale degli immigrati extracomunitari. La Guida è disponibile in nove lingue: albanese, arabo, cinese, francese, inglese, italiano, spagnolo, rumeno, russo. Nella tasca al fondo è inserito un opuscolo contenente per ciascuna Provincia gli indirizzi di Enti e Servizi. La versione on-line della guida si trova sul sito dell Osservatorio Regionale sull Immigrazione in Piemonte: www.piemonteimmigrazione.it

L Italia, paese storicamente di emigrazione, nell arco di questi ultimi decenni è diventata un paese di immigrazione. Oggi il fenomeno caratterizza strutturalmente la nostra società, che diviene sempre più mutietnica e multiculturale. In questo scenario è necessario ed importante che le istituzioni affrontino le problematiche dell integrazione per realizzare, non solo forme di convivenza pacifica, ma per costruire una società armonica che offra opportunità di sviluppo e di realizzazione ad ognuno. La guida Vivere in Piemonte si rivolge a tutti i cittadini stranieri presenti nella nostra Regione e si propone come strumento d informazione e di aiuto nell accesso ai servizi. Si compone di una serie di capitoli che focalizzano ed illustrano gli aspetti essenziali della vita in Italia e indicano le procedure fondamentali ad essi collegati. L ingresso e il soggiorno degli immigrati in Italia, la loro integrazione nella nostra società passano necessariamente anche attraverso l informazione e, in questa prospettiva, l informazione sulle regole fondanti il nostro sistema, esaminato dal punto di vista dello straniero, è quanto mai importante. L auspicio è che questa guida non solo possa incontrare il gradimento del pubblico, ma che soprattutto si riveli uno strumento utile ed efficace per tutti. Mariangela Cotto Assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Enzo Ghigo Presidente Regione Piemonte

indice 1 Ingresso e soggiorno 1.1 Come si entra in Italia? 1.2 Come si soggiorna in Italia? 1.3 Quali caratteristiche devono avere i provvedimenti con i quali si rigetta la domanda d ingresso, di soggiorno e con cui si dispone l allontanamento (espulsione) dello straniero? 1.4 Come si ricorre contro i provvedimenti con i quali si rigetta la domanda d ingresso, di soggiorno e con cui si dispone l allontanamento (espulsione) dello straniero? 1.5 Come si propone ricorso contro il diniego del visto d ingresso? 1.6 Come si propone ricorso contro i provvedimenti in materia di rilascio, rinnovo e revoca del permesso di soggiorno o della carta di soggiorno? 1.7 Come si propone ricorso contro il provvedimento di respingimento alla frontiera (espulsione)? 1.8 Come si propone ricorso contro il decreto d espulsione del Ministero dell Interno? 2 Documenti: carta d identità, codice fiscale, certificato di residenza, patente di circolazione. 2.1 Che cosa è la residenza? 2.2 Che cosa è la carta d identità? 2.3 Che cosa è il codice fiscale? 2.4 A cosa serve la patente di guida? 2.5 Che cos è l autocertificazione? 3 Servizi sociali 3.1 Chi fornisce in Piemonte assistenza sociale e socio-sanitaria? 4 Salute e assistenza medica 4.1 Che cosa è il Servizio Sanitario Nazionale? 4.2 Chi ha diritto al medico di famiglia e al pediatra? E quali prestazioni garantiscono? 4.3 A chi ci si deve rivolgere per le cure specialistiche e gli esami (esami del sangue, radiologici ecc.)? 4.4 A chi ci si deve rivolgere nel caso di Emergenza? 4.5 Dove si acquistano le medicine? 4.6 Cosa sono i Consultori Familiari e Pediatrici? 4.7 In Italia è legale l interruzione volontaria della gravidanza? 4.8 In Italia esiste la possibilità di non riconoscere un figlio alla nascita? 13 14 16 20 21 25 26 27 27 29 30 32 32 34 36 39 36 43 44 46 47 47 48 48 49 51

indice 4.9 Dove ci si rivolge per l assistenza sanitaria dei bambini? 4.10 Quali sono le vaccinazioni obbligatorie e facoltative in Italia e le profilassi? 4.11 A chi ci si rivolge per le vaccinazioni? 4.12 Gli stranieri in Italia hanno diritto all assistenza sanitaria? 5 Lavoro e Previdenza Sociale 5.1 A chi ci si rivolge quando si cerca lavoro? 5.2 Cosa coprono i contributi previdenziali e perché è importante versarli? 5.3 Cosa succede nel caso in cui il lavoratore si ammali? 5.4 Quali sono le prestazioni a tutela della maternità? 5.5 Cos è l indennità di maternità? 5.6 Che cos è l astensione obbligatoria dal lavoro per maternità? 5.7 Che cosa è l astensione facoltativa dal lavoro per maternità? 5.8 Cosa sono i riposi giornalieri orari per assistere i figli? 5.9 Ci si può assentare dal lavoro nel caso di malattia del figlio? 5.10 Che cosa è l assegno di maternità? 5.11 Che cosa è l assegno di maternità concesso dai Comuni? 5.12 Quali sono le principali prestazioni a tutela della vecchiaia? 5.13 Quali sono le principali prestazioni previdenziali in caso d infermità fisiche o mentali del lavoratore? 5.14 Di quali prestazioni gode il lavoratore che venga licenziato e che si trovi quindi disoccupato? 5.15 Cos è l indennità ordinaria di disoccupazione? 5.16 Cos è l indennità ordinaria di disoccupazione con requisiti ridotti? 5.17 Cos è l indennità ordinaria di disoccupazione per gli operai agricoli? 5.18 Cosa sono i trattamenti speciali di disoccupazione per gli operai agricoli? 5.19 Cos è il trattamento speciale di disoccupazione per l edilizia? 5.20 Quali sono le prestazioni a tutela della famiglia? 5.21 Cos è l assegno per il nucleo familiare? 5.22 Cos è l assegno famigliare? 5.23 Il datore di lavoro ha l obbligo di tutelare la salute del lavoratore? 6 Famiglia 6.1 Chi può chiedere il ricongiungimento familiare? 6.2 Come si propone ricorso contro il diniego di nulla osta e il diniego del visto d ingresso per ricongiungimento familiare? 51 52 53 53 59 60 61 63 64 64 65 66 67 68 68 69 69 72 73 73 75 75 76 78 78 78 79 80 85 86 89

indice 6.3 Come si propone ricorso contro i provvedimenti in materia di soggiorno per motivi familiari (rilascio, rinnovo e revoca del permesso di soggiorno per motivi familiari)? 6.4 Quali sono i requisiti per potersi sposare in Italia? 6.5 A chi si denuncia la nascita di un bambino? 7 Minori non accompagnati 7.1 Chi sono i minori stranieri non accompagnati? 8 Scuola 8.1 Dove si possono portare i bambini dai 0 ai 3 anni d età? 8.2 Dove vanno a scuola i bambini dai 3 ai 5 anni d età? 8.3 Dove vanno a scuola i bambini dai 6 ai 10 anni d età? 8.4 Dove vanno a scuola i bambini dagli 11 ai 13 anni di età? 8.5 Dove vanno a scuola i ragazzi dai 14 anni d età in poi? 8.6 Esistono dei contributi economici per facilitare l accesso all istruzione? 8.7 Che cos è l Obbligo Formativo? 8.8 Gli adulti possono frequentare la scuola? 8.9 Dove si possono avere informazioni sull iscrizione universitaria? 9 Cittadinanza italiana 9.1 Chi ottiene automaticamente la cittadinanza italiana? 9.2 Come si propone ricorso per il riconoscimento dello status di cittadino italiano per nascita? 9.3 Chi ottiene la cittadinanza italiana per matrimonio? 9.4 Chi ottiene la cittadinanza italiana per naturalizzazione? 9.5 Come si propone ricorso contro il rigetto della domanda di naturalizzazione? 10 Rifugiati 10.1 Chi può richiedere il riconoscimento dello status di rifugiato? 10.2 Come si propone ricorso contro il rigetto della domanda di riconoscimento dello status di rifugiato? 10.3 Come si propone ricorso contro il rigetto della domanda di riconoscimento dell asilo politico, o asilo costituzionale? 11 Tutela giurisdizionale 11.1 Com è garantita l assistenza legale (di un avvocato) al cittadino non abbiente? 11.2 Cosa s intende per parità di trattamento? 11.3 Come si tutela a livello giurisdizionale il principio della parità di trattamento? 90 90 92 95 96 101 102 102 103 104 105 105 107 108 109 111 112 113 114 114 115 117 118 122 123 125 126 130 133

Le principali sigle da conoscere A.C.I. Automobile Club d Italia A.S.L. Azienda Sanitaria Locale C.T.P. Centri Territoriali Permanenti INAIL Istituto Nazionale Assicurazioni Infortuni sul Lavoro INPDAP Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica INPS Istituto Nazionale della Previdenza Sociale I.S.E. Indicatore della Situazione Economica I.S.I. Centri di Informazione Sanitaria MIUR Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca p.d.s. permesso di soggiorno P.M. Pubblico Ministero S.T.P. straniero temporaneamente presente T.A.R. Tribunale Amministrativo Regionale T.C.M. Tribunale Ordinario in Composizione Monocratica U.R.P. Uffici Relazioni con il Pubblico U.T.G. Ufficio Territoriale di Governo

1 ingresso e soggiorno

ingresso e soggiorno Per poter entrare in Italia e per potervi soggiornare regolarmente, i cittadini di Paesi che non fanno parte dell Unione Europea devono ottenere dalle autorità italiane specifiche autorizzazioni (visti d ingresso, permesso di soggiorno, ecc.). 1.1 Come si entra in Italia? L ingresso in Italia, salvo i casi di forza maggiore, può avvenire soltanto attraverso i valichi di frontiera appositamente istituiti, dove lo straniero - se richiesto - deve dimostrare di disporre dei requisiti generali necessari e del visto di ingresso. 14 Quali sono i requisiti necessari per l ingresso? scopo e condizioni del soggiorno; disponibilità di mezzi di sussistenza sufficienti per la durata del soggiorno e, fatta eccezione per i permessi di soggiorno per motivi di lavoro, anche per il ritorno nel paese di provenienza. Cos è il visto d ingresso? Il visto d ingresso è il documento richiesto ad ogni straniero non comunitario 1 che voglia entrare in Italia per soggiorni di durata superiore a 90 giorni. Per soggiorni di durata inferiore a 90 giorni il visto non è sempre richiesto 2. In questo caso sono validi anche i visti d ingresso rilasciati dalle autorità diplomatiche o consolari di altri stati. Se la richiesta è giustificata da ragioni di lavoro, il visto viene rilasciato soltanto nell ambito delle quote di ingresso fissate nel decreto annuale di programmazione dei flussi migratori. Per lo straniero regolarmente soggiornante in Italia, che esca e rientri dal territorio nazionale, è sufficiente l esibizione del passaporto e del permesso di soggiorno in corso di validità. Il visto di reingresso è invece necessario se il permesso di soggiorno è stato smarrito o sottratto, oppure se è scaduto, in tal caso la richiesta di visto deve essere corredata dall esibizione del documento scaduto da non più di 60 giorni.

Dove si richiede il visto? Il visto deve essere richiesto alle autorità diplomatiche o consolari italiane nel Paese d origine o di residenza, allegando: il passaporto (o documento equipollente in corso di validità); la documentazione specifica necessaria in base al tipo di visto richiesto 3. Lo straniero è tenuto ad indicare i motivi del viaggio, il luogo in cui è diretto, i mezzi di trasporto utilizzati e a dimostrare le disponibilità dei mezzi di sussistenza per la durata del soggiorno. 1 1 Ad eccezione di San Marino, Città del Vaticano, Liechtenstein, Svizzera, Norvegia, Islanda, con i quali vigono accordi di libera circolazione. 2 I cittadini dei seguenti Paesi, titolari di passaporto ordinario, sono soggetti ad obbligo di visto: Afghanistan, Albania, Algeria, Angola, Antigua e Barbuda, Arabia Saudita, Armenia, Azerbaijan, Bahamas, Bahrein, Bangladesh, Barbados, Belize, Benin, Bhutan, Bielorussia, Birmania, Bosnia-Erzegovina, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Cambogia, Camerun, Capo Verde, Centrafrica, Ciad, Cina, Colombia, Comore, Congo, Congo (Repubblica Democratica), Corea del Nord, Costa d Avorio, Cuba, Dominica, Dominicana (Repubblica), Egitto, Emirati Arabi Uniti, Eritrea, Etiopia, ex-repubblica Iugoslava di Macedonia, Fiji, Filippine, Gabon, Gambia, Georgia, Ghana, Giamaica, Gibuti, Giordania, Grenada, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Guyana, Haiti, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakistan, Kenia, Kirghizistan, Kiribati, Kuwait, Laos, Lesotho, Libano, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Maldive, Mali, Marianne del Nord, Marocco, Marshall, Mauritania, Mauritius, Micronesia, Moldova, Mongolia, Mozambico, Namibia, Nauru, Nepal, Niger, Nigeria, Oman, Pakistan, Palau, Papua-Nuova Guinea, Perù, Qatar, Repubblica Federale di Iugoslavia (Serbia e Montenegro), Ruanda, Russia, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Salomone, Samoa Occidentali, Sao Tomé e Principe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Siria, Somalia, Sri Lanka, Sud Africa, Sudan, Suriname, Swaziland, Tagikistan, Taiwan (entità territoriale non riconosciuta), Tanzania, Thailandia, Togo, Tonga, Trinidad e Tobago, Tunisia, Turchia, Turkmenistan, Tuvalu, Ucraina, Uganda, Uzbekistan, Vanuatu, Vietnam, Yemen, Zambia, Zimbabwe. 15 I cittadini dei seguenti Paesi sono invece esenti dall obbligo di visto d ingresso per soggiorni di durata massima di 90 giorni, per turismo, missione, affari, invito e gara sportiva: Andorra, Argentina, Australia, Bolivia, Brasile, Brunei, Bulgaria, Canada, Cile, Cipro, Corea del Sud, Costa Rica, Croazia, Ecuador, El Salvador, Estonia, Giappone, Guatemala, Honduras, Israele, Lettonia, Lituania, Malesia, Malta, Messico, Monaco, Nicaragua, Nuova Zelanda, Panama, Paraguay, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Stati Uniti, Ungheria, Uruguay, Venezuela. 3 Tipi di visto: per adozione, affari, cure mediche, motivi diplomatico, ricongiungimento familiare, gara sportiva, invito, lavoro autonomo, lavoro subordinato, missione, motivi religiosi, reingresso, residenza elettiva, studio, transito aeroportuale, transito, trasporto, turismo, vacanze-lavoro.

ingresso e soggiorno 1.2 Come si soggiorna in Italia? Il permesso di soggiorno è un documento che autorizza gli stranieri entrati regolarmente in Italia a rimanere sul territorio nazionale 4. 16 Dove si richiede il permesso di soggiorno? Il permesso di soggiorno deve essere richiesto al Questore del luogo di destinazione 5 entro 8 giorni lavorativi dalla data d ingresso allegando i seguenti documenti: la fotocopia dell interno del passaporto e l originale del passaporto (dopo averlo esaminato la polizia lo restituirà); il visto d ingresso; tre fotografie formato tessera; una marca da bollo da 10.33 Euro; un attestazione di domicilio. La Questura trattiene una copia della richiesta con tutta la documentazione e un altra copia viene consegnata allo straniero come ricevuta della domanda. Lo straniero che richiede il permesso di soggiorno è sottoposto al rilievo delle impronte digitali. Per quanto tempo è valido il permesso di soggiorno? La durata del permesso di soggiorno è quella prevista dal visto d ingresso e dipende dal motivo per cui il visto è stato rilasciato. In ogni caso non può essere superiore a: 3 mesi per visite, affari e turismo; 9 mesi per lavoro stagionale (allo straniero che dimostri di essere venuto in Italia almeno due anni di seguito per prestare lavoro stagionale, può essere rilasciato un permesso pluriennale - fino a 3 annualità - per la durata temporale annuale di cui ha usufruito nell ultimo dei 2 anni precedenti); 1 anno per lavoro subordinato a tempo determinato; 2 anni per lavoro subordinato a tempo indeterminato, lavoro autonomo, ricongiungimenti familiari; 1 anno per studio o formazione. Il permesso di soggiorno per motivi di lavoro ha la stessa durata del contratto di soggiorno 6.

La perdita del posto di lavoro (anche per licenziamento) non determina per il lavoratore extracomunitario e i suoi familiari legalmente soggiornanti la perdita anche del permesso di soggiorno. Quest ultimo continua a consentirgli di soggiornare regolarmente sul territorio dello Stato italiano per il periodo di residua sua validità, e comunque almeno 6 mesi (salvo che si tratti di permesso di soggiorno per lavoro stagionale). In questo arco di tempo lo straniero ha la possibilità di cercare un nuovo posto di lavoro. Come si rinnova il permesso di soggiorno? Il rinnovo va richiesto in doppia copia al Questore 7 della provincia di residenza, allegando i seguenti documenti: il permesso scaduto e il passaporto; 3 fotografie formato tessera; una marca da bollo da 10.33 Euro; un attestazione di domicilio; un attestazione che dimostri l esistenza di propri mezzi di sostentamento; un attestazione che dimostri l adeguatezza di tali mezzi per la durata del soggiorno e per il ritorno in patria; i documenti necessari in relazione allo specifico permesso di soggiorno (per turismo, per lavoro, per ricongiungimento familiare ecc.). Il rinnovo e la proroga non sono consentiti per motivi di turismo e in caso di lunghe e continuative assenze dall Italia (per più di 6 mesi, e nel caso di permessi di soggiorno biennali per più di 1 anno). È invece consentito il rinnovo nel caso in cui si sia usciti dall Italia per adempiere agli obblighi militari o per altri gravi e comprovati motivi. 1 17 4 Tipi di permesso di soggiorno: per turismo, visite a familiari, affari, lavoro stagionale, studio o formazione, lavoro autonomo, lavoro subordinato, motivi familiari, protezione sociale, lavoratori dello spettacolo, cure mediche, asilo politico, asilo umanitario. 5 Vedi indirizzario contenuto al fondo della guida. 6 Il contratto di soggiorno per lavoro subordinato è stipulato fra un datore di lavoro italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia, e un prestatore di lavoro, cittadino extracomunitario, e viene sottoscritto presso lo Sportello Unico per l Immigrazione (vedi indirizzario contenuto al fondo della guida) della provincia in cui risiede o ha sede legale il datore di lavoro o dove avrà luogo la prestazione lavorativa. 7 Vedi indirizzario contenuto al fondo della guida.

ingresso e soggiorno Quando va chiesto il rinnovo? La richiesta va fatta: 90 giorni prima della scadenza del permesso di soggiorno, in relazione ad un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; 60 giorni prima, in relazione ad un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato; 30 giorni nei restanti casi. Quanto dura il rinnovo? Il rinnovo, generalmente, ha una durata non superiore a quella stabilita con rilascio iniziale. 18 Quando può essere convertito un permesso di soggiorno? Il permesso di soggiorno per lavoro autonomo può essere convertito in permesso per lavoro subordinato e viceversa; il permesso di soggiorno per lavoro stagionale può essere convertito in permesso per lavoro subordinato, ma solo alla fine della seconda stagione (vedi sopra); il permesso per studio può essere convertito in permesso per lavoro, ma all interno del numero di ingressi per lavoro previsti dal governo di anno in anno; il permesso per motivi di protezione sociale può essere convertito in permesso per studio o utilizzato per lavorare, se alla scadenza lo straniero sta lavorando o studiando. A chi deve mostrare il permesso di soggiorno il cittadino straniero? Il cittadino straniero deve mostrare il proprio permesso di soggiorno ogni volta che gli viene richiesto dagli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza. Le Forze dell Ordine, se lo ritengo necessario, possono chiedere ulteriori informazioni e documenti sul lavoro, l alloggio, e il reddito di cui si dispone in Italia per mantenere i familiari a carico. Che cosa è la Carta di Soggiorno? La Carta di Soggiorno è il documento che consente agli stranieri il soggiorno a tempo indeterminato in Italia. Il titolare della carta di soggiorno può essere espulso solo per gravi motivi di ordine pubblico o sicurezza nazionale oppure se è socialmente pericoloso.

Deve essere vidimata ogni 10 anni e consente al titolare: di entrare e uscire dall Italia senza bisogno del visto; di svolgere qualsiasi tipo di attività lecita che non sia riservata a cittadini italiani; di accedere ai servizi e alle prestazioni della pubblica amministrazione. Chi può chiedere la Carta di soggiorno? Il cittadino straniero che: soggiorna regolarmente in Italia da almeno 6 anni ed ha un permesso di soggiorno che consente più rinnovi; è sposato con uno straniero che abbia la carta di soggiorno; ha meno di 18 anni ed è figlio di uno straniero che abbia la carta di soggiorno; il coniuge, il minore e i genitori del cittadino italiano (quindi anche lo straniero che abbia ottenuto la cittadinanza italiana) o del cittadino comunitario residente in Italia, purché convivente. 1 Dove si presenta la domanda per ottenere la Carta di Soggiorno? La Carta di Soggiorno si richiede direttamente alla Questura 8. Lo straniero deve indicare nella domanda: i propri dati anagrafici; i luoghi in cui ha vissuto nei cinque anni precedenti alla richiesta; il luogo di residenza al momento della domanda; le fonti di reddito che gli consentono di mantenersi in Italia. Alla domanda vanno allegati: la copia di un documento di identità; la copia della dichiarazione dei redditi o dell ultima dichiarazione delle entrate derivanti da attività di lavoro subordinato; il certificato del casellario giudiziale; il certificato che attesti l assenza di procedimenti penali in corso; una fotografia formato tessera. 19 Accertata la sussistenza di tutti i requisiti, il questore rilascia la Carta di Soggiorno entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta. La Carta di Soggiorno può 8 Vedi indirizzario contenuto al fondo della guida.

ingresso e soggiorno essere revocata nel caso di condanna per reati penali di particolari gravità. Chi possiede il permesso di soggiorno e dimora stabilmente in Italia può ottenere l iscrizione all anagrafe ed il conseguente rilascio della carta d identità, con validità pari alla durata del permesso di soggiorno, nonché il rilascio del codice fiscale 9. 1.3 Quali caratteristiche devono avere i provvedimenti con i quali si rigetta la domanda d ingresso, di soggiorno e con cui si dispone l allontanamento (espulsione) dello straniero? Quando l autorizzazione all ingresso e al soggiorno viene negata allo straniero, l autorità competente adotta un provvedimento di rigetto. Se ne ricorrono i presupposti, inoltre, nei confronti dello straniero può essere adottato un decreto d espulsione o di respingimento alla frontiera. 20 In questi casi esistono alcune regole generali che le autorità amministrative devono osservare. Tutti i provvedimenti amministrativi riguardanti l ingresso, il soggiorno o l espulsione dello straniero devono essere scritti e motivati. All interessato deve essere consegnato un atto scritto, in cui sono spiegati i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che ne hanno determinato l adozione. Fanno eccezione i provvedimenti di diniego del visto d ingresso, per i quali l obbligo della motivazione è previsto soltanto se si tratta di richieste di visto per motivi di lavoro, ricongiungimento familiare, studio e cure mediche. Nel provvedimento inoltre deve essere chiaramente indicato a quale autorità è possibile fare ricorso, e in quali termini. Tutti i provvedimenti amministrativi riguardanti l ingresso, il soggiorno, o l espulsione dello straniero, devono essere tradotti in una lingua comprensibile al destinatario. Non è necessaria la traduzione integrale dell atto, perché la legge ritiene sufficiente anche una traduzione sintetica. Nel caso poi in cui non sia possibile la traduzione in una lingua conosciuta, il provvedimento deve essere tradotto in francese, inglese o spagnolo (o arabo, se si tratta di diniego del visto di ingresso), con preferenza per quella indicata dall interessato. Tutti i provvedimenti amministrativi riguardanti l ingresso, il soggiorno, o l e-

spulsione dello straniero, devono essere notificati direttamente all interessato, al quale viene richiesto di firmare l atto di notifica. La notifica è valida anche se il destinatario si rifiuta di firmare alla consegna dell atto. In ogni caso all interessato deve essere consegnata una copia del provvedimento, con relativa traduzione anche sintetica in una lingua conosciuta, ovvero in francese, inglese o spagnolo. 1.4 Come si ricorre contro i provvedimenti con i quali si rigetta la domanda d ingresso, di soggiorno e con cui si dispone l allontanamento (espulsione) dello straniero? Allo straniero a cui sia stato notificato: un provvedimento di rigetto della domanda di visto d ingresso; un provvedimento di rigetto della domanda di permesso di soggiorno; ovvero sia stato notificato un decreto d espulsione o di respingimento alla frontiera; è riconosciuto il diritto alla tutela giurisdizionale, la possibilità, cioè, di fare ricorso davanti a un organo giudiziario. Generalmente il ricorso è assoggettato ad un termine, che deve essere indicato nel provvedimento di rigetto al momento della notifica e che decorre dal giorno in cui il provvedimento da impugnare è stato notificato all interessato. I termini per la proposizione del ricorso sono previsti a pena di decadenza, il che significa che il ricorso viene considerato inammissibile se è proposto quando il termine è scaduto. Tuttavia, in casi particolari (per es. quando nel provvedimento non era indicato il termine di scadenza, oppure se il provvedimento è stato notificato senza la traduzione) è possibile presentare il ricorso anche se il termine è scaduto, chiedendo al giudice la remissione in termini. In alcuni casi, la possibilità di presentare ricorso non è invece assoggettata a termine di decadenza. 1 21 9 Per sapere cosa sono e come si ottengono la carta d identità e il codice fiscale vedi cap. n. 2. Documenti.

ingresso e soggiorno Per quanto concerne la disciplina delle spese di giudizio, è previsto il versamento di un contributo unificato per tutti i ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale e al Tribunale in composizione collegiale 10. Sono invece, esenti dal pagamento d imposte di bollo e di registro, e di ogni altra tassa, i ricorsi al Tribunale ordinario contro i decreti di espulsione del Prefetto e contro i provvedimenti in materia di diritto all unità familiare. È ancora incerta la disciplina dei nuovi ricorsi al Tribunale ordinario contro i provvedimenti delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato, per i quali attualmente la legge non prevede forme di esenzione. Le modalità e i termini per proporre ricorso contro i provvedimenti di rigetto e di espulsione cambiano in relazione al tipo di provvedimento da impugnare. 22 10 Vedi indirizzario contenuto al fondo della guida.

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ingresso e soggiorno TIPI DI RICORSO Ricorso contro il diniego del visto d ingresso. Ricorso contro i provvedimenti in materia di rilascio, rinnovo e revoca del permesso di soggiorno o della carta di soggiorno. Ricorso contro il provvedimento di respingimento alla frontiera. Ricorso contro il decreto di espulsione del Ministero dell Interno. Ricorso contro il diniego di nulla osta e il diniego del visto d ingresso per ricongiungimento familiare 11. Ricorso contro i provvedimenti in materia di soggiorno per motivi familiari (rilascio, rinnovo e revoca del permesso di soggiorno per motivi familiari) 12. 24 Ricorso contro il rigetto della domanda di naturalizzazione 13 (concessione della cittadinanza italiana per residenza ultradecennale o ultraquinquennale, per matrimonio con cittadino italiano e negli altri casi previsti dalla legge sulla cittadinanza) Ricorso per il riconoscimento dello status di cittadino italiano per nascita, o dello status di apolide 14. Ricorso contro il rigetto della domanda di riconoscimento dello status di rifugiato 15. Ricorso per il riconoscimento dell asilo politico, o asilo Costituzionale ex art. 10 della Costituzione 16.