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DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO Prof. Antonio Congedo GUIDA PER I DOCENTI A.S. 2012/13 1

INDICAZIONI OPERATIVE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO NEL D.S.A. (Prof. Antonio Congedo *) PREMESSA Si forniscono le seguenti indicazioni al fine di facilitare il lavoro dei docenti, nell individuazione delle difficoltà di apprendimento, per la predisposizione delle relative risposte alle necessità di alunni che presentino difficoltà riconducibili a disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.). I docenti delle classi interessate potranno servirsi dei seguenti suggerimenti operativi per fissare adeguati obiettivi specifici di apprendimento, relativi contenuti disciplinari ed eventuali strumenti dispensativi e compensativi che dovessero essere ritenuti necessari. Le seguenti note vanno interpretate riconoscendo le difficoltà specifiche di ogni singolo alunno evitando etichettature ed automatismi, considerando la condizione dell alunno come dinamica e non solo dal punto di vista cognitivo ma considerando anche il contesto di vita, educativo, sociale, relazionale, emozionale. E importante che gli strumenti compensativi e dispensativi non costituiscano forme di intervento speciali, rigide ed immutabili nel tempo e non vengano visti come gli unici possibili. Vanno invece considerati come risorse utili a favorire la riduzione delle difficoltà iniziali e il miglioramento del processo di apprendimento, in una logica evolutiva. 2

- Legge 170 dell 8.10.10 NORMATIVA DI RIFERIMENTO PRINCIPALE - D.M. 12.07.11 (attuativo della Legge 170/10) - Linee Guida (allegate al D.M. 2011) IL DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO (DSA) I DSA sono disturbi dello sviluppo che determinano difficoltà nell acquisizione delle abilità scolastiche in soggetti normodotati. In base all area interessata si parlerà di: 1-Dislessia : difficoltà nell imparare a leggere. 2-Disgrafia: difficoltà nella realizzazione grafica. 3-Disortografia: difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. 4-Discalculia: difficoltà negli automatismi del calcolo e dell elaborazione dei numeri. Questi disturbi possono sussistere separatamente o insieme. Quando sono associati si parla di sindrome dislessica o disturbo misto di apprendimento. PRINCIPALI FINALITA DELLA LEGGE 170/10 1- Favorire il successo scolastico 2- Ridurre il disagio relazionale 3- Adottare misure didattiche di supporto 4- Adottare forme adeguate di verifica e valutazione (anche negli esami di stato) 5- Favorire la diagnosi precoce 6- Favorire la collaborazione con le famiglie 3

DIAGNOSI La effettua lo specialista del SSN. La scuola ha il compito di segnalare alle famiglie le eventuali evidenze di un possibile DSA al fine di attivare il percorso per la diagnosi. LA DISLESSIA EVOLUTIVA (DE) La DE è una difficoltà della lettura non secondaria a disturbi motori, sensoriali, cognitivi e psichiatrici. La DE è presente in un soggetto normodotato quando l automatizzazione dell identificazione della parola (lettura) non si sviluppa o si sviluppa in maniera molto incompleta o con grande difficoltà. ORIGINE DEI DSA I DSA sono da considerarsi disturbi costituzionali di natura neurobiologica, cioè costituiscono una caratteristica individuale del soggetto e, pur potendo migliorare, perdureranno per tutta la vita, condizionando, se non adeguatamente supportati e compensati, l intero percorso scolastico. La Dislessia Evolutiva non è una malattia, ma una disfunzione del Sistema Nervoso Centrale (o almeno di alcune sue aree)e quindi non ha una cura. 4

CARATTERISTICHE DELL ALUNNO CON DSA 1- Lentezza generale (nella lettura, esecuzione di compiti, ecc.) 2- Errori ortografici 3- Attenzione di breve durata e distraibilità 4- Affaticamento nell esecuzione dei compiti e necessità di tempi più lunghi 5- Difficoltà nell apprendimento mnemonico 6- Vocabolario non ricco 7- Qualche difficoltà nella motricità fine (grafia poco leggibile, difficoltà nelle prassie) 8- Difficoltà nell organizzazione spaziale (confusione tra destra e sinistra, orientamento grafico sul foglio) 9- Difficoltà nell orientamento temporale (spesso confonde le date e i mesi e impara tardi a leggere l orologio) 10 - Chiede spesso di uscire dalla classe durante le lezioni 11 Spesso disturba i compagni, non parla e si chiude in se stesso Spesso l alunno dislessico ha difficoltà nell espressione verbale del pensiero e nel memorizzare termini specifici. Spesso la difficoltà riguarda anche l apprendimento degli algoritmi risolutivi di problemi matematici. I dislessici hanno difficoltà ad apprendere le lingue straniere in forma scritta. Il mancato o tardivo riconoscimento e una scarsa conoscenza delle caratteristiche del disturbo ostacolano l attuazione di un intervento adeguato, tale da consentire agli studenti dislessici pari opportunità nell apprendimento. 5

RICONOSCIMENTO DELL ALUNNO DISLESSICO DURANTE LA LETTURA 1- E lento ed inceppa spesso e mostra disagio nell esecuzione 2- Confonde le consonanti dal segno grafico simile (p, b, q, d) 3- Ha difficoltà a leggere alcuni gruppi consonantici (gn, sc, ) 4- Spesso compie errori di anticipazione (casetta = casa) 5- Compie errori di sostituzione ed inversione di lettere (vaso = faso; la = al ; ecc.) 6- Perde spesso il segno e non rispetta la punteggiatura PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO La scuola garantisce interventi didattici individualizzati e personalizzati attraverso la redazione di un PDP con l indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative PARTECIPAZIONE DELL ALLIEVO CON DSA ALLA DEFINIZIONE DEL PROPRIO PIANO DIDATTICO Come già menzionato il DSA accompagnerà l allievo per tutta la vita. Diventa pertanto, fondamentale che l alunno prenda parte attiva alla costruzione dei propri percorsi di apprendimento. Si renda consapevole delle proprie difficoltà specifiche e delle strategie più efficaci per attenuarle. Essi devono imparare ad imparare. 6

VERIFICA PERIODICA E FINALE La scuola adotta misure che determinino le condizioni ottimali per l espletamento della prestazione I criteri di verifica e valutazione devono essere orientati al contenuto e non alla forma, anche nell orale. ESAMI DI STATO Vanno considerate: 1- Le specifiche situazioni soggettive. 2- I metodi didattici e le modalità di valutazione individuate durante l anno. 3- La possibilità di tempi più lunghi. 4- L utilizzo di mezzi compensativi. 5- Criteri valutativi indirizzati al contenuto e non alla forma, anche per l orale. LINGUE STRANIERE La scuola attua ogni strategia didattica per consentire l apprendimento, privilegiando l espressione orale e ricorrendo agli strumenti compensativi e dispensativi più opportuni. 7

DISPENSA DALLE PROVE SCRITTE CONDIZIONI: 1 - Certificazione di DSA con richiesta di esonero. 2- Richiesta della famiglia. 3 - Approvazione del Consiglio di Classe, tenuto conto delle valutazioni diagnostiche e delle risultanze pedagogico-didattiche. ESAMI DI STATO PROVE ORALI Modalità e contenuti delle delle prove orali, sostitutive delle prove scritte, sono stabilite dalla Commissione sulla base di quanto indicato, dai Consigli di Classe, nel documento del 15 Maggio. CASI DI PARTICOLARE GRAVITA Su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del Consiglio di Classe, l alunno può essere esonerato dalle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato. In sede di Esami di Stato va rilasciata l attestazione di cui all art. 13 del D.P.R. n. 323/98. 8

VALUTAZIONE PEDAGOGICO-DIDATTICA 1 Scrivere con grafia leggibile. 2 Scrivere in modo ortograficamente corretto 3 Leggere in modo corretto 4 Leggere in modo fluente 5 Comprendere il senso di ciò che si legge 6 Copiare dalla lavagna 7 Copiare da un foglio messo sul banco 8 Scrivere le lingue straniere 9 Leggere le lingue straniere 10 Parlare le lingue straniere 11 Scrivere sotto dettatura 12 Scrivere correttamente i numeri 13 Incolonnare correttamente i numeri 14 Eseguire correttamente gli algoritmi di calcolo 15 Memorizzare tabelle e dati 16 Studiare 17 Ripetere oralmente 18 Memorizzare e ripetere per le interrogazioni 19 Consultare un vocabolario 20 Completare in tempo le consegne Indicare con una crocetta quali sono le principali difficoltà dell allievo 9

DIFFICOLTA - Lentezza ed errori nella lettura cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo. INTERVENTI DI COMPENSO/DISPENSA 1 Evitare un uso del corsivo precoce e rigido. 2 Limitare o evitare la lettura ad alta voce. 3 Incentivare a casa e in classe l utilizzo di computer con sintesi vocale, di cassette con testi registrati, di dizionari digitalizzati. 4 Sintetizzare i concetti con l uso di mappe concettuali, eventualmente anche favorendo l uso di software specifici dotati di sintesi vocale in grado di leggere anche le lingue straniere. 5 Leggere le consegne degli esercizi oppure fornire durante le verifiche prove su supporto digitalizzato. 6 Nelle verifiche ridurre il numero o semplificare gli esercizi, senza modificare gli obiettivi. 7 Privilegiare le verifiche orali consentendo l uso di mappe durante l interrogazione. 8 Favorire l utilizzo di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi. 10

DIFFICOLTA - Difficoltà nei processi di automatizzazione della letto-scrittura che rende difficile o impossibile eseguire contemporaneamente due procedimenti (ascoltare e scrivere, ascoltare e seguire un testo). INTERVENTI DI COMPENSO/DISPENSA 1 Limitare e ove necessario evitare di far prendere appunti, ricopiare testi o espressioni matematiche, ecc. 2 In caso di necessità di integrazione dei libri di testo, fornire appunti su supporto digitalizzato o cartaceo stampato (preferibilmente arial 12-14), consentire l uso del registratore. 3 Limitare ed ove necessario evitare la scrittura sotto dettatura. 4 Modificare opportunamente le prove di ascolto delle lingue straniere. DIFFICOLTA - Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni, i nomi dei tempi verbali, delle strutture grammaticali italiane e straniere, dei complementi. INTERVENTI DI COMPENSO/DISPENSA 1 Favorire l uso di schemi. 2 Privilegiare l utilizzo corretto delle forme grammaticali sulle acquisizioni teoriche delle stesse. 3 Utilizzare per le verifiche domande a risposta multipla. 11

DIFFICOLTA - Discalculia, difficoltà nel memorizzare tabelline, formule, sequenze e procedure, forme grammaticali e nel recuperare rapidamente nella memoria nozioni già acquisite e comprese cui consegue difficoltà e lentezza nell esposizione durante le interrogazioni. INTERVENTI DI COMPENSO/DISPENSA 1 - Incentivare l utilizzo di mappe e schemi durante l interrogazione, anche eventualmente su supporto digitalizzato, come previsto anche nel colloquio per l Esame di Stato, per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l espressione verbale che tende ad essere scarna. 2 - Limitare e ove necessario evitare lo studio mnemonico, tenere presente che vi è una notevole difficoltà nel ricordare nomi, termini tecnici e definizioni. 3 - Consentire nella misura necessaria l uso di calcolatrice, tavole, tabelle e formulari delle varie discipline scientifiche durante le verifiche, mappe nelle interrogazioni. 4 - Utilizzare prove a risposta multipla. 12

DIFFICOLTA - Difficoltà nell espressione della lingua scritta. Disortografia e disgrafia. INTERVENTI DI COMPENSO/DISPENSA 1 Favorire l uso di schemi testuali. 2 Favorire l utilizzo di programmi di videoscrittura con correttore ortografico per l italiano e le lingue straniere. 3 Favorire l utilizzo di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi. 13

DIFFICOLTA - Facile stancabilità e lunghezza dei tempi di recupero INTERVENTI DI COMPENSO/DISPENSA 1 Fissare interrogazioni e compiti programmati evitando di spostare le date. 2 Evitare la sovrapposizione di compiti e interrogazioni delle varie materie evitando possibilmente di richiedere prestazioni nelle ultime ore. 3 Elasticità nella richiesta di esecuzione dei compiti a casa per i quali è necessario istituire un produttivo rapporto scuola-tutor-famiglia. 4 Controllo della gestione del diario. 5 Motivare l autostima valorizzando i successi sugli insuccessi. 6 Favorire situazioni di apprendimento cooperativo anche con diversi ruoli. DIFFICOLTA - Difficoltà nella lingua straniera. INTERVENTI DI COMPENSO/DISPENSA 1 Privilegiare la forma orale, utilizzare prove a scelta multipla. 14

ESEMPI DI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI DI CUI PUO USUFRUIRE L ALUNNO STRUMENTI COMPENSATIVI 1 Tabelle delle misure, formule, schemi, mappe, sintesi. 2 Calcolatrice o computer con programmi di calcolo e stampante. 3 Computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico, sintesi vocale, stampante e scanner. 4 Apparecchiature audio come registratore, audiolibri, ecc. 5 Vocabolario multimediale, libri di testo in CD. 6 Dizionari di lingua straniera digitalizzati. 7 Cartine geografiche e storiche. 8 Tabelle mnemoniche. 9 Traduttori. STRUMENTI DISPENSATIVI 1 Lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline. 2 Riduzione e ove necessario dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta. 3 Possibilità d uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine. 4 Assegnazione di compiti a casa in misura adeguata alle effettive possibilità dell allievo. 15

ESEMPI DI CRITERI E MODALITA PER VERIFICA E VALUTAZIONE VALIDI ANCHE IN SEDE DI ESAMI DI STATO 1 Consentire tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti. 2 Organizzazione delle verifiche orali programmate. 3 Compensazione, ove necessario, delle prove scritte con prove orali. 4 Prove computerizzate e con risposte a scelta multipla. 5 Adozione di mediatori didattici, come tabelle, mappe, ecc., durante le prove scritte e orali. 6 - Verifiche e valutazioni orientate al contenuto e non alla forma, anche nell orale. NOTA * Antonimo Congedo : Funzione Strumentale - Dipartimento Integrazione IPSSAR; ex Supervisore, area specializzazione docenti di sostegno e docente a contratto di Laboratorio di Didattica Speciale presso la SSIS Puglia Università di Bari. 16