LE NUOVE TARIFFE ELETTRICHE: una spinta verso la climatizzazione a gas?



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LE NUOVE TARIFFE ELETTRICHE: una spinta verso la climatizzazione a gas? Le modifiche della tariffazione elettrica che sono in atto in questo periodo da parte dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) lasciano presupporre una forte spinta alla rivalutazione dei sistemi ed impianti che utilizzano fonti di energia per il loro funzionamento diverse dall energia elettrica, in particolare se questa è utilizzata nel periodo estivo. Con la delibera 05/2004 l Autorità ha rivisto in modo pesante le tariffe elettriche per le utenze in MT (Media Tensione) con l opzione multioraria, spostando le fasce a maggior costo dell energia (in pratica le fasce F1 e F2) nelle ore diurne estive. Questo mutamento di fatto già questo anno impatterà fortemente sulle bollette elettriche di coloro che utilizzano i sistemi di condizionamento elettrico, anche a parità di consumi rispetto alla scorsa stagione. Ma non solo : nelle intenzioni dell Autorità vi è l estensione di questa tipologia di tariffazione anche per le restanti utenze elettriche, con la previsione di scendere progressivamente anche verso tutte quelle a BT (Bassa Tensione) già entro il 2006. La proiezione evolutiva che quindi si può ipotizzare da ciò è certamente una progressiva penalizzazione dei consumi elettrici nei periodi di punta che, come noto, si sono spostati negli ultimi anni dal periodo invernale a quello estivo, con la crescente richiesta di condizionamento degli edifici, che ormai è divenuta una necessità irrinunciabile. A causa di ciò, come detto, diventano particolarmente interessanti e convenienti gli impianti che forniscono un opzione alternativa al condizionamento elettrico, come i refrigeratori ad assorbimento funzionanti a metano/gpl. Su questo tema è stata svolta una analisi economica da parte della Energy Saving Srl, che ha messo a confronto prima le tariffe elettriche, prima e dopo l introduzione della delibera AEEG 05/2004, e quindi un confronto economico tra un impianto di produzione di energia frigorifera elettrico e uno di pari potenza funzionate a metano/gpl. Alleghiamo a questo proposito il documento riassuntivo di questa analisi.

Impatti sul costo del condizionamento estivo con le nuove fasce elettriche multiorarie Con le nuove fasce elettriche definite in base oraria dalla Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG), condizionare in estate con assorbitori a gas può diventare estremamente competitivo, soprattutto per le utenze industriali con tariffa elettrica c.d. multioraria. 1. Abstract L Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas, con la Delibera n 05/2004 e successive modifiche ha radicalmente riformulato il concetto di fascia oraria per i consumi elettrici industriali, collocando gran parte della tariffa elettrica di punta denominata in fascia F1 nelle ore estive diurne. Considerato il forte impatto di costo del kwh elettrico in questa fascia oraria e che in tale fascia si concentra il maggior consumo elettrico per il servizio di condizionamento estivo, appare essere quanto mai opportuno ri-analizzare i costi di tale servizio, confrontandolo in particolare con l opzione alternativa di un impianto di condizionamento ad assorbimento, a gas metano. L analisi nel seguito effettuata evidenzia risparmi a regime molto interessanti (dovuti appunto allo spostamento delle fasce elettriche orarie di punta nelle ore estive): nell esempio analizzato, per una utenza industriale multioraria ad accisa gas civile il saving del condizionamento con assorbitori a metano rappresenta il 6% del costo elettrico equivalente, mentre per una accisa gas industriale il risparmio può anche superare il 40% della spesa elettrica complessiva. 2. I black-out e le interruzioni elettriche a rotazione dell estate 2003 Che i tempi fossero ormai maturi per la delibera A.E.E.G. 05/2004, circa una nuova formulazione di fasce orarie a maggior costo estivo, lo si era percepito già fin dagli inizi dell estate 2003: una stagione questa particolarmente afosa e tale da ripercuotersi negativamente sulla qualità del servizio elettrico nazionale, a causa della scarsa potenza di riserva elettrica disponibile in quel periodo, con distacchi diurni a rotazione programmati giornalmente dall Enel e dagli altri Distributori al fine di scongiurare il rischio black-out. Quale la causa di questi picchi di consumo estivi? Sostanzialmente uno: il mutato comportamento di prelievo dell utenza elettrica italiana che, con l avvento massiccio e diffuso del condizionatore estivo anche nelle utenze private, ha (soprattutto nell ultimo biennio) spostato dall inverno all estate la stagione nella quale si registra la punta massima di prelievo potenza per il sistema elettrico nazionale. Tanti piccoli ma diffusi moduli di condizionamento elettrico hanno contribuito a rendere il sistema elettrico sovraccarico e poco gestibile nelle ore diurne estive, al punto che la Autorità per l Energia, con la ormai nota e già citata Delibera 05/2004 (c.d. Testo Integrato) ha radicalmente mutato il concetto di ora di punta elettrica, spostando il costo più elevato dell energia elettrica per fascia appunto nelle ore diurne estive. Come è ben risaputo, le tariffe elettriche per le utenze multiorarie (attualmente gran parte di quelle rifornite a mercato libero e/o quelle con potenza superiore a 500 kw) hanno un costo fortemente decrescente dalla fascia oraria più costosa F1 alla meno onerosa e notturna F4. Introdurre la fascia F1 in estate (stagione ove con la precedente normativa era del tutto inesistente) ha di fatto reso molto più oneroso il prelievo elettrico nelle ore estive, ore in cui il servizio di condizionamento viene quasi esclusivamente attivato. In Tabella è ben visibile il radicale spostamento di fascia oraria dalla precedente definizione CIP 45/90 alla attuale AEEG 235/2004 (ultima modifica, aggiornata, della originaria Delibera 05/2004). Con questo mutato scenario, consumare energia elettrica diurna e per fascia oraria in estate è diventato, già dallo scorso anno, alquanto oneroso. Ciò va ripetuto è valido attualmente per le utenze multiorarie industriali in media tensione con potenza superiore a 500 KW (quelle ad oggi assoggettate ad un contatore multiorario, sulla base della tariffa Enel Distribuzione M2); in prospettiva (si ritiene entro fine 2005) il prelievo multiorario sarà tuttavia progressivamente esteso a tutte le utenze in media tensione e a tutte le utenze in bassa tensione con potenza superiore a 200 kw.

Se quindi avere una estate fresca e condizionata in azienda è oggi un problema di incremento di spesa (e tra breve nel seguito valuteremo di quanto) per la media e grande impresa, in prospettiva vi sarà un extraonere per una platea di utenze molto più ampia: anche le più piccole utenze elettriche industriali in media tensione - che oggi ancora corrispondono una tariffa monoraria - con l avvento del contatore elettronico saranno anch esse forzate ad acquistare elettricità per fascia oraria. 3. L incremento del costo di condizionamento estivo con la Delibera AEEG 05/2004 Abbiamo effettuato una verifica di questo incremento di costo su un caso reale, ovvero su una utenza industriale multioraria dotata un gruppo condizionatore elettrico da 90 kw freddi, COP da 2,5 e quindi prelievo elettrico alla punta di 36 kw. In alternativa a tale impianto di condizionamento elettrico, è stata considerata l implementazione di un impianto di condizionamento ad assorbimento della medesima potenza frigorifera (modello Robur da 90 kw freddi, con COP pari a 0,73). Le ipotesi di lavoro sottostanti alle valutazioni economiche sono pertanto le seguenti: La tariffa CCA è stata considerata relativamente al 2 e 3 trimestre 2004, non essendo ancora pubblicato dalla A.E.E.G. il valore in fascia F1 per il 1 trimestre 2005 (quest ultimo valore peraltro è previsto in rialzo rispetto al valore vigente nell estate 2004). Il funzionamento previsto per il gruppo di condizionamento è il seguente: Dal 1/5 al 30/9 dal lunedì al venerdì: - Dal 1/5 al 31/5 e dal 15/9 al 30/9: dalle 10:00 alle 17:00 Carico del condizionamento: 50% dalle 10:00 alle 17:00 - Dal 1/6 al 14/9: dalle 8:00 alle 20:00 Carico del condizionamento: 100% dalle 9:00 alle 18:00, il 50% nelle rimanenti ore Chiusura per ferie: dal 7/8 al 22/8 Con tale programma di condizionamento, i consumi elettrici per fascia oraria, sulla base della vecchia e della nuova delibera e dei costi elettrici attualmente vigenti sopra descritti, sono i seguenti:

Come si nota, a parità di consumo con lo spostamento delle fasce orarie l incremento di costo elettrico del servizio di condizionamento è rilevante: dell ordine del +40%. A fronte di tale incremento, diventa a questo punto molto concreta l ipotesi di adottare una strategia di condizionamento alternativa, mediante un impianto ad assorbimento a metano, che offre il vantaggio di un totale svincolamento della produzione di freddo dal consumo elettrico. Considerato l impianto di condizionamento Robur a medesima potenza frigorifera (90 kw) con COP 0,73, le ipotesi di lavoro sopra descritte per il costo del metano ed applicazione dell accisa portano alle seguenti risultanze economiche di sintesi:

Come si nota, è stato tenuto debito conto del consumo elettrico dell assorbitore, al fine di ottenere un computo analitico del costo annuo di esercizio il più possibile preciso e puntuale. Queste le risultanze del risparmio annuo: Con le ipotesi di un consumo multiorario, di rendimento e di costi unitari sopra formulate, il risparmio annuo ottenuto sul costo dell energia è di oltre il 40% per una utenza metano ad accisa industriale, e comunque ancora del 6% per una utenza metano ad accisa piena. 4. Conclusioni E stato preso in considerazione un servizio di condizionamento industriale di potenza frigorifera pari a 90 kw, con un ciclo di raffreddamento settimanale feriale e diurno, con ipotesi di funzionamento tale da evidenziare l effetto notevole che l introduzione delle fasce orarie estive comporta sul costo di questo ormai diffuso ed ineliminabile servizio aziendale. Il ciclo di utilizzo proposto può non essere forse rappresentativo di tutte le modalità di utilizzo di condizionamento (è stato ad esempio non considerato il condizionamento festivo e notturno), ma il risultato mostra come sotto ipotesi di efficienze impiantistiche ormai allo stato dell arte i risparmi ottenibili dal passaggio da condizionamento elettrico a tecnologia ad assorbimento siano molto interessanti: dal 6% al 40% circa per utenze industriali multiorarie, per un condizionamento esercito in orari diurni e giorni feriali. Il passaggio di un numero sempre maggiore di utenze elettriche industriali alla tariffa multioraria (ormai ineluttabile nel breve/medio periodo) comporterà che tutte le utenze in media tensione debbano riconsiderare i propri costi di condizionamento confrontandoli con quelli della tecnologia ad assorbimento (con impianti a metano oppure ancora meglio con impianti di trigenerazione). Va rilevato che nell analisi effettuata non è stato volutamente considerato il beneficio dello sconto elettrico potenzialmente ottenibile dall utenza in regime di libero mercato, ma va detto che tali sconti si sono progressivamente ridotti negli ultimi anni (attualmente dell ordine del 5-8% della tariffa elettrica complessiva) e che comunque proprio per tenere conto di tale alea di sconto il corrispondente costo del metano considerato nell analisi (0,235 c /Smc) è stato volutamente posto più elevato della media di mercato industriale in regime di mercato libero, per una utenza tipica localmente distribuita. Va aggiunto l effetto benefico (qui non considerato) che un impianto ad assorbimento estivo determina ai fini del prezzo medio della tariffa gas negoziabile: il processo di condizionamento estivo con assorbitore a metano stabilizza e appiattisce infatti la curva di consumo di gas aziendale, e consente di ottenere dal fornitore una tariffa mediamente più bassa, grazie alla riequilibrazione della stagionalità di prelievo. In conclusione, se è vero che le analisi di economicità al passaggio ad impianto assorbitore debbono essere effettuate caso per caso, l esempio qui considerato mette comunque in luce come il servizio di condizionamento elettrico sia diventato nelle imprese con la nuova normativa di fasce orarie estremamente costoso: ridurne il costo con interventi come quello qui descritto (ovvero con altri interventi, trigenerativi o di coibentazione termica) rappresenta l azione forse più efficace per calmierare un costo elettrico quello del raffrescamento estivo che con la nuova normativa di fasce orarie si presenta essere come il più penalizzato e non più altrimenti comprimibile.