CHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA VIALE MICHELANGELO GRIGOLETTI, 5 PORDENONE Tel. 0434/362431 - Fax 0434/1702623 - Cell. 340-5900148 e-mail: chiesabattistapn@libero.it chiesabattistapn@gmail.com sito: www.chiesaevangelicabattistapordenone.it SINTESI SUL DOCUMENTO TESTAMENTO BIOLOGICO (a cura del Gruppo Giovani)
IL TESTAMENTO BIOLOGICO E LA CHIESA EVANGELICA Le Chiese Battiste, Valdesi e Metodiste italiane, in questi ultimi anni, hanno partecipato attivamente e laicamente al dibattito pubblico sull opportunità di una legge riguardante il testamento biologico, sostenendo l importanza del diritto di scelta dell individuo nel delicato contesto del fine vita. Testamento biologico di cosa si tratta? Testamento biologico o direttive anticipate di trattamento: dichiarazione fatta da una persona nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, in cui dichiara la propria volontà nel caso dovesse un giorno perdere le capacità decisionali, indicando ai medici i limiti del loro intervento. (Luca Savarino, coordinatore della Commissione Bioetica della Tavola Valdese) Perché le nostre chiese, appartenenti alla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, si sono schierate a favore di una legge sul testamento biologico? 1) Inclinazione alla laicità: le chiese evangeliche non vogliono imporre per legge, all intera comunità, le proprie posizioni sui temi etici, perché, pur ritenendole moralmente giustificate, sono consapevoli di come esse siano legate ad una scelta di fede 2) Centralità dell individuo nelle scelte etiche: le chiese evangeliche non credono che esista un punto di vista morale assoluto, di conseguenza difendono la precedenza della libertà sul divieto 3) Rifiuto di principi etici assoluti (sacralità della vita): le chiese evangeliche sono aperte nei confronti della modernità, dell autonomia individuale e della scienza come possibile realizzazione positiva dell immagine di Dio nell uomo Come hanno espresso la propria posizione le nostre chiese evangeliche? La Tavola Valdese, per esempio, ha nominato un gruppo di lavoro finalizzato all approfondimento e alla discussione dei problemi etici posti dalla scienza, denominato Commissione Bioetica. Essa ha elaborato e pubblicato, dal 1998 fino al 2011, numerosi documenti riguardanti le tematiche di fine vita.
Da tali elaborati emergono alcuni concetti fondamentali: - le donne e gli uomini sono responsabili delle loro vite e delle loro scelte e nessuno può imporre loro l obbedienza a valori non condivisi; lo stato, in particolare, non può svolgere il ruolo di educatore o tutore del cittadino in base a scelte etiche controverse e di parte; - l idea di un valore intrinseco della sofferenza viene respinto, sulla base di una concezione etica che implica la lotta contro ogni male che affligge l uomo; - l essere umano ha diritto, dopo che gli siano state assicurate le migliori cure palliative, di rifiutare il proseguimento della vita e di chiedere di anticipare il momento della morte, come suprema affermazione di libertà e autonomia; tale diritto tutela la dignità della persona. All interno di tali documenti viene inoltre sottolineato come vi sia la necessità di approvare in tempi brevi una legge in merito al testamento biologico. Il continuo progresso scientifico in campo medico permette infatti il prolungamento della vita umana, senza garantire al tempo stesso la piena conservazione della capacità di intendere e volere dell individuo. Da ciò deriva l urgenza di una legge che permetta di dar voce alle scelte compiute dalla persona con coscienza e volontà, in previsione di una futura incapacità di esprimere le stesse. Situazione legislativa attuale Dopo la mancata approvazione definitiva in Senato, nel 2012, del disegno di legge Calabrò, nei confronti del quale peraltro il Sinodo delle Chiese Metodiste e Valdesi e la Commissione Bioetica avevano espresso aperta contrarietà, attualmente non esiste una legislazione in merito alle dichiarazioni anticipate di trattamento. Numerose proposte di legge, di iniziativa sia parlamentare che popolare, sono state presentate negli anni successivi, ma sono ancora in attesa di essere calendarizzate. Nel mese di marzo 2015 il Friuli Venezia Giulia ha istituito, tramite una legge regionale, un registro per le dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario, denominato DAT. Tale registro permetterebbe ai cittadini friulani di rendere note le proprie volontà sia in merito alla donazione di organi e tessuti, sia in merito ai trattamenti sanitari nel caso di stato di incoscienza permanente e irreversibile.
Questa legge regionale, giunta in aula su iniziativa dell associazione «Per Eluana», due mesi dopo l approvazione da parte del Consiglio Regionale è stata impugnata da parte del Governo davanti alla Corte Costituzionale, in quanto spetterebbe solo al Parlamento la competenza di legiferare in materia di fine vita. La regione ha dichiarato la volontà di resistere all impugnazione e si prospetta, quindi, una battaglia legale davanti ai giudici della Consulta. Testamento biologico in pratica! A partire dal 2009, numerose Chiese Evangeliche in Italia, da sole o in collaborazione con alcune associazioni, hanno istituito uno sportello per la raccolta dei testamenti biologici. Qui di seguito vengono riassunte alcune informazioni pratiche riguardanti la procedura di deposito del testamento presso questi sportelli. Nel testamento biologico si danno indicazioni sui trattamenti sanitari desiderati nel caso in cui non ci si trovasse più in stato di coscienza. E necessario nominare un fiduciario che si occupi di far rispettare la volontà del soggetto qualora sopraggiungesse tale condizione, decidendo se i trattamenti sanitari proposti sono opportuni. E raccomandabile quindi un lungo e approfondito confronto con il fiduciario, che permetterà a quest ultimo di comprendere e attuare al meglio la volontà del soggetto. Lo sportello per la raccolta dei testamenti biologici è un servizio gratuito. Qualunque cittadino, italiano o straniero, maggiorenne può consegnare allo sportello le proprie direttive. Non è necessario essere residenti nel comune in cui è presente lo sportello. L unico documento richiesto è un documento di identità valido. Il modulo va consegnato di persona, in presenza di due testimoni che verifichino l identità del soggetto e che la sua volontà sia consegnata in libertà di coscienza. L interessato può scegliere due testimoni di sua fiducia, in caso contrario, due volontari delle chiese saranno sempre presenti. Al momento della firma, la presenza di un avvocato aiuta a verificare che la procedura venga rispettata in ogni particolare. Il testamento biologico è modificabile dal soggetto in qualsiasi momento. I dati raccolti attraverso il modulo sono considerati dati sensibili e quindi trattati secondo le direttive della privacy.
Il testamento biologico, come qualunque nostra direttiva, ha di per sé valore giuridico. Basti pensare al testamento riguardante i propri averi, che ha un valore giuridico anche se non è formulato di fronte a un notaio. In assenza di una legge sul testamento biologico, le nostre direttive risultano di fatto vincolanti dal punto di vista legale, come dimostra il caso di Eluana Englaro. Qualora venga approvata una legge in merito, sarà considerato vincolante tutto ciò che rientra nei limiti imposti dalla legge stessa. In Friuli Venezia Giulia, le Chiese che avevano istituito uno sportello per la raccolta del testamento biologico erano la Chiesa valdese e metodista di Trieste e la Chiesa metodista di Udine (2010). Con la progressiva istituzione di registri comunali per la raccolta delle direttive anticipate di trattamento, che costituisce una grande conquista per tutti coloro che lottano per affermare il diritto di scelta dell individuo nell ambito del fine vita, gli sportelli delle Chiese stanno progressivamente interrompendo la loro attività. Fra i comuni, in regione, che si sono dotati di un registro per le dichiarazioni anticipate di trattamento vi sono Trieste, Udine e Pordenone, dove, presso l ufficio della Segreteria Generale, è attivo un servizio di raccolta dei testamenti biologici dedicato unicamente ai residenti nel comune (www.comune.pordenone.it). Bibliografia: Le chiese evangeliche e il testamento biologico - nev dossier/11 sito web dell associazione Per Eluana - www.pereluana.it Biotestamento, il governo contro la legge del Friuli Venezia Giulia - 19/05/2015 - sito web www.lastampa.it
VENERDÌ 30 OTTOBRE ORE 20,30 Incontro/Convegno con l'associazione Per Eluana Tema: Testamento Biologico Relatori: sig. Giuseppe Englaro e il dott. Amato De Monte. Modera l'incontro: Gruppo Giovani con la partecipazione del Pastore Metodista George Ennin Il convegno si terrà presso i nostri locali.