LA DIMENSIONE DEL PROBLEMA 31% dei lavoratori sono adibiti costantemente ad attività comportanti movimenti ripetitivi degli arti superiori (46% per oltre la metà dell orario di lavoro). 15% dei lavoratori opera su cicli ripetuti di durata inferiore o uguale a 5 secondi (12 cicli al minuto) Il 29% dei lavoratori non ha influenza decisionale sui ritmi e metodi di lavoro Il 39% non può avere una pausa quando la ritiene necessaria Il 24% opera continuamente ad alti ritmi e velocità. Dati 3^ indagine della Fondazione Europea di Dublino sulle condizioni di salute e di lavoro dei lavoratori europei 2001
I PROBLEMI DI SALUTE SEGNALATI Mal di schiena 33% Stress 28% Fatica complessiva 23% Dolori collo e spalle 23% Dolori arti superiori 13% Dati 3^ indagine della Fondazione Europea di Dublino sulle condizioni di salute e di lavoro dei lavoratori europei 2001
MALATTIE PROFESSIONALI EUROPA (1998) PAESE 1^ causa 2^ causa 3^ causa AUSTRIA ipoacusia cutanee asma BELGIO musc.scheletriche cutanee asbestosi DANIMARCA cutanee musc.scheletriche ipoacusia FINLANDIA musc.scheletriche cutanee respiratorie FRANCIA musc.scheletriche asbestosi ipoacusia GERMANIA ipoacusia asbestosi silicosi GRECIA cutanee asma silicosi ITALIA ipoacusia cutanee silicosi SPAGNA musc.scheletriche cutanee ipoacusia SVEZIA musc.scheletriche respiratorie cutanee
Numero di segnalazioni di malattie professionali da movimenti ripetitivi e sovraccarico biomeccanico degli arti superiori esaminate dall INAIL negli anni 1996-2000 2000 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1996 1997 1998 1999 2000 1996 1997 1998 1999 2000 Da Colombini et al. 2003
GLI ALTRI METODI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETUTI RULA (Mc Atamney e Corlett 1993) STRAIN INDEX (Moore e Garg 1995) CTD RISK INDEX (Seth et al. 1999) OSHA CHECK LIST (2000) TLV ACGIH 2000 OREGE (INRS 2000)
RULA RAPID UPPER LIMBS ASSESSMENT E uno strumento di screening che valuta il carico biomeccanico e posturale sul corpo intero con particolare attenzione al collo, al tronco e agli arti superiori
RULA caratteristiche È un metodo sia qualitativo che quantitativo Viene utilizzato nella valutazione di 2 livello (finalizzata ad una stima quantitativa del rischio) Prende in considerazione i fattori postura sforzo impegno muscolare movimento tempo di lavoro frequenza delle operazioni
RULA fasi valutative 1. Registrazione delle posture durante il lavoro: il corpo viene diviso in 2 segmenti A (braccio, avambraccio e polso) B (collo, tronco e gambe) 2. Calcolo del punteggio: il confronto tra la posizione o i movimenti del lavoratore e alcuni diagrammi delle posture determina l assegnazione di un punteggio. Esso viene integrato con informazioni circa l impegno muscolare richiesto e la forza applicata. Si tiene cioè conto della staticità del lavoro e dell eventuale necessità di impiegare forza o sopportare un carico, in relazione anche al tempo di esposizione ed alla frequenza dell azione ripetuta. 3. Definizione dei livelli di azione: ne sono previsti 4 (1 - la postura è accettabile; 2 sono necessarie ulteriori osservazioni e possono essere richieste modifiche; 3 - sono necessarie indagini e modifiche a breve; 4 - sono necessarie indagini e modifiche immediate)
RULA considerazioni La sua applicazione si è rivelata efficace nel discriminare tra una postura accettabile ed una non accettabile Il punteggio della singola postura, quello dell impegno muscolare e quello della forza/carico indicano quali aspetti contribuiscono maggiormente al problema confronti con il metodo OCRA hanno evidenziato una sostanziale corrispondenza. OCRA è maggiormente dettagliato nella valutazione delle frequenze, RULA nella valutazione delle posture
RULA considerazioni Poco utilizzato in Italia Meno orientato agli arti superiori Disponibile on line
STRAIN INDEX parametri valutativi 1. l intensità dello sforzo, cioè la stima della forza richiesta per realizzare l azione (% sforzo massimo e punteggio scala di Borg) 2. la durata dello sforzo, dividendo la durata di tutti gli sforzi misurati per il tempo di esecuzione del compito 3. n di sforzi/minuto 4. stima della postura della mano o del polso in relazione ad una posizione neutra 5. velocità del lavoro (in rapporto ad un ritmo predefinito) 6. durata giornaliera del compito (ore/die)
STRAIN INDEX indici valutativi A ciascun parametro analizzato viene attribuito un punteggio che diviene un fattore moltiplicatore SI = 1 x 2 x 3 x 4 x 5 x 6
TLV ACGIH Valuta il rischio per singoli compiti della durata di almeno 4 ore per turno Si basa sul calcolo dell Hand Activity Level (HAL = indice di livello di attività manuale) e del Peak Hand Force (= picco di forza normalizzato) Analizza la frequenza dell attività manuale (azioni/secondo) nel ciclo lavorativo con valutazione quantitativa secondo apposita tabella numerica o secondo metodo semiquantitativo descrittivo con riferimento a scala numerica 0-10
TLV ACGIH Il picco di forza è normalizzato con una scala di valori da 0 a 10 con valutazione fornita da un esperto o tramite scala di Borg con indice fornito dal lavoratore Il grafico ottenuto dall integrazione dei 2 indici individua il limite oltre il quale esiste sufficiente evidenza di comparsa di disturbi muscoloscheletrici
METODO OREGE Outil de repérage et d evaluation des gestes E uno strumento di approfondimento che permette di evidenziare gli aspetti su cui intervenire con misure correttive e preventive. La valutazione comprende: Valutazione della forza con scala di Latko (che tiene conto del peso degli oggetti ed utensili, del tipo di presa, della pressione, delle vibrazioni, della temperatura, dell uso di guanti) Analisi delle posizioni articolari Analisi della ripetitività
METODO OREGE Outil de repérage et d evaluation des gestes
Le linee di indirizzo INAIL sul riconoscimento di patologie muscolo-scheletriche scheletriche dell arto superiore (circolare 81 del 27 dicembre 2000) Le malattie da sovraccarico biomeccanico riguardano patologie a carico delle strutture osteo-muscolo-neuro-tendinee e delle borse, che sempre con maggior frequenza vengono correlate ad attività lavorative che si caratterizzano per la presenza di un costante impegno funzionale dei vari distretti dell arto superiore (spalla, gomito, mano, polso) e di altri distretti corporei quali il rachide e le ginocchia.
Circolare 81 del 27 dicembre 2000 Il rischio di sovraccarico biomeccanico nell ambito di una lavorazione si configura nel verificarsi di quattro principali fattori, variamente combinati tra loro ripetitività impegno di forza postura/gesti lavorativi incongrui inadeguati periodi di recupero a ciò vanno aggiunti fattori complementari che possono fungere da amplificatori del rischio, quali ad esempio il microclima sfavorevole, l uso di guanti di protezione che possono impedire la corretta manualità, la presenza di contraccolpi e/o movimenti bruschi, le compressioni localizzate localizzate su segmenti anatomici da parte di strumenti, oggetti o piani di lavoro ecc.
Circolare 81 del 27 dicembre 2000 Sindrome del tunnel carpale costituisce la patologia prevalente (oltre il 50 %) spesso associata a tendinopatie del polso, gomito e spalla L'incidenza è elevata in quasi tutte le lavorazioni comportanti sollecitazioni biomeccaniche dell'arto superiore (oltre ai casi spontanei) sono altresì consolidate le conoscenze circa la eziologia (in termini causali o concausali) da microtraumi ripetuti (sollecitazioni biomeccaniche di origine lavorativa); rivestono particolare importanza quei compiti lavorativi con movimenti reiterati di flesso estensione e di lateralità del polso eseguiti con elevata frequenza e con funzione di presa della mano
Circolare 81 del 27 dicembre 2000 Tendinopatie della spalla La eziologia da sollecitazioni biomeccaniche è frequente nel caso di compiti lavorativi che comportino impegno di forza degli arti superiori, con trazione o spinta, postura protratta e movimenti al di sopra del piano delle spalle e/o non sostenuti, sovente con l impiego continuativo di strumenti manuali, elettrici o pneumatici
Malattie professionali da movimenti ripetitivi e sovraccarico biomeccanico degli arti superiori pervenuti e trattati dalla SMG dell INAIL negli anni a 1996-2000 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 1996 1997 1998 1999 2000 casi accolti casi respinti Da Colombini et al. 2003
Malattie professionali attese nel Veneto Diagnosi di interesse Descrizione della diagnosi di interesse Anno 1999 % sul totale Malattie professionali attese 3530 Lesioni del plesso brachiale 77 0,7% 26 3540 Mononeuriti dell'arto superiore e mononeuriti multiple - STC 4.938 45,7% 1.679 7261 Sindrome della cuffia dei rotatori e disturbi similari 828 7,7% 282 7263 Entesopatia della regione del gomito 255 2,4% 87 da LINEE GUIDA PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI ESPOSTI A RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETUTI DEGLI ARTI SUPERIORI - Regione Veneto