RELAZIONE DI COMPATIBILITA GEOLOGICA E IDROGEOLOGICA CENTRALE IDROGENERATIVA

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COMUNE DI CERIGNALE PROVINCIA DI PIACENZA OGGETTO PROGETTO DI UTILIZZO AI FINI IDROGENERATIVI DELL ACQUA RILASCIATA DA ALTRO IMPIANTO IDROGENERATIVO E DAL TROPPO PIENO DELL ULTIMA VASCA DELL ACQUEDOTTO DEL CAPOLUOGO RELAZIONE DI COMPATIBILITA GEOLOGICA E IDROGEOLOGICA CENTRALE IDROGENERATIVA (ai sensi dell art.31 delle Norme del PTCP vigente della Provincia di Piacenza) COMMITTENTE COMUNE di CERIGNALE Piazza Capoluogo 1 CERIGNALE Rev. Data Descrizione Emesso Controllato Approvato 0 28 aprile 2017 Prima emissione RZ RZ LG

Regione Emilia Romagna Provincia di Piacenza Comune di Cerignale PROGETTO DI UTILIZZO AI FINI IDROGENERATIVI DELL ACQUA RILASCIATA DA ALTRO IMPIANTO IDROGENERATIVO E DAL TROPPO PIENO DELL ULTIMA VASCA DELL ACQUEDOTTO DEL CAPOLUOGO. RELAZIONE DI COMPATIBILITA GEOLOGICA E IDROGEOLOGICA CENTRALE IDROGENERATIVA RICHIEDENTE: Comune di Cerignale (PC) Piazza capoluogo 1 - Cerignale. Diritti sui documenti d istruttoria: Il presente documento, ogni suo contenuto e ogni altro allegato tecnico compiegato insieme alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività di cui all oggetto, potranno essere utilizzati unicamente da Insight Engineering S.r.l. e dalle Amministrazioni pubbliche coinvolte nell istruttoria autorizzativa solamente ai fini delle procedure amministrative avviate dalla proponente. Ogni riproduzione e utilizzo di questo materiale è proibito senza previo consenso scritto da parte di Insight Engineering S.r.l. Ogni utilizzo non autorizzato sarà perseguito a norma di Legge. 2

S O M M A R I O PREMESSA... 4 INQUADRAMENTO GEOLOGICO-GEOMORFOLOGICO-IDROGEOLOGICO-SISMICO... 5 DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO... 9 FATTIBILITÀ GEOLOGICA DELL OPERA... 10 3

PREMESSA Nella presente relazione, redatta ad integrazione di quella generale relativa al progetto per la realizzazione di un impianto idroelettrico nel comune di Cerignale, si riportano valutazioni relative alla fattibilità geologica della centrale idrogenerativa dell impianto, ricadente all interno di un deposito gravitativo classificato come Deposito di Frana Quiescente nella Tav.A3.10 (Carta del Dissesto) del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Piacenza (PTCP 2007). Ai sensi dell art.31 comma 7b delle Norme del PTCP provinciale vigente: Nelle aree individuate nella tavola contrassegnata dalla lettera A3 come dissesti quiescenti...è consentita la nuova realizzazione di opere pubbliche e di interesse pubblico non altrimenti localizzabili, nonché la nuova realizzazione di impianti di trattamento delle acque reflue e l ampliamento di quelli esistenti, previa verifica di compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e di possibile evoluzione volta a dimostrare la non influenza negativa sulle condizioni del dissesto e di rischio per la pubblica incolumità, prevedendo eventuali opere di consolidamento e di riduzione del rischio. L intervento previsto, nel suo insieme, può considerarsi dal punto di vista dell'interazione col terreno di modesta entità quindi la presente indagine sarà condotta in forma semplificata e rivolta ad accertare la fattibilità dell opera soprattutto in relazione alla stabilità generale dell area. Alcuni concetti generali, riportati in maniera sintetica nella presente relazione, sono sviluppati in maniera approfondita in quella pregressa. 4

INQUADRAMENTO GEOLOGICO-GEOMORFOLOGICO-IDROGEOLOGICO-SISMICO L area dove è prevista la realizzazione della centrale idrogenerativa è ubicata nel settore orientale dell abitato di Cerignale, immediatamente a valle della Strada Comunale per Casale (Fig.1). Figura 1 Ubicazione centrale idrogenerativa (Google Earth) Dal punto di vista cartografico ricade nell elemento 197094 Cerignale in scala 1:5.000 della Carta Tecnica Regionale del Emilia Romagna e trova ad una quota di circa 705 m slm (Fig.2) Figura 2 Ubicazione centrale idrogenerativa (CTR Emilia Romagna) 5

L area di studio ricade in corrispondenza della formazione geologica denominata APA Argille a Palombini costituita da argilliti o argilliti siltose grigio scure, più raramente verdi, ocracee, rossastre, fissili, alternate a calcilutiti silicizzate grigio chiare e grigio-verdi, biancastre o giallastre in superficie alterata, talora a base calcarenitica laminata, e più rari calcari marnosi grigi e verdi in strati spessi e marne calcaree grigio scure o verdi, in strati medi e spessi. In corrispondenza dell area di studio, come del resto in tutto il centro abitato, di Cerignale, il substrato roccioso ricoperto da una coltre detritica di origine gravitativa (Fig.5) classificata come Frana Quiescente (a2g) ovvero un deposito gravitativo senza evidenze di movimenti in atto o recenti; generalmente si presenta con profili regolari, vegetazione con grado di sviluppo analogo a quello delle aree circostanti non in frana, assenza di terreno smosso e assenza di lesioni recenti a manufatti, quali edifici o strade. Figura 3 Stralcio della Carta Geologica della Regione Emilia Romagna con indicata la posizione della centrale idrogenerativa (Servizio Geologico Sismico e dei Suoli Regione Emilia Romagna) 6

Dal punto di vista geomorfologico l area di studio si trova su di un ripiano sub-pianeggiante che degrada dolcemente in direzione del Fosso Acquafredda che scorre a circa 25 m ad est; tale ripiano si trova immediatamente a valle della una scarpata morfologica che scende con un inclinazione di circa 45 dalla SC del Mulino (Fig.4/5). Figura 4 Panoramica da NE dell area dove è previsto l intervento Figura 5 Panoramica da SE dell area dove è previsto l intervento 7

A circa 25 m ad est dell area scorre il Rio Acquafredda che in questo settore risulta poco sviluppato e con un andamento sub-pianeggiante; la larghezza media dell alveo è di circa 2,00 m mentre la profondità non supera il metro (Fig.6). Figura 6 Rio Acquafredda Dalle carte di pericolosità sismica per il comune di Cerignale, caratterizzato da una sismicità storica medio-bassa, è possibile ottenere un valore compreso tra 0,100/0,125 g per un tempo di ritorno di 475 anni (Fig.7). Figura 7 Mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale espressa in accelerazione massima riferita a suoli rigidi (Vs>800 m/sec; Cat.A) con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni 8

DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO Il progetto, descritto dettagliatamente nella Relazione Generale di Progetto, prevede la realizzazione di un piccolo immobile per l alloggiamento della turbina e degli apparati elettromeccanici preposti all idrogenerazione. Il fabbricato avrà un superficie lorda di circa 36,00 mq con struttura realizzata in muratura portante in laterizio rivestita in pietra che minimizzerà l impatto paesaggistico (Fig.8). Figura 8 Planimetria di progetto Per quel che riguarda le fondazioni è prevista la realizzazione di una platea di 30 cm posata alla profondità di 0,8 m dal p.c. (Fig. 9). Figura 9 Sezione di progetto Il carico massimo trasmesso dalla struttura sul terreno è pari a 0,35 Kg/cm 2. 9

FATTIBILITÀ GEOLOGICA DELL OPERA L analisi degli aspetti geologici, geomorfologici e idrogeologici relativi all area interessata dal realizzazione della centrale idrogenerativa consente di trarre le seguenti conclusioni : - l area dove è prevista la realizzazione dell edificio è impostata su di un area subpianeggiante e, pur ricadendo all interno di una zona classificata come Frana Quiesciente, non si sono osservati segnali movimenti in atto o particolari situazioni di instabilità; - le sollecitazioni massime trasmesse dalla struttura al terreno (0,35 Kg/cm 2 ) sono assai modeste e in ogni caso compatibili con le caratteristiche geotecniche del terreno presente; - le operazioni di scavo saranno limitate allo stretto necessario evitando un eccessiva movimentazione di materiale; - qualunque tipo di operazioni saranno eseguite in condizioni metereologiche tranquille, evitando di operare durante o dopo eventi metereologici intensi; - saranno evitate dispersioni e ristagni di acque di qualsiasi provenienza, nell'ambito della zona interessata, e si provvederà ad un regolare controllo e manutenzione degli scoli esistenti, oltre che della rete di raccolta delle acque pluviali. Per questi motivi è possibile affermare che l intervento in progetto non pregiudichi la stabilità globale dell area. Parma, 28/04/2017 Dott.Geol.Raffaello Zanardi 10