DELLA PROVINCIA DI PADOVA



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Transcript:

DELLA PROVINCIA DI PADOVA 1

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PRESENTAZIONE Milioni di vite vengono salvate ogni anno grazie alla terapia trasfusionale. Tuttavia, in molti Paesi in via di sviluppo, le persone ancora muoiono per mancanza di sangue o di emocomponenti e numerose sono a rischio di venire infettate da trasfusioni non sottoposte ad esami di controllo. Fortunatamente, nel nostro Paese, grazie anche ad una legislazione che salvaguarda sia il donatore sia il ricevente, tale problema è stato quasi completamente risolto: il nostro Paese ha programmato, realizzato, monitorato e aggiornato una politica nazionale per un uso sicuro e appropriato della terapia trasfusionale. Di qui la necessità di un programma adeguato per il reclutamento dei donatori e di conseguenza la necessità di un CENTRO RACCOLTA SANGUE. Diventare donatore di sangue è un impegno importante e come tale deve essere vissuto dal soggetto che si presenta alla struttura trasfusionale 3

I continui progressi della Medicina, che quotidianamente vediamo realizzarsi anche negli Ospedali padovani sono possibili anche grazie all impegno trasfusionale, in particolare alla disponibilità di sangue e di emocomponenti. Il sangue si configura sempre più come risorsa insostituibile per affrontare i problemi di salute dei pazienti: una sua eventuale carenza, non ancora verificatasi nella nostra regione grazie all impegno e alla generosità della gente veneta, metterebbe in crisi tutto il sistema assistenziale, soprattutto ospedaliero. A Padova il fabbisogno trasfusionale è molto elevato, e correlato alle attività altamente specialistiche svolte nell Azienda e negli Ospedali della città: i servizi di primo soccorso e di emergenza-urgenza, la chirurgia oncologica e la cardiochirurgia, la chirurgia dei trapianti, le terapie oncoematologiche, fino all assistenza domiciliare. Se sei già donatore, è importante continuare a donare. Se hai degli amici, porta un amico a donare; abbiamo bisogno di nuovi donatori, soprattutto giovani, per garantire il ricambio generazionale ma anche l ingresso di nuove risorse per far fronte al costante aumento della richiesta. Grazie da tutto il personale, medici e operatori sanitari, dai malati di tutta la provincia, e anche dai più sfortunati che per curarsi vengono da lontano, con tanta speranza. 4 Perché donare il sangue? Non esiste farmaco o rimedio artificiale che attualmente possa sostituire il sangue; l unica maniera per poterne disporre è la disponibilità e la generosità dei donatori. Chi ha bisogno del nostro sangue? In alcune malattie o situazioni il sangue e i suoi componenti sono un trattamento davvero salvavita: nei traumi e negli incidenti stradali nella cura delle leucemie e dei tumori nei trapianti di midollo, di fegato, di cuore nelle emorragie dopo il parto, o gastrointestinali Nei difetti congeniti di emoglobina, come nell anemia mediterranea e in tant tante altre condizioni.

PERCORSO DEL DONATORE Una accogliente segreteria permette l accettazione del donatore o della donatrice nel sistema informatico. All accettazione viene consegnato un questionario che contiene una serie di domande utili per la valutazione dello stato di salute, oltre che il consenso alla donazione. Il medico riceverà ogni donatore, al quale saranno fornite informazioni complete sulla donazione in generale, sulle diverse possibilità di donazione, sulle motivazioni a donare, sulle condizioni di salute che permettono o non permettono la donazione. Una volta accertata l idoneità, il donatore viene accompagnato nella sala prelievi, dove potrà effettuare la donazione di sangue intero o di plasma o di plasma-piastrine. Durante la donazione è sempre presente personale medico e infermieristico. Alla fine della donazione, dopo un riposo di circa 15 minuti, il donatore farà un adeguata colazione. Prima di essere congedato, il donatore potrà ritirare presso la segreteria la certificazione per il datore di lavoro, se richiesta, e potrà prenotarsi per la successiva donazione. 5

La SELEZIONE del donatore Il sangue è fonte di vita, ma è noto che il sangue può essere veicolo di malattie infettive. L attenta valutazione dello stato di salute del donatore ha lo scopo di tutelare la salute sia del donatore stesso, sia del ricevente. L aspirante donatore viene sottoposto a un attento colloquio con il Medico per accertare: malattie pregresse e interventi chirurgici subìti malattie di rilievo nell ambito familiare comportamenti a rischio di malattie infettive Viene eseguito l esame obiettivo per valutare lo stato dei vari organi e apparati. Accertate le buone condizioni generali del soggetto, viene eseguito un prelievo per escludere malattie infettive che possono essere trasmesse con il sangue (AIDS, Epatite B/C, Sifilide). Vengono inoltre eseguiti altri esami utili a stabilire l idoneità alla donazione, come l esame emocromocitometrico, le transaminasi, oltre ovviamente al gruppo sanguigno. Dopo una decina di giorni sarà data comunicazione all aspirante donatore dell esito degli esami eseguiti e, se idoneo, viene invitato a donare, trascorso almeno un mese dalla data degli esami di idoneità per motivi di OPPORTUNITA SANITARIA. Ad ogni donazione vengono ripetuti gli esami necessari ad escludere la presenza di malattie infettive trasmissibili con il sangue. Almeno una volta all anno vengono eseguiti gli esami generali e a giudizio del Medico esami strumentali (ECG, RX torace) per confermare l idoneità alla donazione: in questo modo è garantita la tutela della salute del donatore. 6

Requisiti per diventare DONATORI Per diventare donatore di sangue occorre avere un età compresa tra i 18 e 60 anni, avere un peso corporeo non inferiore a 50 kg ed essere in buono stato di salute. Significa: Cosa significa BUONO STATO DI SALUTE? Essere esenti da patologie croniche (malattie cardiache, polmonari, renali, malattie del fegato, etc.) Essere esenti da malattie infettive (batteriche, virali, parassitarie) che possono essere trasmesse con il sangue Non essere affetti da malattie autoimmuni, neoplasie maligne, diabete, malattie cardiovascolari Non soffrire di svenimenti o convulsioni Non avere comportamenti sessuali a rischio Non convivere con persone affette da malattie contagiose (epatite B/C o AIDS) La persona che si trova in una delle sopraelencate situazioni è giudicato non idoneo alla donazione di sangue o di emocomponenti. Che vantaggi ci sono per il donatore? La donazione è un atto volontario, gratuito e responsabile di pura generosità e sensibilità verso chi ne ha bisogno. Tuttavia, donare il sangue periodicamente garantisce al donatore un continuo controllo sul suo stato di salute, grazie agli esami che vengono effettuati ad ogni donazione e secondo gli intervalli previsti dalla legge, oltre che a giudizio del medico del Centro di Raccolta, a cui il donatore si affida. Ci sono rischi per il donatore? La donazione non comporta alcun rischio: il sangue donato viene riprodotto rapidamente e in poche settimane è completamente ricostituito. Subito dopo la donazione, avviene una ridistribuzione dei liquidi dell organismo e delle cellule del sangue che si trovano nei cosiddetti depositi (milza, fegato) così che la quantità donata è subito compensata in attesa di essere riprodotta. 7

TIPOLOGIA di DONAZIONI : Sangue intero Plasmaferesi Plasma-piastrinoaferesi Piastrinoaferesi / Doppia piastrinoaferesi Eritro-plasmaferesi Eritro-piastrinoaferesi 1) Chi può donare sangue intero? Tutte le persone sane di età compresa tra i 18 e i 65 anni di età ed i cui test virologici (HBsAg, HIV, HCV e VDRL ) e laboratoristici siano negativi e la cui emoglobina non sia inferiore a 12.5 gr/dl per la donna e a 13.5 gr/dl per l uomo. Quanto sangue viene prelevato? La Legge Italiana prevede un prelievo di 450ml +/- 10 % ( fatta eccezione per la prima donazione in cui si prelevano 410 ml ) Ogni quanto tempo si può donare il sangue intero? Secondo i D.M. gli uomini possono donare ogni 3 mesi, le donne in età fertile ogni 6 mesi ( le donne non in età fertile compatibilmente con una buona emoglobina possono donare ogni 3-4 mesi ). Quanto dura una donazione di sangue intero? La donazione di sangue intero dura mediamente una decina di minuti e avviene per caduta. La sacca di raccolta è posizionata più in basso rispetto al donatore ed è essenziale che la vena abbia un buon calibro. Quanto tempo impiega il nostro organismo a recuperare il sangue donato? Il recupero del plasma avviene praticamente in pochi giorni per quanto riguarda la componente proteica ed entro poche ore per quanto riguarda l acqua che costituisce circa il 93 % del plasma. Relativamente ai globuli rossi, tenendo conto che gli stessi hanno una vita media di circa 120 giorni e che vengono prodotti in continuazione dal nostro organismo, il loro recupero totale si attua entro 7 10 giorni. Il nostro midollo osseo produce globuli rossi giovani (neociti) che hanno una maggiore capacità di trasportare ossigeno. Con la donazione di sangue intero la perdita di piastrine e di globuli bianchi non è significativa. 2 ) Cosa significa plasmaferesi? Afero significa portare via da. Nel nostro caso si tratta di portare via dal sangue intero, mediante l utilizzo di un separatore cellulare, la parte non corpuscolata e cioè il plasma. 8

Quali caratteristiche deve avere il donatore per poter eseguire la plasmadonazione? Secondo il D.M. del marzo 2005 deve avere: - almeno 6 gr % di proteine - emoglobina non < 11.5 gr/dl per la donna, non < 12.5 per l uomo - peso > 50 kg Questo tipo di donazione viene solitamente consigliato a soggetti tendenzialmente anemici, a soggetti sideropenici e a portatori sani di Talassemia. Quanto tempo dura una donazione di plasma con il separatore cellulare? La durata della procedura non è uguale per tutti in quanto dipende dal calibro della vena e dall ematocrito: più veloce è il flusso tanto più breve sarà la donazione più alto è l ematocrito più lunga sarà la donazione e viceversa. Comunque la durata della procedura è pari circa a 40 minuti. Quanto tempo ci mette il donatore per recuperare il plasma? Il recupero del volume ematico è pressoché immediato, giacchè il donatore viene compensato, alla fine della procedura, con soluzione fisiologica e perdipiù viene invitato a bere adeguatamente prima, durante e dopo la donazione. Vi sono farmaci che controindicano la plasmadonazione? Ci si deve attenere alla stessa normativa della donazione di sangue intero; comunque di volta in volta sarà il Medico che valuterà l eventuale terapia. Ogni quanto si può effettuare la plasmadonazione? Secondo i D.M. è possibile donare plasma ogni 14 giorni e dopo 1 mese dalla donazione di sangue intero. 3) Cosa significa plasma-piastrinoaferesi? In questo caso porto via dal sangue intero, mediante l utilizzo del separatore cellulare, un po di plasma ed un po di piastrine raccolti ognuno in una sacca diversa. Quanto plasma si preleva? La raccolta di due emocomponenti con il separatore cellulare implica una raccolta massima di 650 ml, di cui almeno 400 ml di plasma. Quante piastrine si devono prelevare per ottenere un concentrato valido? Si prelevano almeno 3x10e11 plt pari a 300 miliardi di cellule risospese in 250 ml di plasma ( equivale a quanto si ricava da 6 concentrati piastrinici ottenuti da 6 sacche di sangue intero, cioè da 6 diversi donatori). 9

Di conseguenza per il paziente è più efficace una sacca di piastrine da aferesi da un unico donatore in quanto si riduce il rischio infettivologico ed immunologico. Quali sono i parametri da valutare per il donatore di piastrine? Età : 18 65 anni Peso : > 50 kg Secondo il D.M. del marzo 2005 il donatore deve inoltre avere: valori della coagulazione ( PT, PTT ) nella norma proteinemia > 6 gr % valore basale di piastrine superiore a 180.000 /mm3 Hb non inferiore a 11.5 gr /dl per la donna, 12.5 gr/dl per l uomo. Quanto tempo dura la donazione di piastrine? Dipende comunque dal conteggio piastrinico, dall ematocrito nonché dal flusso sanguigno che la vena garantisce. La durata della procedura è all incirca pari a 50 minuti. In quanto tempo il donatore recupera ciò che ha donato? Nel giro di 3 giorni si ha il reintegro totale. Come avviene la donazione di piastrine? Si utilizza il separatore cellulare a flusso discontinuo che permette la raccolta in due sacche diverse del plasma e delle piastrine. Durante la procedura viene somministrato un anticoagulante, ACD-A, che impedisce la coagulazione del sangue che altrimenti occluderebbe i circuiti. Anche con questo tipo di donazione si può avere, quale effetto collaterale,un formicolio attorno alle labbra, dovuto alla riduzione del livello di calcio. Di conseguenza si riduce la velocità di reinfusione; si somministra per via e.v. calcio fino alla completa risoluzione. Vi sono farmaci che controindicano la donazione di piastrine? Sì. Vi sono farmaci che disattivano le piastrine e non le fanno funzionare. Tra questi il più tipico è l aspirina, quindi i farmaci anti-infiammatori che riducono la funzionalità delle stesse rendendo vana la donazione e quindi la trasfusione, se assunti nei 5-7 giorni precedenti alla donazione. Ogni quanto si possono donare le piastrine? Secondo i D.M. della legge italiana si possono effettuare 6 donazioni all anno e comunque dopo 1 mese dalla donazione di sangue intero e dopo 14 giorni da una precedente donazione di plasma o di piastrine. 4 ) Cosa significa doppia-piastrinoaferesi? In questo caso porto via mediante l utilizzo del separatore cellulare solo le piastrine che vengono raccolte in due sacche. Quali parametri bisogna valutare? Oltre a quelli già presi in esame in precedenza, il donatore deve avere un valore basale di piastrine pari o superiore a 250.000 /mm3. In questo caso il donatore può effettuare solo 3 donazioni all anno. 10

5 )Cosa significa eritro-plasmaferesi? Porto via dal sangue intero, mediante l utilizzo del separatore cellulare, la parte corpuscolata, cioè i globuli rossi, che vengono poi raccolti in una sacca, ed il plasma raccolto poi in un altra sacca. Quanto plasma si può prelevare? La quantità prelevabile di plasma è pari a 400 ml e, trattandosi della raccolta di due emocomponenti, non si può superare il volume massimo di 650 ml. Quanti globuli rossi si possono prelevare? Si possono prelevare al massimo 250 ml di globuli rossi, quantità sovrapponibile a quella prelevata con una sacca singola di sangue intero. Quali caratteristiche deve avere il donatore per sottoporsi alla donazione di eritroplasmaferesi? Sono validi gli stessi criteri del D.M. del marzo 2005 ad eccezione del peso corporeo che deve essere pari almeno a 60 kg. Quanto tempo dura la donazione eritroplasmaferesi? La durata della donazione varia, come detto in precedenza, in rapporto all ematocrito del donatore nonché al flusso di sangue che è capace di garantire la vena. Di media è pari a 35 minuti. Ogni quanto è possibile donare globuli rossi + plasma? Secondo la legge italiana l uomo può effettuare questo tipo di donazione 4 volte all anno, la donna in età fertile 2 volte all anno, sempre che il loro peso corporeo sia almeno pari a 60 kg. 6) Cosa significa eritro-piastrinoaferesi? Porto via dal sangue intero con l ausilio del separatore cellulare i globuli rossi e le piastrine raccolti poi in due sacche diverse. Quanti globuli rossi si possono prelevare? Si possono prelevare al massimo 250 ml di globuli rossi, quantità sovrapponibile a quella prelevata con una singola sacca di sangue intero. Quali sono le caratteristiche del donatore di eritro-piastrinoaferesi? Secondo i D.M. del marzo 2005: Hb > 12.5 gr % per la donna Hb > 13.5 gr % per l uomo Peso corporeo > 60 kg Piastrine > 180.000 / mm3 Quanto tempo dura? La durata della donazione è in rapporto all ematocrito del donatore, nonché al flusso di sangue che la vena può garantire; comunque dura in media 60 minuti. 11

Quanto tempo impiega il donatore per recuperare i globuli rossi e le piastrine? Le piastrine hanno una vita media di 7 giorni; il loro recupero avviene in poche ore. Per i globuli rossi il recupero avviene in 7-10 giorni Ogni quanto è possibile donare globuli rossi + piastrine? Secondo la legge italiana l uomo può effettuare questo tipo di donazione 4 volte all anno, la donna in età fertile 2 volte all anno. Alcuni consigli da mettere in pratica: PRIMA della DONAZIONE 1. ricordarsi di indossare indumenti comodi (il donatore deve stare sdraiato sul lettino e deve avere maniche rimboccabili e tali che non stringano troppo il braccio) 2. è possibile effettuare una piccola colazione : non latte e derivati 3. il questionario che viene consegnato dalle segretarie deve essere compilato in modo veritiero con particolare attenzione alle domande relative ad eventuali rischi di trasmissione di infezioni virali. Alcuni consigli da mettere in pratica : DOPO la DONAZIONE 1. assicurarsi che il cotone, tenuto ben fermo in corrispondenza della venipuntura, funga da tampone 2. controllare che gli indumenti non provochino compressione a monte della venipuntura; slacciare per una decina di minuti la cravatta e la cintura se troppo stretti 3. evitare di piegare il braccio per una decina di minuti dopo la donazione 4. non sostare in piedi fermi dopo la donazione bensì o sedersi o camminare 5. sedersi per fare colazione; bere molti liquidi durante la giornata 6. non fumare 1 ora prima ed 1 ora dopo la donazione 7. non portare pesi con il braccio utilizzato per il prelievo 8. dopo la donazione evitare: attività fisiche intense lavori faticosi attività sportiva lunghi viaggi in auto 12 in estate evitare di esporsi al sole nelle ore più calde.

FABBISOGNO DI EMOCOMPONENTI della PROVINCIA di PADOVA Il sangue è un fluido complesso costituito da più elementi denominati emocomponenti (emazie, plasma, piastrine). I Servizi Immunotrasfusionali del Dipartimento Provinciale di Medicina Trasfusionale hanno il compito di sopperire al fabbisogno dei pazienti ricoverati in tutti gli Ospedali della Provincia: da Cittadella a Piove di Sacco, da Camposampiero ad Este e per tutti gli Ospedali della città di Padova. La complessità degli interventi chirurgici ( soprattutto per quanto riguarda i trapianti di organo) e la particolare gravità di alcuni pazienti (Oncologia e Oncoematologia pediatrica) richiedono un supporto trasfusionale molto particolare sia per quanto riguarda la quantità (solo per gli Ospedali di Padova circa 34.000 unità di emazie concentrate, 10.000 unità di concentrati piastrinici e 12.000 unità di plasma all anno) sia per quanto riguarda la tipologia degli emocomponenti da trasfondere (emocomponenti deleucocitati e/o irradiati). I donatori che afferiscono al Centro Raccolta dell Azienda Ospedaliera riescono a sopperire alle necessità trasfusionali del Servizio per quanto riguarda il fabbisogno di plasma e di concentrati piastrinici, ma permane una grave carenza per quanto concerne la necessità di emazie concentrate. L organizzazione delle attività in Dipartimento fa sì che i Centri dell ULSS 15, dell ULSS 16 e dell ULSS 17 contribuiscano al fabbisogno di Padova, ma non basta, ragione per cui siamo costretti a richiedere unità di emazie concentrate a quasi tutti i Centri Trasfusionali del Veneto. Il nostro compito è quello di incentivare e favorire la donazione di sangue e di emocomponenti, anche in aferesi, in modo da poter ridurre il disavanzo fra unità di sangue donato e di sangue trasfuso nella nostra Provincia. Assieme alle Associazioni, è nostro desiderio e dovere promuovere la donazione, soprattutto verso i giovani, al fine di assicurare a tutti i pazienti ricoverati una adeguata terapia trasfusionale. Ai donatori cerchiamo di offrire competenza e professionalità, un ambiente confortevole e l accoglienza cortese da parte di tutto il personale, per ricambiare in piccola parte la loro disponibilità ed il loro altruismo. 13

Dove si può donare? Orari e ubicazione di vari centri di raccolta Complesso Socio Sanitario dei Colli Via dei Colli, 4-35143 Padova Telefono:049 821 6051 Telefono e Fax: 049 821 6050 dalle 10.00 alle 14.00 Orari di prelievo: Dal Lunedì al Sabato dalle ore 8 alle ore 11 La prima Domenica del mese dalle ore 8 alle ore 10. Camposampiero Via Cosma,1 zona verde dell Ospedle Orario di apertura in servizio attivo: Dal Lunedì al Sabato dalle ore 7.30 alle ore 9.30 La prima e la terza Domenica del mese dalle ore 7.30 alle ore 9.30 Cittadella Via Riva dell Ospedale, 40 area gialla dell Ospedale Orario di apertura in servizio attivo: Dal Lunedì al Sabato dalle ore 7.00 alle ore 9.30 2 e 4 Domenica del mese dalle ore 7.00 alle ore 9.30 Campo San Martino Villa Breda Via Fiorese, 57 Orario di raccolta del sangue: 2 e 4 Domenica del mese dalle ore 7.30 alle ore 9.30 14

Este e Monselice Orario di raccolta del sangue: Dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 9.30 Montagnana Orario di raccolta del sangue: Lunedì, martedì, giovedì e sabato dalle ore 8 alle ore 9.30 Le domeniche 1, 2 e 3 di ogni mese i prelievi vengono effettuati presso la sede di Este del SIT, a cura del personale AVIS, escluso agosto. Una domenica/mese, concordata con il responsabile, viene effettuata una raccolta presso la sede SIT di Montagnana con personale AVIS e SIT (nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre e novembre) Ospedale Piove di sacco Orario di raccolta del sangue: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 10.00 Il Sabato dalle ore 8.00 alle ore 9.30 15

P.O. Camposampiero P.O. Cittadella Campo San Martino Articolazione Territoriale UFFICIO RELAZIONI CON PUBBLICO Azienda Ospedaliera di Padova Via Giustiniani 2-35128 Padova TELEFONO: 049 821 3200-2090 FAX: 049 821 3364 E-MAIL: 16 urp@sanita.padova.it A cura dell U.R.P. dell Azienda Ospedaliera di Padova - Ultimo Aggiornamento Novembre 2010 UFFICIO RELAZIONI CON PUBBLICO Azienda ULSS 16 Via Scrovegni 14-35128 Padova TELEFONO: 049 821 4169 FAX: 049 821 4193 E-MAIL: urp@ulss16.padova.it