Dove sono i nostri animaletti?

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Transcript:

Dove sono i nostri animaletti? UN'ESPERIENZA DI ORIENTAMENTO A VISTA Nido d'infanzia Pellico Sezione medi Insegnanti Giuliana Ansaloni Simonetta Bevini

Il gatto Il coniglio Il maialino La paperona Il topo La puzzola Presentiamo ai bambini sei pupazzi, dando a ciascuno un nome. I pupazzi rappresentano animali conosciuti, ad eccezione della puzzola che è una novità.

I bambini giocano con i pupazzi e le educatrici ne ripetono il nome, sollecitando l identificazione di ciascun pupazzo (Mohamed ha preso la puzzola, mentre Axel ha trovato un gatto ) Giulia ha il maialino e ne imita il verso Alessandro ripete subito POPO

L educatrice posiziona i pupazzi in alcuni punti della sezione, verbalizzando le azioni che sta compiendo. I bambini la osservano. "Il topo lo mettiamo sullo scaffale" "Il maialino sulla mensola" "La paperona sulla mensola della musica" "La puzzola sulla mensola dei pannolini in bagno" (l unico pupazzo che non è stato collocato in sezione) "Il gatto sul mobile altissimo" "Il coniglio sul mobile basso"

Nei giorni successivi l educatrice domanda: Dove sono i pupazzi? In breve tempo tutti i bambini indicano il punto esatto in cui ogni animaletto di peluche è stato collocato. "È là!" "Là!" "È là è iioo" (è coniglio) Quando l educatrice chiede dove è la puzzola, la porta del bagno è chiusa, i bimbi si guardano intorno e ripercorrono i luoghi in cui sono stati nascosti i pupazzi. Mohamed va verso la porta del bagno guardando l educatrice, indica la porta e dice: "AUA" (acqua) che è la prima parola usata dai bimbi per identificare il bagno. Quando l educatrice apre la porta del bagno, Mohamed e Axel indicano la puzzola.

I bambini hanno i pupazzi a disposizione. L'educatrice li invita a rimetterli al loro posto. Il gatto viene posizionato da Axel sul mobile basso che è l unico punto al quale i bimbi più alti arrivano. Mohamed lo vede e rivolto all educatrice dice: Mamma, mamma, no,no, iiioo" ("coniglio", in effetti è il posto del coniglio) e prende giù il gatto. Poi prende il coniglio e lo rimette al suo posto.

Riflessioni sulle osservazioni INDOOR All interno della sezione è stato facile ritrovare i pupazzi: lo spazio vissuto quotidianamente dai bambini è a loro ben noto I punti di riferimento sono circoscritti all interno di uno spazio relativamente piccolo e i pupazzi sono collocati su arredi fissi, in posizione più o meno accessibile e visibile Anche nel caso della puzzola, unico pupazzo posto su una mensola del bagno, stanza adiacente alla sezione, i bambini dimostrano di sapere esattamente dove si trova I bambini indicano la porta che separa gli ambienti e con la parola acqua identificano il bagno, luogo dove ognuno ha anche il proprio bicchiere per bere. Qualcuno dice là, indicando nella giusta direzione.

Una mattina l educatrice invita i bambini a mettere i pupazzi in un cestino e insieme a loro li colloca in vari luoghi del giardino Il topo sulla siepe Il gatto sul tetto della casetta La papera sull albero Il maialino fra i tubi del gazebo La puzzola fra i rami, vicino al cancello Il coniglio sul ramo di un albero

L educatrice invita poi i bambini a ritrovare i luoghi in cui sono stati collocati i pupazzi. I bambini alzano la testa, si guardano intorno, si spostano di pochi passi e tornano con lo sguardo all educatrice che ripercorre con loro tutti i luoghi dove sono collocati i pupazzi. Alcuni bimbi, vedendo i pupazzi, accelerano il passo indicandoli.

Ripetiamo l uscita un altra volta, poi sopraggiunge il maltempo e il vento fa cadere la maggioranza dei pupazzi per terra, quindi vengono recuperati e lavati. Restano casualmente al loro posto la puzzola e il coniglio, che sempre per caso sono collocati lungo lo stradello di entrata e uscita del nido. Si vedono dalle finestre della saletta motoria che noi frequentiamo quotidianamente, e questo ce lo fa notare proprio Mohamed. 9 Gennaio L educatrice dice a Mohamed e Gregorio che si esce in giardino per andare a trovare la puzzola. Usciti dalla porta della sezione che dà sul giardino, i bimbi precedono la tata, si dirigono subito a sinistra, camminano, camminano e quando raggiungono l albero con la puzzola, guardano in quella direzione, finché non la vedono.

Gregorio si gira a guardare la tata e indica la puzzola col dito, Mohamed fa una corsetta finale, Indica e dice: Tata è là.

A questo punto l'educatrice chiede ai bambini: Il coniglio dov è? I bimbi tornano sui loro passi (in effetti avevano già superato il coniglio). Entrambi guardano nella giusta direzione: Mohamed ci passa davanti, ma non lo vede, Gregorio lo vede, si ferma e lo indica. Quando l educatrice dice : si, Gregorio è lì il coniglio, Mohamed si gira, guarda Gregorio, torna indietro, vede il coniglio e dice : è là.

Riflessioni sulle osservazioni OUTDOOR Lo spazio esterno essendo ampio implica un maggiore sforzo da parte dei bambini nel ritrovamento dei pupazzi. Nonostante ciò i bambini riconoscono i luoghi del nascondiglio grazie all'orientamento visivo e alle esperienze vissute in outdoor La distanza tra un pupazzo e l altro è relativamente ampia, il giardino ricopre una vasta area, occorre guardarsi intorno, alzare lo sguardo, camminare per conoscere e riconoscere un determinato luogo Dopo aver collocato i pupazzi insieme all educatrice i bambini, nell immediato, non sono in grado di ritrovarli autonomamente. Abbiamo però osservato che se i bambini vengono sostenuti con una corretta verbalizzazione e uno sguardo accogliente e di supporto da parte di un adulto, il ritrovamento avviene come in indoor. La risposta precisa e determinata di Mohamed e Gregorio nell ultima uscita fa pensare che il punto X, in cui sono stati collocati la puzzola e il coniglio, è situato su un percorso che i bambini compiono tutti i giorni entrando e uscendo dal nido, e quindi più conosciuto e più visibile e quindi l'orientamento per ritrovare il pupazzo è facilitato.