SVILUPPO VERTICALE DI UN UNITA DI APPRENDIMENTO SULL ALIMENTAZIONE BEST FOOD Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo grado A.S. 2014/2015 Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela Corso Docente referente Prof.ssa Perlita Brasacchio Noi siamo ciò che mangiamo L. Feuerbach
LA VERTICALIZZAZIONE DEL CURRICOLO DI SCUOLA Le Indicazioni Nazionali del 4 settembre 2012 introducono nei seguenti termini il curricolo: «Il curricolo di istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell autonomia scolastica, e al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l identità dell istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e si organizzano la ricerca e l innovazione educativa.» [I.N. 4.sett.2012, p.12]. Si evince quindi che il curricolo rappresenta uno strumento importante per costruire l'identità scolastica che diventa un centro per progettare, realizzare, valutare e ricercare. Per tale ragione «Ogni scuola predispone il curricolo, all interno del Piano dell offerta formativa, con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo della competenza, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.» «le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. [I.N. 4.sett.2012, p.12] Il curricolo, così come viene presentato nelle Indicazioni Nazionali, presenta un primo vincolo generale relativo alla centralità che viene attribuita alle competenze: «La scuola finalizza il curricolo allo sviluppo delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e la partecipazione sociale sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all autonomia didattica delle comunità scolastiche progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze.»«ogni scuola predispone il curricolo, all interno del Piano dell offerta formativa, con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione» [I.N. 4.sett.2012, p.14] Inoltre, si evidenzia anche l'importanza della verticalità, ossia: «L itinerario scolastico dai 3 ai 14 anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità pedagogica e professionale, è progressivo e continuo. La presenza, sempre più diffusa, degli istituti comprensivi, consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo tra con il secondo ciclo dell istruzione e formazione.» [I.N. 4.sett.2012, p.12]
La riflessione su una nuova modalità di organizzazione scolastica, quella che prevede la verticalizzazione dei 3 ordini di scuola (Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado ) in un unico Istituto Scolastico, detto "Comprensivo", pone in evidenza una serie di innegabili vantaggi dati da una soluzione di verticalità: - la realizzazione della continuità educativa metodologico - didattica; - la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti; - l'impianto organizzativo unitario; - la continuità territoriale; - l'utilizzazione funzionale delle risorse professionali. All interno di un progetto articolato di ricerca e sperimentazione sulla continuità educativa, il nostro Istituto ritiene fondamentale il problema del coordinamento dei curricoli sia sul piano teorico che su quello metodologico - operativo. La continuità nasce dall esigenza primaria di garantire il diritto dell alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. Il nostro Istituto si pone l obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale. La ricerca di coordinamento dei curricoli riguarda entrambi i versanti del curricolo stesso: il programma e la programmazione; si tratta infatti di individuare linee culturali comuni tra l oggetto delle attività delle diverse scuole per giungere alla definizione di veri e propri "obiettivi-cerniera" su cui lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola. Il modello di possibile traduzione operativa che l Istituto ha elaborato, parte dall individuazione preventiva di obiettivi di apprendimento e traguardi per lo sviluppo delle competenze che appartengono al curricolo dei tre ordini dell I.C., che siano misurabili, osservabili, trasferibili, e che garantiscano la continuità e l organicità del percorso formativo. Le competenze sono della stessa natura dalla prima classe della scuola primaria all ultima classe del secondo ciclo, ma variano nel loro livello di complessità e di adattabilità a situazioni diversificate(pellerey).
LA SCELTA DELL UDA L alimentazione ha assunto oggi, nella società dell informazione e della comunicazione, nell era dell interculturalità, un ruolo fondamentale nella determinazione della qualità della vita: è uno strumento essenziale per l educazione finalizzata alla prevenzione e alla cura delle malattie e, quindi, alla promozione ed al mantenimento di un ottimo stato di salute e offre innumerevoli spunti di crescita personale, culturale e umana. In un ottica di collegamento tra saperi trasversali, all interno di una visione unitaria dell intero percorso formativo, si prevedono collegamenti con tutti i campi di esperienza e gli ambiti di insegnamento. Il cibo ci immerge nella comunità umana, al punto che saper mangiare è anche socializzazione: saper vivere il pasto riunisce la famiglia, rinsalda i legami e il dialogo; i pranzi di festa delle ricorrenze e le colazioni di lavoro sono pretesti per favorire le comunicazioni sociali; il cibo costituisce occasione per incontrarsi e per far festa. Si affronteranno quindi attraverso testimonianze della letteratura e dell arte, l evolversi delle forme storiche della cultura alimentare, usi e costumi degli uomini a tavola, con particolare attenzione al contesto locale. Dietro ai sapori, agli odori, si nascondono molteplici significati; a cominciare dal colore dei cibi che ha linguaggio simbolico. Ogni tempo, luogo geografico, civiltà, ha dato importanza al cibo facendo delle scelte ben precise, in termini di preparazioni, cotture, e accostamenti: imparare a conoscerle significa accostarsi alla diversità. La storia dell alimentazione è uno snodarsi di sorprese, di culture alimentari che cambiano, di gusti, sapori e profumi da scoprire: essa ha stretti collegamenti con gli aspetti geografici, sociologici e con la stessa storia politica dei popoli. Per contro la fame nel mondo rappresenta un problema scottante e drammatico, che minaccia l esistenza di centinaia di milioni di persone ed ha connotazioni di ordine morale, sociale, politico: più di un terzo della popolazione vive sotto la soglia della miseria. L alimentazione si configura, pertanto, quale strumento di comunicazione, incontro, pensiero, condivisione e negoziazione. La progettazione di questa Unità di Apprendimento nasce dal desiderio di educare i propri alunni all'importanza di un'alimentazione sana e consapevole, all'apprezzamento dei cibi ed all'interesse della loro preparazione attraverso diverse esperienze che coinvolgano anche percorsi interculturali. In particolare persegue le seguenti FINALITA' Promuovere corretti stili di vita. Creare un percorso educativo comune e condiviso nei diversi ordini di scuola. Promuovere un atteggiamento positivo, corretto e consapevole nei confronti del cibo, comprendendo il legame fra la qualità dell alimentazione e la qualità di vita. Attivare forme di prevenzione riguardo allo stato di salute e l insorgenza della obesità nell attuale società sedentaria. Stimolare un approccio critico verso i cibi ed i relativi messaggi mediatici Promuovere l'acquisizione di sane abitudini alimentari, incrementando il consumo di frutta e verdura.
Educare i bambini alla diversità del gusto e alla diversità delle culture alimentari. Favorire un azione educativa per una modifica comportamentale volta a rimuovere gli atteggiamenti sbagliati più radicati. Conoscere gli alimenti e i loro valori nutritivi. Conoscere la composizione di una varia, sana e corretta alimentazione che valorizzi la stagionalità, la produzione locale, i piatti tipici e il biologico. Conoscere i principi nutritivi degli alimenti e la piramide alimentare. Considerare la corretta alimentazione come mezzo efficace per la prevenzione e la cura di alcune malattie. Riconoscere l alimentazione come strumento di comunicazione, incontro, pensiero, condivisione e integrazione. METODOLOGIA (Infanzia-Primaria) Attiva di osservazione, esplorazione e scoperta di ricerca e studio Pratica di esperienza diretta con le mani in pasta Metacognitiva di rielaborazione di quanto appreso METODOLOGIA (Secondaria) Discussioni sulle conoscenze e le convinzioni degli allievi sul tema e relativi loro comportamenti. Distribuizione di un questionario per il rilevamento delle abitudini alimentari con successiva tabulazione dei dati. Utilizzo del metodo della ricerca consultando vari testi, articoli di giornali e riviste, visionando videocassette e materiale multimediale. Indagini ed interviste e tabulazione dei dati da essi emersi. Visita ad un supermercato per simulare il momento della spesa in cui si valuteranno i fattori che influenzano la stessa (effetto pubblicità, gusti, prezzo, qualità) e la capacità degli allievi di leggere le etichette e di effettuare scelte consapevoli. ATTIVITA (Infanzia-Primaria) Indagine sulle abitudini alimentari con questionario Esperienze laboratoriali di cucina in classe Visita ad una fattoria (Scuola dell infanzia) o agriturismo Visita ad un supermercato (Scuola primaria)
Visita ad un panificio del territorio ATTIVITA (scuola secondaria) IL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Monitoraggio delle abitudini e dei consumi degli allievi a casa (coinvolgimento genitori) - a casa: raccolta dati; - in classe: socializzazione dei dati, - nel laboratorio multimediale: tabulazione dati. IL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (aspetto geo-storiografico) Alimentazione di ieri e di oggi. Alimentazione in Italia e nel mondo. Alimentazione e cultura casa (ricerche); In classe (letture, commenti). I PRINCIPI ALIMENTARI Quali sono, dove si trovano, a cosa servono. LA DIETA Il fabbisogno alimentare quotidiano in base all età, al sesso, al lavoro svolto. Le malattie derivanti da una alimentazione errata. ALIMENTAZIONE E PUBBLICITÀ: LA PUBBLICITÀ ALIMENTARE VA DIGERITA - A casa ( osservazione e registrazione pubblicità), - In classe: video ( visione e commento); ( lettura dati, allestimento di cartelloni). COLLABORAZIONI ESTERNE Interventi di esperti sull'alimentazione Interventi di medici specialisti sulle malattie (obesità, anoressia, bulimia...) Coinvolgendo tutte le Aree di Esperienza, gli ambiti disciplinari e le materie ad INTEGRAZIONE DEI LINGUAGGI perché l approccio metodologico di un progetto di educazione alimentare deve mettere in gioco tutte le discipline. Lingua italiana: rielaborazione orale e scritta delle esperienze svolte, letture di testi, fiabe (anche di culture diverse), con il cibo come soggetto, giochi linguistici e scrittura creativa. Matematica: indagini, classificazioni, uso di digrammi, problemi... Scienze: sperimentazioni pratiche (semine), osservazioni ambientali... Storia: ricostruzioni temporali, raccolta di testimonianze, confronti tra generazioni
Geografia: conoscenza del territorio e della sua specificità Arte e Immagine: disegni, illustrazioni, stampe, collage... Informatica: assemblaggio del materiale prodotto in formato digitale.. Lingue straniere: conoscenza e confronto con culture culinarie diverse o le nostre ricette in un altra lingua o riproduzione di momenti di vita con scenette in lingua. Educazione Motoria: sviluppo armonico del corpo e alimentazione Cittadinanza e costituzione: i diritti dei bambini, la malnutrizione Tecnologia: la piramide alimentare PRODOTTI FINALI: Indagini, classificazioni, stampe, disegni, lavori digitali, una piramide alimentare ecc I quadrimestre TEMPI Prof.ssa Perlita Brasacchio