ATTIVAZIONE CONSULTAZIONE PRELIMINARE

Documenti analoghi
DUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE IN EMILIA-ROMAGNA

CENNI SULLA FASE TRANSITORIA DELLA NUOVA LEGGE REGIONALE 21 dicembre 2017, n.24 DISCIPLINA REGIONALE SULLA TUTELA E L USO DEL TERRITORIO

REGIONE TOSCANA. Legge Regionale 65/2014 Norme per il governo del territorio come modificata dalle LR 43/2016, 91/2016 e 50/2017

DOPPIA VELOCITÀ: PIANO E PROGETTO VERSO LA NUOVA LEGGE URBANISTICA REGIONALE

Comune di Breno Piano di Governo del Territorio. Nuovo quadro normativo

Verso il nuovo PIANO URBANISTICO COMUNALE PER UNA CITTA' ACCOGLIENTE, SOSTENIBILE, SOLIDALE. Sala Ex Scuola Bianchini Dicembre 2018

LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85

P2 Norme di attuazione Proposta di Variante

Città di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Settore IV: Sviluppo Urbano

Il RUE. Regolamento Urbanistico Edilizio (art. 29 LR 20/2000)

LO STATO DELLA PIANIFICAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA

LR 24/2017 Disciplina regionale sulla tutela e l uso del territorio

Norme Tecniche Operative Variante adeguata alla D.C.C. n. 12 del 02/05/2013

RELAZIONE TECNICA - SCHEDA INFORMATIVA. Capacità edificatoria prevista dallo strumento urbanistico vigente

Integrazione del PTR ai sensi della LR 31/2014: i principali contenuti

REGIONE LAZIO. LR 7/2017 Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio

La Variante al Piano Territoriale Regionale e i nuovi compiti del piano comunale

PIANIFICAZIONE URBANISTICA COMUNALE: Modelli a confronto

DIREZIONE CNA COSTRUZIONI MODENA 16 LUGLIO 2018 N. 24 PERIODO MODENA -SEDE CNA

Regione Lazio. Leggi Regionali

PROT del 30/11/17 12_NUOVA PROPOSTA PROPONENTE: SELBAGRICOLA 2 SOC. SEMPLICE - FINACOOP SOC. COP.

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO

LR 20/00 capo A-IV - Territorio Rurale

Disegno di Legge: NORME PER LA RICOSTRUZIONE DELLE AREE COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI DEL 24 AGOSTO 2016, 26 E 30 OTTOBRE 2016 E SUCCESSIVI

PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA

Le principali innovazioni normative introdotte dalla L.R. n. 24 del dott. Giovanni Santangelo

Indice Premessa Le modalità di integrazione delle considerazioni ambientali nel PTCP 2007 Il monitoraggio del RUE

INCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC

ROMA, Venerdì 6 luglio 2018 Auditorium Parco della Musica

Forum cittadino Bologna. Città che cambia

IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre

IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del Sindaco del PI Aree per le attività economiche

I CONTENUTI DEL RUE NELLA L.R. 20/2000

La L.R. n. 24 del 2017 di riforma della disciplina urbanistica:

CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007

1 Le direttive 2 La struttura del piano 3 I gruppi di lavoro 4 Il calendario

Integrazione del Piano Territoriale Regionale e norma transitoria l.r. 31/2014

approvazione del PSC Associato per i Comuni di Baiso, Casina e Vetto d Enza, il percorso di

Ufficio di Piano L.R. 21 DICEMBRE 2017, N.24 «DISCIPLINA REGIONALE SULLA TUTELA E L USO DEL TERRITORIO»

Comune di Cenate Sotto PGT Documento di piano 6 settembre 2012 agg. (articolo 13) 24 luglio 2014

UTILITA DEI PIANI NELLA COMPETIZIONE FRA TERRITORI

PUG: Struttura, strategia e disciplina

3 ambito progettuale parco marecchia

- in data 31/12/2013 e 10/06/2014 ha perso efficacia quinquennale la disciplina delle trasformazioni contenuta nel Regolamento Urbanistico vigente;

PROPONENTE: BERNARDI IMMOBILIARE SRL

PROPONENTE: DALL'AMORE EDGARDO, DALL'AMORE MAURO, DALL'AMORE RUFFILLO

COMUNE DI ZIANO PIACENTINO PROVINCIA DI PIACENZA

ADOZIONE PIANO OPERATIVO COMUNALE REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO

La nuova legge regionale sulla tutela e l uso del territorio. dott. Giovanni Santangelo

PSC - POC - RUE POC N. Comune di Castell'Arquato II PIANO OPERATIVO COMUNALE ELABORATI DI PROGETTO NORMATIVA DI ATTUAZIONE E SCHEDE D'AMBITO

RELAZIONE TECNICA. Dirigente Dr.ssa Annamaria Sposito. Elaborazione tecnica Arch. Ivan Fiaccadori. Elaborazione carta tecnica GIS Arch.

COMUNE DI ALBIGNASEGO PIANO DEGLI INTERVENTI. Variante n 4. Elaborato A

Comune di Seriate. Piano di Governo del Territorio

PROT del 23/11/17 3_NUOVA PROPOSTA CAMPORESI MAURIZIO LEG. RAP. SOC. IMMOBILIARE DI

PTCP variante 2013 di adeguamento al Piano Territoriale Regionale (PTR) Provincia di Cremona Settore Pianificazione Territoriale

QUALITA EDILIZIA ED ENERGIA

PAT del comune di S. MARTINO DI V.ZZE

9 - I PROGRAMMI COMPLESSI. Prof. Pier Luigi Carci

Articolo 2.12 Schede di progetto degli ambiti di trasformazione

RUE 2015 FAENZA. La periferia. (innovazioni regolamentari, lettura cartografica e normativa; nuove possibilità rispetto al precedente piano)

NUOVA LEGGE URBANISTICA A UN ANNO DALL APPROVAZIONE

Regione Emilia-Romagna R.U.E. ELABORATI DI PROGETTO REGOLAMENTO URBANISTICO ED EDILIZIO. Adozione C.C. n. 33 del

PIANO OPERATIVO COMUNALE

Pubblicata sul BURL SSO n.11 del 16 marzo 2012

Comune di Casnigo VARIANTE PGT Documento di Piano 20 febbraio 2018

MODIFICHE DI LEGGI REGIONALI E DISPOSIZIONI IN MATERIA DI GOVERNO DEL TERRITORIO E DI AREE NATURALI PROTETTE REGIONALI (1)

Conferenza stampa d illustrazione della proposta di: VARIANTE GENERALE al P.G.T. (L.R 12/2005)

L.R. 16 luglio 2009 n. 13. Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia

COMUNE DI CAVEZZO PROVINCIA DI MODENA

ALLEGATO 1 ADEMPIMENTI REGIONALI IN

RIUSO E CONSUMO DEL SUOLO. Gruppo consiliare Partito Democratico del

PROT del 30/11/17 13_NUOVA PROPOSTA PROPONENTE: SALCOM SRL

2-DESCRIZIONE DEGLI AMBITI URBANISTICI DEFINITI DAL PIANO DELLE REGOLE 2.3 QUADRO RIASSUNTIVO DELLE AZIONI DEL PIANO DELLE REGOLE

dipartimento riqualificazione urbana settore piani, programmi e progetti strategici PREVISIONI URBANISTICHE FRA CAAB, SCALO E PILASTRO

REVISIONE GENERALE DEL COMUNALE COMUNE DI BARDONECCHIA NUOVO PIANO REGOLATORE COMUNALE

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di PIANEZZA (TO). Approvazione della Variante Generale al P.R.G.C..

DICHIARAZIONE DI SINTESI

Piani e Progetti Urbanistici

stima superficie classificata mq

UNIONE BASSA EST PARMENSE PROVINCIA DI PARMA. Regolamento Urbanistico ed Edilizio COMUNE DI SORBOLO R.U.E. 2003

LEGGE REGIONALE TOSCANA n. 65/2014

L ERS nel documento per la qualità urbana

Direzione Legislazione Mercato Privato. Direzione Legislazione Mercato Privato CONSUMO DEL SUOLO: Le principali definizioni

Comune di Casnigo PGT Documento di piano 12 aprile 2011

Sviluppo sostenibile e Agenda 21 nel Piano di Assetto del Territorio

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di VIGUZZOLO (AL). Variante Generale al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione.

«NORME PER LA RIGENERAZIONE

9 COSA E CHIESTO AI COMUNI

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC

IL Regolamento Urbanistico Edilizio, disciplina le trasformazioni e gli interventi

4 ambito progettuale deviatore marecchia tratto compreso tra la darsena e il parco marecchia

COMUNE DI RONCOFREDDO Provincia di Forlì - Cesena

Comune di Bologna Piani e Progetti Urbanistici

Le funzioni di governo del territorio della Città metropolitana di Milano

che costituiscono parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

CITTA' DI LEGNAGO UFFICIO: GESTIONE DEL TERRITORIO E SUAP

Comune di Novi di Modena

Transcript:

Comune di Misano Adriatico verso il nuovo PIANO URBANISTICO GENERALE ATTIVAZIONE CONSULTAZIONE PRELIMINARE Misano Adriatico, 12 Giugno 2018 1

La nuova legge urbanistica Radicale modifica del quadro normativo, relativamente vigente (LR20/2000), prevedendo: Nuovi strumenti di pianificazione Nuove modalità di attuazione delle trasformazioni Obiettivo: rispondere alle mutate esigenze si salvaguardia del territorio, attraverso strumenti più semplici ed elastici a tutti i livelli, dalla pianificazione comunale a quella d area vasta e regionale. 2

La nuova legge urbanistica A livello comunale si prevede un solo strumento: il Piano Urbanistico Generale (PUG). Il sostituisce i tre precedenti strumenti: Piano Strutturale Comunale (PSC), Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) e Piano Operativo Comunale (POC). Il PUG non attribuisce in alcun modo potestà edificatoria e potenzialità edificatorie o aspettative giuridicamente tutelate di analogo contenuto (carattere già proprio del PSC). Non è quindi più necessario prevedere una stima del fabbisogno finalizzata a definire la capacità edificatoria del Piano (dimensionamento). 3

La nuova legge urbanistica I diritti edificatori vengono attribuiti, all occorrenza, attraverso gli Accordi operativi. Gli Accordi operativi che rappresentano il solo strumento attuativo che coinvolge i privati, mentre resta possibile la elaborazione di Piani attuativi di iniziativa pubblica. Innovazioni: Viene superato il Piano Operativo Comunale (POC) e con esso l ipotesi, di programmazione quinquennale degli interventi; non è mai necessaria la successiva elaborazione di Piani Urbanistici Attuativi (PUA): le previsioni degli Accordi sono sempre attuabili direttamente o tramite semplice convenzione. 4

La nuova legge urbanistica Principi ispiratori della nuova legge urbanistica: Contenimento del consumo di suolo - verso il saldo zero al 2050; Incentivazione della riqualificazione dell esistente. Cambio di paradigma rispetto al modello espansivo che aveva caratterizzato gli anni 90 e i primi anni 2000, che la LR 20/2000 si proponeva di arginare. 5

La nuova legge urbanistica Il PUG, a livello comunale, dà attuazione a tali principi. In particolare, come primo atto, individua il Perimetro del territorio urbanizzato Il Territorio urbanizzato ricomprende le aree edificate con continuità, le dotazioni territoriali e i servizi pubblici, escludendo le aree rurali anche intercluse, l edificato sparso e discontinuo, le aree permeabili interne non dotate di infrastrutture per l urbanizzazione, le aree di pertinenza delle infrastrutture per la mobilità esterne al TU 6

La nuova legge urbanistica La nuova legge prevede regimi di intervento nettamente differenziati tra le aree interne ed esterne al territorio urbanizzato: all esterno vengono privilegiati interventi a favore degli operatori agricoli e di riqualificazione del paesaggio; all interno vengono favoriti tutti gli interventi di riqualificazione, di sostituzione e, a determinate condizioni, di addensamento urbano (anche prevedendo incentivi urbanistici e differenziando o derogando, in casi specifici, alla richiesta di standard urbanistici). 7

La nuova legge urbanistica All esterno del Territorio urbanizzato è prevista una quota complessiva massima di consumo di suolo ammissibile pari al 3% del territorio urbanizzato (comunque non ammessi interventi di edilizia residenziale libera) In deroga al limite del 3%, sono ammessi: opere pubbliche parchi urbani fabbricati funzionali alle aziende agricole interventi di parziale recupero per la demolizione di superfici sparse non più funzionali alla agricoltura nuovi insediamenti produttivi strategici (di rilievo regionale o nazionale), laddove non esistano alternative ampliamento di attività produttive già esistenti. 8

La nuova legge urbanistica All interno del territorio urbanizzato viene introdotta una Disciplina favorevole al riuso e alla rigenerazione urbana, che suddivide gli interventi in tre tipologie: qualificazione edilizia (comprendente la demolizione e ricostruzione sempre attuabile per intervento diretto); ristrutturazione urbanistica (comprendente interventi più rilevanti da assoggettare a permesso di costruire convenzionato); interventi di addensamento e sostituzione urbana (che, in virtù della loro entità, devono essere assoggettati ad Accordi operativi o Piani attuativi di iniziativa pubblica). 9

Attività svolta Il completamento della documentazione per giungere alla Adozione del PUG sta avvenendo confrontandosi con la Provincia di Rimini e con la Regione Emilia Romagna, nell ambito della sperimentazione avviata. Principali argomenti trattati: Criteri di completamento/integrazione Quadro Conoscitivo Impostazione e ruolo Valsat nel nuovo impianto pianificatorio Contenuti della Strategia e importanza definizione T.U. Impostazione e contenuti Disciplina edificato/territorio rurale Fase transitoria / Interventi anticipatori 10

Fase transitoria La fase transitoria è regolata dall Art.4 della Legge Regionale, che specifica nel dettaglio: comma 4: gli atti che posso essere avviati o completati nel corso del periodo transitorio (entro il 01.01.2012, o comunque prima dell entrata in vigore del PUG) comma 6: gli accordi e gli strumenti che il PUG DEVE OBBLIGATORIAMENTE fare salvi, anche se solamente avviati, in quanto iniziati durante la fase transitoria. 11

Fase transitoria La Circolare Prime indicazioni applicative della nuova legge urbanistica regionale dettaglia ulteriormente gli Effetti dell approvazione del PUG (sezione VIII), specificando che: con l entrata in vigore del PUG si conclude il periodo transitorio; non è più possibile applicare leggi previgenti, per adottare o approvare varianti a piani previgenti, né per dare esecuzione agli stessi; perdono efficacia i piani urbanistici generali previgenti e tutti i relativi strumenti attuativi che contengono previsioni incompatibili col nuovo strumento, fatta eccezione per quelli per i quali siano già iniziati i lavori. 12

Fase transitoria I PUG devono TUTTAVIA fare necessariamente salvi (Art. 4, co.6 LR24/17) la definizione e l attuazione degli strumenti attuativi e degli atti avviati nel periodo transitorio, tra cui: Accordi operativi legate all atto di indirizzo; Varianti specifiche alla pianificazione urbanistica vigente; Piani attuativi adottati, anche in variante; Piani di riqualificazione urbana (PRU) avviati; Atti negoziali e procedimenti speciali di approvazione in variante Tali atti possono essere quindi approvati e convenzionati anche dopo l entrata in vigore del PUG. La stipula della convenzione per l attuazione di tali previsioni deve avvenire comunque entro il 01.01.23 e contenere termini perentori per l attuazione delle trasformazioni previste. 13

Fase transitoria Ipotesi da verificare C.2.2 Modifica Accordo di Programma con incremento quota ricettiva D6 APEA Raibano variante PUA per modifica opere infrastrutturali Area Bandieri Avvio Accordo di programma per conformazione area 14

Fase transitoria Ipotesi da verificare C.2.2 Modifica Accordo di Programma con incremento quota ricettiva D6 APEA Raibano variante PUA per modifica opere infrastrutturali Area Bandieri Avvio Accordo di programma per conformazione area 15

Contenuti prima seduta 1) PRESENTAZIONE STRUTTURA PUG 2) ILLUSTRAZIONE QUADRO CONOSCITIVO 3) DEFINIZIONE STRUTTURA E CONTENUTI VALSAT 4) DEFINIZIONE STRUTTURA E CONTENUTI E STRATEGIA A PARTIRE DALLA PERIMETRAZIONE TERRITORIO URBANIZZATO 16

Struttura del PUG PIANO QUADRO CONOSCITIVO TAVOLA DEI VINCOLI STRATEGIA QUALITA' URBANA ED ECOLOGICO AMBIENTALE DISCIPLINA DELL'EDIFICATO E DEGLI INTERVENTI IN AMBITO RURALE PUG VALSAT - ANALISI SISTEMI FUNZIONALI, VULNERABILITA' E RESILIENZA - INDIRIZZI ALLA STRATEGIA - VERIFICA SOSTENIBILITA' STRATEGIE - INDIRIZZI PER VALUTAZIONE ACCORDI - CRITERI MONITORAGGIO - VERIFICA SOSTENIBILITA' DISCIPLINA 17

Quadro conoscitivo 18

Quadro conoscitivo 19

Tavola 1 Unità di paesaggio 20

Tavola 2 Tutele e vincoli 21

Tavola 3A Tutele e vincoli PTCP 22

Tavola 3B Tutele e vincoli PRG 23

Tavola 4 Rischi ambientali 24

Tavola 6 PAI 25

Tavola dei vincoli/1 26

Tavola dei vincoli/2 27

Tavola 5 Rete ecologica 28

Tavola 5 Rete ecologica 29

Tavola 7 Reti tecnoclogiche 30

Tavola 8 Dotazioni territoriali 31

Tavola 9 Epoca costruzione edificato 32

Allegato: Analisi patrimonio edilizio 33

Allegato: Analisi patrimonio edilizio 34

Tavola 10A / 10B Uso del suolo 35

Allegato:Censimento beni storici 36

Contenuti della Strategia Primo passaggio preliminare alla elaborazione della Strategia è l individuazione del Territorio Urbanizzato. La L.R.24/17, individua il T.U. essenzialmente come le aree edificate con continuità a prevalente destinazione residenziale, produttiva, commerciale, direzionale e di servizio, turistico ricettiva, le dotazioni territoriali, le infrastrutture, le attrezzature e i servizi pubblici comunque denominati, i parchi urbani nonché i lotti e gli spazi inedificati dotati di infrastrutture per l urbanizzazione degli insediamenti. Sono, tra l altro, da escludersi dal Territorio Urbanizzato: le aree rurali, comprese quelle intercluse tra più aree urbanizzate aventi anche un elevata contiguità insediativa l edificato sparso o discontinuo, collocato lungo la viabilità e le relative aree di pertinenza e di completamento 37

Contenuti della Strategia Il PUG deve definire e dichiarare i criteri utilizzati nella individuazione del Territorio Urbanizzato, che costituisce precisa azione progettuale. Il Territorio urbanizzato deve essere analizzato (Schema di Assetto Art.33 L.R.24/17) nelle sue caratteristiche e deve essere oggetto di politiche pubbliche e private di riqualificazione/rigenerazione per migliorarne o rafforzarne le caratteristiche urbane. 38

Territorio urbanizzato Il Territorio Urbanizzato: Costituisce la base per il calcolo del 3% di potenziale nuova urbanizzazioni (Art.6); Rappresenta, di norma, l elemento in adiacenza al quale si possono localizzare tali nuove urbanizzazioni (Art.5, co.4); Rappresenta l elemento all interno del quale, o in adiacenza al quale, si possono delocalizzare volumi rurali incongrui (Art.36, co.5, lett.e). 39

Territorio urbanizzato Gli interventi di trasformazione all interno del Territorio urbanizzato: Godono di sgravi in termini di Contributo di Costruzione e sono esonerati dal Contributo straordinario; Possono godere di agevolazioni in termini di dotazioni e standard da cedere alla Amministrazione; Godono delle deroghe agli indici e distanze previsti dal DM1444/68 e di specifiche semplificazioni procedimentali (in particolare VAS); Possono potenzialmente accedere a futuri finanziamenti specifici che verranno previsti in tali ambiti per la rigenerazione urbana. 40

41

42

43

Territorio urbanizzato Il Comune di Misano presenta un territorio poroso, all interno del quale occorre, NEL RISPETTO DELLA LEGGE, introdurre gerarchia. Quali puntuali criticità si segnalano : L area della Camilluccia, che si presenta come una porzione destinata all edificazione diffusa a carattere non urbano (anche se caratterizzata da aree di cessione di dubbia utilità); L area delle Casette, che costituisce una situazione ibrida, tra una frazione (senza dotazioni urbane) ed uno sviluppo lineare sviluppatori lungo la viabilità; Diversi ghetti e nuclei, storici o meno, che possono comunque essere trattati nella normativa del territorio rurale. 44

Territorio urbanizzato Il Territorio urbanizzato così definito presenta una estensione di circa 435 ha. La quota complessiva del consumo di suolo ammissibile (3% del TU) risulta pertanto pari a circa 13 ha. STATO / TEMPI: La definizione del Territorio Urbanizzato appare nella sostanza completata, fatte salve eventuali modeste rettifiche in fase di affinamento delle Strategie 45

Contenuti della Strategia Primo passaggio preliminare alla elaborazione della Strategia è l individuazione del Territorio Urbanizzato. La L.R.24/17, individua il T.U. essenzialmente come le aree edificate con continuità a prevalente destinazione residenziale, produttiva, commerciale, direzionale e di servizio, turistico ricettiva, le dotazioni territoriali, le infrastrutture, le attrezzature e i servizi pubblici comunque denominati, i parchi urbani nonché i lotti e gli spazi inedificati dotati di infrastrutture per l urbanizzazione degli insediamenti. Sono, tra l altro, da escludersi dal Territorio Urbanizzato: le aree rurali, comprese quelle intercluse tra più aree urbanizzate aventi anche un elevata contiguità insediativa l edificato sparso o discontinuo, collocato lungo la viabilità e le relative aree di pertinenza e di completamento 46

Contenuti della Strategia Il PUG deve definire e dichiarare i criteri utilizzati nella individuazione del Territorio Urbanizzato, che costituisce precisa azione progettuale. Il Territorio urbanizzato deve essere analizzato (Schema di Assetto Art.33 L.R.24/17) nelle sue caratteristiche e deve essere oggetto di politiche pubbliche e private di riqualificazione/rigenerazione per migliorarne o rafforzarne le caratteristiche urbane. 47

Territorio urbanizzato Il Territorio Urbanizzato: Costituisce la base per il calcolo del 3% di potenziale nuova urbanizzazioni (Art.6); Rappresenta, di norma, l elemento in adiacenza al quale si possono localizzare tali nuove urbanizzazioni (Art.5, co.4); Rappresenta l elemento all interno del quale, o in adiacenza al quale, si possono delocalizzare volumi rurali incongrui (Art.36, co.5, lett.e). 48

Territorio urbanizzato Gli interventi di trasformazione all interno del Territorio urbanizzato: Godono di sgravi in termini di Contributo di Costruzione e sono esonerati dal Contributo straordinario; Possono godere di agevolazioni in termini di dotazioni e standard da cedere alla Amministrazione; Godono delle deroghe agli indici e distanze previsti dal DM1444/68 e di specifiche semplificazioni procedimentali (in particolare VAS); Possono potenzialmente accedere a futuri finanziamenti specifici che verranno previsti in tali ambiti per la rigenerazione urbana. 49

50

51

52

Territorio urbanizzato Il Comune di Misano presenta un territorio poroso, all interno del quale occorre, NEL RISPETTO DELLA LEGGE, introdurre gerarchia. Quali puntuali criticità si segnalano : L area della Camilluccia, che si presenta come una porzione destinata all edificazione diffusa a carattere non urbano (anche se caratterizzata da aree di cessione di dubbia utilità); L area delle Casette, che costituisce una situazione ibrida, tra una frazione (senza dotazioni urbane) ed uno sviluppo lineare sviluppatori lungo la viabilità; Diversi ghetti e nuclei, storici o meno, che possono comunque essere trattati nella normativa del territorio rurale. 53

Territorio urbanizzato Il Territorio urbanizzato così definito presenta una estensione di circa 435 ha. La quota complessiva del consumo di suolo ammissibile (3% del TU) risulta pertanto pari a circa 13 ha. STATO / TEMPI: La definizione del Territorio Urbanizzato appare nella sostanza completata, fatte salve eventuali modeste rettifiche in fase di affinamento delle Strategie 54

Contenuti della Strategia La Strategia per la Qualità urbana ed ecologico-ambientale, deve riguardare sia il territorio urbanizzato, sia il territorio extra-urbano e verrà suddivisa in: Obiettivi generali: da perseguire attraverso una pluralità di strumenti, pubblici e privati, non solo in occasione delle eventuali trasformazioni urbanistiche più rilevanti; Indicazioni per gli Accordi operativi e per i Piani Attuativi di Iniziativa Pubblica: costituenti il riferimento sulla base del quale verificare la coerenza e l utilità pubblica delle proposte di trasformazione di singole porzioni di territorio. 55

Contenuti della Strategia Gli Obiettivi e le Indicazioni della Strategia dovranno essere elaborati sulla base degli esiti della prima parte della VALSAT, in fase di completamento. Di seguito si riporta, comunque, un primo elenco di temi già emersi chiaramente dal Quadro conoscitivo e dalla discussione di questi mesi, su cui avviare un preliminare confronto con l Amministrazione. 56

Strategia: obiettivi generali I contenuti della Strategia saranno oggetto di una successivo incontro di Consultazione, anche sulla base degli elementi forniti dagli Enti. Si stanno affrontando diversi temi: A)VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IDENTITARIO, CULTURALE E PAESAGGISTICO A)SVILUPPO DEL SISTEMA PRODUTTIVO, AGRICOLO E COMMERCIALE A)MIGLIORAMENTO DELL ACCESSIBILITÀ E INTERVENTI A FAVORE DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE A)CONSERVAZIONE E QUALIFICAZIONE DEI TESSUTI URBANI 57

Ipotesi tempistica Ipotesi tempistica: Giugno: verifica temi strategici Giunta Comunale Luglio: aggiornamento RER Settembre: II Cons. preliminare Comm.ne Consiliare Assemblea Ottobre: Assunzione PUG Giunta Ottobre: Trasmissione PUG Consiglio Ottobre Dicembre: Avvio partecipazione e discussione sulla bozza di Piano completa Dicembre: Adozione PUG Consiglio Comunale 58