Si attivano momenti di confronto e discussione tra famiglie e scuola.



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Transcript:

LA NOSTRA STORIA 2005/2006: un gruppo di genitori di ragazzi con autismo alla ricerca di luoghi e opportunità di crescita e cura per i propri figli incontra e conosce la realtà dell' I.T.A.S G. Garibaldi, che si presenta da subito come uno spazio aperto in senso fisico e progettuale, in cui sperimentare nuove forme di integrazione. Un ciclo di piccoli seminari coordinati dal Policlinico di Tor Vergata permette alla scuola e alle famiglie di misurarsi a vicenda. Gli allievi vengono stimolati attraverso percorsi sensoriali ad empatizzare con i loro compagni diversi. Le famiglie, relegate spesso ad ascoltare, hanno la possibilità di raccontarsi, di conoscere i compagni di classe dei propri figli, di preparare in prima persona setting di inserimento adeguati, di confrontarsi tra loro. 2006/2007: sulla scia dell'esperienza in corso, nove ragazzi con disabilità si iscrivono al primo anno di scuola. Un nucleo di insegnanti di sostegno, assistenti e genitori lavora contestualmente a un'ipotesi di fattoria sociale, raccontata nel progetto La fattoria nella scuola, presentato alla Provincia di Roma per la richiesta di assistenza specialistica nell'anno scolastico. Si prevede e descrive un lavoro che deve incidere sia sul contesto (piano di studi individualizzato a seconda delle proprie abilità; strutturazione di spazi con facilitazioni visive; formazione della scuola all'accoglienza della disabilità) che sull'individuo (progetto educativo individualizzato; modalità di intervento avanzate e scientificamente riconosciute; diario quotidiano dei progressi e delle difficoltà di ognuno). E' un lavoro che richiede la partecipazione attiva di tutti gli attori che nella vita del ragazzo con disabilità sono coinvolti. I servizi sociali e sanitari del territorio non possono più limitarsi a firmare il verbale di un GLH operativo perché le prestazioni di assistenza e cura degli enti locali devono ricollocarsi in progettualità più ampie, di cui la famiglia e la scuola sono l'epicentro. Un allievo con disabilità, si

scrive nei verbali dei GLH e nei progetti dell'istituto, può frequentare la scuola nelle fasce orarie che preferisce, compresi i periodi di chiusura scolastica per festività, e può spendere negli spazi esterni e interni del Garibaldi (gli orti, le serre, il convitto, la palestra, i campi sportivi, il maneggio, le aule, il bar) le risorse umane ed economiche che afferiscono dal SAISH (servizio di assistenza domiciliare per l'handicap), dai centri riabilitativi accreditati (ex articolo 26 delle ASL), dal privato sociale, dalla famiglia. 2007: gli allievi con disabilità iscritti all'i.t.a.s. G. Garibaldi sono 29, 15 hanno una diagnosi di disturbo pervasivo e generalizzato dello sviluppo. Le diagnosi d'autismo sono cresciute esponenzialmente, i dati rilevano che è autistico un bambino su 120 e le stime potrebbero peggiorare. Le linee guida della Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile del 2005 avevano già allarmato la comunità scientifica. Si insedia contemporaneamente il Tavolo di Lavoro sull'autismo presso l'ufficio Handicap della Provincia di Roma, che riunisce i rappresentanti dei TSMREE delle ASL, dei centri di terzo livello, delle università, delle associazioni dei familiari di ragazzi disabili, e che elabora un documento di sintesi in cui definisce una proposta di intervento agli enti locali. Le linee guida vengono presentate all'i.t.a.s. G. Garibaldi il 15 gennaio 2008, in occasione della Conferenza di Programma sull'autismo della Provincia di Roma. 2008: l'i.t:a.s. G. Garibaldi promuove e sottoscrive un protocollo di intesa interistituzionale che recepisce il documento provinciale e vede tra i firmatari associazioni di volontariato di famiglie, cooperative di assistenza domiciliare, Direzioni Sanitarie di ASL RMB, RMC e RMD, Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile della Università degli studi di Roma la Sapienza - Dipartimento di Pedagogia Speciale di Roma Tre, Municipi X e XI e l' Università degli studi di Roma la Sapienza - Dipartimento dei Processi di Sviluppo e Socializzazione.

La Conferenza dei Responsabili, organo designato dal protocollo, ha il compito di costruire, sottoscrivere e monitorare il progetto dell' I.T.A.S. G. Garibaldi, che non si limita a organizzare con le risorse che la Provincia mette a disposizione l'inclusione a scuola, ma pretende di stimolare la costruzione di reti efficaci e piani educativi personalizzati estesi alla giornata intera e alla vita stessa dell'allievo con disabilità. Nasce La cura della terra, la terra che cura. L'orto dei semplici, in cui si parla di classe, di azienda, di lavoro, di tempo libero, di formazione degli operatori, di aggiornamento degli insegnanti, di richiesta e predisposizione di progetto individuale, come previsto dall' articolo 14 della legge 328/2000. Gli iscritti con disabilità diventano 72. L'incidenza della disabilità mentale e cognitiva è del 98% e gli allievi con autismo sono la maggior parte. I consigli di classe diventano GLH aperti, in cui il Dirigente Scolastico invita a riflettere sull'inopportunità di una privacy che nella disabilità andrebbe a ledere l'individuo piuttosto che proteggerlo. Il monitoraggio del lavoro degli assistenti specialistici è affidato al TSMREE della ASL RMC, di competenza territoriale. Si attivano momenti di confronto e discussione tra famiglie e scuola. Si lavora per l'estensione del protocollo di intesa alle aziende locali e alla possibilità che il protocollo diventi accordo di programma. Stimolate dal protocollo e dalle iniziative volte a diffondere le buone prassi dell'integrazione e dell'inserimento scolastico, iniziano a pervenire alla scuola, ai Municipi e alle ASL le richieste di predisposizione di progetti individuali, che le famiglie degli allievi con disabilità mentale, sensoriale e motoria inviano agli enti locali. 2009/2010: La scuola si fa carico di convocare i destinatari istituzionali della richiesta e il tentativo, mira alla trasformazione dei GLH operativi in conferenze di

servizi preliminari alla firma di accordi di programma individualizzati, uno per ogni allievo con disabilità la cui famiglia abbia richiesto il progetto individuale. Il lavoro è faticoso e delude le aspettative del gruppo. Gli enti locali sono spesso disinformati e poco reattivi. Ai tavoli di lavoro vengono inviati funzionari che non hanno delega a modificare l'assetto organizzativo e la quantità di risorse investite per quell'allievo. Le conferenze restano preliminari, ma fanno cultura e sempre più professionisti e rappresentanti degli enti pubblici hanno la possibilità di informarsi. Le famiglie, che hanno messo in moto questo processo, diventano un emancipato elemento di governance e imparano a discutere di diritto individuale, di analisi critica di servizi, di articolazione funzionale delle risorse. Chi non richiede la predisposizione del progetto individuale viene comunque sollecitato a considerare la scuola attiva e partecipata. La cura della terra non si rivolge solo all'autismo o alle associazioni che sostengono il protocollo. Ogni iniziativa messa in campo, dallo sportello d'ascolto per gli studenti ai corsi di formazione, viene comunicata ed estesa a tutti gli allievi con disabilità dell'istituto e alle loro famiglie. In particolare l I.T.A.S. G. Garibaldi, in rete con altre scuole dell'xi Municipio, realizza I CARE, progetto che affronta, attraverso l'interlocuzione con professionisti del settore e rappresentanti degli enti pubblici, il tema della disabilità sul territorio. I CARE prevede incontri formativi su temi specifici, legati alle tecniche di intervento nella disabilità cognitiva e nei DGS, al parent training, alla relazione tra comunità e ragazzo con diversa abilità e tra diversa abilità e stato. Gli incontri, aperti a tutti, fanno emergere con chiarezza la necessità che la progettazione sulla disabilità sia recepita nei piani di zona dei Municipi, costituendo una priorità di fronte alla legge. 2010: anche l'assessorato Provinciale alle Politiche della Formazione e del Lavoro e la Camera di Commercio di Roma entrano nel protocollo, che viene aggiornato in base alla formalizzata delibera sull'autismo della Provincia e orientato prevalentemente alla costruzione di setting di

intervento propedeutici a nuovi modelli di welfare e di occupazione. Emerge la difficoltà di inclusione lavorativa nelle aziende per ragazzi con autismo e disabilità cognitiva. Gli enti pubblici e privati utilizzano modalità di selezione e inserimento che per persone con disturbi generalizzati dell'apprendimento e ritardo mentale mediograve sono insostenibili. E' evidente che le imprese non hanno previsto che un ragazzo con disabilità grave possa lavorare, magari affiancato da un assistente; che possa produrre, seppur poco; che possa incidere con il proprio piccolo lavoro sulle risorse che regolano l'assistenza e l'abilitazione. Nasce la Cooperativa Sociale Agricola Integrata Giuseppe Garibaldi che incoraggia il ribaltamento del paradigma più abilità più accesso al lavoro, meno abilità più assistenza. La cooperativa vede tra i suoi sostenitori le principali associazioni di familiari di ragazzi autistici della città e tra i suoi iscritti un gruppo di ragazzi con disabilità frequentanti l'i.t.a.s. G. Garibaldi, i rispettivi genitori (amministratori e tutori in presenza di interdizione dei figli), il Dirigente Scolastico. La sede operativa, interna alla tenuta dell'istituto scolastico, è il casale denominato Casa delle autonomie, annesso a quattro ettari di terreno. Le associazioni dei familiari, qualche insegnante, i ragazzi con disabilità della scuola e i loro compagni lo frequentano, coltivano la terra, organizzano le loro feste di compleanno, preparano da mangiare. Un gruppo di assistenti e di allievi con disabilità si cimenta nel periodo estivo per due anni consecutivi nella realizzazione di un laboratorio-trattoria, che stupisce la comunità scientifica e i professionisti che lo osservano. In pochi avrebbero creduto che quei ragazzi potessero preparare da mangiare o servire a tavola. Si comincia dunque a ragionare sulla possibilità che un'impresa coinvolga attivamente anche ragazzi con grave disabilità. L'Università di Studi di Roma La Sapienza sostiene lo sforzo.

2010-2011: l'anno scolastico si apre con una serie di accordi tra scuola e università: l'università di Modena e Reggio Emilia firma una Convenzione con l I.T.A.S. G. Garibaldi per la formazione a distanza di insegnanti e assistenti, che conseguono un titolo equiparabile a un Master di Secondo Livello per la conoscenza dell'intervento su autismo e disabilità cognitiva grave; il Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile della Sapienza si impegna a tracciare un profilo di competenze del ragazzo con disabilità attraverso la somministrazione di test specifici alle famiglie e agli operatori; il Dipartimento dei processi di sviluppo e socializzazione, Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza, investe nella formazione del peer, coetaneo in grado di affiancare un compagno di scuola con disabilità in classe e nei laboratori di avviamento professionale. 2012/2013: l'i.t.a.s. G. Garibaldi e la Cooperativa Sociale Agricola Integarata G. Garibaldi coordinano momenti di discussione importanti e aperti alla collettività: -20 Dicembre 2012: giornata di confronto tra istituzioni e famiglie sul tema del lavoro e del progetto individuale nell Autismo; -4 Aprile 2013: giornata di confronto tra scuola e ASL sui temi delle metodologie di intervento efficaci per l inclusione scolastica; -21 Maggio 2013: giornata di riflessione sui diritti al lavoro, alla cura, alla vita autonoma degli allievi con disabilità anche grave. 2013: le attività di alternanza scuola-lavoro si sono arricchite di nuovi percorsi. La Cooperativa Sociale Agricola Integrate G. Garibaldi ha attivato dei punti vendita dei propri prodotti ortofrutticoli nelle aree antistanti le circoscrizioni IX e XI e uno spazio espositivo e di vendita presso la Città dell Altra Economia di Testaccio. Il Dipartimento per l Ambiente di Roma Capitale è stato individuato come partner autorevole rispetto alle

tematiche di ambiente e lavoro. E iniziata un interlocuzione tra gruppo di riferimento del progetto La terra che cura, la cura della terra. L orto dei semplici, la Cooperativa G. Garibaldi e il Dipartimento stesso, finalizzata all individuazione di spazi per l attivazione di nuovi percorsi professionalizzanti per adolescenti e giovani adulti con autismo. La Cooperativa Sociale Agricola Integrata G. Garibaldi firma una convenzione con la scuola e si occupa formalmente, all'interno del servizio erogato dalla Provincia di assistenza specialistica, dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, contrattualizzando un gruppo di operatori e psicologi. Il numero complessivo degli studenti dell'i.t.a.s. G.Garibaldi è 1200, 132 con disabilità, 65 con diagnosi nello spettroautistico. Nello stesso anno la Cooperativa Sociale Agricola Integrata G. Garibaldi firma una convenzione con l'università, affidando al Dipartimento per i processi di sviluppo e socializzazione della Sapienza il monitoraggio scientifico dell'esperienza. Dopo una serie di incontri tra referenti della Cooperativa G. Garibaldi e Assessorato di Roma Capitale, presso la sede dell'assessorato ai Servizi Sociali di Roma Capitale (via Labicana, Sala Rosi) l Assessore ai Servizi Sociali incontra la Cooperativa G. Garibaldi, la scuola, gli enti locali e le associazioni dei familiari, impegnandosi pubblicamente a rispondere in termini istituzionali alla richiesta di predisposizione di "Progetto Individuale" dei genitori e degli utenti. La Cooperativa G. Garibaldi coordina anche, coinvolgendo le associazioni dei familiari e il gruppo di lavoro dell'i.t.a.s. G. Garibaldi, una serie di incontri con le Commissioni Politiche Sociali e della Salute e Legalità e Diritti di Roma Capitale. 2014: un gruppo di rappresentanti della Cooperativa G. Garibaldi e delle associazioni viene ascoltato in

un'audizione a Commissioni congiunte e chiede ai presidenti di entrambe di monitorare e collaborare alla costruzione dei processi per la realizzazione del Progetto Individuale. L'Assessorato, che ha concordato con le Commissioni e con il gruppo di lavoro di avviare in VIII Municipio (quello di riferimento per la Cooperativa) una sperimentazione per la definizione precisa delle prassi burocratiche e amministrative in risposta alla richiesta di predisposizione del PI, si adopera per la costruzione di una circolare per la diffusione delle buone prassi relative all adempimento dell articolo 14 della Legge 328/2000. Viene attivato presso la sede dell I.T.A.S. G. Garibaldi il Master di secondo livello Disturbi dello Spettro Autistico, diretto dal il Dipartimento dei Processi di Sviluppo e Socializzazione, Facoltà di Medicina e Psicologia, La Sapienza. I corsisti del Master, in accordo con la Cooperativa G. Garibaldi e l'università La Sapienza, svolgono presso la sede della cooperativa il loro tirocinio. La Cooperativa assegna quattro borse di studio ad assistenti specialistici particolarmente attivi nell'ambito del proprio progetto abilitativo e di avviamento professionale per la frequentazione al Master. La Cooperativa G. Garibaldi ha definitivamente ottenuto le autorizzazioni per l'inaugurazione dell'agriturismo e la trattoria, che sta permettendo a un gruppo di giovani con autismo di cimentarsi con il lavoro di ristorazione e accoglienza turistica. 2014/2015: gli iscritti con disabilità nell' I.T.A.S. G. Garibaldi sono 126, 58 con diagnosi nello spettro autistico. Il progetto La cura della terra, la terra che cura. L'orto dei semplici riceve un importante riconoscimento dall'isfol per l'attivazione di best practice nell'ambito dell'inclusione; vengono pubblicati due articoli scientifici a cura del Dipartimento processi di sviluppo e socializzazione della Sapienza, che vedono tra gli autori anche assistenti e docenti della scuola;

viene attivato, accanto alla seconda edizione del master in Disturbi dello spettro autistico in età adolescenziale e giovane adulta, un corso di formazione universitaria di primo livello in Peer Mediated Intervention (intervento mediato dai pari) rivolto a diplomati, interessante percorso formativo per docenti, assistenti ed ex allievi della scuola. Contemporaneamente due allievi che hanno per cinque anni operato come studenti tutor all'i.t.a.s. G. Garibaldi monitorati dall'università La Sapienza vengono assunti come assistenti specialistici. La scuola sta concludendo le pratiche per l'accreditamento e la gestione della Casa del Giardinaggio di Roma Capitale, che offrirebbe opportunità di lavoro agli studenti con disabilità diplomati.