CARATTERISTICHE DELLA CEFALEA

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l mal di testa è un'esperienza che quasi tutti gli esseri umani hanno provato nella loro vita. Molte cefalee di moderata intensità e poco frequenti si curano con l'ausilio di farmaci da banco. La cefalea diviene invece una malattia seria quando si presenta con frequenza regolare, in genere alcune volte al mese, e con un dolore talmente intenso da rendere impossibile qualsiasi attività lavorativa e non. Dopo aver attentamente escluso, con una accurata visita neurologica ed eventuali esami clinici, la possibilità che la cefalea sia il sintomo di qualche altra malattia (cefalea secondaria) e dopo aver informato il paziente che le attuali possibilità terapeutiche consentono un miglioramento della qualità di vita ed una diminuzione dell'intensità e della frequenza del dolore ma non portano all'eliminazione totale del problema, lo scopo del medico sarà quello di individuare il farmaco che meglio si adatta alle caratteristiche del paziente e che risulti essere più efficace nel risolvere le crisi o nel prevenirle In ogni caso, quando la cefalea diventa un problema serio e compromette la qualità di vita, è necessario rivolgersi ad uno neurologo specializzato nel capitolo delle Cefalee. CARATTERISTICHE DELLA CEFALEA "Mal di testa" è un'espressione generica con la quale si definiscono patologie molto diverse fra loro. Sono state individuate tredici forme di cefalea (termine scientifico con cui si indica il mal di testa) suddivise, a loro volta, in primarie e secondarie,. Caratteristiche fondamentali per la classificazione dei vari tipi di cefalea sono: qualità, intensità, frequenza, durata delle crisi e sua modalità di insorgenza. Le cefalee primarie, indotte da cause non sempre immediatamente identificabili e nell'ambito delle quali si possono individuare alcuni fattori scatenanti di natura ormonale o ambientale, rappresentano vere e proprie malattie (le tre principali forme sono l'emicrania, la cefalea tensiva e la cefalea a grappolo), mentre le cefalee secondarie sono sintomi indicativi di altri disturbi (ad es. sinusite o ipertensione). EMICRANIA L'emicrania è quella forma di mal di testa caratterizzata da un dolore intenso e ricorrente che coinvolge, generalmente, un solo Iato della testa. È un tipo di cefalea ciclica, che può durare da poche ore a tre giorni. Si possono distinguere due tipi di emicrania: l'emicrania con aura e l'emicrania senza aura. Con il termine "aura" si intende l'insieme dei sintomi neurologici transitori che precedono la comparsa del dolore (ad es. disturbi visivi quali luci lampeggianti, figure che si muovono nel campo visivo e linee parallele o a zig zag, e disturbi sensitivi come i formicolii). Gli attacchi emicranici si presentano con una frequenza molto variabile (da pochi attacchi in un anno ad attacchi 2-3 volte alla settimana). Il tipo di dolore è di natura pulsante, si manifesta con esordio lento da un solo Iato della testa e si intensifica con il movimento, impedendo spesso di svolgere le abituali attività quotidiane.

L'emicrania presenta un'elevata predisposizione familiare (circa nel 60 per cento dei casi) e colpisce più le donne che gli uomini, in un rapporto di circa 3 a 1. L'attacco di emicrania può essere associato a vari disturbi (nausea, vomito, inappetenza, intolleranza alla luce al rumore e agli odori, brividi e pallore) e può a volte essere preannunciato da disturbi, come irritabilità, stanchezza, sonnolenza e sbalzi di umore. CEFALEA TENSIVA La cefalea tensiva è la forma più diffusa di mal di testa. È caratterizzata dalla contrazione dei muscoli del collo e delle spalle e si manifesta come una morsa che stringe la testa a casco, il famoso "cerchio". Può essere episodica (il mal di testa è presente per meno di quindici giorni al mese) oppure cronica (il dolore è presente, complessivamente, per più di quindici giorni al mese). Il dolore che caratterizza la cefalea tensiva si localizza spesso nella parte posteriore del cranio ed è bilaterale. Generalmente è di lieve intensità e non pregiudica le normali attività. Così come l'emicrania, anche la la cefalea tensiva interessa, in genere, più le donne che gli uomini. Affligge frequentemente gli studenti e le persone che, per motivi di studio o di lavoro, trascorrono molte ore sedute in posizioni scorrette o accumulano stress e tensione. Questo tipo di cefalea viene raramente associato a nausea, vomito o fastidio per la luce e il rumore. CEFALEA A GRAPPOLO La cefalea a grappolo è una forma di mal di testa abbastanza rara ma molto dolorosa, al punto che è definita anche "cefalea da suicidio", tanto è intenso e violento il dolore che la caratterizza. L'espressione a grappolo si riferisce a crisi che si presentano in determinati periodi dell'anno (primavera, autunno e periodi di cambiamento climatico) separati da periodi con assenza di crisi, raggruppati in ben definiti periodi del giorno (tra le nove di sera e le dieci del mattino, in genere durante il sonno). Durante il grappolo si possono avere da un minimo di una crisi ogni due giorni, ad un massimo di otto crisi nelle 24 ore. L'attacco inizia in maniera rapida, raggiungendo la massima intensità entro 15 minuti e può durare fino a tre ore; durante l'attacco il soggetto non riesce a stare fermo (il mantenere stabilmente una qualsiasi posizione può aumentare il dolore). Il dolore, di tipo lancinante, è generalmente unilaterale e localizzato intorno all'occhio e allo zigomo. La cefalea a grappolo colpisce prevalentemente gli uomini, non è ereditaria e presenta sintomi associati ben definiti, quali lacrimazione, arrossamento e gonfiore oculare, contrazione della pupilla e congestione nasale. CEFALEE SECONDARIE Le cefalee secondarie, così come classificate dalla Società Internazionale delle Cefalee (IHS), sono invece sintomo di un'altra malattia. Si manifestano come conseguenza di: traumi cranici o, comunque, lesioni del capo; malattie o disfunzioni dei vasi sanguigni della circolazione cerebrale, per esempio ischemia, trombosi,

aneurisma ed emorragia cerebrale; malattie del cervello o delle strutture circostanti, come tumori o meningiti; assunzione o sospensione di sostanze esogene, come alcool,caffeina, oppiacei; infezioni virali o batteri che; malattie del metabolismo, come diabete o malattie renali;. dolori facciali legati a patologie del cranio, del collo, delle orecchie,del naso, dei denti, della bocca; nevriti e nevralgie craniche. Un altro esempio è rappresentato dalla nevralgia del trigemino (l'irritazione di uno dei due nervi cranici che danno mobilità e sensibilità al volto), dove il dolore si manifesta solo su metà della faccia, è intensissimo e compare all'improvviso, scatenato ogni volta che si muove o si stimola la parte interessata (per esempio parlare, masticare, lavarsi il volto). Anche la sinusite, l'infiammazione dei seni nasali e paranasali, ha tra le sue conseguenze un fastidioso mal di testa in corrispondenza delle arcate sopracciliari, sotto gli occhi e alla radice del naso. Il dolore è descritto come un peso, acutizzato dalla pressione delle dita sulla zona interessata. Da ultimo, il mal di testa dovuto alla malocclusione dell'articolazione temporo-mandibolare (che si localizza sotto l'orecchio, diffondendosi verso le guance e il collo) è causato dal fatto che le arcate mandibolari non combaciano perfettamente, per motivi di costituzione fisica o per problemi a livello dentario. LE CAUSE DEL Mal Di Testa Il mal di testa è un'esperienza comune alla maggior parte delle persone. Ognuno di noi ha certamente avuto occasione di sperimentare, almeno una volta nella vita, una crisi di cefalea, associandola di volta in volta a ragioni diverse: ansia, insonnia, stress, stanchezza, fumo, alimentazione, sforzi fisici, eccetera. Ma quali sono le cause del mal di testa? La difficoltà nel rintracciare con sicurezza le cause del mal di testa risiede in gran parte nel fatto che la cefalea può configurarsi essa stessa come vera e propria malattia oppure come sintomo di altre patologie. È perciò importante distinguere tra cause e fattori scatenanti: mentre con il termine cause si intendono quelle alterazioni di fattori fisiologici interni al nostro organismo (alterazioni di tipo vascolare, nervoso, muscolare, ormonale) che sono responsabili dell'insorgere del dolore, i fattori scatenanti sono rappresentati dall'insieme di elementi e situazioni in grado di indurre le modifiche funzionali che causano il dolore, quali stress, intensa attività lavorativa, mancanza di sonno, esposizione a particolari fattori ambientali, fumo, alimentazione inadeguata, consumo eccessivo di alcool, mantenimento di posizioni scorrette. LE CURE Le diverse forme di cefalea, ovvero emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo, hanno ciascuna una cura specifica, che è correlata con le cause che determinano l'insorgere del dolore. Affinché la cura sia veramente efficace, quindi, è fondamentale identificare con la maggior precisione possibile il

tipo di mal di testa in questione e le sue caratteristiche. A tale scopo, è molto importante servirsi di un "diario dell'emicrania", dove annotare sintomi e, in generale, tutto ciò che accompagna la crisi dolorosa. Perché risulti efficace nella cura e nella prevenzione del mal di testa, è opportuno redigere il diario nella maniera più accurata possibile e per un periodo prolungato. Una volta accertata la natura della cefalea, si può scegliere il trattamento più adatto, quasi sempre di tipo farmacologico nel caso dell'emicrania e della cefalea a grappolo, ricorrendo anche a metodi di cura alternativi nel caso della cefalea tensiva. Una precauzione importante da prendere durante la crisi di mal di testa è il riposo: buio, silenzio e sonno sono spesso in grado di porre fine all'attacco. Per ricevere assistenza specialistica e avere indicazioni su cause, cure e prevenzione della cefalea è importante rivolgersi ad uno Centro Neurologico specializzato per lo studio e la cura della Cefalea, specializzati proprio nel trattamento di questa invalidante patologia. L'ALIMENTAZiONE Esistono molti alimenti che possono indurre una crisi di mal di testa, poiché i cibi in questione contengono particolari sostanze vasodilatatrici che, inducendo un allargamento dei vasi sanguigni (compresi quelli del cranio), provocano il dolore. È importante, però, non confondere questo tipo di mal di testa, con quello causato dalle allergie alimentari. In questo secondo caso il dolore è una risposta del corpo a qualche sostanza che scatena una reazione immunitaria. Riconoscere questo mal di testa "allergico" è facile, perché spesso è accompagnato da altri sintomi fastidiosi (eruzioni cutanee, aumento del battito del cuore, disturbi intestinali). Per evitare il mal di testa da cibo, l'unico rimedio è quello di prestare attenzione a ciò che si mangia. Bisogna dunque cercare di riconoscere e di limitare, o meglio ancora eliminare, gli alimenti e le bevande "a rischio", Esistono alcuni cibi che tendono ad aumentare o addirittura a scatenare le crisi emicraniche. La letteratura medica mondiale ha registrato molti esempi di cefalea scatenata dall'assunzione degli alimenti più disparati. Le sostanze vasoattive incriminate sono: ALCOOL ETILICO che si comporta come un potente vasodilatatore. AMINE VASOATTIVE (come la TIRAMINA, contenuta ad es. nel formaggio e la DOPAMINA) dotate della capacità diretta o indiretta di far dilatare i vasi sanguigni del cervello. CAFFEINA essendo un vasocostrittore, in genere aiuta a risolvere l'episodio acuto di dolore emicranico ma, se si abusa di questa sostanza, l'organismo si abitua alla vasocostrizione e il mal di testa insorge non appena l'assunzione continua di caffè viene interrotta. MONOSODIO GLUTAMMATO è un potente vasoattivo, presente nelbrodo di dado e usato nei ristoranti cinesi. NITRITI e NITRATI presenti nei salumi. GELATO è capace di provocare il mal di testa, non per le sostanze che contiene, ma perché il freddo stimola in maniera eccessiva i nervi sensitivi della zona del palato. Di seguito è riportato un elenco dei cibi a rischio: Avocado, Arancia, Banana

Prugna rossa, Fragole Pomodoro, Patata Lievito di birra, Birra Fegato di pollo Formaggi stagionati Vino rosso specie se giovane Cioccolato Brodo di dado Una dieta sana e bilanciata, ricca di alimenti contenenti magnesio, come carni e verdure fresche, sembra in grado di mettere al riparo dalla cefalea. Altri cibi consigliati sono latte, yogurt, pane bianco, zucchero, miele, pesce e cereali. Durante la gravidanza e l'età dello sviluppo, o nella stagione estiva, è consigliabile associare alla dieta vitamine e sali minerali, la cui carenza, dovuta allo sforzo e al caldo, rende più esposti alla crisi. Le condizioni ambientali possono scatenare o aggravare il mal di testa, e tra queste anche la frequentazione di locali affollati, pieni di fumo e con molto rumore (non di rado a tarda ora, quando l'organismo è già provato). Da ultimo, anche il digiuno può scatenare il mal di testa, a causa dell'abbassamento della glicemia (cioè del livello di zuccheri nel sangue), che ha un effetto dilatante sui vasi sanguigni del cranio. Per evitare questo fastidio, che generalmente compare a metà mattina, e per garantirsi una buona riserva di energia, è sufficiente fare una abbondante prima colazione. ALTRI FATTORI SCATENANTI Uno tra i fattori maggiormente implicati nell'esordio dell'attacco di mal di testa è sicuramente lo stress (o "ansia da prestazione"), che ci assale quando affrontiamo in maniera troppo emotiva le situazioni quotidiane, oppure in tutte quelle occasioni della vita in cui siamo presi da mille impegni (una scadenza molto vicina, un lavoro urgente, un'interrogazione o un compito in classe e, ancora, i conflitti familiari, le emozioni intense, le malattie, le fasi di cambiamento di vita, come il matrimonio o la nascita di un bimbo). Il problema dello stress interessa in special modo i manager o chiunque occupi ruoli di responsabilità, e le donne, sempre più spesso divise fra gli impegni della famiglia e quelli del lavoro. Una situazione snervante può portare all'irrigidimento ed alla contrazione dei muscoli del collo, delle spalle e del cranio. Questo atteggiamento può far scattare il cosiddetto "cerchio alla testa", provocando un episodio di cefalea tensiva. Nelle crisi di cefalea tensiva il dolore si fa sentire proprio in concomitanza con la situazione stressante, al contrario dell'emicrania, quando il dolore compare in un momento successivo alla fase di stress, in fase di rilassamento. Questo è quanto accade, per esempio, con la cosiddetta cefalea da week-end, un attacco di emicrania che aggredisce abitualmente durante il fine settimana, quando si modificano gli orari del sonno rispettati dal lunedì al venerdì. Analogamente allo stress, anche uno sforzo fisico intenso può provocare un mal di testa pulsante e persistente, specie se non si è al massimo della forma o quando si è particolarmente stanchi. Il fumo ha, tra le sue tante controindicazioni, anche quella di mettere in circolo nel sangue una grande quantità di monossido di carbonio, che va a sostituirsi all'ossigeno nei globuli rossi. Mancando l'ossigeno, il cervello ne patisce e si mettono in moto fenomeni che provocano il dolore. Smettere di

fumare, quindi, o almeno diminuire il numero delle sigarette giornaliere, è una buona norma in generale e un'ottima regola per evitare un fastidioso mal di testa. Anche le variazioni ormonali possono scatenare l'attacco emicranico, ragione per cui molte donne soffrono di emicrania dopo la pubertà, durante il periodo mestruale. L'emicrania mestruale insorge tipicamente 1-2 giorni prima del ciclo e può estendersi fino a 3-4 giorni dopo la comparsa delle mestruazioni. La fase mestruale è poi particolarmente critica poiché gli attacchi peggiorano nel 70% dei casi. L'emicrania è per lo più associata ai dolori tipici della mestruazione e la causa sembra collegata al brusco calo di particolari ormoni (estrogeni) nel sangue. I contraccettivi orali a base di estrogeni e progestinici (la cosiddetta "pillola") possono sia scatenare che peggiorare la frequenza dell'emicrania, così come, a volte, migliorarla. Anche dormire troppo o troppo poco può causare dolori alla testa, perché altera i ritmi naturali di sonno e veglia e, di conseguenza, la produzione di alcune sostanze che influiscono sul nostro benessere. CONSIGLI PER EVITARE IL MAL DI TESTA Andare a letto ed alzarsi sempre alla stessa ora Evitare di dormire più del necessario Evitare di coricarsi subito dopo aver mangiato: le eventuali difficoltà digestive potrebbero portare ad un risveglio accompagnato dal mal di testa Evitare di fumare (il fumo possiede un potere irritante ed eccitante) Evitare di ingerire sostanze eccitanti dopo la cena (ad es. tè o caffè) Prevenire il mal di testa è possibile applicando e rispettando, innanzitutto, alcune semplici norme e buone abitudini di vita: controllare la propria dieta, eliminare o ridurre il fumo o l'alcool, fare un'adeguata attività fisica (l'esercizio fisico, facendo attenzione a graduare l'intensità dell'attività e dell'allenamento, può aiutare a ridurre gli attacchi di mal di testa), non assumere o mantenere a lungo posizioni del corpo scorrette e cercare di gestire ansia e stress. La prevenzione attraverso i farmaci (terapia di profilassi) è consigliata nei casi di dolore cronico o frequente e nelle forme di cefalea particolarmente dolorose, varia a seconda del genere di mal di testa e deve essere studiata in base alle indicazioni e alle caratteristiche del paziente. L'assunzione dei medicinali deve avvenire, naturalmente, sotto il controllo del proprio Medico. Nel caso dell'emicrania si interviene con la terapia di profilassi quando si hanno almeno due o più crisi al mese che durano almeno due giorni. La profilassi è particolarmente indicata nel caso della cefalea a grappolo perché può aiutare a ridurre la durata degli attacchi e anche perché, data la brevità di durata della singola crisi, spesso il trattamento sintomatico non ha il tempo di agire. La cefalea tensiva può richiedere un trattamento preventivo nel caso sia cronica, con più di due episodi alla settimana.