DOSSIER Mercoledì, 07 ottobre 2015



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DOSSIER Mercoledì, 07 ottobre 2015

DOSSIER Mercoledì, 07 ottobre 2015 Articoli 07/10/2015 Il Piccolo (ed. ) Pagina 34 «Una brutta storia, comportamenti incivili e immorali» 1 07/10/2015 Il Piccolo (ed. ) Pagina 36 «Niente soldi per il bivio San Polo» 2 07/10/2015 Il Piccolo (ed. ) Pagina 36 Profughi, primi arrivi al "San Luigi" 3 07/10/2015 Il Piccolo (ed. ) Pagina 39 Profughi fuggiti dal centro di Terranova 4 07/10/2015 Il Piccolo (ed. ) Pagina 44 raccolta fondi per i defibrillatori 6 07/10/2015 Messaggero Veneto (ed. ) Pagina 29 VINCENZO COMPAGNONE Profughi, al San Luigi i primi 7 ragazzi 7 07/10/2015 Messaggero Veneto Pagina 30 Nei suoni dei luoghi, Trio di Parma in Castello 9

Pagina 34 Il Piccolo (ed. ) L' ASSESSORE PROVINCIALE AL WELFARE CECOT «Una brutta storia, comportamenti incivili e immorali» «Sgomento e sdegno sono le uniche parole che vengono in mente per commentare l' increscioso episodio di maltrattamenti avvenuto a Farra d' Isonzo». L' assessore provinciale al Welfare Ilaria Cecot esprime tutta la sua solidarietà agli anziani ospiti della "Contessa Beretta" e alle loro famiglie. Non nasconde che questa storiaccia l' ha segnata. «Maltrattamenti ad anziani e bambini rimarca con forza l' assessore sono quanto di più incivile ed immorale possa capitare di vedere o ascoltare e sono emblematica testimonianza di una società, di una natura umana che può solo essere definita malata e marcia». «Quando il più debole non viene accudito e tutelato ma trattato come un peso ingombrante da gestire o ancor peggio come la voce fredda di una postilla su un capitolato di gara, spesso al massimo ribasso, al fine, mero ed ultimo, del fare ricavo, la società tutta, chi amministra o fa politica in primis, dovrebbe chiedersi che modello di mondo sta proponendo sottolinea ancora Ilaria Cecot. La mercificazione degli ultimi è il dramma reale di questo momento storico, nel quale egoismo e denaro sono gli unici valori che riconosciamo. Con un doveroso senso di colpa, che nasce dalla condizione del fare politica senza poter impedire questa assurda deriva di violenza ed aggressività verso i più deboli, esprimo il mio personale sentimento di vicinanza agli anziani maltrattati e di solidarietà alle loro famiglie. Non siete voi familiari i colpevoli per aver affidato i vostri cari a quelle che pensavate mani sicure, spesso pagando rette salate con sicuri sacrifici. I colpevoli di questo schifo sono quelli che continuano proporre questo modello di società, dove l' uomo è solo merce per guadagnare». (fra.fa. ) 1

Pagina 36 Il Piccolo (ed. ) ferrovia «Niente soldi per il bivio San Polo» Interrogazione del Pd Zanella al presidente della Provincia Sulla conclusione entro l' anno dello studio di fattibilità per la velocizzazione della tratta ferroviaria Trieste Mestre annunciatadagli amministratori delegati delle Ferrovie, Elia e di Rfi, Gentile interviene il consiglioere regionale del Pd Alessandro Zanella. «Lo studio afferma parte da un approccio indubbiamente diverso rispetto al passato, più vicino alle necessità che derivano dal quadro di ristrettezza finanziaria, ma anche più aderente alla logica auspicata di sfruttare al meglio la potenzialità del tracciato esistente. Certamente si vedranno nel dettaglio le scelte, in particolare quelle che riguardano il percorso San Giorgio Aurisina. Un aspetto va però precisato da subito: prendiamo atto con soddisfazione del fatto che il bivio di San Polo è una delle criticità da affrontare, ma prendiamo anche atto che al momento per questa priorità la copertura finanziaria non è disponibile». «Con un interrogazione al presidente della Provincia aggiunge ho inteso evidenziare questo aspetto, consapevole della difficoltà nel reperimento delle risorse, ma ricordando che "il bivio" costituisce una reale strozzatura nella rete ferroviaria, su una tratta che risulta strategica non solo per il collegamento del capoluogo regionale, ma anche il collegamento dello scalo portuale di Monfalcone, sulla direttrice ben nota del corridoio Adriatico Baltico». Nella stessa interrogazione Zanella si interessa anche alla fermata ferroviaria prevista nel progetto del polo intermodale di Ronchi: da quanto dichiarato si pensa a deviare la linea ferroviaria per avvicinarsi il più possibile alla struttura e da lì, mediante un tapis roulant raggiungere l' aeroporto a una distanza inferioriore ai 500 metri dalla fermata. 2

Pagina 36 Il Piccolo (ed. ) Profughi, primi arrivi al "San Luigi" Sette minori trasferiti in segreto da Trieste alla struttura dei salesiani. La protesta dei residenti di via Buonarroti Richiedenti asilo al "San Luigi". L' allarme viene lanciato su Facebook a metà pomeriggio e via con commenti, reazioni, prese di posizione. Peccato che la notizia, come spesso accade, è vera soltanto a metà. In mezzo a una fitta coltre di silenzi, si è potuto scoprire che ieri mattina sarebbero stati trasferiti da Trieste al San Luigi sette minorenni non accompagnati di nazionalità afghana, kosovara e del Bangladesh. Una sistemazione assolutamente temporanea che si dovrebbe trascinare per 2, massimo 3 giorni e che è determinata dal fatto che le strutture triestine, dedicate espressamente ai minori non accompagnati, sono strapiene. Del resto, non è la prima volta che il San Luigi viene utilizzato in maniera temporanea per ospitare minori stranieri: era già successo qualche mese fa quando vennero intercettati a Romans d' Isonzo un gruppo di richiedenti asilo con alcuni minori al seguito. Questi erano stati poi ospitati, per qualche giorno, proprio nella struttura di via Don Bosco. Resta, però, un punto interrogativo: che siano soltanto i primi arrivi di altri, più corposi, trasferimenti al San Luigi: magari di richiedenti asilo anche maggiorenni? Domande e quesiti che in molti si fanno, a cominciare dal sindaco Ettore Romoli che, contattato ieri sera, era totalmente ignaro del trasferimento di sette minorenni non accompagnati nel compendio del San Luigi. La verità è che la questione sta diventando una "telenovela" e questa situazione è figlia, purtroppo, della scarsa chiarezza dei salesiani che non hanno mai voluto spiegare i termini della compravendita. Infine, due commenti raccolti su Facebook. «Se mettono quelli che dormono nei parchi e nella Isonzo è una buona notizia. Finalmente non vivremo come a Kabul tra gli sbarraccati...». Oppure: «Complimenti! Quello che avevamo annunciato già questa primavera si è avverato. Molte famiglie si ritrovano senza doposcuola per i loro figli dopo che ormai da anni frequentavano il San Luigi». Intanto, in via Buonarroti sono apparsi cartelli (affissi dagli inquilini) sotto i porticati del complesso che ospitò l' ex Agenzia delle entrate: si invitano i profughi a non bivaccare e ad andarsene. Un' altra tappa di una piccola "guerra". (fra.fa. ) 3

Pagina 39 Il Piccolo (ed. ) Profughi fuggiti dal centro di Terranova Oltre al ricambio e al trasferimento in altre città c' è chi è scappato prima del rimpatrio in Ungheria dov' era stato identificatoufficio Cultura chiuso e orari della biblioteca L' Ufficio Cultura, istruzione, sport e tempo libero del Comune di San Canzian d' Isonzo sarà chiuso in via straordinaria nel pomeriggio di oggi. Dalla scorsa settimana l' Ufficio Tributi del Comune è invece aperto al pubblico il lunedì, dalle 16 alle 18, e il martedì e giovedì dalle 8.30 alle 10.30. Sempre con l' inizio di questo mese la sede della Biblioteca di Pieris è invece aperta il lunedì dalle 16 alle 19, il martedì dalle 10 alle 12, il mercoledì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 16 alle 19. Nella normale giornata di chiusura dell' Ufficio anagrafe, venerdì, il personale del servizio parteciperà a un nuovo incontro di aggiornamento. di Laura Blasich wsan CANZIAN D' ISONZO A dieci mesi di distanza dall' utilizzo dell' ex materna di Terranova in centro di accoglienza dei richiedenti asilo, dei quindici ospiti iniziali dieci se ne sono andati. C' è chi ha visto la domanda accolta ed è stato quindi inserito nel sistema Sprar, a Staranzano, ma anche a Rieti e Campobasso. C' è chi è stato rimpatriato nei Paesi dov' era stato individuato in prima battuta in Europa (due soli casi, rispettivamente in Gran Bretagna e Germania). C' è chi, alla fine, ha deciso di scomparire, piuttosto di rischiare di ritornare in Ungheria, dov' era stato identificato per la prima volta e quindi Paese ritenuto competente dalla Commissione per i richiedenti asilo italiana. «Solo ora sta emergendo cosa accade in Ungheria, quali sono le condizioni cui è sottoposto chi arriva in quel Paese afferma il sindaco Silvia Caruso. Noi abbiamo iniziato a capire a dicembre dello scorso anno, quando i richiedenti asilo provenienti dal Pakistan e arrivati a attraverso la rotta Balcanica hanno raccontato il loro viaggio. Dalle loro parole è emerso che l' Ungheria è peggio della Bulgaria, dove pure due dei richiedenti ancora in attesa nel nostro Centro dell' esito del ricorso alla prima pronuncia della Commissione sono stati incarcerati». Gli ospiti nella struttura di Terranova hanno subito quindi un ricambio nell' arco di dieci mesi, ma gli ultimi inserimenti ormai risalgono a maggio e si è trattato sempre di afghani. La stabilità delle presenze, come spiega il sindaco, ha quindi permesso di proseguire il percorso di insegnamento dell' italiano e di coinvolgere gli ospiti innanzitutto in attività di cura dell' ex materna, che il Comune sta via via adeguando con i fondi provenienti dallo Stato. Anche perché l' intenzione sembra quella di voler proseguire un' esperienza che finora si è rivelata priva di tensioni ed è stata gestita assieme anche alle associazioni del territorio. La convenzione con la Prefettura di è stata intanto rinnovata per altri Continua > 4

Pagina 39 < Segue Il Piccolo (ed. ) tre mesi, dall' inizio di questo mese al 31 dicembre. «Proseguiremo il percorso avviato nel corso dell' anno afferma il sindaco e quindi i corsi di italiano, la cura della struttura assieme al nostro personale, la possibilità di spostarsi con le biciclette fino alla provinciale e i mezzi pubblici». La mediazione culturale e la gestione della consegna del pocket money e dei trasporti è stata quindi riconfermata per altri tre mesi all' associazione Betlem di, come pure il servizio di refezione, affidato tramite bando, a Bruno Tirel. Dopo un primo periodo affidato a una ditta del settore, il servizio, anche grazie all' impegno del cuoco di San Canzian d' Isonzo, è stato tarato sulle abitudini alimentari degli stranieri, che di pasta e minestre fanno volentieri a meno, come spiega ancora il sindaco. Nella struttura in questi mesi, sempre con i fondi statali, sono stati ulteriormente adeguati gli arredi e i bagni ed è stata attrezzata una stanzetta che viene utilizzata in particolare nel momento in cui c' è l' esigenza di inserire dei nuovi ospiti, provenienti dalla difficile situazione di. Anche il giardino, dove gli ospiti giocano a cricket, se le condizioni meteorologiche lo consentono, è stato oggetto di una sistemazione, mentre la sala principale è stata ridipinta dal personale comunale. «Credo che per quanto possibile sia doveroso fornire una risposta», ribadisce da parte sua il sindaco Caruso, che nel corso dell' incontro contro il razzismo promosso a Monfalcone dal presidente della Provincia Enrico Gherghetta ha ribadito di aver deciso di fornire una risposta positiva alle richieste della Prefettura dopo aver visto quanto accadeva a. La convenzione è stata appunto rinnovata per tre mesi, dopo che l' ultimo prolungamento era stato di sei mesi una volta superato il periodo iniziale che il Comune aveva considerato volutamente sperimentale. RIPRODUZIONE RISERVATA. 5

Pagina 44 Il Piccolo (ed. ) raccolta fondi per i defibrillatori raccolta fondi per i defibrillatori nnoggi alle 11 nella sala giunta della Provincia in Corso Italia a verrà presentato "Grazie di cuore. Uniti per uno sport sicuro", una raccolta fondi per finanziare corsi per l' utilizzo e l' acquisto di defibrillatori. Sarà presente l' assessore provinciale allo sport Vesna Tomsic, oltre ai rappresentanti di tutte le organizzazioni coinvolte nel progetto. Ospiti della presentazione gli sportivi Guido Visintin (pallacanestro in carrozzina), Francesca Concina e Marta Gasparotto (softball). L' obiettivo è di salvare vite umane in caso di arresto cardiaco durante l' attività sportiva, incrementando il numero delle persone formate e le attrezzature medico sanitarie disponibili. L' iniziativa è organizzata dalla Provincia di, assieme all' Associazione di Volontariato onlus Confraternita di Misericordia di Cormòns, il Coni, la Fondazione Cassa di Risparmio di e il Credito Cooperativo cassa rurale ed artigiana di Lucinico Farra e Capriva. 6

Pagina 29 Messaggero Veneto (ed. ) Profughi, al San Luigi i primi 7 ragazzi Hanno dai 15 ai 17 anni e provengono da Kosovo, Afghanistan e Bangladesh. Ma nessuna autorità cittadina era informata di Vincenzo Compagnone Il San Luigi si avvia a diventare un Centro d' accoglienza per migranti irregolari, in particolare minori non accompagnati? Le voci che da mesi si rincorrono a proposito di questa destinazione futura del convitto di via Don Bosco, dopo l' abbandono dei Salesiani, sembrerebbero aver trovato da ieri una conferma. In mattinata, infatti, sono giunti da Trieste a bordo di un pulmino, sette ragazzi dai 15 ai 17 anni. I Paesi di provenienza? Afghanistan, Kosovo e Bangladesh. Secondo indiscrezioni, altri arrivi sono previsti per i prossimi giorni. Prova ne sia che, fra sabato scorso e lunedì, personale del convitto ha sistemato nuovi letti e materassi nella struttura che attualmente conta pochissimi ospiti, una trentina (su 124 posti letto disponibili) e quasi tutti operai, visto che, per gli studenti universitari, l' anno accademico deve ancora cominciare (ma all' ingresso dell' edificio campeggiano cartelli in cui si comunica che, dal primo ottobre, la convenzione che permette loro di usufruire del servizio mensa è stata momentaneamente sospesa). Non solo. Una dipendente si è recata in Slovenia ad acquistare dei vestiti per i ragazzi futuri ospiti del convitto. Ma a che titolo il San Luigi svolge questa funzione di Centro d' accoglienza, visto che per ospitare minori non accompagnati è necessario un accreditamento regionale che il convitto non ha (e la procedura per ottenerlo non è affatto semplice)? La risposta è che si tratterebbe di una soluzione emergenziale, nel senso che i pochi centri in regione sono tutti saturi e che la permanenza a di questi ragazzi sarebbe molto limitata. Il tempo, insomma, di trovare un' altra sistemazione. Un po' come avvenne nel giugno scorso allorché, dei 25 minori afghani trovati a Romans d' Isonzo, alcuni vennero provvisoriamente alloggiati, per pochi giorni, proprio al San Luigi, per essere poi dirottati a Prosecco. Senonché allora nel convitto c' erano i Salesiani, gli educatori e altri operatori, mentre ora praticamente non c' è più nessuno. Al mattino sono presenti le sei dipendenti rimaste (una segretaria, due cuoche e tre donne delle pulizie), poi dalle 16 entra in servizio un' unica cuoca per la cena della sera. E poi c' è don Claudio, l' economo, che però fra un paio di giorni si trasferirà nel Veneto e che ieri pomeriggio affermava candidamente di non essere a conoscenza della presenza di minori nel convitto. Continua > 7

Pagina 29 < Segue Messaggero Veneto (ed. ) E, se non lo sapeva (?) don Claudio, figurarsi all' esterno delle mura del convitto. L' aspetto più sconcertante della vicenda è proprio questo, e cioè che ieri, dell' arrivo dei minori, non era stato informato nessuno. Né il Comune, che dovrebbe occuparsene, né la Prefettura, né la Questura, né la Caritas. Nessuno. Il tutto, in un quadro tuttora nebuloso dove i Salesiani di fatto hanno "sbaraccato", mentre Michele Genna, l' imprenditore triestino che si muove per conto di una Onlus e di una fantomatica società immobiliare che avrebbe acquistato il San Luigi, afferma di non essere ancora in possesso di permessi e licenze da parte del Comune per poter gestire il San Luigi. Ma allora? Attraverso quali canali sono stati "parcheggiati" in via Don Bosco i minori? Chissà se nei prossimi giorni si farà finalmente un po' di chiarezza sulla faccenda. Magari già domani, quando è in programma, in Comune, un incontro con Genna e i suoi collaboratori. RIPRODUZIONE RISERVATA. VINCENZO COMPAGNONE 8

Pagina 30 Messaggero Veneto Nei suoni dei luoghi, Trio di Parma in Castello È andato sold out in pochi giorni il concerto di venerdì alle 20.30 nel Salone del Parlamento del Castello di Udine che vedrà esibirsi il Trio di Parma, nell' ambito del Festival "Nei suoni dei luoghi", organizzato dall' Associazione Progetto Musica con il contributo della Regione, la sponsorizzazione delle Bcc del Fvg e il sostegno di Fondazione Crup, Fondazione Carigo, Provincia di e Comuni partecipanti. Il Trio di Parma, costituito nel 1990 e vincitore del "Premio Abbiati" quale miglior complesso cameristico secondo l' Associazione Nazionale della Critica Musicale, è stato invitato dalle più importanti istituzioni musicali italiane e internazionali. A maggio si è esibito, sempre nella nostra regione, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra. Per i 150 fortunati che assisteranno al concerto, Ivan Rabaglia, violino, Enrico Bronzi, violoncello e Alberto Miodini, pianoforte, eseguiranno musiche di Beethoven (Trio in re maggiore Op.70 n.1 "degli spettri"), Haydn (Trio in sol maggiore n.25 "all' ungherese") e Brahms (Trio in si maggiore Op.8). In occasione del concerto sarà consegnata all' Associazione Progetto Musica la medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana conferita per la XVII edizione del Festival "Nei suoni dei luoghi". Per informazioni: www.neisuonideiluoghi.it. 9