GUIDA PRATICA A INTERNET



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Transcript:

GUIDA PRATICA A INTERNET di Nicola Farina Versione 4.0 16 luglio 2001

Guida pratica a Internet www.netvalley.it/siliconvalley Nata nel 1997, dopo innumerevoli restyling, giunge alla odierna versione (4.0) avendo raccolto numerosi consensi e centinaia di e- mail di richiesta di aiuto e complimenti; il numero di visitatori, in totale, è di circa 30.000 da quando è stata messa on-line nel 1997. La newsletter conta 90 iscritti, costantemente aggiornati sullo sviluppo del sito. Questa è la prima versione cartacea mai pubblicata. Guida pratica a Internet è stata inserita nel libro La Superguida di Internet di SuperEva, in tutte le edicole e librerie di Italia. Grazie a tutti i visitatori, passati e futuri. Nicola Farina Tutti i diritti riservati. Copyright by Nicola Farina. L utilizzo dell intera opera o di ogni sua parte è concesso ai soli fini didattici, previa autorizzazione dell autore. 2

SOMMARIO pag. 1. Introduzione.. 4 Cos è Internet? 4 Quali provider scegliere? 5 2. Indirizzi... 7 Cosa sono? 7 Domini 8 3. Browser.. 10 Cosa sono? 10 I migliori 10 Tecnica 11 4. Posta elettronica (e-mail).. 13 Cos è? 13 Software 13 Applicazioni 14 Galateo 14 Spamming 15 Tecnica 15 5. Newsgroup 17 Cosa sono? 17 Software 17 Server 18 6. IRC (chat testuale).. 19 Cos è? 19 Software 19 7. Real Audio. 21 Cos è? 21 Software 21 Siti 21 8. ICQ... 22 Cos è? 22 9. Giocare... 23 Giocare via Internet 23 Giocare sul web ed altro 24 10. Sicurezza 25 Virus 25 Hackers 26 Protezione 27 Ap.A APPENDICE A - glossario - 28 3

INTRODUZIONE cos'è Internet? UNA DEFINIZIONE Internet non è altro che una grande rete formata da tanti computer; comunemente si pensa che i computer che formano questa rete siano quelli degli utenti ma invece è ben diverso. Un privato o una azienda che si vuole collegare a Internet deve abbonarsi ad un provider, ovvero un "negozio" in cui vi è un potentissimo computer che provvederà a collegarsi per noi agli altri sparsi nel mondo; ecco quindi spiegato come non si possa definire Internet come una rete formata dai nostri computer, in realtà Internet è formata dai computer dei provider (o delle aziende che hanno tali computer). COME FUNZIONA TECNICAMENTE INTERNET? Internet è in sostanza una grande rete di cavi (stesi anche sotto gli oceani) che collega le sotto-reti continentali ed in fine quelle nazionali. Tutto il traffico di informazioni che viaggia su questi cavi è regolato da protocolli, cioè regole di trasmissione dei dati in modo da renderli compatibili su qualunque computer del mondo; i protocolli sono diversi, sicuramente conoscerete l'http, cioè Hyper Text Transfer Protocol, ovvero il protocollo di trasferimento per ipertesti (non a caso gli indirizzi web sono http://www.nomesito.suffisso). Altro protocollo molto famoso è l'ftp, cioè File Transfer Protocol, ovvero il protocollo di trasmissione dei file, utilizzato (spesso all'insaputa del navigatore) per "scaricare" programmi o file in genere dalla rete. I computer collegati a Internet 24 ore su 24, cioè quelli che formano la rete Internet, sono detti server e sono posseduti per la maggior parte dai provider o da grandi aziende. Nei server risiedono le pagine Internet, quindi, se volessi visitare un sito di un amico canadese che ha scelto come proprio hosting provider un operatore di Toronto, tramite Internet (digitando semplicemente l'indirizzo) mi collego nel computer di quel provider e visualizzo le pagine del mio amico. Probabilmente in prossimo futuro avremo tutti in casa un server (cosa già in parte fattibile con il collegamento ADSL, vedere più sotto). Com'è possibile che digitando l'indirizzo mi mandi direttamente al provider giusto? Questa è una domanda che, giustamente, tutti si pongono; la risposta sono i server DNS, cioè dei computer molto potenti (posseduti dai più grossi provider nazionali come inet, Tin, Infostrada ecc.) che provvedono a convertire l'indirizzo testuale in numeri corrispondenti al tal computer del tal provider, visualizzando la tal pagina. Quando si registra un dominio, si assegna infatti ad esso un numero preciso (univoco). LA NUMERAZIONE DEI COMPUTER IN INTERNET Tutti i server Internet in giro per il mondo sono identificati (come faremmo altrimenti a raggiungerli?) da un numero chiamato "numero IP". Tali numeri sono del tipo "212.177.34.545" e sono i veri indirizzi di Internet, cioè i normali www.mariorossi.it che noi conosciamo, non sono altro che la traduzione da noi scelta del nostro numero IP. Esempio: 4

se voi provata ad inserire nella barra dell'indirizzo www.nicolafarina.it vi troverete alla mia pagina personale; provate ora ad inserire come indirizzo http://212.239.58.167, vi troverete esattamente alla mia pagina, cioè sia utilizzando il nome di dominio che il numero IP avete inoltrato la stessa richiesta. E' chiaro che www.nicolafarina.it è un po' più facile da ricordare che il numero IP! Attenzione: anche quando tutti ci colleghiamo ad Internet tramite il modem o tramite la rete della nostra azienda/ufficio, abbiamo un numero IP che però cambia tutte le volte che ci colleghiamo; ecco perché non possiamo mettere sul nostro computer una pagina Internet, semplicemente perché non abbiamo un IP fisso a cui collegare il dominio. SISTEMA DI NAVIGAZIONE E COSTI TELEFONICI PER IL NAVIGATORE Per collegarsi ad Internet, un normale utente con modem deve utilizzare la linea telefonica per "chiamare" il computer del proprio provider. Il sistema di navigazione "utente ==> (pagamento) provider ==> (paga il provider) Internet" ci permette di mantenere il costo della bolletta telefonica accettabile, una chiamata al provider infatti è al costo di una comune chiamata urbana (il provider solitamente è nella città in cui si vive). Vi ricordo inoltre che le compagnie telefoniche forniscono nuovi sconti e tariffe agevolate praticamente ogni giorno, quindi tenete d'occhio le varie offerte, troverete sicuramente il modo di risparmiare una considerevole cifra. ATTENZIONE: per chi fa largo uso di Internet, è possibile installare il nuovo abbonamento ADSL offerto da diversi provider nazionali; tale abbonamento porta una linea sempre collegata a Internet a casa vostra al costo di un canone mensile (sotto le 100.000 lire) e vi permette anche di effettuare chiamate urbane sulla stessa linea. Vedere novità dal mondo Internet nella home page. Con tale collegamento, alcuni provider offrono la possibilità di avere un IP fisso (vedere sopra), il cui costo però è molto alto. 5

Quali provider scegliere? COLLEGAMENTO Di provider ce ne sono a migliaia in tutta Italia, tutto sta nel valutare le proprie esigenze! Se siete un utente privato con un traffico Internet medio, allora potete affidarvi tranquillamente ad un ISP (Internet Service Provider) gratuito come Libero di Infostrada, il quale offre a mio parere la migliore velocità. Se avete un'azienda con necessità di collegamenti ultraveloci (via cavo o servizi di routing), allora forse è meglio scegliere un buon provider della zona che può offrire anche assistenza in caso di problemi. E' da notare che il servizio di Libero fornisce un ottimo accesso sia analogico (normali modem 9.6, 14.4, 28.8, 33.6, 56k), sia ISDN fino a 256 bps, il tutto sempre gratuitamente. Altri servizi molto validi sono quelli offerti ad esempio da Infinito (di British Telecom), oppure Tin.it (di Telecom Italia). E' consigliabile anche valutare il servizio di Kataweb e Tiscalinet. HOSTING E HOUSING hosting: con il termine hosting si indica il noleggio di spazio web su un server per pubblicare pagine housing: con housing si indica l'affitto della banda e locali per ospitare fisicamente il proprio server Scegliere un provider per servizi di hosting o housing è operazione più delicata che va pensata con attenzione. Il consiglio è quello o di utilizzare un provider nazionale specializzato (ad esempio inet), o di utilizzare un provider della propria zona con cui si riesce a stabilire un buon contatto. Per siti amatoriali non commerciali è senz'altro ipotizzabile l'utilizzo di uno dei tanti hosting provider gratuiti come Geocities, o Tripod. 6

INDIRIZZI Cosa sono? Prendiamo in esame un indirizzo, nel caso quello di questo sito. Proviamo ora ad analizzarlo. http://www.netvalley.it/siliconvalley http:// Hyper Text Transfer Protocol, il protocollo di trasmissione di ipertesti. Le pagine Internet infatti non sono altro che ipertesti. www. netvalley World Wide Web, cioè il circuito mondiale in cui girano le pagine Internet Il nome di dominio del provider, essendo questo indirizzo un sotto-dominio (vedere la sezione "domini").it siliconvalley Il suffisso che indica il paese (vedi "domini") La cartella (o directory) in cui risiedono i file che compongono questa pagina ospitata sul computer del provider Quando arriviamo nella home page di questo sito (e anche in altri), possiamo notare come l'indirizzo che abbiamo inserito cambi automaticamente; alcune volte il nome muta completamente, altre volte invece si aggiunge una cosa del tipo "/index.html" o, a seconda di come è impostato il sito, "/home.html". Tale cambiamento è una conseguenza del fatto che noi, quando indichiamo un indirizzo, scriviamo soltanto la cartella (nel caso di un sotto-dominio come questo della guida) oppure soltanto il nome del sito (nel caso di dominio di primo livello) ma non il nome del file da aprire. Il computer dove è ospitato il sito vede che non abbiamo inserito un nome di file particolare allora apre automaticamente quello di indice, cioè, nel caso della guida, il file "index.html". Proseguendo nella navigazione notiamo altri cambiamenti perché, ogni volta che cambiamo pagina, cambiamo anche file. Nella seconda sezione, dedicata alla spiegazione dei nomi di dominio, vengono illustrati i tipi di dominio e i tipi di suffissi. 7

Domini Capire la differenza fra primo livello e sotto-domini è di grande importanza al fine di farsi un'idea dell'organizzazione di Internet. DOMINI DI PRIMO LIVELLO I domini di primo livello sono quei nomi di indirizzo www.nomescelto.suffisso. Ad esempio un dominio di primo livello è il mio personale, cioè www.nicolafaria.it; tali domini sono a pagamento e vanno registrati con particolari procedure che vedremo più avanti. SOTTO-DOMINI L'indirizzo di questa guida è sotto-dominio, infatti il nome da me scelto (siliconvalley) sta in seconda posizione rispetto al nome del provider (netvalley) che ha un dominio di primo livello. In sostanza: www.netvalley.it - dominio di primo livello di proprietà del provider www.netvalley.it/siliconvalley - sotto-dominio di mia proprietà Provider comuni offrono la possibilità di ospitare siti al costo di un canone annuale, mentre esistono in Internet particolari servizi che offrono hosting (cioè il mantenimento del sito) gratuitamente; Geocities è uno di questi. PRATICHE PER REGISTRARE UN DOMINIO DI PRIMO LIVELLO Per poter avere il proprio nome di dominio, ad esempio www.mariorossi.it, ci sono due strade: o contattare il vostro provider e pagare a lui un costo per lo svolgimento delle pratiche e per l'eventuale hosting (perché comunque il sito deve risiedere su un computer sempre collegato a Internet), o visitare uno di questi due siti: www.register.it o www.domini.it. La registrazione on-line prevede il pagamento con carta di credito; il prezzo probabilmente è più basso di quello del provider singolo ma occorre che mandiate voi il fax compilato con i vostri dati e firmato al CNR di Pisa, cioè l'organismo che si occupa della registrazione dei domini in Italia (questo vale unicamente per i domini.it o per altri specifici nazionali, per i.com.net ecc. non occorre inviare alcuna documentazione). Attenzione: è possibile registrare un solo dominio come persona fisica, una società invece può registrarne un numero illimitato. I SUFFISSI I suffissi Internet sono tantissimi, corrispondenti a nazionalità e suddivisioni per categorie di contenuto. Ecco una tabella riassuntiva. it, fr, ch, de, sk, dn, sp, ecc. com net Sono i suffissi che caratterizzano le nazioni Siti con contenuto commerciale (teoricamente) Non ha un significato ben preciso, utilizzato spesso come sostituto per.com 8

edu gov tv altri Università / contenuto educativo Governativo (solitamente Usa) Televisione ci sono altri suffissi sparsi per il mondo, tutti però controllati da un organismo ufficiale 9

BROWSER Cosa sono? Il browser è il programma che ci permette di navigare in modo visuale, cioè di visualizzare le pagine Internet. Nei primi anni di esistenza di Internet si navigava con programmi molto più rudimentali e senza pagine, esistevano infatti soltanto indirizzi in cui prelevare e scambiare file; per scaricare un file si doveva quindi conoscere l'indirizzo preciso. Oggi noi invece possiamo contare su un'interfaccia che rende Internet molto più semplice e versatile: le pagine. Tramite le pagine infatti possiamo effettuare ricerche (con i motori di ricerca), curiosare o seguire le "tracce" per giungere a quello che ci interessa. Per sfogliare le pagine Internet occorre appunto un particolare software denominato browser, cioè un programma che visualizza il contenuto delle pagine trasformando in oggetti visivi (testi, immagini, pulsanti, ecc.) il codice html (vedi "tecnica"). Voi stessi in questo momento state utilizzando un browser, probabilmente Microsoft Internet Explorer o Netscape Navigator. I migliori Il mondo dei software dedicati alla navigazione, cioè i browser, si divide sostanzialmente in due: Internet Explorer di Microsoft e Netscape Navigator. Sarebbe comunque inopportuno affermare che esistono al mondo soltanto questi due programmi, se infatti andiamo su qualche sito di shareware e freeware, potremmo notare come un grande numero di browser possa essere prelevato, magari anche gratuitamente. E' da considerare però che in effetti i due prodotti più utilizzati siano Explorer e Netscape, e questo non senza motivo; i due giganti del browsing offrono senza ombra di dubbio una maggior stabilità alla navigazione e riescono a sfruttare tutti gli standard esistenti di programmazione e grafica. Internet Explorer, ormai giunto alla versione 5.5, supera di gran lunga il concorrente Netscape per quanto riguarda la completezza e la compatibilità con gli standard prima citati: di recente è arrivata finalmente la nuova versione 6 di Navigator che, a quanto risulta dai primi test, non riesce a eguagliare Explorer. Parlando di browser minori, non si può non accennare ad un ottimo prodotto di provenienza scandinava, cioè Opera, un'eccellente scelta per chi non dispone di computer molto potenti in grado di far girare Explorer o Netscape. Una funzionalità molto utile di Opera è quella di poter escludere dal caricamento di pagine web le immagini raggiungendo grandi velocità di navigazione. 10

RIASSUNTO DELLA STORIA DEI BROWSER Il primo browser grafico realizzato fu il glorioso Mosaic, concepito dall'organizzazione che ha sviluppato l'intera Internet e che tutt'oggi ne cura moltissimi aspetti, la NCSA. Dopo Mosaic arrivò una società che cominciò a dedicarsi completamente nello sviluppo di un browser più completo, ovvero la Netscape corporation; infine il gigante Microsoft non riuscì a restare in disparte ed entrò pesantemente anche in questo campo con Internet Explorer. Il browser di casa Microsoft causò non poco trambusto nel mondo giudiziario americano che accusò Bill Gates di abuso di posizione dominante; l'accusa si scagliò contro la casa di Redmond dopo la scelta da parte di essa di inserire il proprio browser nel sistema operativo Windows 95, in tal modo una marea di utenti, non consci del fatto che allora era migliore il programma di Netscape, cominciarono ad utilizzare Internet tramite Explorer riducendo drasticamente i profitti di Netscape. Oggi, anche grazie a questa presunta scorrettezza di Bill Gates, Netscape non riesce più a ristabilire la propria posizione essendo schiacciata dalla distribuzione di Explorer (ancora oggi incluso in tutte le versioni di Windows). N.B. A quanto sembra, Internet Explorer potrà essere disinstallato dalla nuova versione di Windows in uscita a Ottobre 2001, cioè Windows XP. Tecnica Normalmente non si pensa mai, soprattutto i meno esperti in campo, cosa sta sotto alla navigazione in Internet: la visualizzazione di pagine web è in sostanza una traduzione di un particolare codice di programmazione denominato HTML, cioè Hyper Text Markup Language. L'introduzione di questo standard ha portato ad enormi benefici, infatti, una pagina scritta in html è facilmente traducibile da tutti i browser in circolazione. Facciamo un esempio di traduzione del codice html; guardate il gruppo di linee di codice qui sotto. <html> <head> < title>untitled Document</title> </head> body bgcolor="#ffffff" ciao sono Nicola </body> </html> Letto dal browser, tale gruppo di istruzioni diventerà: 11

Come di può notare, la programmazione html, seppur non molto complicata, è un'operazione da specialisti, o comunque da appassionati del campo. Evoluzione nel tempo dei linguaggi di programmazione per Internet Col tempo anche l'html si è evoluto arrivando alla versione 4; inoltre è stata sviluppata una sua estensione, cioè l'd-html, ovvero l'html dinamico. Effetti grafici e di programmazione raggiunti con il d-html sono stati sorpassati dal potentissimo linguaggio JAVA, un vero e proprio codice di programmazione che permette lo sviluppo di potentissimi applicativi per il web. La programmazione java non è affatto semplice, tanto che esistono software che ne automatizzano la creazione di applicazioni. Il Java non è un linguaggio di programmazione dedicato solo al web, anzi, Java è utilizzabile per creare veri e propri software, i quali sono in grado di "girare" oltre che sotto Windows, anche sotto Linux e altri sistemi operativi più sconosciuti (è un linguaggio cosiddetto "multipiattaforma"). 12

POSTA ELETTRONICA (e-mail) Cos è? La posta elettronica è forse lo strumento più utile di Internet; esso ci permette di scambiare messaggi e file, quindi di mantenere contatti con persone di un altro continente mediante una piccola spesa (quella della telefonata al provider necessaria per inviare il file): ma vediamo bene il funzionamento della cosiddetta e-mail. Quando ci abboniamo ad un provider abbiamo solitamente diritto anche una casella di posta elettronica: chi non avesse però tale opportunità può rivolgersi ad alcuni provider che offrono caselle e-mail gratuite come Geocities, Tripod, Hotmail. [con la crescita di provider gratuiti di questi ultimi tempi, nessuno ha più problemi di caselle e-mail] Quando il provider vi conferma l'acquisto della casella postale vi rilascia il vostro indirizzo e la vostra password. Se non siete abbastanza pratici di informatica vi consiglio di farvi installare un programma e-mail da qualcuno, per quanto facile, ha comunque settaggi non sempre intuitivi. Bene, ora avete la possibilità di mandare e ricevere messaggi o file. SPIEGANDO MEGLIO IL CONCETTO DI CASELLA POSTALE La casella di posta elettronica non è altro che una normale casella postale, con un indirizzo e una chiave (la password), con la sola differenza che è virtuale e che si trova nei computer del provider invece che in Posta. Gli indirizzi di posta elettronica sono formati da tre parti: il vostro nome (o quello che volete), la "chiocciola" (o "at") e il dominio (praticamente il nome del vostro provider). Il mio indirizzo infatti è sciagu@yahoo.com, dove "sciagu" è il nome che ho scelto e "yahoo" è il provider. Il ".com" è il suffisso (vedi descrizioni sui domini). N.B. Il nome del provider nell'indirizzo di posta elettronica (@xxxxxxx.it) può essere anche un nome scelto da noi; tale scopo si raggiunge con la registrazione di un dominio web di primo livello, cioè si registra presso l'autorità italiana un determinato nome e si avranno così a disposizione un indirizzo web www.ilmionome.it e un indirizzo (o più) di posta elettronica ascelta@ilmionome.it (vedi descrizione sui domini). Software Il programma più usato è, per forza di cose, Microsoft Outlook (Express o 2000) incluso in Windows. Gli utenti più esperti utilizzano Eudora, il cui unico difetto è quello della mancata versione in italiano; tale software riscuote particolare successo in virtù della semplicità dei menù e delle completissime funzioni in generale. Perché non usare Mircosoft Outlook 2000 che è fornito insieme a Office 2000? Di motivi ce ne sono tanti, primo fra tutti il problema di sicurezza: Outlook 2000 infatti è stato programmato in maniera alquanto scellerata, non passa giorno che vengano creati 13

virus che sfruttano i problemi del programma Microsoft. Se comunque non volete complicarvi la vita installando un altro software che non conoscete, continuate ad utilizzare il più vecchio Outlook Express fornito insieme a Windows. Applicazioni Oltre al normale scambio di messaggi, la posta elettronica ci permette di far parte delle mailing list, ovvero dei gruppi di persone che discutono su determinati argomenti. Quando ci iscriviamo in una mailing list, i messaggi che invieremo ad essa verranno copiati e spediti a tutti i membri della lista (come una circolare). In realtà noi mandiamo il nostro messaggio ad un computer di un provider che automaticamente provvederà a distribuirne a tutti gli iscritti una copia. Le mailing list sono da usare, secondo me, soltanto per argomenti che interessano davvero: per avere informazioni su argomenti che interessano marginalmente e sporadicamente conviene utilizzare i newsgroup (vedi Newsgroup). Le newsletter sono la stessa cosa delle mailing list? No, le newsletter sono unidirezionali, cioè ad esse non si può rispondere: solitamente le newsletter vengono utilizzate per comunicazioni particolari o comunque per informare gli iscritti di qualche cosa. Un classico esempio di newsletter è quella presente in questo sito. Galateo Anche la posta elettronica ha un suo galateo, cioè le regole base su come ci si deve comportare quando si spediscono messaggi. Per prima cosa è di norma darsi del tu (ovviamente intendo con persone che non si conoscono), seconda cosa è preferibile non inviare attach di file se non vengono richiesti, o comunque se non necessari (intendo sempre se si è in contatto con persone estranee). Ci sono poi dei simboli che si usano normalmente per dare tono alle parole scritte: questi simboli vengono detti smiley, faccine o emoticons. ^ ^ sorriso, affermazione bonaria con tono allegro :-) sorriso, affermazione bonaria con tono allegro - ^ occhiolino, affermazione bonaria con tono allegro o magari anche velatamente ironico, comunque per ridere ;-) occhiolino, affermazione bonaria con tono allegro o magari anche velatamente ironico, comunque per ridere T T pianto 0 0 incredulo o anche ammirazione :-( crucciato, perplesso, arrabbiato Esistono poi molte altre faccine, che ognuno si inventa e personalizza. Ecco alcune "parole" molto usate. 14

ROTFL grin OT Spoiler IMHO cmq mi rotolo per terra dal ridere (abbreviato in inglese), si usa solitamente dopo una battuta particolarmente gradita molto arrabbiato, a volte si usa però anche bonariamente Off Topic, termine usato nelle mailing list per indicare un messaggio "fuori argomento" anticipazione su qualche cosa. Usato spesso nelle mailing list di fumetti o cinema per indicare un messaggio con una anticipazione; normalmente la parola spoiler è seguita da qualche riga in bianco in modo da permettere a chi non vuole leggere anteprime di rovinarsi la sorpresa. In My Honest (o Humble) Opinion, in pratica, "secondo me" abbreviazione di "comunque" Esistono poi dei regolamenti delle mailing list che contengono le regole della lista specifica. Solitamente è vietato il frequente ricorso agli OT o agli Spoiler. Da notare che l'utilizzo di parole scritte maiuscole visualizza al ricevente l'effetto di urlare. Ad esempio: Qualcuno mi ascolta? si noti la differenza con QUALCUNO MI ASCOLTA? Tutte queste regole valgono in generale per qualsiasi forma scritta in Internet, come ad esempio nelle chat. Spamming Lo spam è la pubblicità indesiderata via e-mail: a chi non è mai arrivato almeno un messaggio di pubblicità? Lo spam è un atto illegale che però si sta molto diffondendo. Per difendersi da questa forma di promozione, occorre utilizzare software specifici (nei casi più estremi) o cancellare direttamente i messaggi tramite filtri automatizzati (funzioni comuni nei migliori software di gestione di e-mail, vedi "posta elettronica > software"). Molte informazioni le trovate al ricchissimo sito http://collinelli.virtualave.net/antispam/as0010.htm. Tecnica La posta elettronica di tutti gli utenti è gestita dai provider tramite particolari server, denominati "mail server". Quando settiamo il programma di posta elettronica (client e-mail), dobbiamo inserire un buon numero di parametri riguardanti il server mail del nostro ISP (Internet Service Provider); vediamo quali settaggi dobbiamo impostare e cosa sono. POP3 SMTP Account L'indirizzo del server per potere accedere alla nostra casella postale L'indirizzo del server che indica al programma dove inviare la posta (alcuni ISP hanno pop3 e smtp uguali) Il nostro nome identificativo; può essere il nome utente che utilizziamo per 15

Password collegarci o la parte prima della @ del nostro indirizzo e-mail La parola chiave che protegge l'accesso alla nostra casella Tutte queste informazioni vengono fornite normalmente dal provider all'atto della registrazione. Alcuni ISP non permettono di spedire e-mail con il loro SMTP se non stiamo utilizzando il collegamento a Internet tramite loro. ESEMPIO Mi iscrivo a Libero e utilizzo il servizio per collegarmi gratuitamente a Internet; Libero fornisce anche una casella e-mail, oltre a questa vogliamo però conservare la nostra vecchia, magari di TIN. Al momento del settaggio delle due caselle e-mail, indicheremo al programma mail il server mail (pop3) di tutti e due, nel caso popmail.libero.it e mail.tin.it, mentre come SMTP indicheremo quello di Libero, cioè mail.libero.it. Se avessimo indicato l'smtp di Tin.it, non avremmo potuto inviare nessuna e-mail. 16

NEWSGROUP Cosa sono? I newsgroup sono aree di discussione a cui possiamo partecipare spedendo al gruppo un messaggio e leggendone poi la risposta (nel caso qualcuno risponda): possiamo anche soltanto leggere i messaggi senza intervenire. I newsgroup sono in sostanza delle bacheche virtuali specializzate in qualche argomento; tutti i gruppi sono elencati con una metodologia a prefisso, infatti ogni nome è preceduto da una particolare sigla. I gruppi più numerosi sono gli "alt.", cioè "alternativi": essi contengono si dividono per argomenti vari e sono solitamente internazionali (quindi chi scrive digita in inglese). Esiste un buon numero di gruppi italiani "it." che tra l'altro possono offrire molte informazioni interessanti. E' importante sapere che tramite i newsgroup è possibile inviare file trasformandoli prima in codice binario; tale procedimento non è molto capibile da chi inizia a navigare per le prime volte ma non è niente di così complicato. Praticamente, si decodifica il file (ad e- sempio un'immagine) inviandolo sotto forma di codice binario, cioè una sfilza interminabile di 01010101010101010101010 (qualche pagina): ogni 1 e ogni 0 determina in maniera precisissima come si compone l'immagine e quindi come ricomporla. Che differenza c'è tra mailing list e newsgroup? In una mailing list riceviamo messaggi che magari non ci interessano (anche se in tema della lista), mentre nei newsgroup riusciamo a selezionarli mediante l'elenco che ci offre il programma di lettura delle news (il news reader appunto). Provate tutte e due le cose e vi renderete conto della differenza. Software Ci sono diverse possibilità per curiosare tra i newsgroup senza passare dal web (esiste anche questa possibilità come vedremo più avanti); il programma più utilizzato in rete è Free Agent. Free Agent, il quale non richiede nessuna registrazione a pagamento, è un software dall'aspetto non recentissimo ma particolarmente funzionale e completo. L'unica ragione per cui è consigliabile provare un altro news-reader (cioè il software per leggere i newsgroup) è la codificazione di codici binari automatica. Quando apriamo un messaggio con Free Agent contenente un file, il programma ci vostra alcune pagine di 1010101010..., mentre per poter visualizzare l'immagine (o il file) occorre utilizzare il menu del tasto destro del mouse (o il menu della finestra). Esistono molti altri news-reader che includono, a differenza di Free Agent, un decodificatore automatico di file binari, cioè quando apriamo un messaggio ci compare direttamente l'immagine (o il file con possibilità di essere salvato dove si vuole). 17

Consiglio comunque l'utilizzo di o di Free Agent o di Xpress, scaricabili in qualsiasi sito di shareware e freeware (vedere "link"). CONSULTARE I NEWSGROUP VIA WEB Chi non vuole installare uno specifico software (soluzione comunque consigliata) può consultare i newsgroup attraverso il browser collegandosi al sito http://www.mailgate.org/index.html. Server Oggigiorno ogni buon provider offre anche accesso ad un server news, ecco elencati alcuni server con cui è possibile consultare i newsgroup se si è collegati a Internet con i rispettivi proprietari del server: ad esempio, se voglio utilizzare il server di Libero Infostrada, dovrò essere collegato con Libero Infostrada. Telecom Italia Net (TIN) Libero Infostrada Interbusiness Inet Kataweb Jumpy Tiscali Free Ne news.tin.it news.libero.it news.interbusiness.it news.inet.it news.kataweb.it news.jumpy.it news.tiscali.it Esistono purtroppo ancora provider che non forniscono accesso ad un server news ma niente paura! Esistono server gratuiti, ecco alcuni link a riguardo http://www.geocities.com/siliconvalley/pines/3959/nntp0.html Lista di server news gratuiti http://www.jammed.com/~newzbot/ http://www.mailgate.org/index.html Sito che permette di consultare i newsgroup direttamente da web 18

IRC (chat testuale) Cos è? L'Irc, ovvero l'internet Relay Chat, è un sistema che permette a chi ha un collegamento Internet di conversare con altre persone collegate in quel momento. Il sistema si basa su "domanda e risposta", cioè io scrivo una frase, premo "invio" e l'altro che vede la mia frase mi risponde allo stesso modo. COM E STRUTTURATA L IRC? L'Internet Relay Chat è strutturata in canali che si trovano su particolari server dedicati; quando infatti ci colleghiamo dobbiamo indicare il server a cui ci vogliamo connettere e il nome del canale in cui vogliamo entrare. Allora se un mio amico mi dice di trovarci ad una certa ora in un determinato canale e non mi indica il server, come faccio? Ci sono canali che hanno tale importanze per cui sono residenti su più server, alcuni canali invece, magari creati da utenti, risiedono solo sul server in cui sono stati creati. POSSO CREARMI UN CANALE? Creare un canale di chat è la cosa più semplice che esista: non serve altro che digitare "/join #nomecanalescelto" o eseguire la procedura automatizzata del software che utilizzate; in questo canale potrà entrare chiunque e noi avremo la qualifica di "moderatore", cioè di gestore del canale. Una volta chiuso il canale esso si cancella automaticamente. Attenzione: come accennato prima, il canale viene creato unicamente sul server con cui siete collegati al momento. QUANTI SERVER IRC ESISTONO? I server IRC sono diversi, in tutto il mondo a migliaia, in Italia qualcuno. Nel software che utilizzate per entrare nei canali e chattare, solitamente vi è una lista di server sparsi per il mondo, compresi alcuni italiani come quello dell'università di Pisa o quello di TIN. Software Per utilizzare questo divertente e utile strumento occorre un programma apposito: io consiglio solitamente "mirc", che potete scaricabile dal sito http://www.mirc.co.uk. mirc è il software per IRC più utilizzato nel mondo grazie alla sua completezza di opzioni e velocità; purtroppo non è dei più intuitivi ma, una volta fattaci la mano, diventa piuttosto semplice. Un altra opportunità è quella di usufruire del programma gratuito di Microsoft (distribuito con Explorer o al massimo nel sito di Microsoft), ovvero Chat. Microsoft Chat permette di scambiare oltre al testo anche dei fumetti che esprimono lo stato d'animo con cui si parla. 19

Se non si vuole usufruire di questi due prodotti, una vasta scelta di client IRC è disponibile in qualsiasi sito specializzato negli shareware e freeware (vedi "link"). 20