Economia e politiche per l ambiente e la cultura Prof.ssa Carla Massidda. Lezione 1-Sviluppo sostenibile

Documenti analoghi
Sostenibilità e sviluppo turistico LEZIONE 8 Sostenibilità dello sviluppo (2/2)

Claudio Dordi Università Bocconi EU-Vietnam Multilateral Trade Assistance Project

Le strategie ONU per la localizzazione della Agenda Post 2015 e lo sviluppo locale sostenibile. Francesco Bicciato

L agenda 2030 per la sostenibilità economica, sociale ed ambientale

Sdg s Compliance. giugno Pres. Raffaele M. Maiorano. qualità di nuova generazione

«Lo spazio sostenibile: dai detriti spaziali ai satelliti intelligenti» Forum PA

Teoria e pratica dello sviluppo

L informazione statistica per i Sustainable Development Goals. ANGELA FERRUZZA Istat

Una visione integrata dei sistemi economici, sociali e ambientali: la sfida degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

FORUM LOCALE ITINERARI TERRA-MARE

CONCETTO DI SVILUPPO UMANO E SOSTENIBILE

«Energy & Climate Change: present and Future challenges and opportunities for the Chemical Industry in Italy»

CONVENZIONE DELLE ALPI Trattato internazionale per lo sviluppo sostenibile del territorio alpino

Lo sviluppo sostenibile: una scelta per il presente e il futuro del mondo

Introduzione alla sostenibilità dello sviluppo

Il cammino verso la sostenibiltà gli appuntamenti istituzionali

Difficoltà nella mitigazione dei rischi da detriti spaziali e futuri rimedi per preservare l ambiente spazio

Il concorso «Youth in Action for Sustainable Development Goals» Milano, 22 maggio 2017

11 NOVEMBRE 2016 ECOMONDO FIERA DI RIMINI

Giovanni Franco Gianfranco Lazzarin H-Farm Roncade

ITALIAN DATA FOR UN-SDGs

15 Marzo I nuovi scenari della sostenibilità e il ruolo del settore privato

Il problema ambientale nei documenti e nei round mondiali. Economia ambientale Lezione del 7 8 ottobre 2014

Idee per un progetto multi-stakeholder per produrre e consumare in modo responsabile Milano 26 maggio 2017

Elaborare e diffondere il sapere: MIUR, Università, e gli obiettivi di sviluppo sostenibili dell ONU

ITALIAN DATA FOR UN-SDGs

EUSALP EU Strategy for the Alpine Region. ANNA GIORGI Action Group 1 Leader Edolo,

Le tappe dello Sviluppo Sostenibile

Verso un Europa (in)sostenibile? Problemi e prospettive Simone Borghesi (Università di Siena, Dipt. Scienze Politiche ed Internazionali)

Alessio D Amato Università di Roma «Tor Vergata» e SEEDS

HORIZON 2020: a starting kit. Luisa TONDELLI Consiglio Nazionale delle Ricerche - ISOF Area della Ricerca di Bologna

ITALIAN DATA FOR UN-SDGs

Le nuove dinamiche. Università Cattolica del Sacro Cuore Sede di Cremona, 26 gennaio Simona Beretta

La misurazione statistica degli SDGs: una sfida ed un opportunità per il Sistema statistico nazionale anche verso una città sostenibile

Convegno. Consulta dei Presidenti Provinciali. Illustrazione del modello organizzativo AVIS MANTOVA

Oltre il PIL: nuovi approcci alla misurazione del benessere

Main pillars of the MED programme

L AGENDA DELLA SOSTENIBILITÀ DI GES.A.P

Study Tour on the Implementation of the Aarhus Convention in Italy

Strumenti di Finanziamento UE per l acqua: Nuovo periodo Marco Devetta

Verso una Unione dell'energia. Francesco Laera Commissione europea Ufficio di Milano1

SEZIONE ADI UMBRIA E SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOALS

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 23 novembre 2018 (OR. en)

ITALIAN DATA FOR UN-SDGs

Il lavoro dell uomo, il lavoro del consulente di management per la sostenibilità La sostenibilità è un dovere che genera competitività e convenienze

Lo sviluppo sostenibile: una scelta per il presente e il futuro del mondo

Trasformare il nostro mondo: Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Dipartimento per la Pubblica Informazione Nazioni Unite

CONTESTO DI RIFERIMENTO E TEMI MATERIALI. Contesto di riferimento Analisi di materialità e ambiti del decreto... 22

PoliTO e gli SDGs. La mappatura dell attività del PoliTO secondo i Sustainable Development Goals

World Summit on Sustainable Development

ITALIAN DATA FOR UN-SDGs

I limiti dello sviluppo e il degrado ambientale. Lezioni d'autore

SVILUPPO SOSTENIBILE. Sintesi e tappe essenziali dell evoluzione del concetto

Paola Mercogliano*,** with the support of Valentina Mereu ( CMCC - IAFES division)

Sostenibilità ambientale e agricoltura: elementi di riflessione sull agenda globale post 2015

Terza missione e Ricerca nella formazione superiore artistica

L utopia sostenibile. Enrico Giovannini Università di Roma «Tor Vergata» Portavoce dell Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

Mauro Varotto consigliere delegato EURIS srl

IDEE E SOLUZIONI PER IL MONDO DELL INGEGNERIA AGRARIA

GEOGRAFIA. Paesaggio e sviluppo sostenibile. prof.ssa Orietta Selva CONCETTI E FINALITÀ

Presentazione. Ministero Sviluppo Economico. ex Istituto Nazionale per il commercio Estero. Istituto per i servizi assicurativi il commercio Estero

Pratiche e Competenze per la Promozione della Salute: la visione europea

Localizing SDGs: the role of youth in climate change mitigation Politecnico di Milano, 13 luglio 2017

Le dimensioni europee

LA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ DELL ATENEO DI PARMA. Dott. Alessio Malcevschi Delegato del Rettore

RECUPERARE L ACQUA. Acque reflue ed agricoltura Una convivenza possibile? L esperienza del Gruppo CAP

giordano golinelli breve storia dello sviluppo

La Politica Agricola Comune (PAC) e la resilienza climatica

Rapporto sullo stato della sostenibilità della Provincia di Firenze

Bandi transnazionali co-finanziati dal MIUR

Il ruolo delle foreste nelle politiche europee Recenti sviluppi e prospettive

Protocollo di Kyoto 1988 IPCC 1992 UN Framework Convention on Climate Change protocollo di Kyoto

Il Patto dei Sindaci come strumento per il raggiungimento degli obiettivi europei a livello locale

La sostenibilita per una maggiore competitivita d impresa

DG Employment, Inclusion and Social Affairs

DG Employment, Inclusion and Social Affairs

Conoscere, conservare ed utilizzare in modo sostenibile la biodiversità vegetale: quali strumenti e opportunità?

La cooperazione tra contesti locali in vista della programmazione europea marzo 2019 Udine, Palazzo D Aronco

I Comuni e lo sviluppo Sostenibile: L appello dell ASviS ai Candidati Sindaci

ITALIAN DATA FOR UN-SDGs

Azioni e proposte SG7/SG8

Development and Human Resources the Emilia Romagna Approach

AGRICOLTURA FAMILIARE: QUALE CONTRIBUTO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE E ALLA SOSTENIBILITÀ DEI NOSTRI SISTEMI AGRICOLI?

PROGRAMMAZIONE EUROPEA: Horizon COSME Life Cooperazione Territoriale


Meeting annuale della Rete del Lazio per la Medicina Traslazionale e le Bioterapie dei Tumori

IMPATTO AMBIENTALE DEI SISTEMI ENERGETICI. - Produzione di CO 2 -

IL DIPARTIMENTO DELLE TRE A (D3A)

Dopo Rio+20. I risultati della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile. Roma, 19 Luglio 2012!

Cos è la Green Economy. (fonte: UNEP, Towards a Green Economy, 2009)

MILAN FOOD POLICY. Andrea Magarini Food Policy Coordinator Mayor s Office City of Milan. CAPSELLA Project final event 8 May 2018, Milan

Comune di GIRONA. Regione: Catalogna (Spagna) Superficie: 39 km 2 Abitanti: circa Adesione del Comune di Girona al Patto dei sindaci

Lezione 31 (Sanna-Randaccio) Negoziati internazionali sul clima

Presentazione del progetto Master Adapt

Aumentano le conoscenze scientifiche in materia ambientale.

Ferrara, 2 dicembre 2009

University of Essex Knowledge Gateway

Per un Europa campionessa mondiale di sviluppo sostenibile

Transcript:

Università degli studi di Cagliari Dipartimento di Scienze Economiche e Università degli studi di Cagliari Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Aziendali Economia e politiche per l ambiente e la cultura Prof.ssa Carla Massidda Lezione 1-Sviluppo sostenibile

CONTENUTI DELLA LEZIONE La cronologia dello sviluppo sostenibile Il concetto moderno di sostenibilità Il dibattito economico-politico La crescita come soluzione alla disuguaglianza Agenda 2030 e i 17 SDGs Il concetto moderno di sostenibilità

La cronologia dello sviluppo sostenibile 1972 I Conferenza ONU sull Ambiente Umano (Stoccolma) 1987 Summit di Tokyo (Tokyo) 1994 - I Conferenza Europea sulle Città Sostenibili (Aalborg) 1997 - Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Kyoto) 1980- World Conservation Strategy (Nairobi) 1992 - II Vertice ONU su Ambiente e Sviluppo (Rio de Janeiro); V Piano di Azione Ambientale Per uno sviluppo durevole e sostenibile (Bruxelles) 1996 - Seconda Conferenza Europea sulle città sostenibili (Lisbona); Conferenza Habitat II (Istambul) 2000 - III Conferenza Europea sulle Città sostenibili (Hannover) 2002 - World Summit on Sustainable Development (Johannesburg) 2005 - Rilancio della strategia di Lisbona (1996) (Lussemburgo) 2012 - Conferenza sullo sviluppo sostenibile Rio+20 (Rio de Janeiro) 2001 - III Conferenza Ambientale UE (Göteborg); Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale 2004 - IV Conferenza Europea sulle città sostenibili (Aalborg) 2009 - XV Conferenza delle Nazioni Unite dedicata al clima (Copenhagen)

La cronologia dello sviluppo sostenibile Principali tappe 1972: I Conferenza ONU sull Ambiente Umano Istituzione della United Nations Environment Programme (UNEP): organizzazione che coordina le attività delle Nazioni Unite sull'ambiente e assiste i Paesi in Via di Sviluppo (PVS) nell'attuazione delle politiche e delle pratiche rispettose dell'ambiente. 1987: Summit di Tokyo Rapporto Our Common Future o Rapporto Brundtland : si definisce per la prima volta il concetto di sviluppo sostenibile (ancora oggi universalmente riconosciuta). 1992: II Vertice ONU su Ambiente e Sviluppo Sono impostati i primi lineamenti di un Piano d Azione Mondiale per la Tutela dell Ambiente: Dichiarazione su ambiente e sviluppo, Agenda 21, Convenzioni sul clima e per la conservazione della biodiversità.

La cronologia dello sviluppo sostenibile Principali tappe (segue) 1994: I Conferenza Europea sulle Città Sostenibili Momento costitutivo della Campagna Europea delle Città Sostenibili 1997: Conferenza CP03 della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici Protocollo di Kyoto: politiche e misure per ridurre emissioni di gas serra; si tratta di uno dei più importanti strumenti giuridici internazionali volti a combattere i cambiamenti climatici. 2001: Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale Si amplia il concetto di Sviluppo Sostenibile con la Diversità Culturale come 4 pilastro.

La cronologia dello sviluppo sostenibile Principali tappe (segue) 2000-Millennium development goals Millennium Declaration con i suoi 8 Millennium Development Goals da raggiungere entro il 2015. 2015-Agenda 2030 Agenda 2030 con i suoi 17 SDGs

Il concetto moderno di sostenibilità Il moderno concetto di sostenibilità è il risultato di un processo di costante acquisizione di consapevolezza della sua multidimensionalità. E cambiato nel tempo il concetto di sviluppo: si è passati da una a più dimensioni uso di indicatori multidimensionali centralità del benessere molteplicità di obiettivi

Il concetto moderno di sostenibilità La sintesi è uno sviluppo sostenibile che deve: soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni (Rapporto Brundtland, 1987); garantire il miglioramento della qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi di supporto (Daly, 1991); tenere conto non solo della sostenibilità ambientale, ma anche della sostenibilità economica e sociale delle attività e degli investimenti. Daly (1991) introduce il concetto del necessario equilibrio tra l uomo e l ecosistema, richiedendo che il consumo di una risorsa non superi la sua produzione nello stesso periodo e la capacità di carico della natura

Il concetto moderno di sostenibilità Sostenibilità economica: si basa l attività economica è elemento imprescindibile per la sopravvivenza umana I tre pilastri Sostenibilità sociale: condivisione dei benefici dello sviluppo e rispetto della qualità della vita Sostenibilità ambientale: amministrazione delle risorse e limiti allo sviluppo I tre pilastri della sostenibilità

Il concetto moderno di sostenibilità Vivibile Economico Sviluppo sostenibile Equo I tre pilastri dello sviluppo sostenibile sono: gerarchicamente uguali tra loro interagenti Ambientale Socio-culturale Elkington, 1992

La crescita come soluzione alla disuguaglianza Il concetto di sostenibilità: nasce più sugli aspetti ambientali (Brundtland); oggi è un concetto multidimensionale molto difficile da operativizzare; per questo si affronta in termini di indicatori; rimane comunque la necessità di avere modelli di riferimento; in questo senso il contributo degli economisti non è certo mancato Obiettivo del dibattito economico e politico: identificare un processo di crescita che garantisse un progressivo miglioramento negli standard di vita tenendo conto della relazione tra povertà, sviluppo economico e ambiente

La crescita come soluzione alla disuguaglianza I temi della povertà e della disuguaglianza sono da diversi decenni al centro dell agenda politica delle istituzioni nazionali e internazionali Sotto questo aspetto, per gli economisti la crescita economica dovrebbe rappresentare il principale obiettivo dei governi: è vista come unica via percorribile per risolvere il problema della povertà; Purtroppo, la strada verso la lotta alla povertà è ricca di incognite: può generare conflitti sociali e violenza; la riduzione della povertà attraverso una redistribuzione della ricchezza potrebbe non funzionare: i poveri sono molto più numerosi dei ricchi.

La crescita come soluzione alla disuguaglianza Alla fine della II Guerra Mondiale gli economisti pensarono di aver compreso come avviare un processo di crescita tale, appunto, da risolvere il problema della povertà: molti ritennero che il modello macroeconomico Keynesiano fosse il mezzo per raggiungere la piena occupazione e la crescita sostenuta in tutto il mondo; la matematica dietro ai modelli di crescita che dimostrano le condizioni per una crescita proporzionale e costante è veramente robusta: tutto sembra funzionare.

La crescita come soluzione alla disuguaglianza Anche i dati sembrano confortanti: i dati storici dimostrano che i consumi delle popolazioni dei paesi industrializzati sono aumentati a livelli difficilmente immaginabili durante i 200 anni precedenti. i dati sembrano anche dire che la crescita abbia ridotto la povertà per i paesi in via di sviluppo. la matematica della crescita, però non implica che alla crescita si accompagni necessariamente una riduzione nelle disuguaglianze economiche: su questo punto l evidenza è mista

I limiti alla crescita The Limits to Growth E il noto libro di Meadows et al. 1972 in cui si riporta il risultato di una simulazione ottenuta per mezzo del modello World3. Vengono delineati diversi scenari mondiali sulla base di quelli che sono considerati i limiti ambientali. In generale, il modello ha previsto per il 21esimo secolo un collasso del Sistema economico mondiale dovuto all esaurimento delle risorse. La maggior parte degli economisti condannano questo esercizio

I limiti alla crescita Il modello incorpora: un limite alla terra disponibile per l agricoltura ; un limite alla quantità di output producibile per unità di terra; un limite all estrazione di risorse non-rinnovabili; un limite alla capacità dell ambiente di assorbire rifiuti. Il comportamento del Sistema economico è stato ricostruito come prosecuzione dei trend passati in cui si sono simulati gli effetti dei diversi limiti ipotizzati Sono stati considerati gli effetti di feedback positivi e negativi tra tutte le variabili del modello: ogni variabile dipende e

Figure 2.13: Base run projections of the limits to growth model

I limiti alla crescita Le principali conclusioni della simulazione del 1972 : 1. se l attuale crescita della popolazione mondiale, dell industrializzazione, dell inquinamento, della produzione di cibo e sfruttamento delle risorse continua invariato, questo pianeta raggiungerà i suoi limiti alla crescita tra 100 anni; 2. la conseguenza più probabile sarà un improvviso e ineludibile declino della popolazione e della capacità industriale; 3. è possibile invertire questa tendenza facendo si che ogni persona della terra abbia le risorse per soddisfatte i bisogni primari con uguali opportunità per tutti; 4. prima si comincia questa inversione di tendenza, maggiori sono le probabilità di ottenere i risultati sperati.

I limiti alla crescita Beyond the Limits E una nuova simulazione del modello avvenuta nel 1992 attraverso una modifica del modello originario Suscitò meno controversie Le principali conclusioni furono che: the three conclusions we drew in The Limits to Growth are still valid, but they need to be strengthened.

I limiti alla crescita Limits to Growth: The 30-Year Update E stato pubblicato nel 2005 a seguito di un ulteriore modifica del modello World3. Gli autori si dicono: much more pessimistic about the global future than previously tristi che l umanità abbia perso 30 anni in dibattiti inutili non ci sono altri 30 a disposizione per continuare a parlare

La visione degli economisti sui limiti ambientali Come anticipato in una precedente slide, la risposta degli economisti al The Limits to Growth fu ostile. Al contrario, fu molto meno critica la reazione a Beyond the Limits. Jan Tinbergen, premio Nobel, scrisse: We can all learn something from this book, especially we economists.

La visione degli economisti sui limiti ambientali La principale criticità rilevata dagli economisti riguardava il fatto che il meccanismo dei feedback nella simulazione World3 non tenesse conto di aggiustamenti nel comportamento dovuti al meccanismo dei prezzi. In particolare, fu evidenziato come una modifica del pattern della scarsità relativa avrebbe alterato la struttura dei prezzi determinando una modifica comportamentale nell uso delle risorse.

La visione degli economisti sui limiti ambientali In sostanza, gli economisti dissero che, funzionando il meccanismo dei prezzi, i limiti alla crescita non operano come descritto nel modello. Su questo punto, però gli stessi economisti hanno ammesso che questa argomentazione diviene più debole nel caso delle risorse ambientali perché in questo caso manca un mercato di riferimento. Si tratterebbe di un fallimento di mercato che però potrebbe essere corretto da un intervento appropriato di politica economica che affronti il problema specifico.

La visione degli economisti sui limiti ambientali Ciò presuppone che esista sostituibilità la possibilità di sostituire i servizi che i beni ambientali sono in grado di offrire. Questa rimane proprio una delle questioni sulle quali più si dibatte: il problema della sostenibilità va visto alla luce dell esistenza di servizi ambientali tra loro efficacemente sostituibili.

La visione degli economisti sui limiti ambientali Per gli economisti si è posta quindi la sfida di trovare un contesto teorico in cui modellare la relazione tra povertà, sviluppo economico e lo stato di conservazione delle risorse ambientali Il contesto teorico in cui gli economisti hanno ragionato è dato dai modelli di crescita Obiettivo: massimizzazione del benessere sociale dato dall aggregazione delle utilità individuali individui della stessa generazione individui di generazioni diverse

Funzione di benessere sociale Individui della stessa generazione Max W = W(U A, U B ) - In questo caso, date certe condizioni, se gli individui hanno la stessa funzione di utilità (U), la massimizzazione della funzione di benessere sociale (W) implica l uguaglianza dei consumi tra individui. Individui di due generazioni Bisogna scontare l utilità delle future generazioni W = W(U 0, U 1 ) W = U 0 + U 1 /(1+ ρ) con ρ tasso di sconto dell utilità

Funzione di benessere sociale Perchè scontare E l operazione con cui si riduce il peso delle utilità delle future generazioni Questo avviene perchè la generazione attuale è impaziente di consumare Il peso delle utilità future decresce con: l aumento del tasso di sconto il passare del tempo

Funzione di benessere sociale Effetto del tempo e del tasso di sconto sulle utilità future Discount rate t ρ=0.001 ρ=0.01 ρ=0.02 ρ=0.03 ρ=0.04 10 0.9901 0.9053 0.8204 0.7441 0.6756 20 0.9802 0.8195 0.6730 0.5537 0.4564 30 0.9705 0.7419 0.5521 0.4120 0.3083 Children 40 0.9608 0.6717 0.4529 0.3066 0.2083 50 0.9513 0.6080 0.3715 0.2281 0.1407 60 0.9418 0.5505 0.3048 0.1697 0.0951 Grandchildren 70 0.9324 0.4983 0.2500 0.1263 0.0642 80 0.9232 0.4511 0.2051 0.0940 0.0434 90 0.9140 0.4084 0.1683 0.0699 0.0293 Great Grandchildren 100 0.9049 0.3697 0.1380 0.0520 0.0198

Crescita ottima Abbiamo visto che la ragione per cui occorre scontare i futuri consumi è l impazienza I FATTO STILIZZATO: gli individui preferiscono consumare oggi piuttosto che in futuro Ma sulla rinuncia ai consumi esiste anche un altra prospettiva II FATTO STILIZZATO: l accumulazione di capitale è produttiva per cui a ogni unità di consumo cui si rinuncia oggi corrisponde più di una unità di consumo futuro Lo studio della crescita ottima si basa sulla ricerca di un equilibrio tra impazienza e produttività

Crescita ottima Il meccanismo La produzione Q può essere consumata oppure investita I per creare capitale K Investimenti = produzione consumi Il prodotto Q dipende dal capitale K Definiamo QK la produttività marginale del capitale, ovvero le unità di prodotto dovute all impiego di un unità aggiuntiva di capitale

Crescita ottima Perciò: se ρ basso, oggi si risparmia moltissimo per cui l accumulazione del capitale renderà più ricche le generazioni future; se ρ alto, il risparmio di oggi è basso per cui non c è possibilità che le generazioni future diventino più ricche Se ρ basso è facile che Q K > ρ I consumi crescono nel tempo anche se a un tasso meno che proporzionale, quindi cresce anche K

Crescita ottima con risorse non rinnovabili Sostenibilità La domanda: la crescita è sostenibile, intendendo per sostenibile una situazione in cui rimane positiva e costante nel tempo l utilità di ogni unità di bene consumata (rapporto consumi/utilità)? Nel modello con risorse nonrinnovabili: con ρ > 0 i consumi inizialmente crescono ma poi cominciano a diminuire fino ad annullarsi sembra impossibile che i consumi rimangano constanti nel tempo

Crescita ottima con risorse non rinnovabili Conclusione In un mondo in cui le risorse non-rinnovabili rappresentano un input dei processi produttivi, l approccio utilitarista basato sul meccanismo del tasso di sconto migliora la situazione nel futuro più prossimo, mentre peggiora la condizione per le generazioni più distanti che vedranno l esaurirsi della risorsa Questo succede a patto che la risorsa non trovi un sostituto nel processo produttivo (Solow 1974): dato un sufficiente livello di capitale, alti livelli di output possono essere prodotti con piccole quantità di risorse; quindi con un adeguato programma di investimenti lo stock di risorsa non si esaurisce mai

Sostenibilità debole e forte Non si tratta di due concetti diversi: entrambi si riferiscono al rapporto consumo/utilità. La distinzione risiede nell ipotesi circa il grado di sostituibilità della risorsa. Se: K N = capitale naturale, K H = il capitale prodotto dall uomo, o riproducibile, La distinzione weak/strong dipende dalla sostituibilità tra K N e K H -strong sustainability: non deve decrescere K N -weak sustainability: non deve decrescere K H + K N.

Premesse Il 25 settembre 2015, durante la settantesima sessione dell Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 154 capi di Stato o Governo hanno adottato la 2030 Agenda for Sustainable Development,

Premesse Il documento individua 17 obiettivi globali (SDGs - Sustainable Development Goals) e 169 target che dovranno essere realizzati entro il 2030 Il documento è il risultato di un processo complesso, alimentato dal dibattito sugli Obiettivi del Millennio (Millennium Development Goals) il cui termine era stato fissato al 2015. Gli obiettivi hanno: carattere universale, si rivolgono cioè tanto ai paesi in via di sviluppo quanto ai paesi avanzati; sono fondati sull integrazione tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: ambiente, società ed economia.

Premesse L Agenda si compone di quattro parti: 1.Dichiarazione 2.Obiettivi e target 3.Strumenti attuativi 4.Monitoraggio dell attuazione e revisione Stretto legame tra il benessere umano e la salute dei sistemi naturali.

Sustainable Development Goals Questi i 17 SDGs:

Sustainable Development Goals Goal 1. End poverty in all its forms everywhere 1.a Ensure significant mobilization of resources development cooperation, in order developing countries, in particular least developed countries, to implement programmes and policies to end poverty in all its dimensions 1.b Create sound policy frameworks at the national, regional and international levels, based on pro-poor and gender-sensitive development strategies, to support accelerated investment in poverty eradication actions

Sustainable Development Goals Goal 2: End hunger, achieve food security and improved nutrition and promote sustainable agriculture 2.a Increase investment in order to enhance agricultural productive capacity in developing countries, in particular least developed countries 2.b Correct and prevent trade restrictions and distortions in world agricultural markets (Doha Development Round) 2.c Adopt measures to ensure the proper functioning of food commodity markets and facilitate access to market information, including on food reserves, in order to help limit extreme food price volatility

Sustainable Development Goals Goal 3: Ensure healthy lives and promote well-being for all at all ages 3.a Strengthen the implementation of the World Health Organization Framework Convention on Tobacco Control in all countries, as appropriate 3.b Support the research and development of vaccines and medicines for the communicable and noncommunicable diseases that primarily affect developing countries, 3.c Substantially increase health financing and the recruitment of the health workforce in developing countries, especially in least developed countries

4.c By 2030, substantially increase the supply of qualified teachers, including through international cooperation for teacher training in developing countries, especially least developed countries and Sustainable Development Goals Goal 4: Ensure inclusive and quality education for all and promote lifelong learning 4.a Build and upgrade education facilities that are child, disability and gender sensitive 4.b By 2020, substantially expand globally the number of scholarships available to developing countries, in particular least developed countries, small island developing States and African countries, for enrolment in higher education

Sustainable Development Goals Goal 5: Achieve gender equality and empower all women and girls 5.a Undertake reforms to give women equal rights to economic resources, as well as access to ownership and control over land and other forms of property, financial services, inheritance and natural resources 5.b Enhance the use of enabling technology to promote the empowerment of women 5.c Adopt and strengthen sound policies and enforceable legislation for the promotion of gender equality and the empowerment of all women and girls at all levels

Sustainable Development Goals Goal 6: Ensure access to water and sanitation for all 6.a By 2030, expand international cooperation and capacity-building support to developing countries in water- and sanitation-related activities and programmes, including water harvesting, desalination, water efficiency, wastewater treatment, recycling and reuse technologies 6.b Support and strengthen the participation of local communities in improving water and sanitation management

Sustainable Development Goals Goal 7: Ensure access to affordable, reliable, sustainable and modern energy for all 7.a By 2030, enhance international cooperation to facilitate access to clean energy research and technology, including renewable energy, energy efficiency and advanced and cleaner fossil-fuel technology, and promote investment in energy infrastructure and clean energy technology 7.b By 2030, expand infrastructure and upgrade technology for supplying modern and sustainable energy services for all in developing countries, in particular least developed countries, small island developing States and landlocked developing countries, in accordance with their respective programmes of

Sustainable Development Goals Goal 8: Promote inclusive and sustainable economic growth, employment and decent work for all 8.a Increase Aid for Trade support for developing countries, in particular least developed countries, including through the Enhanced Integrated Framework for Trade-related Technical Assistance to Least Developed Countries 8.b By 2020, develop and operationalize a global strategy for youth employment and implement the Global Jobs Pact of the International Labour Organization

Sustainable Development Goals Goal 9: Build resilient infrastructure, promote sustainable industrialization and foster innovation 9.a Facilitate sustainable and resilient infrastructure development in developing countries through enhanced financial, technological and technical support to African countries, least developed countries, landlocked developing countries and small island developing States 9.b Support domestic technology development, research and innovation in developing countries 9.c Significantly increase access to information and communications technology and strive to provide

Sustainable Development Goals Goal 10: Reduce inequality within and among countries 10.a Implement the principle of special and differential treatment for developing countries, in particular least developed countries 10.b Encourage official development assistance and financial flows, including foreign direct investment, 10.c By 2030, reduce to less than 3 per cent the transaction costs of migrant remittances and eliminate remittance corridors with costs higher than 5 per cent

11.c Support least developed countries, including through financial and technical assistance, in building Sustainable Development Goals Goal 11: Make cities inclusive, safe, resilient and sustainable 11.a Support positive economic, social and environmental links between urban, peri-urban and rural areas 11.b By 2020, substantially increase the number of cities and human settlements adopting and implementing integrated policies and plans towards inclusion, resource efficiency, mitigation and adaptation to climate change, resilience to disasters,

12.c Rationalize inefficient fossil-fuel subsidies that encourage wasteful consumption by removing market distortions taking fully into account the specific needs Sustainable Development Goals Goal 12: Ensure sustainable consumption and production patterns 12.a Support developing countries to strengthen their scientific and technological capacity to move towards more sustainable patterns of consumption and production 12.b Develop and implement tools to monitor sustainable development impacts for sustainable tourism that creates jobs and promotes local culture and products

Sustainable Development Goals Goal 13: Take urgent action to combat climate change and its impacts 13.a Implement the commitment undertaken by developed-country parties to the United Nations Framework Convention on Climate Change to a goal of mobilizing jointly $100 billion annually by 2020 from all sources to address the needs of developing countries 13.b Promote mechanisms for raising capacity for effective climate change-related planning and management in least developed countries and small island developing States, including focusing on women, youth and local and marginalized communities

Sustainable Development Goals Goal 14: Conserve and sustainably use the oceans, seas and marine resources 14.a Increase scientific knowledge, develop research capacity and transfer marine technology, taking into account the Intergovernmental Oceanographic Commission Criteria and Guidelines on the Transfer of Marine Technology, 14.b Provide access for small-scale artisanal fishers to marine resources and markets 14.c Enhance the conservation and sustainable use of oceans and their resources by implementing international law as reflected in the United Nations Convention on the Law of the Sea,

Sustainable Development Goals Goal 15: Sustainably manage forests, combat desertification, halt and reverse land degradation, halt biodiversity loss 15.a Mobilize and significantly increase financial resources from all sources to conserve and sustainably use biodiversity and ecosystems 15.b Mobilize significant resources to finance sustainable forest management 15.c Enhance global support for efforts to combat poaching and trafficking of protected species, including by increasing the capacity of local communities to pursue sustainable livelihood opportunities

Sustainable Development Goals Goal 16: Promote just, peaceful and inclusive societies 16.a Strengthen relevant national institutions, including through international cooperation, for building capacity at all levels, in particular in developing countries, to prevent violence and combat terrorism and crime 16.b Promote and enforce non-discriminatory laws and policies for sustainable development

Sustainable Development Goals Goal 17: Revitalize the global partnership for sustainable development AREAS Finance Technology Capacity-building Trade Systemic issues o Policy and institutional coherence o Multi-stakeholder partnerships o Data, monitoring and accountability

Sustainable Development Goals L approvazione da parte delle Nazioni Unite dell Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile degli SDGs da raggiungere entro il 2030, rappresenta un evento storico che pone l attenzione del mondo su: insostenibilità dell attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale; si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo; generalità del messaggio ovvero tutti i paesi sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile, senza più distinzione tra paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo, anche se evidentemente le problematiche possono essere diverse a seconda del livello di sviluppo conseguito; forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni filantropiche, dalle università e centri di ricerca agli operatori dell informazione e della cultura.

Sustainable Development Goals Il processo di cambiamento del modello di sviluppo verrà monitorato attraverso il complesso sistema basato su obiettivi, target e indicatori. Sarà rispetto a tali parametri che ciascun paese verrà valutato periodicamente in sede ONU e dalle opinioni pubbliche nazionali e internazionali.

Sustainable Development Goals I 17 SDG sono multidimensionali e trasversali, anche se alcuni (6, 13, 14, 15) rappresentano i principali riferimenti per la definizione delle modalità per la salvaguardia dell ambiente e dunque del CN. Diverse analisi, come quella dello Stockholm Resilience Center (SRC), mostrano che il raggiungimento degli obiettivi ambientali sia il presupposto necessario per il raggiungimento degli altri obiettivi.