Sostenibilità e sviluppo turistico LEZIONE 8 Sostenibilità dello sviluppo (2/2)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sostenibilità e sviluppo turistico LEZIONE 8 Sostenibilità dello sviluppo (2/2)"

Transcript

1 Sostenibilità e sviluppo turistico LEZIONE 8 Sostenibilità dello sviluppo (2/2) Diapositive Lezione 8 Perman et al. Natural Resource and the Environmental Economics (ch. 3-4 quarta edizione)

2 Premessa Nella cronologia usuale dello sviluppo sostenibile identifichiamo come pietre miliari del dibattito internazionale: 1969 ONU: Man and His Environment 1972 Club of Rome: Limits to Growth 1987 Summit di Tokyo: Rapporto Brundtland - Our Common Future 1992 Rio de Janeiro ONU: Earth Summit, sono impostati i primi lineamenti di un Piano d Azione Mondiale per la Tutela dell Ambiente Dichiarazione su ambiente e sviluppo Agenda 21, Convenzioni sul clima e per la conservazione della biodiversità.

3 Premessa Obiettivo del dibattito economico e politico: identificare un processo di crescita che garantisse un progressivo miglioramento negli standard di vita tenendo conto della relazione tra povertà, sviluppo economico e ambiente Altre tappe importanti: Millennium Declaration con i suoi 8 Millennium Development Goals da raggiungere entro il Agenda 2013 con i suoi 17 SDGs

4 Premessa Il concetto di sostenibilità: nasce più sugli aspetti ambientali (Brundtland); oggi è un concetto multidimensionale molto difficile da operativizzare; per questo si affronta in termini di indicatori; rimane comunque la necessità di avere modelli di riferimento; in questo senso il contributo degli economisti non è certo mancato ora facciamo un passo indietro

5 La crescita come soluzione ai problemi di povertà e disuguaglianza I temi della povertà e della disuguaglianza sono da diversi decenni al centro dell agenda politica delle istituzioni nazionali e internazionali Sotto questo aspetto, per gli economisti la crescita economica dovrebbe rappresentare il principale obiettivo dei governi: è vista come unica via percorribile per risolvere il problema della povertà; Purtroppo, la strada verso la lotta alla povertà è ricca di incognite: può generare conflitti sociali e violenza; la riduzione della povertà attraverso una redistribuzione della ricchezza potrebbe non funzionare: i poveri sono molto più numerosi dei ricchi.

6 La crescita come soluzione ai problemi di povertà e disuguaglianza Alla fine della II Guerra Mondiale gli economisti pensarono di aver compreso come avviare un processo di crescita tale, appunto, da risolvere il problema della povertà: molti ritennero che il modello macroeconomico Keynesiano fosse il mezzo per raggiungere la piena occupazione e la crescita sostenuta in tutto il mondo; la matematica dietro ai modelli di crescita che dimostrano le condizioni per una crescita proporzionale e costante è veramente robusta: tutto sembra funzionare.

7 La crescita come soluzione ai problemi di povertà e disuguaglianza Anche i dati sembrano confortanti: i dati storici dimostrano che i consumi delle popolazioni dei paesi industrializzati sono aumentati a livelli difficilmente immaginabili durante i 200 anni precedenti. i dati sembrano anche dire che la crescita abbia ridotto la povertà per i paesi in via di sviluppo. la matematica della crescita, però non implica che alla crescita si accompagni necessariamente una riduzione nelle disuguaglianze economiche: su questo punto l evidenza è mista

8 Ma esistono limiti alla crescita? The Limits to Growth E il noto libro di Meadows et al in cui si riporta il risultato di una simulazione ottenuta per mezzo del modello World3. Vengono delineati diversi scenari mondiali sulla base di quelli che sono considerati i limiti ambientali. In generale, il modello ha previsto per il 21esimo secolo un collasso del Sistema economico mondiale dovuto all esaurimento delle risorse. La maggior parte degli economisti condannano questo esercizio

9 Ma esistono limiti alla crescita? Il modello incorpora: un limite alla terra disponibile per l agricoltura ; un limite alla quantità di output producibile per unità di terra; un limite all estrazione di risorse non-rinnovabili; un limite alla capacità dell ambiente di assorbire rifiuti. Il comportamento del Sistema economico è stato ricostruito come prosecuzione dei trend passati in cui si sono simulati gli effetti dei diversi limiti ipotizzati Sono stati considerati gli effetti di feedback positivi e negativi tra tutte le variabili del modello: ogni variabile dipende e influenza le altre

10 Figure 2.13: Base run projections of the limits to growth model

11 Ma esistono limiti alla crescita? Le principali conclusioni della simulazione del 1972 contenute nella Figura 2.13: 1. se l attuale crescita della popolazione mondiale, dell industrializzazione, dell inquinamento, della produzione di cibo e sfruttamento delle risorse continua invariato, questo pianeta raggiungerà i suoi limiti alla crescita tra 100 anni; 2. la conseguenza più probabile sarà un improvviso e ineludibile declino della popolazione e della capacità industriale; 3. è possibile invertire questa tendenza facendo si che ogni persona della terra abbia le risorse per soddisfatte i bisogni primari con uguali opportunità per tutti; 4. prima si comincia questa inversione di tendenza, maggiori sono le probabilità di ottenere i risultati sperati.

12 Ma esistono limiti alla crescita? Beyond the Limits E una nuova simulazione del modello avvenuta nel 1992 attraverso una modifica del modello originario Suscitò meno controversie Le principali conclusioni furono che: the three conclusions we drew in The Limits to Growth are still valid, but they need to be strengthened.

13 Ma esistono limiti alla crescita? Limits to Growth: The 30-Year Update E stato pubblicato nel 2005 a seguito di un ulteriore modifica del modello World3. Gli autori si dicono: much more pessimistic about the global future than previously tristi che l umanità abbia perso 30 anni in dibattiti inutili non ci sono altri 30 a disposizione per continuare a parlare

14 La visione degli economisti sui limiti ambientali Come anticipato in una precedente slide, la risposta degli economisti al The Limits to Growth fu ostile. Le risposte più critiche furono quelle di Page (1973), Nordhaus (1972), Beckerman (1972, 1974), Cole et al. (1973) and Lecomber (1975): It was a brazen, impudent piece of nonsense that nobody could possibly take seriously (Beckerman, 1972) Al contrario, fu molto meno critica la reazione a Beyond the Limits. Jan Tinbergen, premio Nobel, scrisse: We can all learn something from this book, especially we economists.

15 La visione degli economisti sui limiti ambientali La principale criticità rilevata dagli economisti riguardava il fatto che il meccanismo dei feedback nella simulazione World3 non tenesse conto di aggiustamenti nel comportamento dovuti al meccanismo dei prezzi. In particolare, fu evidenziato come una modifica del pattern della scarsità relativa avrebbe alterato la struttura dei prezzi determinando una modifica comportamentale nell uso delle risorse

16 La visione degli economisti sui limiti ambientali In sostanza, gli economisti dissero che, funzionando il meccanismo dei prezzi, i limiti alla crescita non operano come descritto nel modello. Su questo punto, però gli stessi economisti hanno ammesso che questa argomentazione diviene più debole nel caso delle risorse ambientali perché in questo caso manca un mercato di riferimento. Si tratterebbe di un fallimento di mercato che però potrebbe essere corretto da un intervento appropriato di politica economica che affronti il problema specifico.

17 La visione degli economisti sui limiti ambientali Ciò presuppone che esista sostituibilità la possibilità di sostituire i servizi che i beni ambientali sono in grado di offrire. Questa rimane proprio una delle questioni sulle quali più si dibatte: il problema della sostenibilità va visto alla luce dell esistenza di servizi ambientali tra loro efficacemente sostituibili.

18 La visione degli economisti sui limiti ambientali Per gli economisti si è posta quindi la sfida di trovare un contesto teorico in cui modellare la relazione tra povertà, sviluppo economico e lo stato di conservazione delle risorse ambientali Il contesto teorico in cui gli economisti hanno ragionato è dato dai modelli di crescita

19 Come interviene l etica? La domanda Cosa succederà al consumo di petrolio se le tasse aumentano di x%? è una domanda di economia positiva. Non implica alcuna considerazione di tipo etico. La domanda Le tasse sul petrolio dovrebbero essere incrementate? è una domanda di economia normativa ovvero dell economia del benessere. La risposta può essere data solo seguendo criteri etici. La maggior parte dei problemi riguardanti l economia delle risorse naturali e ambientali è del secondo tipo, ovvero domande su quali targets considerare e quali strumenti di politica economica utilizzare. Il criterio etico cui ricorre l economia del benessere è di tipo Utilitarista.

20 Utilitarismo L Utilitarismo è una filosofia morale di tipo consequenziale: sono le conseguenze di un azione che ne determinano la valenza morale. Il fine giustifica il mezzo, come nel caso di una bugia che salva la vita. L Utilitarismo su cui si basa l economia del benessere è antropocentrica: l interesse è ristretto all uomo o a qualsiasi altra entità che possa intervenire nel benessere umano Dal punto di vista economico ciò che è buono o cattivo per l essere umano, ovvero che accresce o decresce l utilità, dipende dalle preferenze: preference satisfaction utilitarianism. Il benessere sociale è l aggregazione delle utilità individuali: individui della stessa generazione individui di generazioni diverse

21 Funzione di benessere sociale Individui della stessa generazione Max W = W(U A, U B ) - In questo caso, date certe condizioni, se gli individui hanno la stessa funzione di utilità (U), la massimizzazione della funzione di benessere sociale (W) implica l uguaglianza dei consumi tra individui. - Con utilità diverse la soluzione cambia. Individui di due generazioni Tempo discreto: Tempo continuo: W = W(U 0, U 1 ) W = U 0 + U 1 /(1+ ρ) con ρ tasso di sconto dell utilità W = t= t=0 U t e ρt dt = t t 0 U dt t t

22 Funzione di benessere sociale Perchè scontare E l operazione con cui si riduce il peso delle utilità delle future generazioni Questo avviene perchè la generazione attuale è impaziente di consumare Il peso delle utilità future decresce con: l aumento del tasso di sconto il passare del tempo Discount rate t ρ=0.001 ρ=0.01 ρ=0.02 ρ=0.03 ρ= Children Grandchildren Great Grandchildren

23 Crescita ottima: il modello Abbiamo visto che la ragione per cui occorre scontare i futuri consumi è l impazienza I FATTO STILIZZATO: gli individui preferiscono consumare oggi piuttosto che in futuro Ma sulla rinuncia ai consumi esiste anche un altra prospettiva II FATTO STILIZZATO: l accumulazione di capitale è produttiva per cui a ogni unità di consumo cui si rinuncia oggi corrisponde più di una unità di consumo futuro Lo studio della crescita ottima si basa sulla ricerca di un equilibrio tra impazienza e produttività

24 Crescita ottima: il modello Il più semplice esercizio di crescita ottima è trovare il sentiero temporale del consumo. Supposta costante la popolazione, il sentiero si ottiene dalla massimizzazione della seguente funzione obiettivo: t W U( C t )e ρtdt t 0 con ρ = tasso di sconto Funzione di benessere sociale di tipo utilitarista: dipende solo da C cresce a un tasso decrescente ogni unità consumata ha un utilità minore dell unità precedente U C = utilità marginale decrescente

25 Crescita ottima: il modello Esiste un vincolo alla massimizzazione dato dalla funzione dell investimento: la produzione Q può essere consumata oppure investita per creare capitale K K Q(K ) t C t Termine a sinistra = tasso di variazione del capitale ovvero investimenti Termine a destra = una nazione investe tutto ciò che del suo prodotto totale Q non viene consumato Il prodotto Q dipende dal capitale K secondo la funzione di produzione: Q f(k t ) Definiamo QK la produttività marginale del capitale, ovvero le unità di prodotto dovute all impiego di un unità aggiuntiva di capitale

26 Crescita ottima: le condizioni Risolvendo matematicamente il precedente modello si ottiene la seguente condizione U U C C ρ Q K Interpretazione: lungo il sentiero di crescita ottima, il tasso di variazione proporzionale dell utilità marginale è uguale alla differenza tra tra il tasso di sconto dell utilità, ρ, e la produttività marginale del capitale, Q K : ρ è costante Q K diminuisce al crescere di K

27 Crescita ottima: le condizioni Risolvendo matematicamente il precedente modello si ottiene la seguente condizione U U C C ρ Q K Se Q K > ρ I consumi crescono, ma a un tasso meno che proporzionale, quindi cresce anche K Se Q K = ρ Se K cresce QK diminuisce per cui consumi e capitale rimangono costanti: i consumi crescono asintoticamente verso un livello che dipende da ρ (tasso di sconto) ossia dal risparmio della generazione presente a vantaggio di quelle future: a) con ρ = 0, oggi si risparmia moltissimo per cui l accumulazione del capitale renderà più ricche le generazioni future (fino a che si annulla la produttività marginale del capitale Q K ). b) con ρ alto, il risparmio di oggi è basso per cui non c è possibilità che le generazioni future diventino più ricche

28 Crescita ottima con risorse non rinnovabili Ora modifichiamo il modello per tenere conto delle risorse nonrinnovabili W t t 0 U(C t )e ρt dt Vincolo K Q(K,R t t ) C t R = risorse non-rinnovabili usate nella produzione di Q S R t S = stock di risorse disponibili Lo stock diminuisce con l utilizzo S R t t 0 t dt L utilizzo di risorse non può eccedere lo stock iniziale disponibile

29 Crescita ottima con risorse non rinnovabili Sostenibilità La domanda: la crescita è sostenibile, intendendo per sostenibile una situazione in cui rimane positiva e costante nel tempo l utilità di ogni unità di bene consumata (rapporto consumi/utilità)? (a) Modello base (b) Modello con risorse nonrinnovabili: con ρ > 0 i consumi inizialmente crescono ma poi cominciano a diminuire fino ad annullarsi sembra impossibile che i consumi rimangano constanti nel tempo

30 Crescita ottima con risorse non rinnovabili Sostenibilità La risposta In un mondo in cui le risorse non-rinnovabili rappresentano un input dei processi produttivi, l approccio utilitarista basato sul meccanismo del tasso di sconto migliora la situazione nel futuro più prossimo, mentre peggiora la condizione per le generazioni più distanti che vedranno l esaurirsi della risorsa Questo succede a patto che la risorsa non trovi un sostituto nel processo produttivo (Solow 1974): dato un sufficiente livello di capitale, alti livelli di output possono essere prodotti con piccole quantità di risorse; quindi con un adeguato programma di investimenti lo stock di risorsa non si esaurisce mai

31 Sostenibilità debole e forte Non si tratta di due concetti diversi: entrambi si riferiscono al rapporto consumo/utilità. La distinzione risiede nell ipotesi circa il grado di sostituibilità della risorsa. In generale Q = Q(L, K N, K H ) dove K N è il capitale natural, K H è il capitale prodotto dall uomo, o riproducibile, La distinzione weak/strong dipende dalla sostituibilità tra K N e K H -strong sustainability: non deve decrescere K N -weak sustainability: non deve decrescere K H + K N.

Lezioni di Economia Politica

Lezioni di Economia Politica Università degli Studi ROMA TRE Facoltà di Giurisprudenza Lezioni di Economia Politica I principi fondamentali dell economia e gli strumenti per lo studio Giovanni Nicola De Vito - 2010 Microeconomia area

Dettagli

Il sistema finanziario cap.10

Il sistema finanziario cap.10 10-5-2017 Il sistema finanziario cap.10 Svolge la funzione di trasferire risorse finanziarie ai soggetti che ne dispongono a quelli che le impiegano Strumenti finanziari principali (par. 10.2.1) Strumenti

Dettagli

Il modello AD-AS. Modello semplice

Il modello AD-AS. Modello semplice Il modello AD-AS Modello semplice Introduciamo i prezzi Fino ad ora abbiamo ipotizzato che i prezzi fossero dati e costanti. Si trattava di una ipotesi semplificatrice che poteva valere nel breve periodo.

Dettagli

Corso di Economia della Cultura a.a lezione. Programma della lezione

Corso di Economia della Cultura a.a lezione. Programma della lezione Corso di Economia della Cultura a.a. 2007-08 3 lezione Programma della lezione Il mercato dell'arte 5. beni pubblici e scambio dei beni d arte 6. ciclo di vita delle opere d arte La domanda d arte 1. consumo

Dettagli

La grande frontiera dell utilità nell economia del benessere

La grande frontiera dell utilità nell economia del benessere Seminario di Scienza delle Finanze Marco Passarella La grande frontiera dell utilità nell economia del benessere Martedì 3 maggio 2011 Legenda: Parti trattate in Bosi (2006, cap. 1.2-1.3) Parti non trattate

Dettagli

La teoria neoclassica della crescita economica

La teoria neoclassica della crescita economica La teoria neoclassica della crescita economica La teoria neoclassica della crescita sostiene che la crescita economica è causata da: aumento della quantità di lavoro L utilizzata (crescita della popolazione)

Dettagli

Lezione 9 La crescita economica il modello di Solow

Lezione 9 La crescita economica il modello di Solow Lezione 9 La crescita economica il modello di Solow 1 La questione della crescita non è altro che un nuovo abito per un annosa questione, che occupa da sempre chiunque si interessi all economia: il presente

Dettagli

Crescita economica, produttività e tenore di vita

Crescita economica, produttività e tenore di vita Crescita economica, produttività e tenore di vita Introduzione Negli ultimi due secoli ci sono stati ingenti cambiamenti nel benessere della popolazione i fattori alla base del tenore di vita di una nazione

Dettagli

MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW ANALISI DI LUNGO PERIODO

MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW ANALISI DI LUNGO PERIODO MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW ANALISI DI LUNGO PERIODO La Produzione Aggregata dipende: Breve periodo: dalla domanda (capitale, lavoro, tecnologia sono dati) Lungo periodo: da capitale, lavoro, tecnologia

Dettagli

Alcune domande. Da che dipende la disoccupazione? Da che dipende l inflazione?

Alcune domande. Da che dipende la disoccupazione? Da che dipende l inflazione? Alcune domande 4 Da che dipende la disoccupazione? Da che dipende l inflazione? Ci sono anche tante altre domande. Per esempio: Che cosa è il PIL? E perché è importante? Perché in certi periodi l attività

Dettagli

Capitolo 9 La produzione

Capitolo 9 La produzione Capitolo 9 La produzione LA PRODUZIONE Le risorse che le imprese usano per produrre beni e servizi sono dette fattori produttivi o input I beni e i servizi realizzati dalle imprese sono definiti semplicemente

Dettagli

Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 12

Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 12 Universita di apoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico 2016-2017 Corso di Macroeconomia Lezione 12 1 Interazioni tra produzione e capitale Il capitale determina

Dettagli

Analisi positiva e normativa

Analisi positiva e normativa Analisi positiva e normativa ANALISI POSITIVA Come si possono valutare gli effetti di un intervento pubblico Gli effetti delle politiche pubbliche sono difficili da determinare La teoria economica aiuta

Dettagli

La crescita economica

La crescita economica La crescita economica Il percorso La crescita economica Il modello di Solow Costruzione Equilibrio di stato stazionario Il risparmio e la regola aurea La crescita della popolazione Obiettivi della teoria

Dettagli

Lezioni di Microeconomia

Lezioni di Microeconomia Lezioni di Microeconomia Lezione 5 Le preferenze del consumatore Lezione 5: le preferenze del consumatore Slide 1 Il vincolo di bilancio individua tutti i panieri di beni (q 1 e q 2 ) accessibili dato

Dettagli

Economia del turismo

Economia del turismo U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I C A G L I A R I F A C O L T À D I S C I E N Z E E C O N O M I C H E, G I U R I D I C H E E P O L I T I C H E C O R S O D I L A U R E A I N E C O N O M I A E

Dettagli

Il problema ambientale nei documenti e nei round mondiali. Economia ambientale Lezione del 7 8 ottobre 2014

Il problema ambientale nei documenti e nei round mondiali. Economia ambientale Lezione del 7 8 ottobre 2014 Il problema ambientale nei documenti e nei round mondiali Economia ambientale Lezione del 7 8 ottobre 2014 1972 Conferenza di Stoccolma UN Conference on the Human Environment è la prima conferenza in cui

Dettagli

Capitolo 9 La produzione. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 9 La produzione. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 9 La produzione Dopo la teoria del (la scelta razionale del) consumatore OGGI INIZIAMO LA SECONDA (E CENTRALE) PARTE DEL CORSO: TEORIA DELLA PRODUZIONE E DELLA STRUTTURA DEI MERCATI LA PRODUZIONE

Dettagli

ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea)

ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea) ESERCIZIO n. 1 - La produzione ed i costi di produzione (1 ) Un impresa utilizza una tecnologia descritta dalla seguente funzione di produzione: I prezzi dei fattori lavoro e capitale sono, rispettivamente,

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche

Economia Politica e Istituzioni Economiche Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 6 I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Il mercato dei beni e la curva IS L equilibrio sul mercato dei beni attraverso

Dettagli

Capitolo 4 Reddito e spesa

Capitolo 4 Reddito e spesa Capitolo 4 Reddito e spesa Offerta e domanda aggregata Offerta aggregata (Y): quantità di beni e servizi che un sistema economico è in grado di produrre in un determinato periodo. Dipende dai fattori produttivi

Dettagli

Funzione di Produzione e Misura della Produttività

Funzione di Produzione e Misura della Produttività Funzione di Produzione e Misura della Produttività Quesito Nell ambito delle proprietà di una funzione di produzione, illustrare differenze e collegamenti fra produttività marginale dei fattori e rendimenti

Dettagli

Capitolo 7 La ridistribuzione del reddito: aspetti teorici

Capitolo 7 La ridistribuzione del reddito: aspetti teorici Capitolo 7 La ridistribuzione del reddito: aspetti teorici È questione di cui si devono occupare gli economisti? La prima questione da affrontare è se la distribuzione del reddito rientri nella sfera di

Dettagli

Sviluppo, stagnazione e convergenza

Sviluppo, stagnazione e convergenza CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2014-2015 Sviluppo, stagnazione e convergenza DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO pierluigi.montalbano@uniroma1.it e U. Triulzi 2009 Sviluppo e stagnazione Mentre nel periodo classico

Dettagli

CAPITOLO 1 LA FUNZIONE DI PRODUZIONE E LA CRESCITA ECONOMICA

CAPITOLO 1 LA FUNZIONE DI PRODUZIONE E LA CRESCITA ECONOMICA CAPITOLO 1 LA FUZIOE DI PRODUZIOE E LA CRESCITA ECOOMICA 11 La funzione di produzione Data una funzione di produzione in cui la quantità prodotta () dipende dalla quantità di capitale () e di lavoro ()

Dettagli

RICETTIVITÀ TURISTICA a.a. 2008/09

RICETTIVITÀ TURISTICA a.a. 2008/09 RICETTIVITÀ TURISTICA a.a. 2008/09 PROF. FRANCESCO MARANGON Dipartimento di Scienze Economiche Di cosa si occupa l economia? l L economia è la scienza che studia il modo in cui la società alloca in maniera

Dettagli

Capitolo 3 La scelta razionale del consumatore

Capitolo 3 La scelta razionale del consumatore Capitolo 3 La scelta razionale del consumatore Il comportamento del consumatore Tre fasi distinte di analisi nello studio del comportamento del consumatore 1. Le preferenze del consumatore 2. I vincoli

Dettagli

CONSUMO. 3. Il Saggio Marginale di Sostituzione (SMS)

CONSUMO. 3. Il Saggio Marginale di Sostituzione (SMS) CONSUMO 1. Le Preferenze del Consumatore 2. Curve di Indifferenza 3. Il Saggio Marginale di Sostituzione (SMS) 4. La Funzione di Utilità Utilità Marginale e Utilità Marginale Decrescente Utilità Marginale

Dettagli

RISORSE RINNOVABILI E TASSO DI SCONTO. Enzo Di Giulio

RISORSE RINNOVABILI E TASSO DI SCONTO. Enzo Di Giulio RISORSE RINNOVABILI E TASSO DI SCONTO Enzo Di Giulio Le Balene Azzurre, i più grandi esseri esistenti sul pianeta Prima dello sfruttamento: 228.000 esemplari Sfruttamento (pesca) 1910-1919: 26.819 1920-1929:

Dettagli

Lezione 11 Argomenti

Lezione 11 Argomenti Lezione 11 Argomenti La produzione nel lungo periodo: gli isoquanti di produzione La pendenza degli isoquanti e il Saggio Marginale di Sostituzione Tecnica (SMST) Isoquanti di produzione e SMST per fattori

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Economia e gestione delle imprese La gestione integrata HSE dott. Matteo Rossi Benevento, 11 febbraio 2008 Gli argomenti del corso ANALISI DELLE FUNZIONI PRIMARIE DELL IMPRESA LA GESTIONE INTEGRATA HSE

Dettagli

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2015-2016 IL MODELLO SOLOW ED IL SAGGIO DI RISPARMIO DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO p.montalbano@dte.uniroma1.it Il tasso di risparmio Gli effetti di lungo periodo Una variazione

Dettagli

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 24, 25 e 26. Dott.ssa Rossella Greco

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 24, 25 e 26. Dott.ssa Rossella Greco Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Macroeconomia sui capitoli 24, 25 e 26 Dott.ssa Rossella Greco Domanda 1 (Problema 3. dal Cap. 24 del Libro di Testo) Anno PIL reale

Dettagli

Produzione. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Produzione. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Produzione Le imprese e le loro decisioni di produzione Produzione con un unico fattore variabile: il lavoro Produzione con due fattori variabili Rendimenti di scala 1 Teoria dell impresa Teoria che spiega

Dettagli

Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2012 Capitolo I, lezione 1 Il problema e alcune premesse

Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2012 Capitolo I, lezione 1 Il problema e alcune premesse Il problema e alcune premesse La costruzione della grande frontiera delle utilità e l ottimo l paretiano La scienza delle finanze studia le entrate e le uscite pubbliche con un approccio normativo e positivo

Dettagli

Capitolo 14 Mercati dei fattori. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 14 Mercati dei fattori. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 14 Mercati dei fattori A CHE PUNTO SIAMO PARTE SECONDA 1) Teoria dell impresa Le imprese producono acquistando i fattori produttivi (K e L) e combinandoli secondo una funzione di produzione (Q=f(K,L)).

Dettagli

Capitolo 1 La macroeconomia come scienza. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 1: La macroeconomia come scienza 1

Capitolo 1 La macroeconomia come scienza. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 1: La macroeconomia come scienza 1 Capitolo 1 La macroeconomia come scienza 1 Il percorso L oggetto di studio della macroeconomia: Quali sono i problemi importanti? I modelli macroeconomici: Che cosa sono Come si usano A che cosa servono

Dettagli

Domande 1. La domanda e l offerta del bene 1 sono date rispettivamente da:

Domande 1. La domanda e l offerta del bene 1 sono date rispettivamente da: Domande 1. La domanda e l offerta del bene 1 sono date rispettivamente da: DD SS 10 0,2 2 2 5 0,5 a) Calcolare la quantità e il prezzo di equilibrio sapendo che il reddito a disposizione del consumatore

Dettagli

C.d) Equilibri multipli

C.d) Equilibri multipli C.d) Equilibri multipli o L evidenza empirica sui processi di convergenza nei livelli di produttività tra le regioni europee suggerisce l esistenza di Club di convergenza, ovvero di gruppi di regioni che

Dettagli

La teoria della produzione

La teoria della produzione Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di studi CLEA Anno accademico 2012/13 La teoria della produzione Ornella Wanda Maietta maietta@unina.it Sommario 1. La funzione di produzione in presenza

Dettagli

Francesca Krasna prof.ass. di Geografia Economica e Politica Dip. di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche Sezione di Geografia

Francesca Krasna prof.ass. di Geografia Economica e Politica Dip. di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche Sezione di Geografia Francesca Krasna prof.ass. di Geografia Economica e Politica Dip. di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche Sezione di Geografia Economica e Politica Via Valerio,4/1 Via Tigor, 22 34127

Dettagli

Lezione 12 Costi marginali, salario e produttività marginale del lavoro. Curva di domanda e

Lezione 12 Costi marginali, salario e produttività marginale del lavoro. Curva di domanda e Corso di Economica Politica prof. S. Papa Lezione 12 Costi marginali, salario e produttività marginale del lavoro. Curva di domanda e offerta di lavoro Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza

Dettagli

FATTORI PRODUTTIVI E DISTRIBUZIONI DEL REDDITO PROF. MATTIA LETTIERI

FATTORI PRODUTTIVI E DISTRIBUZIONI DEL REDDITO PROF. MATTIA LETTIERI FATTORI PRODUTTIVI E DISTRIBUZIONI DEL REDDITO PROF. MATTIA LETTIERI Indice 1 I PREZZI DEI FATTORI PRODUTTIVI -------------------------------------------------------------------------------- 3 2 LA MASSIMIZZAZIONE

Dettagli

Il capitale nel XXI secolo di Thomas Piketty

Il capitale nel XXI secolo di Thomas Piketty Molti sono stati i commenti al lavoro di Piketty; positivi e di critica ma tutti gli riconoscono di aver realizzato un opera di notevole spessore supportata da una grande raccolta di dati. Il risultato

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche

Economia Politica e Istituzioni Economiche Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 13 Un analisi di equilibrio generale: il modello AS-AD Il modello AS-AD Usando le condizioni di equilibrio di tutti i mercati considerati

Dettagli

sarà compreso tra quelli in equilibrio in autarchia nei due paesi.

sarà compreso tra quelli in equilibrio in autarchia nei due paesi. 2. (8 p.) Per ciascuna delle affermazioni che seguono si dica se essa è vera o falsa e, nel caso in cui si ritenga che essa sia falsa (o vera solo in parte) perché (sinteticamente); nel caso in cui un

Dettagli

Il modello di Harrod (1939) e Domar (1946)

Il modello di Harrod (1939) e Domar (1946) Il modello di Harrod (1939) e Domar (1946) Modello pensato per spiegare come far aumentare la produzione in una situazione di sotto-utilizzo della capacità produttiva. Ingrediente fondamentale per lo sviluppo

Dettagli

Cap. 4- Lo sviluppo sostenibile. Economia ambientale Lezione del 15 ottobre 2014

Cap. 4- Lo sviluppo sostenibile. Economia ambientale Lezione del 15 ottobre 2014 Cap. 4- Lo sviluppo sostenibile Economia ambientale Lezione del 15 ottobre 2014 La definizione di sviluppo sostenibile SS Come affermato nel Rapporto Brundtland lo SS soddisfa i bisogni delle generazioni

Dettagli

Convergenza non condizionata

Convergenza non condizionata Economia Internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 5 La convergenza nelle dinamiche di crescita A.A 2007-2008 Stefano Usai Convergenza non L ipotesi di convergenza non e basata sull assunzione che

Dettagli

MERCATI, DOMANDA E OFFERTA. Barbara Martini

MERCATI, DOMANDA E OFFERTA. Barbara Martini MERCATI, DOMANDA E OFFERTA Barbara Martini Piano della lezione Economie pianificate vs economie di mercato Le caratteristiche e le determinanti della domanda e dell offerta La determinazione del prezzo

Dettagli

Capitolo 1: La macroeconomia come scienza. homepage: https://sites.google.com/site/minnitianto77/teaching/macroeconomia

Capitolo 1: La macroeconomia come scienza. homepage: https://sites.google.com/site/minnitianto77/teaching/macroeconomia Antonio Minniti Professore Associato Dipartimento di Scienze Economiche Università degli Studi di Bologna Piazza Scaravilli 2 40126 Bologna tel: +39 051 2098486 e-mail: antonio.minniti@unibo.it homepage:

Dettagli

L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO

L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO Corso di laurea in Scienze Internazionali e diplomatiche Corso di Macroeconomia a.a 2016-2017 L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO Saveria Capellari a.a. 2016-2017 L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO

Dettagli

Macroeconomia. Luca Deidda. UNISS, CRENoS DiSEA. Luca Deidda (UNISS, CRENoS DiSEA) 1 / 13

Macroeconomia. Luca Deidda. UNISS, CRENoS DiSEA. Luca Deidda (UNISS, CRENoS DiSEA) 1 / 13 Macroeconomia Lezione n. 10 Crescita economica: 1) Regola aurea, 2) Concetto di convergenza condizionata, 3) Popolazione, 4) Motore di ricerca di lungo periodo: Progresso tecnologico Luca Deidda UNISS,

Dettagli

ECONOMIA DELL AMBIENTE II MODULO. (Aghion & Howitt, cap. 5) La dinamica di steady state nel modello schumpeteriano

ECONOMIA DELL AMBIENTE II MODULO. (Aghion & Howitt, cap. 5) La dinamica di steady state nel modello schumpeteriano 1 ECONOMIA DELL AMBIENTE II MODULO Lezione 3 LA SOSTENIBILITÀ DELLA CRESCITA NEL MODELLO AK E NEL MODELLO SCHUMPETERIANO DI AGHION E HOWITT (Aghion & Howitt, cap. 5) La dinamica di steady state nel modello

Dettagli

Cenni di ottimizzazione dinamica

Cenni di ottimizzazione dinamica Cenni di ottimizzazione dinamica Testi di riferimento: K. Dixit Optimization in Economic Theory. Second Edition, 1990, Oxford: Oxford University Press. A. C. Chiang Elements of Dynamic Optimization, 1992,

Dettagli

Lezione 4 La teoria dell utilità Argomenti

Lezione 4 La teoria dell utilità Argomenti Lezione 4 La teoria dell utilità Argomenti Concetti generali Utilità totale e marginale Utilità marginale, SMS e curve di indifferenza Trasformazione monotòna di una funzione di utilità Esempi di funzioni

Dettagli

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 15 Curve di costo

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 15 Curve di costo UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 15 Curve di costo Prof. Gianmaria Martini Tipi di curve di costo (I) Abbiamo visto come ottenere la funzione di costo

Dettagli

6014 Principi di Economia Domanda e Offerta aggregate (Cap. 33)

6014 Principi di Economia Domanda e Offerta aggregate (Cap. 33) 614 Principi di Economia Domanda e Offerta aggregate (Cap. 33) Fluttuazioni Cicliche Modello di domanda e offerta aggregate Utilizzato per spiegare fluttuazioni cicliche Breve periodo, dove non vige dicotomia

Dettagli

Lezioni di Microeconomia

Lezioni di Microeconomia Lezioni di Microeconomia Lezione 7 Teoria dell impresa Lezione 7: Teoria dell impresa Slide 1 Il concetto di funzione di produzione Il processo di produzione Combinazione di fattori produttivi (input)

Dettagli

Capitolo 5 La teoria della scelta del consumatore e la domanda

Capitolo 5 La teoria della scelta del consumatore e la domanda Capitolo 5 La teoria della scelta del consumatore e la domanda Trasparenti tratti, con modifiche e integrazioni, da: David Begg, Stanley Fischer e Rudiger Dornbusch, Economia,, cap.5 McGraw-Hill, 00 Il

Dettagli

Crescita e politica economica

Crescita e politica economica 4 Crescita e politica economica Problemi teorici 1. La crescita endogena è una crescita che si autoalimenta; si ritiene che possa realizzarsi grazie a politiche che influiscono sul tasso di risparmio di

Dettagli

Misure della diseguaglianza

Misure della diseguaglianza Misure della diseguaglianza La quantificazione dell'ineguaglianza dei redditi è uno degli obiettivi principali che si pongono gli studi della distribuzione quantitativa del reddito. Il primo passo dell

Dettagli

percorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione

percorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione Estensione on line percorso 4 I fattori della produzione e le forme di mercato lezione 2 a produzione a produttività Una volta reperiti i fattori produttivi necessari l imprenditore dovrà decidere come

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro - 1 Abbiamo visto le conseguenze dell equilibrio in un unico mercato del lavoro concorrenziale (es. efficienza). Ma una economia

Dettagli

Capitolo 8. La ridistribuzione del reddito: aspetti teorici. sabato 25 maggio 13. Scienza delle finanze 3/ed Harvey S.

Capitolo 8. La ridistribuzione del reddito: aspetti teorici. sabato 25 maggio 13. Scienza delle finanze 3/ed Harvey S. Capitolo 8 La ridistribuzione del reddito: aspetti teorici E questione di cui si devono occupare gli economisti? La prima questione da affrontare è se la distribuzione del reddito rientri nella sfera di

Dettagli

I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA

I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA Il debito pubblico Definizione Perché si rapporta il debito pubblico con il PIL? L interpretazione ricardiana del debito pubblico Il debito pubblico italiano Da cosa dipende

Dettagli

IL MERCATO DEL LAVORO

IL MERCATO DEL LAVORO 1 IL MERCATO DEL LAVORO LA STRUTTURA DEL MERCATO DEL LAVORO Forza lavoro: lavoratori occupati + lavoratori in cerca di occupazione Tasso di partecipazione: rapporto tra la forza lavoro e la popolazione

Dettagli

LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA QUALITA DELLA VITA

LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA QUALITA DELLA VITA LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA QUALITA DELLA VITA SVILUPPO SOSTENIBILE Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere generazioni future di

Dettagli

Lezioni di Microeconomia

Lezioni di Microeconomia Lezioni di Microeconomia Lezione 2 L Economia di mercato, la domanda e l offerta Lezione 2: Economia di mercato, domanda e offerta Slide 1 Economia di Mercato e Scambio Ricordiamo: per ciascun bene o fattore

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - La decisione di occupazione nel breve periodo 1 La domanda di lavoro La decisione di occupazione di b.p. Breve periodo è un tempo sufficientemente

Dettagli

Il bastone da hockey e la trappola malthusiana

Il bastone da hockey e la trappola malthusiana Il bastone da hockey e la trappola malthusiana Quale meccanismo condannò l umanità a stare sulla parte piatta del bastone di hockey per secoli e come fu che l umanità ne usci Premessa Per vivere l uomo

Dettagli

CAPITOLO XXIV Cambiamento e aggiustamento strutturale

CAPITOLO XXIV Cambiamento e aggiustamento strutturale CAPITOLO XXIV Cambiamento e aggiustamento strutturale Valuteremo i programmi di aggiustamento strutturale, distinguendo tra Beni commerciali e non-commerciabili Riduzione e cambiamento nella composizione

Dettagli

Turismo sostenibile. La mia breve presentazione di oggi. 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2)

Turismo sostenibile. La mia breve presentazione di oggi. 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2) Turismo sostenibile Questo sconosciuto! Luca Dalla Libera La mia breve presentazione di oggi 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2) 2. Un introduzione al turismo sostenibile (2) 3. Alcune

Dettagli

Curve economiche. Luciano Seta. 24 ottobre 2016

Curve economiche. Luciano Seta. 24 ottobre 2016 Curve economiche Luciano Seta 24 ottobre 2016 Domanda Domanda di mercato Perché la pendenza è negativa Cosa determina la posizione della curva di domanda Offerta Offerta di mercato Perché la pendenza della

Dettagli

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA PRIMA SETTIMANA

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA PRIMA SETTIMANA Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA PRIMA SETTIMANA ALCUNE PREMESSE Cosa e la microeconomia? E la disciplina che studia

Dettagli

Capitolo 9 La produzione. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 9 La produzione. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 9 La produzione LA PRODUZIONE Le imprese utilizzano i fattori produttivi (input) per produrre beni e servizi (output) La produzione trasforma un insieme di input in un insieme di output Tra gli

Dettagli

LEZIONE 5 IL BENCHMARK CLASSICO (MODELLO NEOCLASSICO PURO ) Argomenti trattati

LEZIONE 5 IL BENCHMARK CLASSICO (MODELLO NEOCLASSICO PURO ) Argomenti trattati LEZIONE 5 IL BENCHMARK CLASSICO (MODELLO NEOCLASSICO URO ) Argomenti trattati resentazione del benchmark classico Ruolo delle politiche macroeconomiche di stabilizzazione Caso di studio: La Grande Depressione

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche

Economia Politica e Istituzioni Economiche Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 12 Un analisi di equilibrio generale: il modello AS-AD Tasso naturale/strutturale di disoccupazione Il tasso di disoccupazione di equilibrio,

Dettagli

Un continente in crisi? 26 Giugno 2006 Riccardo Faini

Un continente in crisi? 26 Giugno 2006 Riccardo Faini Un continente in crisi? 26 Giugno 2006 Riccardo Faini I dati dell Europa La performance di crescita La dinamica della produttività Il mercato del lavoro Un declino irreversibile? 1970 2000 % change World

Dettagli

Alessandro Scopelliti.

Alessandro Scopelliti. Alessandro Scopelliti alessandro.scopelliti@unirc.it L offerta aggregata La curva di offerta aggregata descrive gli effetti della produzione sul livello dei prezzi. E derivata dal comportamento di salari

Dettagli

La produzione. (R. Frank, Capitolo 9)

La produzione. (R. Frank, Capitolo 9) La produzione (R. Frank, Capitolo 9) LA PRODUZIONE Le imprese utilizzano i fattori produttivi (input) per produrre beni e servizi (output) La produzione trasforma un insieme di input in un insieme di output

Dettagli

ESERCIZI DI ECONOMIA POLITICA

ESERCIZI DI ECONOMIA POLITICA ESERCIZI DI ECONOMIA POLITICA (Nozioni preliminari per lo studio dell economia) Giovanni Nicola De Vito 03/03/2010 1 MICROECONOMIA (1/3) Studia i comportamenti dell individuo in presenza di beni scarsi

Dettagli

Le finalità di efficienza. Materiale di riferimento: Dispensa sostitutiva: par. 1, 2, 3, 4 Manuale 1: cap. 4, par. 3 fino a riga 8 di p.

Le finalità di efficienza. Materiale di riferimento: Dispensa sostitutiva: par. 1, 2, 3, 4 Manuale 1: cap. 4, par. 3 fino a riga 8 di p. Le finalità di efficienza Materiale di riferimento: Dispensa sostitutiva: par. 1, 2, 3, 4 Manuale 1: cap. 4, par. 3 fino a riga 8 di p. 74 Cosa intendere per efficienza? Efficienza come massimo benessere

Dettagli

Lezioni di Economia Politica

Lezioni di Economia Politica Università degli Studi di Roma TRE - Dipartimento di Giurisprudenza Lezioni di Economia Politica Le scelte e l equilibrio del consumatore Giovanni Nicola De Vito Le scelte del consumatore Il consumatore

Dettagli

Introduzione. Il bene salute. La domanda di prestazioni sanitarie. Il modello di Grossman Critiche al modello di Grossman

Introduzione. Il bene salute. La domanda di prestazioni sanitarie. Il modello di Grossman Critiche al modello di Grossman Introduzione NB: Questi lucidi presentano solo parzialmente gli argomenti trattati ttati in classe. In particolare non contengono i modelli economici per i quali si rinvia direttamente te al libro di testo

Dettagli

IS verticale. orizzontale. verticale

IS verticale. orizzontale. verticale Grafico Pol. Fiscale Pol. Monetaria Keynesiani - I insensibili ad i - Trappola della liquidità IS verticale LM orizzontale Efficacia piena Non efficace Monetaristi - L insensibile ad i LM verticale Non

Dettagli

Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 11

Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 11 Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico 2016-2017 Corso di Macroeconomia Lezione 11 1 Come si misura il tenore di vita Ci spostiamo dallo studio

Dettagli

Lezioni di economia monetaria e creditizia

Lezioni di economia monetaria e creditizia Lezioni di economia monetaria e creditizia La curva di Phillips e il modello di Lucas Fabrizio Mattesini Università di Roma "Tor Vergata" May 12, 2014 abrizio Mattesini (Università di Roma "Tor Vergata")

Dettagli

Il modello di Barro. Politica economica e crescita endogena

Il modello di Barro. Politica economica e crescita endogena Il modello di Barro Politica economica e crescita endogena 1 Spesa pubblica produttiva e crescita Il modello di Barro è un modello con tecnologia di tipo AK in cui A può essere visto come un coefficiente

Dettagli

Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali

Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali Andamento della disoccupazione - Il caso statunitense - Euro area Italy United States Japan United Kingdom 12.00 10.00 8.00 6.00 4.00 2.00 0.00 1997

Dettagli

ESERCIZIO n. 2. Soluzione

ESERCIZIO n. 2. Soluzione Economia Internazionale e Politiche Commerciali a.a. 2013/14 ESERCIZIO n. 2 Krugman, Obstfeld e Melitz, Capitolo 4: Problemi n. 2, 3, 4, 5 e 6 (pp. 101 103) Problema 3 domanda d): Calcolate Discutete gli

Dettagli

Investimenti Diretti Esteri (FDI) e Imprese Multinazionali Sanna-Randaccio Lezione 29

Investimenti Diretti Esteri (FDI) e Imprese Multinazionali Sanna-Randaccio Lezione 29 Investimenti Diretti Esteri (FDI) e Imprese Multinazionali Sanna-Randaccio Lezione 29 Effetti del IDE sul paese d origine Effetti del IDE sul paese ospitante: il ruolo della capacità di assorbimento delle

Dettagli

Mercato dei beni. La composizione del Pil Consumo (C): beni e servizi acquistati dai consumatori

Mercato dei beni. La composizione del Pil Consumo (C): beni e servizi acquistati dai consumatori Mercato dei beni La composizione del Pil Consumo (C): beni e servizi acquistati dai consumatori Investimento (I): talvolta chiamato investimento fisso per distinguerlo dalle scorte di magazzino. E la somma

Dettagli

acquisti sostenibili

acquisti sostenibili SILVANO FALOCCO SIMONE RICOTTA acquisti sostenibili PROMUOVERE LA GREEN ECONOMY NELLE IMPRESE E NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE prefazione per Acquisti Sostenibili La domanda pubblica di lavori, beni e

Dettagli

Corso di Politica Economica

Corso di Politica Economica Corso di Politica Economica Funzioni di Benessere Sociale David Bartolini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) d.bartolini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica

Dettagli

Lezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par Solo da leggere 6.3

Lezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par Solo da leggere 6.3 Lezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par. 6.1.5 - Solo da leggere 6.3 Le imprese Le funzioni dell impresa: organizzare la produzione in serie reperire le risorse gestire il processo produttivo

Dettagli

Un anno dopo Rio+20 Rilanciare la crescita con la Green Economy Edoardo Croci edoardo.croci@unibocconi.it Milano, 16 settembre 2013

Un anno dopo Rio+20 Rilanciare la crescita con la Green Economy Edoardo Croci edoardo.croci@unibocconi.it Milano, 16 settembre 2013 Un anno dopo Rio+20 Rilanciare la crescita con la Green Economy Edoardo Croci edoardo.croci@unibocconi.it Milano, 16 settembre 2013 Relazione fra ambiente e sistema economico Principali cause dell insostenibilità

Dettagli

Lezioni di Economia Politica

Lezioni di Economia Politica Università degli Studi di Roma TRE - Dipartimento di Giurisprudenza Lezioni di Economia Politica Principi fondamentali dell economia e strumenti per lo studio Testi http://www.maggiolieditore.it/9788891605061-economia-politica.html

Dettagli

Introduzione. Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Introduzione

Introduzione. Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Introduzione Introduzione L oggetto di studio dell economia La differenza tra microeconomia e macroeconomia Perché le relazioni economiche vengono rappresentate per mezzo dei modelli In che modo i diversi sistemi economici

Dettagli