La violenza contro le donne: analisi del fenomeno e risposta istituzionale



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Transcript:

A PARTIRE DAI DIRITTI: Le politiche del dipartimento per i diritti e le pari opportunità Rimini 23 maggio 2007 La violenza contro le donne: analisi del fenomeno e risposta istituzionale Alessandra Kustermann Coordinatrice Soccorso Violenza Sessuale-SVS Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena Consulente Dipartimento per i diritti e le pari opportunità

Come si definisce la violenza contro le donne..ogni atto, legato alla differenza di sesso, che provochi o possa provocare un danno fisico, sessuale o psicologico o una sofferenza della donna compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o arbitraria coercizione della libertà sia nella vita pubblica che quella privata Assemblea Generale delle Nazioni Unite 1993

WHO Priorities of SRH for 2006-2007 in EUROPE Prevention of unwanted pregnancy and ensuring safe abortion Improving SRHR of young people, also through the provision of YFHS, emphasising the needs of vulnerable and underserved groups Promoting the role of the health sector in addressing gender based violence Planning of the family in the new Europe

OMS Objectives and Targets Reproductive Choice Safe Motherhood STI/HIV control Sexual abuse and violence Trafficking of women Breast cancer Adolescents Sexual and Reproductive Health Refugees and displaced persons Migrant populations Aging people

Violenza e campagne di stampa La violenza contro le donne diventa allarme sociale in occasione di eventi eclatanti la violenza sessuale da parte di sconosciuti, soprattutto se extracomunitari singoli o in gruppo, la violenza domestica quando esita nella morte della vittima, la violenza contro i bambini nei casi di indagini su gruppi di pedofili o di infanticidio, la scoperta di siti internet dedicati alla pedopornografia, ancor più se accompagnata a episodi di sadismo contro i minori

Le campagne di stampa allora svegliano le coscienze, aggiungendo sempre nuovi episodi, creando un clima di straordinarietà rispetto al fenomeno Dopo di che si assiste a un progressivo spegnersi dell attenzione e apparentemente ritorna la quiete, la rassicurante ignoranza La violenza, che tutti condannano come un crimine odioso, torna tendenzialmente invisibile, specie quella quotidiana che avviene nell ambito della sfera privata contro donne e minori

MA in ITALIA? La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia: indagine ISTAT 2006 quasi 1 donna su tre tra i 16 e i 70 anni ha subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita (31,9%) Il 23,7% hanno subito violenze sessuali, il 18,8% violenze fisiche Il 4,8% ha subito stupri o tentati stupri >2,4% dal partner o ex partner > 2,9% da uomo non partner

ISTAT ISTAT 2006 2006 Nella QUASI TOTALITA dei casi le VIOLENZE NON SONO DENUNCIATE circa il 93% da un partner e il 96% da un non partner per le violenze subite nel corso della vita E CONSIDERANDO SOLO LE DONNE CHE HANNO SUBITO VIOLENZA NEGLI ULTIMI 12 MESI IL SOMMERSO AUMENTA: 96,3% da partner e 96,7% da non partner

ISTAT ISTAT 2006 2006 I partner attuali ed ex sono responsabili della quota più elevata di tutte le forme di violenza fisica e di alcuni tipi di violenza sessuali come lo stupro ed i rapporti sessuali non desiderati ma subiti per paura delle conseguenze Il 69,7% degli stupri è opera di partner, il 55,5% di ex partner, il 14,3% del partner attuale, il 17,4% di un conoscente, il 6,2% è opera di estranei MA *1 DONNA SU 3 CHE HA SUBITO VIOLENZA DA PARTE DI UN PARNER O EX NON PARLA CON NESSUNO DELLA VIOLENZA SUBITA *1 SU 5 SE L HA SUBITA DA UN NON PARTNER

ISTAT 2006 Il 34% delle donne che hanno subito violenza da un partner nel corso della vita non ne parla con nessuno, ma se decide di parlarne il 60% lo fa subito e il 17% dopo pochi giorni. Se ne parlano lo fanno con: amici (37%), membro della famiglia (33%) e solo il 3,7% ne ha parlato con un medico/ infermiere/ operatore PS, il 3,9% con assistenti sociali/ operatori consultori, il 4,9% con avvocati/magistrati/forze dell ordine Il tasso di denuncia è piu elevato nel caso in cui le donne si siano rivolte ad operatori del PS (62,3%), ad avvocati, magistrati, forze dell ordine (47,6%), ad un medico o infermiere (35,9%)

Il sommerso resterà sommerso? emergerà quando almeno i medici e gli operatori psico-sociali impareranno a cogliere le richieste d aiuto non esplicite

Il sistema sanitario E in posizione ottimale per identificare le donne che hanno subito violenze per indirizzarle verso altri servizi dato che una grandissima maggioranza di donne fa visita ad una struttura di assistenza sanitaria in un qualche momento della sua vita: durante una gravidanza, oppure per far curare se stesse o i figli. UNICEF. Giugno 2000

PERO l idea stereotipa di violenza, comune tra gli operatori socio-sanitari, è che sia un grave reato, ma relativamente raro

Maria Goretti si è difesa fino alla morte, quindi la vittima di violenza o arriva al pronto soccorso massacrata dal suo aggressore o era consenziente NON ESISTE LA VITTIMA TIPICA, come non esiste l aggressore tipico

per una risposta adeguata ed efficace del Servizio Sanitario è necessario: rendere il personale consapevole del problema; sviluppare protocolli di azione quando vi sia il sospetto di violenza contro le donne; garantire appropriati canali di invio e riferimento alle strutture locali di sostegno.

Addestramento del Personale a fare domande Sanitario a rispondere adeguatamente a dare sostegno emotivo a informare a PRIVILEGIARE LA SICUREZZA della vittima

SVS organizzato in collaborazione tra Clinica Mangiagalli Istituto di Medicina Legale dell Università di Milano ASL Città di Milano FINALITÀ facilitare il percorso di uscita dal trauma della violenza sessuale CLINICA MANGIAGALLI Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena MILANO

FORMAZIONE ginecologhe provenienti da strutture ospedaliere e dal territorio (consultori, ambulatori polispecialistici), medici legali dell Istituto di Medicina Legale, assistenti sociali, psicologhe/i, infermieri, ostetriche e forze dell ordine hanno partecipato ad un corso di formazione, in cui fu data pari importanza: - agli aspetti tecnici dell assistenza sanitaria e della raccolta delle prove - agli aspetti legislativi - all accoglienza alle vittime ( insegnanti M.Guarneri della Casa delle Donne Maltrattate e L.Della Rosa per le problematiche dell abuso sessuale sui minori). SVS Convegno Nazionale 16-17 Novembre 2006

EQUIPE SVS 17 GINECOLOGHE 17 MEDICI LEGALI 3 ASSISTENTI SOCIALI 1 PSICOLOGA 1 INFERMIERA + 23 infermiere per reperibilità notturna e festiva

SVS Milano 1996: CENTRO SVS modello assistenziale Primo Centro in Italia dove è prevista la presenza quotidiana dalle 9 alle 17 di un assistente sociale, di un infermiera e al bisogno di una psicologa Il SVS prevede un primo intervento sanitario di pronto soccorso 24 ore / 24 per 365 giorni all anno da parte delle ginecologhe e dei medici legali Dal 1998 è riconosciuto come Centro di Riferimento Regionale della Lombardia e viene finanziato come funzione speciale

L ACCOGLIENZA prevede: TEMPI VARIABILI a seconda dello stato e delle necessità della vittima INTERVENTO SANITARIO TECNICO

IL PROTOCOLLO PREVEDE: Compilazione della scheda anamnestica Descrizione dell esame obiettivo fisico e psichico Raccolta di documentazione fotografica Esecuzione di Prelievi per esami batteriologici, ematochimici, tossicologici, infettivologici e per ricerca dello sperma ( in base alla descrizione degli eventi) I test tossicologici o la tipizzazione genica saranno effettuati eventualmente in un secondo tempo su richiesta della magistratura

ALTRE STRUTTURE DI APPOGGIO RETE ISTITUZIONALE e DONNAIUTA DONNA-SVS (sostegno economico e legale) CASA DELLE DONNE MALTRATTATE CERCHI D ACQUA CARITAS MEDIATORI CULTURALI COOP. KANTARA (interpreti e psicologi in lingua) altre associazioni ed enti

SVS Milano SVS: dal 15/5/1996 al 31/12/2006 nazionalità abbiamo assistito 2357 vittime di cui 452 avevano meno di 14 anni italiana 1468 (62%) straniera 889 (38%) sesso femminile 2263 (96 %) maschile 94 ( 4%)

600 500 400 300 200 100 0 0-4 5-9 a 10-13 a 14-17 18-24 25-34 35-44 45-54 55> Istogram. 3D 1 141 165 146 307 599 570 282 102 45

SVS Milano Autori della violenza noti alla vittima 1388 (59%) sconosciuti 881 (37%) in 88 casi non vi è stato racconto di violenza

SVS Milano Andamento annuale casistica dal 15 maggio 1996 al 31 dicembre 2006 300 250 05 06 200 150 97 98 99 00 01 02 03 04 100 50 96 0

SVS Milano ACCESSO AL SERVIZIO donne >13 anni: confronto due trienni VIENE DA SOLA INVIO DA PS DI ALTRI OSPEDALI ACCOMPAGNATA DALLE FORZE DELL ORDINE INVIATA DA ALTRI SERVIZI PSICO- SOCIALI TRIENNIO 97-99 27,5% 27,8% 36,3% 8,4% TRIENNIO 03-05 36,9% 27,7% 29,3% 6,1% 5 vittime su 10 si sono rivolte per un aiuto immediato ad una struttura sanitaria di pronto soccorso

SVS Milano Tipologia vittime >13 anni Triennio 97-99 Triennio 03-05 9% 7% senza evidente vulnerabilità prostituta 14% 4% 3% 7% 48% patologia psichiatrica tossico/alcolista 3% 4% 8% 7% 11% homeless handicap grave precedente violenza o maltrattamenti 10% 6% 59% multiproblematiche

SVS Milano Relazione tra aggressori conosciuti e sconosciuti e querele (vittime > 13 anni) 80% 60% 40% 20% 0% 1997-99 2003-05 sconosciuto n. casi 1 triennio: 173 n. casi 2 triennio: 320 conosciuto

SVS Milano italiane 42% 58% Querele donne italiane: 97-99 (111 donne >13 anni) querela si querela no italiane Querele donne italiane: 03-05 (168 donne > 13 anni) 64% 36% querela si querela no

SVS Milano str in it>2aa 47% querela si querela no 53% Querele donne straniere integrate*: 97-99 (17 donne >13 anni) str in it>2aa Querele donne straniere integrate*: 03-05 (71 donne > 13anni) * IN ITALIA > 2 anni 67% querela si 33% querela no

SVS Milano str in it<2aa 40% 60% Querele donne straniere non integrate*: 97-99 (45 donne >13 anni) querela si querela no Querele donne straniere non integrate*: 03-05 (81 donne >13 anni) 69% str in it<2aa 31% querela si querela no

Quindi qualcosa è già cambiato

Le proposte di modifica alla legge sulla violenza e l introduzione di un preambolo sulla violenza di genere Per cambiare una cultura diffusa che contribuisce a mettere il silenziatore alle vittime Per combattere il fenomeno delle minacce persecutorie Per dare coraggio alle donne che vogliono uscire dal silenzio Per valutare attraverso un OSSERVATORIO quanto è stato FATTO e COSA MANCA per rendere il diritto a non subire violenza un dato da cui non si potrà più prescindere