Pianeta Rosso. In viaggio verso Marte. Mostra interattiva



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Transcript:

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Pianeta Rosso. In viaggio verso Marte. Mostra interattiva CONTENUTI Piccoli omini verdi, mostri orribili, creature eteree e millenarie. Forme diverse, a volte pacifiche a volte molto meno, per gli extraterrestri più famosi di sempre: i marziani! Ma perché non i venusiani o i gioviani, o gli abitanti della galassia di Andromeda? Cosa rende l extraterrestre marziano così presente nel nostro immaginario collettivo? Per capirlo dobbiamo fare un lungo passo indietro, quando il celebre astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, correva l anno 1877, stupì il mondo intero con le sue straordinarie osservazioni telescopiche del pianeta Marte. Egli descrisse grandi aree verdi che parevano enormi foreste, canali rettilinei che convogliavano l acqua (nell intuizione dello scienziato) dalle calotte polari alle aride zone equatoriali. Come si scoprì più tardi, i famosi canali non erano altro che illusioni ottiche, ma essi ebbero ugualmente enorme risonanza presso il grande pubblico. Marte è un pianeta molto simile alla Terra: con un diametro di circa 6.000 chilometri, un periodo di rotazione di 24 ore e una temperatura media di 40 gradi sotto zero, la presenza di calotte polari (come Artide e Antartide) ed enormi deserti, è certo il pianeta più terrestre che conosciamo. Queste caratteristiche favorevoli alla vita resero più vivace la convinzione, presso gli astronomi del secolo scorso, che Marte potesse davvero ospitare una civiltà progredita come quella umana. Tale pensiero si rafforzò molto negli anni 50, periodo d oro della fantascienza americana, durante il quale i marziani campeggiavano sulle copertine delle riviste che si occupavano di questo genere letterario ed erano i principali protagonisti di film spettacolari che si concludevano quasi sempre con l invasione della Terra da parte di potentissime astronavi. Da allora sui libri, nei cinema e in televisione i marziani divennero gli extraterrestri per antonomasia. Nel corso degli anni, grazie ad osservazioni più raffinate, gli scienziati si resero tuttavia conto che Marte avrebbe potuto difficilmente ospitare delle forme di vita molto evolute: il pianeta era troppo freddo e arido, e possedeva una sottile ed irrespirabile atmosfera. Rimaneva tuttavia la speranza che anche in queste condizioni proibitive potessero sopravvivere degli organismi molto primitivi, come virus o batteri, che proliferano bene anche in ambienti estremi. Ed oggi, nel terzo millennio, con certezze e interrogativi che si rincorrono di continuo, questa speranza è più viva che mai. A CHI SI RIVOLGE La mostra si rivolge al pubblico eterogeneo, sia scolastico che adulto, con approfondimenti adatti ad ogni fascia di età AREE TEMATICHE 2/8

La proposta itinerante di Pianeta Rosso comprende la possibilità di affittare l interno percorso espositivo oppure le seguenti aree tematiche, comprendenti ciascuna le postazioni interattive descritte, con relative didascalie e pannelli di approfondimento bilingue (italiano/inglese). Sezione : la nascita del mito marziano Filmato su Marte. All ingresso della mostra, in corrispondenza delle scale di accesso al soppalco, un videoproiettore mostra un filmato documentaristico del pianeta Marte, oppure una simulazione della rotazione del globo marziano, o ancora un viaggio simulato in un canyon del pianeta. La mappa interattiva di Marte. caratteristiche morfologiche, ecc. Un primo pannello mostra l evoluzione delle conoscenze astronomiche su Marte, con le prime mappe disegnate da Airy, Antoniadi, Schiaparelli, Lowell Un secondo pannello contiene la carta d identità del pianeta con tutte le caratteristiche fisiche, geologiche, astronomiche. Accanto ad esso uno schermo al plasma (o un monitor televisivo da 20 almeno) collegato ad un computer mostra un planisfero odierno di Marte: con un mouse il visitatore può indicare le varie zone del pianeta, conoscerne il nome, le Marte nell antichità. Numerosi pannelli raccontano le osservazioni compiute su Marte fin dall antichità, da Tycho Brahe e Keplero fino alle prime mappe moderne, discorrendo l illusione dei canali osservati da Schiaparelli. Cenni a Marte nella letteratura. 3/8

L illusione dei canali marziani. Giovanni Schiaparelli osservò nell arco di alcuni anni a cavallo del 1870 decine di strutture rettilinee sulla superficie di Marte, che chiamò canali e per i quali suppose un origine artificiale. Nacque in quell epoca il mito dei piccoli omini verdi. I canali di Marte osservati da Schiaparelli non esistono, trattandosi di illusioni ottiche comuni quando il nostro cervello e i nostri occhi non lavorano in perfetta sintonia. In questo angolo della mostra si possono prevedere diversi piccoli exhibit dedicati alle illusioni ottiche, da quelle tipiche in campo astronomico (canali marziani, Luna di dimensioni diverse ecc.) ad altre più comuni che coinvolgono forme e colori. Sezione: Marte oggi Missioni verso Marte. Dagli anni 70 ad oggi oltre una decina di sonde spaziali hanno viaggiato verso il pianeta rosso. Una grande stampa su tessuto mostra le orbite seguite dalle varie sonde nel loro tragitto con le date di partenza e arrivo. Un pannello indica i risultati scientifici più interessanti raggiunti dalle varie spedizioni, curiosità tecniche, Acqua su Marte? Questo exhibit mostra perché sul pianeta Marte non può esistere stabilmente acqua allo stato liquido. All interno di una campana di vetro viene creata una pressione molto bassa con una pompa a vuoto. L acqua presente in un piccolo lago marziano comincerà a bollire ed evaporare a temperatura ambiente, disperdendosi nell atmosfera sotto la campana. 4/8

Esploriamo Marte. Un grande plastico ricrea un tipico paesaggio marziano sul quale si muove il robot Sojourner costruito in lego. La ditta danese ha realizzato il Mars exploration kit, costituito da vari robot e accessori per simulare una esplorazione del pianeta Marte. Il robot si può programmare al computer per compiere diverse operazioni: reagisce alla luce e ha sensori di posizione come i veri robot per l esplorazione planetaria. Per una maggiore area del plastico si può prevedere quest ultimo a sbalzo dal soppalco. Il volto marziano. La faccia di Marte ha fatto il giro del mondo, quando nel 1977 la sonda Viking inviò a Terra un immagine che mostrava un inequivocabile volto umano sulla superficie del pianeta. 20 anni dopo la Mars Global Surveyor ha svelato il mistero: la faccia non è nient altro che una modesta collina, che illuminata dal Sole all alba assume, per un gioco di ombre e luci, l aspetto di un viso umano. L exhibit riproduce in dettaglio la collina marziana: un sipario di vetro battuto (o plastica) posto davanti alla riproduzione permette di osservare la collina a bassa risoluzione (il caso del Viking). Togliendo lo schermo la collina mostra al sua vera natura nei dettagli più minuti, ad alta risoluzione. Sezione: il futuro di Marte L uomo su Marte. Le previsioni più ottimistiche vogliono un essere umano sul pianeta Marte entro il 2030. Quali sono le difficoltà nel progettare una missione del genere dal punto di vista tecnico e umano? Uno o due pannelli illustrano i progetti attuali per raggiungere Marte nei prossimi anni. Anche tu su Marte? Gli astronauti che svolgono lunghe missioni nello spazio devono sottoporsi a rigidi test fisici e psicologici. Il visitatore è invitato a rispondere ad alcune delle domande tipo sottoposte agli aspiranti astronauti per scoprire le proprie potenzialità di viaggiatore spaziale. 5/8

Vita su Marte? Uno dei progetti più ambiziosi del prossimo futuro potrebbe essere quello di terraformare Marte, rendendolo un pianeta simile alla Terra. Per questa operazione occorrerebbe colonizzare Marte con degli organismi capaci di consumare l anidride carbonica nell atmosfera producendo ossigeno: le piante. L exhibit mostra come l azione delle piante possa modificare l atmosfera di una pianeta: sotto una campana di vetro alcune piante svolgono la sintesi clorofilliana. SPECIFICHE TECNICHE DELLA MOSTRA Dimensioni La superficie totale della mostra è di circa 100 mq, valore che può variare in funzione della sede ospitante e diminuire a seconda delle sezioni prescelte. Alimentazione Le postazioni sono alimentate con corrente a 220V Tempi di allestimento L allestimento della proposta completa richiede 2 giorni di lavoro con 3 tecnici specializzati. Trasporto Per il trasporto dell intera mostra è richiesto un camion con rimorchio da 6 metri, oppure un furgone per la scelta di una sola sezione SERVIZI OFFERTI Progettazione layout Organizzazione trasporto fino a destinazione Personale tecnico specializzato in fase di montaggio e smontaggio Supervisione e coordinamento allestimento Schede di approfondimento sezioni tematiche 6/8

Formazione operatori didattici SERVIZI RICHIESTI Adeguato spazio espositivo Illuminazione ambiente Allacciamento elettrico Numero 2 operai per operazioni di carico e scarico Assicurazione da chiodo a chiodo CREDITI Enti organizzatori: Museo Tridentino di Scienze Naturali Laboratorio di comunicazione delle Scienze Fisiche, dipartimento di fisica dell Università di Trento Ideazione: Museo Tridentino di Scienze Naturali Cura e coordinamento: Christian Lavarian Testi: Christian Lavarian Revisione scientifica: INAF Osservatorio Astronomico di Padova Traduzioni: Lisa Ann Gentiletti Progetto grafico: Claudio Mottes Pubbliche relazioni e promozione: Antonia Caola - Tel. 0461-270307 Fax 0461-233830 e-mail: caola@mtsn.tn.it Con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Provincia Autonoma di Trento Servizio Attività Culturali Con il patrocinio di: ANMS Associazione Nazionale Musei Scientifici, ASI Agenzia Spaziale Italiana, Associazione Cielo Buio, Comune di Trento Assessorato alla Cultura, INAF Istituto Nazionale di Astrofisica, SAIT Società Astronomica Italiana, Istituto Generale di Fisica Applicata dell Università di Milano, Unione Astrofili Italiani. Si ringraziano per la collaborazione: 7/8

Silvana Angeli, Agenzia Spaziale Italiana: Simona Di Pippo, Elisabetta Tommasi. Associazione Astrofili Trentini. Cinehollywood: Carlo Marzorati. INAF Osserrvatorio Astronomico di Padova: Leopoldo Benacchio, Caterina Boccato, Melania Brolis. INAF Osservatorio Astronomico di Brera: Agnese Mandrino, Laura Maraschi. Istituto Generale di Fisica Applicata: Pasquale Tucci. Liceo Scientifico G. Galilei: Mario Colombelli, Silvia De Francesco, Crescenzo Latino. Antonia Caola, Alessandro Cescatti, Lavinia Del Longo, Elettrocasa snc, Roberto Festi, Mauro Ianeselli, Libroteka di Claudio Fattoretti, Little Nemo di Roberto Pignatone, Nello Paolucci, Francesco Rigobello, Giorgio e Lina Tomelleri, Marco Vedovato. Realizzazione allestimenti: Operatori tecnologici del Museo Tridentino di Scienze Naturali, Tecnotek s.r.l.-roberto Bellini, Pixelcartoon di Valerio Oss. Sito Internet: Michele Bortolotti Fotografie: NASA, JPL Malin Space Science Systems, ESA 8/8