Frontalieri: Figli di un dio minore? In gennaio è aumentato del 33% rispetto ad un anno prima L export italiano diretto in Svizzera continua a correre



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la Rivista Anno 103 - n. 4 - Aprile 2012 Frontalieri: Figli di un dio minore? In gennaio è aumentato del 33% rispetto ad un anno prima L export italiano diretto in Svizzera continua a correre L inaffondabile Titanic: nel primo centenario della tragedia Affondata in un mare di misteri

Editoriale A di Giangi Cretti Ammettiamolo: la forma non è di quelle più sorvegliate. La dichiarazione con la quale Fulvio Pelli, ancora per qualche settimana presidente del Partito liberale svizzero, ha chiosato la decisione del Consiglio Nazionale di approvare l iniziativa - a suo tempo inoltrata dal Canton Ticino di ridurre dal 38,8% al 12,5%, l aliquota del ristorno della parte delle imposte alla fonte detratte dal salario dei frontalieri spettante, per convenzione, ai comuni di residenza di detti lavoratori, è suonata piuttosto sgangherata. Nel senso letterale di fuori dai gangheri. Chi segue l azione del parlamentare ticinese non può non esserne sorpreso. Perché non è un esempio di raffinata eleganza dialettica, e questo può anche essere irrilevante; perché, dal punto di vista delle relazioni bilaterali, è politicamente inopportuna, e questo qualche rilievo invece ce l ha. «L Italia è ostile al libero scambio, ostile alla libera concorrenza, e negoziare coi guanti bianchi non porterà ad alcun risultato», ha stigmatizzato Fulvio Pelli. «Il Canton Ticino la sa lunga in materia di rapporti con l Italia. Dategli una volta retta, invece di mandare a Roma svizzero-tedeschi che non sanno l italiano e trattano in inglese». Prescindendo dalla forma, anche se spesso è rivelatrice della natura della sostanza, sulla questione - che è seria, e solo l attuale emergenza in cui si trova ad operare il governo italiano può fornire parziale giustificazione alla superficialità con la quale ancora (non) viene affrontata non vi è dubbio che l atteggiamento italiano sia stato sin qui ondivago e talvolta contraddittorio. Prescindiamo anche dalle ragioni che hanno inasprito un contenzioso: negli scudi fiscali dell ultimo decennio e nella presunta pervicacia pregiudiziale dell ex ministro Tremonti trova i suoi detonatori più recenti ed eclatanti, ma non per questo più deflagranti. Miope, al confine con la cecità, sarebbe negare l esistenza di un problema, che ha la sua più patente evidenza in Ticino; espressa con le tensioni alimentate dalle questioni dei lavoratori frontalieri, le quali, seppur fondate nella loro peculiarità, diventano, nello specifico, anch esse un pretesto: alla stregua di un grimaldello usato per forzare, con rinnovato vigore, il dialogo, fin qui, puntualmente rifiutato da parte italiana. Un dialogo che affronti le problematiche legate alla doppia imposizione fiscale, di cui l accordo sui frontalieri è comunque parte integrante, ma della quale la vera posta in gioco è la cancellazione della Svizzera dalle black list (nei fatti sono più di una) con le quali l Italia, nonostante la Confederazione si sia adeguata agli standard definiti dall OCSE, insiste nel considerarla al pari di un paradiso fiscale. Con conseguenze che si ripercuotono, non solo sulle banche, ma anche sulle imprese dei due Paesi in termini di burocratizzazione e disincentivi all interazione commerciale. Al di là della riconoscibile volontà di profilarsi da parte delle forze politiche locali in modo particolare delle due Leghe, che nonostante le generiche affinità su tematiche riguardanti l Europa e i movimenti migratori, nei fatti, sulla specifica vicenda, difendono interessi contrapposti - siamo di fonte all ennesimo tentativo di aumentare la pressione sul governo italiano, affinché accetti di aprire una trattativa, come d altronde richiesto anche da un ordine del giorno votato la scorsa estate dal Parlamento italiano pressoché all unanimità. C`è chi spera, e non solo da parte svizzera, che la recente firma del protocollo che modifica la convenzione con la Gran Bretagna parafato il 6 ottobre scorso che, pur mantenendo nella sostanza lo schema cosiddetto Rubik, ora contempla anche le successioni e, soprattutto per quanto concerne i redditi da interesse, è stato armonizzato con il dettami della Unione europea possa trovare il via libera da parte della Commissione europea che dovrebbe esaminarlo a breve. Così fosse, nonostante insista sulla necessità di un accordo complessivo con la Svizzera, è verosimile che l Ue non si opponga agli accordi bilaterali con Gran Bretagna e Germania. Rimosse in tal modo le perplessità sulla compatibilità di detti accordi con il diritto europeo a cui si è riferito recentemente il Presidente del Consiglio italiano Mario Monti potrebbe finalmente partire un negoziato che necessariamente includerà tutti quei temi che allo stato attuale vedono Italia e Svizzera su fronti contrastanti. Nel frattempo, scontato attendersi altre pressioni: non da ultima, anche con l intento di mettere la Confederazione di fronte alle sue responsabilità, quella di non scongelare il 50% dei ristorni del 2010 (circa 28 milioni di franchi) bloccati lo scorso anno e di congelare anche quelli del 2011. Auspicare ora, a fronte dei segnali già emessi e di quelli preannunciati, che non si perdano di vista le ricadute sociali che l acuirsi dell attuale situazione, in modo particolare nelle zone di frontiera, possa determinare in termini di deterioramento delle relazioni fra i due Paesi, è una questione di ragionevole buon senso per prevenire una necessità dettata dall emergenza. gcretti@ccis.ch 1

Sommario 1 Editoriale PRIMO PIANO 15 L export italiano diretto in Svizzera continua a correre In gennaio è aumentato del 33% rispetto ad un anno prima 16 Doris Leuthard istituisce un gruppo di lavoro Svizzera: dopo la votazione dell iniziativa sulle abitazioni secondarie 19 Un terzo in più nell arco di cinque anni Lavoratori Frontalieri in Svizzera 21 Lavorare in uno Stato risiedere in un altro Attraversando la frontiera: ogni giorno o almeno una volta la settimana INCONTRI 40 L Italia è una delle mete più richieste Stefan Gutknecht è Director Sales Switzerland di airberlin 41 Far bene il proprio lavoro e ottenere risultati positivi Donne in carriera: Arianna Molari 43 Sotto il segno dell amicizia Incontro Domodossola - Martigny CULTURA 47 Affondata in un mare di misteri L inaffondabile Titanic: nel primo centenario della tragedia 54 La rinascita del Museo Nazionale di Zurigo Primo colpo di piccone per l ampliamento 57 Giovani colori su tele alla Vieille Ville Dario Moroni e la pittura figurativa tra Ginevra e Sondrio 62 La Treccani della settima arte Il Morandini 2012 67 Marinai profeti e balene Il tour teatrale di Vinicio Capossela fa tappa a Zurigo 68 In Svizzera mi sento felice Laura Pausini: icona della musica italiana 69 Il successore di Jimmy Smith Il trombettista, pianista e specialista dell hammond B3 Joey DeFrancesco DOLCE VITA 71 Bollicine senza frontiere per l autoctono cosmopolita Vino in Villa 72 Lagane e ceci, minestra de fasoi, ruttama e pasta e patati Ovvero la rivincita degli scarti 78 Fiat Freemont AWD e Punto 2012 In test al Balocco 79 Tecnologia in bella forma La Giulietta con il cambio TCT a doppia frizione IL MONDO IN FIERA 84 La Borsa dell agroalimentare Euro&Med Food 2012: Manfredonia (FG) 17-19 aprile 85 L agroalimentare italiano programma il suo futuro CIBUS 2012: Parma, 7-10 maggio Editore Camera di Commercio Italiana per la Svizzera Direttore - Giangi CRETTI Comitato di Redazione G.M. BONADA, A.G. LOTTI, C. NICOLETTI, S. SGUAITAMATTI Collaboratori Ph. BERNASCONI, C. BIANCHI PORRO, M. CALDERAN, G. CANTONI, M. CARACCIOLO DI BRIENZA, V. CESARI LUSSO, M. CIPOLLONE, P. COMUZZI, D. COSENTINO, A. CROSTI, L. D ALESSANDRO, F. FRANCESCHINI, T. GATANI, G. GUERRA, M. LENTO, F. MACRÌ, G. MERZ, A. ORSI, C. RINALDI, G. SORGE, N. TANZI, I. WEDEL La Rivista Seestrasse 123 - Cas. post. 1836-8027 Zurigo Tel. ++41(0)44 2892328 Fax ++41(0)44 2015357 rivista@ccis.ch, www.ccis.ch Pubblicità Camera di Commercio Italiana per la Svizzera Seestrasse 123 - Casella postale - 8027 Zurigo Tel. ++41(0)44 2892323 - Fax ++41(0)44 2015357 e-mail: info@ccis.ch Abbonamento annuo Fr. 60.- Estero: 50 euro Gratuito per i soci CCIS Le opinioni espresse negli articoli non impegnano la CCIS. La riproduzione degli articoli è consentita con la citazione della fonte. Periodico iscritto all USPI (Unione Stampa Periodica Italiana). Aderente alla FUSIE (Federazione Unitaria Stampa Italiana all Estero) Appare 11 volte l anno. Progetto grafico, stampa e confezione Nastro & Nastro srl 21010 Germignaga (Va) - Italy Tel. +39 0332 531463 Fax +39 0332 510715 www.nastroenastro.it 2

86 L appuntamento della green economy italiana Solarexpo 2012 e Greenbuilding 2012: Verona 9-11 maggio 87 Affari d estate e nuove tendenze ChibiMart e ChibiDue: Fieramilanocity 11-14 maggio 88 Le soluzioni per vivere meglio Reatech Italia: Fiera Milano (Rho) 24-27 maggio IL MONDO IN CAMERA 90 «Made in Southern Italy» Modena porta l Italia in Svizzera Il Food & Wine del Sud Italia si presenta a Foggia Moda e artigianato umbro La CCIS entra nei social network Neuerungen im italienischen Steuerrecht 2011/2012 Auswirkung auf Ch-Investitionen in Italien Seminar 92 Mercato svizzero: vino italiano cercasi I libri dell Associazione Italiana Sommelier 2 Livello 93 Vini d Italia 2012 94 Contatti commerciali 96 Servizi camerali RUBRICHE IN BREVE 4 ITALICHE 7 EUROPEE 9 INTERNAZIONALI 11 OLTREFRONTIERA 13 ETICAMENTE 27 BUROCRATICHE 28 ANGOLO FISCALE 31 ANGOLO LEGALE 33 CONVENZIONI INTERNAZIONALI 35 TALENTI ALTROVE 39 L ELEFANTE INVISIBILE 45 SCAFFALE 53 SCAFFALE 53 CARNET 56 BENCHMARK 64 DIAPASON 65 CONVIVIO 72 MOTORI 77 STARBENE 80 In copertina: Il valico doganale di Ponte Tresa è attraversato ogni giorno da migliaia di lavoratori frontalieri. 3

In breve Anche per i figli minori è necessario un documento d identità individuale Renzo Albizzati è il CEO di Fidis Finance (Suisse) SA Con decorrenza dal prossimo 26 giugno i minori di nazionalità italiana, al pari dei loro coetanei europei, potranno viaggiare solo se in possesso di un documento di viaggio - passaporto o carta di identità - individuale. Ne deriva che i figli che ancora non hanno raggiunto la maggiore età non potranno più figurare, com è stata consueta prassi finora, sul documento d identità dei genitori, ma dovranno dotarsi di un proprio documento d identità. È questa una norma che riguarda tutti i cittadini italiani, pertanto anche quelli residenti all estero. Questi ultimi, in modo particolare in previsione delle prossime vacanze estive, anche al fine di evitare spiacevoli ritardi e complicazioni, dovranno quindi attivarsi prima possibile, e comunque tassativamente entro il 26 giugno, per ottenere in tempo utile il documento dei propri figli rivolgendosi agli uffici competenti del Consolato italiano di riferimento nel Paese in cui risiedono. All inizio del 2012 Renzo Albizzati è diventato CEO dell affiliata Fiat, Fidis Finance (Suisse) SA. Il 55enne è un affermato esperto nel settore Leasing e Finanza e negli ultimi 17 anni ha diretto con successo i Mercedes-Benz Financial Services, accumulando in precedenza vasta esperienza, fra gli altri, presso l ex Lisca Leasing AG e l ex Ford Credit S.A. di Zurigo. Ponendosi l obiettivo di realizzare nuove strutture efficienti in termini di costi e l adattamento dei processi agli attuali requisiti del mercato, Albizzati ha dichiarato di voler continuare ad aumentare i nostri servizi di assistenza per rimanere anche il futuro il partner numero uno per la nostra organizzazione di vendita. Fidis Finance (Suisse) SA è un impresa specializzata in servizi finanziari per l acquisto di veicoli di Fiat Group Automobiles. Offre soluzioni individuali per leasing a privati e ad aziende, finanziamenti liberi e per pagamenti rateali e prodotti finanziari a supporto dell attività dei concessionari. Meno lettori per gratuiti e domenicali Dopo la crescita registrata nel 2010, lo scorso anno non sono pochi i giornali svizzeri che perdono lettori. È il caso, ad esempio, dei gratuiti 20 Minuten e Blick am Abend. È quanto emerge dalla rilevazione effettuata dall Istituto ricerche e studi dei media (WEMF/REMP) tra l ottobre del 2010 e il settembre del 2011. Il gratuito 20 Minuten rimane in testa alla classifica con 1,3 milioni di lettori (-3.000), mentre il Blick (632.000 lettori; +10.000) scavalca di nuovo Blick am Abend (629.000; -6.000) e sale così al secondo posto. Al quarto rango ritroviamo il TagesAnzeiger (stabile a 508.000 lettori). I domenicali svizzero tedeschi sono più o meno tutti in perdita di velocità, fatta eccezione della NZZ am Sonntag (+6.000 a 496.000): il SonntagsBlick perde 27.000 lettori (e scende a 798.000) e la SonntagZeitung 14.000 (a 744.000). In Romandia il primo della classe resta 20 Minutes (474.000 lettori; +13.000), davanti a Le Matin (260.000; -6.000) e a 24 Heures (241.000; + 18.000). Al sud delle Alpi, Cresce il numero dei lettori del Corriere del Ticino passati da 125 a 129 mila. La Regione segna una perdita di 2 mila lettori, attestandosi a 112 mila. Il Giornale del Popolo rimane stabile a 50 mila. In aumento Il Caffè con 114 mila (+5 mila) e il Mattino con 83 mila (+2 mila). Tra i dati che emergono dal sondaggio particolarmente interessante quello relativo ai giovani, che continuano a sfogliare i giornali cartacei a dispetto della crescita esponenziale dell offerta digitale. Nella fascia tra i 14 e i 29 anni, l 86% degli intervistati ha infatti dichiarato di leggere più o meno regolarmente almeno un quotidiano, confermando una tendenza già rilevata negli anni precedenti. 4

Confermati i pieni voti al debito sovrano elvetico Marco Müller è il nuovo direttore artistico del Festival del cinema di Roma Era candidato in tre categorie: miglior film, miglior sceneggiatura, miglior fotografia. Malgrado non figurasse tra i favoriti, ha letteralmente fatto l en plein conquistando gli ambitissimi Quartz 2012 nelle tre categorie. Giochi d estate, il film a sfondo autobiografico che narra una dolorosa vicenda di violenza domestica e successiva separazione familiare consumatasi durante una vacanza estiva sulle coste della Maremma, ha convinto i circa 250 membri della Filmakademie la giuria del più ambito riconoscimento cinematografico svizzero. I premi sono come le ciliegie: uno tira l altro e il giorno dopo il trionfo ai Quartz ecco che Giochi d estate si è aggiudicato anche il Premio del pubblico alla XIII edizione della rassegna pugliese «Sudestfestival» riservata al cinema italiano d autore. Il film di Rolando Colla sarà così proiettato il 20 maggio a Washington, in occasione della Giornata della cultura italiana in America. Nella foto i due protagonisti di Giochi d estate Fiorella Campanella e Armando Condolucci. Marco Muller è il nuovo direttore artistico del Festival del cinema di Roma. Lo ha deciso il Consiglio di amministrazione della Fondazione Cinema per Roma. A quanto riferito dal rappresentante del Campidoglio Michele Lo Foco, al termine del Cda, la votazione è andata come previsto: hanno espresso voto contrario la provincia di Roma e la Camera di Commercio, mentre la Fondazione Musica per Roma si è astenuta. Favorevoli i due voti del presidente e quelli di Regione e del Campidoglio. Sempre a quanto riferito da Lo Foco, il compenso di Muller «è lo stesso della signora Detassis (direttore uscente - ndr)»: 150mila euro l anno. «Non potrei essere più felice. Torno dopo 22 anni nella mia città per lavorare ad un progetto entusiasmante: il nuovo sviluppo, dopo i risultati dei primi sei anni, del lavoro di un festival che vuole aderire sempre meglio ai bisogni di chi il cinema lo fa, di chi lo fa vedere e di chi lo va a vedere». Così Marco Müller ha commentato il suo nuovo incarico. Barolo & Friends Event Lunedì, 7 maggio 2012, KKL Lucerna Europaplatz 1 Invito alla grande degustazione dei Vini Piemontesi: 13.00-17.00: Degustazione dei Vini Piemontesi per operatori del settore e incontri B2B 17.00-20.00: Degustazione pubblica per gli amanti del vino (Ingresso: CHF 20.-) Agricola Gian Piero Marrone Marsaglia Produttori del Gavi Gonella Vini d Elezione di GG Dosio Barale Fratelli La Montagnetta di Capello Domenico Franco Mondo Az. Agricola Costa Cattarina La Morra (CN) Castellinaldo (CN) Gavi (AL) San Martino Alfieri (AT) La Morra (CN) Barolo (CN) Roatto (AT) San Marzano Oliveto (AT) Castagnito (CN) Saranno presenti, tra gli altri, i seguenti produttori Azienda Agricola Bussia Soprana Monforte d Alba (CN) Produttori di Govone Sac Govone (CN) Azienda Agricola Fea Calosso (AT) Podere Ruggeri Corsini Monforte d Alba (CN) Grasso Fratelli Treiso (CN) ISCRIZIONI Telefono: 044 289 23 23 email: bindelicato@ccis.ch L evento è organizzato dal Consorzio I Vini del Piemonte e supportato dalla Strada del Barolo in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera. 5

GAMMA MASERATI. UN PERFETTO EQUILIBRIO DI CLASSE, TECNOLOGIA E DESIGN Se pensate al lusso più raffinato ed esclusivo, al fascino e all eleganza dell italian style più ispirato, a una sportività che sa emozionare senza sacrificare il comfort e il piacere di guida, state pensando a una Maserati. Che si tratti dell ammiraglia Quattroporte, della GranCabrio, della GranTurismo o della sportivissima GranTurismo MC Stradale, ogni modello del Tridente, rappresenta un irripetibile connubio di classe raffinata e impeccabile ingegneria. Scegliere una Maserati significa entrare in un mondo nel quale l automobile è espressione della creatività e del talento, di un inesauribile passione per l eccellenza, attenta ai temi della sicurezza e del rispetto per l ambiente. Per tutte le informazioni sui modelli, le novità e le iniziative Maserati, visitate www.maserati.ch LA GAMMA MASERATI COMPRENDE: QUATTROPORTE - QUATTROPORTE S - QUATTROPORTE SPORT GT S - GRANCABRIO - GRANCABRIO SPORT - GRANTURISMO - GRANTURISMO S GRANTURISMO S AUTOMATICA - GRANTURISMO MC STRADALE. La rete ufficiale dei concessionari Maserati in Svizzera: Garage Foitek AG, 8902 Urdorf/Zürich, 044 736 1 736 Niki Hasler AG, 4052 Basel, 061 375 92 92 Krähenmann Autocenter AG, 8706 Meilen, 044 793 21 00 Sportgarage Leirer AG, 9063 Stein, 071 368 50 30 Sportgarage Leirer AG, 9016 St. Gallen, 071 250 09 01 Automobile Németh AG, 3032 Hinterkappelen, 031 909 25 25 Auto Pierre Sudan, 6300 Zug, 041 711 88 15 Loris Kessel Auto SA, 6916 Grancia-Lugano, 091 994 55 71 Modena Cars SA, 1202 Genève, 022 757 87 87 Garage Zénith SA, 1005 Lausanne, 021 321 30 00 Garage Zénith SA, 1950 Sion, 027 323 32 32

Italiche di Corrado Bianchi Porro Guardare avanti per tornare anche indietro Paolo Pininfarina è stato nominato presidente dell omonima azienda nel 2008. La storia dei Pininfarina è quella di una famiglia che pur tra mille difficoltà non ha mai smesso di credere nel futuro e contribuisce a tener accese le stelle del firmamento industriale italiano, ha ricordato Daniele Lotti, presidente dell Associazione Industrie Ticinesi (AITI) che, in occasione del 50 dell associazione, lo ha invitato come ospite d onore e raccontare la storia ricca di insegnamenti di un gruppo all avan- nel mondo. Iguardia Il 22 maggio 1930 venne fondata la Carrozzeria Pinin Farina, così chiamata per distinguere l azienda di Battista (Pinin) da quella del fratello Giovanni. Allora l auto era un bene riservato a una piccola élite. Erano le auto del re. Nel dopoguerra, l azienda si evolve e diventa industriale. Il boom economico porta ad aumentare la massa produttiva e la capacità, il fatturato e l occupazione. La nostra azienda ha spiegato Paolo Pininfarina, è diventata più industria, grazie alla spinta e al supporto della seconda generazione. Con attenzione particolare al design che si va ad affiancare al reparto produttivo, pur se il volume di produzione cresce di 10 volte. Prima del 1958 si producevano fino a 1000 vetture all anno, poi 10 mila. Così cresce la complessità gestionale e finanziaria. Si è inventato uno stile, un azienda, persino una famiglia, ottenendo dal presidente della Repubblica di trasformare il cognome da Farina in Pininfarina. La tecnologia fu la grande intuizione negli anni 70 con l invenzione della Galleria del Vento. Con la crisi energetica si riuscì a trasformare il problema della crisi dei consumi e il balzo del prezzo del greggio, in un opportunità. È l intuizione di investire in una tecnologia (l aerodinamica) capace di fare la differenza in un momento di difficoltà. Negli anni tra il 70 e l 80 l azienda diventa un gruppo industriale, separando le attività produttive da quelle creative e del design. Venne creato un centro di design nel 1982 nella città di Cambiano. A distanza di 30 anni, abbiamo festeggiato il nostro ultimo prototipo presentato gli scorsi giorni a Ginevra con lo stesso nome di Cambiano, racconta Paolo Pininfarina. C è da ricordare sempre negli anni 80 la Ferrari Testarossa, vera e propria icona del design italiano. In parallelo l azienda si sviluppa e cresce, viene quotata in borsa, uscendo dall alveo di azienda di tipo familiare per entrare in una Governance, tappa necessaria per entrare sul mercato internazionale. La quotazione in borsa è importante perché segno di trasparenza. Negli anni successivi (80-90) vengono avviate attività in Germania tenute tenacemente anche nei momenti di difficoltà che ora ci supportano nel rilancio, e poi in Cina. Sono 16 anni che lavoriamo con aziende cinesi creando un secondo e un terzo stabilimento. Ci siamo poi trovati ad affrontare la crisi del 2008 che non è stata solo una crisi economica globale, ma anche di settore e aziendale. Il 2008 fu un anno di svolta, un anno quasi shumpeteriano di distruzione creativa. Si è ripartiti dagli asset dell azienda: lo stile, la creatività, la storia. L azienda dimostra in quegli anni difficilissimi per tutti (moltissimo per la nostra azienda), di non perdere la bussola dell innovazione mantenendo la collaborazione con il design e la barra dritta sulla qualità. Oggi stiamo lavorando su un sistema operativo di car sharing (veicolo elettrico condiviso) a Parigi (il più importante del mondo), ove sono previste 4000 auto entro la fine del 2013. Ci sono già mille vetture nel parco con più di 300 stazioni di ricarica. Ci siamo poi rifocalizzati: la produzione industriale di nicchia sulla quale avevamo puntato per anni, non era più competitiva. Abbiamo puntato sui nostri vantaggi, guardando alla redditività, qualità e differenza competitiva. Puntiamo sul design e l ingegneria non più di prodotto, ma di qualità (architettura veicolo) essendo ovviamente competitivi nel disegno industriale con la valorizzazione del nostro marchio. Passa dall allargamento della nostra attività attraverso il design e i marchi e oggi il design industriale vale un terzo della nostra attività creativa. Continuiamo ad investire nelle auto dei re, cioè in vetture speciali, con Roll Royce. Abbiamo partnership nel design con nomi straordinari come Coca Cola, Snaidero, Lavazza, Bovet, Motorola, etc. Il design Pininfarina deve essere elegante, cioè avere una forma armonica, cura dei dettagli ed equilibrio formale. È la cosa più intangibile che ci sia, ma fondamentale. L essenzialità, disegnare per sottrazione, studiare bene l ergonomia, non essere decorativi, volgari, avere qualità, avere personalità e innovazione che significa guardare avanti per tornare anche indietro, perché l innovazione va dosata. Audacia, Industria, Tenacia, Intuizione è stato detto all assemblea dell AITI. A me piacciono gli acronimi. Di audacia ne abbiamo avuta tanta. Se non fossimo stati audaci, non saremmo qui. D industria ne abbiamo fatta tanta. Di intuizione, assolutamente. Di queste quattro caratteristiche mi sento molto vicino alla tenacia, consapevole e orgoglioso di portare avanti la straordinaria tradizione delle persone che mi hanno preceduto. 7

Europee di Philippe Bernasconi Rigore, rigore e ancora rigore Sarà anche superata la fase acuta della crisi, come hanno annunciato, seppur timidamente, Angela Merkel e Mario Monti in un recente incontro a Roma. Si saranno anche poste le basi per il salvataggio della Grecia. Sarà l euforia delle borse a lasciare intendere che il peggio sia davvero passato. Ma le nubi veleggiano ancora cupe sull Europa. Perché la vera sfida (impossibile) ora è quella di far ripartire la crescita economica mantenendo Lil rigore di bilancio. Portogallo e Spagna sono lì a ricordarcelo. La ristrutturazione del debito greco sembra dunque essere andata a buon fine. Il 95% dei debitori dello Stato ellenico ha accettato di vedersi decurtare di oltre la metà il valore dei propri titoli. Il debito di Atene dovrebbe così diminuire di un centinaio di miliardi di euro (da 350 a circa 250). Accanto alle drastiche misure di austerità già adottate dal governo, si tratta di un passo in avanti. Ma non ancora di quello decisivo. Lo ha ammesso lo stesso ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, secondo cui per la Grecia è stato fatto un grande passo, ma sarebbe un grave errore dire che è finita. Bruxelles ha finalmente sbloccato il nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia. E così Atene può rifinanziarsi, senza correre il rischio di finire definitivamente in default. Ma la strada da compiere è ancora lunga, e soprattutto in salita. L Eurogruppo ha già chiesto alle autorità elleniche di dimostrare un forte impegno nel proseguire rigorosamente lo sforzo di aggiustamento, nel rispetto rigoroso del nuovo programma. E, in particolar modo, di farlo anche quando ad avere le leve del comando ci sarà un nuovo governo, che uscirà dalle elezioni anticipate di aprile. Il livello di guardia rimane alto. Perché un conto è stabilizzare la situazione, un altro è far rientrare progressivamente Atene nei limiti del nuovo patto di bilancio. Per farlo ci vorranno nuove misure di austerità. Una sfida che ha dell impossibile, in un Paese con un tasso di disoccupazione sopra il 20% e una povertà ormai diffusa. E poi non c è solo la Grecia a preoccupare. Se l Italia sembra essersi incanalata sulla via della guarigione (ma anche qui con drastiche misure che non fanno l unanimità), la salute di Portogallo e Spagna non sembra volgersi al meglio. Per non ritrovarsi nella stessa situazione di Atene (default tecnico conclamato) Lisbona necessita urgentemente di una nuova iniezione di capitali freschi. Con un prodotto interno lordo in picchiata (-3,3% la stima per il 2012) la risalita non sarà delle più facili. Situazione simile sull altro fronte della Penisola Iberica. Il premier spagnolo, Mariano Rajoy, ha fatto sapere di non poter raggiungere l obiettivo concordato con Bruxelles, ovvero un deficit al 4,4% del Pil già nel 2012. Si arriverà al massimo al 5,8%. E anche nel caso di Madrid le condizioni macroeconomiche non sono delle migliori per permettere un rientro nei parametri di Maastricht (in teoria ancora vincolanti) in tempi brevi. Insomma, non c è da stare allegri. Il problema è quello di sempre: riuscire a conciliare rigore e crescita economica. Il nuovo patto europeo di bilancio (il fiscal compact, sottoscritto da 25 dei 27 Paesi dell Unione, esclusi la Gran Bretagna e la Repubblica Ceca) prevede che i Paesi membri inseriscano nella Costituzione nazionale una regola che impone il pareggio di bilancio (al di fuori di circostanze eccezionali il disavanzo strutturale non dovrebbe eccedere lo 0,5% del Pil). Ma non solo. Gli Stati con un debito eccessivo dovrebbero riportare il rapporto debito/pil sotto il 60% entro 20 anni. E per chi sgarra sono previste sanzioni semi automatiche (con la possibilità di bloccarle sono con l opposizione di una maggioranza qualifica dei Paesi membri). Regole apparentemente ferree che significano rigore, rigore e ancora rigore. Inutile girarci intorno. I prossimi rischiano di essere anni duri, dove a farla da padrone saranno i piani di risparmio e dove lo spazio alle misure di stimolo all economia sarà ridotto ai minimi termini. E allora come uscire da questo circolo vizioso, fatto di tagli ai bilanci, crescita limitata e dunque necessità di nuovi tagli ai bilanci? A sorpresa sembra essere tornata in auge l idea di una vera unione politica, per blindare il patto di bilancio, per stabilizzare economia e moneta unica e per creare una governance più snella ed efficace di quella attuale. Una vecchia idea che andrebbe concretizzata attraverso una vera e propria costituzione europea. Facile da dirsi, difficile, molto difficile, però da farsi. Da una parte perché un tentativo c era già stato. E aveva fatto una brutta fine: bocciatura popolare in alcuni Paesi, tra cui la Francia. E poi perché una costituzione c è già, quel Trattato di Lisbona entrato in vigore a fine 2009. Mettere in discussione quanto fatto meno di 3 anni fa e (ri)lanciare un dibattito che aveva sfiancato anche i più euroentuasiasti, proprio ora nel bel mezzo (o al termine, dipende se si vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto) di una crisi rischia di essere più controproducente che altro. Eppure Angela Merkel ci crede fermamente. Noi non vogliamo un Europa tedesca, noi vogliamo una Germania europea. Come disse una volta il presidente Havel, vogliamo un Europa di patrie. E la consideriamo una comunità di valori, il che è molto più di un limitato dibattito economico, ha fatto sapere la cancelleria tedesca. Vedremo se dopo il patto di bilancio Berlino riuscirà ancora una volta ad imporre il suo credo. 9

- - - Finalmente : Le verdure che piacciono anche ai bambini! - - - - - - - - - Barilla Piccolini. A mangiare bene si comincia da Piccolini. - - - - - - - - - - - - - - -

Internazionali di Michele Caracciolo di Brienza I due marò e l ascesa indiana Ci sono molti lati oscuri nella vicenda e nessuno sa veramente quale sia stata la dinamica. Di fatto, nel momento in cui si scrive si sta ancora aspettando la prova balistica. The Times of India e l Hindustan Times per un paio di giorni hanno messo in prima pagina la vicenda dei due soldati italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Adesso l ondata d attualità è passata. LL India è un paese enorme e ha problemi ben più gravi. La questioni di due soldati stranieri è passata in secondo piano nell opinione pubblica nazionale. Per gli indiani è scontato che siano stati i due militari a sparare. C è una strumentalizzazione da parte della politica locale del Kerala, lo stato costiero del Sud, dove i due militari sono in custodia. Tutti i partiti hanno cercato di utilizzare a proprio vantaggio la linea dura: l opposizione per andare contro il partito del Congresso e lo stesso partito del Congresso per evitare accuse filoitaliane e non essere arrendevole nei confronti degli stranieri e soprattutto degli italiani. C è un ossessione all interno del partito del Congresso nel prendere le distanze dall Italia. Sonia Gandhi ha vinto le elezioni nel 2004 e si diceva che l Italia avrebbe avuto un trattamento di favore in India visto che lei è nata ad Orbassano. Si diceva che fosse un bene per l Italia. Invece è l esatto contrario, secondo il Professor Stefano Caldirola, docente di Storia Contemporanea dell Asia presso l Università di Bergamo: Sonia Gandhi, dopo lo scandalo Bofors che coinvolse la sua famiglia, non vuole assolutamente farsi vedere con un occhio di favore per l Italia. L opposizione proprio in seguito a questo scandalo parla sempre dell Italian connection, in realtà inesistente. Il maggiore partito di opposizione è il Bharatiya Janata Party (BJP), il partito del Popolo Indiano, in pratica la destra religiosa hindu con varie correnti tra cui alcune estremiste e ogni scusa è valida per attaccare Sonia Gandhi per il fatto di essere straniera. Lo scandalo Bofors risale a metà degli anni Ottanta quando Ottavio Quattrocchi, un catanese arrivato in India negli anni Sessanta come rappresentante dell ENI e della Snam Progetti, grazie ai forti legami di amicizia con Sonia Gandhi, oggi a capo del Partito del Congresso e all epoca moglie di Rajiv, riesce ad influenzare un appalto per delle forniture militari. Lo scandalo riguarda la sospetta intermediazione del Quattrocchi nel far aggiudicare all azienda svedese Bofors una fornitura di missili per l esercito indiano. Quattrocchi è stato recentemente assolto dalla magistratura indiana, ma il peso di questa vicenda sul Partito del Congresso s è fatto sentire. Nel Kerala tuttavia, l opposizione nazionale, il Bharatiya Janata Party è inesistente. Nel parlamento del Kerala il partito del Congresso ha un solo seggio di maggioranza e lo scontro è con i comunisti. L arresto dei marò è una questione che in realtà riguarda per ora la magistratura locale. In passato i pescatori del Kerala hanno avuto problemi con la Marina srilanchese per via di sconfinamenti nelle loro acque territoriali. Dal punto di vista della politica locale è però utile dare una risposta a queste popolazioni della costa indiana. Dimentichiamo il fatto che l India ha una magistratura indipendente prosegue in Professor Caldirola - è un sistema con delle garanzie. Ci sono stati comunque degli errori inspiegabili. Dopo un mese la prova balistica non è ancora stata fatta e la scatola nera della petroliera Enrica Lexie è stata sovrascritta. La versione italiana e quella indiana sono discordanti in molti punti. Diamo per scontato che gli indiani siano prevenuti e che vogliano tenere i due marò in carcere per motivi politici e che non avranno un processo giusto. Da parte indiana, invece, è ovvio che se è provato che non hanno sparato e che la nave era in acque internazionali, i due militari non andranno mai a processo in India. Anche dopo le elezioni non è detto che la vicenda si risolva rapidamente. Stanno ritardando la prova balistica a dopo le elezioni di marzo. Conclude il Professor Caldirola: C è purtroppo un atteggiamento colonialista che porta la stampa italiana a pensare che l India sia un paese arretrato. C è un pregiudizio diffuso e gli indiani s infastidiscono. È un atteggiamento controproducente come le manifestazioni di Roma. Alla fine è uno stato sovrano e democratico e trattarlo come se fosse uno stato canaglia non aiuta. Si parla di sconti alle forniture di elicotteri, ma trattiamo l India come un paese che si possa comprare. Non è così. È una potenza che piaccia o no. Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Bisogna trovare un modo per uscirne da parte del governo italiano in un modo dignitoso per gli indiani. C è anche chi sostiene che alla fine l Italia potrebbe scambiare i due marò per il sostegno alla riforma del Consiglio di sicurezza dell O- NU per ammettere l India quale membro permanente. È assurdo: non si può sostenere una posizione di riforma dell ONU per due militari. Non si sa ancora se siano innocenti. Sono abbastanza fiducioso nella magistratura indiana che gode di una certa autorevolezza. Se ne occuperà una corte locale, poi l High Court e la Supreme Court a Nuova Delhi. I tempi si allungano molto e il rischio è che passino anni. Se fossero stati due soldati americani o inglesi, sarebbe stato lo stesso. Le pressioni probabilmente sarebbero state molto più forti anche dal punto di vista economico. Alla fine ricordiamoci che l India agisce ormai da grande potenza e non guarda in faccia a nessuno. michele.caracciolo@graduateinstitute.ch 11

SSSSSSssst! Il riposo fa bene al sapore. Stagionato da 9 a 15 mesi La sua pasta già granulosa ha un gusto delicato: ecco il Grana Padano D.O.P. più giovane, il formaggio da pasto per eccellenza. Stagionato oltre 16 mesi Formaggio da grattugia o da tavola? Il Grana Padano D.O.P. oltre 16 mesi risolve ogni dubbio, con il suo gusto pieno, pronunciato ma mai piccante. Stagionato oltre 20 mesi Grana Padano RISERVA: la stagionatura prolungata lo rende di assoluta eccellenza. Perfettamente idoneo tanto al consumo da pasto che da grattugia, è una scelta da veri intenditori. Grana Padano, tre stagionature, tre sapori.

È Giorgio Squinzi il presidente designato di Confindustria L elezione avverrà invece il 23 maggio, nel corso dell assemblea degli industriali «Sarò il presidente di tutti, indipendentemente dalle divisioni più apparenti che reali». E poi: «Ho fatto come Freire, ho vinto in volata». Queste le prime parole pronunciate da Giorgio Squinzi dopo il voto della giunta degli industriali che lo ha designato presidente designato di Confindustria. Undici voti di scarto lo hanno separato dall altro cadidato Alberto Bombassei. Il patron della Mapei, con 93 voti (il suo avversario ne ha raccolti 82. Squinzi succeda ad Emma Marcegaglia e resterà in carica fino al 2016. Il duello per la guida di Confindustria è stato sin dal primo momento molto acceso. Da una parte Bombassei, presidente della Brembo di Bergamo, vice in Confindustria con Luca Cordero di Montezemolo e con Marcegaglia. Dall altra parte il bergamasco Giorgio Squinzi, vicepresidente di Assolombarda e patron della Mapei, azienda chimica con stabilimento a Sassuolo (dove Squinzi è anche presidente della squadra di calcio). Su Bombassei aveva puntato il Nord e aveva espresso il suo apprezzamento anche l amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne riconoscendo che «pur essendo la Fiat uscita da Confindustria riconosciamo l importanza che l Associazione potrà avere nel rilancio dell economia italiana». Squinzi invece aveva ottenuto l appoggio degli industriali del Centro-Sud. Pochi i voti di scarto tra i due candidati tanto che già si sparla di spaccatura all interno dell associazione degli industriali. Ipotesi subito smentita dal presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, al termine della giunta che ha designato il nuovo leader di Confindustria: «Squinzi sarà un grande presidente, un grande imprenditore come il suo avversario. Non c è nessuna spaccatura in Confindustria. I due candidati hanno corso e uno ha vinto. Ora lavoreranno insieme». Della stessa idea l amministratore delegato di Enel Fulvio Conti: Confindustria «si può ricompattare su un programma, che credo sia simile per entrambi. Ha vinto una persona di alto valore, così come lo è anche il suo concorrente. Siamo fiduciosi che Confindustria si compatterà e porterà avanti il suo compito». Un concetto ribadito dallo stesso Luca Cordero di Montezemolo: «Ora bisogna remare tutti nella stessa direzione - ha detto - prendendo atto dei numeri emersi dal voto. Di fronte a una Confindustria che può sembrare dai numeri spaccata, si apre una grande possibilità e senso di responsabilità per guardare al futuro avendo come priorità l unità di Confindustria». Una volontà, quella di compattarsi, sottolineata anche da Emma Marcegaglia nel corso della conferenza stampa tenutasi dopo il voto: «Al termine della Giunta c era un clima molto bello, di grande volontà di compattezza e unità - ha spiegato -. Lo stesso Bombassei ha ammesso che Giorgio ha vinto e che ha messo nel suo programma una serie di punti dei quali credo Squinzi terrà conto». Intervenendo subito dopo l esito della votazione Squinzi si è detto lieto precisando che il suo obiettivo «è essere presidente di tutti, mi adopererò per andare in questa direzione. Vogliamo far ritrovare la crescita a questo Paese, avere progresso economico, civile e sociale. La mia azione come presidente andrà in questa direzione». Commentando l andamento del voto è ricorso alla metafora ciclistica «ho vinto sul filo di lana, ho fatto come Oscar Freire (il ciclista spagnolo, tre volte campione del mondo che nel 2002 era proprio sponsorizzato da Mapei, ndr) che veniva fuori negli ultimi 50 metri e batteva tutti». Sulla Fiat ha spiegato: «Non so che margini di ricomposizione ci siano, ma cercherò ogni tentativo per riportarla in Confindustria». Molta attesa ora sulla ventilata riorganizzazione dell Associazione, - a cui si rimprovera troppa attenzione alla politica, insufficiente capacità di lobbyng e costi eccessivi. Riorganizzazione che Bombassei ha invocato a gran voce durante la campagna elettorale, arrivando ad attaccare abbastanza esplicitamente la gestione attuale. In ogni caso prima ci sarà ancora il passaggio formale dell lezione che avverrà in occasione dell Assemblea di Confindustria convocata il prossimo 23 maggio. 13

L EXPORT ITALIANO DIRETTO IN SVIZZERA CONTINUA A CORRERE In gennaio è aumentato del 33% rispetto ad un anno prima L export italiano diretto in Svizzera continua a correre: nel gennaio 2012 è aumentato del 33,4% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Lo hanno confermato gli ultimi dati diffusi dall Istituto italiano di statistica. L incremento tendenziale, superiore al 26,1% registrato nel dicembre 2011, è «per lo più imputabile alle vendite di oro greggio non monetario», spiega l ISTAT: si tratta probabilmente di materia prima destinata all industria della fusione dei metalli preziosi (settore in cui la Svizzera è uno dei Paesi leader, con circa il 40% della quota di mercato mondiale e tre raffinerie su quattro localizzate in Ticino), oltre che di altri investimenti di carattere industriale o finanziario. Grazie all aumento delle esportazioni tricolori, la Svizzera è ormai seconda solo alla Francia nella classifica dei Paesi con cui l Italia vanta il miglior saldo commerciale. Lo stesso ISTAT, analizzando i flussi per settore e per Paese, ammette che «la crescita tendenziale delle esportazioni è trainata dalle vendite di metalli di base e prodotti in metallo verso la Svizzera (circa un punto percentuale dovuto alla vendita di oro greggio non monetario)» oltre che di prodotti petroliferi raffinati e mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) verso i Paesi OPEC e di macchinari e apparecchi verso Stati Uniti e Germania. In calo invece le esportazioni italiane di mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) verso gli Stati Uniti, di macchinari e apparecchi destinati in Cina, Paesi OPEC e Paesi EDA (cioè Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, Malaysia e Thailandia) e di prodotti petroliferi raffinati diretti in Spagna. Quanto all import, si registrano flessioni negli acquisti di computer, apparecchi elettronici e ottici dalla Cina, dai Paesi Bassi e dai Paesi EDA, di prodotti petroliferi raffinati dall OPEC e di autoveicoli dalla Spagna. In aumento, al contrario, l import di petrolio greggio e gas naturale dai Paesi OPEC, di prodotti petroliferi raffinati dalla Russia, di mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) dai Paesi EDA e di prodotti.minerali dell estrazione da cave e miniere (escluso petrolio e gas) dagli Stati Uniti. Disavanzo commerciale migliorato Più in generale, a gennaio il saldo della bilancia commerciale italiana registra un disavanzo di 4,4 miliardi, in miglioramento rispetto allo scorso anno. Il saldo non energetico è pari a +1,8 miliardi. Le esportazioni sono calate del 2,5%, «di pari intensità per i mercati UE ed extra UE» e le importazioni hanno segnato -0,5% «per effetto della riduzione degli acquisti dai Paesi UE (-5,2%)». Il calo congiunturale dell export si registra per tutti i principali raggruppamenti di beni, più sostenuto per quelli strumentali (-5%), a eccezione degli energetici (+28,6%). Sul fronte import i cali interessano soprattutto i beni di consumo (-5,9%). La crescita tendenziale delle esportazioni è trainata dalle vendite di metalli di base e prodotti in metallo verso la Svizzera (circa un punto percentuale dovuto alla vendita di oro greggio non monetario). Cresciute le vendite trimestrali soprattutto nei mercati extra UE Nell ultimo trimestre le esportazioni registrano una crescita congiunturale dell 1,6%, con incrementi maggiori per i mercati extra UE (+2,1%) e per i prodotti energetici (+3,5%). Per gli acquisti si osserva una flessione del 2,8%, più alta per i mercati UE (-3,6%) e per i prodotti intermedi (-6,6%). A gennaio la crescita tendenziale delle esportazioni, pari al 4,3%, ha interessato sia i mercati UE (+3,9%) sia quelli extra UE (+4,8%), mentre la diminuzione delle importazioni (-2,6%) è imputabile al calo degli acquisti dai Paesi dell Unione europea (-5,4%). I volumi esportati sono diminuiti dell 1,8% rispetto al gennaio 2011 e quelli importati dell 8,2%. Tenere salde le nicchie di mercato medio-alte Gaetano Fausto Esposito, segretario generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat, ribadisce che sebbene il dato di gennaio segni un rallentamento, esso si inserisce all interno di un trend comunque positivo che porta ad una riduzione del deficit commerciale di oltre 2,5 miliardi di euro rispetto allo scorso anno. Inoltre, aggiunge, le vendite all estero forniscono il solo contributo positivo alla crescita del PIL italiano: tutti i trimestri del 2011 fanno infatti registrare incrementi positivi, da ultimo quello dello 0,7% del quarto trimestre, a fronte della sostanziale contrazione delle altre componenti della domanda. Le imprese italiane, sottolinea ancora Esposito, hanno scelto di tenere salde le nicchie di mercato medio-alte finora conquistate, riducendo la quantità di beni immessi sul mercato e cercando di tenere per quanto possibile sui margini delle vendite, strategia, questa, che attualmente sembra portare maggiori risultati sui mercati extra-ue. 15

SVIZZERA: DOPO LA VOTAZIONE DELL INIZIATIVA SULLE ABITAZIONI SECONDARIE Doris Leuthard istituisce un gruppo di lavoro Accettando l iniziativa sulle abitazioni secondarie, l elettorato svizzero si è espresso in favore di una più severa limitazione della costruzione di abitazioni secondarie. Ciò comporta un adeguamento dell attuale legge sulla pianificazione del territorio. Per chiarire le questioni tuttora aperte, la Consigliera federale Doris Leuthard ha istituito un gruppo di lavoro sotto l egida dell Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE). Lo scorso 11 marzo Popolo e Cantoni hanno accolto l iniziativa Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie!. Ciò rende necessario adeguare la legge sulla pianificazione del territorio al nuovo articolo costituzionale. A riguardo sorgono alcune questioni giuridiche alle quali il nuovo articolo costituzionale non fornisce una risposta chiara. Il gruppo di lavoro istituito dalla Consigliera federale Leuthard ha l incarico di valutare in particolare in che modo il concetto di abitazioni secondarie può essere interpretato in maniera conforme alla Costituzione, come sono da intendere le disposizioni transitorie e come si può attuare la nuova norma. Con il sì all iniziativa, il Popolo svizzero ha espresso la propria perplessità in merito alla problematica della abitazioni secondarie. È importante ora emanare in tempi brevi le necessarie disposizioni esecutive, conformi alla Costituzione, ristabilendo la certezza del diritto, ha sottolineato la Consigliera federale Leuthard. Del nuovo gruppo di lavoro, diretto dall ARE, faranno parte rappresentanti del comitato d iniziativa, della Conferenza svizzera dei direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell ambiente (DCPA), della Conferenza dei direttori cantonali dell economia pubblica (CDEP), della Conferenza svizzera dei pianificatori cantonali (COPC), dell Associazione dei Comuni svizzeri (ACS) e del Gruppo svizzero per la popolazione di montagna (SAB) nonché esperti di turismo e rappresentanti dell Ufficio federale di giustizia (UFG), dell Ufficio federale di statistica (UST), dell Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) e della Segreteria di Stato dell economia (SECO). Il gruppo di lavoro si riunirà per la prima volta verso metà aprile. Aspettando le disposizioni d attuazione Attualmente, in molti casi non è ancora possibile stabilire con esattezza quali ripercussioni concrete questa decisione popolare avrà sui Cantoni e sui Comuni interessati. Sin dall inizio il Consiglio federale aveva attirato l attenzione su alcuni problemi di interpretazione; così, nel suo messaggio sull iniziativa, il Governo aveva sottolineato la mancanza di precisione di alcuni concetti del testo dell iniziativa, osservando inoltre che alcune misure e scadenze non erano descritte in modo sufficientemente preciso. Anche un rapporto commissionato dall ARE all impresa Rütter+Partner tematizzava i problemi di delimitazione e di interpretazione inerenti al testo dell iniziativa. A diverse questioni si potrà dare una risposta esaustiva soltanto emanando disposizioni di attuazione. Poiché questo processo richiederà qual- 16

che tempo, l ARE ha nel frattempo redatto prime linee guida che serviranno da orientamento ai Cantoni e ai Comuni. Principi da rispettare: Secondo l articolo 195 Cost., la Costituzione federale interamente o parzialmente riveduta entra in vigore con l accettazione del Popolo e dei Cantoni. Il nuovo articolo 75b Cost. sulle abitazioni secondarie è quindi entrato in vigore il giorno in cui è stato accolto, ossia l 11 marzo 2012. Le autorizzazioni edilizie cresciute in giudicato prima dell 11 marzo 2012 mantengono la loro validità. L articolo 197 n. 8 cpv. 2 Cost. prevede che le autorizzazioni edilizie per abitazioni secondarie rilasciate tra il 1 gennaio 2013 e l entrata in vigore delle disposizioni esecutive non sono valide. Ciò non significa tuttavia che le domande di costruzione presentate dopo l accettazione dell articolo costituzionale, ma prima dello scadere dell anno in corso, possano essere accolte senza problemi in virtù del diritto previgente. Ciò contraddice gli obiettivi dell articolo costituzionale. Alle domande di costruzione inoltrate dopo l 11 marzo 2012 si applica il nuovo articolo costituzionale sulle abitazioni secondarie. In presenza di dubbi circa la compatibilità con la nuova norma costituzionale, le procedure edilizie dovranno essere sospese sino all entrata in vigore delle disposizioni esecutive. Solo a quel momento sarà infatti possibile valutare le domande. Per le domande in sospeso al momento dell accettazione della disposizione costituzionale occorrerà trovare una soluzione pragmatica e mirata. Le domande più impellenti verranno discusse e approfondite in tempi brevi dai membri del gruppo di lavoro. Per quanto possibile, la regolamentazione avverrà a livello di ordinanza. Obiettivo: porre in vigore il nuovo testo di ordinanza alla fine dell estate 2012. I Cantoni alpini non ci stanno La Conferenza dei Governi dei Cantoni alpini si è detta «stupita» dal modo di procedere dell Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e del Dipartimento federale dell ambiente (DATEC). Lo ha ribadito in un comunicato pubblicato lo scorso17 marzo. In particolare, la Conferenza non vuole che alle domande di costruzione inoltrate dopo l 11 marzo 2012 si applichi subito il nuovo articolo costituzionale. In particolare, i Cantoni alpini lamentano che DATEC e ARE «cercano di regolare delicate questioni d applicazione senza il coinvolgimento dei Cantoni interessati e prima ancora che si riunisca il gruppo di lavoro appena istituto dalla consigliera federale Doris Leuthard». Questa commissione si riunirà, infatt,i per la prima volta solamente all inizio del mese di aprile. I Governi di Grigioni, Ticino, Uri, Obvaldo, Nidvaldo, Glarona e Vallese hanno quindi chiesto all A- RE di ritirare subito le «linee guida» emanate e di discutere prima la problematica con gli ambienti interessati. «In caso contrario si rischia di fare confusione», si legge ancora nel comunicato. Nelle linee guida, in particolare, si prevede che alle domande di costruzione inoltrate dopo l 11 marzo 2012 si applichi subito il nuovo articolo costituzionale. In caso di dubbi sulla compatibilità con la nuova norma costituzionale, le procedure edilizie dovranno essere sospese sino all entrata in vigore delle disposizioni di legge esecutive. Da notare che le norme transitorie prevedono che i permessi di costruzione siano nulli solo dal primo gennaio 2013. Dal canto suo, Vera Weber, esponente del comitato promotore, non vuole che il testo approvato da popolo e Cantoni sia reso meno incisivo. «Il Consiglio federale ha chiaramente detto che la nostra iniziativa è valida subito e che le richieste di permesso di costruzione presentate dopo il voto sono soggette al nuovo articolo costituzionale», ha ribadito in un intervista alla SonntagsZeitung. Non vi sono eccezioni generali per regioni di montagna o regioni strutturalmente deboli, ha aggiunto. L ambientalista giudica poi «ridicoli» i timori del settore delle costruzioni, che paventa la perdita di migliaia di posti di lavoro a causa del sì all iniziativa, visto che, a suo avviso, le imprese locali riescono appena a far fronte all attuale boom edilizio. Flessibilità nell applicazione dell iniziativa chiede pure lui in un intervista rilasciata alla SonntagsZeitung - il direttore di economiesuisse, Pascal Gentinetta auspicando che «i rappresentanti dell economia delle regioni di montagna, il settore dell edilizia e quello alberghiero siano associati nell elaborazione della legge» Stupore per la severità con cui viene interpretata l iniziativa da parte del DATEC esprime anche la Società svizzera impresari costruttori (SSIC), che ritiene che la decisione di autorizzare le richieste di permesso sino alla fine del 2012 debba essere di competenza soltanto dei Cantoni e dei Comuni. 17

Finché la pianista Kathryn Stott non avrà aiutato Yo-Yo Ma a dare il meglio di sé in una composizione, non si fermerà. (Berlino, 2011) Cosa può imparare il vostro consulente da Kathryn Stott sulla sintonia? Kathryn Stott conosce alla perfezione ogni sfumatura del modo di suonare di Yo-Yo Ma. Può anticiparne l impercettibile variazione del ritmo. Percepisce la più piccola alterazione della pressione esercitata sull archetto. Il risultato è un armonia perfetta. Il nostro obiettivo è raggiungere la stessa armonia lavorativa con i nostri clienti. Riconoscere il vostro spirito imprenditoriale, comprendere le sfide e le opportunità che vi si presentano. Dare risposte, consigli e informazioni per gestire al meglio il vostro portafoglio finanziario. Essere i consulenti di fiducia perfettamente sintonizzati sui vostri obiettivi e sulle vostre ambizioni. Fino ad allora... Non ci fermeremo Wealth Management Asset Management Investment Banking www.ubs.com/noncifermeremo-it Nomi o riferimenti a terze persone appaiono in questa pubblicità stampata dietro loro espressa autorizzazione. Località e data riportate nella didascalia indicano dove e quando la foto è stata scattata. UBS 2011. Tutti i diritti riservati.